LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi di Settembre 2012
Sembrava dovesse essere la partita dell'anno e invece è finita dopo 20' minuti soprattutto per i meriti della Juventus ma anche per i tanti, troppi demeriti di una Roma che sta dimostrando di essere stata sopravvalutata. Ad inizio anno c'era chi ipotizzava che la squadra capitolina con Zdenek Zeman avrebbe potuto lottare per lo scudetto e invece la realtà dice tutta un'altra cosa: i giallorossi in sei partite hanno racimolato la misera di otto punti, che poi sul campo sarebbero cinque perché gli altri tre sono stati assegnati loro a tavolino. I demeriti di questo inizio abbastanza disastroso sono soprattutto dell'allenatore boemo che continua a giocare sempre alla stessa maniera, con la quale peraltro non ha mai vinto niente, senza capire che in Italia non puoi fare il 4-3-3 con Osvaldo, Totti e Lamela che non ti rientrano mai, con Piris o Taddei e Balzaretti che coprono sporadicamente, non puoi presentarti allo "Juventus Stadium" e pretendere di giocartela alla pari con una squadra che ha volori tecnici decisamente superiori; ma che ci vuoi fare questo è Zdenek Zeman, abile più come oratore che come allenatore, e non lo dico io ma i fatti. In poche parole gli abbiamo dato troppa importanza, ora speriamo che dopo questa "lezione di calcio" la smetta di attaccare a destra e a manca e si concentri un po' di più sulle problematiche della sua squadra. |
Fonte: di Tony Damascelli per "Il Giornale"
Sempre. La stessa espressione mentre la Juventus ne faceva tre, in minuti venti, e la Roma si scioglieva, spariva, annaspava. Nessuna smorfia, una statua di cera, gialla e rossa, per la rabbia, per l'umiliazione. Perché non c'è altra storia che questa, il campo non tradisce, Zdenek Zeman lo sa da quando ha messo piede in Italia, fuggendo dalla sua terra comunista di cui non parla se non raramente. Non ci sono martiri e vittime del sistema, ci sono eventuali bluff, smascherati dal gioco, dai risultati. Lo stadio gli ronzava attorno come uno sciame di api, Zeman aveva voltato la testa, sotto la pioggia torinese, per capire in che teatro fosse capitato, cercando di scovare qualche striscione di offesa. Niente mortaretti, niente bombe carta, soltanto i fuochi d'artificio di Pirlo, Vidal, Matri e il boemo ad appuntire ancora di più quel viso già di sbieco, le labbra strette segnale di fumo nero, significa che le cose non gli garbano. L'oracolo di Praga è sembrato un uomo solo e nemmeno al comando, incacchiato e ingobbito nella sua tuta, sbalordito dalla povertà assoluta della sua scolaresca, dai propri errori ma anche dalla propria presunzione. Domande: Chi non ha capito la sua lezione? O è il docente che non si fa intendere anche quando continua a dare indicazioni? O forse l'oracolo non può vivere di rendita in eterno con le proprie sentenze alle quali abboccano le anime cosiddette candide e ignoranti? L'hombre vertical si è ritrovato disteso dalla rumba bianconera. In piedi, con le braccia conserte, u' mutu, come lo chiamava suo zio Cestmir Vycpalek che con la Juventus vinse due scudetti, non so se illeciti o ingiusti come lo stesso nipote sostiene, Zeman, dunque, ha finito ieri sera la sua recita da avanspettacolo che ha trovato la sua espressione più ridicola con la staffetta tra Totti e Perrotta, quasi uno schiaffo al capitano che finora ha retto in piedi la squadra e lo stesso boemo. |
invece di parlare tuttta la settimana dovresti allenare meglio la tua squadra visto che ti ritieni il migliore d'europa!!!
Zdenek Zeman ha parlato a Mediaset Premium: "La Juventus ha fatto molto bene forse l'abbiamo concesso noi, la Juve gioca bene a memoria abbiamo reso tre gol in sette minuti cosa che poi abbatte, non siamo riusciti ad esprimere quasi niente, i cori io non li ho sentiti, mi immagino che c'erano però. Della Roma non mi è' piaciuto niente, non siamo riusciti a difendere e offendere, la squadra non si è espressa, dovevamo prendere più di quattro gol. Spero che per la squadra sia questione di tempo, questa squadra ha dei valori da definire più di squadra che individualità, giochiamo palloni che non hanno senso. Forse mi sto spiegando male. Io penso di avere i giocatori adatti. Il problema e' metterlo insieme fare tutti la stessa cosa, lo stesso ritmo, oggi non ci riusciamo, questa per loro era una partita importante. La difesa oggi era passiva, i due centrali hanno sbagliato i tempi non riuscivano a marcare, se i centrocampisti lasciano giocare, ovvio che tutti vanno in difficoltà. Io non mi so spiegare questa sera. Pensavo la squadra avesse motivazioni, ma ci siamo arresi troppo presto. Io non ho niente da rispondere, la risposta dell'età penso che c'è gente più vecchia di me che continua. Il Campionato e' lungo, la partita di oggi deve insegnare molte cose e i ragazzi devono fare le cose che speriamo di fare come società e tifosi. Penso che la serata di oggi deve essere da insegnamento, se la squadra non si esprime oggi, possa imparare per le prossime partite". |
le pagelle di Andrea ![]() Era necessario dare un certo tipo di segnali dopo la pessima prestazione di Firenze, e i segnali sono arrivati puntuali! La Juve, che demolisce Zemanlandia (il parco di divertimenti romanista dove, a quanto pare, si divertono solo "gli altri"...salvo quando si gioca a tavolino) nel primo tempo e che poi, nella ripresa, amministra saggiamente le energie in vista della Champions League, è uno spettacolo vero e proprio. Ad aprire le danze ci pensa il tanto discusso (anche dal sottoscritto) Pirlo, che infila Stekelenburg con un calcio di punizione tanto intelligente quanto preciso. La Juve ci prende gusto e prima raddoppia con Vidal su rigore (nettissimo) e poi fa tris con Alessandro Matri, bravissimo a capitalizzare al meglio una splendida manovra offensiva. Tutto questo in neanche 20 minuti. I padroni di casa avrebbero anche modo di segnare almeno il quarto gol, ma le traverse di Marchisio e Vucinic dimostrano che, almeno in questa prima parte di stagione, la Fortuna non abbia proprio voglia di dare una mano... Nella ripresa è ancora la Juve a sfiorare il gol in almeno un altro paio di occasioni in cui l'estremo difensore giallorosso s'è letteralmente superato. E invece è la Roma ad accorciare le distanze con Osvaldo grazie ad un generosissimo rigore concesso dal timido (timidissimo nella ripresa...) Rizzoli. Scossa della magGica? Macchè! I bianconeri continuano a gestire la partita rischiando poco o nulla in difesa e sfiorando ripetutamente il quarto gol. Poker che arriva solo nei minuti di recupero: straordinario sombrero di Barzagli e fuga di 60 metri che si chiude con un assist al bacio per Giovinco che non fa fatica ad orrotondare il punteggio. 4-1 (3 legni e tante altre occasioni) il risultato finale, e un altro poker è servito. Ciao Zazzà...alla prossima. PAGELLE BUFFON 6 Attento in occasione di un paio di velenose conclusioni avversarie. Non è riuscito ad intuire la traiettoria del rigore di Osvaldo e ha rischiato grosso quando ha sbagliato un passaggio al limite dell'area di rigore. BARZAGLI 7,5 Il miglior Barzagli della stagione! La sua galoppata al minuto 91 che ha propiziato la rete del 4-1 potrebbe valere da sola il prezzo del biglietto. Bentornato Muro! BONUCCI 6,5 Meno convincente del solito palla al piede. Per il resto, ordinaria amministrazione. CHIELLINI 7,5 Lamela non lo supera MAI! E il bamboccio giallorosso fa i capricci dal primo all'ultimo minuto...straripante! CACERES 6,5 Anche il difensore uruguagio sta entrando in condizione, e si vede! Spina nel fianco per una settantina di minuti. Rifiata nel finale. VIDAL 7,5 Il suo pressing nella metà campo avversaria a supporto degli attaccanti è asfissiante per gli avversari. Quando gioca così è un valore aggiunto assoluto e per l'avversario di turno non ci sono speranze! PIRLO 7,5 Parte come nelle ultime prestazioni...lento, impacciato, impreciso. Il gol lo sblocca e ci riconsegna, a tratti, lo splendido Pirlo della passata stagione. Peccato per i passaggi sbagliati (anche in posizioni pericolose), che sono ancora troppi per i suoi abituali standard. In ripresa. MARCHISIO 7,5 Combatte come un leone e meriterebbe un gol che solo la sfiga (!) gli ha negato. ASAMOAH 6 Gioca una manciata di minuti nella sua posizione preferita (mezz'ala sinistra) senza incidere troppo, anche a causa dei ritmi lenti e del risultato in cassaforte. DE CEGLIE 6,5 Inizia male sbagliando di tutto nei primi 10 minuti. Entra gradualmente in partita e dalla sua parte diventa quasi imprendibile. POGBA 6,5 Una manciata di minuti anche per il giovanissimo francese, schierato per la prima volta da mezz'ala...i risultati sono parsi ottimi. Soluzione da riprovare. MATRI 7 Segna un gol bellissimo (finalmente s'è sbloccato). Ne manca altri due. Per stasera va bene così. GIOVINCO 7 Di stima. Non entra benissimo in partita, anzi...però ha il merito di segnare con freddezza il quarto gol. VUCINIC 8 Esagerato? Non credo. Dal mio punto di vista è il vero artefice della convincente vittoria bianconera! Pressa alto, recupera palla, lo protegge consentendo alla squadra di salire, lo scarica alla grande, triangola, sforna assist deliziosi per tutti i suoi compagni, cerca il gol con giocate mai banali (e solo Stekelenburg e la traversa glie l'hanno negato), sprizza genialità da tutti i pori. E' semplicemente un FENOMENO. CONTE/CARRERA 8 Azzeccatissimo il motivatissimo 11 iniziale. Peccato per il leggerissimo calo di tensione che c'è costato il gol subìto (complice anche la generosa partecipazione dell'arbitro). Forse c'era da tenere la squadra un po' più sulle spine anche sul 3-0. COSA VA La pronta reazione dopo la prestazione contro la Fiorentina. COSA NON VA L'allentare eccessivamente la pressione sul 3-0. Queste partite, contro certi avversari, sarebbe sempre bene vincerle con il maggior scarto possibile. MIGLIORE IN CAMPO: VUCINIC http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2532 |
Dopo 20' è già 3-0 con Pirlo, Vidal e Matri. Nella ripresa Osvaldo riapre, Giovinco chiude ![]() JUVE-ROMA, O UN REMAKE IN VENTI MINUTI - «Diamo il bentornato a Mister Zeman in Serie A, poi sarà il campo a parlare». Erano queste le parole con cui Antonio Conte rispose alla domanda di un giornalista che, mentre la Juve vinceva lo scudetto, gli chiedeva di come avrebbe accolto il ritorno del boemo nella massima serie. E il campo stasera ha messo in mostra la Juve Contiana: superiore per movimenti, implacabile nel pressing, irresistibile per intensità di gioco, insuperabile per velocità, tecnica e finalizzazione. Contro la Juve, una Roma che ha tanto della squadra allo sbando di Luis Enrique della scorsa stagione. E come l'anno scorso, la partita si chiude in venti minuti: l'unica differenza è che con l'asturiano si era già sul 4-0, contro il boemo la Juve ne fa 'solo' tre. Al fischio d'inizio forze fresche sulle fasce bianconere, con Caceres e De Ceglie per Lichtsteiner e Asamoah: in campo c'è la Juve dello scudetto. De Ceglie e Lamela hanno gamba e si vede, le squadre se la giocano faccia a faccia: se c'è un merito di Zeman, è quello di pensare a giocare e non a distruggere. E questa Roma è proprio l'avversario migliore che la Juve possa affrontare. L'argentino al 5' si divora una bella occasione con un tiraccio da fuori, dall'altra parte la vitalità dell'esterno bianconero mette in forte difficoltà il brasiliano. Che è il primo ad alzare bandiera bianca, dopo solo 10 minuti: clamoroso sgambetto a Marchisio da ultimo uomo e a cavallo dell'area di rigore, Rizzoli tira fuori solo il giallo e assegna una punizione dal limite che Pirlo piazza rasoterra sul palo più lontano. 1-0, la Roma scompare dal campo e al 15' la Juve raddoppia: Stekelenburg esce di piede su Matri, Vucinic prova di prima da 40 metri, Florenzi si oppone di petto ma poi è costretto al fallo di mano sulla ribattuta di Matri: rigore che Vidal realizza senza problemi. La Roma prova a reagire, Lamela conclude male di destro su un grande lancio di Totti, Osvaldo si dispera a centroarea ma sul ribaltamento di fronte la Juve va di nuovo in rete, stavolta con Matri che supera Stekelenburg e insacca il suo primo centro stagionale. E non finisce qui, nel deserto della difesa giallorossa Marchisio coglie una traversa al 22' e Vucinic non sarà da meno al 36', portando a due i legni bianconeri. Intanto Balzaretti prima completa il grande slam con un fallo su Vidal, completando i gialli a tutti e quattro i difensori giallorossi in soli 26', poi sarà costretto ad uscire otto minuti più tardi, per la febbre alta. Ma è la Juve a far venire il mal di testa. JUVE SPRECONA: GOL DI OSVALDO, POI CHIUDE GIOVINCO - In campo senza cambi, aspettando un Bendtner che non arriva. Vucinic si prende subito la scena: ci prova dopo 40'' con un destro fantastico che Stekelenburg riesce a toccare in angolo, poi ancora Stekelenburg provvidenziale per la Roma su Matri lanciato da una scucchiaiata di Pirlo. Vucinic allora tenta gli assist, per Caceres al 6' e per Matri al 10', due uscite di Stekelenburg impediscono il poker bianconero. Un dominio di un'ora, che Zeman prova a sovvertire chiamando fuori Totti e Tachtsidis inserendo Destro e il riesumato Perrotta. Un segnale che scuote i giallorossi, l'uscita del loro numero 10, e che trova linfa vitale nel rigore che Bonucci commette su Destro e che Osvaldo trasforma spiazzando Buffon. 3-1 a venti minuti dalla fine, una partita che poteva essere una festa del gol bianconera ora è incredibilmente ad un passo dall'essere riaperta. Ma questo solo nel risultato, perché sul campo la Juve continua a dimostrare di poter andare in gol in qualsiasi momento: Marchisio (uscito nel trionfo dello stadio, da migliore in campo) sfiora il palo di Stekelenburg che un minuto dopo si esalta e continua a negare la gioia del gol a Vucinic. Bonucci va in gol sull'angolo seguente ma è in offside, la difesa bianconera controlla senza affanni e al 90' Barzagli si concede anche il lusso dell'uscita palla al piede dopo un sombrero a Taddei, un volo di settanta metri concluso con l'assist per Giovinco, entrato nel finale insieme a Pogba. Seba scarta Stekelenburg in scioltezza e deposita in rete un quarto gol che doveva comunque arrivare molto prima, vista l'assenza quasi totale dell'avversario: dopo Cagliari, la Roma non gioca neanche a Torino ma con un risultato ben diverso. |
48' - Rizzoli fischia la fine del primo tempo. I bianconero stano dominando: 3-0! Vantaggio firmato da Pirlo su Punizione all'11'. Raddoppio di Vidal su rigore al 15'. Tris di Matri al 19'. La squadra di Conte ha colpito anche due traverse con Marchisio e Vucinic. Esemplare lezione di calcio inflitta a Zeman. 6' - Altro cross di De Ceglie e Castan alza sopra la traversa. Angolo per i bianconeri. 4' - Traversone di De Ceglie, non ci arriva Caceres sul secondo palo.
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Massimo Brambati ha parlato anche lui di pedinamenti e ha detto alla tv, la 7Gold di essere stato anche lui pedinato. Accuse pesanti, che mostrano un quadro molto triste. GUARDATE QUI IL VIDEO. |
Lo juventino annunciato ieri da Filippi in conferenza stampa. Il romanista torna da primo minuto ![]() ECCO DE ROSSI - Nella Roma Zeman recupera l'acciaccato Osvaldo che sarà il centravanti del 4-3-3 giallorosso. Ai suoi lati capitan Totti a sinistra e Lamela dal lato opposto è in vantaggio su Destro. A centrocampo torna De Rossi dal primo minuto che agirà da mezzala destra con Tachtsidis regista e Florenzi a sinistra. In difesa, davanti a Stekelenburg, sicuri del posto Castan e Burdisso centrali con Balzaretti a sinistra. Sulla destra in vantaggio Taddei su Piris. |
L'ex presidente dei bianconeri: «I vecchi devono ritirarsi, chiacchierando con gli amici del bar dello sport, fumandosi una sigaretta o un sigaro come faccio io» ![]() CAVANI - Cobolli Gigli, dopo aver precisato di ritenere il Napoli l'avversario più pericoloso della Juve nella corsa allo scudetto, rivela che i bianconeri hanno più volte tentato di prendere Cavani. "Ma con De Laurentiis non è assolutamente facile trattare - dice sempre dai microfoni di Radio Kiss Kiss -. Aurelio è un osso duro e sa bene il suo mestiere, ed infatti facendo un'eccezione alle sue regole è riuscito a tenersi stretto Cavani anche per i prossimi anni. Un'eccezione più che giustificata". |
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Zeman tecnico di valore. Non posso dire ai tifosi di non fischiarlo. La Roma lotterà con noi per lo Scudetto"
Alla vigilia dell'attesa e sentita sfida tra Juventus e Roma, il preparatore dei portieri bianconeri, Claudio Filippi, sta sostituendo Massimo Carrera dietro il bancone della sala stampa del Media Center di Vinovo e sta rispondendo alle tante domande dei cronisti presenti. TuttoJuve.com sta riportanto in diretta ed in tempo reale le dichiarazioni dell'assistente di Antonio Conte: A questo proposito, immagino abbiate sentito cosa ha detto Zeman: che è una mancanza di stile, perchè la gente e i giornalisti vogliono sapere, vogliono che parli chi è direttamente interessato... Se la sente di fare un appello ai tifosi a non fischiare Zeman? Dal punto di vista tecnico, Zeman per lei è un grande allenatore? La vediamo spesso andare a parlare con Carrera in panchina. Qualcuno dice che potrebbe essere lei il messaggero, che potrebbero arrivargli dei messaggi dall'alto, cioè dalla tribuna. Ci può spiegare questo viavai e cosa avviene in panchina? Volevo chiederle a proposito di chi potrebbe farcela e chi no. Bonucci in questi giorni si sta allenando a parte. Potrebbe farcela? Potrebbe essere almeno convocato? Potrebbe partire titolare? Sulla questione Pirlo, Carrera ha detto che il suo problema è che si deve allenare, non tanto riposare. Ma come si risolve un problema simile quando si gioca ogni tre giorni e quando Pirlo tra dieci giorni andrà a giocare due gare decisive per la Nazionale? Che tipo di avversario si aspetta domani? E' un assetto tattico che in ogni caso non è stato accantonato? Una considerazione su Totti e sul record di 216 gol. Può fare ancora la differenza ad alti livelli in questa Roma? |
Il tecnico della Roma: «Filippi in conferenza stampa? La gente vorrebbe sentire uno direttamente interessato» ![]() L'ACCOGLIENZA - Zeman è consapevole di giocare in uno stadio che, eufemismo, non lo ama: «Non ho paura. Ci sono già ritornato con il Lecce. L'accoglienza non fu molto carina, ho subito insulti per 90': l'ho detto anche al delegato della Federcalcio, mi sembra strano che per un buhh razzista scattano le multe e per 90' di insulti nulla. I danni alla Juve non li ho fatti io, se la dovrebbero prendere con altri». «SONO PIU' FORTI» - Il tecnico elogia i bianconeri sotto il punto di vista tecnico: «È una partita stimolante. Loro sono forti, sono una squadra. Attualmente sono i migliori del campionato. Dobbiamo cercare di dimostrare che anche noi abbiamo dei mezzi, che siamo competitivi e che possiamo metterli in difficoltà. Imbattuti da 44 turni? Sì, ma anche loro hanno una testa, due braccia e due gambe... Anche a Roma si vuole vincere, impostando un progetto che ci può portare avanti. Nessuno gioca per perdere». IL GIOCO - Qualcuno gli domanda: ma non è che ormai tutti conoscono Zeman e riescono a prendere le contromisure? «Però contro la Samp abbiamo tirato 24 volte in porta contro le 2 loro. Se mi avessero conosciuto così bene, non ci avrebbero fatto tirare così tanto. Sul piano del gioco non abbiamo mai sofferto in questo inizio di campionato, mentre noi abbiamo fatto soffrire tanti». |
GiulemanidallajuveNews ritorna dopo la pausa estiva con il n. 16 e propone una riflessione sulle responsabilità che stanno incidendo in maniera si spera non irreversibile sulle condizioni di un paziente che se non è in prognosi riservata, poco ci manca: il calcio italiano. ![]() Scarica gli arretrati di GiulemanidallaJuve News, clicca qui |
Scongiurato lo scontro dialettico Carrera-Zeman: domani parla Filippi
19:10 - Meno due a Juventus-Roma. Antonio Conte, come sempre accade con l'approssimarsi delle gare, oggi pomeriggio ha curato l'aspetto tattico a porte rigorosamente chiuse: dopo il riscaldamento, la parte atletica e un esercizio di possesso palla, il tecnico bianconero ha lavorato sui meccanismi da ripetere sabato sera allo Juventus Stadium. Secondo le ultimissime indiscrezioni di Sky Sport, Conte starebbe pensando di rilanciare Alessandro Matri, schierandolo contro la Roma accanto a Mirko Vucinic. 18:15 - La Juventus si è allenata dalle ore 15:00 a Vinovo a porte chiuse per preparare la sfida con la Roma. Antonio Conte starebbe pensando di effettuare un po' di turn over. Secondo Sky Sport, ci potrebbe essere l'ipotesi che contro i giallorossi possa giocare a centrocampo Paul Pogba che così potrebbe far riposare Andrea Pirlo. Leonardo Bonucci, oggi si è allenato a parte e le sue condizioni sarebbero da valutare. In attacco Mirko Vucinic sembrerebbe certo del posto, bisognerà capire chi sarà al suo fianco. Al momento, Fabio Quagliarella sembra essere favorito rispetto ad Alessandro Matri. |
Altre squadre stranamente non punite"
Massimo De Santis commenta le dichiarazioni dell'investigatore privato Emanuele Cipriani che parla di come nel 2002 e nel 2003 l'Inter avesse commissionato indagini illegali su di lui, oltre che su Moggi, Giraudo, la GEA e il presidente della Reggina Foti. In esclusiva per TuttoJuve. Massimo De Santis, l’investigatore Cipriani ha dichiarato sotto giuramento che l’Inter nel 2002 e nel 2003 aveva commissionato indagini illegali su Moggi, Giraudo, la GEA, Foti e Lei. “L’unico commento che posso fare è che queste dichiarazioni confermano che le indagini dell’Inter erano né più né meno le indagini di Calciopoli. Per cui ecco il discorso che ho sempre fatto sia io che il mio avvocato Gallinelli che la genesi è quella e nessuno si mai soffermato a pensare perché siamo noi gli unicio intercettati e non altri soggetti. Poi sono entrate in ballo altre società. Il cardine eravamo io, Moggi, Giraudo e la GEA”. Perché si è deciso di colpire solo voi? “Parlo per me e dico che sicuramente c’erano invidie interne. C’era Nucini che andava a vendere notizie false e tendenziose a una società che non riusciva a vincere e doveva giustificarsi in qualche modo”. Insomma, lo scenario non sembra del tutto chiaro “Io ho una causa in corso contro l’Inter e mi pare chiaro che ci sia un qualcosa di anomalo in quello che è accaduto, ma è chiarissimo che le indagini su di me siano state fatte per conto dell’Inter, commissionate direttamente da Moratti e dell’Inter. Ribadisco: è anomalo a fronte di altre intercettazioni che gli inquirenti non estendessero le indagini a tutto il resto, agli altri soggetti e alle altre società. D’altra parte l’obiettivo erano Moggi, De Santis e la GEA a e tutti i passaggi ripercorsi dalle analisi dei dossier Telecom Pirelli riconducono a questo filo conduttore. È palese che tutto sia nato dall’Inter e si fa di tutto per chiudere gli occhi e non voler capire ciò, perché è evidente”. Perché l’Inter si è accanita su di Lei? “Il problema è questo: io sono condannato per nessuna partita della Juve, cosa anomala. E comunque tutte le intercettazioni in cui l’Inter ne usciva colpevole, così come altre società non sono state trattate dagli inquirenti. Ci fosse stato un processo sportivo adeguato, se la procura di Napoli avesse aperto a tutti le intercettazioni avremmo oggi uno scenario completamente diverso, la storia è stata stravolta totalmente. Su i me è stato cucito un vestito addosso che non era il mio. Tutto andava contro, guarda caso: leggiamo la sentenzia della Casoria e si vede che io non ci sono mai in telefonate dirette, mai. Un po’ singolare come cosa. Non c’è stata una giustizia equa, è stata fatta una cosa di gravità abnorme”. Inutile dire che non è sorpreso dalle affermazioni di Cipriani “Ma no, sono cose scoperte nel 2006 all’indomani di Calciopoli e l’unica novità è la GEA, anche se qualcosa era già uscito. La cosa anomala è che a fronte di queste carte la FIGC non ebbe a proseguire un procedimento”. |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14