Creato da nadir63l il 04/08/2008

juveland

aspettando sulla riva del fiume

 

METEO VENETO

Meteo Veneto

 

LEGGENDA

 

NEWS

Get the Tuttosport widget and many other great free widgets at Widgetbox!
 

 

 
 

 

FACEBOOK

 
 
Classifica di siti - Iscrivete il vostro!
 

JUVENTINITE

 

AREA PERSONALE

 

segnala il tuo blog su blogmap.it Sport Blogs - BlogCatalog Blog Directory Segnalato da Mariorossi.it Hello Directory MigliorBlog.it   Questo è un blog juventino!
juveland
  Sports blogsBlog Directory

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2011 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

BANNER AMICI


Editore di Directory Italia - http://directory-italia.blogspot.com/
 Directory Italia - Sito di qualitą segnalato
TOP 100 by Robj

 
Citazioni nei Blog Amici: 31
 
Creative Commons License
juveland by nadir63l is licensed under a Creative Commons Attribuzione 2.5 Italia License.
Based on a work at blog.libero.it/juveland.
 

Messaggi di Marzo 2011

Marotta, ci risiamo! Il Genoa soffia Kranjc alla Juve....

Post n°4365 pubblicato il 31 Marzo 2011 da nadir63l
 

Ennesima beffa di mercato per i bianconeri.
31.03.2011 21:45 di Alessandro Vignati  
© foto di Carmelo Imbesi/Image Sport

Errare è umano ma perseverare è diabolico, questo detto andrebbe ripetuto a Beppe Marotta che dopo la non lusinghiera figura rimediata nell'affare Piazon rischia di commettere una nuova debacle sul mercato giovani. Secondo l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport il diciassettenne difensore sloveno del Maribor Luka Kranjc sarebbe stato acquistato dal Genoa dopo essere stato a lungo trattato dalla società bianconera che, ancora una volta, ha dimostrato difficoltà inaccettabili per un club del prestigio e blasone bianconero. Ora non ci resta che aspettare le giustificazioni del direttore generale juventino, dopo essersi dichiarato onorato di non aver preso Piazon a quelle cifre chissà come ci sorprenderà questa volta.

 
 
 

Buffon: "Il futuro? A 33 anni non sono un uomo mercato. Ne parleremo con Marotta"

Post n°4364 pubblicato il 31 Marzo 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

“Ho altri 5 anni ad altissimo livello”. Ospite speciale della puntata del Chiabretti Night, Buffon ha parlato del suo futuro, non escludendo la possibilità di trasferirsi verso altri lidi, una volta terminata la stagione in corso.
Ogni ipotesi, però, dovrà essere discussa insieme a Marotta: “O Juve a vita oppure vado via? In linea di massima può essere vero, anche se non del tutto corretto - ha detto il portiere durante la registrazione della nota trasmissione televisiva - non credo di essere uomo mercato. A 33 anni non puoi pensare di fare cassa. Altro discorso è il valore, che rimane alto. Se ci fosse un’eventualità di una mia cessione ne parleremmo con Marotta. Penso comunque di avere altri quattro o cinque anni ad altissimo livello”.

Buffon ha poi analizzato la difficile situazione vissuta dalla Juventus: “Del Neri sta facendo il possibile. Inutile negarlo, abbiamo problemi che non avevamo prima. E' un periodo in cui l'autostima non è al massimo, è una cosa psicologica, in Nazionale non abbiamo gli stessi problemi”.

 
 
 

Conte a Studio Sport: "Juventus? Vedremo. I tifosi mi amano, 13 anni in bianconero non si dimenticano..."

Post n°4363 pubblicato il 31 Marzo 2011 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Antonio Conte ai microfoni di Studio Sport parla del suo eventuale passaggio a fine stagione sulla panchina della Juventus e dei segreti del suo Siena. Ecco l'intervista integrale, trascritta da TuttoJuve.com:

Mezzaroma punta su di te, ma vacillerebbe se mi chiamasse la Juventus di Agnelli....
"Per adesso, nella mia carriera di allenatore, la Juve mi ha solo riservato grosse delusioni: sia quando allenavo l’Arezzo che quando allenavo l’Atalanta ho rimediato due sonanti batoste.

L'unico modo sarebbe allenare i bianconeri...
"Si dice che quando non puoi combattere devi allearti”                                                              

Ma ora i tifosi vogliono Antonio Conte, c'è una novità rispetto ai tempi di Bari...
“Con i tifosi della Juve ho un grandissimo rapporto. Mi amano ancora: 13 anni non si dimenticano, è la mia storia e nessuno me la tocca. Ora Perinetti e Mezzaroma mi hanno chiesto la promozione con il Siena e vogliamo centrarla, poi vedremo"               

A nove giornate dal termine, il Siena è secondo a un punto dall'Atalanta e a + 8 dal Novara... 
"Si anche se mancano nove partite alla fine del campionato e con 27 punti in palio può succedere ancora di tutto..."

Hai l'attacco più prolifico e la terza difesa del campionato, spiegaci il segreto del tuo calcio... 
"Ma il segreto è uno solo: Lavoro, lavoro, tanto lavoro da parte mia e da parte del mio staff con tanta attenzione nei dettagli e un lavoro non si conclude dopo le due ore di allenamento ma lo portiamo a casa e spesso e volentieri mi capita che mi sveglio di notte e penso esclusivamente alla mia squadra, ai problemi e a come risolverli"

Dai tempi di Arezzo, tu giochi esclusivamente con quattro punte sempre e senza rimpianti... 
"Se tu crei un quattro contro quattro e quindi tanti uno contro uno in avanti riesci ad avere la superiorità numerica e diventa un problema  essendo un calcio offensivo, però la parte difensiva non la si trascura per nessun motivo".

 
 
 

Moratti tre ore con Palazzi: Calciopoli e Inter? Kafkiano...

Post n°4362 pubblicato il 31 Marzo 2011 da nadir63l
 

 
Il procuratore e due suoi collaboratori hanno sentito il presidente nerazzurro sulle telefonate che riguardano proprio il patron e Facchetti. Moratti nel pomeriggio dice: «Ho chiesto scusa per aver definito ridicola questa indagine, ma ritengo kafkiano quello che sta succedendo. Mi hanno letto la trascrizione di alcune intercettazioni. Siamo tranquilli»
TORINO, 31 marzo - Il procuratore Palazzi e due suoi collaboratori hanno sentito per tre ore Massimo Moratti, presidente nerazzurro, sulle telefonate che riguardano proprio il patron e Facchetti. Moratti nel pomeriggio dice: «Ho chiesto scusa per aver definito ridicola questa indagine, ma ritengo kafkiano quello che sta succedendo. Mi hanno letto la trascrizione di alcune intercettazioni. Siamo tranquilli. Non rinuncerò mai allo Scudetto del 2006, non è qualcosa che mi rimane sullo stomaco. Continuo a considerarlo un risarcimento per i torti subiti in quegli anni». «Come è andato l'incontro? L'importante è che ci fosse. Come è andata dovete chiederlo a lui ma è stato un incontro sereno ed educato da entrambe le parti». Così Massimo Moratti risponde ai cronisti al termine del faccia a faccia, durato circa un paio d'ore, col procuratore federale Stefano Palazzi, che ha voluto sentirlo nell'ambito dell'istruttoria relativa all'esposto della Juventus sull'assegnazione dello scudetto 2005/2006. Moratti aveva definito la convocazione «ridicola», «ma allora non ero preoccupato, la consideravo kafkiana ma mi sono anche scusato di quelle dichiarazioni di cui mi sono pentito - precisa - È stata comunque una cosa molto vicina a quella che avevo fatto con Borrelli ai tempi».

LE CONSEGUENZE - Su quali saranno le conseguenze Moratti non si pronuncia: «Non voglio entrare in decisioni successive, chiaramente sono più che convinto delle mie posizioni ma questo non toglie a loro la libertà di giudizio», sottolinea il massimo dirigente nerazzurro, che fa sapere che durante l'audizione non c'è stato alcun ascolto di intercettazioni ma solo la lettura. Il fatto che l'incontro sia stato fissato nella settimana dell'atteso derby col Milan «non è inopportuno, resta il fatto che magari uno non si senta parte di una situazione ma era giusto che mi volesse sentire su questa cosa. È un qualcosa che riguarda me e non l'Inter. Lo scudetto del 2006 un tormento? Non lo è assolutamente». Adesso meglio pensare al calcio giocato: «Bisogna essere sempre concentrati su tutto, rimane nel cuore il fatto che sabato c'è una partita importante», conclude Moratti

LE PAROLE DI ABETE - «Rimangono due paletti. Il primo è il forte auspicio che entro giugno la situazione venga definita, il secondo è l'autonomia degli organi di giustizia e della Procura Federale. La Federcalcio ha dato la sua indicazione per chiudere il cerchio nell'ambito della stagione sportiva». Così il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, ha risposto a proposito dell'audizione di Moratti a Milano con il procuratore federale Stefano Palazzi, ammettendo che dovrebbero essere rispettati i tempi auspicati dallo stesso Abete. «Tutte le attività che svolge la Procura Federale - ha aggiunto a margine della prima edizione del Premio Enzo Bearzot istituito dall'US Acli e vinto dal ct della nazionale azzurra, Cesare Prandelli - Sono collegate all'autonoma valutazione che fa nell'apeertura di un'indagine sulla base di esposti o di segnalazioni di atti processuali, della correttezza comportamentale dei soggetti tesserati. Va ricordato che l'approfondimento in atto della Procura nasce dalla volontà di valutare situazioni successivamente intervenute dopo Calciopoli che hanno poi avuto compiuta informazione in sede processuale. L'attivazione dell'iter non parte per l'esposto della Juve, ma per le valutazioni autonome della Procura».

LE 10 DOMANDE - Ecco le 10 domande che il procuratore Palazzi doveva rivolgere a Massimo Moratti:

1 - Perché ha sempre taciuto sul fatto che anche l’Inter telefonava ai desi­gnatori arbitrali e agli arbitri stessi, nonostante la Procura che nel 2006 invitò tutti i tesserati a contribuire all’indagine?

2 - Sapeva che Giacinto Facchetti, allora presidente dell’Inter, esercitava pressione sugli arbitri?

3 - Era a conoscenza che Giacinto Facchetti parlava con Paolo Bergamo, Pierluigi Pairetto e Gennaro Mazzei discutendo con loro le “griglie” delle designazioni arbitrali?
 
4 - Cos’era il «regalino» che Paolo Bergamo doveva venire a ritirare a Milano, di cui Facchetti parla allo stesso Bergamo in una telefonata del 23 dicembre 2004?

5 - Ritiene un comportamento leale e rispettoso dell’articolo 1 quello di un pre­sidente che va ad incontrare l’arbitro prima della partita, come lei dice di voler fare con Gabriele nella telefonata con Bergamo del 10 gennaio 2005?

6 - Ha mai letto il report “Operazione Ladroni”, redatto dall’investigatore Cipriani dopo le indagini svolte su De Santis, o è a conoscenza che lo abbia letto Facchetti, a cui Tavaroli sostiene di averlo consegnato personalmente? Facchetti?
 
7 - Ha mai presentato un esposto alla magistratura a proposito dei sospetti di un sistema per condizionare gli arbitri, violando così la clausola compromissoria, come sostiene Tavaroli nel suo interrogato­rio del 29 settembre 2006?

8 - Era a conoscenza del fatto che Tavaroli aveva proposto a Facchetti di diventare una « fonte confidenziale » affinché i Carabinieri del nucleo operativo di Milano indagassero sui rapporti fra De Santis e Moggi?
 
9 - Conferma di aver detto il 23 marzo 2005 a Paolo Bergamo di esse­re soddisfatto della gestione dei due designatori poi accusati di essere uomini della Cupola di Moggi, nell'anno dell'indagine Calciopoli sostenendo che « rispetto a prima, ora siamo veramente nelle condizioni di stare tutti tranquilli. Così anche voi ( Bergamo e Pairetto, ndr) non dovete disperare» .

10 L'Inter, relativamente all'esposto sullo scudetto 2006, punterà sulla prescrizione e sull'improcedibilità (utilizzate da Palazzi per spiegare l'archiviazione sul caso Telecom nel 2007) in caso di procedimento disciplinare, visto che molti contatti sono relativi a Giacinto Facchetti.

 
 
 

Chiellini, stop di 30 giorni. Del Piero: Roma a rischio...

Post n°4361 pubblicato il 31 Marzo 2011 da nadir63l
 

 
Juve: per il difensore gli esami hanno evidenziato una "lesione di primo grado del muscolo retto femorale della coscia destra". Problema ai muscoli adduttori per il capitano che rischia di non farcela per la sfida con i giallorossi
TORINO, 31 marzo - Brutte notizie in casa Juve. Si è rivelato più grave del previsto l'infortunio di Giorgio Chiellini, che dovrà restare fuori dai campi di gioco per trenta giorni. Da valutare domani, invece, le condizioni di Alessandro Del Piero, vittima di un problema muscolare oggi in allenamento.

IL COMUNICATO - "Lo staff medico della Juventus, al termine dell’allenamento di questa mattina, ha diramato il seguente notiziario medico -recita la nota ufficiale sul sito del club bianconero- Questa mattina Giorgio Chiellini è stato sottoposto, presso l’Istituto di Medicina dello Sport e l’Ospedale CTO di Torino, ad esami strumentali che hanno evidenziato la lesione di primo grado del muscolo retto femorale della coscia destra. La prognosi per il completo recupero è di 30 giorni. Alessandro Del Piero, uscito anzitempo durante l’allenamento odierno, ha accusato un problema ai muscoli adduttori della coscia sinistra. nella mattinata di domani verranno effettuati gli accertamenti del caso. Jorge Martinez prosegue in campo il suo iter riabilitativo per smaltire l’affaticamento all’adduttore sinistro e le sue condizioni verranno monitorate giorno per giorno. Armand Traore oggi ha lavorato in palestra in seguito di un affaticamento ai muscoli adduttori della coscia destra. Le sue condizioni verranno valutate quotidianamente".

 
 
 

Onesto orientamento di Monti?

Post n°4360 pubblicato il 31 Marzo 2011 da nadir63l
 

glmdj


Immagine IPB

“La preservazione di figure che sono importanti per la storia del calcio...deve essere importante per chi come noi orienta l'opinione pubblica”.

Mi ritorna sempre in mente questa frase di Andrea Monti ogni qual volta mi trovo a leggere i suoi articoli su calciopoli. Nell’editoriale odierno, richiamato addirittura in prima pagina, si lancia in una “difesa” ad oltranza della posizione colpevolista della prima ora (come potrebbe essere diversamente?), prendendo spunto dalla visita di cortesia che Palazzi si accinge a fare al patron onestissimo nerazzurro.
Un articolo pregno di luoghi comuni che, letto da chi non conosce bene calciopoli, potrebbe orientarne il giudizio; ma forse lo scopo è proprio questo.
Velatamente giustifica l’interrogatorio con la scoperta delle nuove intercettazioni, precisando che sono state pubblicate da tutti i giornali (ma in che modo lo omette, chissà perché!); che la procura federale ha fatto “poco o niente, per attendere la sentenza del procedimento penale...” (quando vuole è garantista); che “la giustizia sportiva non è quella ordinaria: ha finalità e codici diversi perché differenti sono i reati” (il commento sempreverde); che “le tessere svizzere distribuite da Moggi è prova di colpevolezza in una frode calcistica” (perché lui sa cose che a noi umani non è dato sapere…).

Si fa portatore anche della giustificazione del palazzo per l’imbarazzante ritardo, cioè “la volontà di non turbare il campionato in corso” (ma che bravi ragazzi!) e suggerisce anche ad Abete di decidere “lunedì 23 maggio, subito dopo l'ultimo colpo di fischietto” (e che precisione!).
Rispolvera la ricostruzione di calciopoli, basata su un «così facevan tutti» che mette sullo stesso piano la triade e Facchetti, precisando che quest’ultimo non può difendersi (quindi giustifichiamo anche i comportamenti senza giudicarli?), ricordando infine come aveva commentato Moratti la notizia della convocazione: «doverosa ma ridicola». Non dimenticandosi di scrivere che l’inter “ finora è parte lesa” (non dimenticatevi: è la vittima di calciopoli!). Fatte le giuste premesse si prosegue sulla stessa falsariga…

Non fa mancare il suo commento all’attento lettore: “Onestamente non credo che la condotta di Moggi e compagni, già definitivamente condannata in sede sportiva, abbia la stessa natura e qualità dei goffi interventi di Facchetti. Ma certo, se quelle telefonate fossero state agli atti nel 2006, avrebbero suggerito ben altra prudenza nell'assegnazione del titolo” (come goffo è anche questo tentativo…), ricordando anche il povero Cannavò ed il suo commento: “lo scudetto 2005-2006 non andava assegnato, punto e basta” (beh.. se lo ha detto Cannovò allora…).

Un’arrampicata sugli specchi meritevole di premio nobel. Quello che un lettore informato legge in questo articolo è il tentativo di ridurre il tutto alla non assegnazione del titolo (il dubbio è sempre lo stesso: suggeriscono o scrivono l’esito?); difesa estrema della posizione colpevolista; far credere ancora a diversi contenuti delle conversazioni fornendone già la lettura (quelle di Facchetti e di tutti i nerazzurri sono meno gravi di quelle di Moggi!); e ricordando quel “ridicolo”, usato da Moratti, forse come aggettivo utile ad apostrafare questa convocazione anche da parte della gazzetta…

Perché, sia chiaro: “ciò che importa alla Gazzetta è uscire, e presto, dalla rissa senza futuro che avvelena il calcio italiano”, mica di avere giustizia o conoscere la verità.

Cari lettori, continuate a farvi orientare dalla Gazzetta, sono loro a stabilire anche per voi le cose a cui dare peso! Onestamente si intente!

L'articolo di Monti

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1503


 
 
 

Domani mattina interrogatorio di Moratti.... nei suoi studi a Milano!

Post n°4359 pubblicato il 30 Marzo 2011 da nadir63l
 

Assurda decisione del superprocuratore Palazzi.
© foto di Giacomo Morini

Della serie all'assurdo non c'è mai limite domani si svolgerà sì il tanto atteso interrogatorio del superprocuratore della Figc Stefano Palazzi a carico di Massimo Moratti, riguardo la vicenda esposto presentato dalla Juventus, ma non si effettuerà a Roma presso la sede della Procura Federale ma bensì a Milano nella sede degli uffici del presidente interista. Una decisione anticipata in questi giorni da vari quotidiani, da Repubblica a La Gazzetta dello Sport, e che lascia francamente sconcertati e a dir poco perplessi sulla volontà della Figc di analizzare i gravissimi contenuti nelle nuove telefonate dopo aver letteralmente decapitato in due settimane nel 2006 una squadra fortissima per situazioni analoghe se non, a nostro avviso, minori. Sarebbe come se la polizia effettuasse l'interrogatorio di un soggetto accusato per (facciamo un esempio) furto a casa sua, tanto per intenderci in quanto l'oggetto del contendere è lo scudetto rivendicato dai bianconeri che lo vinsero sul campo salvo poi vederselo assegnato all'Inter in quanto "prima società in classifica che non colloquiava con i designatori", cosa rivelatasi non vera. L'attesa è dunque per domani, nell'attesa rispolveriamo un vecchio detto che calza a pennello per definire questa bislacca situazione: se Maometto non va alla montagna......

 
 
 

Juve, ombre del passato oscurano il futuro...

Post n°4358 pubblicato il 30 Marzo 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB

di M. Vighi

Per costruire il futuro si parte dal presente, il quale inesorabilmente è legato al suo passato. E fino a che certi fantasmi non scompariranno, il futuro non potrà essere felice. Hanno voglia certi signori che gravitano nel mondo del calcio, giornalisti, opinionisti e financo calciatori (persino di casacca bianconera, ma sia chiaro “made in new holland” e non “made in Juventus”) a raccontarci che dobbiamo guardare avanti. Farsopoli è il punto di rottura che ha devastato il passato tirando su una riga anche agli anni precedenti al 2006, oggi si continuano a pagare le conseguenze e finchè giustizia non sarà non potranno che continuare a prodursi effetti nefasti anche in futuro. E così dalle colonne della homepage di GiulemanidallaJuve, laddove gravitano certi juventini che mi piace definire “con le palle”, quelli rancorosi che col fischio che la smettono di guardare indietro (che per inciso tutto significa tranne che non guardare avanti!), capita che si scriva ancora una volta di Zaccone. Anzi, più volte nemmeno una, sebbene siano passati quasi cinque anni. La definizione di comodo di chi teme la verità e la voglia di chi non smette di lottare (e non smetterà finchè non vinceremo) è la solita tiritera che siamo “complottisti” o “nostalgici”.

Avessimo un foglio sottoscritto e controfirmato con il sangue dei patti che ipotizziamo ci siano stati, avremmo già provocato una rivoluzione in Italia e non certo solo relativamente al mondo del pallone (sempre che qualcuno, sapendo noi essere in possesso di quel foglio, non ci avesse spedito anzitempo a riabbracciare l'Avvocato e il Dottore).
Non essendo così, non ci resta che fare 2+2.
L'avvocato Zaccone è talmente uomo di fiducia della famiglia da essere stato nominato per la difesa nel delicato caso dell'equity swap.
L'avvocato Zaccone è talmente uno squalo da essere stato nominato anche nel caso della Thyssen tra gli altri. L'avvocato Zaccone ha un curriculum tale che certo fare proprio il c.g.s. e quattro precedenti di diritto sportivo non poteva rappresentare un problema.
L'avvocato Zaccone, a meno che non si fosse trasferito a vivere in una navicella spaziale tra Plutone e Saturno nella primavera del 2006, su farsopoli non poteva non venire a conoscenza degli elementi cui siamo riusciti ad arrivare anche noi umili mestieranti del vivere alla giornata che di avvocatura ne mastichiamo meno che di cibernetica.
L'avvocato Zaccone, sempre che non si trovasse sulla famigerata navicella spaziale tra Saturno e Plutone, non può non essersi reso conto che in quella farsa di procedimento gli stavano sottraendo un grado di giudizio e ogni possibilità di difesa.
L'avvocato Zaccone ha richiesto pena congrua la B con penalizzazione. Dopodichè ha dichiarato che i suoi clienti erano pienamente soddisfatti del suo operato.
E noi saremmo complottisti?

I mezzi di informazione che hanno soffiato sul fuoco gettando benzina all’impazzata sono stati soprattutto Corriere della Sera e gazzetta dello sport (gruppo Rcs, andate a leggervi nel patto di sindacato chi sono i signori che contano), Repubblica e in generale il gruppo L’Espresso (rispolverate nella memoria la storia e le amicizie del signor De Benedetti) e La Stampa, il quotidiano di famiglia Fiat. Da aprile a luglio 2006 ne hanno scritte di tutti i colori, arrivando spesso e volentieri ad anticipare le sentenze (oltreché i contenuti delle telefonate violando il segreto istruttorio, ma ne valse il premio come giornalisti dell’anno, ricordate?).
E noi saremmo complottisti?

Fu salutata la vecchia gestione di Giraudo e Moggi che aveva portato i trionfi sportivi senza praticamente mai attingere dalla cassaforte della Exor, non senza prima averla ringraziata scaricandola da ogni difesa ed anzi avanzando una bella querela contro ignoti per falso patrimoniale in bilancio. “Sono state fatte cose riprovevoli” disse John Elkann, ben prima delle sentenze, proprio illo John che quando le accuse su sodali di famiglia nel caso “equità swap” venivano a galla chiedeva di aspettare gli esiti dei processi e fino a quel momento guai ad osare mettere in discussione i presunti colpevoli. Due metri due misure, eppure l’ingegnere mi ha l’aria di uno che non naviga propriamente a vista, sia che la rotta la tracci lui sia che gliela tracci qualcun altro. Il codice etico di casa Fiat si applicò in un caso, non nell’altro.
E noi saremmo complottisti?

Così l’ingegnere sostituì il vecchio management con gente di fiducia. La sua fiducia fu ripagata svendendo modello outlet Ibrahimovic e Mutu (a soci in affari rispettivamente dell’ingegnere e di Montezemolo) e portando al ponte di comando di corso Galfer signori che definirono lo scudetto di cartone un risarcimento agli amici (amici??) di Milano per il fallo di Iuliano su Ronaldo: gente che presentò e ritirò un ricorso al Tar sulla farsa che non poteva non vincere (ma presentandolo e ritirandolo de iure ci si preclude la possibilità di poter ripetere l’operazione, capisciammè!), e che in quattro anni ridusse la Juve alla New Holland.
E noi saremmo complottisti?

Nel frattempo c’è stato il processo Gea a Moggi, che ha sancito in primo e secondo grado l’assoluzione dall’accusa di associazione a delinquere, ovvero uno dei pilastri su cui poggiavano le accuse in quella estate 2006. Ne parla Tuttosport grazie a Moretti, Vaciago ed Oreggia, ma naturalmente dai giornali gruppo Rcs (che non è che abbiano cambiato proprietari nel frattempo) se ne guardano bene dal porre in evidenza la cosa, e così pure dal quotidiano La Stampa (ma la Juve mica era il giocattolino di casa Fiat?).
E noi saremmo complottisti?

A proposito di Tuttosport: il direttore nel 2006 era Giancarlo Padovan, che si pose troppe domande su farsopoli. Così casualmente ci fu un avvicendamento nella direzione del quotidiano che passò a tal De Paola, ex gazzettaro autore di splendidi trafiletti che profumavano di juventinità vera (“Juve non così”, qualcuno ricorda?). E così oggi, tra un resoconto di Vaciago ed uno di Moretti o di Oreggia, ogni tanto fa capolino sul quotidiano un qualche editoriale a firma De Paola dove si mette il becco su farsopoli e si fa un po’ di “casino” parlando di “tante cupole” (e dunque non escludendo quella moggiana, nonostante tanta sentenza anche ormai di secondo grado nel processo Gea).
E noi saremmo complottisti?

Tanto per concludere questo editoriale (complottista sia chiaro, se volete partecipare alla colletta dei fondi per pagarmi un buon analista mia moglie ed io vi saremo grati) ricordiamo pure che da circa un anno il nuovo presidente della Juventus è Andrea Agnelli. Essendo stato sempre a contatto con l’ambiente Juve versione triade, avendo avuto in Giraudo il tutore ed un secondo padre (ipse dixit), essendosi subito dissociato dalla farsa dal primo giorno che essa fu messa in atto, lecito riporre in lui un po’ di fiducia. I primi mesi della sua gestione non avrebbero dovuto passare inosservati. Per le dichiarazioni su farsopoli (“procedimento ridicolo”), per il non disconoscimento del passato (contrariamente al cugino), per la presentazione di un esposto che ha di fatto provocato la riapertura della procedura di assegnazione del cartone e sua revoca, per la revoca della partnership commerciale con il quotidiano sportivo rosa che in bella vista scintillava sulle poltrone delle tribune in questi anni, forse per impreziosire della sfacciataggine di chi valuta di rimanere impunito chi tanto si adoperò per svolgere ruolo attivo in quella estate il cui puzzo di marcio continua ad irritare le nostre narici.
Quegli stessi mezzi di informazione che non sono passati di mano in questi cinque anni e hanno alimentato e alimentano il sentimento popolare antijuventino, e ignorano volutamente le sentenze di primo e secondo grado del processo Gea e gli eventi in corso a Napoli nel processo a Moggi, oggi soffiano in direzione anti Andrea Agnelli. Partendo dalla gestione sportiva per arrivare a destabilizzare l’ambiente e persino delegittimarlo dall’interno.
E noi saremmo complottisti?

I complottisti rancorosi un po’ sfigati, ovvero noi (mi scuserete se amo essere sfigato anziché normalizzato e piegato al potere con tanto di sorrisetto sulle labbra, non contateci mai!), sono nati e cresciuti solo sul web (che vivaddio ancora non ha la censura, anzi un po’ sì, e casualmente intanto in ogni riforma di governo i fondi per il web vengono azzerati per darli alla televisione, così che prosegua ad educare… e forse sarà meglio non specificare i contorni e significati di tanto verbo, no?). Così qualcuno avrà anche pensato che il modo migliore per contrastarli è cercare di inficiare il loro stesso campo… (non fatemelo ripetere, siamo complottisti e la fortuna degli analisti). Così dopo i primi mesi in cui Andrea Agnelli si è esposto con l’esposto ma non solo, la corrente di critica verso il presidente è sempre più aspra. Ci si chiede se abbia il potere o se sia solo un fantoccio messo lì dal cugino (più che chiederselo si leggono un sacco di sentenze, come se non ne avessimo avute a sufficienza in questi anni) e soprattutto si invoca a gran voce affinché il nostro Andrea depositi istanza di revocazione ex articolo 39 C.G.S. per la riforma dei provvedimenti adottati nell'estate 2006 sulla base degli elementi emersi in questi anni (specie nel processo penale di Napoli in corso contro Moggi) e delle sentenze Gea. Noi che siamo complottisti abbiamo invece il timore che una presentazione odierna di tale procedura sarebbe esposta all'unica sentenza pronunciata sulla Juve attualmente (benchè abominevole) che vede Giraudo quale associato a delinquere, con la forte sensazione che in FIGC non si veda l’ora che Andrea Agnelli faccia questo passo (magari subito, perché in FIGC e nelle procure a noi complottisti sembra di vedere un insano tentativo di prendere tempo per cercare in qualche modo di celare ancora per un po’ una verità che prima o poi non potrà che venire a galla).

Il fatto è che noi complottisti sfigati (quanto mi piace essere sfigato anziché normalizzato) siamo prudenti e camminiamo rasenti al muro. Nella nostra bacata mente di complottisti (sfigati!) siamo fermamente convinti di aver visto di tutto dal 2006 ad oggi: un avvocato difensore che condanna il suo assistito, un pm che non vuole arrivare a sentenza, e ora persino un superprocuratore che interrogata a domicilio (Palazzi andrà ad interrogare Moratti nella sede dell’Inter…), e quindi prima di fare un passo al quale non potrebbe esserci più ritorno e che potrebbe precludere poi ogni azione futura (vedasi ricorso al Tar) siamo convinti che ci si debba rimuginare su anche più di 324 giorni se necessario…

Dimentico qualcosa?
Oh sì, ma già così questo è un editoriale troppo lungo che stancherà presto il lettore che avrà voglia di ritornare ai rotocalchi o al sogno di Neymar e di Bastos e l’arrivo di Spalletti in panchina. Magari capolista per un girone d’andata, prima di crollare a gennaio (le casualità, capita puntualmente da quattro anni a questa parte, lungi da noi porci domande da complottisti sfigati, meglio scaricare tutta la rabbia su Marotta e Delneri).
Avvertenza: maneggiare con cura questo editoriale. E’ redatto da uno juventino rancoroso, complottista (sfigato!) e soprattutto che crede ancora alle fate, visto che non vuole rassegnarsi ad accettare le farse (non solo quella juventina) nonostante l’età e gli impegni del quotidiano.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1501

 
 
 

Meani rassicura Copelli: «Sei dei nostri!»

Post n°4357 pubblicato il 30 Marzo 2011 da nadir63l
 

 
Il dirigente tranquillizza il guardalinee per gli attacchi di Foschi
TORINO, 30 marzo - «Uno di noi». Un coro da ultrà? No, la rassi­curazione con cui Leonar­do Meani, addetto agli abritri del Milan ai tempi di Calciopoli, tranquillizza un agitatissimo Cristiano Copelli, assistente che aveva commesso un errore piuttosto grossolano in Sampdoria- Palermo ( cam­pionato 2004- 2005), vinta dai blucerchiati 1- 0 grazie ad un calcio di rigore asse­gnato da Rodomonti, pro­prio su segnalazione del­l’assistente Copelli, per un presunto fallo di mano di Fabio Grosso. Il ds rosane­ro Rino Foschi è una furia, prima lo aggredisce in campo, poi attraverso i media: un vero e proprio massacro per un rigore che costa la qualficazione Champions al Palermo. A un certo punto, Copelli non ce la fa più e a chi chiede aiuto? A Leonardo Meani. E la telefonata del 19 aprile 2005, alle 9.52 è fra quelle intercettate sul­l’utenza di Meani.

Copelli: Leo? Ti disturbo? Hai due minuti da deicarmi?

Meani: Certo, dimmi

C: No, adesso mi sono rotto il cazzo, sai che non ho mai detto o fatto nien­te, perché ho sempre voluto andare avanti con le mi armi. Ma adesso ba­sta... ieri sera ho visto la trasmissio­ne Sky e c’era Foschi, c’era anche Franco Ordine, De Biasi, l’altro che non mi ricordo che c’è sempre... Sconcerti. Adesso Foschi ha girato...

M: Sì! Ha girato tutto!

C: Ha girato tutto come attacco per­sonale a me, tutto quanto. Io ho chie­sto scusa, io ho sbagliato, la manife­stazione non è stata corretta, chiedo scusa, però questo assistente dopo un errore del genere è inqualificabile, è una persona che non deve prende­re più in mano la bandierina. Andate­vi a prendere tutti gli articoli sono an­ni che ne ha combinato a non finire. Al che Bonan è intervenuto e ha det­to: guardi Foschi, che Copelli è uno degli assistenti internazionali ed è uno che...

M: E’ candidato ad andare ai Mon­diali

C: No, ha detto: uno dei più bravi. Al­lora Foschi ha detto: no, guardi non ha capito, questo non deve più pren­dere in mano una bandierina, non deve più uscire su un campo di cal­cio, è uno dei mali delle partite di cal­cio. E’ intervenuto De Biasi... .... e Fo­schi ha ribattuto: no Gianni, ti cono­sco da tanto tempo, ma non hai ca­pito questo assistente non deve più uscire. E allora no! Non ci sto...

M: Allora sai cosa faccio ora, chiamo Braida che è suo amico, e gli dico: senti, dì a Foschi di piantarla!

C: No, soprattutto, il problema qual è? Lui in campo mi ha detto di tutto e io sono stato zitto...

M: Sì, si vedeva il labiale che diceva: lasciate stare è pazzo, è pazzo!

 
 
 

JUVE, INTENSIFICATI I CONTATTI CON GASPERINI...

Post n°4356 pubblicato il 30 Marzo 2011 da nadir63l
 

Nuovi sviluppi per la corsa alla panchina bianconera.
© foto di Federico De Luca

Seppur resti sempre Luciano Spalletti il candidato favorito per diventare allenatore della Juventus della stagione 2011/12 le quotazioni di Gian Piero Gasperini sono salite divenendo la principale alternativa. A rivelarlo è l'inviato di Sky Paolo Aghemo che durante l'edizione odierna di Sky Sport 24 ha spiegato come si sono intensificati i contatti con il tecnico piemontese. Una scelta che sarebbe in controtendenza con la rosa attuale e le indicazioni di mercato data la passione dell'ex genoano per il 3-4-

 
 
 

Zaccone, avvocato al contrario...

Post n°4355 pubblicato il 30 Marzo 2011 da nadir63l
 

Giulemanidallajuve su calcio gp

Immagine IPB


Ritorniamo nel 2006: ricordate l’avvocato Zaccone? Cioè colui che ha ritenuto la serie B con penalizzazione una pena “congrua” per la società che si trovava a difendere; quella società, purtroppo per noi, era la Juventus. Con le sue parole - di fatto - la Juventus ha chiesto la condanna di Calciopoli evitando anche di ricorrere al TAR e dichiarandosi, di conseguenza, colpevole. E proprio come “colpevole” la Juventus continua ad essere etichettata dal quel maledetto 2006, anche dopo le rivelazioni portate alla luce dal processo di Napoli in tutta la loro gravità.
«I tifosi possono dire e pensare ciò che vogliono, io rispondo solo ai miei clienti, che sono pienamente soddisfatti del mio lavoro» ; con queste parole l’avvocato liquidava le feroci critiche seguite al ritiro del ricorso al TAR e chiariva, definitivamente, che le istruzioni date dai suoi “clienti” erano quelle che lo avevano spinto alla grave condotta processuale, culminata con la condanna alla serie cadetta della squadra più rappresentativa del calcio italiano.
In molti pensarono che la strategia dall’avvocato Zaccone non era altro che il prezzo fatto pagare con la Juventus (merce di scambio), in virtù di chissà quali altri accordi che allargavano l’orizzonte alle molte galassie Fiat e ai suoi massimi esponenti. Le solite teorie “all’italiana” ricche di misteri e accordi sottobanco, questa volta non al riparo da occhi indiscreti, ma davanti ad un incredulo popolo di tifosi.
Lo stesso avvocato si è trovato a difendere nuovamente la Juventus, questa volta sul caso “plusvalenze fittizie” , dove la società era indagata , sempre per volere dei suoi “clienti” – si diceva per evitare il rischio di una penalizzazione maggiore –, Zaccone chiese di patteggiare e pagare un’ammenda di circa 70 mila euro. Anche in questa circostanza, l’immagine è quella di un avvocato che prova ad ammettere la colpa del proprio assistito anziché difenderlo. Basta ricordare che la Juventus e suoi amministratori (Moggi, Bettega e Giraudo) sono stati successivamente “assolti perché il fatto non sussiste” per capire che l’ammissione di colpa non partiva da situazioni “indifendibili”, ma dalla semplice volontà di “non difendersi”, gettando nuovamente la zavorra sulla vecchia dirigenza.

Pur ammettendo che lo scenario di Calciopoli non è più quello del 2006, l’ultima dichiarazione dell’avvocato Zaccone sull’argomento non cambia, di fatto, la sua presa di posizione: «Se queste intercettazioni dimostrano le responsabilità di altre società, a me servono a poco perché la Juventus resta comunque coinvolta. Anche se tutti telefonavano al designatore, la consuetudine rimane pur sempre illecita. Tuttavia, cambierebbe la contestualizzazione di quei fatti, ci sarebbe una valutazione diversa del quadro generale in cui si muovevano le società di calcio. E anche la linea giudicante avrebbe potuto essere più morbida.»
L’avvocato, con fama da galantuomo, iscritto all’albo del Foro di Torino dal 1951, ha affrontato innumerevoli processi e cause di enorme rilevanza. Ricordiamo soltanto la difesa di Grande Stevens nel processo sull’equity swap dove non ha chiesto di patteggiare, ma si è spinto ad una difesa estrema arrivando a chiedere al tribunale di valutare la costituzionalità della norma sull’aggiotaggio informativo. Come dire, quando c’è la volontà, l’avvocato lavora per il bene del cliente senza lasciare nulla di intentato. Attualmente è uno degli avvocati della Thyssen, nella nota vicenda che ha visto la morte di diversi operai nell’acciaieria torinese.
Già nel 2006 per molti era chiaro che il comportamento dell’avvocato, che veniva lautamente pagato (500.000 €) per non difendere la Juventus e condannarla alla serie B, era dettato da una chiara volontà dei suoi “clienti” , cioè di chi a quel tempo rappresentava la società Juventus F.C.

Oggi, alla luce della "nuova verità" emersa nel processo a Napoli, c'è ancora qualcuno che nutre dei dubbi sulla condotta degli ex dirigenti, di fatto condannati dalla complicità dell'avvocato Zaccone?

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1500

 
 
 

UCRAINA-ITALIA: CHIELLINI ESCE PER INFORTUNIO..

Post n°4354 pubblicato il 29 Marzo 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Tegola per la Juventus e preoccupazione per Gigi Delneri. Al 16' del primo tempo della gara amichevole, in corso, tra Ucraina ed Italia, il difensore azzurro e bianconero Giorgio Chiellini ha dovuto abbandonare anzitempo il terreno di gioco per un fastidio muscolare alla coscia (fitta alla parte alta del quadricipite), sul risultato di 0-0 (11' dopo l'Italia è passata in vantaggio con gol di G.Rossi), nel tentativo di rincorrere un pericoloso attacco dei padroni di casa. Lo staff juventino si augura che il ct Prandelli abbia scelto di sostituire "Chiello" (al suo posto debutto per Astori, difensore del Cagliari) soltanto per precauzione e non per un problema grave. Domenica sera, infatti, c'è un importantissimo posticipo in terra capitolina tra Roma e Juventus,  determinante per il futuro europeo (almeno Europa League) della Vecchia Signora ed affrontarlo senza un gladiatore come Chiellini sarebbe davvero un bel guaio, come se, quest'anno, la Juventus non ne avesse avuti già abbastanza. C'è da dire, però, che la prima impressione ha fatto pensare che per il difensore toscano si sia trattato solo di un'uscita dal campo a scopo precauzionale. Il giocatore ha abbandonato il rettangolo verde con un'andatura abbastanza tranquillizzante e questo dovrebbe scongiurare uno stop prolungato.

 
 
 

Affare Quagliarella: entra Melo?

Post n°4353 pubblicato il 29 Marzo 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

E' sempre alla ricerca di uno sconto la Juventus per acquisire interamente Fabio Quagliarella, autore di una gran prima parte di stagione prima del crack al ginocchio del 6 gennaio contro il Parma. Il giocatore, in prestito con diritto di riscatto dal Napoli, quasi certamente diventerà bianconero per intero al termine della stagione ma il direttore generale Beppe Marotta è alla ricerca del modo di pagare meno di quei 10 milioni, cifra a cui è fissato il riscatto. Secondo l'edizione odierna de "Il Mattino" potrebbe entrare nella trattativa Felipe Melo, il brasiliano infatti potrebbe lasciare Torino al termine della stagione e i partenopei, alla ricerca a loro volta di un mediano, potrebbero cogliere al balzo l'occasione per collimare entrambe le esigenze.

 
 
 

VINOVO, ripresa senza gli "azzurri". Krasic e Sorensen in gruppo. De Ceglie a parte ...

Post n°4352 pubblicato il 29 Marzo 2011 da nadir63l
 

Oggi pomeriggio la Juventus è tornata al lavoro al centro sportivo di Vinovo, dopo i due giorni di riposo concessi da mister Delneri. Assenti naturalmente i sei azzurri, impegnati stasera nell'amichevole di Kiev contro l'Ucraina. Erano invece presenti Krasic e Sorensen, rientrati anzitempo dalle rispettive nazionali. Milos, infatti, salterà per squalifica la sfida di stasera tra la sua Serbia e l'Estonia, mentre il giovane difensore ha lasciato in anticipo il ritiro dell'Under 21 danese per una lieve contusione, peraltro già smaltita. Entrambi si sono allenati regolarmente assieme al resto del gruppo. I bianconeri, 13 in tutto, hanno sostenuto il riscaldamento in campo e hanno proseguito con un esercizio di conduzione palla tra i “cinesini”, prima di rientrare in palestra. Successivamente i giocatori, a piccoli gruppi, sono tornati in campo, per affrontare una serie di test atletici e di ripetute. A parte ha lavorato Paolo De Ceglie che prosegue nel suo programma di recupero.
Il programma della settimana proseguirà con tre sessioni mattutine nelle giornate di mercoledì, giovedì e venerdì. Sabato, vigilia pomeridiana e partenza per Roma.

 
 
 

I consigli poco convincenti di Sconcerti

Post n°4351 pubblicato il 29 Marzo 2011 da nadir63l
 

glmdj


Immagine IPB

di M. Lancieri

Le idee di Sconcerti mi lasciano come sempre molto perplesso, anche in considerazione del fatto che ormai tutti noi conosciamo gli intenti di tanti giornalisti, quando si parla di Juve.
Secondo Sconcerti, “per la prima volta ci sono ricchi più ricchi (degli Agnelli, ndr), per la prima volta è meno chiaro cosa sia la Fiat, quale sia il suo centro”. Per la prima volta ci sono ricchi più ricchi? Il giornalista arriva un pelino in ritardo, visto che questi discorsi già si sentivano alla fine degli anni ‘80, quando il Milan faceva sfracelli e la Juve stava a guardare. Che poi si tiri in ballo la Fiat in un momento di grandi risultati come questo è quasi paradossale. Cosa dire allora della Fiat anni ‘90, che non azzeccava un modello neanche per sbaglio? Eppure, la Juve in quegli anni vinceva. Non raccontiamoci balle: la Juve attualmente fatica per una sola ragione, che si chiama Farsopoli e che anche Sconcerti contribuì a creare.

Ancora Sconcerti: “C’è nella Juve attuale un’importanza della piazza che non si ricorda in nessuna epoca. Mi sembra questa la vera differenza tra tutte le Juventus precedenti e questa di Andrea Agnelli”. Per valutare la veridicità delle parole di Sconcerti, va ricordato che la Juve di Andrea Agnelli è solo quella dell’ultima stagione, che ha preso un DS ed un allenatore criticati dai più ancora prima di cominciare, è quella che ha portato a casa tanti giocatori nonostante il parere discordante di molti tifosi, è quella che ha ceduto (a mio parere sbagliando) autentiche leggende come Trezeguet, è quella che ha riesumato lo spettro di Farsopoli, nonostante gli inviti a soprassedere da parte di quasi tutti i mass-media e nonostante tanti illustri tifosi sostenessero e tuttora sostengano che “bisogna guardare avanti”. Tutto si può dire di Andrea, tranne che “insegua” i propri tifosi: semmai, a differenza di chi l’ha recentemente preceduto, l’attuale Presidente è anche tifoso. Ed è comprensibile che a tanti anti-juventini la cosa non vada a genio.
Ma è in particolare quel riferimento a “tutte le Juventus del passato” ad indisporre. La Juve degli scorsi anni, quella di Elkann, Cobolli Gigli, Blanc e (anche se in misura minore) Secco, non prese Stankovic perché i tifosi non lo volevano (e non dico che sia stato un errore, ma è un dato di fatto), acquistò Diego per regalare il “fenomeno” alla piazza, strapagò tanti giocatori perché in quel momento “andavano di moda” (Amauri, Melo, ecc., senza contare lo scampato pericolo di D’Agostino, che l’Udinese ci voleva vendere a 25 milioni e sul quale tentennammo!!!). Ripercorrendo la storia bianconera, perché non ripensare alla Juve 1990/91, quando a prendere le decisioni era quello stesso Montezemolo a cui ancora oggi vanno i ringraziamenti di Blatter per avere contribuito alla distruzione della Juve nel 2006? Nel ‘90, dopo le vittorie milaniste, Montezemolo pensò bene di regalare ai tifosi bianconeri il sogno del calcio-Champagne, delle vittorie spettacolari, per poi naufragare miseramente. Di quella Juve vogliamo parlare?

Ma il punto saliente è un altro. L’articolo di Sconcerti puzza un po’ di qualcosa già sentito negli ultimi anni. Non è per caso che il vero ed unico fastidio derivi dal fatto che Andrea sembra ascoltare anche la voce dei “dissidenti” di internet? Quelli che non hanno mangiato la minestra farsopolara e non sono andati in piazza con le bandiere “Bonjour Président”, quelli che non hanno ascoltato l’invito a “guardare avanti”, quelli che un indegno presidente del recente passato definì di Serie C.
Gli inviti ad ascoltare gli illuminati alla Vocalelli, anziché il popolaccio di internet, non convincono del tutto. Strano, eh?

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1499

 

 
 
 

     

 

http://www.wikio.it

Iscritto su Social Sport.net – aggregatore di sport

 

BENVENUTO

 

 
 
 
I made this widget at MyFlashFetish.com.
 

STADIO OLIMPICO

 

 

ale seba

 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

bellessosncalzacknadir63lvolusturinstarasdbalestrategeorgatosscosapensimarcotavolacciivog19810ahf.martinengQuivisunusdepopulolacky.procinocescandrea
 
 

 

PRIMA PAGINA

 
Votami su Mr.Webmaster! PageRankTop.com
 

Statistiche gratis

Contatori visite gratuiti
 
 

Registra il tuo sito nei motori di ricerca

Submit Your Site To The Web's Top 50 Search Engines for Free!

 

contatore sito web Blog Directory BlogItalia.it - La directory italiana dei blog Contatti msnFeed XML offerto da BlogItalia.it

juveland    Web Directory Italiana

Scambio Link Ricercasiti.net directory segnala il tuo sito gratisTop Italia

 

 

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963