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© foto di Alberto Fornasari

E' stato il 24esimo Presidente della storia della Juve, prima di lasciare l'incarico ad Andrea Agnelli: Jean-Claude Blanc non potrà mai dimenticarlo quel giorno (12 ottobre 2009), in cui John Elkann decide di affidargli le redini della società. Sì, proprio a lui, che ha studiato ad Harvard e ricoperto la carica di direttore generale nella società che organizza tra le altre cose la Parigi-Roubaix o il Tour de France. Oggi però le cose sono cambiate, in seguito alla rivoluzione che ha coinvolto i vertici societari e Blanc ha mantenuto uno speciale incarico per il nuovo stadio fino al prossimo 30 settembre. Proprio del gioiellino che sta prendendo forma torna a parlare il dirigente di Chambéry: "Ci siamo ispirati a quelli inglesi e spagnoli, con le panchine inserite tra il pubblico, le tribune vicino al campo, due maxi-schermi e nessuna barriera: il tifoso deve poter sentire Buffon che dirige la difesa ed il profumo dell'erba. Insomma: una sorta di cinema dal vivo". Blanc spiega poi l'importanza di uno stadio di proprietà per il fatturato di un club: "I diritti tv sono gestiti collettivamente, il markenting è già buono, ma è grazie allo stadio che potremo tornare a primeggiare in Italia ed in Europa. Inter e Milan hanno la fortuna di avere uno stadio grande accompagnato da un bacino d'utenza importante, ma non basta: la vendita dei biglietti non è decisiva per il fatturato, servono altri introiti e noi siamo un passo avanti a tutti gli altri perchè lo stadio è pronto ed i ricavi col tempo arriveranno". Appuntamento allora all' 8 settembre, quando verrà finalmente inaugurata la modernissima struttura.