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21.10 - Emozionantissimo ricordo di Gianni e Umberto Agnelli, brividi allo Juventus Stadium e qualche lacrima.

21.04 - Boniperti prende il pallone dalle mani di Del Piero, parole che raccontano la sua vita nella Juventus iniziata il 4 giugno 1946, "sono qui per abbracciarvi tutti, vincere non e' importante ma e' l'unica cosa che conta".

20.58 - Del Piero e Boniperti in campo: le parole del capitano sono emozionanti. Il Capitano: "Questa storia è stato un quadro meraviglioso, che ha sempre avuto una cornice perfetta che siete stati voi. E' una storia magnifica che mi ha spinto a firmare in bianco come 18 anni fa. Mi hanno detto che sarebbe stato emozionante ma non credevo così. Sono felice, la storia della Juve è fantastica".

20.57 - Sulle note del più grande spettacolo dopo il Big Bang si vedono le immagini della storia bianconera. 20.42 Linus presenta in campo le vecchie glorie della Juventus: Anastasi, Benetti, Bettega, Brio, Cabrini, Capello, Causio, Cuccureddu, Davids, Di Livio, Ferrara, Furino, Gentile, Montero, Peruzzi, Pessotto, Ravanelli, Sentimenti Quarto, Tacchinardi, Tacconi, Torricelli, Zoff e Marcello Lippi. Poi scende sul terreno di gioco il portiere bianconero, Gianluigi Buffon. E di seguito l'allenatore, Antonio Conte.

20.34 Andrea Agnelli taglia il nastro! Inaugurato ufficialmente il nuovo stadio. Al via i fuochi d'artificio!

20.32 "Benvenuti a casa. Siamo milioni, sappiamo gioire, soffrire e stringere i denti. Vincere. Siamo la gente della Juve. I nostri occhi sanno accettare i risultati conseguiti sul campo verde, come questo. Il campo dice sempre la verità. Oggi scriviamo un nuovo capitolo di questa leggenda, una leggenda che supera amarezze, gioie e calciatori. Una leggenda che ha scaldato i cuori di intere generazioni e oggi entra in casa sua: la Juventus". Così il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ai suoi tifosi direttamente dallo Juventus Stadium. "I nostri ragazzi voglio vincere, perché vincere è sempre stata la nostra abitudine ed è una bellissima abitudine. Adesso provate per un momento a chiudere gli occhi, riapriteli e guardate i vostri vicini: non dimenticate mai le loro facce. Sono le facce della Juventus. Abbiamo la nostra casa, la nostra magnifica squadra e saremo sempre uniti, pronti a gridare fino alla fine".

20.27 Entrano in campo il presidente della Juventus Andrea Agnelli e il sindaco di Torino, Fassino. Entrambi accompagnati dall'inno italiano, cantato da tutto lo stadio e dai calciatori.

20.22 Scenografia straordinaria allo Juventus Stadium. In campo oltre cento artisti che, accompagnati dalla musica, formano il 1897, anno di nascita della Juventus. In sottofondo i cori dei tifosi bianconeri. Dopo poco in ricordo di Gaetano Scirea gli artisti hanno 'formato' il numero 6.

20.18 Al via la cerimonia! Per la scenografia in campo tre giraffe bianconere e uno spettacolo di musica e luci.

20.10 C'è il tutto esaurito. Nei sostenitori bianconeri c'è grande entusiasmo.

19.57 A Sky interviene anche il ct della Nazionale, Cesare Prandelli. "Gli azzurri in questo stadio? Questo stadio è da record, si inizia da qua. Dobbiamo rendere conto di tutto ai tifosi. Le teste calde? Bisogna cercare la chiave ed avere tanta pazienza. La Nazionale nello stadio della Juventus? Mi auguro di si, credo sia in programma".

19.48 Entra in campo Antonio Conte. Cori per l'allenatore bianconero.

19.43 Negli spogliatoi è addirittura presente una vasca idromassaggio.

19.35 "Finalmente l'emozione di entrare in uno stadio che non sia obsoleto. Il calcio va giocato in questi stadi, che devono essere di proprietà delle società. Se i club vogliono competere con le altre nazioni devono avere gli impianti di proprietà". Pensieri e parole dell'ex allenatore della Juventus e ora ct dell'Inghilterra, Fabio Capello, ai microfoni di Sky. "E' una cosa molto bella, si può fare il tifo in maniera sportiva e non violenta. In tutta Italia si può giocare un calcio senza barriera e sarà bello vedere se gli steward avranno il potere di essere rispettati. Ho visto in Inghilterra gli steward intervenire e tutto andare a meraviglia. Dobbiamo recuperare questo aspetto per essere competitivi non solo in campo ma anche sotto il punta di vista sportivo. Lo sciopero dei calciatori? Non si può arrivare all'ultima settimana ed è assurdo ciò che è successo. Gli scudetti? Le vittorie meritano di essere restituite alla Juventus, perché sono state vinte sul campo e lo hanno detto anche giocatori che adesso sono nel Milan e in altre squadre".

19.20 "Se la Juve avesse avuto uno stadio così ai miei tempi? Sicuramente si poteva vincere qualcosa di più. E' uno stadio fantastico, una rivoluzione. Sono convinto che la Juve da questo stadio possa prendere tanti punti e tornare a vincere". Così a Sky l'ex bianconero, Alessio Tacchinardi. "Conte? Trasmetterà una carica enorme alla squadra, sta trasmettendo la juventinità che questa squadra aveva un po' perso dopo Calciopoli. Antonio è una garanzia: questa maglia ha una storia e la squadra deve tornare a vincere".

19.15 A Sky il presidente della Juventus, Andrea Agnelli: "L'idea di uno stadio di proprietà nasce negli anni '90 e da lì abbiamo voluto realizzare il progetto. La decisione nel 2008, in un momento poco felice per la società e il contesto economico. Siamo nella gente, con la gente. Questo è un elemento di grandissimo orgoglio. Nella Juve ognuno ha un ruolo preciso e siamo felici di Antonio Conte, a lui è demandata la responsabilità di scegliere gli undici migliori ogni domenica. Sono emozionato, chi ha la fortuna di essere allo stadio e chi ci segue in tv o sul web, vivrà momenti emozionanti. Le storie sono fatte di periodi brutti e belli. La nostra storia la conserviamo tutta, gelosamente. Gli scudetti revocati? Nel sentimento dello juventino sono 29, non ne vale la pena parlarne questa sera, perché vogliamo celebrare una grandissima festa".

19.09 Lo stadio è già pieno di tifosi. Nei sostenitori bianconeri serpeggia grande entusiasmo.

19.07 Sta per iniziare la cerimonia d'inaugurazione dello Juventus Stadium, il nuovo stadio della squadra bianconera. A Sky parla Marcello Lippi: "L'emozione, i ricordi e la nostalgia ci sono tutti i giorni. L'emozione è stata grande quando ho visto lo stadio dall'interno. Entrando dentro e avvicinandosi al campo si ha la sensazione di uno stadio per il calcio. Bisogna cercare di non fare un errore: lo stadio di proprietà non è sinonimo di vittoria  sicura. Magari l'avversario piccolo si terrorizza, ma quello grande si galvanizza".