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MORATA, IL TEMPO STRINGE

Post n°8033 pubblicato il 22 Aprile 2016 da nadir63l
 

© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
MORATA, IL TEMPO STRINGE

La Juventus vede i giorni passare e chiede chiarezza oltre limite al Real Madrid. C'è da pianificare una stagione, la prossima, da concludere bene le ultime cinque di queste e soprattutto da capire se lo spagnolo può ancora far parte del progetto Juve o se ci saranno una trentina di milioni pronti da spendere nelle casse bianconere, per individuare nuovi talenti da gettare nella mischia per un anno, il prossimo, che sarà quello di una sfida sempre più complicata, tra un possibile campionato da difendere è una Champions che sarà sempre il solito sogno da inseguire. Ora però la Juventus ha terminato la pazienza e vuole una decisione da parte delle Merengues che devono capire se puntare o meno sullo spagnolo. Lo stesso Morata chiede chiarezza perché non vuole essere considerato moneta di scambio,ma far parte di una società che crede in lui.

 
 
 

Quale futuro per Morata? Il Real non molla il pressing

Post n°8032 pubblicato il 21 Aprile 2016 da nadir63l
 

© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
Quale futuro per Morata? Il Real non molla il pressing

Si lavora alacremente in questi giorni per defiire una volta per tutte il destino del 23enne attaccante Alvaro Morata, da due stagioni ormai un punto fermo nello scacchiere di Allegri ma costantemente in sospeso tra Torino e Madrid. Nelle ultime ore anche in Inghilterra, in particolare sulle pagine del Daily Mail, la questione relativa al giocatore ex camiseta blanca è un validissimo argomento di calciomercato. Il diritto di riacquisto esercitabile in estate dal club di Florentino Perez è una spada di Damocle nei confronti della quale la società di corso Galileo Ferraris difficilmente potrà opporsi, se non coadiuvata dalla ferrea volontà del giovane cantera madrilena di rimanere all'ombra della Mole. Nelle passate settimane proprio il Real ha reso noto che il ritorno di Morata nella capitale spagnola per i 30 milioni pattuiti potrebbe essere il preludio ad una successiva cessione per 50 milioni, con l'Arsenal di Wenger che rimane interessato alla finestra. 

 
 
 

LO SCUDETTO QUASI SI TOCCA

Post n°8031 pubblicato il 20 Aprile 2016 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it
LO SCUDETTO QUASI SI TOCCA

La Juventus chiede altri tre punti al suo incredibile campionato contro la nuova Lazio di Inzaghi, Allegri schiera la stessa difesa e attacco del Palermo variando gli esterni con Lichtsteiner ed Alex Sandro in campo e con Hernanes a sostegno di Khedira e Pogba.
Lazio ambiziosa con tante assenze ed il tridente Felipe Anderson, Djordjevic, Keita. 


JUVE SPRECONA - Partita subito viva in avvio con la Lazio che pressa alto, ma la prima occasione e' di Dybala che a tu per tu con Marchetti vede il pienone del portiere respingere in extremis. La squadra di Allegri insiste, Pogba da fuori ed ancora Marchetti, minuto tredici. Ancora Juve alla diciannovesimo con Alex Sandro che tira vicino all'incrocio e poi con Pogba che si mangia un gol fatto poi è Marchetti a dire no ad un grande colpo di testa di Dybala che poi chiude alla grande in difesa sul cambio di fronte. La Juventus gioca molto bene e Khedira va vicinissimo al vantaggio, palla alta.


MARIONE E JUVE AVANTI - Ancora Marchetti veramente un muro al minuto 38, sempre su Dybala, ma poco dopo la Juve passa, errore della difesa della Lazio, Pogba in posizione Milan e Palermo sfrutta lo spazio e mette al centro e Mandzukic che sembra svizzero e non croato e segna. Ammonito poco dopo Petric per fallo su uno scatenato Mandzukic. 
Il primo tempo si chiude con la Juventus meritatamente in vantaggio. Cambio Lazio fuori Parolo e dentro Milinkovic Savic. Un inadeguato Patric sbaglia su Dybala e si prende il secondo giallo, Lazio in dieci. Nel frattempo continua la sfida tra Marchetti e Dybala. 
PAULO  DYBALA SUPERA MARCHETTI - Ci vuole un rigore abbastanza netto per fallo su Bonucci per permettere alla Juventus e soprattutto a Dybala di battere Marchetti, Juventus sul due a zero.
Entra Sturaro ed esce Khedira con standing ovation che poi tocca a Dybala che lascia il posto a Zaza. Male invece il possibile bianconero Biglia che esce per Cataldi.
Esce Pogba tra gli applausi per Asamoah e lo stadio intona non si vende Pogba.

Fuori Felipe Anderson, deludente e dentro Basta.
La Juventus abbass a il ritmo e se fa ancora, bravo Khedira nello spazio a servire Dybala che controlla e batte con freddezza Marchetti, la Juve dilaga. 
Dybala offre magie e poi esce. 
Nel finale standing ovation per Pogba e Dybala e Zaza vicino al quarto gol. 
Una delle Juventus più belle della stagione domina la Lazio e si porta a quattro punti dal trionfo, veramente vicino, considerando il calendario avversario. 

 
 
 

ALLEGRI: "Marchisio a settembre di nuovo vicino alla squadra.

Post n°8030 pubblicato il 19 Aprile 2016 da nadir63l
 

Lemina o Hernanes? Devo decidere. Tre punti con la Lazio per fare balzo verso lo Scudetto. Il mio futuro? La società sa già. Pogba o 100 mln? Meglio..."

LIVE TJ - ALLEGRI: "Marchisio a settembre di nuovo vicino alla squadra. Lemina o Hernanes? Devo decidere. Tre punti con la Lazio per fare balzo verso lo Scudetto. Il mio futuro? La società sa già. Pogba o 100 mln? Meglio..."

Alla vigilia della sfida con la Lazio, Massimiliano Allegri incontra i giornalisti al Media Center di Vinovo. Tuttojuve.com vi riporta integralmente e in tempo reale le dichiarazioni del tecnico bianconero in conferenza stampa.

Stamattina, prima di entrare in sala operatoria ha sentito Marchisio? Riproporrà  al suo posto Lemina o può essere il turno di Hernanes?
"Claudio non l'ho sentito, l'ho sentito ieri sera, era  abbastanza tranquillo per quello che può essere il momento. Purtroppo è un grave incidente che fa sì che non possa finire la stagione, non possa giocare l'Europeo. Vediamo in positivo, con l'estate in mezzo, a settembre può essere di nuovo vicino alla squadra, questa credo sia una cosa importante, vedendo in positivo in un momento sicuramente brutto per lui. Per quanto riguarda domani, Lemina o Hernanes, devo valutare e decidere oggi. Stanno tutti e due bene, Lemina ha fatto una buona partita, Hernanes quando ha giocato ha fatto lo stesso, quindi devo decidere se far giocare uno o far giocare l'altro. Ma tanto abbiamo anche l'allenamento di domani mattina allo stadio, la rifinitura finale".

Cosa pensa dell'apporto di Lemina quest'anno? Propone il riscatto per la prossima stagione?
"Per quanto riguarda il mercato dell'anno prossimo, parlando del riscatto di Lemina si parla del mercato dell'anno prossimo, non abbiamo ancora ancora parlato perchè c'è ancora una stagione in atto da finire. Per quanto riguarda le qualità del ragazzo, è cresciuto molto. Paradossalmente il suo ruolo è quello di giocare davanti alla difesa, ma deve migliore soprattutto a livello tattico, più nella fase difensiva che nella fase offensiva. Però sta crescendo, sta migliorando, ha buone qualità e credo possa diventare un giocare da Juventus".

Di queste statistiche del girone di ritorno, 40 punti su 42, soltanto due gol subiti, le 14 vittorie consecutive, qual è la cosa che meno si aspettava?
"I numeri non li guardo, però ci sono numeri che mi interessano, che mancano alla matematica vittoria dello Scudetto 7 punti. Quindi quello che mi interessa è quello, arrivare allo Scudetto, alla quota Scudetto. Al momento mancano 7 punti, speriamo che dopo stasera ne manchi qualcuno di meno, però sarà difficile. Il Napoli potenzialmente può arrivare a 85 e noi dobbiamo lavorare per fare un punto in più del Napoli. Quindi affrontiamo domani la Lazio che viene da due vittorie non subendo neanche un gol. E' una squadra che nelle ultime nove trasferte non ha mai perso e quindi noi domani dobbiamo giocare per ottenere tre punti perchè i tre punti di domani ci farebbero fare un bel balzo in avanti definitivo verso questo quinto straordinario Scudetto. Però finchè non l'abbiamo conquistato rimaniamo sereni e tranquilli, un passetto alla volta, perchè tanto fino al 21 maggio bisogna tenere alta la tensione perchè il 21 maggio abbiamo la finale di Coppa Italia che è un altro traguardo da raggiungere dopo quello dello Scudetto".

Per la gara con la Lazio può fare testo la partita col Palermo, quelle amnesie che ci sono state tra il primo e il secondo gol? La seconda sul mercato: per Lemina alzerebbe la manina o no?
"Per quanto riguarda le amnesie: in questo momento noi dobbiamo lavorare come abbiamo fatto dall'inizio, ma soprattutto dopo la partita col Sassuolo. Noi dobbiamo pensare e lavorare di partita in partita, preparare la partita più vicina perchè bisogna ancora migliorare molto, perchè questa è una squadra che ha molti margini di miglioramento e per farlo bisogna farlo in allenamento e durante le partite. Indipendentemente dall'obiettivo che abbiamo davanti, e deve essere ben chiaro a tutti che è una cosa straordinaria, bisogna arrivarci attraverso le prestazioni. Quindi la prestazione col Palermo, dove la squadra ha vinto 4-0, ma abbiamo commesso degli errori. Dopo l'1-0 abbiamo staccato un po' la spina, poi c'è stato l'infortunio di Marchisio che ha traumatizzato un pochino la squadra. Però sono black out che non bisogna ripetere perchè domani sera affrontiamo una squadra che ha qualità davanti, che ci creerà sicuramente dei problemi. Se noi siamo focalizzati su noi stessi, su cosa bisogna fare, su cosa bisogna migliorare, dopo i risultati vengono di conseguenza. Per quanto riguarda la manina o il braccino, non rispondo su Lemina, ma rispondo su quello che viene detto, è stato scritto, semprele solite cose, il contratto, la manina, non la manina.... Mi sembra di essere stato molto chiaro, o sbaglio? Allora... ho detto che con la società ci incontreremo, non questa settimana, ma al termine dei risultati ottenuti, o del risultato ottenuto, in questo caso lo Scudetto. Con la società non ci sono problemi. Altrimenti vi preoccupate. La società lo saprebbe già se dovessi andarmene, perchè non glielo avrei detto all'ultimo, glielo avrei detto un mese fa. Punto. Così, più chiaro di così.... Se avessi deciso di andare via lo avrei detto un mese fa, perchè era giusto poi che la società potesse pensare a un altro allenatore. E io potessi cercare un'altra squadra se ne avessi avuta voglia, altrimenti me ne andavo al mare, che non si sta neanche male".

Questo discorso vale anche se si telefona il Real Madrid? Se ti chiama il Real o qualche altra big, dici di no perchè vuoi restare alla Juve?
"Ho detto che andavo via dalla Juventus, lo avrei già comunicato alla società. Ora ci incontreremo. Poi è stata travisata la parola che io ho detto - e chiudiamo il discorso altrimenti facciamo una conferenza per niente -.... di chiarificare. Non è che firmo il contratto e poi me ne vado al mare, in vacanza. Prima di andare in vacanza devo pianficare il lavoro con lo staff, il lavoro che abbiamo fatto quest'anno per cercare di migliorarlo per l'anno prossimo. E con la società bisogna che ci parli, come ci ho parlato l'anno scorso, come ci ho parlato 13 anni fa quando allenavo l'Aglianese. Credo sia una cosa normale, non si racchiude tutto in una firma sul contratto, anche perchè questi contratti da fare sono molto semplici".

Questi numeri della Juve non denotano anche un calo di competitività nel calcio italiano? Se nessuno riesce a farvi gol sarà perchè siete molto bravi voi o perchè gli altri sono molto scarsi?
"No, qui non sono d'accordo. Posso essere non d'accordo? Benissimo. La Juventus al momento ha fatto tre punti in più dell'anno scorso, con gli stessi punti dell'anno scorso avremo 6 punti di vantaggio sul Napoli. E lo Scudetto sarebbe ancora aperto, come è aperto adesso, perchè la matematica, indipendentemente che abbiamo 9 punti di vantaggio che sono tanti, non ci dà ancora lo Scudetto. Quindi la Juventus ha fatto un cammino importante, ma il Napoli lo ha fatto altrettanto importante, perchè altrimenti lo Scudetto si sarebbe già vinto con i punti che abbiamo, se le altre avessero fatto disastri. Disastri vorrebbe dire avere la seconda a 60 punti, a quel punto puoi dire che non c'è stata competitività nel campionato italiano. Quest'anno è stato un campionato aperto, lo dimostra anche per la salvezza, ci sono in ballo tante squadre, per l'Europa League ci sono in ballo squadre, per la Champions uguale, perchè ci sono ancora degli scontri diretti, ci sono tre punti- quattro punti tra la seconda e la terza,  tra la terza e la quarta e noi abbiamo due partite.... ora voi mi prendete in giro... cosa vi racconta? Vi racconto niente, che noi dobbiamo abbiamo da giocare con la Lazio che è una squadra che lotta per l'Europa League con un allenatore nuovo, che ha vinto due partite di seguito e poi andiamo a Firenze. Quindi una volta usciti da queste due partite, è normale che le possibilità di Scudetto aumenteranno visibilmente. Anche se noi, indipendentemente da quello che fanno gli altri, noi dobbiamo fare 7 punti, perchè ne mancano 7 alla matematica. Perchè al Napoli, a meno che non gli diano un bonus, più di 85 non può fare".

Domani in attacco ci saranno ancora Mandzukic e Dybala? O c'è la possibilità di vedereMorata e Zaza?
"Morata no perchè è squalificato. Mi sarebbe piaciuto tanto averlo a disposizione, ma questa è un'altra cosa che va migliorata, perchè non possiamo tutte le volte perdere giocatori in diffida per un'ammonizione per proteste. E nelle ultime due partite ne abbiamo persi due, sia Zaza che Morata. E in questo momento non possiamo perdere giocatori per queste cose. Quindi Morata deve imparare, deve crescere, che bisogna anche un attimino frenarsi in certi momenti della partita, soprattutto sul 3-0: prendi un'ammonizione perchè non ti fischiano un fallo e buttiamo la palla fuori. Così come Zaza a Milano, ma come Khedira nel derby col Torino sul 4-1. Sono cose che alla fine possono mettere in difficoltà la squadra. Domani intanto ho solamente tre punte, se ne avessi bisogno di quattro? Se domani volevo giocare con due punte più Dybala non posso giocare, non ho uno in panchina di punta, quindi... Su questo bisogna migliorare".

Si è detto per mesi che questa Juve aveva in meno Vidal, Pirlo e Tevez. Adesso cosa ha in più questa Juve rispetto all'anno scorso? Visto che ci sono tanti Under 24, pensi che questa squadra possa aprire un ciclo?
"Il lavoro fatto dalla società nel cambiare la squadra, nel trovare giocatori  nuovi, giovani, di qualità, alla fine nel calcio ci vuole qualità per giocare a calcio, c'è un pallone che bisogna gestire nel miglior modo possibile, è una squadra che ha un ottimo futuro, può avere un gran futuro. Poi le esigenze di mercato, sono cose a cui penserà la società, che dovremo condividere insieme sicuramente. Però alla fine per essere grandi in Europa o per creare i presupposti per fare una grande Champions, anche se veniamo da una finale e da un ottavo di finale giocato alla pari con una delle favorite della Champions, vuol dire che la squadra ha fatto già dei passi in avanti quest'anno. E' normale che l'anno prossimo, con un anno in più sicuramente miglioreremo ancora. Ecco perchè questa squadra ha un grande futuro".

L'infortunio di Marchisio potrebbe modificare in qualche modo le strategie di mercato?
"L'infortunio di Marchisio è avvenuto due giorni fa, non abbiamo parlato ancora di niente perchè abbiamo una settimana molto intensa. Una volta passata questa settimana o quando arriveremo alla vittoria dello Scudetto, cominceremo a parlare di mercato".

Cambierai qualcosa domani a centrocampo e sugli esterni?
"Posso cambiare anche qualcosa in difesa, dipende oggi come stanno, chi ha recuperato dalle partite. Rugani ha giocato molte partite, Bonucci ne ha giocate tante, Barzagli tante, abbiamo Evra che può fare il terzo centrale, o potremo giocare anche a quattro, dovrò valutare oggi. Poi a metà campo, il mediano davanti alla difesa sicuramente è nuovo, o Hernanes o Lemina. Poi dovrò valutare tra Pogba, Khedira, Sturaro e Asamoah, di questi ne giocano due. Stanno tutti bene. Poi domenica abbiamo la partita di domenica a Firenze che sarà un'altra partita importante. In questo momento le energie fresche diventano determinanti, all'inizio o durante la partita".

Bonucci ha detto che dopo un campionato così la Juventus meriterebbe solo applausi, ma in Italia questo è difficile. La pensi così?
"In questo momento ci stanno facendo tutti i complimenti, il problema è che non abbiamo ancora vinto niente. Innanzitutto portiamo a casa lo Scudetto, poi possiamo pigliarci qualche complimento. Poi abbiamo la finale di Coppa Italia che sarebbe bello portare a casa, anche se sarà una finale difficile perchè con il Milan è sempre una finale difficile. Poi le finali sono partite secche e può succedere di tutto. Poi alla fine ci possiamo prendere dei complimenti".

Il crollo del Barcellona le dà qualche spunto di riflessione, sulla difficoltà a rivincere. Ci può essere il rischio di dare per scontate alcune vittorie della Juventus.
"Innanzitutto di scontato nel calcio non c'è mai niente, sopratutto, se riusciremo, a vincere cinque Scudetti di seguito, in Italia non è semplice, dopo la partenza a handicap. Praticamente noi siamo partiti come i cavalli al trotto, quelli che partono a 2020-2040 metri, noi siamo partiti a 2120, praticamente avevano 100 metri di vantaggio. Detto questo, bisogna ancora vincere lo Scudetto, non è facile, qui si danno troppe cose per scontate, vi ricordo che dopo Shanghai dissi che la situazione intorno alla Juventus non mi piaceva perchè sembrava che la Juventus dovesse vincere il quinto Scudetto, una squadra completamente nuova. In Italia rivincere non è facile. Se riusciremo, se i ragazzi riusciranno a vincere questo quinto Scudetto credo che avranno fatto una cosa straordinaria. Il Barcellona è una squadra che è imbattibile sul piano del gioco, ma la condizione psicologica è cambiata, ecco perchè noi dobbiamo essere bravi anche domani sera ad affrontare la partita con la cattiveria giusta per portare a casa i tre punti, indipendentemente dal fatto che abbiamo 9 punti di vantaggio. Noi dobbiamo lavorare il prima possibile alla matematica quota Scudetto".

Ha recuperato Pereyra?
"Ieri ha lavorato bene  con la squadra. Evitando rischi, rientrerà con la squadra giovedì perchè a questo punto, visto che i centrocampisti stanno tutti bene,  evitiamo rischi per averlo a disposizione per domenica". 

Quando inizierai il lavoro la prossima estate, preferiresti avere Pogba con te o 100 milioni da spendere?
"Personalmente? (ride, ndr) Siccome 100 milioni non ce li ho io in mano, quindi meglio tenere Pogba"(redazione Tuttojuve.com)

 
 
 

La Stampa - Riecco POGBA

Post n°8029 pubblicato il 19 Aprile 2016 da nadir63l
 

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
La Stampa - Riecco POGBA

Come riporta la Stampa, Juve, riecco Pogba: dal castigo di Allegri al record di gol e assist. L’ad Marotta lo blinda: “Non è in vendita”. Ma in estate City, Real e Psg ci proveranno. Referendum, il solito (ma senza quorum): che fine farà Paul Pogba? «Resta alla Juve e non è sul mercato», garantisce l’ad bianconero, Beppe Marotta. Dall’estate scorsa quasi s’associa Mino Raiola («non vedo perché non possa rimanere»), anche se poi, da buon agente del francese, è sempre aperto al libero mercato: in sostanza, Pogba potrà cambiare solo se arrivasse un’offerta buona per società e giocatore. Da Manchester (City) a Madrid (Real), passando per Parigi (Psg), la lobby dei ricchissimi, continua ad offrire una fortuna. 

 
 
 

MAROTTA: "Per Marchisio sarà uno stop lungo, spero possa tornare presto.

Post n°8028 pubblicato il 18 Aprile 2016 da nadir63l
 

La Juve ha trovato stabilità in Italia e in Europa, Pogba sta bene a Torino, la società non vuole venderlo"

© foto di Federico De Luca
MAROTTA: "Per Marchisio sarà uno stop lungo, spero possa tornare presto. La Juve ha trovato stabilità in Italia e in Europa, Pogba sta bene a Torino, la società non vuole venderlo"

Beppe Marotta, amministratore delegato della Juventus, si sofferma, intervenuto a "Radio 1", a parlare del momento della società bianconera, a partire dal brutto infortunio occorso a Claudio Marchisio nel corso del match di campionato vinto ieri contro il Palermo: "Purtroppo la diagnosi è confermata. E' un grave infortunio che tocca un professionista serio, patrimonio della nostra Juventus. I tempi di recupero saranno lunghi ed è qualcosa che non ci aspettavamo. Fa parte del gioco ma spero possa tornare quanto prima. La gamba si è protesa e il piede è rimasto piantato nel terreno. Il calcio d'oggi è diverso da quello passato, con gli scontri che diventano più frequenti, il che porta a maggiori traumi. Inoltre la maggior parte dei nostri giocatori prende parte agli impegni delle Nazionali. Ciò comporta uno stress che può incidere sugli infortuni. Allegri? La Juventus è una grande società e il suo compito era quello di supportare l'allenatore. L'abbiamo fatto con Conte prima e Allegri oggi, che ha avuto il grande merito di creare equilibrio nello spogliatoio e dare le giuste motivazioni. Ha gestito al meglio l'eredità di Conte. Allegri è un tecnico vincente, che ha dato inizio a un ciclo positivo con noi e mi sembra logico possa continuarlo. La Juventus ha trovato una sua stabilità in Italia ed Europa e lui è una pedina importante. Gli obiettivi? La Juventus mira a continuare a vincere in ogni competizione. Non intendiamo essere comparse. Occorre guardare al bilancio ma questa non è la priorità. Vincere è prioritario. La società è partita da un rosso di 90 milioni di euro e attualmente siamo in positivo di qualche milione, comprendendo importanti vittorie". Marotta, poi, parla anche di mercato, in entrata ed in uscita: "Pogba? Lo riteniamo un elemento importante, da qui a qualche anno sicuramente. Su di lui abbiamo fatto una scelta, quando lo scorso anno abbiamo ricevuto delle offerte. Pogba sta bene con noi. E' cresciuto ed è diventato un campione. Questo è il suo habitato, anche se nel calcio non si può mai dare nulla di scontato. Il club non intende venderlo e lui non ha richiesto d'andar via. Cavani? Il nostro obiettivo è quello di cogliere tutte le opportunità. Oggi posso dire soltanto che è del Psg. Non so se è sul mercato ma è un giocatore di certo interessante. Il Chelsea? C'è un rapporto di rispetto e correttezza col club. Per quanto riguarda l'arrivo di Conte, questo non fa che renderci orgogliosi. E' un motivo di vanto per noi, dato quel 'rischio' di anni fa nell'assegnargli la gestione della guida della Juventus. Spero avremo modo di fare qualche operazione di mercato". 

 
 
 

COMUNICATO JUVE: ROTTURA LEGAMENTO CROCIATO PER MARCHISIO

Post n°8027 pubblicato il 17 Aprile 2016 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it
COMUNICATO JUVE: ROTTURA LEGAMENTO CROCIATO PER MARCHISIO

Purtroppo arriva la conferma dal comunicato della Juventus: "Claudio Marchisio, uscito durante il primo tempo della sfida contro il Palermo dopo un contrasto di gioco, è stato sottoposto ad accertamenti nell'immediato post partita.

La risonanza magnetica effettuata ha confermato il sospetto clinico della rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Nei prossimi giorni il calciatore sarà sottoposto a intervento chirurgico",recita la nota.

Claudio starà fuori diversi mesi e salterà finale di Coppa Italia ed Europei. Auguri di pronta guarigione al Principino da tutti noi.

 
 
 

POKER JUVE, PIÙ NOVE, LA CAPOLISTA SE NE VA

Post n°8026 pubblicato il 17 Aprile 2016 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it
POKER JUVE, PIÙ NOVE, LA CAPOLISTA SE NE VA

La Juventus sente l'odore dello scudetto e con il Palermo cerca tre punti che possono valere molto. Allegri rilancia Dybala dopo due gare e gli affianca Mandzukic, ritrova Khedira a centrocampo con Marchisio e Pogba ed in difesa schiera Rugani con Bonucci e Barzagli. Un esterno offensivo come Cuadrado ed uno più di copertura come Evra completano la squadra. Palermo molto difensivo con Vazquez e Trajkovski unici giocatori offensivi. 
Parte subito a testa bassa la Juventus che mette il Palermo nella sua area collezionando due corner e andando vicino al gol con Khedira. 

MAGIA DI KHEDIRA - Grande azione al decimo della Juventus, pennellata di Pogba per Khedira che stoppa benissimo di petto ed al volo fulmina Sorrentino, Juve subito avanti. Si fa male Marchisio ed entra Lemina. 
La Juve patisce l'effetto emotivo dopo l'infortunio di Marchisio e soffre il ritorno dei rosanero che ci prova con Jajalo. La Juventus si risveglia e con Pogba prende una clamorosa traversa, poco dopo giallo a Barzagli, così come Hiljemark.
Grande occasione per il Palermo al minuto trentuno, sulla linea salva tutto Barzagli, bello l'assist di Vazquez per Trajkovski con il polacco che si vede il tiro bloccato sulla linea. Pericolosissimo ancora il Palermo che va vicino al gol con Chocev, palla deviata. 
Non compatta la formazione zebrata che concede troppo ai siciliani. 
Giallo per Goldaniga dopo un brutto fallo, con Evra che va vicinissimo al raddoppio.
Il primo tempo si chiude con la Juventus in vantaggio per 1-0, bianconeri bene solo a tratti.
Nella ripresa nessun cambio, ci prova subito Dybala, palla alta. Ammonito anche Gonzalez tra i rosanero. Entra Brugman. La gara resta aperta ci prova lo stesso Brugman e poi due volte la Juve con Mandzukic di testa fuori di poco. Allegri inserisce Morata e toglie Dybala. 
Al minuto settanta la Juventus raddoppio in modalità Milan, vale a dire con una dinamica molto simile al gol di Milano, da corner palla sporca ed il francese da pochi passi raddoppia. Entra il talento della primavera La Gumina ed esce Goldaniga. 
La Juve triplica con Cuadrado, bella azione del colombiano che sfrutta al meglio una palla persa dal Palermo al limite. Esce anche Khedira ed entra Padoin. C'è spazio per un giallo stupido a Morata che non ci sarà con la Lazio, in quanto diffidato. 
Nel finale i rosanero ci provano, ma arriva il quarto gol bianconero con Padoin che sfrutta al meglio un assist di Morata. La partita si conclude con la curva che canta la capolista se ne va e a più nove non poteva essere altrimenti...

 
 
 

TESTA A TORINO, OCCHIO A MILANO

Post n°8025 pubblicato il 16 Aprile 2016 da nadir63l
 

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
TESTA A TORINO, OCCHIO A MILANO

La Juventus si prepara a una delle ipotetiche sei finali che in teoria potrebbero essere meno vincendo le prossime quattro gare e con qualche passo falso del Napoli, con la concentrazione da grande sfida che abbiamo visto ultimamente. La testa e' tutta a Torino ad una gara, quella con il Palermo che non sarà semplice, vista la posizione in classifica dei rosanero e che potrebbe presentare insidie di diverso tipo se presa alla leggera. Massimiliano Allegri ha chiesto in settimana concentrazione e soprattutto una bella gara dopo che a Milano la squadra aveva mostrato solo a tratti tutte le sue doti. Dybala sarà regolarmente in campo e con lui tornerà Khedira, due elementi fondamentali per poter pensare ad allungare sul Napoli che stasera gioca la classica sfida dentro o fuori con l'Inter. A Torino la testa, l'occhio a Milano, quindi, per vedere che succede, se i partenopei anche senza Higuain sapranno mantenere le distanze come hanno fatto la settimana scorsa oppure se momentaneamente si porteranno a meno quattro o addirittura meno tre. Per la Juventus da un lato cambia poco, domani devono vincere, ma dall'altro, se i partenopei facessero un passo falso, avrebbero una grande occasione di avvicinarsi in modo chiaro alla festa che potrebbe anche essere anticipata. 

 
 
 

Neto, stop di trenta giorni, stagione finita

Post n°8024 pubblicato il 15 Aprile 2016 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Neto, stop di trenta giorni, stagione finita

30 GIORNI DI STOP PER NETO - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha comunicato che Neto dovrà stare fermo per 30 giorni: "Norberto Murara Neto ha accusato ieri un problema muscolare al polpaccio destro, in seguito al quale oggi è stato sottoposto ad accertamenti. Gli esami diagnostici hanno evidenziato una lesione di 1/2 grado del gemello mediale. La prognosi per la completa ripresa agonistica è di circa 30 gg.", si legge su Juventus.com. 

 
 
 

SIAMO QUASI "ALLEGRI"

Post n°8023 pubblicato il 12 Aprile 2016 da nadir63l
 

© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
SIAMO QUASI "ALLEGRI"

Sembra essere più vicino il rinnovo del tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri. L'allenatore della Juventus si avvicina giorno dopo giorno a un rinnovo che ormai sembra scritto sulla pietra e che potrebbe essere ufficializzato a breve. Il tecnico bianconero nel primo anno di Juventus ha preso una squadra vincente e l'ha confermata tale centrando il doppio titolo, cosa avvenuta di rado e sfiorando la Champions.

Nel secondo anno, Allegri ha trovato più difficoltà, ha dovuto ricostruire la squadra dopo le partenze estive ma non si è fatto abbattere, grazie al supporto della squadra è stato in grado di risalire la china fino al primo posto. Le lusinghe per Allegri non si sono fatte attendere e sono fioccate proposte, dalla Nazionale alle possibili lusinghe spagnole e inglesi che qualcun altro ha accolto, ma il mister livornese le ha dribblate ed è pronto a rinnovare con la Vecchia Signora.

Manifestazione di riconoscenza ma anche modo di continuare a provare a vincere in un ambiente che giorno dopo giorno sente più suo, in una città che lo ha accolto ed una tifoseria che ha imparato ad apprezzarlo e che lo sente parte integrante della sua storia. La Juventus è sempre più vicina ad un rinnovo del suo tecnico ed i tifosi sono "quasi Allegri", anche per la possibile vittoria del titolo.

 
 
 

DYBALA TORNA IN TEMPO

Post n°8022 pubblicato il 11 Aprile 2016 da nadir63l
 

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
DYBALA TORNA IN TEMPO

La Juventus si prepara alla volata di sei partite con sei punti di vantaggio sul Napoli con un Dybala in più. L'attaccante ex Palermo dovrebbe giocare domenica prossima contro i rosanero e tornare a disposizione dopo due gare e mezzo. Il possibile recupero di Dybala è fondamentale per Allegri che ritrova il suo uomo migliore nelle gare decisive in cui la formazione del tecnico livornese cerca i punti necessari per il titolo. A patto di avere una miglior differenza reti, ai bianconeri ne basteranno dodici su diciotto con almeno quattro vittorie su sei gare, un obiettivo fattibile considerando che il calendario era più complicato per la Juventus nelle ultime gare dove i torinesi non solo non hanno perso punti, anzi hanno incrementato il vantaggio sul Napoli. Allegri in questa settimana cercherà di recuperare Dybala anche perché Zaza sarà squalificato e le condizioni di Morata, anche se sembra che non sia nulla di preoccupante, andranno monitorate. 

 
 
 

LA JUVE HA QUALCOSA IN PIÙ

Post n°8021 pubblicato il 10 Aprile 2016 da nadir63l
 

© foto di ALBEROT LINGRIA/PHOTOVIEWS
LA JUVE HA QUALCOSA IN PIÙ

La Juventus ha qualcosa in più delle concorrenti, una rosa completa e forte e l'ha dimostrato anche ieri a San Siro contro un Milan quasi al completo delle sue forze che era passato meritatamente in vantaggio. Dopo la rete di Alex, nata su un errore difensivo, la formazione di Allegri ha approfittato di una leggerezza della squadra rossonera colpendo con Mandzukic in modo cinico e spietato alla prima occasione utile, sprecando il vantaggio con Lichtsteiner e poi nel momento in cui il Milan rialzava la testa segando la rete della vittoria con Pogba. Una Juventus molto attenta e capace di soffiare con assenze importanti. Ieri a Milano mancavano Chiellini, Caceres, Dybala, Roberto Pereyra e metà ripresa si sono fatti male anche Morata e Asamoah, insomma con la Juventus in una situazione non proprio ottimale. La differenza principale è proprio questa: i bianconeri anche con delle assenze hanno battuto il Milan dopo essere passati in svantaggio fuori casa, il Napoli quasi al completo si è fatto riprendere dai rossoneri in casa. Se la Juventus è davanti e vincerà il titolo non sarà per Rizzoli nel derby o Irrati a Udine ma semplicemente perché la Juventus e' molto più forte e competa dei partenopei. 

 
 
 

LUCI A SAN SIRO, ORA LA JUVE HA TUTTO NELLE SUE MANI

Post n°8020 pubblicato il 09 Aprile 2016 da nadir63l
 

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LUCI A SAN SIRO, ORA LA JUVE HA TUTTO NELLE SUE MANI

La Juventus cerca la vittoria con il Milan per avvicinarsi allo scudetto. Formazioni abbastanza previste con Asamoah potenziale sorpresa a centrocampo con Marchisio e Pogba compagni di reparto, in difesa torna Bonucci con Rugani e Barzagli, esterni  Lichtsteiner e Alex Sandro ed in attacco Morata e Mandzukic. Il Milan invece cerca credibilità dopo il ritiro e schiera Bacca e Balotelli davanti.
Dopo la giusta commemorazione a Cesare Maldini inizia la gara con primi minuti equilibrati. Prima occasione Milan all'ottavo con Abate che impegna Buffon. Meglio i rossoneri nei primi minuti, più pimpanti. Miracolo di Buffon al minuto tredicesimo che salva in modo straordinario su una bella punizione di Balotelli. La Juve lascia giocare troppo i rossoneri, lenta la formazione di Allegri.
Milan in vantaggio al minuto diciassette, male i bianconeri in marcatura su corner e Alex può incornare. Veramente brutto l'approccio della Juventus con Asamoah ammonito poco dopo il vantaggio milanese. 
Occasione per Lichtsteiner, Donnarumma para. 
Vicinissima al pareggio la Juventus con Marchisio, Donnarumma mette in corner. 
MARIONE - brutto errore difensivo del Milan al minuto ventisette squadra spaccata, Morata mette solo davanti al portiere Mandzukic che non sbaglia, 1-1. 
Si rivede il Milan con Honda, para Buffon. La Juventus e' sempre troppo lenta a fine primo tempo grande palla di Pogba per Lichtsteiner con lo svizzero che spreca malamente a lato. Primo tempo che finisce in parità.
Nessun cambio a inizio ripresa con la Juventus subito pericolosa con Pogba, ammonito Mandzukic.
Male la Juventus anche nel secondo tempo, altro doppio miracolo di Buffon, prima su Bacca e poi su Balotelli, torinesi in difficoltà. Nella Juventus, Morata va a corrente alternata da una parte lancia il Milan in contropiede, dall'altra si prende una bella punizione saltando mezza difesa del Milan. Sulla punizione Pogba prende un clamoroso palo pareggiando le occasioni. Cresce il francese che costringe al fallo Abate. 

POGBOOM - si addormenta la difesa del Milan e la Juventus ne approfitta, ennesimo errore difensivo e Pogba se l'aggiusta e batte Donnarumma. 
Si fa male Morata ed entra Zaza.
Il Milan però non ci sta e tenta il pareggio sulle palle da fermo. Nel Milan entra Luiz Adriano, fuori Honda. Esce Balotelli ed entra Boateng. Esce Lichtsteiner ed entra Cuadrado. Si fa male Asamoah ed entra Evra. 
La Juventus giochicchia un po' troppo nel finale, lasciando a Boateng una buona occasione con palla alta.

La Juventus vince una partita importantissima con il cuore, un pizzico di fortuna e adesso lo scudetto lo può perdere veramente solo lei. 

 
 
 

ALLEGRI: "Gara con il Milan vale un pezzo di Scudetto, serve grande prestazione.

Post n°8019 pubblicato il 08 Aprile 2016 da nadir63l
 

 Dybala non c'è, ma non è detto che giochino Mandzukic e Morata. Non aspetto il Real, sto bene alla Juve"

LIVE TJ - ALLEGRI: "Gara con il Milan vale un pezzo di Scudetto, serve grande prestazione. Dybala non c'è, ma non è detto che giochino Mandzukic e Morata. Non aspetto il Real, sto bene alla Juve"

Vigilia di Milan-Juventus. Massimiliano Allegri presenta in conferenza stampa, al Media Center di Vinovo, la sfida contro la sua ex squadra. Tuttojuve.com vi riporta come sempre in tempo reale le dichiarazioni del tecnico bianconero a partire dalle 14:00.

Ci può ufficializzare il fatto che giocheranno Mandzukic e Morata? Un modo per farci dire che Dybala non giocherà. Poi poco fa Mihajlovic ha detto che la Juve è un esempio per tutti per valore e spirito. Vuole commentare?
"Per quanto riguarda l'affermazione di Mihajlovic, è un suo pensiero, credo sia un pensiero giusto, perchè la Juventus, questa squadra, ha dei valori importanti, oltre che tecnici, soprattutto morali, che alla fine sono quelli che fanno la differenza. Dybala non c'è, però non è detto che giochino Mandzukic e Morata".

Che significato ha la partita di domani per lei? C'è stata una differenza tra lo Scudetto vinto a Milano e quello vinto qui a Torino?
"Differenza non ce n'è, perchè quando si vincono gli Scudetti c'è grande soddisfazione. Sono stati due Scudetti diversi perchè al Milan abbiamo vinto lo Scudetto dopo 7 anni, mentre alla Juventus si è arrivati dopo che la Juventus aveva vinto 3 Scudetti di seguito. Però l'importante è vincere. Per quanto riguardare il tornare a giocare contro il Milan, è un passato di tre anni e mezzo, ho passato tre anni e mezzo meravigliosi e ora sto passando altrettanto un periodo della mia carriera qui alla Juventus. Sembra ieri, ma sono quasi due anni che sono qui alla Juventus... altrettanto meravigliosi. C'è ancora da fare molto, soprattutto quest'anno, dove abbiamo ancora da vincere lo Scudetto, nonostante è tutta la settimana che sento dire che la Juventus ha vinto lo Scudetto, che si parla solo di secondo posto, invece credo che la Juventus.... anzi, non credo... è matematico che lo Scudetto non lo abbia vinto ancora, c'è ancora da fare e domani è una partita dove ci giochiamo veramente un bel pezzo di Scudetto. Anche perchè dopo mancheranno sei partite, di cui 4 in casa e 2 fuori. Ma al momento non abbiamo fatto ancora niente e invece sembra che la Juventus abbia vinto lo Scudetto. E questo può creare - ma non lo creerà sicuramente - un abbassamento di tensione, perchè l'importanza della partita di domani lo sappiamo tutti, in primis lo sanno i giocatori, perchè sono dei ragazzi responsabili. Domani dobbiamo fare una partita bella, bisogna fare una grande prestazione, perchè giochiamo contro il Milan, è sempre Milan-Juventus, loro hanno da centrare l'Europa League, hanno da scatenare sul campo tutte le energie nervose che sicuramente avranno dopo una settimana di ritiro, ma noi non dobbiamo pensare assolutamente alla vittoria del campionato, ma dobbiamo pendsare che domani abbiamo da giocare una partita che vale un pezzo di Scudetto e per farlo dobbiamo fare una grande prestazione".

Vista la crescita e la fiducia che ha dato a Rugani, si candida anche per domani?
"Domani Rugani dovrebbe giocare. Ha fatto bene, sta crescendo, ha acquisito molta più sicurezza, ma è normale perchè sta giocando di più e quindi sta migliorando. Domani, a meno che non succedano cose eclatanti, dovrebbe essere in campo".

Lei è stato l'ultimo ad avere un Balotelli che faceva gol. All'epoca diceva: "Meglio averlo 'con' che 'contro'. Oggi cosa pensa?
"Oggi penso che.... come gli ho detto quando era al Milan... gli ho detto... a un certo punto aiutati che Dio ti aiuta. Mario ha 26 anni, è un giocatore con grande potenzialità, io non posso dire assolutamente niente perchè in quella  grande rincorsa al terzo posto ha fatto se non sbaglio 14-15 gol in soli sei mesi, poi purtroppo si è un po' perso. Ma visto che è ancora giovane ha tutto il tempo per riprendersi, ma sta a lui".

Ci dice qualcosa in più su Dybala? A Zaza, visto che è tra i papabili, ha detto qualcosa? Magari di evitare quelle reazioni che ha avuto ad esempio con l'Empoli?
"Di questo non ho parlato, ma su questo bisogna migliorare. Noi dobbiamo andare in campo e pensare a giocare a calcio. C'è un arbitro che decide, insieme a una squadra di arbitri, di collaboratori che lo aiutano nella gestione della partita, quindi noi dobbiamo pensare solo a quello, perchè alla fine un episodio non può scalfire la prestazione di una squadra. Noi dobbiamo entrare in campo e fare un'altra grande prestazione, dopo c'è un arbitro che fischia da una parte, fischia dall'altra, questo spetta a lui e c'è apposta per questo. Dybala sta molto meglio, mercoledì dovrebbe rientrare con la squadra e quindi è pronto per il rush finale. In questo momento stanno tutti bene, andarmi a prendere dei rischi su un giocatore che è soprattutto al primo infortunio della carriera.... tra l'altro non si conosce neanche lui bene, quindi le sue sensazioni non mi lasciavano molto sereno e tranquillo".

Dal gol fantasma di Muntari sono cambiate tantissime cose. Come giudica questo momento e come può uscire da questa crisi?
"Innanzitutto non sono io in grado di dire come può uscire da questa crisi, se si può chiamare crisi. Sono cicli di vita, come può succedere. Io credo che il Milan sia una buona squadra, ha trovato delle situazioni di difficoltà quest'anno. Innanzitutto è in lotta per l'Europa League e rientrare in Europa League sarebbe già un obiettivo importante. E' in finale di Coppa Italia, ha battuto l'Inter 3-0 nel derby in maniera molto netta, ha battuto la Fiorentina in casa, ha fatto qualche pareggio di troppo, ma il Milan è una buona squadra e noi per fare risultato dobbiamo fare una grande prestazione".

Come può una squadra che ha perso solo due punti nelle ultime 21 partite, perderne 6 nelle prossime 7?
"Perchè nel calcio non c'è niente di scritto e di facile. Perchè poi la condizione psicologica si può rovesciare e quindi ecco perchè domani noi da Milano dobbiamo venire via con un risultato positivo. Anche se rimarremo comunque in testa perchè la matematica ci dice questo, mancherebbero poi sei partite, quindi noi dobbiamo mantenere a nostro favore la condizione psicologica, soprattutto perchè il Napoli giustamente non mollerà una virgola, ha possibilità ancora di vincere il campionato e difendere il secondo posto. La Roma sta facendo cose grandissime. Vi dico un dato che la dice lunga su quanto queste tre squadre stiano facendo nel campionato italiano, ovvero le prime tre: in 108 punti a disposizione nel girone di ritorno, le tre squadre insieme hanno fatto 89 punti, quindi a dimostrazione che le prime tre del campionato stiano facendo veramente dei numeri importanti".

Ti dà fastidio che si dica sempre che la Juve è aiutata dagli arbitri?
"Innanzitutto non commento queste cose perchè abbiamo passato una settimana dove - come succede sempre quando ci sono queste situazioni - che ci sia molta polemica. Ecco perchè noi non dobbiamo distrarci. Il nostro obiettivo è quello di arrivare in fondo al 15 maggio, al 16 maggio, bisogna aver ben chiaro questo obiettivo, avere lo Scudetto lì davanti. perchè come ho detto tante volte non è uno Scudetto, è il quinto Scudetto e non è che poi se perdiamo questo, dopo fra cinque anni ne vinciamo altri cinque di seguito, il calcio non è così semplice. I numeri della Juventus quest'anno sono belli, ma per farli diventare straordinari bisogna centrare in primis lo Scudetto e poi vedremo la Coppa Italia".

Buffon ha detto che tu sei stato fondamentale nella rimonta e sarebbe fondamentale una tua conferma qua. La tua firma sul rinnovo arriverà a breve o stai ancora aspettando il Real Madrid visto che ha perso 2-0 ai quarti?
"Innanzitutto ringrazio Gigi per le belle parole di stima, ma la rimonta l'hanno fatta loro, perchè i ragazzi vanno in campo e io gli ho dato solo una mano a uscire da un momento sicuramente difficile, così come è stata brava la società in quei momenti a fare gruppo insieme allo staff tecnico e ai giocatori. Per quanto riguarda la firma di contratto, è solo una questione di incontrarci e di parlare senza nessun problema e non aspetta assolutamente il Real Madrid, anche perchè sono alla Juventus, sto bene qua alla Juventus, abbiamo da centrare gli obiettivi, ed è splo una questione di vederci e di incontrarci".

E' riuscito a vedere la Champions mercoledì o la ferita di Monaco è ancora aperta? Come Paratici ha guardato il Paris Saint-Germain? Visto che è stato ufficializzato Conte e si era parlato anche di lei per la panchina del Chelsea, è un po' invidioso? O allenare la Juve è meglio che allenare il Chelsea in questo momento?
"Per quanto riguarda la Champions l'ho vista, perchè vedere partite di grande livello internazionale è sempre bello, c'è sempre da imparare e vedere e conoscere le altre squadre e gli altri giocatori. Per quanto riguarda il Paris Saint-Germain, ho visto il Paris Saint-Germain ma anche il Real Madrid, ho visto il Bayern Monaco, le ho viste tutte, fa parte del mio lavoro e quindi è giusto vedere le partite. Per quanto riguarda il Chelsea, l'invidia fortunatamente non fa parte del mio carattere, Antonio ha fatto molto bene alla Juventus, ha raggiunto la qualificazione all'Europeo con la Nazionale, avrà un Europeo da giocare, dove secondo me faranno molto bene perchè le qualità dei giocatori l'Italia ce le ha per fare un grande Europeo. Quindi ha la possibilità di andare a fare un'esperienza all'estero dove si dovrà confrontare con un campionato diverso, con allenatori diversi, con una mentalità e una cultura diverse. Però credo che abbia le qualità  per fare bene, anche perchè gli allenatori italiani credo siano molto preparati".

Quella col Milan resta una partita speciale e particolare?
"Particolare perchè sono stati 3 anni e mezzo. Oltre ai rapporti di lavoro ci sono anche i rapporti personali, quindi quando lavori in un posto, si creano anche dei rapporti che vanno al di là del lavoro. Se ti trovi bene soprattutto, rimangono. Così come andando via dalla Juventus rimarranno degli ottimi rapporti con la dirigenza e con tutti quelli con cui ho lavorato all'interno della Juventus. Perchè credo che sia una cosa normale, il calcio è una parte della vita, poi nella vita ci sono anche altri valori".

Questo può essere il momento più a rischio per affrontare il Milan?
"Domani, ripeto, è Milan-Juventus, è una partita di grande fascino, quindi i valori si azzerano. Noi abbiamo l'obbligo e il dovere di fare una grande prestazione, attraverso una grande prestazione arrivare al risultato, anche perchè adesso il risultato è chiaro, bisogna averlo nella testa, è lo Scudetto. Non siamo alla decima partita dove ne mancano 28, ecco perchè per arrivare al risultato bisogna fare una grande prestazione. E domani bisogna farla contro un Milan che sicuramente sarà pronto in campo a darci battaglia e a crearci grandi difficoltà".

Come mai è così difficile lavorare al Milan visto che stanno bruciando un allenatore a stagione? 
"Si parla sempre del Milan perchè giustamente c'è la partita domani, però io in tre anni e mezzo ho lavorato bene, poi alla fine nel calcio contano i risultati. Mihajlovic tra l'altro, per essere al primo anno di Milan, sta facendo bene, con una squadra nuova, è normale che arrivare in cima al campionato non è semplice, con la Juventus, con la Roma, con il Napoli, con la Fiorentina... e hanno ancora sette partite per poter rimontare e arrivare anche al quarto posto".


Dopo una settimana così, c'è in voi la voglia di dimostrare ancora di più? Avete vinto 20 partite su 21 ma nonostante questo ci sono ancora polemiche. 
"Bisogna fare qualcosa di più. Ma a me le polemiche non interessano, anche perchè non bisogna avere un dispendio di energie andando dietro a quello che giustamente viene detto e scritto durante la settimana, ma non solo questa settimana perchè è successa una settimana di polemiche post Udinese-Napoli, ma tutte le settimana c'è sempre un po' di polemica o per infortuni... noi dobbiamo andare dritti per la nostra strada, dobbiamo centrare l'obiettivo che è lo Scudetto, dopo che dopo 10 partite tutti ci davano per spacciati, per una squadra in crisi. Ma visto che 20 partite vinte su 21 non bastano e non sono bastate per vincere lo Scudetto, per lo Scudetto servono ancora molti punti. La Roma può arrivare a 84, se la Roma può arrivare a 84, il Napoli non può fare più di 85, quindi lo Scudetto è a 86. Se il Napoli arriva a 88, bisogna che lo Scudetto sia a 89, perchè vuol dire che il Napoli le vince tutte".(redazione Tuttojuve.com)

 
 
 

     

 

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