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Messaggi di Febbraio 2010

ZAC:DIEGO MI HA DELUSO...

Post n°1510 pubblicato il 28 Febbraio 2010 da nadir63l
 

Juventus, Zaccheroni: "Pagato un caro prezzo alla stanchezza"
© foto di Federico Gaitano
Alberto Zaccheroni ha le idee chiare sul perchè della brutta sconfitta della Juventus con il Palermo: "Sto imparando a conoscere la mia squadra - ha riferito a Sky - e posso dire che in queste settimane avevamo conquistato i risultati grazie alla compattezza e allo spirito. L'impegno in Europa si fa sentire, e anche a Bologna si era visto ma la avevamo rimediato con i cambi. Oggi questo non è stato possibile, soprattutto a centrocampo, e se noi caliamo in quella zona paghiamo a caro prezzo. Il Palermo è stato bravo, anche se hanno trovato il goal grazie ad un autentico jolly. Non eravamo brillanti, e ripeto che questo dipende dalla partita di giovedì con l'Ajax. Nel primo tempo abbiamo giocato bene ma non avremmo fatto male ad una mosca, eravamo sterili. Nella ripresa siamo calati e loro ci hanno punito. Problemi strutturali per applicare il 4-3-1-2? Il Palermo lo interpreta a modo suo per sfruttare i suoi giocatori. A me sembra che il centrocampo per mezz'ora è stato in mano nostra, poi le cose sono cambiate con il calo fisico che abbiamo avuto. Diego? Mi ha deluso ma non solo lui. Vorrei farlo riposare, così come Chiellini e Melo ma non è stato possibile"

 
 
 

inguardabili!!!!!!!!!!

Post n°1509 pubblicato il 28 Febbraio 2010 da nadir63l
 

Altro che infortuni: la Juve di Diego, Zac e Del Piero non esiste. Il Palermo travolge con merito i bianconeri 2-0

 
 
L'ex Miccoli sblocca il risultato con un gran tiro da fuori. Poi Grygera regala il raddoppio a Budan. Nel primo tempo una buona occasione per Trezeguet, ma è troppo poco
TORINO, 28 febbraio - La prima sconfitta di Zaccheronhi arriva in casa contro il Palermo, in quello che era un vero e prorpio scontro diretto per la zona Champions. È l'ex Miccoli a gelare l'Olimpico al 60', con un bellissimo tiro da fuori area che si infila sotto l'incrocio dei pali. Il raddoppio arriva grazie ad un clamoroso errore di Grygera, che permette al neo entrato Budan di chiudere il match. Male Del Piero e Diego. Con questa sconfitta la Juve cede proprio ai rosanero il quarto posto che significa Europa che conta.

POSSESSO PALLA STERILE - Zac sceglie Cannavaro al posto di Legrottaglie in difesa. Salihamidzic si fa male nel riscaldamento, Candreva lo sostituisce a centrocampo. In avanti Diego dietro alla coppia Del Piero-Trezeguet. Nel Palermo a sorpresa fuori Cavani e dentro Hernandez.Il pallino del gioco è subito nelle mani della Juve. Al 21' Candreva mette in difficoltà Sirigu con un tiro-cross indirizzato all'angolino della porta palermitana. Chiellini ispira con un cross dalla sinistra: stacca Trezeguet, palla fuori di poco. I bianconeri ora sono padroni del campo. Qualche brivido per i bianconeri a fine primo tempo: Pastore fa il fenomeno e serve Cassani sulla corsa, cross al centro pericoloso, ma Miccoli perde il tempo per la conclusione. Qualche minuto dopo Cassani vola sulla fascia destra e e tenta di pescare Nocerino tutto solo al centro dell'area, ma per fortuna della Juve il rosanero non aggancia.

LA JUVE AFFONDA - La ripresa comincia con in campo le stesse formazioni. Dopo cinque minuti proteste di Diego, che fa segno di esse stato taccato in area da Bovo, l'arbitro lascia correre. Al decimo minuto il Palermo va vicinissimo al gol. Contropiede micidiale con Pastore lanciato tutto solo verso Manninger: il portiere risponde alla grande deviando in angolo il tiro dell'argentino. Il gol è nell'aria. Ci pensa Miccoli: stop al limite e tiro a giro sotto l'incrocio, con Manninger fermo a guardare il capolavoro dell'ex bianconero. La Juve segna subito il gol del pareggio, ma sul tiro di Cannavaro Del Piero è in posizione di fuorigioco. Rossi manda in campo Cavani al posto di uno spento Hernandez, il tecnico cerca il colpo del ko. Proprio Cavani in contropiede va vicino al raddoppio con un tiro dal limite che finisce di poco alto sopra la traversa. Doppio cambio per la Juve al 34': entrano Paolucci e Grosso ed escono Del Piero e De Ceglie. Dall'altra parte fuori Miccoli e dentro Budan. Neanche il tempo di ambientarsi in campo e l'attaccante del Palermo segna. Il rosanero però dovrebbe ringraziare Grygera, che effettua un passaggio all'indietro suicida verso Manninger, facilmente intercettato dall'avversario . A un minuto dal termine Zaccheroni sostituisce Diego, che reagisce con plateale nervosismo alle parole di Cannavaro, che lo esortava ad accelerare l'uscita dal campo. La partita non ha più niente da dire. La Juve non incide, il Palermo conduce in porto con tranquilllità una vittoria fondamentale per la squadra di Rossi.
 
 
 

Juve, voce clamorosa: potrebbe tornare Capello...

Post n°1508 pubblicato il 28 Febbraio 2010 da nadir63l
 

Juve, voce clamorosa: potrebbe tornare Capello

 
 
Prandelli resta in pole per la panchina bianconera. Ma circolano alcune indiscrezioni...
TORINO, 28 febbraio - Marzo non è soltanto il mese decisivo per il futuro della Juventus, impegnata in una serie di spareggi o quasi nella rincorsa Champions e negli ottavi di Europa League. Il tempo stringe anche per programmare la prossima stagione. In particolare al capitolo allenatore. Il lavoro e l’approccio di Alberto Zaccheroni piace alla società e ai giocatori, ma i patti sono chiari. In pole rimane Cesare Prandelli, il quale è pure in corsa come ct della Nazionale. Resta in piedi il contatto con Benitez, del resto dalla Spagna sono sicuri che il tecnico del Liverpool respingerà la corte del Real Madrid. Ma da qualche giorno circola una voce curiosa quanto clamorosa. Già, potrebbe arrivare - anzi tornare - Fabio Capello. Che aveva lasciato dopo Calciopoli, ma che può liberarsi dall'Inghilterra dopo il Mondiale.
 
 
 

Convocati Italia-Camerun : presenti 4 giocatori della Juventus..

Post n°1507 pubblicato il 28 Febbraio 2010 da nadir63l
 

Convocati Italia-Camerun : presenti 4 giocatori della Juventus
© foto di Federico De Luca

Tra i convocati di Marcello Lippi per l'amichevole con il Camerun, in programma mercoledì alle 20.45, ci sono 4 giocatori della Juventus, ovvero i tre difensori, Cannavaro, Chiellini, Legrottaglie, e Claudio Marchisio.

I convocati si raduneranno domani mattina a Coverciano e partiranno il giorno seguente per Monaco dove è in programma la prima delle tre amichevoli pre-mondiali.

Ecco la lista completa dei convocati dell'Italia

Portieri : De Sanctis (Napoli), Marchetti (Cagliari), Sirigu (Palermo)

Difensori : Bonera (Milan), Bonucci (Bari), Legrottaglie (Juventus), Cannavaro (Juventus), Chiellini (Juventus), Cassani (Palermo), Maggio (Napoli), Criscito (Genoa)

Centrocampisti : Pepe (Udinese), Montolivo (Fiorentina), Palombo (Sampdoria), Pirlo (Milan), Marchisio (Juventus), De Rossi (Roma), Gattuso (Milan), Cossu (Cagliari)

Attaccanti : Borriello (Milan), Di Natale (Udinese), Pazzini (Sampdoria), Quagliarella (Napoli)

 
 
 

Beccantini (La Stampa): "Bagarre in classifica e nelle polemiche"

Post n°1506 pubblicato il 28 Febbraio 2010 da nadir63l
 

Beccantini (La Stampa): "Bagarre in classifica e nelle polemiche"
Fonte: di Roberto Beccantini per "La Stampa"
© foto di Castellani / De Luca

Tre squadre in cinque punti per lo scudetto, e addirittura sei in tre per il quarto posto, l’ultimo con vista sulla Champions League. Al traguardo del 16 maggio mancano tredici giornate, è la prima volta che nell’era post Calciopoli il campionato presenta un equilibrio così spasmodico.

Dopo la settimana delle manette e della rivolta anti Collina, il calendario mescola e agita le carte: Udinese-Inter, Napoli-Roma, Milan-Atalanta (in teoria, la più scontata), Juventus-Palermo; sabato prossimo, Fiorentina-Juventus e Roma-Milan. I Mondiali incombono, le coppe incidono. Grande favorita rimane l’Inter, come emerge dalla formazione che, nonostante la stangata del giudice sportivo, lo squalificato Mourinho schiererà al Friuli. Vengono da tre pareggi, i campioni, e da due notti che potrebbero averne recintato la stagione, dalla corrida isterica con la Samp agli sprazzi che hanno confuso il Chelsea. Chelsea che il Manchester City di Roberto Mancini ha rimontato e sgominato a Stamford Bridge. «Il vecchio, caro contropiede paga sempre», aveva dichiarato Ancelotti. Mancini l’ha preso alla lettera: gabbia mobile e coltellate alla schiena (Tevez, Bellamy).

Sospetti, veleni. Tutti marcano tutti. Leonardo difende gli episodi pro Milan («Non bastano»: vero, ma servono), la Juventus passa da uno spareggio all’altro, braccata dalle moviole. Il caso Camoranesi, secondo soltanto al mistero Iaquinta, sta assumendo contorni kafkiani. Il Palermo è la classica squadra dalla doppia vita, formidabile in casa, arrendevole fuori. L’infortunio di Amauri e il giovedì dell’Ajax, per noioso che sia stato, potrebbero condizionare gli appetiti di Del Piero e c.

La Roma è reduce da sette vittorie e dal patatrac europeo con il Panathinaikos. I greci le hanno rifilato sei gol in due partite. Solo un calo di tensione? Sarà la bollente Napoli a tagliare il nodo di Ranieri, gran seminatore di raccolti altrui.

 
 
 

Palermo-Juve, probabili formazioni: scelte quasi obbligate per Zac

Post n°1505 pubblicato il 28 Febbraio 2010 da nadir63l
 

Palermo-Juve, probabili formazioni: scelte quasi obbligate per Zac
© foto di Filippo Gabutti

Tanto per cambiare sarà una Juventus decimata dagli infortuni quella che stasera alle 20.45 affronterà il Palermo allo stadio Olimpico di Torino, in uno dei tanti spareggi per il quarto posto che attendono i bianconeri. Alberto Zaccheroni non potrà contare sullo squalificato Marchisio e sui degenti Buffon, Chimenti, Caceres, Poulsen, Camoranesi, Giovinco, Amauri e Iaquinta.
Il tecnico romagnolo, inoltre, deve fare i conti con la precaria condizione di forma di Cannavaro, Grosso e Trezeguet, che hanno appena recuperato dai loro rispettivi guai fisici. Proprio per questo motivo i due nazionali azzurri dovrebbero partire inizialmente dalla panchina, mentre il bomber franco-argentino sarà sicuramente inserito dal primo minuto al fianco di Alessandro Del Piero, viste le assenze di Amauri e Iaquinta.
Zac dovrebbe confermare in blocco la difesa a quattro schierata giovedì scorso contro l'Ajax: davanti a Manninger dovrebbero esserci Grygera, Legrottaglie, Chiellini e De Ceglie. A centrocampo Sissoko, Felipe Melo e Salihamidzic (in vantaggio su Candreva per sostituire Marchisio). In attacco, come detto, scelte obbligate, con Diego alle spalle di Del Piero e Trezegol.
Nel Palermo hanno recuperato Sirigu, Cassani, Miccoli e Cavani, che saranno regolarmente in campo stasera. A centrocampo confermato Migliaccio accanto Nocerino e Liverani.
Ecco le probabili formazioni:

JUVENTUS (4-3-1-2): 13 Manninger; 21Grygera, 33 Legrottaglie, 3 Chiellini, 29 De Ceglie; 7 Salihamidzic, 4 Felipe Melo, 22 Sissoko; 28 Diego; 10 Del Piero, 17 Trezeguet.
A disposizione: 41 Pinsoglio, 15 Zebina, 5 Cannavaro, 6 Grosso, 26 Candreva , 39 Marrone, 27Paolucci.
Allenatore: Alberto Zaccheroni.
Indisponibili: Iaquinta, Poulsen, Buffon, Chimenti, Amauri, Camoranesi, Giovinco, Caceres.
Squalificati: Marchisio
Diffidati: Legrottaglie, Zebina, Camoranesi, Diego.


PALERMO (4-3-1-2): 46 Sirigu, 16 Cassani, 24 Kjaer, 5 Bovo, 42 Balzaretti, 8 Migliaccio, 11 Liverani, 9 Nocerino, 6 Pastore, 10 Miccoli, 7 Cavani.
A disposizione: 28 Benussi, 3 Goian, 88 Blasi, 14 Bertolo, 30 Simplicio, 20 Budan, 90 Hernandez.
Allenatore: Delio Rossi.
Indisponibili: Mchedlidze, Tedesco, Bresciano.
Squalificati: Carrozzieri (fino al 5/4/2011)
Diffidati: Blasi, Bresciano, Nocerino, Balzaretti, Cassani.

ARBITRO: Valeri di Roma.
Assistenti: Romagnoli e Nicoletti.
Quarto uomo: Gava.

 
 
 

Fiorentina-Juve potrebbe essere la gara di Iaquinta...

Post n°1504 pubblicato il 28 Febbraio 2010 da nadir63l
 

Fiorentina-Juve potrebbe essere la gara di Iaquinta

 
Anche i controlli hanno accertato la ripresa. Può essere l’arma in più per il finale di stagione. Forse per lui uno spezzone di partita il 7 marzo
TORINO, 28 febbraio - Dalla Fiorentina alla Fiorentina. Attraverso una piccola Odissea fatta di dolore, impotenza, rabbia, misteri. L’attesa di Vincenzo Iaquinta potrebbe però essere quasi finita. Gli ultimi controlli hanno accertato che il ginocchio dell’attaccante calabrese è praticamente a posto. I problemi al menisco e alla cartilagine sembrano alle spalle. E allora Vincenzo potrebbe tornare in campo il 7 marzo, magari uno spezzone di partita, contro i viola al Franchi. È curioso, perché proprio dopo la partita contro la Fiorentina dell’andata (17 ottobre) Iaquinta si infortunò.

Vincenzone è convinto di farcela: «Ho la Fiorentina nel mirino» dice a chi gli sta più vicino. In questo finale di stagione potrebbe essere l’arma in più per Alberto Zaccheroni, che finora non ha mai avuto la fortuna di averlo a disposizione. Un vero peccato, perché con Iaquinta in campo a inizio stagione la Juve ha fatto vedere le cose migliori, quando in panchina ancora sedeva Ciro Ferrara. All’attaccante restano due mesi per tornare a essere decisivo e, magari, convincere Marcello Lippi che vale la pena portarlo in Sudafrica. Ipotesi che al momento è però fantascientifica.


 
 
 

VERSO JUVENTUS-PALERMO. E SULL'ONESTA' DI MOURINHO...

Post n°1503 pubblicato il 27 Febbraio 2010 da nadir63l
 

VERSO JUVENTUS-PALERMO. E SULL'ONESTA' DI MOURINHO...
Importante posticipo serale, domenica, tra Juventus e Palermo. Separate, ad oggi, da un punto soltanto. E sulla (presunta) onestà di Mourinho…
© foto di Filippo Gabutti

"Non alleno i singoli, ma il gruppo: conta il noi, non l’io". Così Alberto Zaccheroni ha spiegato, nell’immediato dopo partita, la (nuova) sostituzione di Diego durante l’incontro con l’Ajax di giovedì scorso. Più di venti minuti ancora da giocare: meglio utilizzarli per ricaricare i (deboli) muscoli di Camoranesi, e lasciare che il centrocampista brasiliano percorresse arrabbiato la strada che porta agli spogliatoi.
Diego come il giocatore che dovrebbe far compiere il salto di qualità alla squadra, farle cambiare il passo quando necessario, risultare decisivo e spostare gli equilibri di un campionato: è il destino dei grandi. La tecnica c’è, lo spirito di sacrificio pure. Ma non basta. La confusione tattica e psicologica della squadra, ad oggi, lo ha penalizzato oltremisura. Ma chi deve iniziare a cambiare registro è lui per primo: sostando là dove il tecnico (Zaccheroni ora, ma anche Ferrara prima) gli chiede di stare e facendo scorrere il pallone il più possibile. Evitando di tenerlo incollato al piede e di girare intorno a se stesso più di quanto non sia necessario.

E’ con il gruppo che si va avanti: quello che ha perso tutto il possibile nei mesi scorsi e che si sta lentamente ritrovando. Ad ora, sono state scalate alcune posizioni di classifica in Italia (sino a tornare al quarto posto) e sono stati raggiunti gli ottavi di finale dell’Europa League. Poi, si vedrà.
Sistemata la pratica-Ajax: l’assenza del talento di Suarez, unito ad un risultato d’andata favorevolissimo, hanno aiutato. La ritrovata inviolabilità della porta bianconera, ha fatto il resto.
Staffetta Trezeguet-Amauri: per un attaccante che guarisce, ce n’è un altro che si fa male (Iaquinta, intanto, continua ad allenarsi). Prima dell’incontro era stata la volta del portiere (Buffon). Dopo, quella dei muscoli di seta di Camoranesi, raffinati come le sue giocate.
Appuntamento all’11 di marzo con il Fulham (Europa League). Non si guardi oltre: alla giornata, si deve continuare a vivere alla giornata. Quest’anno è così. Ora, solo campionato.

Una vittoria contro il Palermo, domenica sera, per staccare in classifica i rosanero (dietro ad un punto). Nell’attesa della giornata più importante, tra le ultime: la prossima, quella che vedrà - sabato - gli scontri tra Fiorentina e Juventus al pomeriggio e Roma e Milan alla sera. Campionato che è ancora lontano dal terminare, con una classifica che - grazie ai recuperi infrasettimanali - da virtuale è diventata "reale": Milan a meno 4 dai nerazzurri; Roma, sempre a 5 punti. Ma se i giallorossi dovranno risollevarsi alla svelta dopo l’eliminazione in Europa League (doppio black out con i greci del Panathinaikos, andata e ritorno; vedremo a fine anno in quanti rimpiangeranno ancora Ranieri) prima di lanciare il guanto di sfida ai nerazzurri, i rossoneri proveranno ad infastidire la capolista sino a quando il Pato o l’Huntelaar di turno (complimenti per il gesto di mercoledì) non risolveranno gli incontri a loro favore all’ultimo momento. Così come è accaduto a Firenze, dove i Della Valle scoprono di dare fastidio "a qualcuno" (chi è causa del suo Mutu, pianga se stesso…).
Il tutto mentre a Milano, da sabato scorso a mercoledì, sono andati persi i fazzoletti bianchi agitati in segno di protesta per aver avuto, una volta tanto, un "arbitro che arbitrasse" (Tagliavento). Tal Mejuto Gonzalez non vede il rigore di Motta su Ivanovic (Chelsea) e rigore più espulsione di Samuel su Kalou; l’Inter vince in undici e Mourinho, non sapendo stavolta a chi fare il segno delle manette, tira in ballo la Calciopoli italiana.

Potenza di un’onestà interiore cresciuta in Portogallo, dove - nel 2004 - se la prese con il giocatore dello Sporting Lisbona Rui Jorge, al quale "confidò" che gli sarebbe piaciuto vederlo morto in campo, da allenatore di una squadra (il Porto) il cui presidente Pinto da Costa avrebbe avuto da insegnare al "peggior Moggi" ipotizzabile per un tifoso interista. Onestà che maturò in Inghilterra, al Chelsea, quando (nel 2005) - tacciando di altri episodi (la lista sarebbe lunga) - affrontando il Barcellona in Champions League accusò l’arbitro Frisk di aver parlato durante l’intervallo con l’allora tecnico dei blaugrana Frank Rijkaard. A causa di questo, la giacchetta nera ricevette minacce di morte da parte dei sostenitori inglesi, e fu costretto a ritirarsi dall’attività. Onesto in mezzo ad un popolo di disonesti: non sarà certo l’Italia, vista da Appiano Gentile, che lo cambierà. Così come è arrivato, se ne andrà. Con la speranza, nel frattempo, di riuscire a strappare qualche altro milione in più da Moratti alla voce ingaggio, inventandosi altri interessamenti del Real Madrid nei suoi confronti.
Non è colpa degli italiani, però, se ha scelto di allenare l’Inter…

 
 
 

Caro Mourinho, la pianti lģ. Calciopoli non c’entra un ca...

Post n°1502 pubblicato il 26 Febbraio 2010 da nadir63l
 

Caro Mourinho, la pianti lì. Calciopoli non c’entra un ca...

ju29ro
La sparata su Calciopoli di José Mourinho, uno capace di dire tutto e il contrario di tutto, quindi persona, oramai è chiaro, da non prendersi sul serio, ha occupato la nostra redazione, che se ne è occupata sul blog, spiegando alcuni retroscena dello scandalo "Fischietti d'oro" che aveva coinvolto proprio il suo Porto.
Ancora una volta, a replicare ad affermazioni tanto evidentemente contraddittorie siamo stati in pochi. Ma buoni, va detto. Ne ha scritto ad esempio il sempre bravissimo Alvaro Moretti di Tuttosport, che ha messo in evidenza come addirittura, casi del destino, un'intercettazione tra quelle portoghesi vedesse il presidente del Porto Pinto Da Costa raccomandarsi con il Presidente di Lega per mitigare una squalifica comminata a Mourinho, autore di una sparata al solito intollerabilmente maleducata contro gli avversari dello Sporting. Moretti ha anche ricordato come le intercettazioni realizzate dalle autorità portoghesi non furono ammesse al processo sportivo contro il Porto, quindi non previste dal codice di giustizia portoghese. Porto, che a differenza della Juve, fu ritenuto colpevole di aver comprato due partite, e che Mourinho, non di meno, difese con passione.
Su Libero, di queste evidenti contraddizioni ha scritto anche Luciano Moggi, ma l'intervento più significativo per lucidità di pensiero è stato sicuramente quello del nostro amico Giampiero Mughini che, sempre dalle colonne di Libero, ha rammentato all'allenatore portoghese cui, a nostra differenza, va tutta la sua simpatia, l'esatta sostanza di certi discorsi sugli arbitri. In maniera mirabile, a seguire.
Questo il testo dell'articolo di Mughini dal titolo: "Caro Mourinho, la pianti lì. Calciopoli non c’entra un ca...":

Caro mister Mourinho, premetto che ho per Lei una stragrande simpatia. Sono sicuro che passare una serata assieme sarebbe delizioso, e per me e per Lei. Impareremmo entrambi una gran quantità di cose. Le scrivo dopo aver letto sui giornali questa sua inaudita affermazione, che quasi quasi Lei si vergognava a prender soldi dal calcio dopo i fatti di Calciopoli, e mi sembra Lei volesse dire dopo i misfatti compiuti dalla Juve contro la sua Inter, una squadra che per vent’anni ha beccheggiato a metà classifica.
Pur dopo aver sborsato ogni volta miliardi a centinaia.

Lei ha avuto l’impudenza di pronunciare questa amenità dopo il clamoroso regalo che avete avuto contro il Chelsea, uno dei vostri che abbatte negli ultimi metri un attaccante del Chelsea e che non ne viene disturbato in niente dall’arbitro. Doveva essere rigore oltre che espulsione del vostro ultimo difensore. E invece non è stato niente di niente. È il calcio, dove sbagliare è umano. E del resto poche ore prima un altro arbitro - anche lui onesto e innocente - ha sbagliato alla grande a favore del Milan. Succede. Gli arbitri sbagliano, mister. Lei lo sa benissimo. O meglio finge di saperlo, perché finge di credere che c’è stato un tempo che gli arbitri sbagliavano a favore della Juve perché foraggiati dalla Triade. Lei lo dice senza sapere nulla di nulla. Senza aver letto una sola carta del processo “Calciopoli”, carte che sono raccapriccianti. Lei nemmeno sa chi era Auricchio, l’ufficiale dei carabinieri che s’è messo di buzzo buono a intercettare Moggi e che ne ha ricavato un mirabile romanzo di fantascienza che è stato preso per buono da tutti coloro che da mezzo secolo rosicavano contro la Juve. A parte le intercettazioni di Auricchio, colme di strafalcioni e grossolani errori di fatto, contro la Juve non c’è nulla. Non c’è un solo libro o un solo articolo che racconti delle cose reali contro la Triade. Le parla uno che di mestiere legge libri e giornali, cose che Lei non ha il tempo di fare perché impegnato in un lavoro gravoso e sontuoso, dare un senso alla trama interista che da vent’anni non ne aveva alcuna. Un lavoro che io ammiro molto.
Io scommetto un euro contro gli otto milioni di euro (netti) del suo stipendio che Lei non ha una sola carta e una sola prova contro la Juve. Lei sa troppo di calcio per credere che una squadra che nella finale del Campionato del mondo del 2006 aveva otto dei suoi undici titolari, e quelli che non c’erano si chiamavano Ibrahimovic e Nedved, e Lei lo sa a puntino chi erano e quanto valevano Ibrahimovic e Nedved, vincesse al telefono e non sul campo. Lei lo sa che Buffon, Cannavaro, Zambrotta, Emerson, Del Piero, Camoranesi, Vieira e gli altri non avevano il benché minimo bisogno di essere sussidiati dalle schede telefoniche svizzere. Lei lo sa che da quando il calcio è il calcio tutti i dirigenti di tutte le squadre schiamazzano contro gli arbitri, e telefonano a mezzo mondo, e dicono che vorrebbero questo e quello in fatto di arbitri e segnalinee. Di schiamazzare contro gli arbitri, e anche quando sono stati ineccepibili come Tagliavento, Lei lo fa con sovrumana impudenza tutti i giorni e tutte le ore della settimana. Lei accusa gli arbitri ogni volta che sbagliano contro la sua Inter (e questo succede), ma omette le volte che Quaresma o Adriano colpiscono la palla di braccio in area, l’uno a impedire l’attacco avversario, l’altro a fare un gol tanto decisivo quanto grottesco.
Gli arbitri sbagliano. È il calcio, L’anno scorso, che pure eravate i più forti, hanno sbagliato alla grandissima a vostro favore, più ancora di quanto avessero sbagliato a favore della Juve in un anno in cui sbagliarono tanto a favore della Juve (Peruzzi che para oltre la linea, Deschamps che butta giù un romanista in area di rigore, Ciro Ferrara che tira fuori una palla che aveva superato la linea di un metro e mezzo). Così è. Così è il calcio. Non c’è vergogna a fare il calcio, non c’è vergogna a prendere i soldi del calcio come Lei li prende a iosa e meritatamente. Solo che per quel che è della Sua avventura in Italia, Lei ha avuto una fortuna. Una grandissima fortuna. Che fosse stata distrutta la Juve, la Juve di Umberto Agnelli e Luciano Moggi. Calciopoli non c’entra un beato cazzo. Auguri, mister.

(Autore Giampiero Mughini, da Libero di oggi)

 
 
 

Caro Roberto....

Post n°1501 pubblicato il 26 Febbraio 2010 da nadir63l
 


Immagine IPB

Caro Roberto Bettega,

mi permetto di darti del “tu”, perché fin da bambino per me il calcio e la Juventus erano una cosa sola ed i nomi che “significavano” Juventus e che “sapevano” di calcio erano due: Bettega e Causio.

I miei primi ricordi vividi circa il gioco più bello del mondo risalgono al mitico Mundial di Spagna del 1982, ma il calcio lo avevo già iniziato ad amare grazie a quelle splendide “maglie a strisce verticali bianconere, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi”, come diceva Sandro Ciotti nelle sue radiocronache a “Tutto il calcio minuto per minuto”, che stimolavano la mia fantasia; e, come dicevo, per me la Juve ed il calcio erano prima di tutto, e di tutti quelli che sarebbero venuti dopo, Bettega e Causio.

Come me, esistono milioni di trentacinquenni che si innamorarono di quella Juve e dei suoi favolosi eroi. Come me, esistono milioni di trentacinquenni ai quali quel sogno è stato brutalmente strappato, peggio, trasformato nell’incubo più brutto, che poi coincide perfettamente col sogno stupendo di tutti gli anti-juventini d’Italia.

Ma torniamo a noi: questa mia presente è dovuta ad un senso di confusione, di smarrimento, che il tuo reintegro nei ranghi societari ha provocato in me e in tutti quei tifosi che come me credono che Calciopoli sia stata Farsopoli, che credono che Farsopoli sia stata partorita non solo a Milano, via Durini, ma anche un … un po’ più vicino.


Ancora riecheggiano lugubri nella mia mente le parole di John Elkann, il giorno dopo che i suoi giornali (La Gazzetta dello Sport, Il Corriere della Sera e La Stampa) pubblicarono in anteprima parti “selezionate” con maestria delle intercettazioni. Ricordi? «Quello che è successo non ci lascia indifferenti: siamo vicini alla squadra ed all’allenatore». Punto!

Per questo, mi chiedo e ti chiedo quale sia il senso del tuo ritorno. Basta navigare su internet per capire che la maggior parte dei tifosi di Serie C, come ci ebbe a denominare il sempre troppo rimpianto ex Presidente Cobolli Gigli, ha inteso questo gesto come un tradimento. Una certa minoranza, poi, lo giustifica come un fatto di cuore più che di cervello. Pochissimi altri, infine, sperano che il tuo ritorno sia il preludio ad una rivoluzione in società che riporti Andrea Agnelli al suo posto.

Io personalmente voglio troppo bene al “mio Bettega” per schierarmi coi primi, ma tutto quello che noi tifosi abbiamo dovuto patire in questi quattro orribili anni mi ha reso molto più rancoroso, ma anche molto più saggio e per questo più sospettoso. Furono proprio le parole del “trino” J. C. Blanc, pronunciate il giorno della tua presentazione alla stampa, a farmi insospettire.

In quel contesto egli affermò: «Roberto è la figura giusta per ricoprire questo ruolo, perché è in grado di trasferire allo staff tecnico e alla direzione sportiva esperienza e autorevolezza, garantendo ulteriore solidità alle nostre ambizioni».

Roberto! Ma come? Durante l’assemblea degli azionisti dell’anno scorso fu proprio Blanc ad asserire, mentre tu scuotevi nervosamente il capo, che gli acquisti sgangherati di Tiago e Almiron furono perfezionati anche col tuo beneplacito. Non solo: la dirigenza, di cui Blanc rappresenta tuttora il vertice, decise di intraprendere una denuncia contro gli “ignoti” Moggi, Giraudo e Bettega per infedeltà patrimoniale, trattando con la Procura di Torino l’ennesimo incomprensibile patteggiamento, risoltosi poi con una clamorosa assoluzione per non aver commesso il fatto!

Alla luce di ciò, e non solo, che senso ha la tua nomina? Come può Blanc rimangiarsi gli attestati di poca stima nei tuoi confronti? E se invece sono sincere le parole di ieri, perché allora non fosti confermato nel 2007 in un ruolo simile a quello che stai rivestendo oggi, buttando così al vento tre anni gestiti da totali incompetenti?

Con queste premesse, come fai a lavorare per chi non vi difese in quel maledetto maggio 2006? Come fai a lavorare fianco a fianco con chi vi accusò in maniera vigliacca, trincerandosi dietro una denuncia contro ignoti, che tanto ignoti invece non erano?

Tutti noi Juventini veri, chiamati “rancorosi di Serie C” da chi Juventino non lo è mai stato, abbiamo diritto a delle risposte. Risposte che in questi quattro anni sono state poche e confuse.

Nel frattempo, un’idea mia personale me la sono fatta: credo che Blanc ti abbia riassunto, spinto dalla più totale disperazione per i risultati ottenuti al quarto anno del progetto(!?!) quinquennale e da una lucida, ipocrita freddezza, volta a procurarsi un validissimo collaboratore, ma anche un ottimo eventuale parafulmine per la sua conclamata incompetenza; tu, invece, credo abbia agito in maniera viscerale, col cuore del tifoso innamorato e non con la “ratio” del freddo manager d’azienda.

Purtroppo, caro Roberto, il rischio di tutto ciò, considerando che sono ancora in sella quasi tutti gli artefici del disastro 2006-2010, è che nei prossimi anni si continui a confondere in un liquame unico la “Storia” con la S maiuscola, di Deschamps e Ferrara, di Bettega e della Juventus, con la “storia” con la s minuscola degli Elkann, di Montezemolo, di Grande Stevens, di Gabetti, di Sant’Albano; e poi di Cobolli Gigli, Blanc, Secco, Gattino e Fassone e di questa “Cosa” che si ostina a farsi chiamare inopportunamente “Juventus”.

Dopo tutto quello che il popolo bianconero ha sopportato e continua a sopportare da quattro anni a questa parte, quest’ulteriore umiliazione sarebbe davvero insopportabile, perché tutti gli Juventini veri, da quelli che hanno visto giocare Combi, Rosetta e Calligaris, fino ai bambini con le prime sciarpine bianconere al collo, vogliono ritrovare per sé e per la propria squadra quell’orgoglio che in questi anni è stato così volgarmente offeso e mai difeso.


http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...glio.asp?id=615

 
 
 

Altra tegola: Amauri fuori 25 giorni..

Post n°1500 pubblicato il 26 Febbraio 2010 da nadir63l
 

Altra tegola: Amauri fuori 25 giorni
Il brasiliano si era infortunato ieri sera, durante Juve-Ajax
© foto di Alberto Fornasari

Ennesimo ko in casa Juve. Dopo l’infortunio patito durante la partita di Europa League tra i bianconeri e l’Ajax, stamane Amauri è stato sottoposto ad accertamenti sia clinici che strumentali, i quali hanno evidenziato la distrazione di prima grado al tendine prossimale del bicipite femorale sinistro. Per l’ex giocatore del Palermo si prevede uno stop di almeno venticinque giorni.

 
 
 

DEL PIERO: "Ho patito tanto, ma ora sono felice"

Post n°1499 pubblicato il 26 Febbraio 2010 da nadir63l
 

DEL PIERO: "Ho patito tanto, ma ora sono felice"

Alessandro Del Piero parla ai microfoni di Mediaset subito dopo aver raggiunto il traguardo degli ottavi di finale di Europa League. Tuttojuve.com ha trascritto integralmente l'intervista che il capitano bianconero ha rilasciato a Mediaset:   

Alex, passaggio del turno archiviato. Ma è anche importante il fatto che stiate iniziando ad apprendere il sistema di gioco che vuole il vostro allenatore...
"Sì, siamo molto soddisfatti per il passaggio del turno, all'interno di un periodo intenso dove stiamo facendo bene e soprattutto stiamo raccogliendo risultati, quindi per noi è motivo di grande soddisfazione e di entusiasmo".

E' cambiato qualcosa anche nel tuo modo di stare in campo con questo nuovo sistema di gioco: sei più allargato sulla sinistra...
"Il mister valuta determinate situazioni in base anche agli avversari, considerando quello che possiamo esprimere contro l'avversario che andiamo ad incontrare, quindi ben venga l'applicazione da parte di tutti, me compreso, nel sacrificarsi, nel dare sempre qualcosa in più, in difesa, in qualsiasi zona del campo".

Nella prima parte della stagione hai avuto problemi fisici, ma ora sembra tornato il Del Piero dei bei tempi...
"Sì, ho patito molto l'infortunio. Star fuori così tanto è molto molto fastidioso ed ora sono felice di star bene e di aver fatto con i miei compagni questa parte positiva, che reputiamo non finita, ma che deve darci slancio".

John Elkann ha riconosciuto i meriti di Del Piero: "Vederlo giocare così è un fatto positivo perchè trascina tutta la squadra".
"Sono felice sicuramente per i suoi complimenti e per le sue parole, però se in questo periodo abbiamo raggiunto dei risultati il merito è veramente di tutti, perchè era un momento molto difficile e abbiamo saputo restare uniti tutti quanti, mettendoci a disposizione l'uno dell'altro. Non è finita, ma, ripeto, deve darci uno slancio di energia per continuare".

E' stato un cambiamento tecnico-tattico oppure psicologico?
"Siamo riusciti in entrambi i casi, cercando di seguire quelle che sono le indicazioni del mister e poi cercando di restare uniti e compatti, di avere un'idea comune; non che prima non ce l'avessimo, ma ora stiamo riuscendo a metterla in campo, quindi questa è una cosa importante e positiva per noi. Sappiamo soffrire e soprattutto abbiamo raccolto i risultati, una cosa molto importante".

(Ciccio Graziani) Complimenti Alex, ma forse devi migliorare un po' sulle punizioni. Nell'ultimo periodo non mi sei piaciuto tanto...
"Hai perfettamente ragione. Speriamo che domenica ritorni la mira giusta".

La prova di Europa League è superata. Adesso però c'è il campionato. Da affrontare come?
"Hai parlato di prova di maturità, ma noi pensiamo che ogni partita sia una prova. Abbiamo le potenzialità per superarle, dobbiamo solo trovare il modo e il metodo per metterle in campo. Siamo felici di stasera e da domani dimenticheremo questo e ci prepareremo per il Palermo. Un passo alla volta, questa è un po' la via da seguire".

Siete l'unica squadra italiana rimasta in Europa League...
"Sì, l'ho saputo. Speriamo di andare più avanti possibile. Mi spiace per la Roma".

 
 
 

missione compiuta...

Post n°1498 pubblicato il 25 Febbraio 2010 da nadir63l
 

Europa League: Juve 0-0 con l'Ajax, ora c'è il Fulham

 
 
Il 2-1 dell'andata dà ai bianconeri di Zaccheroni la qualificazione agli ottavi di finale ai danni degli olandesi. Infortunio per Amauri nel primo tempo. Palo di Sissoko, occasioni nella ripresa ma finisce senza gol
TORINO, 25 febbraio - La Juventus ha pareggiato 0-0 contro l'Ajax nei sedicesimi di finale di Europa League. La formazione di Zaccheroni, grazie al 2-1 dell'andata, si qualifica dunque con il minimo sforzo per gli ottavi dove affronterà il Fulham di Okaka che ha eliminato lo Shakhtar Donetsk (ma l'ex Roma non potrà essere schierato in quanto già utilizzato contro la Roma). Le due sfide contro gli inglesi andranno in scena l'11 e il 18 marzo prossimi. L'unica brutta notizia della serata viene dall'infortunio di Amauri, costretto a lasciare il campo in anticipo a causa di un guaio muscolare al 16' del primo tempo. Al suo posto ha giocato Trezeguet che però non ha lasciato il segno sulla partita che, dopo un primo tempo molto acceso, è scivolata in maniera tranquilla senza che i bianconeri rischiassero molto in fase arretrata. L'occasioni più ghiotte sono state certamente quelle degli uomini di Zaccheroni che con Diego e Sissoko (palo) hanno messo paura alla difesa olandese.
 
 
 

JUVE-AJAX: ultime sulle formazioni..

Post n°1497 pubblicato il 25 Febbraio 2010 da nadir63l
 

JUVE-AJAX: ultime sulle formazioni
© foto di Alberto Fornasari

Mancano ormai poche ore al fischio d'inizio di Juventus-Ajax, gara di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. I bianconeri hanno saltato la seduta di rifinitura, limitandosi a fare un po' di movimento nella palestra dell'hotel in zona Lingotto che solitamente ospita la squadra prima degli incontri casalinghi. Per conoscere le prime indiscrezioni sulla formazione che manderà in campo Alberto Zaccheroni bisognerà aspettare la consueta riunione tecnica che si svolgerà nel tardo pomeriggio, ma la sensazione diffusa è che il tecnico bianconero non si affiderà, almeno inizialmente, ai giocatori reduci da infortuni: Cannavaro, Camoranesi e Trezeguet potrebbero eventualmente trovare spazio a gara in corso. Dunque limitati margini di scelta per l'allenatore romagnolo, che deve fare i conti con ben sette indisponibili: lo squalificato Salihamidzic e gli infortunati Buffon, Chimenti, Caceres, Poulsen, Giovinco e Iaquinta. Proprio a causa delle numerose defezioni, in particolare sulla corsia di destra, Zac dovrebbe rinunciare alla difesa a tre e presentare la sua squadra con il 4-3-1-2. Tra i pali ci sarà Manninger, con il portiere della Primavera Pinsoglio seduto in panchina, vista la contemporanea indisponibilità di Buffon e Chimenti. In difesa Grygera a destra (favorito su Zebina), Legrottaglie-Chiellini coppia centrale e De Ceglie a sinistra. Sulla linea mediana dovrebbero esserci Sissoko, Felipe Melo e Marchisio, con Candreva pronto a far rifiatare uno dei tre nella ripresa. Invariato il trio offensivo, con Diego in appoggio ai ritrovati Del Piero ed Amauri.
Nell'Ajax si registra la pesante assenza dello squalificato bomber Suarez, ma anche il ritorno del forte attaccante Marko Pantelic, assente nella gara d'andata perchè febbricitante.
Ecco le probabili formazioni:

JUVENTUS (4-3-2-1): Manninger; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, De Ceglie; Sissoko, Felipe Melo, Marchisio; Diego; Del Piero; Amauri.
Allenatore: Alberto Zaccheroni
A disposizione: Pinsoglio, Cannavaro, Zebina, Camoranesi, Candreva, Trezeguet, Paolucci.
Squalificati: Salihamidzic.
Indisponibili: Buffon, Chimenti, Grosso, Caceres, Poulsen, Giovinco, Iaquinta,


AJAX (4-3-3): Stekelenburg; Van der Wiel, Oleguer, Vertonghen, Alderweireld; De Zeeuw, De Jong, Enoh; Emanuelson, Pantelic, Rommedhal.
Allenatore: Martin Jol
A disposizione: Vermeer, Anita, Sulejmani, Ogararu, Suk, Lodeiro, Eriksen.
Squalificati: Suarez
Indisponibili: Lindgren, Bakircioglu, Atouba

ARBITRO: L. Duhamel (Francia)
Assistenti: S. Duhamel, Capelli (Francia)
Quarto Uomo: Buquet (Francia)
Assistenti di porta: Thual, Turpin (Francia)

 
 
 

Scandalo Buffon Seredova & Amauri - Le iene 25.02.2010...

Post n°1496 pubblicato il 25 Febbraio 2010 da nadir63l
 

vendetta buffon amauri

 
 
 

     

 

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