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© foto di Marco Iorio/Image Sport

Tornato alla rete dopo due mesi e mezzo d'astinenza (Juventus-Cesena 3-1, 7 novembre) Alex Del Piero ha commentato ai microfoni di Sky Calcio Show la sua prestazione e quella della squadra. Un gol e una vittoria con tante emozioni mischiate al momento dell'esultanza: "C'era contentezza e un filo di rabbia, venivamo da un punto in tre gare oggi dovevamo completare la tre giorni dopo il successo sul Catania in Coppa. Oggi non abbiamo giocato bene ma siamo in un momento complesso, di emergenza e anche chi è entrato oggi per la prima volta o chi tornava da tanto tempo ha dato il suo contributo, era importante vincere per ripartire". Immancabile la domanda sulla questione contrattuale e sul rinnovo che tarda a venire: "Vediamo ora io penso di dare il meglio per convincere i dirigenti, spero che si risolva al più presto. C'è un colloquio aperto e trasparente con la società, non c'è alcun problema". Possibile che Del Piero si allinei alle frasi di Totti che non si è detto sicuro di finire la carriera nella Roma? Il capitano bianconero non si sbilancia ma lascia aperta ogni possibilità: "Sicuro di restare? No sennò avrei già un contratto. Penso che Francesco incarni la Roma e spero finisca la sua carriera li, spero per lui che si risolvi la questione. Io come Raul o Beckham? Tutto può succedere ma la mia priorità resta la Juve e voglio rimanere". Nessun rammarico per la panchina a Napoli con la consapevolezza di stare bene: "Succede che dal punto di vista professionale devo prepararmi al meglio per la partita, poi ovvio che uno spera di giocare sempre ma la panchina l'accetto con serenità e penso che sia oggi che giovedì si sia visto in campo quanto sono sereno. L'importante è dare sempre il meglio in campo e dare risposte". Chiusura infine sul rientro di Buffon e su un possibile trattamento diverso riservato a certi giocatori: "Io credo che dato che si parla sempre di gruppo le cose importanti sono il rispetto delle regole e ne io ne Buffon ci distogliamo da ciò. Poi è chiaro che ogni giocatore vale diversamente da un altro sennò i contratti sarebbero tutti uguali e non ci sarebbe tanto senso. Detto questo sono contento del ritorno di Gigi ma sia Storari che Manninger sono stati strepitosi e meritano un grosso applauso".