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Al termine dell'allenamento pomeridiano, Gigi Buffon ha concesso una lunga intervista a SkySport 24. Ecco le sue dichiarazioni, trascritte integralmente da TuttoJuve.com:

Quale può essere l'anti Juve in questo campionato?
"L'anti Juve...secondo me ci possono essere tre o quattro realtà che magari ai nastri di partenza possono essere partite un pochino dietro noi, ma che strada facendo potranno diventare delle squadre e delle forze consolidate in questo campionato. Quindi quando dico questo mi riferisco al Milan, all'Inter, alla Roma e al Napoli stesso che non ha la Coppa dei Campioni, seppur abbia ugualmente degli impegni infrasettimanali in Europa; anche perchè è la squadra che da più tempo sta giocando con il medesimo modulo, con lo stesso allenatore e con molti giocatori, per cui inevitabilmente c'è una conoscenza e un'armonia di gioco che li potrà avvantaggiare lungo questo tragitto".

A questo proposito il lavoro che avete fatto l'anno scorso è stato importantissimo con Conte e con tutto il vostro impegno. E' giusto dire che quest'anno avete raggiunto una consapevolezza tale che l'assenza di Conte in panchina durante le partite si sarebbe sentita di più un anno fa che non quest'anno?
"Certo, come ho detto anche qualche periodo addietro, credo che il lavorone il mister lo abbia compiuto l'anno scorso, il vero miracolo, infondendo in noi tante sicurezze, tante certezze, tanta convinzione, tanta determinazione e per cui ha proprio rivoltato come un calzino - è il modo più corretto di leggere - una squadra intera. E' chiaro che quest'anno tutti questi traguardi che abbiamo conseguito ci hanno regalato una consapevolezza molto spiccata, però questo non vuol dire che il mister non ci manchi, perchè uno come lui, con le sue caratteristiche mancherebbe a chiunque e mancherà sempre, fino a quando non sarà in panchina".

Per quanto riguarda questa nuova stagione appena iniziata, dei nuovi arrivati c'è qualcuno che ti ha impressionato in modo particolare?
"Devo dire che sicuramente l'inserimento di Aasamoah è stato molto rapido e molto efficace, perchè alcune volte quando fai questo salto triplo da una squadra di alto livello come è l'Udinese, dopo il lavoro che hai svolto con Guidolin, alla Juve, che è una realtà completamente diversa, magari un po' di dazio inizialmente lo devi pagare. Lui devo dire che si è inserito egregiamente, anche come mentalità, come abnegazione, come forza, come cattiveria, anche come tecnica, perchè poi è un giocatore che da quel punto di vista non avevo mai valutato ed invece devo dire che ha anche una tecnica straordinaria".

Finalmente Champions, quanto ti è mancata? E poi il Chelsea visto con l'Atletico Madrid fa meno paura?
"La Champions è mancata perchè per troppi martedì e troppi mercoledì sono stato costretto a vedere gli altri dal divano e sicuramente si vedono bene, perchè poi abbiamo anche dei buoni televisori. Però sinceramente la partita giocata e l'atmosfera Champions mi mancava come mancava a tutti i miei compagni. E penso che questi due anni di esilio dalla Coppa principale ci abbiano fatto anche bene, perchè sicuramente la voglia di combattere e sudare fino all'ultima goccia di sudore ce la porteremo appresso. Il Chelsea invece è una squadra che l'anno scorso secondo me ha compiuto un miracolo, nel senso che probabilmente c'erano due o tre squadre più forti sulla carta, però devo dire che Di Matteo è riuscito una volta subentrato a dare una buona quadratura alla squadra, una quadratura difensiva, una bella compattezza e alla fine sono le caratteristiche che li hanno portati alla vittoria".

Del Piero ha iniziato questa avventura. Vi siete sentiti, immagino di sì. Cosa vi siete detti?
"Sicuramente, è una vita nuova che ha voluto intraprendere Ale, un'esperienza nuova, io credo che per lo spessore del personaggio non ci sarà nessun tipo di problema e sarà sicuramente un arricchimento a 360 gradi. Non posso che fargli un grandissimo in bocca al lupo e sono sicuro che la sua carriera calcistica sarà ancora lunga, per cui m'immagino che potrà cimentarsi già da quando arriverà sul suo australiano in qualche record, perchè è un qualcosa a cui lui tiene particolarmente".

Tu tra una decina d'anni quando smetterai con la Juventus faresti una scelta del genere o ti piacerebbe chiudere in Italia, magari con lo stesso Genoa?
"Io sinceramente, quando smetterò di giocare con la Juve, penso che in Italia non giocherò da nessuna parte, anche se il 'mai' e il 'sempre' nella vita non bisogna pronunciarli. E' anche vero che in questo momento non ci sto pensando; non ci sto pensando perchè sto molto bene nella mia condizione psico-fisica e molte domande non me le sono ancora fatte. Sicuramente quello che so di certo è che il giorno che deciderò o decideremo che sarà finita, non avrò nessun tipo di rimpianto e nessun tipo di rimorso, perchè so che ho dato tutto quello che avevo, so che ho ricevuto tantissimo e so di aver fatto una gran carriera. Mi auguro che da qui a quando finirò, possa vincere ancora qualcos'altro, ma un po' di soddisfazione credo di poterla anche cullare".

Quando finirai con la Juventus? Il contratto? Un'idea di lunghezza nella tua testa ci sarà...
"Mah...sentirò un po' quello che mi vorrà proporre la società, nel senso che io come ho detto a qualche tuo collega non è nessun tipo di prurito, come uso volentieri dire, perchè ho trovato una situazione congeniale nella quale mi sento protagonista, sto molto bene, ho trovato un gruppo di lavoro eccezionale e questo è tutto quello che mi serve per stare bene e per poterlo dimostrare in campo. Poi nel momento in cui riesco a dimostrarlo in campo sono felice e quando sono felice poi accetto le cose senza creare nessun tipo di problema".

La tua chiara volontà è quella di prolungare con la Juventus...
"Sicuramente, se mi vogliono, se non mi cacciano dalla sede (ride, ndr). Ci dovremmo incontrare a breve. Penso che anche la Juve in questo periodo abbia avuto tante cose a cui pensare e credo che fosse giusto che io passassi in secondo piano. Era doveroso e hanno fatto bene così, perchè alla fine davanti a certe cose penso che l'egoismo vada messo da parte e pensare al bene comune".