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Messaggi di Aprile 2011

Le associazioni bianconere: "Elkann vuole il sostegno dei tifosi? Prima ci stupisca con un maxi aumento"

Post n°4610 pubblicato il 30 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di Filippo Gabutti

L'idea di John Elkann di "coinvolgere maggiormente i tifosi" ha generato reazioni contrastanti tra le "associazioni" juventine, ovvero quei sodalizi nati dopo calciopoli con l'obiettivo di seguire da vicino le vicende giudiziarie e la vita del club bianconero. Il quotidiano torinese Tuttosport ha raccolto i pareri di Salvatore Cozzolino (Ju29ro), Giuseppe Belviso (GiulemanidallaJuve) e Paolo Aicardi (Associazione piccoli azionisti della Juventus).
Cozzolino, presidente Ju29ro: "Prima di chiedere i soldi ai tifosi, dovrebbero metterli l'azionista di maggioranza e in qualche modo...stupirci. Se i tifosi vedessero un impegno notevole da parte dell'azionista per il rilancio sportivo del club, potrebbero nuovamente incendiarsi e aderire a qualsiasi nuova iniziativa. Per intendersi servirebbe un colpo a sorpresa, un grande colpo, che togliesse qualsiasi alibi. Anche perchè se vogliono proprio parlare chiaro, quello su cui i tifosi vorrebbero sentirsi rassicurati prima di dare il loro contributo economico sono le capacità professionali di chi li dovrà poi gestire. Detto questo, ben vengano nuovi modi di finanziare il club: sul nostro sito sono state avanzate proposte in questo senso e sono curioso di vedere con quali strumenti e modalità pensano di operare. Anche perchè in fondo la Juventus ha già un gruppo di tifosi, i suoi azionisti, ai quali dovrebbe dedicare più attenzione".
Giuseppe Belviso, presidente Giulemanidallajuve: "Non vorrei che passasse il concetto dei tifosi come vacche da mungere. Ci dovrebbero spiegare bene come e chi li gestirebbe quesi soldi. E poi quale sarebbe il progetto?".
Paolo Aicardi, presidente e fondatore dell'Associazione dei piccoli azionisti della Juventus: "Se la Exor sosterrà il piano di rilancio anche noi faremo la nostra parte e contribuiremo alla capitalizzazione del club. Ci sono società che compiono aumenti di capitale ogni anno. E la Juventus, invece, nel 2002 ha addirittura distribuito un dividendo ai suoi azionisti....Esistono comunque altri sistemi di finanziamenti sia legati ad attività d'investimento, come l'emissione dei prestiti obbligazionari, sia a iniziative di marketing. Per esempio, l'abbonamento costa 300 euro, ma se il tifoso vuole diventare abbonato sostenitore ne versa il doppio. Con lo stesso criterio si punta sull'associazionismo. invece lascerei stare gli sms perchè non c'è garanzia".

 
 
 

1° maggio di lavoro per la Juventus...

Post n°4609 pubblicato il 30 Aprile 2011 da nadir63l
 

Il 1° maggio, festa dei lavoratori, i bianconeri non potranno riposare. Domani, infatti, è la vigilia di Lazio-Juventus, gara fondamentale per la "Vecchia Signora", chiamata ad espugnare lo stadio Olimpico di Roma per continuare a cullare sogni europei.
La seduta di rifinitura si svolgerà al centro sportivo di Vinovo nel pomeriggio e sarà preceduta dalla conferenza stampa di mister Delneri, fissata per le 14.00.
Allenamento pomeridiano anche per la Lazio, in campo a Formello alle 15.00.

 
 
 

BRAVO BUCARO... SI VA ALLE FINALI...E BRAVO DE CEGLIE...

Post n°4608 pubblicato il 30 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nel calcio non c'è mai nulla di scontato. Sembrava che alle finali ci andasse la Fiorentina a cui bastava una vittoria in casa con il Livorno e invece no... i viola dovranno passare le forche caudine dei play-off per accedere alle fasi finali del campionato Primavera.

La Juventus passa con il Bologna 4-0 e in virtù del pareggio casalingo viola va alle finali. I bianconeri passano come secondi a 54 punti, mentre la Fiorentina, che con un punto arriva a 52, scende al terzo posto. Da segnalare l'ottimo ritorno di Paolino De Ceglie, novanta minuti contro il Bologna, ecco le parole di Paolo a fine gara: "Sono contento, quello di oggi è stato un buon test. La soddisfazione maggiore è per il fatto di non aver avuto problemi al ginocchio e neppure la paura di affrontare i contrasti. Alla fine ero davvero stanco, ma è naturale considerando che da sei mesi non giocavo una gara ufficiale. Si possono fare tutti gli allenamenti del caso, ma una partita ha un valore sicuramente diverso. Mi fa piacere che la Primavera abbia vinto e che abbia passato il turno. Prima della partita l’ho detto a mister Bucaro di aver fiducia e che i conti li avremmo fatti alla fine".

 
 
 

MATRI A RADIO DEEJAY: "VOGLIO RESTARE ALLA JUVE"

Post n°4607 pubblicato il 30 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Alessandro Matri è il bomber juventino, senz'altro, sulla cresta dell'onda, più degli altri. Non solo in senso metaforico, riferendoci alle sue ottime prestazioni in maglia bianconera da quando è arrivato a gennaio, ma anche in senso letterale: il numero 32, infatti, è stato ospite sulle onde radiofoniche di Radio Deejay, all'interno del programma Deejay Football Club. Il calciatore nato a Sant'Angelo Lodigiano ha risposto alle domande dei suoi fans, ma anche a quelli che ancora non mandano giù il suo addio al Cagliari. La prima domanda è arrivata proprio dalla curva nord rossoblù secondo cui Matri è approdato alla Juventus in cerca di una grande squadra dimenticando che il Cagliari, per loro, lo è: "Sono cose che ho già sentito -dice Matri-. So di aver lasciato una squadra importante, ma sono approdato in un top team con obiettivi diversi da quelli del Cagliari": Qualcuno insinua che l'attaccante bianconero, in realtà, avrebbe preferito il Milan, società che lo ha visto protagonista nelle sue giovanili: "Non è assolutamente vero. Dopo tre anni e mezzo a Cagliari non avevo preferenze: è arrivata la Juve e non mi posso proprio lamentare, perché sono nella squadra con più scudetti in Italia". E sul momento che sta attraversando la squadra, l'attaccante afferma: "Gli obiettivi sono sempre più distanti. Il pareggio di domenica non ha sicuramente agevolato la nostra classifica; dobbiamo continuare a dare un senso a questo campionato cercando di raggiungere gli obiettivi di domenica in domenica". 7 gol in 12 partite: una media realizzativa altissima per Matri, vero goleador che si è calato alla grande in una realtà complicata e di grandi responsabilità come quella bianconera. Inoltre, il suo modo di esultare ha, da subito, conquistato i tifosi della Juventus, ma, sull'argomento, il "Mitra" juventino preferisce mantenere il segreto: "Se spiego cosa significa dopo è finita: se fa piacere ai tifosi spero di provare ancora quest'esultanza". Ma cosa significa, secondo Alessandro Matri, essere un giocatore della Juventus, adesso? "Sicuramente è bello per qualsiasi giocatore ed anche se non si sta lottando per grandi obiettivi; di certo la società sta costruendo qualcosa di importante per il futuro. Da dove si percepisce la grandezza della Juventus? Senza dubbio dal suo passato, che conoscono tutti, ma anche dalla società e dagli altri calciatori che ci giocano". Lunedì sera, la Vecchia Signora farà visita alla Lazio, squadra in piena lotta Champions League: "Sarà una sfida difficilissima perché loro stanno lottando per un obiettivo molto importante". La questione allenatore imperversa nell'ambiente bianconero; il prossimo anno non è ancora certo se la guida tecnica sarà ancora affidata a Delneri o, come sembra, Marotta si sta guardando intorno per rimpiazzare il mister friulano con Mancini, Mazzarri, Villas Boas o altri. E lo spogliatoio cosa ne pensa? Se ne parla? "No, assolutamente non se ne parla all'interno del gruppo e anche se accadesse certamente non lo direi". Il futuro di Matri, si sa, non è ancora del tutto chiaro, visto che l'attaccante è a Torino in prestito e la Juventus dovrà sborsare intorno ai 15 milioni di euro per acquistare l'intero cartellino dell'attaccante di proprietà del Cagliari. Marotta ha più volte dichiarato che la Juve punta forte su Matri e Quagliarella, la coppia del prossimo anno. Entrambi sono ancora da riscattare, ma sembrano esserci pochi dubbi a riguardo. Ale Matri, sulla questione, ha le idee chiare: "Spero di rimanere alla Juventus. Un'esperienza all'estero? Mi interessa, ma non adesso perché ho raggiunto la Juve, che era il mio obiettivo e voglio rimanerci".

 
 
 

CHIELLINI: "Via dalla Juve? Ci tengo a giocare nel nuovo stadio, magari con Aguero. Con la Lazio vinciamo 2-1..."

Post n°4606 pubblicato il 30 Aprile 2011 da nadir63l
 

Il difensore toscano mette a tacere qualsiasi voce
© foto di ALBERTO LINGRIA

Evidentemente, siamo nella settimana dei giuramenti d'amore. Dopo che Marchisio ha fatto intendere che il suo futuro senza dubbio sarà alla Juventus, così come Alessandro Matri che a Radio Deejay ha espresso il desiderio, che quasi certamente verrà esaudito, di essere riscattato da Marotta&Co., al coro di bianconeri fedeli alla causa si è aggiunto anche Giorgio Chiellini, che ha voluto mettere la parola fine alle numerose voci di mercato che vorrebbero il difensore lontano dai colori bianconeri. Chiello vuole riprendersi la Juventus, in tutti i sensi, a partire dal campo. Lunedì sera, nel posticipo contro la Lazio, il numero 3 tornerà ad occupare il ruolo di centrale di difesa in coppia con Barzagli dopo lo stop forzato per il malanno muscolare accusato nell'amichevole internazionale dell'Italia contro l'Ucraina. La volontà del colosso toscano è quella di continuare con la Vecchia Signora e le insistenti (e a volte antipatiche) insinuazioni di mercato vengono snobbate dall'interessato ai microfoni di 'Sky Sport': "Dopo una stagione così difficile, onestamente anche dal punto di vista personale con alti e bassi - forse, per vari motivi, la stagione con più difficoltà da quando sono alla Juventus - è normale che si possa fare anche il mio nome tra le cessioni, quando si parla di soldi e di bisogno di risorse. La verità è che ora come ora non mi interessa, anche perchè io devo giocare, poi sarà la società a decidere. Io non credo che poi ci sarà tutta questa cosa. Io credo che poi rimarranno tanti rumors, tante voci che è normale ci siano in questo periodo. L'unica cosa che mi interessa ora è star bene e finire bene la stagione". La prossima stagione dovrebbe essere più interessante rispetto alle ultime, abbastanza deprimenti; questa è l'intenzione della società, pronta ad investire in qualche campione di grande qualità e a tornare ai fasti d'un tempo (almeno così dicono). Inoltre verrà inaugurato il nuovo impianto juventino, avvenieristico ed innovativo rispetto agli standard italiani. Un appuntamento che Giorgione non vuole affatto perdersi: "Se mi piacerebbe giocare nel nuovo stadio della Juve? Sì, ci terrei tanto. E la Juve, anche per questo motivo, avrà la priorità sul resto. Magari vorrei farlo con in squadra il Kun Aguero", ammette il difensore bianconero.  Ma prima di pensare a ciò che accadrà tra qualche mese, la squadra di Delneri ha degli impegni quantomeno da onorare e le ultime due uscite non sono state proprio indimenticabili: "Ho sofferto troppo a guardare la Juve da fuori. Se pensiamo ancora alla Champions? C'è poco da pensare, nel senso che bisogna vincerle tutte, fare i conti e sperare. Sicuramente i due punti di sabato persi così ci avrebbero fatto comodo, però adesso bisogna cercare comunque di cancellare quel momento e guardare solo avanti. Lunedì sarà una partita affascinanate, perchè comunque la Lazio si gioca la Champions".
Giorgio parla nel dettaglio del prossimo avversario: "La Lazio è in un momento positivo. La sconfitta di Milano è stata anche abbastanza bugiarda, perchè avevano davvero avuto l'occasione di raggiungere l'Inter e di superarla in virtù degli scontri diretti. Sono stati un po' sfortunati, l'Inter è venuta fuori con grande caparbietà, però la Lazio è una squadra in salute e speriamo che per noi - come avvenuto quest'anno - sia una partita buona contro una grande squadra".
Infine un pronostico: "Come finisce Lazio-Juve? Chiellini-Krasic, 2-1, va bene", conclude Giorgio.

 
 
 

Un Pm dall'alto profilo...

Post n°4605 pubblicato il 30 Aprile 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB
di Gildo75

Più di mezzo miliardo di utenti registrati, vuoi vedere che non ci sia pure qualche solerte (pseudo)tutore della legge? Impostiamo la nostra ricerca su “Giuseppe detto Peppeniello”. Di tutti i profili ce n'è uno con poche restrizioni della privacy. Diamo un'occhiata.

Nelle info si apprende che Peppeniello è di sesso maschile, è nato nel 1965 ed è laureato in legge. Attuale datore di lavoro: Ministero di Grazia e Giustizia. Scopriamo subito che Giuseppe detto Peppeniello ha molti amici: Giandomenico Lepore, Maurizio Galdi, Roberto Porto...
Al contrario di tutti gli altri utenti di FB, al posto del tasto "mi piace" Peppeniello ha un pulsante con due opzioni: “piaccia o non piaccia”.

Tra le pagine preferite dal nostro ci sono: “Odio la letteratura giudiziaria”, “Mi fumano in locali pubblici”, “Viva il migliore allenatore d'Europa”, “Ho due palline ammaccate, una calda e una fredda”, “Speriamo che questa ci fa parlare”, “Mi piacciono le sensazioni forti”, “L'ho sentito dire”.

Tuttavia quello che racconta fedelmente gli utenti di FB è la bacheca. Leggiamo.

  • Giuseppe detto Peppeniello ha stretto amicizia con Attilio Auricchio.
  • A “Giuseppe detto Peppeniello” piace lo stato di Bruno Catalanotti
  • Giuseppe detto Peppeniello ha modificato la propria situazione sentimentale, ora è libero da Beatrice.
  • Giuseppe detto Peppeniello parteciperà all'evento “Argentina 78, un caffè con Sanetti”.
  • Giuseppe detto Peppeniello è stato taggato in questa foto con Attilio Auricchio e Massimo Moratti.
  • Giuseppe detto Peppeniello ed altri due si sono iscritti al gruppo “Quelli della ricusazione”.
  • A Giuseppe detto Peppeniello e ad Attilio Auricchio piace “Dogana di Chiasso”.
  • Giuseppe detto Peppeniello tramite Michele Di Laroni, “By-cup del sistema”, diventa fan.
  • Giuseppe detto Peppeniello ha cominciato a giocare a “SIMville, come presumibilmente attribuire una scheda telefonica”.
  • Giuseppe detto Peppeniello ha creato il gruppo “Filippo Brunelleschi è un cupolaro”.
  • Giuseppe detto Peppeniello ha modificato la sua situazione sentimentale, ora ha una relazione stabile con un Capuano.
  • Giuseppe detto Peppeniello si è iscritto al gruppo “Fancazzisti della requisitoria”, diventa fan.

Purtroppo quando abbiamo provato a mandargli un messaggio il sistema ci ha ricordato che Giuseppe detto Peppeniello condivide solo alcune informazioni, per mandare un messaggio devi entrare in ascensore con lui.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1566

 
 
 

Ridimensionamento Juve: Dopo La Squadra, Tocca Ai Tifosi...

Post n°4604 pubblicato il 30 Aprile 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB


Ai concetti confusi e memorizzati male di John Elkann siamo ormai abituati. Chi si aspettava delle risposte chiare, specialmente sugli argomenti più caldi, è andato incontro a una delusione annunciata. I meno delusi, come sempre accade quando parla Giòn, sono i direttori e gli impiegati dei principali quotidiani sportivi. A leggere loro, infatti, pare che sia partito – per l’ennesima volta – il progetto vincente che riporterà la Juve sul tetto del mondo.

Per il solito De Paola le parole di Giòn sono state addirittura chiare. Secondo il direttore, del giornale ripudiato dalla Juventus ma non da chi l’ha affossata, Elkann avrebbe dato conferma di un decente aumento di capitale quantificabile tra i 90 e i 120 milioni. A fine editoriale tende poi a sottolineare la (poco) rassicurante sintonia tra l’Elkann originale e quello acquisito; roba da far tremare i polsi.

Stesso ottimismo, seppure con cifre diverse, trapela dalla prima pagina del giornale diretto dall’amico (loro) Vocalelli. Qui la ricapitalizzazione viene quantificata in 60 milioni, cioè andrebbe a tappare il buco in bilancio; il «bisogno», come lo ha definito Giòn. Avendo presente l’amore degli Elkann per i nostri colori e la grande e duratura sinergia quinquennale con Vocalelli, mi pare l’opzione più credibile.

Ora, che l’aumento sia di 60 o di 100, in entrambi i casi non si lancerebbe alcun progetto vincente. Piuttosto si punterà a non aggravare la situazione, mantenendo stabili il bilancio e la posizione in classifica della Juventus.
Il consueto capitolo del “fair play finanziario” non è stato trascurato dai media, garantendo anche qui grande appoggio all’oculatezza del piccolo fiammiferaio; al dito dietro al quale si nasconde da anni. Se questo “fair play” non ci sarà? Se sarà rinviato di volta in volta? Il presidente di Exor ha tenuto conto di questo rischio? Ha un piano dedicato o continuerà a improvvisare sulla pelle dei tifosi bianconeri? Perché i segnali reali, quelli che gli impiegati tendono a occultare insieme a certe intercettazioni, vanno tutti nella direzione opposta alle promesse elettorali di Platini.

Tornando ai giornali: festa grande alla Gazzetta con un Giòn nerazzurro in copertina. Investimento da 100 milioni e, soprattutto, tiene a rilevare che «nelle parole dell’azionista di riferimento non si fa alcun cenno alle pastoie di un passato recente che è solo zavorra». Dicesi pastoia “Legame, ceppo che impedisce il libero movimento delle gambe, dei piedi” (Hoepli); insomma: farsopoli. La “pastoia” in cui si è impigliata la Gazzetta stessa portando costanti cali di vendite e figuracce.
In realtà Elkann qualche parola l’ha detta, nuovamente in contrasto con le vacue promesse del cugino: «La cosa importante è essere chiari e dare la percezione di trattare tutti nello stesso modo. Questo è quello che conta di più per noi».
Tradotto: Non richiederemo gli scudetti indietro ma ci accontenteremo della revoca di quello assegnato a tavolino. Se poi aggiungessero di non poter condannare l’inter per via della prescrizione sportiva, ritenendola comunque colpevole, allora la “percezione” dell’equità di trattamento sarà pienamente soddisfatta. Se vorrete illudervi del contrario, liberi di farlo. Giòn, su questo punto, è chiaro e coerente dal 2006. Così com’è coerente nel prendere in giro la nostra tifoseria.

Vorrebbe «coinvolgere i tifosi», cioè scaricare sul tifo le responsabilità economiche della società. Non ci sono soldi? La colpa è dei tifosi che non li mettono! I tifosi devono pagare per lo stadio, le attività commerciali collegate, il merchandising, ricapitalizzare (piccoli azionisti) e magari pure inviare soldi in busta chiusa. Per che cosa poi? Per consentire alla società di non difendere né la Juve né chi la finanzia, come accade quotidianamente.
Vacche da mungere con meno diritti di una vacca vera.

Infine l’apoteosi del ridicolo: «I modelli di successo in Europa sono molto legati alla partecipazione dei tifosi e del territorio alla realtà sportiva, come avviene per il Barcellona che ieri ha ottenuto una grande vittoria e per il Bayern». Nel 2006 non gli andavano bene le plusvalenze, nel 2011 non gli va bene che la Juventus sia quanto di più lontano ci possa essere dal legame col territorio. Bianconeri di Palermo: o vi trasferite a Torino o non servite a nulla. A dire la verità, tale parte di progetto sta funzionando alla grande: secondo le ultime stime, i tifosi bianconeri sarebbero 7 milioni per IPR e poco più di 8 milioni per CRA; nel 2005 eravamo in 14 milioni. Anche se all’epoca non c’era distinzione tra tifosi e simpatizzanti, pare ovvio che l’ex squadra più antipatica d’Italia (“progetto smile” riuscito) non potesse essere costituita per metà da simpatizzanti. Erano tifosi che è meglio perdere piuttosto che trovare? Elkann è d’accordo.

Riavvolgendo il nastro all’ultima frase di Giòn, nominare il Barcellona proprio in questi giorni è autolesionistico. La Juventus registra attacchi mediatici e mancanza di rispetto tutti i santi giorni. Non ce n’è uno in cui la bile del tifoso juventino possa rientrare nella norma. Quando il buon nome del Barça è stato messo in discussione dalla squadra rivale, io non ho sentito nessun avvocato blaugrana chiedere una penalizzazione o dire di rifarsi ai valori di Mourinho. Piuttosto ho letto: «La motivazione di questa denuncia sta nella volontà del presidente Sandro Rosell di difendere la storia e il prestigio del nostro club, i suoi soci, i suoi allenatori, i suoi giocatori e i suoi dirigenti. È assolutamente inaccettabile che qualcuno possa rimettere in discussione la nostra storia, i nostri titoli e perfino il nostro rapporto con l’Unicef». Poco importa chi ha ragione e chi ha torto, sono espressioni (a cui seguono i fatti) che ti rendono orgoglioso, che
aumentano il senso di appartenenza.

Giòn, leggi le idiozie che avete detto dal 2006 a oggi e trova le differenze. Non c'è da stupirsi se i tifosi/simpatizzanti del Barça continuano a crescere in tutto il mondo e quelli della Juventus no. Trova inoltre le differenze tra lo staff dirigenziale del Barcellona e quello della Juventus, dove tra poco su Twitter si andranno a cercare pure gli sponsor; magari radicati sul territorio, perché non un gommista di Torino? “Fantastici sconti del 15% sulle gomme Pirelli per i Juventus Member”, un successone mio caro!

A vampetinho glielo spieghi tu però...
«Sono Gabriel Appelt Pires. Spero di giocare da titolare, di poter lottare per vincere il campionato»

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1565

 

 
 
 

Gli agenti di Aguero in Italia per incontrare la Juve

Post n°4603 pubblicato il 29 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di Image Photo Agency

Sembra prendere sempre più piede l'ipotesi di un trasferimento alla Juventus dell'argentino dell'Atletico Madrid Sergio Aguero (22). Calciomercato.it ha lanciato una clamorosa indiscrezione sugli sviluppi a breve termine della trattativa tra la Vecchia Signora e gli agenti del Kun. Infatti la prossima settimana, alcuni emissari della IGM, società che gestisce e cura gli interessi dell'attaccante, saranno in Italia per incontrare la dirigenza bianconera. Nell'incontro tra le due parti, potrebbe essere discussa anche la situazione di Yago Falquè (21) e Mohamed Sissoko (26), altri due clienti della IGM. Non è escluso che i due giocatori possano essere offerti dalla Juventus per cercare di abbassare il prezzo richiesto dall'Atletico Madrid per il cartellino del Kun Aguero.

 
 
 

Panorama - Juventus, quanto costano i sogni d'estate?

Post n°4602 pubblicato il 29 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

l popolo bianconero è esigente. L’arrivo di Andrea Agnelli è stato accolto come l’inizio di una nuova era ma la stagione in corso ha lasciato più dubbi che certezze. I tifosi sperano nel futuro, in un cambio di rotta che forzatamente passerà per nuovi investimenti, capaci di guarire le scelte sbagliate della scorsa estate. Le tante chiacchiere di mercato fanno parte di un gioco che lascia solo una certezza: per tornare grande la Juventus dovrà fare il salto di qualità con qualche top player. 

La nuova gestione ha dimostrato la volontà di poter e voler creare un progetto nuovo, una società vincente capace di puntare su investimenti mirati come lo stadio di proprietà, giovani di prospettiva e dirigenti collaudati in ambito internazionale. La voglia di Andrea Agnelli ha però dovuto scontrarsi con la dura realtà del calcio, fatta di risultati e imprevisti. Quest’anno la Juventus era partita portando a Torino l’allenatore rivelazione dello scorso anno e il direttore generale Marotta che aveva reso grande la Sampdoria di Garrone. Gli acquisti di Quagliarella, Aquilani, Bonucci, Matri e Pepe sono stati accolti con soddisfazione dal popolo bianconero che ha dovuto poi però constatare l’inesperienza e l’immaturità del gruppo. Il risultato è un bilancio in perdita che necessità di nuovi liquidi, un aumento del capitale che permetterebbe nuovi colpi in estate.

Perchè ciò che serve alla Juventus sono fuoriclasse, giocatori capaci di fare la differenza e prendere il posto di tanti buoni calciatori che però non spostano gli equilibri. Il popolo juventino sa che per tornare a vincere non basta un’organizzazione strutturale della società finalizzata al futuro, il salto di categoria si fa con i nomi, con i contratti, con i colpi ad effetto. Aguero, Benzema, Tevez, Higuain, Drogba, Pirlo. In panchina Spalletti, Villas Boas o Mazzarri.

Professionisti capaci di fare la differenza, come Ibrahimovic nel Milan ed Eto’o nell’Inter. Alla Juventus manca ancora la punta di diamante, il top player europeo capace di trascinare la squadra e aumentare il fascino continentale della squadra. Personalmente tra i tanti nomi pronunciati in fase di calciomercato quello più curioso e allettante per i bianconeri sembra essere quello del Kun Aguero, talento puro e classe 1988, nazionale argentino e già autore di 70 gol nella Liga a 23 anni. Alla Juventus serve uno come lui, l’alternativa sarebbe Neymar ma il giocatore brasiliano sembra ormai destinato al Barcellona…

 
 
 

Juve, Fabregas č in vendita

Post n°4601 pubblicato il 29 Aprile 2011 da nadir63l
 

 
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Dall'Inghilterra giunge una notizia che potrà sconvolgere il prossimo mercato. Secondo il The Sun, Cesc Fabregas (23) lascerà Londra la prossima estate dopo otto stagioni trascorse con la maglia dell'Arsenal. "La sensazione che si ha nel club è che Cesc sia arrivato agli ultimi giorni a Londra - ha dichiarato al tabloid un dirigente del club -. E' stato con noi per otto stagioni dimostrando sempre una grande lealtà". Fissato il prezzo: per acquistare uno dei migliori centrocampisti al mondo serviranno 40 milioni di euro. Le italiane lo sognano, ma Barcellona e Real Madrid sono pronte a duellare per riportare in patria Fabregas.

 
 
 

MOGGI: "Juve, che outsider per la panchina! Zeman, se vuoi... č ancora colpa mia!"

Post n°4600 pubblicato il 29 Aprile 2011 da nadir63l
 

Nell'aprire il nostro appuntamento settimanale con la consueta finestra dedicata al calciomercato, è d'obbligo fare una premessa riguardante la prima squadra di cui ci andremo ad occupare. La Juventus sarà alle prese con una rifondazione decisa, che investirà la guida tecnica, come già anticipato nei nostri scorsi appuntamenti, solo e soltanto se il finale di stagione non rispecchierà quelli che secondo l'attuale dirigenza saranno ritenuti come progressi sostanziali. Nessun disastro nelle ultime quattro partite, e Delneri avrà la sua seconda opportunità alla guida del club juventino. Scelta opinabile quanto volete, ma al momento anche la più probabile. Nessun dubbio.
Alla stessa maniera, però, c'è un nome che sta riscuotendo parecchio interesse in seno alle stanze dei bottoni bianconere, e che potrebbe rappresentare quel mix di freschezza, capacità e novità ideale per recuperare quello spirito che sembra ormai perduto, e perché no, anche qualche risultato concreto.
Gianpiero Gasperini, in tal senso, è uno dei prodotti juventini doc, dato che proprio dalle giovanili di Madama ha iniziato la sua parabola di allenatore, cresciuta poi repentinamente ed in maniera direttamente proporzionale alle sue capacità ed alla preparazione palesata quando è stato chiamato in causa. L'artefice del miracolo Genoa è stato anche (o principalmente) lui, e se dovessi considerare una candidatura credibile alternativa a chi siede attualmente sulla panchina della Juventus, il suo nome è il primo che mi viene in mente. Occhio alle sorprese, dunque, e lontani dalle utopie: Mancini resta in Inghilterra, e non sbaglia; Mazzarri non si muove da Napoli, con il concreto rischio di non riuscire a ripercorrere la splendida strada tracciata quest'anno. Coraggioso, vedremo se lungimirante.
Ben lontana dall'essere considerata una sorpresa, è invece la reazione di Josè Mourinho alla sconfitta del Clasico europeo. Il buon Josè ha spostato sapientemente l'attenzione sull'operato dell'arbitro, dimenticando volutamente ciò che avvenne dodici mesi orsono con la direzione del suo connazionale Benquerença. Il calcio dà, il calcio toglie.
Un assunto che hanno ben compreso anche dai dirigenti principali delle squadre ancora rimaste in lotta per obiettivi importanti. Le legittime recriminazioni di Pozzo, la task force invocata da Lotito, i sospetti di De Canio, fanno scopa con un clima di generale malessere che sta accompagnando la rovente fase finale di questo campionato. E' cambiato davvero poco rispetto ai tempi rifiutati da molti come quelli di uno scandalo smontato dai fatti emersi negli ultimi mesi. Non serve aggiungere altro, il vento spira sempre nella stessa direzione. Lascio stabilire a voi quale.
Chiudo con un sorriso, tutto dedicato a colui che ha cercato nel corso degli anni di eleggersi a mio nemico giurato, addebitando a me i suoi insuccessi professionali: Zdenek Zeman.
Ciò che è accaduto contro la Nocerina, con annesso comunicato del suo Foggia si commenta da sé.
Se lo desidera può ancora accusare me, penso che la verità ormai sia sotto gli occhi di tutti...

 
 
 

Cairo si offende per le dichiarazioni di John Elkann. E noi tifosi della Juve?

Post n°4599 pubblicato il 29 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di Filippo Gabutti

Il presidente del Torino ha risposto stizzito alle affermazioni di Elkann che durante l'assemblea degli azionisti Exor ha dichiarato: "Per i tifosi bisogna evitare i fuochi di paglia come quello della Roma o anche del Torino".
Dura la replica del presidente dei cugini granata affidata all'ANSA: "Inopportune, inadeguate e senza stile" e aggiunge "Non mi sembra che la sua personale esperienza nel mondo del calcio gli consenta di dare lezioni". Prima ancora che arrivasse la sua replica anch'io avevo definito, grosso modo, alla stessa maniera le dichiarazioni del presidente della Exor. Ma in un senso diverso rispetto a quello che il presidente Cairo gli ha dato. Tra tutti i "fuochi di paglia" (Manchester City, ad esempio) proprio il Torino doveva prendere come esempio? Oltretutto, che "fuoco di paglia" sarebbe mai stato il Torino? Non ricordo, nella storia recente, un Torino che abbia speso molto o che abbia vinto per un lasso di tempo limitato e poi sia caduto in disgrazia. John Elkann durante l'assemblea degli azionisti Exor ha reso una serie di dichiarazioni che hanno scatenato i tifosi in discussioni molto accese. C'è chi ha inteso nelle parole di John Elkann una già avvenuta cessione della società granata da parte del presidente Urbano Cairo. Anche se fosse così che "fuoco di paglia" sarebbe stato? Diversi anni a fare la spola tra la serie A e la serie B non mi sembra possa essere un paragone azzeccato con una società come quella bianconera che ha avuto e continua ad avere una proprietà duratura nel tempo e che anche nelle più brutte stagioni della sua storia lotta per entrare in Europa. A meno che il presidente Exor non intenda vendere la Juventus ed evitare che la nuova proprietà possa essere un "fuoco di paglia". Ma anche senza gli Elkann-Agnelli  sono certo che la Juventus avrà un futuro con qualsiasi altra proprietà grazie alla marea di tifosi che la supportano con tanta passione. Mah, chissà cosa abbia voluto dire, John Elkann, con quelle criptiche dichiarazioni. Nel mentre si cerca di scoprirlo, io mi offendo con lui per un paragone non proprio opportuno. 

 
 
 

In Germania sono certi: Beck č della Juve!

Post n°4598 pubblicato il 28 Aprile 2011 da nadir63l
 

Secondo indiscrezioni rimbalzate dalla Germania, la Juventus avrebbe ormai in mano Andrea Beck (24), terzino destro e capitano dell'Hoffenheim. Oggi pomeriggio - riferisce l'autorevole sito di mercato 4-4-2.com - il club bianconero ha trovato l'accordo per il trasferimento del difensore a Torino. Nelle casse del club tedesco andrebbero 9 milioni di euro. Beck dovrebbe firmare un contratto che lo legherà alla Juventus fino al 2016.

 
 
 

Sky - Del Piero e Giggs, destini quasi paralleli..

Post n°4597 pubblicato il 28 Aprile 2011 da nadir63l
 

Importante paragone tra le due leggende di Juve e Red Devils.
© foto di Giacomo Morini

Alex Del Piero e Ryan Giggs si sono più volte sfidati nel corso della loro carriera, a quasi 37 anni il primo e 38 il secondo, però paiono ancora intramontabili e fondamentali per i loro club. La redazione sportiva di Sky con un servizio ha voluto accomunare il corso e destino dei due campioni di Juventus e Manchester United, il gallese, infatti, martedì ha dato spettacolo a Gelsenkirchen nell'andata delle semifinali di Champions League e chissà che tali magie non abbiano indotto i dirigenti bianconeri ad accelerare le pratiche di rinnovo con il capitano della Juve? Le storie sono analoghe, per Ryan sono passati 22 anni dall'approdo a Manchester, per Alex 18 e viene strano a pensare che quando loro esordivano molti dei loro compagni o andavano alle elementari per non dire all'asilo. Carriere parallele con un momento storico e tecnico a livello di squadra differente, se il gallese può permettersi di riposare viste le ampie scelte che ci sono in casa United l'italiano deve invece ancora tirare la carretta e anche quest'anno risulta per il quinto anno consecutivo come miglior realizzatore stagionale della Juventus. Anche la querelle rinnovo è stata fin qui differente, per Giggs è tutto semplice, ogni anno Ferguson gli chiede se ha ancora voglia di proseguire per un'altra stagione e a ogni sì del mago gallese si scorge il sorrisone di Sir Alex, per Del Piero è stata una lotta strenua ma al tanto sospirato rinnovo si arriverà, in bianco. E il 24 maggio, per l'amichevole di addio al calcio di Gary Neville, i due fenomeni si ritroveranno di nuovo faccia a faccia.

 
 
 

VINOVO, il grande ritorno di Quagliarella. A parte Martinez e Iaquinta, palestra per Marchisio. Chiello pronto!

Post n°4596 pubblicato il 28 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

Giornata importante in casa Juventus, non solo per quanto emerso dall'assemblea degli azionisti Exor. Notizie rilevanti sono arrivate anche dal centro sportivo bianconero, dove la squadra di Gigi Delneri ha svolto il secondo allenamento della settimana in vista della sfida di lunedì sera in casa della Lazio.
RIECCO QUAGLIARELLA - Oggi, infatti, è tornato a sudare sui campi di Vinovo, Fabio Quagliarella. L'attaccante di Castellamare di Stabia si è allenato da solo ed anche nei prossimi giorni dovrebbe contuinuare a svolgere un lavoro differenziato. L'obiettivo della Juventus è quello di farlo recuperare per l'ultima o la penultima partita del campionato. Tutto, però, dipenderà da come risponderà il ginocchio al nuovo impegno sul campo.
SEDUTA DEDICATA ALLA TECNICA - Il resto della squadra, invece, ha lavorato sodo agli ordini di Delneri, nonostante una forte ed insistente pioggia.
Il tecnico ha puntato l’attenzione sulla tecnica. Il gruppo ha sostenuto prima il riscaldamento e una serie di esercizi di conduzione palla, quindi è stato diviso in quattro squadre da cinque giocatori l’una, che, con l’aggiunta dei portieri, si sono affrontate in una serie di partitelle a campo ridotto.
Successivamente le squadre sono state ridotte a due e il campo è stato invece allungato per permettere lo svolgimento di un’altra sfida in famiglia, questa volta undici contro undici.
IAQUINTA E MARTINEZ A PARTE, MARCHISIO IN PALESTRA - Iaquinta e Martinez hanno lavorato a parte, proseguendo nei rispettivi programmi di recupero, mentre Marchisio è rimasto in palestra per smaltire una contusione al piede destro rimediata nella gara contro il Catania.
CHIELLO PRONTO - Ormai recuperato Giorgio Chiellini, che lunedì sera potrebbe essere schierato dal primo minuto nell'importante sfida contro la Lazio.
Domani altra seduta mattutina. La squadra sarà in campo alle 11.00.

 
 
 

     

 

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