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© foto di Alberto Fornasari

Avevamo suonato la sveglia, avevamo chiesto una risposta, dopo lo scoppio di Scommessopoli. "Fatti nonpugnette". Al momento, nonè dato sapere se la Figc e gli organi che dirigono il calcio abbiano aperto gli occhi, di sicuro hanno dato fiato alle trombe, trasformando l'assemblea nazionale dell'Us Acli a Palazzo Re Enzo di Bologna in un conclave dal quale tuonare e pontificare. Basta forcaioli e falsi moralizzatori. A gridarlo con l'impeto di un Martin Luther King alla vaccinara è stato il presidente della Figc, Giancarlo Abete: «Vorrei verificare la testimonianza che hanno dato tante persone che si mettono oggi a fare i giustizialisti e forcaioli», ha rilevato Abete, aggiungendo di essere d'accordo con il presidente del Coni Gianni Petrucci, quando dice, riferendosi senza citarlo allo scandalo Calcioscommesse, «che quelli che buttano fango sono iprimi che vorrebbero avere ruoli di responsabilità. Bisogna piantarla di dare giudizi morali sulle persone», parlando di persone che «buttano fango dappertutto, di fronte a tanta gente che vive il mondo dello sport e del calcio in maniera positiva». Per Abete è necessaria «una battaglia di moralizzazione del sistema», con «persone più morali e un'etica diversa. Ma anche di fare a meno dei falsi moralizzatori ». Come se la colpa del marcio fosse di chi lo racconta sui giornali e di quanti li leggono. Quindi basta pelosa ipocrisia. Perfetto. Riassumiamo. A quasi tre settimane dallo scoppio di Scommessopoli (gli esposti di Corvia e Quadrini ne avevano rivelato l'esistenza con venti giorni di anticipo,maqualcuno ha ignorato o coperto tutto), non sono ancora stati interrogati i tesserati Figc coinvolti, arrestati o indagati, come quel Cristiano Doni che parrebbe il diavolo in terra ma che nessuno ha ancora avuto la creanza di sentire. Non è ancora stato reso noto un calendario d'intervento della Procura federale, guidata da Stefano Palazzi, nessuno ha illustrato un piano d'azione che garantisca il calcio stesso, gli scommettitori onesti, le società che investono. Dell'esposto Juve sulla revoca dello scudetto 2006 all'Inter, datato 10 maggio 2010, Abete fa sapere che «l'auspicio è chiudere entro il 30 giugno». Buongiorno. Sulla storia Premiopoli (false autocertificazioni, strani furti di documenti, 007 rimossi, talpe all'interno della Figc) silenzio imbarazzato. Intanto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per truffa, falso in atto pubblico e appropriazione indebita. Ci sarebbe pure la questione diritti tv, che rischia di scavare un solco enorme fra le finanze dei club grandi e piccoli: colpa di un calcio che i suoi dirigenti hanno consegnato allo strapotere delle tv. Nota a margine, in Inghilterra hanno già i calendari della prossima stagione, noi confidiamo nella celerità della giustizia sportiva, quella che ha radiato Moggi 5 anni dopo Calciopoli. Dunque, cos governano lo sport più bello del mondo: e non vogliono sentir parlar di morale.