Post n°1636 pubblicato il
30 Marzo 2010 da
nadir63l
Calciopoli. News da Napoli
Gallinelli difesa De Santis. Udienza del 30.03.2010.
Moggi non sapeva nemmeno che il Bologna avesse giocatori diffidati e ammoniti da De Santis!
Continua l’esame del teste da parte dell’Avvocato Gallinelli, difensore di De Santis. Si parte analizzando la partita Fiorentina Bologna del 05.04.2004 e ci sono i primi tentennamenti di Auricchio. I procedimenti a carico di Palanca e Gabriele erano in corso e -secondo il colonnello- De Santis non era condizionato da questo fatto. Il “ripensamento” pur essendo collegato “anche” a questa gara, non incide in quando l’arbitro favorirebbe comunque indirettamente la Juventus. La gara non è stata seguita, nessun servizio di osservazione allo stadio, non è stata vista la registrazione, non ci sono telefonate tra De Santis e Moggi, Pairetto o Bergamo prima della partita, non sono stati ascoltati i collaborati dell’arbitro. Il Colonnello ricorda ancora la presunta telefonata tra Moggi e Racalbuto ma interviene Prioreschi:” Giudice, ancora con questa telefonata... lo ipotizzano loro che sia Racalbuto.
Telefonata Damascelli-Moggi. “Ma è una telefonata giudice che importanza ha...?”
Dopo aver accertato che la telefonata parte da Damascelli, Gallinelli chiede chi -a differenza di quanto riportato nell'informativa- utilizza l'espressione “delitto perfetto” ed il Colonnello afferma che l’espressione appartiene a Damascelli, che è vero che Moggi non sapeva che il Bologna avesse giocatori diffidati e ammoniti da De Santis e che Damascelli erroneamente dice che i diffidati erano 3 mentre erano solo 2 (Gamberini no) e quindi Moggi non sapeva né che ci fossero giocatori diffidati, né che De Santis lo avesse ammonito.
PM: “Ma è una telefonata, giudice che importanza ha...?” Dopo aver fondato tutto l’esame sulle telefonate ora dicono che non ha importanza!
In merito alle diffide, non hanno verificato se i giocatori avessero messo in atto atteggiamenti tali da comportare le ammonizioni; è stato acquisito il verbale di gara ma non hanno riscontrato il dato; non hanno sentito né giocatori né dirigenti del Bologna, non hanno letto i commenti successivi.
Intercettazione Meani-Bergamo
L’interesse investigativo è suscitato dalla curiosità di Meani ( al telefono con Bergamo: "Fa un'ammonizione un po’ così, poi un'altra ammonizione... erano due diffidati...e la domenica dopo incontrava la juve"). Non è stato accertato quante ammonizioni avevano avuto in precedenza i due squalificati e chi gliele aveva date (ammonizioni tutte fatte da arbitri non coinvolti nel processo).
Vantaggi diretti
De Santis ha arbitrato per 5 volte la Juventus (Juve-Atalanta, Lecce-Juve, Parma-Juve, Palemo-Juve, Juve-Inter) e si inizia analizzando la partita con il Parma. L’avvocato legge il pezzo dell’informativa dove viene scritto: “l'atteggiamento di De Santis è talmente sfacciato che anche l'osservatore parla di atteggiamento particolare dell'arbitro”. Una partita (pareggio) che permise al Milan -vittorioso- di ridurre la distanza della Juve e caratterizzata da un mancato rigore alla Juventus che il colonnello dice di non ricordare. Questa gara non è stata contestata a De Santis, “Perchè dal contenuto delle intercettazioni emergeva che Moggi negli spogliatoi aveva detto che non era colpa sua”. Auricchio conferma che secondo lui la Juventus non è stata danneggiata in quella partita.
“Lo Sdoganamento”: il procedimento è quello della procura di Torino di Guariniello!
Introducendo la partita Palermo-Lecce del 20.02.2005, chiede se De Santis aveva già ricevuto l’avviso e Auricchio, lasciando sorpresi sia l’avvocato, sia la stessa Casoria ( “lei lo aveva messo in collegamento...”) afferma: “non parlavo di questo procedimento ma quello della procura di Torino di Guariniello”.
Juventus-Inter: Ibra e Appiah
Non sono state fatte indagini per verificare quanti diffidati sono stati ammoniti da De Santis.
Forentina- Milan e Livorno-Siena. “Questa non è correttezza professionale!”
Tre diffidati: Rui Costa, Nesta e Seedorf; De Santis non ammonì nessuno dei tre ma Auricchio non ricorda. In quel momento, a detta del Colonello, De Santis era “sdoganato” e Gallinelli fa presente:” la settimana dopo, visto che entra ed esce dall'associazione... c'è un capo di imputazione, Livorno-Siena......”. Contestazione dell’avvocato che tiene a precisare:” Innanzitutto le dico che l'avviso di proroga delle indagini arriva a De Santis solo a giugno e non a febbraio, le risulta o no, pm? questa non è correttezza processuale! Livorno-Siena, viene contestata l'aggravante dei “motivi abietti e futili… “, De Santis avrebbe arbitrato in un certo modo questa gara per vendicarsi di Spinelli che aveva rilasciato dichiarazioni sulla combriccola romana. De Santis che il 1 maggio era sdoganato, l'8 rientra in dogana e arbitra in quel modo Livorso-Siena?”. Seguono le domande di rito a cui Auricchio risponde di non aver visto la gara, che non ci sono conversazioni telefoniche, che non ha controllato quante giornate furono date a Galante e che non risulta atto fraudolento di De Santis; ricorda solo il risultato. Viene inoltre chiesto se il giocatore ha dato un calcio a gioco fermo all’avversario e Auricchio conferma. De Santis ha arbitrato una sola volta il Livorno e l’ipotesi era il rapporto conflittuale con Spinelli.
Reggina-Cagliari
Non c’è stata alterazione del sorteggio, l’arbitro della gara doveva essere Rosetti sostituito poi da De Santis. Anche per questa gara si parla di un atteggiamento di De Santis contro Cellino, anche lui reo di aver parlato della combriccola. Non c’è stata nessuna verifica volte ad accertare quante volte De Santis ha arbitrato il Cagliari. Viene anche preso in esame un articolo della Gazzetta in cui si evidenzia che l’arbitro non era gradito nemmeno alla Reggina (“visto che leggete la gazzetta”..). Cellino viene squalificato dopo la gara (perché aveva rivolto parole di ironico complimento all'arbitro facendo segno con la mano), ma nel momento in cui l’avvocato chiede se hanno confrontato il referto, Auricchio tergiversa e se ne accorge la stessa Casoria: “il teste non vuole rispondere, vuole divagare”.
I vantaggi per De Santis
Andare ai mondiali ed arbitrare più partite possibili ma il colonnello non ha controllato il dato e non sa rispondere. L’avvocato legge un riscontro che conferma “più o meno” lo stesso numero di partite arbitrate dagli altri e non andò al mondiale.
Sim Svizzere e fuga di notizie
Gallinelli - Le risulta che De Santis nel 2004 - 2005 frequentava un corso per polizia penitenziaria?
Auricchio - Si
Gallinelli - Avete mai verificato dove si trovasse De Santis quando veniva intercettato?
Auricchio - No, non ho seguito io questo aspetto.
Gallinelli- Se si ricorda se ci fu un procedimento sulla fuga di notizie da parte dell'espresso
Auricchio - Sono sicuro che c' è stata un ‘inchiesta attivata proprio da mie dichiarazioni
Gallinelli - Venne accertata se questa fuga avvenne all'interno del nucleo investigativo?
Opposizione, domanda non ammessa.
http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...glio.asp?id=684