LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi di Giugno 2013
MAROTTA e PARATICI: "Acquisto Carlitos difficile, ma siamo soddisfatti" Fonte: a cura di MP e FC
13:10 - PALLONI AUTOGRAFATI - Il nuovo acquisto bianconero autografa alcuni palloni e li lancia in mezzo alla folla. 12:40 - TEVEZ INCURIOSITO - L'attaccante argentino ha osservato con grande attenzione e curiosità i trofei ed i cimeli del museo bianconero Cosa si prova a giocare in una squadra dove negli spogliatoio ci sono le fotografie di Platini, Zidane, Baggio, Sivori. E poi se ti aspettavi così tanto entusiasmo ieri all'aeroporto. Ti troveresti bene con un giocatore come Llorente? Con Conte avete già affrontato questo discorso dela tua posizione in campo? Poi una domanda a Marotta: l'acquisto di Tevez, cambia in qualche modo la Juve? La rende diversa? La fa diventare più cattiva e più vicina alle altre in Europa? Perchè hai scelto l'Italia e perchè hai scelto il campionato italiano? Qual è la scintilla, la chiave, per far sì che due grandi personaggi di spessore e di grande temperamento come te e Conte riescano a unire gli sforzi e non a creare delle conflittualità? Direttore, si è reso conto che col passare degli anni l'appeal della Juventus sta crescendo? A Carlitos volevo chiedere se prima di arrivare ha parlato con il nuovo allenatore del City Pellegrini. Quale è stato il momento in cui hai deciso che la Juventus fosse la destinazione giusta? Immaginare una sfida al vertice della classifica marcatori tra te e Balotelli è un qualcosa che ti auguri? Perchè ha scelto l'Italia e cosa si sente di dire ai tifosi juventini? Perchè l'Italia è uno dei campionati che non ha nulla da invidiare agli altri campionati? Al direttore volevo chiedere se tutto è stato svolto nella maniera corretta per arrivare a Carlitos. La squadra che ha cercato di inserirsi era il Real? Una domanda per Fabio Paratici: se dà più soddisfazione prendere un grande campione come Tevez o scoprire un talento come Pogba? Esistono dei Tevez giovani che state scovando? |
L'argentino con la maglia numero 10 Fonte: a cura di MP e FC
22:45 - UFFICIALE - TEVEZ E' BIANCONERO - Con un comunicato pubblicato sul suo sito internet, la Juventus ha ufficializzato l'acquisto di Carlos Tevez. Ecco la nota: "Da oggi, Carlos Tevez è un giocatore della Juventus. L’attaccante argentino, giunto a Torino nel pomeriggio, ha raggiunto l’accordo con la società bianconera per sottoscrivere un contratto di prestazione sportiva fino al 30 giugno 2016. L’attaccante argentino, acquistato dal Manchester City, si è presentato presso la sede di corso Galileo Ferraris e ha incontrato Andrea Agnelli, Giuseppe Marotta e Aldo Mazzia. Il Presidente gli ha subito consegnato la sua nuova maglia: indosserà il numero 10. 21:30 - CRISCITIELLO: "LA 10 A TEVEZ? E' GIUSTO. E VI SPIEGO PERCHE'" - "E' giusto assegnare la maglia numero 10 a Carlitos Tevez? La soluzione è assolutamente giusta". E' il parere espresso da Michele Criscitiello nel corso del programma di Sportitalia "Aspettando il calciomercato". "Nel calcio del 2013, del terzo e passa millennio, non puoi ragionare più con i sentimenti - ha aggiunto il giornalista -. E' brutto dirlo, ma in un Paese che oggi vive una difficoltà economica clamorosa, non possiamo permetterci di ragionare così: la 10 è di Del Piero e non sarà data più a nessuno. Adesso vi spiego perchè sto facendo questo ragionamento di cuore e di portafoglio: per prendere i top player la Juventus deve inventarsi qualcosa, la Juventus deve inventarsi qualcosa di forte nel campo del marketing, del merchandising. Noi in Italia ci lamentiamo perchè non abbiamo introiti dagli stadi, perchè non abbiamo introiti dal marketing e dal merchandising, perchè in Italia si porta molto la maglietta contraffatta, quella della bancarella. E invece questa è secondo me un'operazione molto intelligente. Quando c'era Platini vestiva la maglia numero 10, però oggi si parla della 10 di Alessandro Del Piero. Ovvio che per Tevez non ci sono i presupposti di una carriera come quella di Alessandro Del Piero, perchè sappiamo che ha un contratto triennale, ha 29 anni e sta andando verso una carriera diversa. La Juve oggi per permettersi i top player con un calcio in crisi, ha lo Juventus Stadium che è un punto di forza, ma deve puntare molto sul marketing, molto sul merchandising. Un discorso è che Tevez indossi la 25, la 32, la 30 o la 48 e un discorso è che il tifoso vada a prendere la maglia numero 10, e la prenda originale. Tu paghi Tevez 5 milioni di euro e se già ne incassi 3 dalla vendita delle magliette ti sei pagato quasi metà cartellino proprio con questo sistema di merchandising. E' brutto dirlo, lo so: anche secondo me la 10 di Maradona, la 3 di Maldini, la 6 di Baresi, la 10 di Alessandro Del Piero, la 10 di Francesco Totti, devono essere conservate come un cimelio, ma oggi non è possibile. La Juventus ha fatto questo ragionamento e secondo me ha fatto bene, perchè così apre la strada anche a diversi calciatori: perchè se vogliamo i top player, oggi dobbiamo saperli anche mantenere".
18:10 - I TIFOSI ASPETTANO L'APACHE - Circa duecento tifosi attendono ancora l'arrivo di Tevez sotto la palazzina di corso Galileo Ferraris 32.
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Mancano solo visite mediche e firma. Le cifre: 9 milioni più 3 di bonus, 5,5 milioni a stagione per il giocatore ![]() La cifre trapelate nei primi febbrili minuti che sono seguiti alla fine della trattativa dovrebbero essere queste: al City vanno nove milioni di euro più tre di bonus a fine stagione (un bonus che - a quanto pare - non dovrebbe essere troppo difficile da raggiungere). Al giocatore viene fatto firmare un triennale da 5,5 milioni (anche questo con la possibilità di incrementare il jackpot con eventuali successi sportivo) con opzione per il quarto. Il ventinovenne argentino dovrebbe aggregarsi alla squadra di Antonio Conte (che ieri era a Torino ed è passato in sede nel pomeriggio) per il ritiro di Chatillon. Nell'edizione di domani di Tuttosport ulteriori dettagli sulla trattativa. |
Gli uomini della Guardia di Finanza si trovano nelle sedi di 41 squadre di serie A, B e minori per acquisire documentazione relativa ai contratti tra i club, calciatori e procuratori. L'indagine e' condotta dalla Procura di Napoli. Sono stati acquisiti anche nelle sedi di Juventus, Milan, Napoli e Lazio i documenti relativi ai contratti tra club, calciatori e procuratori al centro dell'indagine della Guardia di Finanza. Lo si evince da una nota della Procura di Napoli. Le perquisizioni vengono eseguite dal Nucleo di polizia tributaria di Napoli e dai reparti territoriali della Guardia di Finanza, con l'obiettivo di acquisire i contratti dei calciatori. L'indagine, secondo quanto si apprende, nasce un anno fa dopo che gli uomini delle Fiamme Gialle acquisirono i contratti tra calciatori e procuratori nella sede del Napoli. I contratti acquisiti oggi dalla Guardia di Finanza nelle sedi di 41 società di calcio si riferiscono in particolare a rapporti, come specifica una nota della Procura di Napoli, fra club e calciatori rappresentati dai procuratori sportivi Alejandro Mazzoni e Alessandro Moggi. L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Melillo e dai pm Ardituro, Capuano, Ranieri e De Simone. L'elenco delle società nelle cui sedi hanno operato i finanzieri comprende anche Parma, Pescara, Palermo, Atalanta, Juve Stabia, Benevento, Genoa, Catania, Spezia, Piacenza, Livorno, Bari, Vicenza, Siena, Reggina, Chievo, Cesena, Grosseto, Gubbio, Lecce, Ternana, Sampdoria, Triestina, Fiorentina, Portogruaro, Brescia, Mantova, Torino e Albinoleffe. L'inchiesta, si evince dalla comunicazione della Procura, riguarda anche alcune società straniere di cui non sono stati resi noti i nomi |
Al centro dell'attenzione dei magistrati per presunti rapporti con alcuni boss della mafia, Fabrizio Miccoli rischia un clamore mediatico ancora maggiore per alcune frasi intercettate, che avrebbe pronunciato all'indirizzo di Giovanni Falcone. Secondo quanto riportato da "La Repubblica" infatti, parlando con il figlio del boss Lauricella, l'ex attaccante di Lecce, Juventus e Palermo avrebbe pronunciato una battuta offensiva nei confronti del giudice assassinato a Capaci: "Vediamoci davanti all'albero di quel fango di Falcone". |
Il difensore serbo entra nella scuderia di Bozzo: si apre la sfida con l’Inter ![]() SUBITO O IN DUE TEMPI - E’ del tutto evidente che una aggressione strategica dell’argomento Tevez da parte del club bianconero con allegata anche la possibilità di tradurre in realtà l’ingaggio di Kolarov (eventualmente pure in un secondo tempo, attraverso un patto d’onore) potrebbe rivelarsi un punto a favore della Juventus, nel duello con il Milan per l’attaccante. Anche perché i rossoneri, come i bianconeri, hanno sostanzialmente trovato un accordo con Tevez, quanto al possibile nuovo contratto in Italia. Davvero dirimenti, a questo punto, dovrebbero rivelarsi le trattative che i due club porteranno avanti con la società inglese. Che poi il City sarebbe felice di realizzare in un colpo solo una doppia uscita (Tevez più Kolarov) è un altro dato di fatto: in ballo come minimo una ventina di milioni di euro. Una svolta nella svolta potrebbe poi essere disegnata anche dal cambio di procura di Kolarov, notizia attorno alla quale si è fatto un gran parlare nella giornata di ieri (anche se nei corridoi del mercato c’è chi sostiene che l’agente Sergio Berti possa ancora rivendicare dei diritti sull’ex laziale). L’avvocato Giuseppe Bozzo ha aggiunto nella sua già prestigiosa scuderia l’esterno serbo, su cui però non si staglia soltanto l’interesse della Juventus. E’ infatti già cominciato, nei fatti, un altro derby fra Milano e Torino, sempre con sponda a Manchester: Kolarov interessa (e molto) anche all’Inter. |
di E. Loffredo
Twitter a volte è come i bambini: dà voce dell'incoscienza. Capita infatti che nel pieno della smania di protagonismo di molti personaggi noti il social network diventi il luogo per inopportune esternazioni d'istinto. Uno dei tanti è tale Ivan Zazzaroni, noto più per pretese da ballerino che per il suo primo lavoro (giornalista). Prima tweetta: «Giaccherini: “Io al Maracanà, non riesco a crederci” . Non dirlo a noi... » (14 giugno). Poi dal suo blog precisa che “non voleva esser offensivo”, non perde però l'occasione di aggiungere che «Moltissimi italiani ce l’hanno con Giaccherini. Solo gli juventini (una dozzina di milioni), per questione di maglia, i compagni e qualche allenatore lo difendono. Senza troppa convinzione, peraltro... Dicono: ha un grande pregio, la duttilità ... Credo che proprio la duttilità possa diventare il suo limite...Trovo però che insistendo a lungo possa addirittura nuocergli». Già che c'è ne approfitta per occuparsi anche di un altro giocatore bianconero: «PS. Attenzione anche alla riconversione di Marchisio, un fantastico interno che non può fare il trequarti e che da trequarti rischia di perdere la Juve, non solo per colpa di Pogba». Pare di capire che il non voler essere offensivo lo abbia messo solo nel titolo, per il resto non ha fatto altro rincarare la dose. Ok Zazzaroni, Le possiamo confermare che ci sta abbastanza antipatico. Senza offesa si intende. Ci permetta infine di approfittare di questa occasione per farLe gli auguri per i trent'anni di professione: «Oggi compio 30 anni da giornalista professionista. E come me anche @PaoloCond , credo: l'esame insieme. Altri 30 e smettiamo» (16 giugno) . E pensare che in tre decenni ci potrebbero stare tante cose buone... Vabbè, magari nel 2043 gli altri “trenta” (o “sessanta”) li scriverà in italiano e non in cifre. http://www.giulemani...lio.asp?id=3041 |
La nota della società dopo le accuse del presidente della Lazio in merito alla prossima finale di Supercoppa italiana ![]() |
di F.Filippin Ci sono alcuni personaggi nella centenaria storia Juventina (pochi per fortuna) che ogni buon tifoso dimenticherebbe volentieri. http://www.giulemani...lio.asp?id=3028
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Si ragiona sul conguaglio economico e sulle contropartite: potrebbe spuntare anche Sorensen ![]() ACCORDI E DISACCORDI È la storia delle schermaglie che, soprattutto in Italia, colorano il variegato mondo del calciomercato di un mare di chiacchiere. Già, quelle parole che servono magari a sceneggiare un’attesa snervante. Così, nel tentativo di reinterpretare quanto accaduto l’altra sera nella sede della Cairo Communication, l’amministratore delegato bianconero Beppe Marotta e il direttore sportivo Fabio Paratici avevano sì il volto tirato dalle 4 ore di incontro con la controparte rappresentata dal presidente del Toro, Urbano Cairo , e dal ds Gianluca Petrachi . Però in seno al club di corso Galileo Ferraris il tasso di ottimismo non ha subito scossoni: magari non ci si esalta nella certezza assoluta che Ogbonna sbarchi alla Juve, però la fiducia è certificata anche dai numeri. Col giocatore, infatti, è già nella storia l’accordo per un contratto quinquennale a 1,8 milioni netti a stagione, una cifra due volte e mezzo superiore rispetto a quanto guadagnato con indosso la casacca granata. E poi tutto quel gioco di rimandi tra richiesta economica e conseguente proposta, tra i 18 milioni della domanda che poi Cairo ha aumentato a 20, in risposta alla strategia di Marotta che da 12 milioni è sceso a 10 senza contropartite tecniche, appartiene alle discussioni tradizionali del mercato. Se non fosse che in ballo non c’è un affare qualunque, ma quello di un calciatore svezzato al Toro dove approdò a 14 anni e che ora sta per metter su casa sulla sponda bianconera del Po. Però la piazza granata, a sensazione, non pare aver voglia di strapparsi le vesti in vista di un trasferimento che sta nella logica delle cose. CHIUSURE E SPIRAGLI Anche il discorso relativo alle contropartite troverà una sua conclusione. Cairo ha sciorinato tanti nomi a lui graditi, dal Luca Marrone gradito alla Fiorentina a quel Manolo Gabbiadini la cui comproprietà fra Atalanta e Juve sarà rinnovata ma con i bergamaschi che insistono sulla voglia di non rafforzare una rivale diretta. E al netto dei discorsi imbastiti sul ghanese Richmond Boakye (che il Sassuolo intende trattenere) e su Ciro Immobile (a metà fra i bianconeri e il Genoa: lui sarà granata di sicuro), una buona fetta del discorso ha riguardato le contropartite sul fianco mancino. Ma Reto Ziegler e Paolo De Ceglie hanno ingaggi non compatibili con gli standard granata: di più, il valdostano nutre qualche dubbio sull’opportunità di un simile trasferimento. Per Frederik Sorensen , altro elemento tirato in ballo nell’ affaire Ogbonna, Juve e Bologna lavorano per evitare il caos delle buste. E chissà che sul danese non si possa aprire uno spiraglio. |
Dettati i tempi.
Continua il pugno duro della Fiorentina nei confronti di Stevan Jovetic. Dopo la multa dei giorni scorsi, causa intervista alla Gazzetta dello Sport in cui il montenegrino, senza il permesso della società, ha di fatto dato addio ai colori viola dando gradimento alla destinazione Juventus, il club toscano ha messo una deadline per la vendita del giocatore. Secondo calciomercato.com, Jovetic potrà trattare fino al 30 luglio con i migliori offerenti. Da quel momento dovrà aggregarsi, in caso di non cessione, alla seconda parte del ritiro fiorentina in Trentino a Moena. Chi vuole Jojo dovrà dunque fare in fretta. |
Su tuttomercatoweb.com, Michele Criscitiello analizza le mosse del mercato bianconero, concentrandosi in particolare sul reparto avanzato: "Prende forma l'attacco della Juventus - si legge nell'editoriale di TMW. A Madrid, Marotta è stato chiaro: "Per Higuain ci siamo ma il Real deve attendere la scelta del nuovo allenatore". L'argentino è la priorità dell'attacco di Conte, così come lo è Jovetic. Sembriamo monotoni ma la strategia è chiara. Poi ci sono i piani B, C e D ma quello A è stato stabilito nel famoso summit con Conte. Higuain-Jovetic-Llorente-Giovinco (forse) e uno tra Matri e Quagliarella. Resta chi ha meno offerta dal mercato. Un consiglio a Marotta: venda sia Matri che Quagliarella, incassi circa 18 milioni di euro, in due, e riscatti per intero Manolo Gabbiadini (attualmente a metà con l'Atalanta) puntando su di lui". |
di L. Burzio L'anno scorso, la sfida si disputò a Pechino: l’idea era di pubblicizzare il calcio made in Italy anche in estremo oriente, ma il risultato fu l’ennesima brutta figura, con la squadra sconfitta che disertava la premiazione finale. Nonostante tutto, la capitale cinese accoglierebbe volentieri l'evento nel suo stadio, proponendo addirittura 3 milioni di euro che verrebbero divisi dalle due società. Questione di soldi e sponsor, quindi, e la Lazio sarebbe ben contenta di andare in Cina, ma la Juventus, che ha diritto di veto, non sembra intenzionata ad una lunga trasferta e pare propendere per una destinazione italiana. La confusione che ormai regna sovrana ha creato altre strane e bizzarre ipotesi, come Dubai o addirittura gli USA, rinviando di due settimane l’incontro, al 24 Agosto, con Juventus e Lazio che sarebbero costrette a rimandare il debutto in campionato, creando di conseguenza un pasticcio anche nel calendario della Serie A, alla faccia dei numerosi impegni che vedranno impegnate entrambe le squadre nella prossima stagione. L'accordo sembra ancora molto lontano e nel frattempo Lotito e Agnelli si stuzzicano a vicenda da buoni litiganti: un film già visto l’anno scorso, quando era De Laurentiis a pretendere di imporre le proprie scelte e andò a finire come tutti ricordiamo. Le regole ci sono e sono chiare, ma in Italia si trova sempre il modo di far polemica. Non solo c'è l'intenzione di non rispettare le norme, ma non si fa nemmeno nulla per cambiarle nei tempi giusti, tant'è che siamo ad inizio giugno ed ancora non si sa quando e dove si giocherà la Supercoppa Italiana. http://www.giulemani...lio.asp?id=3012 |
Volontà netta, precisa. Claudio Marchisio non ha nessun dubbio, desidera restare alla Juventus, continuare a indossare quella maglia bianconera che rappresenta una seconda pelle. Sull'edizione odierna di "Tuttosport" si possono leggere quelle parole che lo stesso centrocampista ha lasciato filtrare: "Io voglio restare alla Juventus, continuando a lottare e vincere per la società nella quale sono cresciuto". |
di E. Loffredo
Ho appena finito di leggere la excusatio non petita che La Gazzetta dello Sport ha pubblicato a replica delle dichiarazioni di un pentito di camorra, Armando De Rosa, il quale racconta di un Balotelli “spacciatore per gioco” durante la arcinota visita di superMario a Scampia. Accusatio manifesta di certa linea editoriale? Il dispiegamento delle migliori energie redazionali del quotidiano rosa mi ha fatto pensare (e ripensare) a quanto corretti e garantisti sappiano essere all'occorrenza i giornalisti italiani. Questo è fireplay! «Non è un errore di scrittura della parola fair. “Fireplay” contiene “fire” (fuoco), è un neologismo splendido. Significa: “voi accendete i fuochi a comando, vi servite del vostro ruolo per orientare e guadagnare” . Poi la verità è fatto eventuale http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=3006
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Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14