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Messaggi di Luglio 2013

CONTE attacca: "Inter crollata dopo il triplete, noi continueremo a vincere.

Post n°7209 pubblicato il 31 Luglio 2013 da nadir63l
 

Guardiola è rimasto quello di Brescia. Impressionato dai nuovi. 3-5-2 vestito migliore, manca un esterno"

   
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nel giorno del suo quarantaquattresimo compleanno, Antonio Conte si è concesso ai cronisti nel ritiro americano dei bianconeri, rilasciando rumorose dichiarazioni, riportate stamane da tutti i quotidiani. Ecco quanto evidenziato da Tuttosport:


"AUMENTATE LE PRETENDENTI AL TITOLO" - "Il mercato prosegue e cambiano gli equilibri? Sì, stanno cambiando i valori dei club, come avevo detto in precedenza. Le squadre sono in evoluzione. Il numero di pretendenti al titolo è aumentato. Ci sono sempre le tre storiche: Juventus, Milan e Inter, che per tradizione e blasone sono obbligate a puntare a vincere senza se e senza ma. Poi Napoli, Fiorentina, le due romane". 

"I VECCHI DEVONO DARE L'ESEMPIO. IMPRESSIONATO DAI NUOVI ARRIVATI" - "Buffon ha parlato di insidia da senso di appagamento? E’ la paura che deve accompagnarci per tutto l’anno, tenerci svegli, sul pezzo. Si tratta di un messaggio che deve arrivare da parte mia, da parte della società, da parte dello zoccolo duro, dunque dei ragazzi che sono con me da anni come appunto Buffon. Non saremmo in sintonia se qualcuno sentisse di avere la pancia piena e, si sedesse sugli allori. Mi fa piacere che il capitano abbia parlato così. Lui e gli altri ragazzi che hanno fatto la storia recente della Juve dovranno dare il buon esempio e trascinare i nuovi arrivati: ecco perché con loro sarò feroce! Nuovi arrivati che comunque mi hanno impressionato. Avevo sentito parlare tanto di Tevez, anche cose meno positive. Ma chi le diceva evidentemente non conosceva bene il ragazzo: disponibile, eccezionale, sta lavorando molto. E’ un piacere vedere lui che si allena, così come Llorente che è un atleta esemplare e Ogbonna». 


"L'INTER DEL TRIPLETE NON HA COSTRUITO NULLA" - "La 'crisetta' con la società di qualche mese fa è acqua passata? Ma in realtà non c’è mai stata una crisetta. Semplicemente è doveroso, ogni fine anno, che ci sia un confronto e ci si ascolti. Con il presidente, con Marotta, con Paratici c’è sempre stato un rapporto limpido, infatti quando siamo usciti da quella famosa riunione abbiamo detto che la Juventus era pronta per continuare a crescere. E, attenzione, crescere è diverso da vincere: si può vincere e non crescere, come è successo all’Inter del triplete, ma a noi quello non interessa. Perché dopo l’anno del triplete, cos’è poi successo? Appunto... Dunque io preferisco costruire e crescere: a livello di risultati e a livello economico, cosa che in futuro può permettere di arrivare ad aprire di più il portafogli. Ora la disponibilità non c’è: per questo stiamo operando in maniera attenta, con tempestività. Finora abbiamo speso meno delle squadre che ho citato prima: noi abbiamo preso tre giocatori spendendo 22 milioni". 


"NIENTE GERARCHIE, GIOCA CHI MERITA" - Questa è la miglior Juve che ho avuto a disposizione finora? Beh, è inevitabile che quando si apportano degli accorgimenti la situazione possa migliorare. Puntavamo ad alzare il livello di competizione interna, lo abbiamo fatto. La Juventus deve tornare a pensare in grande, quindi i calciatori devono sapere che solo chi merita gioca, senza corsie preferenziali. Qualcuno l’ha presa male? No, anche perché oggi non ci sono gerarchie. Quelle cambiano ogni giorno. Men che meno ci sno simpatie o antipatie: a me stanno simpatici quelli che mi fanno vincere". 


"3-5-2 VESTITO MIGLIORE. 4-3-3? MI MANCA L'ESTERNO..." - "Qualche novità tattica in vista? Ho fatto tanti allenamenti a porte chiuse perché a livello didattico dovevo 'accompagnare' i nuovi giocatori, prenderli per mano. Se ci sono 3mila persone sugli spalti è più difficile. Quanto alla tattica: a me di base interessa che siano ben radicati i nostri principi di gioco, posseso, alta intensità, coralità di manovra, equilibrio. Il 3-5-2 attuale al momento mi sembra il vestito migliore. Il primo anno abbiamo fatto anche il 4-3-3, ma in questo momento non ho l’esterno destro, dunque... Qualcuno dice che sarebbe importante intervenire per colmare la lacuna? E’ inutile che io dica a voi, io ho espresso il mio pensiero a chi di dovere. Se ci sarà la possibilità interverremo, se no ci sarà l’obbligo di procedere con questo tipo di situazione". 

"ALTRI ACQUISTI? CHIEDETE ALLA SOCIETA'" - "Altri acquisti? Vediamo, questi discorsi li dovete fare con la società. Per ora la priorità è fare determinate operazioni in uscita".

"ABBONDANZA A CENTROCAMPO? FALSO PROBLEMA" - A centrocampo starà fuori qualche Nazionale? Si riposeranno in vista dei Mondiali, mi ringrazieranno... Per me è un falso problema, più campioni ho e meglio è. Così favorisco la concorrenza, sarà importante resettare ciò che è succeso prima

"GUARDIOLA E' RIMASTO AI TEMPI DI BRESCIA" - "In Europa è aumentato il gap con le big? Lo scopriremo, ma so che noi abbiamo fatto un grandissimo lavoro: in questi tre anni abbiamo vinto rimettendo i conti a posto. E non bado a certe fesserie di chi dice che sono stati spesi tanti soldi! Da quando sono alla Juve, il gap tra entrate e uscite è stato contenuto. A partire dal mio primo anno, quando abbiamo vinto lo scudetto inserendo pochi giocatori, tra cui Pirlo a parametro zero. E in quel campionato c’era il Milan di Ibrahimovic, c’era il Napoli dei tre tenori. Nella mia gestione non sono mai stati spesi tanti soldi. Altri dicono che la Juve è solida, che può investire... Persino Guardiola che sta al Bayern lo dice, ma si vede che è rimasto ai tempi del Brescia. In realtà, per noi, vale il principio dell’anno zero: nel senso che tra entrate e uscite la somma deve fare zero. Almeno fin’ora. Chi non l’ha capito, è meglio che guardi in casa propria. Se mi riferisco a qualcuno? Mah, io dico solo che a volte qualcuno dà fiato alle trombe solo per mettere le mani avanti, per coprire propri fallimenti". 

LA LAZIO VUOLE VINCERE LA SUPERCOPPA? VEDIAMO CHI SARA' PIU' BRAVO" - "Calendario di A e vicenda Supercoppa lasciano intendere che tra i rivali della Juve c'è il Palazzo? Non capisco! Altro che stadio della squadra campione d’Italia o campo neutro, noi giochiamo in casa loro! Vabbè: loro dicono che vogliono vincere la coppa, vediamo chi sarà più bravo". 


"TECNICO MANAGER? VOGLIO ESSERE PARTE INTEGRANTE" - "Se mi piacerebbe fare il tecnico manager? Semplicemente, io ho un bellissimo rapporto con Andrea e con la società. Mi viene illustrato tutto quello che si può fare, nel bene e nel male. Preferisco essere parte integrante delle decisioni che devono essere prese".

"IL MIO CONTRATTO VA BENE COSI'" - "Voglio un nuovo contratto? Penso che il contratto vada bene così, avrò ancora un altro anno. Come ho detto sempre, io alla Juve mi sento a casa. Se avrò stimoli andrò avanti, se invece capirò che mancano...".

 
 
 

Cosa vuole El Pibe de Oro?

Post n°7208 pubblicato il 26 Luglio 2013 da nadir63l
 

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di G. Fiorito

 

 

Non è raro frequentando il web imbattersi in qualche discussione sui forum, specialmente quelli popolati da Juventini,  intorno all’elezione del più grande calciatore di tutti i tempi. Ancor meno che i due contendenti la tenzone siano Platini e Maradona. Io stessa una volta condussi una battaglia verbale con un mio amico di fede che aveva accostato “El Pibe de Oro” a Mozart, il mio autore musicale prediletto. Dovete sapere che ho al mio attivo studi musicali, per la precisione di pianoforte e che pertanto potete fidarvi di quello che dico. Mi arrabbiai molto. Il mio amico intendeva portare ad esempio lo spirito giocoso, la perfezione tecnica e stilistica, la capacità dell’assolo e io, avendo sempre destinato a Platini quei pregi, ritenevo che il paragone con il massimo compositore del XVIII secolo, colui che aveva rielaborato con perfezione l’arte cerebrale barocca aprendo ai sentimenti romantici, calzasse a pennello sull’italo-francese. Ancora oggi sono convinta di questa tesi. Ritengo Platini superiore a Maradona, perché la superiorità è grazia e leggiadria, non “fare lo sbruffone” o comportarsi da gradasso. Per farvi capire meglio eccovi, si capisce a mio avviso, che poi ognuno è libero di esprimere il suo giudizio, i filmati che hanno immortalato gli attimi emblematici delle figure di Paltini e Maradona: il 3 volte Pallone  d’Oro Juventino sdraiato sul prato dell’Argentino nel 1985  (LInk) dopo che il gol più bello della storia del calcio era stato annullato e il celebre episodio della mano de dios ai mondiali del Messico dell’anno successivo. LInk)
Per fortuna sulla questione è intervenuto Pirlo, che prendendosi il nome di Amadeus tutto per sé non ha potuto trovare nessuno disposto a contestarglielo.

Maradona è stato sottoposto a un intervento di presbiopia in queste ore e gli auguriamo di rimettersi e togliersi gli occhiali al più presto. Sollecitato dall’arrivo di Higuain al Napoli non ha potuto fare a meno di commentare la notizia, portando ancora una volta acqua al mio mulino, checché ne pensino tutti gli Juventini che forse nel cuore hanno conservato il rimpianto di vedere Diego Armando con la maglia bianconera. Copiaincollo da Tuttosport le parole esatte del fuoriclasse che con il Napoli vinse i due soli campionati dell’intera storia partenopea, nel 1986/87 e nel 1989/90: “… in primis sono contento per il giocatore che è sempre stato un mio degno pupillo e poi sono sicuro che potrà dare delle grandi soddisfazioni ai miei concittadini e tifosi Napoletani che meritano il rispetto dell'Italia intera e dell'Europa calcistica perché sono l'esempio dello sport e dei valori sani, e poi un vero argentino non può mai giocare a Torino ...".

Sportivamente auguro anch’io una brillante carriera a Higuain, spesso accostato durante diverse fasi del calciomercato anche ai colori bianconeri, ma l’ultima frase Maradona poteva risparmiarsela. Uno come lui non ha bisogno di questi mezzucci per essere ricordato, nemmeno a Napoli. Uno come lui è il calcio, anche se dovrebbe cominciare a capire, come forse noi tutti, che è stato il calcio nella sua epoca. Andando indietro nel tempo si trova proprio a Torino, nei pressi della Juve di Umberto Agnelli, quella della Prima Stella, un certo Omar Sivori, anche lui Pallone d’Oro con la Juve nel 1961 e originario dell’Argentina, dove era nato a San Nicolás de los Arroyos nel 1935. Più avanti sotto la Mole è giunto un certo David Trezeguet, un altro fuoriclasse del gol, francese di Rouen e calciatore della nazionale d’Oltralpe, ma cresciuto in Argentina, dove la sua famiglia era emigrata e figlio di Jorge e Beatriz. Per non parlare di Camoranesi, nato a Tandil e naturalizzato italiano, centrocampista non solo della Juve, ma anche della nazionale azzurra.

Maradona terminò la sua esperienza di calciatore in Italia il 17 marzo 1991, quando fu trovato positivo alla cocaina durante un controllo antidoping successivo a Napoli Bari 1 a 0.
Si racconta di lui che ebbe a dire in forma confidenziale a Boniperti: “Forse, se fossi finito alla Juventus avrei avuto una carriera più lunga, tranquilla e vincente. Non rimpiango nulla, ma per quel club ho sempre avuto ammirazione e rispetto” (
Link). Oggi sembra aver cambiato idea. Non vorremmo che abbia avuto occasione di discutere con Xavier Zanetti di certe questioni riguardanti una farsa denominata calciopoli e messa in scena attraverso pedinamenti e spionaggi illegali proprio dai dirigenti della squadra di cui è simbolo.

Ci piacerebbe parlare di calcio e non di soste nelle vasche da bagno hollywoodiane con i boss della camorra (
Link ) o di guai con il fisco italiano (Link ), né tantomeno della cattiva abitudine di certi fuoriclasse a disconoscere la prole (Link ).

Però siamo convinti che la benzina gettata sul fuoco del campionato italiano per accendere una sfida nuova tra Juventus e Napoli con il pretesto della privazione di una libertà di pensiero ancorché di gioco invero molto poco elegante, avendo appena indossato un altro argentino che di nome fa Tevez la n. 10 bianconera, non sia del tutto dettata da campanilismo, ma interessata. Maradona vorrebbe un posto al sole, cioè da dirigente al Napoli, tutto qui: “… perciò dall'anima un forte in bocca a lupo al caro Higuain al Napoli calcio ed ai miei Napoletani che io seguo e accompagno sempre in tutto il mondo anche con il pensiero oltre che col mio cuore azzurro In futuro per la bandiera del Napoli le strade del pibe de oro "campione del secolo " e quelle di De Laurentiis , che e' campione negli affari potrebbero anche incontrarsi , non c'è alcuna inimicizia ma anzi il desiderio comune di un Napoli ancora campione” (
Link)

Anche Platini in qualità di presidente UEFA ne ha dette e fatte di cotte e di crude, una per tutti l’affare del francobollo di Andrea Agnelli (
Link ), ma almeno ebbe l’umiltà di dichiarare, più o meno quando appese gli scarpini al chiodo, il 17 maggio 1987: “Ho giocato nel Nancy perché è la squadra della mia città, nel Saint-Étienne perché è la squadra più forte di Francia, e nella Juventus perché è la squadra più forte del mondo” . E poi di ripeterlo anche alla Gazzetta dello Sport ancora nel 2012: “Ho cominciato a giocare per strada e ho avuto la fortuna di approdare nel club più importante della mia regione, la Lorena. Poi ho avuto la fortuna di giocare nel club più importante di Francia, il Nancy. Infine, di approdare nel club più importante al mondo” (Link).
 

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=3098

 

 
 
 

Quali sono le ‘cose’ permesse dal sistema?

Post n°7207 pubblicato il 23 Luglio 2013 da nadir63l
 

 

 

di P. Cicconofri

 

 

Ritorniamo alla fine del campionato: il Milan si qualifica in Champions League ai danni della Fiorentina. Piazarro, nel mostrare tutta la sua delusione, parla di certi errori dichiarando che non sono normali come alcuni dicono. Un'accusa bella e buona al sistema e agli arbitraggi che avrebbero spinto i rossoneri nello sprint conclusivo del campionato.
Un po' come quelle allusioni che i media, nell'immediato pre-calciopoli, avevano cavalcato per etichettare le indigeste vittorie juventine come frutto di chissà quale inganno. Dalle parole di Zeman su un presunto doping, si arrivò a celebrare un processo penale; dai si dice di addetti ai lavori avvelenati dagli scarsi risultati sul campo, si arrivò alle aule di tribunale di calciopoli.

Come vedete, ci sono accuse e accuse, alcune delle quali sembrano manna caduta dal cielo per provare l'esistenza della fantomatica cupola moggiana; altre, pur ripetute, possono solo infiammare l'animo di qualche tifoso, in questo caso viola, e magari essere usate per rivendicare una mancata conquista a causa del solito potere oscuro.

Pizarro le ha ripetute ancora. Abbandonata ogni velleità di lasciare il nostro campionato, è ritornato sull'argomento: "Non ci hanno fatto giocare la Champions anche se l'avremmo meritata, ci hanno fatto uno scherzetto e per questo, come tutti i fiorentini, alla fine ci sono rimasto male, non l'ho ancora digerita. La mia è stata una protesta contro un sistema che permette certe cose, le stesse che ho vissuto anche alla Roma. È un peccato lavorare tutta la settimana e vedere vanificare tutto la domenica".  Ed ancora: "Dobbiamo essere più forti in campo e fuori dal campo. Se vogliamo confrontarci con un certo tipo di squadre, dobbiamo stare nelle stanze del potere, perché molte partite nel calcio di oggi sono decise da episodi". (
Link: Pizarro: Non ci hanno fatto giocare la Champions…)
Quali sono queste cose che permette il sistema? Cosa significa entrare nelle stanze del potere? E cosa vuol dire che molte partite sono decise da episodi? E soprattutto, perché ce lo chiediamo solo noi e non Palazzi?

Sono dichiarazioni gravi, ripetute, che le istituzioni sportive fingono di non ascoltare. Sono lontani i tempi in cui Palazzi ad ogni sospiro apriva un fascicolo. Insomma, per chi non lo avesse capito, ci sono cupole e cupole, e ci sono dichiarazioni e dichiarazioni: alcune sono lesive della reputazione e della buona fede e della imparzialità degli ufficiali di gara e della regolarità del campionato, altre possono passare inosservate.

Ora facciamo un giochino: se al posto del Milan ci fosse stata la Juventus, secondo voi, le dichiarazioni di Pizarro sarebbero passate inosservate?

 
 
 

CONTE A SKY: "Isla è della Juve, farà una grandissima stagione.

Post n°7206 pubblicato il 17 Luglio 2013 da nadir63l
 

 Via una punta? C'è una strategia. Non cambio modulo"

   
© foto di Image Sport

Antonio Conte ha analizzato la prima uscita stagionale della sua squadra ai microfoni di Sky Sport. Tuttojuve.com ha trascritto integralmente le sue dichiarazioni:

Soddisfatto della partita? Abbiamo notato due sistemi di gioco diversi: Tevez-Llorente nel primo tempo, Vucinic-Matri-Quagliarella nel secondo...
"Sì, ma potremmo vederli solo contro una rappresentativa di Promozione questi tre attaccanti. Diciamo che nel primo c'era una situazione ben consona alle nostre qualità, alle caratteristiche dei nostri calciatori. Infatti, secondo me, nel primo tempo abbiamo fatto molto bene. Abbiamo ripetuto quello che avevamo lasciato. I nuovi si stanno inserendo molto bene, perchè Tevez, Llorente e Ogbonna stanno imparando a memorizzare alcune situazioni di gioco, alcuni movimenti e questo è sicuramente un aspetto molto positivo. Così come è positiva la disponibilità da parte di tutti, anche nel secondo tempo, di giocare con tre attaccanti. Ma lo possiamo fare con una squadra di Promozione non certo con squadre di Serie A, anche perchè le nostre fortune si sono basate sempre su un grande equilibrio, su determinati principi di gioco e quindi andremo avanti con quelli".

Adesso però la rosa non è troppio ampia. Quando è entrato Isla è stato beccato dal pubblico...
"Isla è un giocatore della Juventus, è un mio calciatore, io sono molto contento di essere il suo allenatore. L'anno scorso ha avuto difficoltà perchè veniva da un grave infortunio, sono convinto che quest'anno farà una grandissima stagione, quindi contento di averlo in rosa, di allenarlo, e si giocherà il posto con chi giocherà sulla fascia. Non vedo nessun problema, anzi, non bisogna mettere il carro davanti ai buoi".   

Hanno segnato i nuovi e i vecchi attaccanti. Conte ha chiesto alla società di far partire qualcuno in attacco?
"La società sa benissimo che cosa fare, non c'è bisogno che io lo dica a voi. C'è una strategia e se poi rimarranno sei attaccanti sarò ben contento perchè ci sarà spazio per chi lo meriterà, questo è fuori dubbio".

E' contento del mercato della società o c'è ancora qualche tassello che manca? E' la Juve che lei voleva?
"Il mercato finisce il 31 agosto, da qui in avanti le squadre sono in evoluzione tutte quante. Penso a oggi: De Laurentiis se non sbaglio ha detto che ha 120 milioni da investire sul mercato, penso che l'Inter continuerà a investire dopo aver comprato Icardi e Belfodil; mi aspetto qualche investimento da parte del Milan; la Fiorentina sta facendo grandi cose, la Roma e la Lazio si stanno rinforzando. Quindi credo che tutte le squadre si stiano muovendo nella maniera migliore  e stanno inziando a spendere bei soldini, quindi vedremo da qui alla fine che cosa accadrà".

Ha già chiaro il modulo di riferimento della sua Juve?
"Noi giochiamo come abbiamo sempre giocato. Sono due anni che vinciamo lo Scudetto, non vedo il motivo perchè io debba cambiare".

Anche in Europa?
"In Europa siamo arrivati ai quarti di finale alla prima esperienza, giocando un bellissimo calcio, quindi continueremo a fare quello, anche perchè sappiamo fare bene questo e sono convinto che si possa fare bene".

 
 
 

Lorente: Juve, lavoro tanto ma sono molto contento...

Post n°7205 pubblicato il 17 Luglio 2013 da nadir63l
 

L'attaccante bianconero, autore di una doppietta nella prima partitella della stagione, è soddisfatto dei primi giorni di ritiro a Chatillon

Lorente: Juve, lavoro tanto ma sono molto contento...© LaPresse
TORINO - La Juventus continua a preparare la prossima stagione nel ritiro di Chatillon. Conte vuole intensità e impegno durante gli allenamenti e la squadra risponde bene. Llorente, autore di una doppietta nella prima partitella della stagione , è entusiasta: «Buonasera - si legge sulla sua pagina facebook - Come andate? Come va il giorno? Io lavorando intensamente negli allenamenti, ma sono molto contento. La cosa buona comincia presto. Un abbraccio. ‪#‎ForzaJuve».

 
 
 

Under 20, Pogba campione del mondo con la Francia

Post n°7204 pubblicato il 14 Luglio 2013 da nadir63l
 

Under 20, Pogba campione del mondo con la Francia

Uruguay battuto ai calci di rigore. Il centrocampista della Juve a segno dagli undici metri. Al terzo posto il Ghana

Under 20, Pogba campione del mondo con la Francia© REUTERS/MURAD SEZER
TORINO - Per la prima volta nella storia, la Francia ha vinto il Mondiale Under 20 di calcio, battendo l'Uruguay ai rigori 4-1 (0-0 dts), nella finale disputata a Istanbul. L'eroe della serata è stato il portiere francese Alphonse Areola, che ha neutralizzato i tiri dal dischetto dei sudamericani. Per la Francia hanno fatto centro lo juventino Pogba, Veretout, Ngando e Foulquier; per la 'Celestè, Olaza. Velazquez e De Arrascoeta si sono invece fatti ipnotizzare dal portiere dei transalpini. Il Ghana si è classificato al terzo posto, grazie al successo per 3-0 (2-0) sull'Iraq, nella 'finalinà del pomeriggio: reti di Attamah (35' pt), Assifuah (46' pt) e Acheampong (33' st).

GALLERY: GUARDA LE FOTO DELLA PARTITA

TERZO POSTO - Il Ghana si classifica al terzo posto dei Mondiali Under 20, in corso di svolgimento in Turchia. Gli africani hanno battuto 3-0 (2-0) l'Iraq nella finalina per il bronzo. Reti di Attamah (35'), Assifuah (46'pt) e Acheampong (78'). Questa sera la finalissima tra Francia e Uruguay.

 
 
 

LIVE CHATILLON - Marea bianconera in Valle d'Aosta. 2.000 tifosi sulle tribune dello stadio Brunod.

Post n°7203 pubblicato il 13 Luglio 2013 da nadir63l
 

 Pepe e Marrone lavorano per ritrovare la forma dopo gli infortuni. In mattinata la squadra si è divisa tra la palestra e il campo

 
© foto di www.imagephotoagency.it

I tifosi della Juventus hanno raggiunto numerosissimi Châtillon. Infatti, secondo Sky Sport, i sostenitori bianconeri presenti, oggi, sulle tribune dello stadio Brunod sono circa 2.000. È facile prevedere il tutto esaurito anche in Valle d'Aosta. Sul campo, invece Simone Pepe lavora a parte con Marco Luison per ritrovare la condizione fisica. Anche Luca Marrone si allena in differenziato dopo il problema muscolare subito durante l'Europeo Under 21. Nel pomeriggio la squadra sarà nuovamente in campo per il secondo allenamento odierno. La Juventus tramite il suo sito internet ufficiale, ha fornito ulteriori ragguagli sull'allenamento mattutino: "Con l’inizio del week end Châtillon è stata presa d’assalto dai tifosi bianconeri e alle 11.15 di questa mattina è stata scossa da un boato. Quello delle tribune dello stadio Brunod, completamente gremite, che hanno accolto l’ingresso in campo di Carlos Tevez, Arturo Vidal, i primi due ad apparire, e compagni. Il grosso della squadra infatti fino a quel momento era rimasto in palestra, lasciando il lavoro sul prato ai portieri e a qualche ragazzo della Primavera.
Poi, lasciati da parte gli attrezzi, ecco apparire i pezzi da novanta. E i cori sono subito partiti, accompagnando il riscaldamento e gli esercizi tecnici a base di scambi e circolazione palla che hanno chiuso la prima seduta di giornata.
", ha scritto il club bianconero su juventus.com.
 

 
 
 

Calciomercato Juve, ufficiale Ogbonna: ha firmato per cinque anni

Post n°7202 pubblicato il 11 Luglio 2013 da nadir63l
 

 

Lo ha comunicato la società bianconera con una nota sul proprio sito

Calciomercato Juve, ufficiale Ogbonna: ha firmato per cinque anni© LaPresse
TORINO - Angelo Ogbonna è un giocatore della Juventus. Lo ha comunicato la società bianconera con una nota sul proprio sito. Il giocatore ha firmato per cinque anni.

COMUNICATO - Ecco il testo del comunicato apparso sul sito della Juve: «Angelo Ogbonna è un giocatore della Juventus. La società ha perfezionato con il Torino l’accordo per l’acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del difensore. Il contratto prevede un corrispettivo di € 13 milioni pagabili in 3 anni. Il valore di acquisto potrà incrementarsi di ulteriori massimi € 2 milioni al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi nel corso della durata contrattuale. Ogbonna ha sottoscritto con la Juventus un contratto quinquennale»

 
 
 

Ogbonna è praticamente un giocatore della Juventus: nel pomeriggio le firme. Ecco i dettagli

Post n°7201 pubblicato il 09 Luglio 2013 da nadir63l
 

   

11:10 - Il giornalista di Sky Sport, Gianluca Di Marzio, conferma che l'affare Ogbonna è ormai in dirittura d'arrivo: "L’accordo notturno, le firme nel pomeriggio. A Torino. In modo da evitare la presenza di Ogbonna al raduno serale dei granata - riporta l'esperto di mercato sul proprio sito internet -. La Juve aspetta Ogbonna, oggi verranno definiti gli ultimi dettagli, la telenovela è finita. L’intesa è stata raggiunta al ristorante dopo le frizioni all’aperitivo, negli uffici di Cairo. I termini, adesso possiamo essere più precisi: 12 milioni cash (pagati in 3 anni) e 3 di bonus, al massimo può cambiare qualcosa tra fisso e variabile ma la cifra totale sarà 15. Immobile inizialmente non farà parte dell’operazione, se ne riparlerà dopo che il Toro avrà definito tutto col Genoa per prendere la sua metà (dentro c’è anche Moretti). Poi la Juve deciderà se cedere anche la sua metà per 3 milioni circa o se restare in comproprietà col Toro e sperare di valorizzare l’attaccante per fare poi mercato l’estate prossima, soluzione che sembra la più probabile adesso. Intanto, Ogbonna. Ancora qualche dettaglio, poi farà solo il trasloco di maglia".

08:40 - Ogbonna è praticamente un giocatore della Juventus. Sky Sport conferma: nella notte Juventus e Torino hanno raggiunto l'accordo per il trasferimento in bianconero del difensore della Nazionale che stasera quindi non andrà in ritiro con i granata. Secondo l'emittente satellitare, in mattinata Marotta e Paratici incontreranno Cairo e Petrachi per definire gli ultimi dettagli e firmare i documenti. Tutti i problemi sono stati risolti.  Il Torino aveva detto di no a 10 milioni più 2 di bonus, poi la Juventus ha alzato la sua offerta e la società granata ha abbassato le pretese. Il punto d’incontro è stato raggiunto probabilmente a 11 milioni più 3 di bonus, con Immobile a parte. Già nel pomeriggio Ogbonna potrebbe sostenere le visite mediche con la sua nuova squadra.
 

 
 
 

Ogbonna vuole la Juventus. Ma il Napoli offre 15 milioni

Post n°7200 pubblicato il 03 Luglio 2013 da nadir63l
 

Il club bianconero ha in mano il giocatore. Cairo gioca al rialzo forte della proposta dei partenopei

Ogbonna vuole la Juventus. Ma il Napoli offre 15 milioni© LaPresse
TORINO - Ogbonna vuole la Juve, ma il Napoli tenta un clamoroso sorpasso a destra sulla società bianconera. E' questo il nuovo retroscena, finora inedito, che emerge a distanza di poche ore dal summit di questa mattina a Milano tra il presidente granata Cairo e l'ad bianconero Marotta, affiancati dai rispettivi ds. Summit terminato con una fumata grigia, giacché il numero uno del Torino ha improvvisamente alzato la posta, chiedendo oltre 15 milioni per la cessione del difensore. E proprio di 15 milioni è la cifra che il Napoli è disposto a mettere sul piatto per tentare di sorpassare in extremis la Juventus: ecco la clamorosa novità. La Juventus non ha alcuna intenzione di partecipare a un'asta, ma al contrario si fa forte del sì già ottenuto da Ogbonna: intesa trovata da tempo su un contratto di almeno quattro anni (o di cinque anni, ma a cifre leggermente ritoccate, quanto all'ingaggio netto stagionale). Per Cairo, la mossa del Napoli può essere innanzi tutto funzionale al tentativo di monetizzare al massimo la cessione di Ogbonna. Da vedersi, però, fino a che punto non si nasconda, dietro all'accelerata improvvisa del club di De Laurentiis, anche la volontà di mettere i bastoni tra le ruote alla Juventus, che intanto sta cercando di prendere proprio dal Napoli l'esterno colombiano Zuniga, in scadenza di contratto nel 2014 e lontano da un rinnovo contrattuale in azzurro. Va comunque ricordato che ancora un anno fa, oltre all'interesse per Ogbonna da parte di Juventus e Milan, si parlava già anche del Napoli. In mezzo a questo nuovo caso di mercato, anche le problematiche relative a Immobile: la Juventus è disposta a cedere la propria metà dell'attaccante al Torino nell'operazione Ogbonna, ma Cairo non è ancora riuscito a trovare l'accordo con il Genoa per l'acquisizione della metà del cartellino in mano a Preziosi (differenze ancora notevoli tra domanda e offerta). Si è aperto dunque un chiaro braccio di ferro tra Cairo e Marotta, con De Laurentiis di mezzo e Ogbonna in febbrile attesa: da tempo lui vuole la Juventus, per cui la società bianconera continua a rimanere in pole. “Sono felice, mi vedo già in bianconero", ha confidato di recente Ogbonna ad alcuni compagni in granata.

LA CRONACA DELLA GIORNATA
Ecco la cronaca della gionata prima della notizia dell'inserimento del Napoli nella trattativa:

ORE 15 - L'INCONTRO - Dopo quasi un paio d'ore di vertice Juventus-Torino (stamane negli uffici del presidente granata Cairo, con al fianco il ds Petrachi: di fronte l'ad Marotta e il ds Paratici), Ogbonna è nei fatti in mano alla società bianconera. E' stato mosso un altro passo in avanti sostanziale nella trattativa, che vide la sua prima svolta alcune settimane fa, quando il difensore del Toro trovò un accordo con i vertici della Juventus, quanto al nuovo contratto del giocatore. La situazione è in continua evoluzione in queste ore.

Cairo e Marotta hanno condotto le trattative di questa mattina seguendo un doppio binario: la possibilità di inserire immediatamente nell'operazione il trasferimento dell'attaccante Immobile, oppure l'opportunità alternativa di un accordo basato esclusivamente sul cash, con pagamento pluriennale (si parla di rate suddivise su almeno tre stagioni). Ovviamente la valutazione formale dell'intero cartellino di Ogbonna è soggetta a valutazioni leggermente diverse, a seconda della presenza o meno di contropartite (e al di là del valore di quest'ultime).
 
I vertici di Torino e Juventus si sono presi del tempo, prima di prendere una decisione finale. Si attendono novità a breve, ormai. Intanto Cairo sta accelerando anche sull'ingaggio del difensore Bovo connesso all'operazione Ogbonna. Bovo è in uscita dal Genoa, quello stesso Genoa che possiede la seconda metà di Immobile (la Juventus è il club comproprietario). Per Ogbonna la Juventus è a un passo, ormai.

ORE 16 - NUOVE INDISCREZIONI - Trapelano nuove indiscrezioni sull'incontro tra Cairo e Marotta e i rispettivi ds. La Juve ha in mano Ogbonna. Il giocatore è determinato a trasferirsi soltanto nel club bianconero e da tempo ha già trovato l'accordo con la Juve per il suo nuovo contratto.Questa situazione, chiaramente favorevole per la Juventus, è stata oggetto di lunghe discussioni anche nel corso del summit di questa mattina. In mezzo, la contesa per Immobile: la Juventus è disposta a girare la propria metà del cartellino al Torino ma Cairo non ha trovato l'accordo economico con il Genoa per l'acquisto dell'altra metà del giocatore. Di fronte alla possibilità di un pagamento cash da parte della Juve per l'intero cartellino di Ogbonna, cioè senza contropartite, si è nuovamente stagliata la volontà del presidente granata di monetizzare il più possibile. Di qui la fumata grigia: la Juve ha infatti preso tempo visto che Cairo valuta l'intero cartellino di Ogbonna ben sopra i tetti massimi individuati dal club bianconero (11 milioni). Le parti si sono prese di nuovo del tempo per riflettere sulle varie proposte in ballo, mentre è facile immaginare Cairo prossimamente determinato a muovere nuovi passi con Preziosi. Dal canto suo, la società bianconera si sente al sicuro sull'ingaggio di Ogbonna: resta da capire quando potrà esserci la fumata bianca, ma è dirimente in questa fase la volontà del difensore di trasferirsi nella Juventus.

 
 
 

     

 

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