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« Marotta: "Conte è innamo...HA RAGIONE LA RUSSA SIAM... »

PARLA DEL PIERO: "Il nostro auspicio è calciare presto il pallone della Champions. Sarà una settimana molto delicata.

Post n°5347 pubblicato il 13 Settembre 2011 da nadir63l
 

Cullo ancora dei sogni. Futuro in Usa? Per ora solo in vacanza. Pirlo? Fantastico"

Alessandro Del Piero ha vinto un'altra importantissima partita, quella della solidarietà. Già, perchè proprio in questi minuti, il capitano bianconero sta illustrando in una conferenza stampa il successo dell'iniziativa "Ale10 Friends For Japan", progetto ideato dallo stesso numero dieci della Juventus per sensibilizzare la popolazione italiana sulle emergenze in Giappone. Accanto a lui c'è il console generale giapponese, Jamori. Alex parlerà inevitabilmente anche della sua Juventus, reduce dalla convincente vittoria contro il Parma. Ecco la conferenza integrale, trascritta da TuttoJuve.com:

DEL PIERO: "Grazie a tutti. E' un giorno sicuramente importante come lo era stato l'inizio. Ci siamo trovato in questa stessa stanza il 1° aprile e sono felice che dopo sei mesi siamo qui a raccontare quello che è stato un percorso per noi entusiasmante e che ci ha dato tantissimo, ma quello che sarà soprattutto l'esito finale: tanti bei soldi per chi effettivamente ne ha molto più bisogno di noi. Quindi siamo felici che questa iniziativa sia andata nel modo giusto, che sia nata e sia stata percepita in maniera spontanea da tutti. Ringrazio il console generale Jamori per essere qui oggi e soprattutto ringrazio chi con me ha creato, fatto, svolto e messo benzina a questo progetto. Potrei parlare delle squadre che hanno recepito in maniera importante quella che è stata la mia chiamata. Tutte le squadre di serie A e di serie B, l'associazione arbitri: strano che noi ringraziamo gli arbitri (ride), ma sono stati eccezionali anche loro, con un apporto fantastico; tutti l'hanno fatto in maniera molto spontanea, mettendo o comprando magliette, donando dei soldi. C'è un'infinita di persone, io le racchiuderò in dei gruppi che un po' simpaticamente ho avuto modo di seguire in questi mesi, di aziende, di singole società, di singole persone. Parlo di scolaresche, centri sportivo, squadre di calcetto o come spesso accade da me pizzerie; creiamo molti tornei tra pizzerie a casa mia, quindi ho avuto modo di riscontrare tutto questo. Abbiamo raccolto e venduto più di ventimila magliette. E questa è stata una delle cose più belle, unita al fatto di vedere la maglietta in qualunque posto del mondo. Abbiamo creato un sito internet apposito e abbiamo visto tantissime foto di ragazzi da tutte le parti del mondo, dall'America, alla Nuova Zelanda, all'Afghanistan, insomma, è stata una cosa che ha coinvolto tantissime persone e di questo ne sono felice. Ma non per vantarmi di qualcosa in particolare, perchè non è che io debba fare questo, anzi. Ma solo per sottolineare chi, con sacrificio, anche solo con la maglietta o con una piccola donazione, anche col pensiero stesso, abbia rivolto a questa iniziativa qualcosa di significativo. Quindi devo dire che è stata eccezionale. Volevo poi ringraziare chi ha lavorato con me, da mio fratello Stefano al dottor Dario Tosetti che hanno insieme a me creato e sviluppato questo progetto, a chi era con me, nel mio ufficio, a Cristiano Fagioli, a Giuly, che hanno con noi creato e supportato questa iniziativa in maniera determinante, perchè senza il loro apporto probabilmente non sarebbe accaduto niente. Mi sembra doveroso citarli oggi in questa situazione. E poi abbiamo raggruppato enti, società, scolaresche... però alla fine il pensiero va ad ogni singola persona che ha aiutato questa iniziativa ad espandersi nel modo più opportuno. E' a loro che va il mio più grande grazie, mio personale e di tutti quelli che hanno lavorato con noi, perchè ci hanno dato con le loro donazioni, con il comprare le magliette o con un sorriso, una foto o altro, tantissima energia per fare al meglio questo progetto. Ci auguriamo di averlo fatto nel modo più giusto e nel modo migliore possibile. Speriamo di esserci riusciti e non ci resta che andare avanti per vedere quanto siamo riusciti a raccogliere".

Un po' di numeri: 20.591 t-shirt vendute, quindi potresti anche diventare stilista nel tuo futuro. Le 20 squadre di serie A e le 23 di serie B, 126 arbitri, tutti hanno indossato questa maglia. 2000 foto che sono arrivate sul tuo sito. Una partecipazione popolare importante. Qui questa tragedia sta arrivando un po' annacquata dal tempo che passa, invece in Giappone c'è gente che continua a lottare per rialzarsi. E' importante mantenere alto l'interesse e far circolare le informazioni a proposito di questa tragedia...
DEL PIERO: "Indubbiamente. Noi siamo molto lontani dal Giappone e purtroppo siamo bersagliati  ogni giorno da eventi magari non della stessa portata per fortuna, ma ugualmente negativi, che portano l'attenzione su quello. Noi abbiamo cercato di tenere vivo questo e c'è stata la splendida risposta di tutti quelli che hanno partecipato. Hai citato le squadre di serie A, di serie B e degli arbitri. Ho avuto un riscontro meraviglioso da parte dei capitani di ogni singola squadra ed io ci tengo ancora a ringraziarli, perchè loro sono stati un altro passo importante per far sì che venisse sempre più conosciuto il progetto. L'AIC mi ha sostenuto in un modo molto importante non solo creando contatti, ma anche donando e creando un aiuto affettivo sul campo che è stato fondamentale per me. Ogni singola persona che poi ha alimentato questo grande motore che abbiamo cercato di far funzionare anche tramite internet, generando oltre sette milioni di visualizzazione dal 1° aprile ad oggi, con post con 10mila commenti e tutto quello che ne consegue. Il far ruotare la notizia è molto importante. Da poco abbiamo creato un nuovo legame, sempre informatico, con internet, con il Giappone, dove l'attenzione per questo progetto è stata meravigliosa. Continuo a ricevere complimenti e ringraziamenti e li giro a chi in maniera grande o piccola ha realizzato questo progetto con me e ha donato qualcosa per questo progetto. I ringraziamenti che arrivano da chi è stato colpito e da chi non è stato colpito. Quello che abbiamo fatto credo ci debba - al di là dei numeri - regalare un'energia interna nostra è che è fantastica; almeno per me questo è stato il regalo che ha dato questa iniziativa".   

- Il console del Giappone Jamori, a nome di tutto il popolo giapponese, ringrazia Del Piero e chi ha aderito, partecipato e contribuito alla buona riuscita del progetto.

- Alessandro Del Piero consegna il ricavato dell'iniziativa "Ale10 Friends For Japan" al console generale Jamori. Un grande assegno che riporta la cifra di 303,880,00 $.

 - Alessandro Del Piero parla in esclusiva ai microfoni di Sky Sport. Ecco l'intervista integrale, ripresa da TuttoJuve.com: 

Abbiamo qui il pallone della Champions League.  Ti manca quest'anno? E' crudele parlare con te di questo...
"Aggiungerei un molto davanti. Molto crudele. Però accettiamo anche questo".

Puntando magari ad arrivarci l'anno prossimo...
"Indubbiamente insomma. L'auspicio mio e di tutti quanti noi è quello di poter calciare presto quel pallone".

Abbiamo visto in un video il percorso che avete fatto col progetto  "Ale10 Friends For Japan" negli ultimi sei mesi. Le tue emozioni...
"Ce ne sono tante. Sono soddisfatto di quello che è stato l'appoggio che ho avuto. Tutti quelli che hanno percorso un pezzo di strada con me per far sì che questa iniziativa si sia realizzata nel miglior modo possibile. Siamo strafelici, noi che ci abbiamo lavorato direttamente, di quello che è stato il prodotto finale e di come è uscito. Speriamo di aver dato il massimo sotto questo aspetto. Ma siamo molto più che strafelici per quello che è stato l'apporto avuto in tutti questi mesi da ogni singola persona, che è stata fantastica. Abbiamo raggiunto dei numeri belissimi".   
 

A proposito di numeri, noi abbiamo qui un assegno un po' grande. 303, 880,00 dollari. Certamente un contenuto importante per la Croce Rossa giapponese. E' la prima volta che l'iniziativa di un signolo calciatore diventa poi un'iniziativa di tutti. Questo è stato un traino molto forte. Un elemento nuovo e un'iniziativa che si può ripetere?
"E' stato sicuramente un elemento fondamentale. Colgo l'occasione per ringraziare l'Aic in primis che mi ha aiutato in questo, ogni singola società di A e di B, ogni capitano di A e di B e ogni ragazzo che ha giocato e che gioca per queste squadre, perchè sono riusciti a trasmettere quello che è stato un messaggio. Li ho sentiti singolarmente e sono stati fantastici. E' una cosa che si può ripetere, anche se da parte mia e da parte nostra è stato creato tutto così in maniera spontanea e veloce. E forse è stato anche questo che ha fatto filare un po' tutto liscio. Dopodichè l'appoggio loro e l'appoggio di ogni singolo amico vip, che con una foto, con un messaggio, mi ha aiutato; i mezzi di informazione, Sky in primis, che mi ha aiutato: come oggi, anche sei mesi fa avete dato grande spazio all'iniziativa. Ma ringrazio anche ogni singolo mezzo d'informazione. I media ci hanno dato una grande mano e hanno fatto sì che molte più persone potessero conoscere questa iniziativa. il vero grazie va a molte persone che sono state il motore di questa iniziativa, quelli che hanno comprato più di ventimila magliette e chi hanno permesso di raggiungere questa cifra".

Da sottolineare anche gli oltre 7 milioni di contatti sui social network. Questa iniziativa è servita anche a mantenere viva l'attenzione sui problemi che ancora ci sono in Giappone...
"Sì, indubbiamente. Io continuamente ricevo dei ringraziamenti da parte di ragazzi, di gente dal Giappone. Per loro la situazione è molto più diversa da quella che viviamo noi, è molto più drammatica. Continua ad esserlo ahimè, però hanno dimostrato nel corso degli anni, e lo stanno dimostrando anche oggi, che hanno una grande voglia di rifarsi subito. Quindi speriamo che le persone che sono state colpite dal sisma, dallo tsunami e dal problema nucleare,  possano attingere da questo nostro aiuto diretto per poter stare meglio e poter rialzarsi il prima possibile, comer erano prima".

Dal punto di vista del campo, l'inizio di questa stagione è stato carico d'entusiasmo, certamente legato al nuovo stadio. Un entusiasmo che vi sta contagiando. E' solo l'inizio o intravedi qualcosa di nuovo per quanto riguarda la Juventus?
"Io credo che ci sia da parte di tutto l'ambiente, dei tifosi in primis e di tutti noi, la voglia di fare qualcosa di diverso, e questo è il primo aspetto positivissimo. Domenica si è tramutato, anche perchè venendo qui oggi, io ho minacciato ogni mio singolo compagno: non potevo venire qui a parlare di una sconfitta. Sono stati magnifici in questo. Al di là delle battute, domenica si è sentito ed averlo realizzato ci ha portato sicuramente in un'altra dimensione. Siamo entusiasti e felici di tutto quello che è accaduto, in una settimana importantissima ed emozionante come quella dell'apertura dello stadio. Detto questo, per il nostro percorso di squadra, andremo ad affrontare una settimana molto molto delicata a mio avviso. Sono queste settimane che spesso fanno la differenza".

Anche perchè l'anno scorso, contro le squadre che andrete ad affrontare, avete particolarmente sofferto. Siena, Bologna...
"Sì, è vero. Anzi, ci hanno fatto proprio un mazzo così tutte quelle che sono arrivate dopo di noi in campionato, mentre per assurdo abbiamo avuto l'effetto contrario con chi è arrivato prima di noi. Quindi, al di là di questo, in generale, c'erano molta carica e aspettative per la nostra prima uscita ufficiale e l'aver fatto abbastanza bene ci ha dato entuasiamo e carica, e di questo assorbiamo le cose positive. Facciamo sì che questo ci regali ancora più energia e ci permetta di preparare con  la stessa cattiveria questa settimana che andremo ad affrontare". 

Da ieri sei maggiorenne, 18 anni di Juventus, anche se sono di più. Ti chiedo che cosa ti manca...
"Poco di più. Cosa mi manca? Non lo so. Da una parte ringrazio per tutto quello che ho avuto, prima di tutto: non solo dalla Juventus, ma a livello generale, per quello che sono. Dall'altra voglio e spero di poter continuare a migliorarmi. E chiaramente, come è giusto che sia, cullo ancora dei sogni, che per adesso è meglio tenere ancora lì, senza dirli troppo in giro. Però direi che dipingo così quella che è la mia situazione".

L'altro giorno ho sentito una vecchia intervista di Antonio Conte dopo un suo gol segnato a 33-34 anni e ha detto: "Alla mia età, quando uno gioca bene, si dice chissà quanto durerà, mentre quando gioca male si dice che ormai è troppo vecchio. Insomma, non è mai un equilibrio". Tu in mezzo a questa situazione pensi di aver trovato l'equilibrio alla tua età e col rendimento che hai dimostrato anche domenica scorsa?
"Se lui ha detto a 34 anni, per me è cominciato un po' prima, ahimè, sebbene l'età si sposti nel corso degli anni (ride). Sì, ho un discreto equilibrio. Di certo non mi fermo a pensare....sin dall'infortunio, che è stato indubbiamente delicato per me, a quelli che sono stati poi dei cambi generazionali, quando avevo 30-31 anni. Mi concentro invece su quelle  che sono le persone che mi sostengono, che fortunatamente sono tantissime, su chi ha fiducia in me, su me stesso e su chi mi sta vicino. Quella è la mia forza, cercando di avere la lucidità e di sapere quello che è giusto fare oggi. Sto bene, quindi mi godo questa situazione e vado avanti".

Vai avanti alla Juventus anche il prossimo anno? Questo dipinto che vuoi dipingere sarà bianconero?
"Dai siamo alla prima giornata, aspettiamo ancora un po...(ride)".

Ci preoccupiamo perchè abbiamo sentito che vuoi andare in America. Noi vorremo vederti giocare ancora nel campionato italiano...
"Io me lo auguro il più a lungo possibile, onestamente. Poi, indubbiamente, oggi non è il momento di parlare di questa situazione. Per adesso in America ci sono andato solo in vacanza e va bene così".

Rifacendomi alle tue parole e a quelle di Gigi Buffon, avete sempre detto che dovete ripartire, dopo l'ultima stagione negativa. L'anno scorso, in questo periodo, avete vinto molto bene con l'Udinese: 4-0. Si parlava all'epoca di una grande Juve e poi sappiamo tutti come è finita. Ripartendo da lì, dove non dovete sbagliare?
"Hai detto bene che dobbiamo imparare dagli errori fatti. Non guarderei alla passata stagione e per certi aspetti dobbiamo dimenticarla. Imparare dai propri errori significa preparare bene questa settimana. Significa riuscire a prepararla con la concentrazione e la determinazione della precedente, che ci ha permesso di esprimerci al meglio. Esprimerci al meglio ci ha permesso di vincere una partita come quella di domenica. La prossima può essere diversa, però se noi riusciamo ad esprimerci al meglio avremo molte più possibilità di fare risultato. Perchè parlo di delicatezza di questa settimana? Perchè poi quando le cose vanno tutte molto bene si tende a smorzare e a vedere i problemi meno grandi di quelli che sono. Noi dobbiamo continuare a vederli nel giusto modo, lavorando per smussarli, per migliorarli e per far sì che domenica ci regali le stesse sensazioni della domenica scorsa".

Ci racconti le prime quattro squadre che arriveranno in classifica in questo campionato? Non necessariamente in ordine di classifica...
"Dopo una giornata è un po' difficile. più che rispondervi così posso dirvi che indubbiamente Milan ed Inter hanno un organico pazzesco, a ruota subito vicino credo che Napoli, Roma, Lazio e Juve siano lì".

Ma sono sei...
"Sì, ma non potevo rispondere proprio bene bene a quello che mi chiedevi (ride)".

Sarebbe stato il nostro titolo per una settimana...
"Ah bene, non sapendolo ho fatto la cosa giusta (ride). Così vi do un po' di lavoro da fare".

Stasera c'è Barcellona-Milan. La vedrai? La squadra di Guardiola in questo momento si può fermare? La Real Sociedad è riuscita a fermarla nella Liga...
"Può accadere anche in Champions, ma credo che in casa loro sia molto difficile. Penso che il Milan abbia più possibilità quando giocherà a San Siro. Penso però che sia positivo per il Milan affrontare la squadra che oggi esprime il calcio migliore, più produttivo e più bello in assoluto nel girone di qualificazione. Questo gli permette di poter fare dei passi falsi e di potersi qualificare ugualmente".

Stasera Ancelotti debutta in Champions come opinionista Sky con Vialli e Rossi. Ti chiedo un consiglio ad uno dei tuoi ex allenatori per resistere alla concorrenza di Vialli e Rossi...
"E' un po' dura, perchè Vialli e Rossi sono dei decani, hanno anni ed anni di esperienza televisiva. Ma Carlo ha anni ed anni di esperienza, anche vincente, sul campo. Sarà un bel mix, complimenti a voi che li avete messi insieme". 

Vialli sarà geloso?
"Sì, un po' sì".

Tu sei geloso di Pirlo, dopo quello che ha detto Buffon: "L'ho visto giocare e ho pensato 'Dio c'è". Come se non avesse mai visto giocare te. Polemica...
"(ride). Polemicissima. Io credo sarà il tema della settimana da cavalcare per i media. No, ha detto bene perchè Andrea, insomma....io onestamente non sono sorpreso visto il tipo di giocatore che è. E' fantastico che possa giocare così bene da noi, non avevo dubbi che avrebbe giocato bene"

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