LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi di Giugno 2012
Alessandro Del Piero. Tramite il proprio sito internet Alessandrodelpiero.com ha voluto ricordare e salutare i tifosi e gli appassionati nel suo ultimo giorno di contratto bianconero: il 30 giugno. Finisce qui la sua avventura bianconera. Finisce qui, il mio contratto con la Juventus scade oggi. Non è una notizia, ma sapere che è "ufficiale" fa comunque effetto. Per me non è un momento triste, non c'è rimpianto né nostalgia. Non più. Perché in questi giorni ho avuto modo di ripensare a tutto quello che è successo nella mia ultima stagione in bianconero, poi di lì tornare indietro, e rivivere il più bel sogno che avrei potuto sognare. Tutti i ricordi, tutte le gioie, tutti i trionfi e - per dirla tutta - anche qualche recente amarezza... oggi tutte queste immagini mi passano davanti e a un certo punto si appannano e si dissolvono in quell'abbraccio meraviglioso della mia ultima partita a Torino. Quella è la fotografia che racchiude tutto, l'istantanea che voglio portare sempre con me, quella che dal 13 maggio mi si è stampata nel cuore. Incancellabile. Qualche tempo fa, prima di partire per le vacanze, ho svuotato il mio armadietto a Vinovo e, uscendo dal campo d'allenamento, mi sono fermato là dove per molti mesi mi avete aspettato voi per un una foto, un autografo, un saluto... sotto la neve, il gelo, la pioggia, il sole che picchia. Ma questa volta sono io a salutarvi e a ringraziarvi, come voi avete fatto con me. I giocatori passano, la Juventus rimane. Rimangono i miei compagni, ai quali auguro il meglio: tiferò sempre per loro. Rimanete soprattutto voi tifosi, che siete la Juventus. Rimane quella maglia che ho amato e amerò sempre, che ho desiderato e rispettato, senza alcuna deroga, senza sconti. Sono felice che altri dopo di me possano indossarla, anche e soprattutto la "10" che da quando esistono i nomi sulle maglie bianconere, ha sempre portato il mio. Sono felice per chi la indosserà l'anno prossimo, sono felice che da qualche parte - in Italia e nel mondo - qualcuno sta sognando di indossarla. E sarei orgoglioso che volesse ripercorrere la mia storia, come io ho fatto con altri campioni, altri esempi, altre leggende. Da domani non sarò più un giocatore della Juventus, ma rimarrò per sempre uno di voi. Adesso comincia un'altra avventura. E io sono carico come 19 estati fa. Arrivederci, ragazzi. Grazie di tutto. Alessandro |
glmdj
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Gianluca Di Marzio, esperto di calciomercato, attraverso il proprio sito si è soffermato sulla trattativa più "calda" di questo momento, ovvero l'imminente passaggio di Lucio alla Juventus: "Lucio sempre più vicino alla Juve. Sono giorni decisivi, si potrebbe chiudere già domani. Lucio e la Juve sono vicini, l’accordo di massima è stato trovato. Sono solo da definire dettagli economici. Lucio ha chiesto 2,5 milioni, la cifra che offriva il Malaga. Si chiuderà ad una cifra inferiore, intorno ai 2,2 milioni. L’Inter probabilmente negli ultimi giorni sapeva che la Juve era sul giocatore. All’inizio c’era la volontà di mettere la clausola, che poi non è stata messa, che avrebbe impedito un trasferimento in Italia. L’uomo decisivo è stato Alessandro Lucci, che ha il mandato per l’Italia. Oltre a Lucio, l’Inter è vicina alla risoluzione del contratto di Diego Forlan. Magari anche a Julio Cesar, ma è più difficile: si valuterà nei prossimi giorni. L’Inter vuole liberarsi di ingaggi pesanti…". |
I bianconeri, secondo l'edizione online del quotidiano torinese, hanno preso il difensore brasiliano ex Inter
Vero e proprio colpo "gobbo" (è proprio il caso di dirlo) da parte della Juventus. Secondo l'edizione online di Tuttosport, ci sarebbe stato un autentico blitz del dg Beppe Marotta che, in queste ore, ha portato a termine un altro obiettivo stagionale di mercato per la Vecchia Signora. Non Bruno Alves, non Salvatore Bocchetti, la Juve ha rinforzato il reparto difensivo con un "big" a parametro zero: Lucio. Sì, avete capito bene: il trentaquattrenne difensore brasiliano ha rescisso in giornata il proprio contratto con l'Inter e, stando alle indiscrezioni dei giornalisti Gianni Lovato e Guido Vaciago, avrebbe sposato la causa bianconera. Nessuna buonuscita nella risoluzione consensuale del contratto con i nerazzurri, ma la possibilità per Lucio di restare in Italia. Domani, nell'edizione cartacea del quotidiano, saranno svelati tutti i dettagli dell'operazione. Su Lucio sembrava esserci la società turca del Fenerbache ma con un'altra abile operazione di convincimento i dirigenti bianconeri hanno portato a Torino il rude difensore. Un'operazione condottra sulla falsa riga di quella che portò il campione assoluto Andrea Pirlo a disposizione di Antonio Conte più o meno dodici mesi fa. I tifosi bianconeri si augurano che Lucio possa far mangiare le mani all'Inter così come il centrocampista bresciano ha fatto con il Milan, a suon di superbe prestazioni. Il tecnico leccese, se la notizia dovesse essere confermata, potrà contare su un espertissimo giocatore che risulterà prezioso in vista della prossima stagione quando la Juve sarà impegnata tra campionato e Champions League. Lucimar Ferreira da Silva, già parecchi anni fa seguito dalla Juve (e anche la scorsa estate), sta dunque incredibilmente per diventare un nuovo giocatore della Juventus. |
Le considerazioni dell'agente Fifa Eugenio Pucci per TuttoJuve.com
E’ finale! Risultato decisamente non pronosticabile e probabilmente neppure voluto da molte persone che ad inizio manifestazione hanno fatto di tutto affinchè la spedizione italiana andasse a rotoli così da poter criticare sia lo staff azzurro (Prandelli in primis) per le ingiustizie commesse, sia, soprattutto, la formazione dell’Italia, rea di essere evidentemente un’ItalJuve, cosa che da sempre suscita rancore, ma soprattutto invidia. Ebbene, la scelta da parte di Prandelli di affidarsi al blocco bianconero tanto sbagliata non si è rivelata, vero? I presunti innocenti, che invece da noi vergognosamente vengono considerati presunti colpevoli, hanno dato un contributo fondamentale ad una squadra che veniva data dai più come quasi spacciata già alla fase a gironi, e che invece anche contro la fortissima Germania hanno alzato una invalicabile saracinesca. La cosa abbastanza assurda, quasi comica, è poi vedere molti giornalisti interrogarsi sul perché un “monumento” come Buffon non sia sorridente o allegro, nonostante i successi, durante le interviste del dopo partita, facendo finta di ignorare il recente passato, il che puzza tanto di principio di arrampicata con nonchalance sul carro dei vincitori, come quelli che cercano di imbucarsi alle feste senza invito e fanno finta di nulla; sa tanto di “ora è il momento di pensare solo ai festeggiamenti tutti assieme per le prodezze della nostra Italia, e in ogni caso io sono sempre stato al vostro fianco a sostenervi..poi comunque il passato è passato!”. Già la finale è un risultato incredibile, ma semmai accadrà quello che “tutti” sperano, a differenza di quanto accaduto nel 2006, sul quel carro, questa volta, non ci deve essere posto! |
Ricky Albertosi non ha dubbi: Gianluigi Buffon è tornato il numero 1 al mondo. L'ex portiere rossonero lo dice senza mezzi termini alla Gazzetta dello Sport: "Buffon? Per me è il migliore portiere del mondo, Neuer non gli lega neanche le scarpe....". Sulla straordinaria vittoria di ieri infine:" Abbiamo avuto più grinta, carattere e un po' di fortuna: bravo Pirlo sulla linea all'inizio e bravo Balotelli - continua l'ex numero uno campione d'Europa nel '68 - La finale? La Spagna non è la Germania, che ormai non ci potrà più vedere... La Spagna tiene palla e ci farà correre parecchio, ma all'inizio abbiamo pareggiato e adesso possiamo batterla". |
Twitter: @DavideTerruzzi
Le parole hanno un peso e un significato ben preciso. Lo dovrebbe sapere anche chi accusa delle persone come ha fatto Carobbio. In queste settimane si è ascoltato e sentito di tutto, chi ha ragionato esclusivamente per questioni di tifo senza aprire gli occhi e chi invece cerca sempre di ragionare. L'intervista rilasciata oggi da Carobbio apre a inquietanti interrogativi che vorremmo porre direttamente al diretto interessato, ma dal momento in cui ciò ci è impossibile, ci limitiamo a porre in evidenza le discrepanze mettendo a confronto quanto dichiarato dal pentito delle scommesse davanti ai procuratori e quanto rilasciato oggi. Partiamo dall'accusa pronunciata davanti ai pm: "Ci fu un accordo per il pareggio e in effetti ne parlammo durante la riunione tecnica. Eravamo tutti consapevoli del risultato concordato, soprattutto al fine di comportarci di conseguenza durante la sfida. Lo stesso allenatore, Antonio Conte, ci disse che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara. Non sono certo su chi si accordò per primo, ma Drascek venne nel nostro ritiro e ne parlò con Vitiello. Quello è stato il contatto iniziale, ma poi fu comunicato all'intera squadra e io ne discussi in campo prima del match con Bertani e Gheller, giocatori del Novara" Ecco quanto dichiarato oggi: (Conte ndr)"L’ha presa male e mi spiace per lui, ma io ho solo detto la verità: prima di Novara-Siena ci disse di stare tranquilli, in albergo si capiva che la gara sarebbe finita così, da giorni c’era puzza di pareggio e alla fine lo savevano tutti. Da parte mia resta stima nei confronti del mio ex allenatore e non è certo quel che è accaduto che mi fa cambiare idea su di lui. La verità è che nessuno dice che a fine stagione certe cose sono sempre accadute, che è normale che ci si metta d’accordo. Sbaglio o anche Buffon ha detto che è meglio avere due feriti che un morto". Tralasciando il riferimento a Gigi (mai ha parlato di accordi prima e durante la partita), ci pare evidente una clamorosa retromarcia. C'è stata o no questa fantomatica riunione in cui Conte parlò dell'intesa raggiunta? La partita fu combinata o come dice oggi fu una classica gara in cui il risultato è scontato? La differenza tra "si capiva" e "si sapeva" è di fondamentale importanza, perché la prima presume che Carobbio non fosse a conoscenza di quanto eventualmente combinato. Carobbio, oggi, descrive un match di fine stagione in cui il risultato ormai non interessa più, diventa quasi secondario, perché gli obiettivi sono stati raggiunti. Noi non sentiamo puzza di pareggio (se hai fatto un accordo, sai già quanto finisce), ma puzza di bruciato, di qualcosa da capire meglio. |
glmdj
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Andrea Pirlo ha parlato prima di Italia Germania: "La squadra tedesca, l’abbiamo vista in tv, arriva quasi sempre sino in fondo alle grandi competizioni. L’abbiamo studiata oggi pomeriggio, sappiamo che possiamo farcela. Ozil è il fulcro del loro gioco, un grandissimo campione. Abbiamo visto tutte le partite della Germania in tv, e oggi abbiamo studiato i loro video: lo faremo anche nei prossimi giorni. Sappiamo di potercela fare. L’Italia è forte in tutti i reparti. Come loro. Sarà una bella semifinale. Dovremo cercare di tenere il possesso palla, anche se è pure una loro caratteristica. Rispetto al 2006 è più o meno è la stessa situazione, anche se allora giocavano in casa. Ma arrivano da 4-5 anni ad altissimo livello, sono sempre sul pezzo, hanno la mentalità giusta. Ma la Germania ha paura di noi, anche guardando alle sconfitte del passato. Io sono quasi a fine carriera, le emozioni di sfide così potrebbero non capitarmi più, me le voglio godere. Noi siamo tra le prime 4 dell’Europeo. Ma non abbiamo ancora fatto niente. Due giorni in meno di recupero, rispetto alla Germania, sono tanti. Sarebbe meglio equilibrare le cose, magari allungando di qualche giorno l’Europeo. Siamo venuti qua per vincere l’Europeo. La sconfitta con la Russia ci ha fatto bene, ci ha fatto tornare con i piedi per terra. Il nostro centrocampo è più o meno sullo stesso livello di quello della Spagna. Noi abbiamo 4-5 grandi giocatori". Pirlo ha parlato anche del cucchiaio e del pallone d'oro: "Non mi alleno a calciare i rigori così. Mi è venuto al momento, di tirarlo in quel modo. Può darsi che ho tolto loro sicurezza. Hart era molto fiducioso, bisognava far passare le arie. Gigi è un grandissimo campione, ci sta dando sicurezza come sempre in questi anni, è il capitano e si sente in grado di poter dire qualcosa in più per spronare i più giovani. Dobbiamo ringraziarlo per il discorso che ci ha fatto prima dei rigori, ci ha dato tranquillità e carica e alla fine ha avuto ragione lui". Sul gol e le dediche: "Non dedico il gol a nessuno dei due (Galliani o Agnelli) in particolare, ma semplicemente a tutti gli italiani. I complimenti dei colleghi sono quelli più belli, perché riceverne da grandissimi giocatori è importante. Li ringrazio tutti. Francesco Totti non mi ha mandato un sms, ma ho letto le sue parole ieri. Lo ringrazio nuovamente. C'è anche la frase sullo spirito bianconero: "Qui siamo una squadra unica, ma ci sono lo stesso carattere e voglia di far gioire tutti gli italiani". |
glmdj
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C’ha messo veramente poco, Gianluigi Buffon, a realizzare di essere diventato, dopo l’addio di Alessandro Del Piero, il nuovo capitano della Juventus. E’ bastata una conferenza stampa sincera e quanto mai veritiera alla vigilia dei campionati Europei a scatenare l’ira funesta del popolo anti-juventino, sfociato prima in demagogia spicciola (figlia di un qualunquismo a dir poco ridicolo) e giunto, infine, a bassezze come quella di schiaffare sulle prime pagine dei giornali non-notizie morte e sepolte da tempo. E’ inutile divagarsi sui contenuti di quelle non-notizie, se n’è già parlato tanto e troppo, ma è interessante analizzare quanto stia accadendo in queste ultime ore, che susseguono l’approdo in semifinale della compagine Azzurra, dopo l’affascinante vittoria di ieri sera contro l’Inghilterra. Parte del giornalismo (e non solo) nostrano si meraviglia del perché Gigi si presenti ai microfoni delle varie emittenti con fare poco piacevole e sereno. Ma come, avete già dimenticato la gogna mediatica alla quale è stato sottoposto il portierone bianconero non più di quindici giorni fa? Cioè, si ha persino la sfacciataggine di “dimenticare” tutto a distanza di così poco tempo, sol perché ci si rende conto, forse, di aver perso un’altra grandissima occasione per starsene tutti un po’ più zitti? Lo stesso discorso può essere esteso a Leonardo Bonucci, baluardo difensivo bianconero che ieri sera, assieme ad Andrea Barzagli, suo compagno di squadra e reparto alla Juventus, ha ridimensionato e annullato, quasi totalmente, uno degli attaccanti più forti al mondo come Wayne Rooney? No, non c’è limite alla vergogna e all’incoerenza in questo Paese sempre più in balia delle onde, terra di illegalità ma, nello stesso tempo, di giustizialismo mediatico e falso pudore. Ancora una volta, cari “signori”, dovrete mangiarvi mani e piedi, perché è di nuovo il blocco-Juve a farvi gioire delle imprese italiane. I “tweet“ dei più grandi calciatori del mondo per celebrare la prestazione di Andrea Pirlo, impreziosita da quel fantascientifico calcio di rigore che ha ribaltato la psiche della lotteria dei calci di rigore, rendono giustizia a un fuoriclasse stratosferico che spera in un’Europa molto poco italiana dal punto di vista della meritocrazia, a dicembre, quando ci sarà da decidere a chi consegnare il Pallone d’Oro. Il CT Prandelli fa benissimo a tenersi i sassolini nelle scarpe, cosicché non si dimentichi di quanto detto e scritto prima dell’inizio dell’avventura continentale. Noi juventini, ahi noi, non dimentichiamo più nulla, anche perché le testate giornalistiche faziose ci vengono in “aiuto” quotidianamente, mantenendo i nostri neuroni in allenamento e in costante allerta. Noi non abbiamo nessun sassolino da toglierci, ma unico grande compito: tutelare tutto ciò che è Juventus e avere, finalmente, parità di trattamento , giustizia; con la G maiuscola, di quella mediatica, NOI, ne facciamo volentieri a meno. |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14