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Messaggi di Maggio 2013

MAROTTA: "Nessun contatto con la Fiorentina per Jovetic.

Post n°7184 pubblicato il 31 Maggio 2013 da nadir63l
 

Sondaggi per diversi giocatori, ma non prenderemo decisione a breve"

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ancora nessuna trattativa per Jovetic. In sintesi è questo il concetto espresso da Beppe Marotta ai margini dell'inaugurazione dello Juventus Club Doc di Malpensa: "Non abbiamo ancora contattato nessuno della Fiorentina e le parole di ieri sera di Della Valle su Elkann rientrano nella dialettica che vede protagonisti grandi imprenditori. Sono convinto che non condizioneranno gli eventi sportivi e i rapporti tra le societ. Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco: non significa che non ci sia attivismo, ma non sono ancora maturi i tempi. Ci sono diverse società si devono assestare. Noi abbiamo iniziato a sondare alcune disponibilità, ma non è ancora il momento per fare annunci. Il nostro 'obiettivo è creare una rosa completa per il ritiro di luglio, stiamo seguendo vari profili con determinati aspetti tecnici- tattici. Quello che è certo è che nella Juventus bisogna sudare per ottenere una maglia da titolare. Su Jovetic però non ci siamo mossi, anche se è un giovane calciatore molto bravo. Noi abbiamo effettuato sondaggi per diversi giocatori, ma non credo che a breve termine prenderemo la decisione definitiva. Vogliamo consegnare la squadra più completa possibile a Conte per la preparazione estiva."

 
 
 

Tuttosport - Pressing Ibra sulla Juve: lo svedese disposto a ridursi l'ingaggio

Post n°7183 pubblicato il 30 Maggio 2013 da nadir63l
 

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Zlatan Ibrahimovic ha già comunicato al Paris Saint-Germain la sua intenzione di andarsene in caso di addio di Carlo Ancelotti. Secondo l'edizione odierna di Tuttosport, lo svedese sarebbe disposto a ridursi l'ingaggio pur di tornare alla Juventus. In Galileo Ferraris, però, hanno sempre detto che il suo ingaggio è impossibile da metabolizzare - riporta il quotidiano torinese -. Ibra, infatti, a Parigi guadagna quasi dodici milioni a stagione, uno dei campioni più pagati al mondo. E il tetto massimo dei bianconeri è 5-6 milioni, meno della metà. La differenza è abissale anche se a Torino - scrive Camillo Forte - potrebbero fargli un triennale, quindi un anno di contratto in più. Nei due anni che gli restano a Parigi guadagnerà 24 milioni. Marotta potrebbe spalmare questa cifra in tre anni di contratto. Ma si sforerebbe ancora rispetto al budget che l’amministratore delegato juventino ha a disposizione. Ecco perché si aspetta di conoscere a quanto ammonta lo sconto del campione.
C'è da rilevare però anche il no secco espresso dal presidente Agnelli qualche settimana fa. Secondo Tuttosport, però la Juventus potrebbe anche cambiare idea se dovesse arrivare un forte sconto da parte dello svedese. Gli uomini mercato bianconeri starebbero comunque seguendo l'evolversi della situazione. Mino Raiola , procuratore dello svedese e grande amico di Pavel Nedved ha scelto, in questi giorni, il basso profilo - riferisce il quotidiano torinese -. Che stia lavorando sotto traccia a un grande colpo di scena non è un’ipotesi da escludere, conoscendo Ibra.

 
 
 

29-05-1985 per non dimenticare mai

Post n°7182 pubblicato il 29 Maggio 2013 da nadir63l
 

Targa_Heysel.jpg

 
 
 

ESCLUSIVA TJ - Luciano Moggi: "Fallimenti Inter e Baldini prevedibili.

Post n°7181 pubblicato il 27 Maggio 2013 da nadir63l
 

Juve unica società con idee chiare, ma Higuain e Jovetic non sono Top Player. A Conte serve Lewandowski"

© foto di TuttoMercatoWeb

In tempi non sospetti Luciano Moggi aveva vaticinato una caporetto interista e della Roma di Franco Baldini: la stagione 2012/13 è andata in archivio ieri sera con il crollo dei giallorossi nel derby con la Lazio. Abbiamo intervistato in esclusiva l'ex direttore generale della Juventus per fare il punto su questi e tanti altri temi di mercato.

Direttore, non è mai bello citarsi ma lei l'aveva detto che Baldini e l'Inter quest'anno avrebbero fatto male...

"Baldini l'unica cosa che fa bene è campare in una squadra. Saper lavorare è un'altra cosa: saper fare calcio è differenze, penso abbia bisogno di un corso d'aggiornamento. L'Inter è tornata quella del pre-Calciopoli, ovvero a distanza siderale in classifica dalla Juve".

Per l'anno prossimo la concorrenza sembra diminuire invece che aumentare per la Juve?

"L'unica vera antagonista è il Milan. Il Napoli lo scarto a priori per lo Scudetto. Si chiude un ciclo e per ripartire serve sempre tempo".

Il segreto di questa Juve?

"La Juventus è l'unica società con delle idee chiare. Andrea Agnelli sta facendo benissimo: è un presidente preparato sia a livello di gestione manageriale che in ambito sportivo".

Si parla tanto in questi giorni di un calcio italiano alla tedesca: che ne pensa?

"Facendo un confronto fra il calcio tedesco e quello italiano si evince come da noi i nostri dirigenti non sappiano acquistare gli stranieri determinanti. La Juventus rappresenta l'unica eccezione con Pogba e Vidal".

Sul mercato i tifosi bianconeri sognano il Top Player?

"In attacco o arriva un campionissimo oppure le cose possono restare anche così".

Chi consiglierebbe alla Juve in attacco?

"Conte fa un gioco di gruppo e serve una punta che non dia punti di riferimento come Lewandowski. Il polacco sarebbe perfetto per la Juve".

Jovetic invece?

"Jovetic è una mezza punta di grande qualità, ma segna quanto Matri. A certe cifre non è un affare".

La Juve punta anche su Higuain...

"Higuain è un buon giocatore, ma non fa la differenza. Ho letto di paragoni con Trezeguet o Inzaghi: direi che hanno esagerato...".

 
 
 

La Stampa - Comincia la missione Jovetic

Post n°7180 pubblicato il 26 Maggio 2013 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Secondo l'edizione odierna di La Stampa, è il montenegrino, il nome che tanto piace a Conte, pronto a schierarlo in coppia con l’amico e connazionale Vucinic oppure in un tridente con lo spagnolo Llorente. La Juve vuole chiudere l’affare e, dopo il primo contatto all’inizio di maggio, ora ha dato il via alle grandi manovre per trattare con il club viola. I bianconeri sono in pole position e hanno già trovato un accordo per un contratto da 4,5 milioni netti a stagione fino al giugno 2018. Tra martedì e mercoledì, Ramadani parlerà ancora con Juve e Fiorentina. L'agente sa che per liberare il giocatore bisogna portare un’offerta da 30milioni di euro, Marotta, però, vuole pagare la clausola rescissoria con importanti contropartite tecniche. Ill progetto «Juvetic», dunque, procede ed entrerà nel vivo in questi giorni. La Fiorentina ha scelto le contropartite: Luca Marrone in comproprietà insieme al cartellino di Quagliarella o Matri più 10 milioni di euro «cash» per avere il cartellino del montenegrino.

 
 
 

Di Livio: "Ramon Diaz si deve vergognare. Finali vinte perchč eravamo pił forti e allenati.

Post n°7179 pubblicato il 24 Maggio 2013 da nadir63l
 

 Mai emersi problemi dai controlli anti-doping"
© foto di Federico De Luca

"Ramon Diaz si deve vergognare. Juventus campione perchè più forte", sono le parole di Angelo Di Livio, ex centrocampista bianconero, ai microfoni di Radio Manà Sport durante la trasmissione "Buongiorno Roma": "Diaz si deve vergognare per le sue insinuazioni sulla vittoria della Juventus della Coppa Intercontinentale contro il River Plate del 1996. Abbiamo vinto quel trofeo e la Coppa dei Campioni qualche mese prima perchè eravamo più forti e meglio allenati. Se avessimo fatto uso di sostanze illegali non avremmo vinto solamente ai rigori contro l'Ajax e con un gol di Del Piero su un mio calcio d'angolo nel finale contro gli argentini. Li avremmo potuti asfaltare nel gioco e nel risultato, al contrario entrambe le finali sono state gare molto equilibrate e molto dure fino all'ultimo minuto. Evidentemente, a Diaz quella sconfitta brucia ancora e dopo quasi 17 anni cerca alibi. Peraltro, come per ogni squadra dopo ogni partita, vi erano controlli anti-doping a sorteggio e non mi pare siano emersi problemi. La delusione provocata dalle parole di Diaz deriva dal fatto che lui è un professionista, ex grande attaccante e attuale ottimo allenatore, non un tifoso dal quale mi potrei anche aspettare certe dichiarazioni".

 
 
 

Juve, difenditi! comunicato stampaGLMDJ

Post n°7178 pubblicato il 24 Maggio 2013 da nadir63l
 

 

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In merito all'annunciata messa in onda su una TV olandese della trasmissione "Altri tempi sport" di un servizio che tenderebbe a dimostrare l’uso di EPO da parte dei giocatori bianconeri prima della finale vinta il 22 Maggio 1996 a Roma contro l'Ajax, l’Associazione Giùlemanidallajuve invita la società Juventus F.C. S.p.A. ad attivarsi al fine di visionare in anteprima tale servizio, onde verificarne la correttezza dei contenuti.

All’uopo è bene ricordare che il 14 dicembre del 2005 venne emessa la sentenza di secondo grado. La Corte d’Appello assolse Agricola sia dalle accuse di doping (il fatto non sussiste) sia dall’accusa di frode sportiva per abuso di farmaci, in quanto “il fatto non costituisce reato”. Il 29 marzo 2007 la Corte di Cassazione sancì l’estraneità della società Juventus dall’accusa di uso di sostanze dopanti. Solo per la parte riguardante l'indimostrata frode sportiva per presunto abuso di farmaci leciti, la suprema Corte accoglieva la richiesta dell’accusa affinché si celebrasse un nuovo processo al fine di verificare la sussistenza del reato. La pervenuta prescrizione per il reato ipotizzato dall’accusa determinò l’impossibilità di avviare il nuovo procedimento.

La nostra Associazione, nata per difendere il nome, la storia e l'onore della Juventus, auspica, per l'ennesima volta, sperando finalmente di essere esaudita, che l'attuale azionista di maggioranza e l'attuale management si attivino in tal senso, per evitare l'ennesima, inaccettabile aggressione a ciò che da sette anni difendiamo con passione, con volontà e con pretesa di rispetto assoluto, sia della Juventus stessa, che dei tifosi che tanto la amano e che economicamente la sostengono. Saranno valutate, altresì, le opportune azioni da mettere in atto al fine di tutelare la morale dei nostri soci.

 

 
 
 

PLATINI: "Agnelli? Passione, grinta e buon lavoro, ma sbaglia il conto degli Scudetti, sono 29. Conte scelta giusta"

Post n°7177 pubblicato il 23 Maggio 2013 da nadir63l
 

© foto di Pastore

Dalle ore 20.30 su Sky Sport 1 HD (canale 201), sta andando in onda “Speciale Platini”, con una lunga intervista al Presidente dell’UEFA. Un Platini a 360°, che parla di tutto, dal razzismo alla Juventus, da Andrea Agnelli alla Champions League e di tanto altro. Di seguito alcuni passaggi dell’intervista al Presidente dell’UEFA:


In Italia c’è un problema grave, il razzismo nel calcio. Milan-Roma è stata sospesa da Rocchi per un paio di minuti; che idea si è fatto dell’Italia? E’ davvero un paese razzista?
L’Italia è come tutti i paesi, non è razzista. Poi, ci sono delle persone stupide, che vanno a fare un po’di politica, o del razzismo o del nazionalismo. E’ difficile gestire persone che vanno allo stadio per problemi di razzismo e di violenza. E’ complicatissimo quando ci sono 80mila persone. Quello che ha fatto Rocchi è stato di buonsenso. La sospensione della partita a me va molto bene. Faccio i complimenti all’arbitro e per me ha fatto bene.

Juventus: i tifosi continuano a dire che gli scudetti sono 31, i dirigenti del calcio 29; lei, che è tutti e due, cosa dice?
Capisco la gente, che è innamorata della Juventus e che non vuole rischiare di lasciare due scudetti. Questi sono i tifosi, ma dopo, poi, c’è la giustizia, ci sono le regole che li hanno tolti. Dobbiamo scegliere sempre la giustizia. La Juve ha pagato, ma poi li farà 31 o 30.

Anche Andrea Agnelli continua a puntare sul 31
Penso che a livello nazionale e internazionale, la Federcalcio, la Lega, ha il conto giusto e non quello che pensa Andrea. Però, se lo pensa, non lo dice.

Per quello che ha fatto negli ultimi due anni, Antonio Conte è la vera stella della Juventus?
E’ difficile far uscire un personaggio da un collettivo. Penso che Andrea Agnelli stia facendo un buon lavoro, che chi ha preso Conte ha scelto bene, che quelli che hanno preso i giocatori hanno scelto bene. Una società non è un solo personaggio, non è solamente un giocatore. Prima alla Juve si parlava solo dei giocatori, oggi si parla dell’allenatore. Le stelle della Juve sono sempre stati i giocatori, fino ad oggi che si parla dell’allenatore. Non è tanto buono questo. Anche Conte penso sia importante, ma sono i giocatori che fanno vincere le gare.

Per lei, cos’ha Andrea della dinastia degli Agnelli, dell’Avvocato?
Ha la stessa passione, ma lo fa vedere molto di più. E’ molto più giovane, è molto più aggressivo, nel senso della parola. E’ bello aver ritrovato, dopo qualche anno, un Agnelli alla testa della Juve.

 
 
 

Moggi su Libero: "Gli arbitri di oggi non hanno schede Tim"

Post n°7176 pubblicato il 22 Maggio 2013 da nadir63l
 

© foto di TuttoMercatoWeb

Luciano Moggi torna ha dedicato il suo editoriale di oggi sul quotidiano "Libero" allo "scandalo" di Siena, pungendo i soliti media, dalla Gazzetta dello Sport a "Il Giornale" di Berlusconi e Franco Ordine: "Avevamo visto giusto prevedendo l’impegno del Milan molto più severo di quello della Fiorentina. A Pescara, infatti, i viola hanno dominato; a Siena, il diavolo è stato in difficoltà fin quando l’arbitro Bergonzi è andato involontariamente in suo soccorso - ha scritto Moggi -. Prima concedendo un rigore farlocco, poi un’espulsione affrettata, che hanno permesso ad Allegri di chiudere terzo. Milano sarà quindi particolarmente impegnata nei preliminari: Milan in Champions e Inter in Coppa Italia. La Gazzetta esce con un cubitale «Milan urlo Champions», il Corsport titola «Scandalo a Siena»: discrepanza dovuta forse alla locazione dei giornali, quello del direttore Monti “leggermente”più di parte. E proprio nel giorno in cui Gazzetta.it organizza il convegno “Il calcio che vogliAMO”. I tifosi della Fiorentina hanno fatto gli scongiuri, i giocatori si sono sfogati. Cuadrado: «Increible los arbitrajes en Italia, ehhh..». Rodriguez: «Si digo lo que pienso non juego mas en Italia». Pasqual a Radio Toscana: «Milan? Con alcuni rigori in più potevano quasi vincere lo scudetto», detto ridendo, sostiene il cronista. Non potevano mancare le trasmissioni del lunedi. In particolare, “11” condotta da Pardo suItalia 2,acui, tra gli altri, partecipava ilnoto opinionista del Giornale di Berlusconi, Franco anche detto “all’Ordine” (ma noi non lo crediamo) e l’altra, il “Processo di Biscardi”su 7Gold. Nella prima, quando si è arrivati a discutere di Siena-Milan criticando aspramente l’arbitro (ma per noi il rigore è un errore non voluto), è insorto Ordine: «È un rigore fasullo ma non c’erano le telefonate come nel 2006». A parte che non essendo un impiegato TIM Ordine non può parlare con tanta certezza, ma nel 2006, se esistevano telefonate, erano quelle tra lui e Meani, addetto agli arbitri del Milan, con le quali Meani raccontava favole a Ordine che raccoglieva queste verità presunte facendole sue come verità rivelate. Non sa il buon Franco che così danneggia il Milan e magari costringe qualcuno a pubblicare le intercettazioni che misero in condizione Palazzi di emettere richiesta di illecito sportivo nei confronti del Milan, poi prescritto. Giusto ricordare a Ordine che il presidente della Lega a quel tempo era Galliani, nonché vicepresidente esecutivo del Milan e consigliere federale e che il premier era Berlusconi. Il “Processo di Biscardi” riguarda invece il valzer delle panchine, la presenza di Berlusconi annunciata poi disdetta, la lettera, la smentita del club... Ormai le società non sono padrone del loro destino e i giornali devono dare le notizie in anteprima perché internet è in agguato. Ed ecco che un giorno Allegri «resta al Milan», poi «va alla Roma» e «arriva Seedorf ». Che Mazzarri un giorno è alla Roma e l’altro all’Inter al posto di Stramaccioni, che ha però ricevuto le rassicurazioni di Moratti: «Gli ho detto di stare tranquillo, nessuno è al corrente di quello che ho in mente (forse Mancini?, ndr), devo riflettere». Sono queste riflessioni che preoccupano l’ambiente interista... Noi abbiamo già scritto riguardo alle panchine, lasciamo lavorare i dirigenti in attesa di vedere se le nostre previsioni corrispondano al vero e non siano come quelle verità che raccontava Meani al povero Ordine".

 
 
 

Incidente stradale, 2 anni e mezzo a Carrera

Post n°7175 pubblicato il 21 Maggio 2013 da nadir63l
 

Condannato per duplice omicidio colposo per un incidente avvenuto la notte di Capodanno 2011 lungo l'autostrada A4, tra Dalmine e Bergamo, nel quale morirono due ragazze di 23 anni

Incidente stradale, 2 anni e mezzo a Carrera© LaPresse
BERGAMO - Massimo Carrera, ex calciatore di Juve ed Atalanta, e attuale assistente di campo di Antonio Conte, è stato condannato oggi a Bergamo a 2 anni e 6 mesi per duplice omicidio colposo per un incidente avvenuto la notte di Capodanno 2011 lungo l'autostrada A4, tra Dalmine e Bergamo, nel quale morirono due ragazze di 23 anni. La sentenza questa mattina al processo in abbreviato. Il pm Monia Di Marco aveva chiesto per Carrera 3 anni e 4 mesi. Un secondo automobilista coinvolto, Paolo Braggino, è stato condannato a 2 anni e 4 mesi (la richiesta era stata di 2 anni e 8 mesi), mentre il terzo, Paolo Bertacchini, che aveva rinunciato all'abbreviato, è stato rinviato a giudizio. Nell'incidente morirono Chiara Varani, di Monasterolo del Castello (Bergamo), e Patrizia Paninforni, di San Giovanni Bianco (Bergamo).

L'INCIDENTE - Alle 3.30 della notte di Capodanno del 2011 le due ragazze viaggiavano sull'autostrada A4 in seconda corsia su una Ford Ka, sulla quale c'era anche una terza amica, unica superstite. La loro auto era stata tamponata da una Fiat Punto guidata da Paolo Braggino, 41 anni, di Camisano Vicentino, poi risultato in stato di ebbrezza: la Punto si era ribaltata, mentre la Ka si era fermata a fari spenti sulla carreggiata. A quel punto una Mercedes Ml, guidata dal cinquantenne bergamasco Paolo Bertacchini, aveva colpito l'utilitaria delle ragazze. Poco dopo, però, era sopraggiunta la Mercedes Classe R di Massimo Carrera, che aveva travolto l'utilitaria. In tribunale si è disputata una battaglia di perizie per stabilire se l'ex calciatore avrebbe potuto o meno evitare il terribile impatto. Secondo il consulente del pm lo avrebbe potuto evitare, secondo la difesa no. Il giudice aveva quindi nominato un proprio perito super partes, che ha infine stabilito che la visibilità sarebbe stata sufficiente a consentire a Carrera di vedere le auto ferme sulla carreggiata.

 
 
 

Abete e le varie classifiche italiane

Post n°7174 pubblicato il 21 Maggio 2013 da nadir63l
 

 

 

Di F. Del Re

L'ANSA riporta le seguenti dichiarazioni del presidente della federazione Abete: "Il calcio dà allo Stato molto più di quanto prende. Se l'Italia fosse al 4/o posto per tutela dell'ambiente, lotta alla criminalità, libertà di stampa potremmo essere cittadini molto contenti'': lo ha detto il presidente della Figc Giancarlo Abete, ammettendo che ''dobbiamo migliorare molto a livello di formazione, educazione, rispetto dei valori, possiamo migliorare in aree strategiche come la riforma della giustizia sportiva e sul sistema delle pluriproprieta'''.

Il "concetto" espresso è: il calcio in Italia è un modello qualitativamente d'eccellenza, un modello che se fosse seguito da tutto il resto del paese renderebbe il paese stesso più ricco, più efficiente, più "contento". Un modello certamente migliorabile, ma comunque già di alto livello.

Peccato che non dica quale fosse il livello del calcio italiano prima che lui diventasse presidente della Figc; peccato che l'unico "valore" che la federazione abbia realmente rispettato negli ultimi sette anni sia quello dell'incompetenza dichiarata; peccato che l'educazione di cui va parlando sia un'educazione a doppia velocità, ossia necessaria per certi tesserati, eventuale per altri; peccato che la riforma della giustizia sportiva sia una presa in giro grande quanto la vigliaccata riservata giusto un anno fa ad Antonio Conte, quanto gli "illeciti strutturati", quanto le prescrizioni riservate a certi club, nel mentre per altri si procede con velocità sospetta; peccato che quella libertà di stampa, che secondo lui ha un livello qualitativamente inferiore al sistema calcio da lui presieduto, sia stata sempre prona a tale sistema, sia stata sempre megafono di regime, sia stata sempre propaganda del "sentimento popolare" di sandulliana memoria; peccato che questo sistema, "quarta economia del paese", abbia tutte, ma dico: tutte le caratteristiche peggiori del paese stesso, di quel paese rispetto al quale si sente un'eccellenza.

Altrimenti non si spiegherebbero i passaporti falsi, le regalie agli arbitri, le false fidejussioni, i fallimenti clamorosi sull'assegnazione degli europei, i tentativi di rimediare a tali fallimenti attraverso l'imposizione di una legge ad hoc per gli stadi, le inchieste e i processi sportivi in spregio del diritto e delle difese degli imputati, le due, tre, quattro velocità con le quali tali processi vengono celebrati, le dichiarazioni varie ed assortite di incompetenza relative agli esiti di tali aberranti "processi".

Insomma e per concludere: se il parametro unico di valutazione fossero i soldi, avremmo una grande federazione, un grande sistema-calcio; in realtà, come dimostrano le vicende sportive recenti dell'Inter, icona gradita al sistema, icona di questo sistema, i soldi sono solo espressione del potere, non della sua qualità. Per quella, la qualità, non se ne dia vanto Abete, sono tranquillamente appaiati con quella stampa che lui ha la faccia tosta di criticare. 78 non è solo un numero, ma, oramai, un vero e proprio stato dell'anima.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=2985

 
 
 

Higuain dice Juve. Jovetic la aspetta

Post n°7173 pubblicato il 21 Maggio 2013 da nadir63l
 

A giorni nuovo incontro con il Real. Con la Fiorentina si inizia a parlare delle contropartite tecniche per JoJo

Higuain dice Juve. Jovetic la aspetta© Foto Liverani
TORINO - Gonzalo Higuain ha fretta. Avendo capito che la sua avventura al Real Madrid si avvicina al capolinea, vorrebbe programmare il suo futuro rapidamente e, se potesse scegliere lui, vorrebbe la Juventus. Fra le pretendenti che, finora, si sono mosse sulle sue tracce la squadra di Antonio Conte è in testa alla personale hit parade del centravanti argentino. Meglio di Arsenal e Tottenham, che gli offrono più o meno gli stessi soldi, ma hanno un progetto tecnico meno affascinante ai suoi occhi. La Juventus rappresenta per lui la prospettiva di competere ad altissimi livelli in Italia e di poter coltivare dei sogni in Europa, l’idea di completare il suo curriculum con la più famosa squadra italiana, dopo aver vestito la maglia del più celebre club in Argentina (River) e in Spagna (Real). Insomma Higuain, in questo momento, è pronto a dire sì alla Juventus.

L’ATTESA - Il problema, infatti, è il sì della Juventus, che al momento resta in attesa. Nei prossimi giorni potrebbe esserci un nuovo contatto con il Real Madrid, soprattutto se dovesse risolversi in modo ufficiale e definitivo la questione Ancelotti, che sta tenendo occupati i vertici madridisti. Il nodo da sciogliere è, ovviamente, il prezzo del cartellino: il Real chiede almeno 25 milioni, la Juventus al momento fatica a superare la soglia dei 20. Tentativi di far quadrare domanda e offerta sono stati già fatti e ce ne saranno altri nel corso delle prossime settimane. Chiudere non è impossibile, soprattutto alla luce della volontà del giocatore, anche se allo stato attuale delle cose non si può considerare un affare di quelli facili.

 
 
 

Agnelli: «Il calcio italiano ha perso importanza»

Post n°7172 pubblicato il 20 Maggio 2013 da nadir63l
 

Il presidente della Juve: «Non è più una destinazione: lo dimostra il Milan che l'hanno scorso ha dovuto vendere per questioni di ingaggio»

Agnelli: «Il calcio italiano ha perso importanza»© LaPresse
MILANO - Un applauso al presidente Andrea Agnelli e alla sua Juventus appena laureatasi campione d'Italia ha aperto il workshop 'Il calcio che vogliamò, che ha riunito nella sede della 'Gazzetta dello sport' il presidente del Coni Giovanni Malagò e i vertici del calcio italiano, dal presidente della Figc Giancarlo Abete a quelli delle leghe di serie A e serie B, Maurizio Beretta e Andrea Abodi, fino al presidente dell'Assoarbitri Marcello Nicchi. Appena sbarcato in Italia, fra gli ospiti del convegno c'è anche il presidente della Roma, James Pallotta, che ha stretto la mano e scambiato qualche battuta con Agnelli e Malagò. In platea ci sono anche il presidente del Genoa Enrico Preziosi ed è atteso l'ad del Milan Adriano Galliani, reduce dalla qualificazione alla Champions League conquistata negli ultimi minuti dell'ultima giornata di campionato ieri sera a Siena.

L'INTERVENTO DI AGNELLI - «Ringrazio per tutti i complimenti che vanno girati anche a squadra e Conte, Marotta e Paratici. Gli sviluppi economici non possono che passare per i risultati sul campo. La situazione del calcio italiano è complessa. Il campionato italiano non è una destinazione finale, lo dimostra il Milan che lo scorso anno ha dovuto cedere due tra i suoi giocatori più forti per ragioni di ingaggio. Ce ne dobbiamo fare una ragione. Quando Abete dice che siamo al quarto posto dice il vero. Ma anni fa eravamo al primo. La Fiorentina ha fatto un grande campionato eppure non va in Champions perché l'Italia ha perso un posto. Le squadre B per noi sarebbero una grande opportunità per crescere».

 
 
 

FOSSE SUCCESSO ALLA JUVE!

Post n°7171 pubblicato il 20 Maggio 2013 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il campionato si chiude con il botto! Non un grande botto ma un finale quasi annunciato ed emozionante. Il Milan trova la sua qualificazione Champions all'ultimo respiro e a Firenze ci rimangono male, molto male. Difficile dire chi meritasse di più andare ai preliminari tra le due formazioni. La Fiorentina ha sicuramente mostrato un calcio migliore e nei due scontri diretti ha fatto qualcosa in più, il Milan, ha mostrato un girone di ritorno da primato e ha singoli offensivi migliori.

Detto questo, la giornata di ieri ci ha portato a un finale non proprio limpido. Il rigore concesso al Milan, onestamente è uno di quei rigori definiti tali proprio da pochi. Un contatto lieve di quelli che se ne vedono pochi in una stagione. Colpisce la disparità di giudizio nella valutazione del contatto, rispetto ad altri episodi del primo tempo.

Non entreremo nella polemica e francamente nemmeno ci interessa, preme però sottolineare che anche questa volta i media hanno voluto tenere un profilo basso e solo il Corriere dello Sport mantiene una coerenza rispetto ai titoli fatti quando gli errori avevano riguardato la Juventus. Altrove silenzio o quasi e qualche timido complimento. Riduttivo, ovviamente, limitare la valutazione di una stagione ad un episodio, ma per coloro che hanno sbandierato per mesi il goal di Muntari ora la giustizia del calcio ha riproposto un episodio a maglie invertite (proprio bianconere), dopo quelli di stagione (una lunga serie...).

Si spera che in futuro si cominci ad accettare in modo più sereno errori e valutazioni arbitrali e che gli stessi arbitri prendano le decisioni solo e soltanto quando sono chiari (gli arbitri di porta che ci stanno a fare?) perchè gli episodi di ieri hanno sicuramente cambiato la storia, o quanto meno, l'hanno resa meno incerta.

@pavanmassimo

cosa avrebbero detto i media se un episodio analogo fosse successo alla Juve?

 
 
 

Tuttosport - La Juve intensifica io pressing per Jovetic

Post n°7170 pubblicato il 19 Maggio 2013 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Secondo l'edizione odierna di Tuttosport, la corsa a Jovetic inizia oggi, quando si saprà se la Fiorentina sarà o meno in Champions League. I bianconeri si sono già mossi ma la richiesta di 30 milioni dei Della Valle spaventa. A Torino propongono l’inserimento di una o due contropartite per abbassare la valutazione: Marrone in comproprietà, Matri o Quagliarella o Giovinco. La valutazione della Juventus e' di 22 milioni, Marrone sui 5 milioni, 12 tutto il cartellino di Matri. Non c'è solo la Juventus sul montenegrino ma società estere che vogliono scatenare un'asta: Arsenal, City e Borussia su tutte. Da considerare infine che Ramadani, il procuratore di JoJo, curi pure gli interessi di Ljajic , in scadenza nel 2014 e la Juventus si è già mossa anche sul serbo, i bianconeri potrebbero allentare la mossa in cambio di un favore su Jovetic.

 
 
 

     

 

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