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Messaggi di Marzo 2010

seba e chiello ci sono....

Post n°1641 pubblicato il 31 Marzo 2010 da nadir63l
 

Juve, a Udine con Chiellini e Giovinco
© foto di Filippo Gabutti

Secondo le ultime notizie da Vinovo, Giorgio Chiellini dovrebbe riuscire a riprendere la propria posizione al centro della difesa della Juventus nella sfida tutta bianconera in programma a Udine sabato sera. Altre due le probabili novità nella formazione iniziale di Alberto Zaccheroni dovrebbero essere Sebastian Giovinco e Amauri. Il fantasista di Beinasco, pressoché ignorato nel corso di questa stagione, dovrebbe prendere il posto dell'infortunato Diego sulla trequarti, mentre il bomber brasiliano, apparso in forma nella partitella di stamattina (tripletta in partitella) sarà probabilmente schierato come prima punta accanto a Del Piero, che ha lavorato in palestra insieme a David Trezeguet, attualmente non al meglio.

 
 
 

INERVENTO ASSISTENTE MOGGI A GLMDJ..

Post n°1640 pubblicato il 31 Marzo 2010 da nadir63l
 

Cari Amici tenete duro che tra poco succede il finimondo....
Ore 16.47 del 3 gennaio, Bergamo chiama Facchetti....
Ore 18.33 del 5 gennaio, Facchetti chiama Bergamo...
Non posso dirvi i contenuti, ricordatevi che siamo in un processo penale, ma vi garantisco che stravolgerà tutto quello che ci è stato raccontato.
A presto!

 
 
 

Il Giudice...glmdj..

Post n°1639 pubblicato il 31 Marzo 2010 da nadir63l
 

Il Giudice

Immagine IPB

di Edgard 74


“Cosa vuol dire avere
un metro e mezzo di statura,
ve lo rivelan gli occhi
e le battute della gente,
o la curiosità
di una ragazza irriverente
che si avvicina solo
per un suo dubbio impertinente:

vuole scoprir se è vero
quanto si dice intorno ai nani,
che siano i più forniti
della virtù meno apparente,
fra tutte le virtù
la più indecente.”


Sinceramente non so se il livore quasi arcaico che Maurizio Pistocchi cova in sé ed esprime molto spesso contro la Juventus e tutto ciò che la riguarda sia dovuto al suo “metro e mezzo di statura” o all’aver scoperto che per lui la famosa regola della “ELLE”, da applicarsi alle virtù meno apparenti dei nani, non vale; fatto sta che all’ometto in altezza, e forse anche in lunghezza, la vita ha insegnato che la rabbia sarebbe stata sicura valvola di sfogo alle sue deficienze ed alle sue debolezze e lo avrebbe fatto apparire, forse, più alto e più virile, facendogli confondere la statura fisica con la statura morale.

Virile? Mi direte voi, e come? Semplice: ponendosi di fronte alla vita ed alle sue avversità in modo aggressivo, cattivo, imperioso nel formulare caustici giudizi, anche se espressi al limite della comicità tipica del nano da film che s’incazza quando, preso per il bavero ed alzato dieci centimetri da terra, dimena i piedini senza mai toccare il suolo sottostante.

“Passano gli anni, i mesi,
e se li conti anche i minuti,
è triste trovarsi adulti
senza essere cresciuti;
la maldicenza insiste,
batte la lingua sul tamburo
fino a dire che un nano
è una carogna di sicuro
perché ha il cuore troppo,
troppo vicino al buco del culo.”


Beh, di sicuro il nostro ha la bocca vicina al buco del culo, più che il cuore, non foss’altro perché tenta di fare il giornalista coi metodi tipici delle propagande, anziché con la libertà intellettuale del professionista integerrimo; alcuni esempi a caso: in Juve-Cagliari 2-3 dell’anno scorso, si inventò un rigore di Marchionni su Biondini ed omise di mostrare il rigore netto di Canini sullo stesso Marchionni; in O.M.-Milan 1-2 di Champions, nonostante il gol di Inzaghi fosse in off-side, osannò la “prodezza” del milanista, forse dimenticandosi che la rete fosse da annullare. Questo vuol dire, più che avere il cuore o la bocca vicini al buco del culo, fare discorsi che valgono quanto il venticello che esce da quel buco!

“Fu nelle notti insonni
vegliate al lume del rancore
che preparai gli esami.
diventai procuratore
per imboccar la strada
che dalle panche d’una cattedrale
porta alla sacrestia
quindi alla cattedra d’un tribunale,
giudice finalmente,
arbitro in terra del bene e del male.”


Eccolo il male di Pistocchi! Chi, come lui, è incapace di fare correttamente e con bravura un mestiere, anela a diventar giudice dell’operato degli altri. Ma non giudice imparziale: giudice secondo se stesso, unico interprete di ciò che è bene e ciò che è male! Come quando, dopo la vergognosa Napoli-Juventus 3-1 di due anni fa, impossibilitato dall’evidenza dei fatti a negare i torti subiti dalla Juve, ebbe ad esclamare: “E’ arrivato il momento per la Juve di provare sulla propria pelle gli errori degli arbitri!”.

Che solennità! Che capacità di giudizio! Che senso della misura e dell’equità! E chi è Montanelli di fronte a costui? …semplice: un giornalista.

“E allora la mia statura
non dispensò più buonumore
a chi alla sbarra in piedi
mi diceva Vostro Onore,
e di affidarli al boia
fu un piacere del tutto mio,
prima di genuflettermi
nell’ora dell’addio
non conoscendo affatto
la statura di Dio.”


In realtà il buonumore Pistocchi non lo ha mai ispirato, neppure ai tempi in cui il suo livore antijuventino lo faceva diventare giallo di bile. Oggi, che gongola per le disgrazie di Moggi e della fu Juventus F.C., continua, come allora, ad ispirare un senso di ilarità dovuto al contrasto fra la solennità severa con la quale eloquia e la buffa immagine di quella bocchina “a culo di gallina” (cit. A. Sordi: Il Prof. Dott. Guido Tersilli…) incorniciata da due occhietti piccoli, una pettinatura demodé ed un filo di doppiomento; il tutto su un metro e cinquanta di statura, fisica, morale e giornalistica.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...glio.asp?id=685

 
 
 

superintercettato...

Post n°1638 pubblicato il 30 Marzo 2010 da nadir63l
 

Auricchio: «Bergamo? Intercettato 51.000 volte»

 
 
Prosegue controesame investigatore, convocato anche il 13 aprile
NAPOLI, 30 marzo - I sorteggi arbitrali, gli schieramenti per le elezioni dei vertici di Federcalcio e Lega, le indagini sull'operato della dirigenza della Fiorentina che si sarebbe attivata quando, nel campionato 2004-2005, la squadra viola si trovò in una situazione precaria in classifica. Sono alcuni degli argomenti affrontati nel corso del controesame - da parte di alcuni avvocati del collegio di difesa degli imputati di Calciopoli - del colonnello dei carabinieri Attilio Auricchio, che svolse le indagini sui presunti illeciti che avrebbero condizionato l'andamento dei campionati di calcio.

GLI AVVOCATI E L'INTERROGATORIO - È stata la quarta udienza interamente dedicata all'interrogatorio di Auricchio, ascoltato in qualità di testimone, che deporrà in aula anche il prossimo 13 aprile. Oggi è stato il turno degli avvocati Paolo Gallitelli (legale dell'ex arbitro Massimo De Santis), Luigi De Vita (difensore dell'ex designatore Paolo Bergamo), Francesco Picca (che assiste i dirigenti della Fiorentina, Andrea e Diego Della Valle e Sandro Mencucci), e Silvia Morescanti (legale dell'ex direttore sportivo del Messina, Mariano Fabiani). Auricchio ha spiegato, tra l'altro, che le telefonate intercettate sulle due utenze cellulari e quella fissa di Paolo Bergamo (circa 51mila telefonate) sono state tutte ascoltate anche se venivano valutate per eventuali sviluppi quelle che offrivano spunti investigativi. Poi l'ufficiale si è soffermato sulle elezioni di Carraro e Galliani ai vertici della Figc e della Lega Calcio, confermando che in una prima fase i Della Valle avevano promosso uno schieramento che si opponeva a tali nomine e che vedeva l'adesione, tra gli altri, di presidenti del Palermo, Cagliari, Bologna, Sampdoria, Lecce (ha citato i nomi di Zamparini, Cellino, Spinelli, e Semeraro).

IL COMPROMESSO - Le elezioni si conclusero - ha detto confermando la definizione di un avvocato - con un "compromesso", ovvero con la conferma di Carraro e la vicepresidenza di Abete alla Figc, con l'accordo però per una successione da parte di quest'ultimo dopo due anni, e il rinnovo dell'incarico a Galliani, affiancato dalla vicepresidenza di Zamparini e con la presenza di Lotito nel comitato di presidenza («furono previste figure con ruoli di rilievo»).

I DUBBI SULLA FIORENTINA - Auricchio ha poi ricordato che sulla Fiorentina le indagini si concentrarono solo nell'ultima fase del campionato, quando la squadra viola si trovò impegolata nella lotta per non retrocedere e da alcune telefonate emerse un attivismo dei dirigenti nel tentativo di salvare i viola che erano stati danneggiati da alcuni arbitraggi. L'investigatore ha precisato che comunque non furono sottoposti a intercettazione i telefoni di Della Valle e Mencucci né furono disposte intercettazioni ambientali durante l'incontro in un ristorante tra i dirigenti viola e il designatore Bergamo che fu sottoposto a un servizio di osservazione da parte dei carabinieri.

 
 
 

Calciopoli, le telefonate di Facchetti ci sono...

Post n°1637 pubblicato il 30 Marzo 2010 da nadir63l
 

Calciopoli, le telefonate di Facchetti ci sono

Novità clamorosa al processo di Napoli. Dai tabulati del cellulare di Bergamo risulterebbero le famose e sino adesso mai provate telefonate di Moratti, Cellino, Facchetti e gli altri dirigenti del calcio italiano all’ex designatore. La scoperta è del consulente sportivo della difesa di Moggi, Nicola Penta. L’esistenza provata di tali chiamate smonterebbe il teorema accusatorio che aveva concentrato quasi interamente sul solo Luciano Moggi il rapporto con i designatori degli arbitri.

Le telefonate sarebbero centinaia soltanto per quanto riguarda Massimo Cellino. Facchetti invece pare si limitasse a chiamare Paolo Bergamo almeno due volte la settimana.

E’ quanto si vociferava nelle more dell’udienza del processo a Calciopoli di oggi. Il dato non è emerso durante il controesame del Colonnello Auricchio ma pare verrà pubblicato dall’edizione di domani del giornale Tuttosport.


http://www.giornalettismo.com/archives/574...fonate-moratti/

 
 
 

Calciopoli. News da Napoli...GLMDJ..

Post n°1636 pubblicato il 30 Marzo 2010 da nadir63l
 

Immagine IPB

Calciopoli. News da Napoli
Gallinelli difesa De Santis. Udienza del 30.03.2010.


Moggi non sapeva nemmeno che il Bologna avesse giocatori diffidati e ammoniti da De Santis!
Continua l’esame del teste da parte dell’Avvocato Gallinelli, difensore di De Santis. Si parte analizzando la partita Fiorentina Bologna del 05.04.2004 e ci sono i primi tentennamenti di Auricchio. I procedimenti a carico di Palanca e Gabriele erano in corso e -secondo il colonnello- De Santis non era condizionato da questo fatto. Il “ripensamento” pur essendo collegato “anche” a questa gara, non incide in quando l’arbitro favorirebbe comunque indirettamente la Juventus. La gara non è stata seguita, nessun servizio di osservazione allo stadio, non è stata vista la registrazione, non ci sono telefonate tra De Santis e Moggi, Pairetto o Bergamo prima della partita, non sono stati ascoltati i collaborati dell’arbitro. Il Colonnello ricorda ancora la presunta telefonata tra Moggi e Racalbuto ma interviene Prioreschi:” Giudice, ancora con questa telefonata... lo ipotizzano loro che sia Racalbuto.

Telefonata Damascelli-Moggi. “Ma è una telefonata giudice che importanza ha...?”
Dopo aver accertato che la telefonata parte da Damascelli, Gallinelli chiede chi -a differenza di quanto riportato nell'informativa- utilizza l'espressione “delitto perfetto” ed il Colonnello afferma che l’espressione appartiene a Damascelli, che è vero che Moggi non sapeva che il Bologna avesse giocatori diffidati e ammoniti da De Santis e che Damascelli erroneamente dice che i diffidati erano 3 mentre erano solo 2 (Gamberini no) e quindi Moggi non sapeva né che ci fossero giocatori diffidati, né che De Santis lo avesse ammonito.
PM: “Ma è una telefonata, giudice che importanza ha...?” Dopo aver fondato tutto l’esame sulle telefonate ora dicono che non ha importanza!
In merito alle diffide, non hanno verificato se i giocatori avessero messo in atto atteggiamenti tali da comportare le ammonizioni; è stato acquisito il verbale di gara ma non hanno riscontrato il dato; non hanno sentito né giocatori né dirigenti del Bologna, non hanno letto i commenti successivi.

Intercettazione Meani-Bergamo
L’interesse investigativo è suscitato dalla curiosità di Meani ( al telefono con Bergamo: "Fa un'ammonizione un po’ così, poi un'altra ammonizione... erano due diffidati...e la domenica dopo incontrava la juve"). Non è stato accertato quante ammonizioni avevano avuto in precedenza i due squalificati e chi gliele aveva date (ammonizioni tutte fatte da arbitri non coinvolti nel processo).

Vantaggi diretti
De Santis ha arbitrato per 5 volte la Juventus (Juve-Atalanta, Lecce-Juve, Parma-Juve, Palemo-Juve, Juve-Inter) e si inizia analizzando la partita con il Parma. L’avvocato legge il pezzo dell’informativa dove viene scritto: “l'atteggiamento di De Santis è talmente sfacciato che anche l'osservatore parla di atteggiamento particolare dell'arbitro”. Una partita (pareggio) che permise al Milan -vittorioso- di ridurre la distanza della Juve e caratterizzata da un mancato rigore alla Juventus che il colonnello dice di non ricordare. Questa gara non è stata contestata a De Santis, “Perchè dal contenuto delle intercettazioni emergeva che Moggi negli spogliatoi aveva detto che non era colpa sua”. Auricchio conferma che secondo lui la Juventus non è stata danneggiata in quella partita.

“Lo Sdoganamento”: il procedimento è quello della procura di Torino di Guariniello!
Introducendo la partita Palermo-Lecce del 20.02.2005, chiede se De Santis aveva già ricevuto l’avviso e Auricchio, lasciando sorpresi sia l’avvocato, sia la stessa Casoria ( “lei lo aveva messo in collegamento...”) afferma: “non parlavo di questo procedimento ma quello della procura di Torino di Guariniello”.

Juventus-Inter: Ibra e Appiah
Non sono state fatte indagini per verificare quanti diffidati sono stati ammoniti da De Santis.

Forentina- Milan e Livorno-Siena. “Questa non è correttezza professionale!”
Tre diffidati: Rui Costa, Nesta e Seedorf; De Santis non ammonì nessuno dei tre ma Auricchio non ricorda. In quel momento, a detta del Colonello, De Santis era “sdoganato” e Gallinelli fa presente:” la settimana dopo, visto che entra ed esce dall'associazione... c'è un capo di imputazione, Livorno-Siena......”. Contestazione dell’avvocato che tiene a precisare:” Innanzitutto le dico che l'avviso di proroga delle indagini arriva a De Santis solo a giugno e non a febbraio, le risulta o no, pm? questa non è correttezza processuale! Livorno-Siena, viene contestata l'aggravante dei “motivi abietti e futili… “, De Santis avrebbe arbitrato in un certo modo questa gara per vendicarsi di Spinelli che aveva rilasciato dichiarazioni sulla combriccola romana. De Santis che il 1 maggio era sdoganato, l'8 rientra in dogana e arbitra in quel modo Livorso-Siena?”. Seguono le domande di rito a cui Auricchio risponde di non aver visto la gara, che non ci sono conversazioni telefoniche, che non ha controllato quante giornate furono date a Galante e che non risulta atto fraudolento di De Santis; ricorda solo il risultato. Viene inoltre chiesto se il giocatore ha dato un calcio a gioco fermo all’avversario e Auricchio conferma. De Santis ha arbitrato una sola volta il Livorno e l’ipotesi era il rapporto conflittuale con Spinelli.

Reggina-Cagliari
Non c’è stata alterazione del sorteggio, l’arbitro della gara doveva essere Rosetti sostituito poi da De Santis. Anche per questa gara si parla di un atteggiamento di De Santis contro Cellino, anche lui reo di aver parlato della combriccola. Non c’è stata nessuna verifica volte ad accertare quante volte De Santis ha arbitrato il Cagliari. Viene anche preso in esame un articolo della Gazzetta in cui si evidenzia che l’arbitro non era gradito nemmeno alla Reggina (“visto che leggete la gazzetta”..). Cellino viene squalificato dopo la gara (perché aveva rivolto parole di ironico complimento all'arbitro facendo segno con la mano), ma nel momento in cui l’avvocato chiede se hanno confrontato il referto, Auricchio tergiversa e se ne accorge la stessa Casoria: “il teste non vuole rispondere, vuole divagare”.

I vantaggi per De Santis
Andare ai mondiali ed arbitrare più partite possibili ma il colonnello non ha controllato il dato e non sa rispondere. L’avvocato legge un riscontro che conferma “più o meno” lo stesso numero di partite arbitrate dagli altri e non andò al mondiale.

Sim Svizzere e fuga di notizie
Gallinelli - Le risulta che De Santis nel 2004 - 2005 frequentava un corso per polizia penitenziaria?
Auricchio - Si
Gallinelli - Avete mai verificato dove si trovasse De Santis quando veniva intercettato?
Auricchio - No, non ho seguito io questo aspetto.

Gallinelli- Se si ricorda se ci fu un procedimento sulla fuga di notizie da parte dell'espresso
Auricchio - Sono sicuro che c' è stata un ‘inchiesta attivata proprio da mie dichiarazioni
Gallinelli - Venne accertata se questa fuga avvenne all'interno del nucleo investigativo?

Opposizione, domanda non ammessa.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...glio.asp?id=684

 
 
 

''Zebina ha reagito da grande uomo''

Post n°1635 pubblicato il 29 Marzo 2010 da nadir63l
 

LEGROTTAGLIE: ''Zebina ha reagito da grande uomo''
© foto di Filippo Gabutti

Durante il suo intervento all’Università di Torino, per una lezione sulla lotta al razzismo nello sport, Nicola Legrottaglie si è soffermato sull’episodio di violenza che ha visto coinvolto ieri il suo compagno di squadra, Jonathan Zebina: ‘’Zebina ha avuto una reazione da uomo e questo fa capire la differenza che c’è tra lui e che ha tentato di aggredirlo. Chi sta male non è certo Jonathan, che è tranquillissimo, ma chi ha commesso il gesto. Bisognerebbe però lasciare cadere nell’indifferenza questi episodi: se ne viene data pubblicità, chi usa atteggiamenti sbagliati si sente famoso’’.
Il giocatore ha le idee molto chiare sul razzismo e su come estirparlo: ‘’Bisogna combatterlo con caparbietà e senza sentirsi minacciati od oltraggiati. Per combattere i problemi bisogna partire dalla testa. Il razzismo non riguarda soltanto il mondo del calcio e non è soltanto una questione di pelle. Le scene di ieri sono state tristi, soprattutto quando ho visto dei bambini a fianco dei genitori, con i più grandi che permettevano ai piccoli di vedere certe cose. Bisogna riflettere come stiamo facendo crescere i nostri giovani’’.
Infine, il difensore ha aperto una parentesi sulla vittoria contro l’Atalanta: "Sono stati tre punti sofferti, molto importanti in visto del rush finale che ci attende. Per il futuro cercheremo di impostare il lavoro per avere la benzina necessaria a raggiungere gli obiettivi che abbiamo in mente".

 
 
 

bobby gol punito...

Post n°1634 pubblicato il 29 Marzo 2010 da nadir63l
 

Juve, Bettega inibito per ingiurie all'arbitro

 
Il provvedimento del giudice sportivo in vigore fino al 20 aprile per "espressioni ingiuriose al direttore di gara nel sottopassaggio che porta agli spogliatoi durante l'intervallo della partita contro l'Atalanta"
MILANO, 29 marzo - Il vice direttore generale della Juventus Roberto Bettega è stato inibito fino al 20 aprile dal giudice sportivo "per avere rivolto reiteratamente espressioni ingiuriose all'arbitro", nel sottopassaggio che porta agli spogliatoi durante l'intervallo della partita di ieri contro l'Atalanta

 
 
 

ZEBINA: "Vado via se voglio io"...

Post n°1633 pubblicato il 28 Marzo 2010 da nadir63l
 

ZEBINA: "Vado via soltanto se la società me lo chiede"
© foto di Federico De Luca

Sono sempre più tesi i rapporti tra Jonathan Zebina e gli ultras bianconeri. Intervistato da Rai Sport in seguito alle durissime contestazioni espressamente indirizzate a lui, culminate nell'aggressione subita da un individuo ancora non identificato poco prima della gara con l'Atalanta, il difensore della Juventus Jonathan Zebina (31), riguardo a una sua possibile partenza dopo 6 stagioni di militanza tra le fila bianconere, ha dichiarato: "Io voglio rimanere alla Juve, ma mi rimetto alle decisioni della società: partirò solo se saranno loro a volerlo e a chiederlo".
Sugli scontri con una frangia della tifoseria e sull'episodio ai limiti della violenza fisica di cui Zebina è stato vittima, dice: "L'aggressione da me subita è senza dubbio di stampo razzistico. Vivo in Italia da tanti anni, e vorrei rimanerci, perché non è un paese più razzista di altri; anche nazioni come Francia e Stati Uniti hanno di questi problemi, non è una questione soltanto italiana, credo però che da parte delle istituzioni, sportive e non, sarebbe importante giungessero maggiori segnali di condanna nei confronti di fatti così gravi. Io poi per carattere sono irruento: altri miei compagni evitano di rispondere a tono, io non riesco a essere sempre così distaccato", conclude Zebina

 
 
 

mea culpa....

Post n°1632 pubblicato il 28 Marzo 2010 da nadir63l
 

Felipe Melo: "Dedico il gol alla mia famiglia e ai tifosi della Juve"
 
© foto di Filippo Gabutti

E' un Felipe Melo visibilmente soddisfatto, quello che si presenta davanti ai microfoni di Juventus Channel. Il brasiliano, match winner dell'importante partita vinta oggi dalla Vecchia Signora contro una tenace Atalanta, commenta cosi' il gol e l’esultanza con le scuse verso la curva Sud: "È il mio primo gol fatto a Torino ed è importante, dopo tutto quello che è successo. E’ una felicità grande per me e anche la mia famiglia è felice, infatti, ho già visto i messaggi arrivati al telefonino che sono tanti e belli. Ora dobbiamo dare continuità e sabato sarà difficile a Udine. Una dedica? La dedica a Dio e alla mia famiglia, mia moglie e mia figlia che per la prima volta era allo stadio a vedere il papà. Quando arrivo a casa e sono triste per come vanno le cose sono con me: è per loro, questo gol. L’esultanza con le scuse? Il vero campione lo sa quando sbaglia, ho sbagliato quella volta che mi sono rivoltato al pubblico, ma era un momento brutto, la squadra aveva bisogno dei tifosi e allora non c’erano al nostro fianco: ho sbagliato e devo lavorare molto di più e posso farlo e il gol va anche ai tifosi, pure loro sono contenti per questa vittoria nostra. Dovevo farlo per loro", ha concluso il centrocampista brasiliano.

 
 
 

cosi no!!!!

Post n°1631 pubblicato il 28 Marzo 2010 da nadir63l
 

SI alla CONTESTAZIONE, NO alla violenza

Ultimamente, siamo sempre stati molto critici con giocatori, squadra e società, a volte non lesinando ironia e battute al vetriolo.  In ogni caso in verità. consideriamo tutte le critiche come costruttive, perchè i tifosi bianconeri, "quelli veri" alla fine vogliono sempre bene ai propri giocatori, in ogni caso. Dispiace che quindi oggi alcuni abbiano superato le barriere del lecito e sfociato la protesta in violenza fisica verso Zebina. Avevamo scritto anche una lettera a Jonathan,tempo fa per spronarlo a dare di più agli occhi dei tifosi. In ogni caso, quelli che si permettono di alzare le mani non sono da considerare tifosi. Esiste il troppo amore, che può sfociare in odio se quel troppo amore porta delle grosse delusioni, tuttavia quell'odio non può e non deve sfociare in violenza. Oggi la Juventus ha vinto, dopo tanto tempo, ma quei tifosi che hanno sfociato la delusione hanno sicuramente perso. E non hanno perso solo loro, ma hanno fatto perdere la gioia di tifare anche a quelli che sentono di questi episodi e non si identificano minimamente in questi. Nelle difficoltà, bisognerebbe stare uniti e poi fare i conti alla fine. Si può contestare, ma esitono tempi, modi e luoghi.Se le contestazioni superano i limiti, nonsi fa altro che danneggiare l'immagine, ora sbiadita della Juventus. In ogni caso, i giocatori dovrebbero pensare che esistono anche i tifosi a casa, e sono tanti...che quasi con le lacrime agli occhi hanno seguito le vicende bianconere di quest'anno e giocare anche e soprattutto per loro. Se sapranno farsi forza a vicenda sapranno risollevarsi e dimostrare a chi ha contestato in modo civile, ma soprattutto a quelli che l'hanno fatto in modo violento che solo stando tutti uniti si possono raggiungere i risultati.

 
 
 

Lampi nel vuoto..GLMDJ..

Post n°1630 pubblicato il 28 Marzo 2010 da nadir63l
 

Lampi nel vuoto

Immagine IPB

le pagelle di Morrison


Torna a vincere la New Holland e già questo basterebbe a garantire le 9 colonne ai giornali di regime. La desolante atmosfera dell'Olimpico ci racconta delle curve in sciopero, i tifosi borghesi che scrosciano applausi anche per uno stop corretto (!) e nientepopodimeno che Peppino il bullo che risolve di testa ad una manciata di minuti dalla fine. Ci sarebbe da stappare una bottiglia di quello buono.. o no?
Arriviamo a questo match con la defezione di Chiellini, onestamente gli infortuni ho smesso di contarli.
Pronti via, la partita è francamente una noia mortale dove i soliti noti si sbattono e i soliti incapaci rovinano.
La punizione del capitano per l'iniziale vantaggio è un autentico lampo nel buio, per il resto il nulla!!! Il convento passa questo direte voi, temo che anche le scorte ecclesiastiche siano in riserva.
La ripresa ci ricorda che dovrebbe iniziare il calo fisico dei nostri eroi. Infatti da Padoin a Guarente a Valdes cominciano a patire le percussioni centrali e gli affondi sulla loro sinistra; fino a quando un fuorigioco chiamato male (Dr. Grosso? salve, ben alzato...le porto un caffè?) regala il pari all'ennesimo miracolato di Farsopoli, Nick Amoroso. Siamo oltre il grottesco!
Ah, nel 1° tempo esce il panda, pare stiramento agli adduttori. Zelig in confronto è un melodramma Shakespeariano. Si arriva tra tentativi affannati e passaggi sbagliati a 8 minuti dal termine quando un cross del commovente Principino trova l'inzuccata, onestamente molto bella, del bullo che chiede addirittura scusa ad un pubblico in quel momento in assoluto visibilio. Memoria corta sugli spalti dell’Olimpico, non c'e' dubbio.
Non so se basterà per il 4° posto e francamente non so se ce lo meritiamo. In ogni caso le continue inquadrature del "Trino" francese dovrebbero convincere, dai suoi sguardi, qualunque bianconero che costui non meriterebbe in custodia neanche i pannolini usati dei vostri figli. Il fatto che non si muoverà da Torino rende futile qualunque discorso futuro.

PAGELLE

MANNINGER 6,5 - Nel primo tempo è attento su Tiribocchi e sicuro nelle prese a terra; tranne una su conclusione di Valdes che non procura danni.
ZEBINA 7 - Jonathan si prende anche uno schiaffo. Ciò che risalta è una prestazione attenta, volitiva e coraggiosa sino all’ultimo, bravo!
LEGROTTAGLIE 6 - Amoruso gli scappa una volta ed è gol. Colpa sua di aver chiamato la linea a salire o colpa di Grosso che si ostina a fare il calciatore?
CANNAVARO 6 - Meglio la ripresa. Nel 1° tempo il Tir gli scappa 2/3 volte, fortunatamente senza lasciare conseguenze.
GROSSO 5 - Se il centrale chiama la linea si sale, se gli avversari attaccano a sinistra si stringe al centro e se attaccano frontalmente si tiene la posizione (che non vuol dire stare a 4 metri dall’esterno di turno). Chi è quel folle che le ha consigliato di fare l'esterno basso? Se ne vada presto, la prego.
CANDREVA 5,5 - Esce per far posto a Peppino. Oggi troppa voglia di strafare, troppe azioni in solitario. Ribadisco comunque che si tratta di giocatore da riscattare.
MARCHISIO 6,5 - Alla fine anche il cross da cui nasce la vittoria. Se i mangiastipendi (negli uffici e sul campo) avessero il 10% della sua Juventinità saremmo ancora la JUVENTUS.
SISSOKO 6 – Confusionario, ma tutto sommato recupera un buon numero di palloni. Credo fondamentalmente che sia totalmente fuori fase sotto l’aspetto psicologico. Gli mancano i riferimenti in campo, la condizione e soprattutto un allenatore che sappia disciplinarlo (con Ranieri, non Capello eh, era ben altro giocatore).
DIEGO 5 - Mi accorgo che era in campo quando esce.
DEL PIERO 6,5 - Cala vistosamente nella ripresa. Per il resto è (naturalmente) tutta colpa sua.
TREZEGUET 5,5 - Un gol giustamente annullato ed una occasione che Garics gli toglie dal piede solo davanti a Consigli.
MELO 6 - Non sono tipo da lacrima facile (purtroppo). Le scuse che mi aspetterei sono di qualcuno un pò più colpevole di lui, mentre la prestazione è condita comunque dai soliti passaggi ad alto coefficiente di pericolosità. Sufficienza unicamente per il gol.
GIOVINCO 5,5 - Al rientro, fumoso.
AMAURI SV
ZACCHERONI 6 - L'impressione è che non veda l'ora che finisca, vada come vada.

Si naviga a vista signori! Il trino ad un certo punto su una percussione di Zebina viene inquadrato ed ha l'aria di quello che sta pensando alla riproduzione dei lepidotteri o all'evoluzione dei Pokemon. Probabilmente "sgama" la telecamera e accenna un pietoso applauso..clap-clap. Una volta certe inquadrature venivano dedicate all'Avvocato, il paragone è oltremodo offensivo per la memoria del più grande Bianconero di tutti i tempi.

 
 
 

SOLO ALEX...

Post n°1629 pubblicato il 28 Marzo 2010 da nadir63l
 

DEL PIERO: "Una vittoria importante per l'obiettivo quarto posto"
© foto di Alberto Fornasari

Protagonista assoluto del match con l'Atalanta, Alex Del Piero, autore della prima rete e dell'assist per il 2-1 di Felipe Melo, ha commentato a caldo, ai microfoni di Sky, con soddisfazione la vittoria ritrovata. "Nonostante una prestazione così così era importante tornare a vincere - ha dichiarato il campionato bianconero -. Mi fa piacere per Felipe Melo, dobbiamo dare da ora in avanti il massimo per raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati, cioè il quarto posto in classifica a fine campionato".

 
 
 

tra bottiglie e schiaffi.......

Post n°1628 pubblicato il 28 Marzo 2010 da nadir63l
 

Juve, i tifosi contestano lanciando uova e bottiglie. Zebina colpito da uno schiaffo. Slogan contro Melo, Cannavaro e Amauri. Zaccheroni allibito: «Non è da mondo civile». Scheggiati alcuni finestrini del bus bianconero

 
Circa 200 supporters bianconeri si sono dati appuntamento davanti all'hotel dove la squadra stava preparando la sfida contro l'Atalanta. Urlati slogan contro Melo, Zebina, Cannavaro e Amauri. Poi alla partenza del pullman c'è stato un lancio di uova e bottiglie da parte dei tifosi. Colpito leggermente il difensore francese. Zaccheroni allibito: «Non è da mondo civile». La polizia ha controllato la situazione senza intervenire. Scheggiati alcuni finestrini del mezzo che ha trasportato la squadra all'Olimpico dove proseguirà la protesta
TORINO, 28 marzo - Dirigenza e giocatori della Juventus contestati questa mattina davanti l'albergo scelto dalla società bianconera per il ritiro pre partita in occasione del match casalingo di oggi pomeriggio con l'Atalanta. Alcune decine di tifosi, alcuni dei quali con bandiere, hanno urlato slogan in particolare contro Cannavaro, Zebina, Amauri e Melo. Sul posto era presente la polizia che ha presidiato il pullman della Juventus e l'ingresso all'albergo. Molti i curiosi che si sono fermati a guardare i tifosi che protestavano.

BOTTIGLIE SUL PULLMANN - Si accende la contestazione dei tifosi bianconeri contro la Juventus. All'uscita della squadra dall'hotel già presidiato dalla mattinata da un centinaio di supporter (poi diventati circa duecento) la situazione si è fatta più calda, con lancio di uova e bottiglie contro i giocatori che dovevano salire sul pullman e raggiungere lo stadio dove alle 15 è in programma la gara con l'Atalanta. Poco prima c'era stato un colloquio con Del Piero che però non ha calmato la situazione. La zona è stata presidiata dalle forze dell'ordine fino a poco tempo prima della partenza verso lo stadio. All'Olimpico il cuore caldo del tifos sarà vuoto per protestare contro la squadra. 

LA TENSIONE - Il pullman della squadra ha fatto fatica a partire. Soltanto il massiccio intervento della polizia in tenuta antisommossa ha permesso alla squadra di riuscire a raggiungere lo stadio. I tifosi hanno cercato in tutti i modi di bloccare il veicolo, mettendosi anche davanti e continuando a lanciare uova e bottiglie. Per spostare gli ultras esagitati, che hanno lanciato numerose bottiglie di birra vuote anche contro i poliziotti, è stata fatta qualche carica di alleggerimento ed è stata anche data qualche manganellata. Momenti di tensione si sono avuti successivamente, con il pullman ormai partito, quando la Digos ha bloccato un giovane per identificarlo ed ha cercato di farlo salire su una vettura. Quest'ultima è stata circondata dagli ultras e soltanto con nuova carica di alleggerimento i tifosi si sono allontanati, pur continuando a lanciare bottiglie. L'obiettivo dei manifestanti era impedire di fare partire l'auto e, nel caso, ribaltarla. Secondo le forze dell'ordine, i tifosi rappresentavano sostanzialmente quattro club: Drughi, Tradizione, Viking e Nucleo. Molte, infine, le persone comuni o i turisti che si sono fermati a guardare divertiti i tafferugli ed hanno fotografato le scene. Danneggiata una motocicletta durante gli incidenti.

ZACCHERONI ALLIBITO - La Juve deve giocare una gara delicatissima con l'Atalanta, ma la contestazione, le uova, lo stato d'assedio dei tifosi complicano il compito dei bianconeri. Le immagini rallentate di Sky fanno vedere un teppista che dà uno scappellotto sulla nuca a Zebina che si avvia verso il pullman, e che non reagisce. «Questo schiaffo non l'avevo visto - commenta Alberto Zaccheroni ai microfoni di Sky - certo le mani addosso non vanno bene, non fanno parte del mondo civile. Mentre contestare i risultati della squadra è un'altra cosa, e si può accettare». Alex Del Piero si è intrattenuto a parlare con i tifosi che comunque hanno esposto un cartello con la scritta "infami" prima della partenza della squadra per lo stadio.

 
 
 

almeno ci mette la faccia...

Post n°1627 pubblicato il 28 Marzo 2010 da nadir63l
 

Juve, in mattinata incontro Del Piero-ultras
Fonte: Sportmediaset
© foto di Federico De Luca

Dai fatti, intesi come volantini di protesta, alle parole. Gli ultras della Juventus hanno chiesto e ottenuto un incontro con Alessandro Del Piero che, in qualità di capitano, dovrà spiegare ai tifosi il momento non esattamente positivo della squadra. Il chiarimento è previsto per le 10.45, quando appunto alcuni rappresentanti della curva bianconera incontreranno Del Piero al "Principe Piemonte" dove la Juve è in ritiro pre-partita.
Qualche minuto per cercare di dare una sterzata a una squadra sempre più in balia di un mare in tempesta. L'obiettivo minimo, il famoso quarto posto di cui parla sempre Zaccheroni, è ancora alla portata della Juve, ma Del Piero e compagni non possono più fallire. Serve, quindi, una scossa. E visto che società e tecnico, evidentemente, non riescono a darla, i tifosi provano a fare la propria parte.
Per svoltare una stagione nata malissimo, la Curva ha dunque chiesto di parlare con Del Piero. E proverà a cercare nel capitano le motivazioni giuste per risalire la china. Da Del Piero, è il pensiero dei tifosi, devono arrivare al resto della banda di Zaccheroni parole dure e ferme. Per chiudere al meglio questo campionato e proiettarsi con maggiore fiducia verso il prossimo.
Quando, per inciso, la Juve cambierà moltissimo. A partire dall'allenatore: Zaccheroni, come da mandato, lascerà a giugno e al suo posto sembra sempre più vicino l'arrivo di Cesare Prandelli. Le parole del tecnico viola in risposta a Della Valle la dicono lunga sulle sue intenzioni future. La panchina della Juve, stavolta, è lì a un passo.

 
 
 

     

 

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