Post n°1906 pubblicato il
22 Maggio 2010 da
nadir63l
di Lucaboo2
Era, come oggi, una tarda primavera torinese.
Attraverso la città di Torino serpeggiava la convinzione che finalmente "sarebbe stata la volta buona". Troppe volte, ormai, la Vecchia Signora aveva tentato inutilmente l'assalto a quella coppa, e a memoria d'uomo non si ricordava una Juve così forte e compatta. Nomi di una rosa che si confondeva con quella della Nazionale, come quella del Grande Torino o della Juve di Capello, compagini invincibili i cui voli (aereo per l'una, sportivo per l'altra) furono interrotti troppo presto.
Il piccolo Luca, già innamorato di quei colori, aveva comprato in edicola un adesivo prismatico con la Coppa dei Campioni per metterlo nella sua cameretta.
Poi, venne la sera.
E quella sera, un tale col nome del più celebre gatto dei cartoni animati, Felix Magath, svegliò tutti dal sogno per precipitarli nell'incubo.
Ed il mio giornalaio restò lì, maledicendo quel mucchio di adesivi destinati, ahimè, a rimanere invenduti.
Proprio in questi giorni, il celebre organo ufficiale dell'inter di colore rosa (un momento... È un organo... è rosa... Pf! L'ho sempre detto io che è un giornale del c... ) ha inondato le edicole con i suoi dvd celebrativi del "Quinquennio" dell'inter.
Cinque titoli consecutivi per entrare nella storia accanto ai grandi. Cantate con me, fratelli, hallelujah!
Mica per niente; tutti, chi più, chi meno, hanno provato a sfruttare il momento: l'ipermercato vicino a casa mia ha allestito proprio in mezzo all'entrata almeno 25 metri quadri di poster-magliette-cappellini-biciclettine-peluche-gadget vari, tutti con gli odiati colori... che a momenti, entrando per comprare il latte, mi prende uno sciupùn.
In questo caso c'è però da aggiungere che l'intelligenza dell'utente-target (leggasi l'intertriste medio) viene considerata abbastanza bassa: le magliette in vendita sono quelle di Ibra, recuperate dai fondi di magazzino. Forza, Gennarì, che arrivano i gonzi e le facciamo fuori!
Ma torniamo alle mirabolanti pubblicazioni gazzettare: frotte di ragazzini frustrati (i cosiddetti bimbiminkia) e di adulti ancora più frustrati si riversano nell'edicola per accaparrarsi i dvd dell'inter.
Dall'altro lato dell'edicola, invece, c'è chi fa incetta di dvd pornografici.
E, a pensarci bene, il concetto che regge i film porno e gli ultimi campionati è lo stesso: lo spettatore può fantasticare vedendo recitare scene finte, immaginare che sia la realtà, e sentirsi appagati per un po' dimenticando la propria mediocrità.
In ogni caso, non me ne vogliano i puristi del pallone, io al Principe Milito preferisco di gran lunga la callipigia Silvia Saint.
Bene. Ma torniamo un attimo alla mia edicola di tanti anni fa: a causa di una serata stregata il mio giornalaio si ritrovò sul groppone un mucchio di adesivi celebrativi divenuti di colpo invendibili. Cosa che ovviamente non dovrebbe succedere con i dvd in rosa, arrivati sul mercato solo DOPO la conquista matematica del quinto titolo.
...o forse no?
Già, perché se sul campo non è arrivato un Magath a rovinare la festa per il quinto scudetto, in realtà gli scudetti potrebbero magicamente non essere più cinque, di qui a breve.
Tutti infatti sappiamo ciò che è emerso al Processo di Napoli, e quali potrebbero essere le conseguenze, qualora si decidesse finalmente di tradurre in realtà quella scritta che campeggia nelle aule dei Tribunali; se davvero, da domani, la Legge decidesse di trattare in uguale maniera l'Anticristo Moggi ed il Santo Giacinto Giacente, i cinque scudetti potrebbero diventare quattro. O tre. O peggio ancora.
Intanto, l'unica cosa che per ora balza all'occhio è la "non-uguaglianza" tra i giorni di "Moggiopoli" e quelli, per così dire, di "Morattopoli": quattro anni fa per ogni giorno che Nostro Signore mandava in terra c'erano "sconvolgenti rivelazioni" e previsioni delle Sette Piaghe d'Egitto che stavano per abbattersi sulla Juve.
Oggi, tutt'al più, dopo i "piaccia o non piaccia", assistiamo a gente che fa spallucce, sforna tarallucci e stappa il vino.
Per non parlare degli organi di Giustizia Sportiva: quattro anni fa c'era il Mondiale, c'erano le liste per l'Uefa, c'erano i calendari, c'era la credibilità da recuperare, c'era il segnale forte da dare, e tutto si risolse in 15 giorni come -ahimè- sappiamo.
Quattro anni dopo, invece, il Superprocuratore attende placido fumando la sua Supersigaretta sul suo Superterrazzo e grattandosi le Superginocchia davanti all'esigenza (per carità, sacrosanta!) di indagini approfondite, ma anche per non turbare gli animi in vista di importanti appuntamenti sportivi e -perché mai?- per non rischiare di far rimanere i magazzini della Rosea (che ricordiamo, fu fondamentale consulente d'indagine nel 2006) pieni di dvd invendibili.
Io non so quali conseguenze avrà "Morattopoli"; se ci sarà un gioco delle tre carte con gli scudetti dati e tolti d'ufficio, se ci saranno nuove retrocessioni o penalizzazioni, se tutto sarà italianamente insabbiato o se ci sarà un ribaltamento delle sentenze del 2006.
L'unica cosa su cui sono pronto a scommettere una cena con chiunque, è che, se mai una qualche iniziativa verrà assunta nei confronti dell'inter, questa arriverà solo dopo che sarà conclusa la vendita di tutto il materiale celebrativo roseo disponibile... non si può mica offendere un così valido collaboratore!
Chi mi copre la scommessa?
Attenti a voi, come alcuni amici della Redazione possono testimoniare, sono uno di quelli a cui, piuttosto che invitarli a cena, conviene far fare un vestito nuovo...
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