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Messaggi di Agosto 2013

POKER FACE DA PRIMATO

Post n°7219 pubblicato il 31 Agosto 2013 da nadir63l
 

   
© foto di www.imagephotoagency.it

La Juventus si ritrova contro la Lazio per rispondere al Napoli che a Verona passeggia dopo un primo tempo difficile. 

INIZIO SCOPPIETTANTE: la gara inizia subito a ritmo alto con Tevez che ha la palla buona ma Marchetti para. Occasione anche per Hernanes ma Buffon dice di no. I bianconeri mettono subito alle corde la Lazio. I bianconeri giocano bene e Vidal approfitta di un assist al bacio di Pogba per battere Marchetti con un bel tocco di esterno. 
La Lazio però è viva e Candreva e Novaretti vanno vicini al pareggio. 

UNO-DUE: i capitolini  in difesa ballano. Lancio lungo di Bonucci e Vidal fa come Hamsik e sono due. Implacabile il cileno. La Lazio torna subito in partita con Klose che ribadisce in gol una corta respinta di Buffon. Poco reattiva la difesa bianconera sulla respinta d portiere. È il tiro da fuori l'arma biancoceleste e Radu impegna Buffon. L'ultima parte di frazione e' di marca degli uomini di Petkovic. Grande Juve fino al raddoppio poi esce fuori la Lazio. 

CHIUSURA- Nella ripresa la Lazio prova a fare gioco ma la squadra di Conte fa gol. Preciso Vucinic a sfruttare l'ennesimo lancio lungo e a segnare il terzo gol. 
Dopo il gol i bianconeri continuano a spingere, le trame sono fluide e le occasioni aumentano. Hernanes la combina grossa colpendola di mano e  facendosi espellere. 
Bellissima l'azione che a otto minuti dalla fine porta Tevez alla traversa, bravo l'Argentino nel tiro a giro. 
Arriva anche il quarto gol con Carlitos che supera di giustezza il difensore laziale e infila Marchetti per la quarta volta. Ottimo anche oggi l'Apache sempre più valore aggiunto bianconero. Per la Lazio quattro gol anche oggi, quattro schiaffi per rispondere al Napoli, una prestazione per zittire chi crea polemiche sterili. La macchina di Conte e' ancora prima in classifica...

 
 
 

CONTE contrariato: "Cessioni Matri e Giaccherini non previste, ci siamo indeboliti.

Post n°7218 pubblicato il 30 Agosto 2013 da nadir63l
 

Non mi fa piacere perdere giocatori importanti e rinforzare gli altri"

   

In diretta dal Media Center di Vinovo le parole di Antonio Conte, alla vigilia della sfida casalinga contro la Lazio. L'allenatore della Juventus sta rispondendo alle domande dei cronisti.
Come sempre, la redazione di TuttoJuve.com, sta trascrivendo integralmente ed in tempo reale le sue dichiarazioni:

Parliamo subito della partita. Come si gestisce una gara contro una squadra che solo due settimane fa  avete battuto per 4-0?
"Si  gestisce nella maniera di sempre, di ogni settimana. Sappiamo benissimo che quella era una partita unica, assegnava un trofeo, l'abbiamo vinto noi e di questo siamo molto felici e molto contenti. Detto questo, punto e a capo. Si prepara la partita, sarà sicuramente un'altra partita, una partita diversa, sotto tutti i punti di vista. La Lazio sappiamo che è una squadra molto ostica, attrezzata per lottare insieme a noi per le prime posizioni. Sicuramente avranno anche quel qualcosa in più dato dalla sconfitta in Supercoppa. Penso che al terzo anno non debba spiegare di tenere alta la concentrazione di fare attenzione, di stare molto attenti. Sappiamo benissimo che sarà una partita dura, difficile, in cui incontreremo delle difficoltà, ma vogliamo anche creare delle difficoltà alla Lazio. Come ho detto alla fine della partita di Supercoppa, non c'era tutta quella differenza nel risultato tra noi e loro, perchè non c'è, non esiste, quindi mi aspetto una gara molto difficile, molto dura, dovremo fare grande attenzione ed essere tutti quanti al 110%". 

Un giudizio sulla cessione di Matri, soprattutto per capire: era tecnicamente l'uomo a cui rinunciare? Oppure è stata la prima offerta importante che è arrivata? Poi se in questi ultimi due giorni ti aspetti ancora qualcosa in entrata.
"Tecnicamente la cessione di Matri non era prevista, così come non era prevista tecnicamente la cessione di Giaccherini. Stiamo parlando di un calciatore che in due anni è quello che ha fatto più gol, un uomo sicuramente tra i più fedeli. Però ci fa capire... se ancora qualcuno non l'avesse capito, fa finta di non capirlo, perchè a questo punto inizio a pensare che qualcuno non voglia capire o voglia far finta di non capire. Nel momento economico che sta passando l'Italia, un momento che riguarda la Juventus  e anche altre, a parte alcune eccezioni, a parte magari al Napoli e a qualche altra, un momento in cui si è, tra virgolette, costretti a vendere se c'è una richiesta. E' arrivata la richiesta per Giaccherini e siamo stati costretti a vendere Giaccherini. E' arrivata una richiesta per Matri e siamo stati costretti a vendere Matri, perchè bisogna rientrare in quei venti milioni spesi per prendere Tevez, Llorente e Ogbonna. Questo deve far capire la difficoltà. Noi siamo qui a comporre un puzzle. E' logico che se in questo puzzle metti pezzi e ne togli altri, sarà sempre più difficile. Però questa è la situazione attuale con la quale un allenatore deve convivere. Deve accettare suo malgrado alcune uscite. E' inevitabile che se poi ci sono queste uscite e continuate a dire che il divario è aumentato, io dico... mi  lascia perplesso questo, perchè noi comunque con le uscite di Matri e Giaccherini ci siamo indeboliti, perchè sono usciti due pezzi importanti che hanno contributo in maniera determinante alle vittorie di questi ultimi due anni. So che è una situazione che bisogna accettare, la accettiamo, ma se mi dite: hai avallato tecnicamente alcune cose, io non ho avallato assolutamente niente, ho subito. Ed è giusto che un allenatore del genere debba andare anche incontro alla società e subire alcune decisioni".

In entrata e in uscita ti aspetti qualcosa?
"Ripeto, rispondo come ho risposto sette giorni fa. Con la società ci siamo parlati, sanno benissimo il mio pensiero, sia sulle entrate, sia sulle uscite. Bisogna vedere e fare i conti con la realtà economica che è quella di grandissima difficoltà. Poi sono anche convinto che sia un'uscita che sicuramente ha rinforzato il Milan. Però, che dobbiamo fare?".

Cosa dici ai tifosi? Dicono, "va bene cederlo, ma perchè proprio al Milan?"..
"Perchè il Milan è la società che ha fatto la richiesta. Ci fosse stata un'altra società che avesse fatto la richiesta per Matri o per un altro giocatore, avremo dovuto fare delle valutazioni e l'avremo dato ad un'altra squadra. Prima c'era il Napoli e ha cambiato idea. Ora c'era il Milan, il Milan ha offerto e la società ha accettato la richiesta. Questo per farvi capire un attimo le difficoltà in cui ci muoviamo, perchè forse qualcuno non le ha capite bene. O fa finte di non capirle. Però le difficoltà ci sono, sono economiche, le sappiamo, le conosciamo tutti, quindi non è che è stato fatto qualcosa che io non conoscessi. So delle difficoltè: se si spende uno, bisogna rientrare di uno e sacrificare giocatori che se ci fosse una situazione economica diversa io non avrei mai sacrificato, nè Giaccherini, nè Matri. Questa è la difficoltà e poi ti devi confrontare con  squadre che comunque hanno la possibilità in questo momento di spendere molto di più".

Si può dire che la cosa che manca maggiormente a questa Juve, che ti serve di più, è avere una maggiore forza sulle fasce a livello numerico?
"Guarda, io non voglio entrare nei dettagli, perchè non è giusto. Situazione a livello di organico, numeriche, di quantità, ne abbiamo parlato con la società e quindi vedremo cosa accadrà, se accadrà qualcosa, se ci sarà la possibilità. Non è che siamo padroni. Noi oggi subiamo certe situazioni, non è che possiamo avere la capacità economica... vado e compro questo, compro quello. Oggi subisci. Noi ci auguriamo che in questa opera di costruzione possa arrivare un giorno che mi si dica: mister qua ci sono 30-40-50 e si diverta. Magari, mi auguro che arrivi quanto prima. Questo per far capire il lavoro che stiamo facendo. Non è che sono rose e fiori e che la Juventus oggi è una società ricca. Oggi la Juventus sta facendo delle cose ponderate, giuste, dal punto di vista economiche, ha ripianato un bilancio, vincendo. Ci auguriamo che questo possa continuare sempre in futuro, ma sappiamo anche che nella ristrettezza economica le ciambelle possono anche uscire senza il buco". 

Marotta ieri diceva che con il Real la Juve se la può giocare ad armi pari. L'equazione più spendi, più vinci, non vale sempre. Tu che ne pensi?
"(ride,ndr) Mi piacerebbe una volta trovarmi dalla parte opposta, nel senso di poter spendere su un giocatore 100 milioni. Non è proprio così, perchè non è così. Inutile prenderci in giro. Se poi vogliamo... (sorride, ndr)... cioè, sono risposte di circostanza queste, sono risposte che è giusto che il direttore dia e io le dico insieme al direttore. Ma sotto sotto, bisogna anche capire che c'è un carrarmato e di fronte c'è una macchina".

Immagino che potrai decidere almeno sulla composizione numerica della squadra. Quanti attaccanti servono per fare Champions, Coppa Italia e Campionato? Quattro sono pochi? Cinque?
"(ride, ndr) Mi sembra che per affrontare tre competizioni, cinque attaccanti siano proprio il minimo indispensabile. Non è che mi sembra di dire castronerie o di  abbondare da questo punto di vista".

L'anno scorso ha detto che la squadra aveva iniziato con la ruota sgonfia per via della sua squalifica. Quest'anno cosa è cambiato? La squadra ha qualcosa in più? Poi abbiamo visto che la metà delle squadre gioca con la difesa a tre in questo campionato. Per lei è più un motivo di orgoglio o di difficoltà, visto le squadre vi affrontano in maniera speculare?
"Per quanto riguarda la prima domanda, io ho parlato di ruote sgonfie perchè se a una squadra togli l'allenatore per quattro mesi, comunque, i rischi ci sono. E' come se un direttore di un giornale, per quattro mesi fosse malato a casa: penso che un po' ne risenta il giornale e un po' tutto il sistema. Poi noi da quella situazione siamo riusciti a crescere maggiormente, perchè siamo  aumentati anche caratterialmente, è aumentato il senso della disponibilità da parte di tutto, soprattutto dei calciatori, quindi questo è stato un motivo in più che ci ha portato a vincere l'anno scorso. Questo è molto importante. Per quanto riguarda il fatto dei nuovi assetti tattici, a me è capitato anche con il Bari, quando vinsi con il 4.2.4, in tanti poi l'anno successivo utilizzarono questo tipo di sistema. E' capitato così anche alla Juventus. Però, ribadisco, non sono i numeri che contano, sono i principi di gioco: se io guardo la Juventus giocare, vedo alcune situazioni che possono determinare curiosità e voglia anche da parte di altri di ripercorre alcune cose che si sono viste. Quindi i numeri lasciano il tempo che trovano, sono i principi che sono importanti. Così come quand io vedo giocare alcune squadre, magari posso carpire dei segreti perchè vedo che ci sono delle cose che posso migliorare. Da questo punto di vista penso che la Juventus abbia fatto scuola". 

Se non arrivasse l'esterno che state cercando da tempo o se comuque la squadra restasse questa, quali sarebbero le tue riflessioni? Cambierebbero anche le ambizioni della squadra? Cosa penseresti rispetto a quanto vi siete detti a maggio con la società? Cambieresti opinione?
"Io, non è che parlo... si rinforza questo, si rinforza quell'altro, io faccio un'analisi oggettiva sulla mia squadra, quindi sono entrati tre elementi, ne sono usciti due, importanti. Siccome leggo e straleggo che il divario è aumentato, invece poi vado a vedere che gli altri si sono rinforzati e noi siamo costretti comunque a fare delle rinunce dolorose. Ripeto, siamo costretti sapendolo, perchè non è che io non fossi a conoscenza di questo tipo di situazione. Quando ho parlato di anno zero.... ma tante volte quando si parla non interessa, le cose non vengono riportate. Quando io ho parlato di anno zero, anno zero quest'anno, perchè si spende uno e si rientra di uno, però non è il titolone che la Juve vuole Nani, o la Juve Van Persie... questo passa inosservato. Io da un po' di tempo, vi sto dicendo queste cose. Oggi siamo al dunque e il dunque dice che noi stiamo rinunciando dolorosamente sul mercato a due pezzi pregiati: Giaccherini nazionale, e fate finta di niente, e Matri che è stato per due anni il giocatore che ha fatto più gol in assoluto. Era un giocatore per noi importante, a livello di spogliatoio e di tutto. Bene. Ne prendiamo atto, lo sappiamo. Per me non cambia assolutamente niente a fine mercato, quindi, che cosa accadrà, che cosa non accadrà, non dovrà cambiare assolutamente niente perchè sapevo di questa situazione, la conoscevo. Più che lavorare a manetta noi non possiamo fare. Faremo questo, sapendo che ci sarà da battagliare in campionato in maniera importante, che ci sarà da battagliare in Champions, in Coppa Italia e cercheremo di fare del nostro meglio, così come abbiamo fatto sempre e così come cerchiamo di fare per dare delle gioie ai nostri tifosi e a noi stessi".

Senza voler cercare il titolone, sei preoccupato?
"Io non sono preoccupato perchè comunque è una situazione che, tra virgolette, conoscevo. E' inevitabile che non mi fa piacere, non mi fa piacere rinforzare gli altri e perdere dei giocatori importanti. Però, purtroppo, siamo contenti a fare questo. Quindi questa è la realtà, ne prendiamo atto, significa che bisognerà lavorare ancora di più. Però, quando sento dire ribadisco - che le distanza sono aumentate, arrivano dei giocatori nuovi e mi danno via dei giocatori importanti che hanno già vinto, io dico andateci piano  a fare determinate considerazioni. Che poi resta il fatto che la Juventus viene da due anni con lo scudetto ed è giusto che venga annoverata tra le favorite, poi dico sempre che è il campo che dovrà dimostrare chi è il più forte, è chiaro? Io non è che ho detto che la Juventus è favorita, è giusto che la Juventus sia considerata tra le favorite perchè per due anni ha vinto lo scudetto, poi è il campo che dovrà dimostrare, come ha dimostrato in questi ultimi due anni, che la Juventus è stata più forte. Quindi, se vedo altre squadre, Napoli su tutte, ma anche Fiorentina, quello che hanno fatto, sappiamo che sarà molto difficile quest'anno".   

Hai paura che ti vendano Quagliarella in questi due giorni? Poi visto che la Lazio è in cima alla griglia per lo Scudetto, i bookmakers danno la vittoria biancoceleste ai 8.50, cioè la quota più alta, più del Cagliari a Milano, come se fosse l'ultima in classifica in casa vostra. C'è qualcosa di sbagliato? Sbagliano i giornali o in Italia vi siete dimostrati imbattibili in Italia?
"Io penso che ci sia enorme fiducia da parte de bookmakers nei nostri confronti, ma mi sembra molto esagerata questa quota. La ritengono molto improbabile e mi auguro che i bookmakers abbiano ragione da questo punto di vista. Però, ribadisco, la Lazio è uan squadra che ci ha fatto sempre soffrire e sicuramente ci farà soffrire anche domani. Dovremo essere molto bravi ad esserci con la testa  e con il cuore, prima ancora che con le gambe".

Paura che vendano Quagliarella?
"No. Sinceramente mi auguro di no. Cioè, oggi mi auguro di no. Detto questo, io me lo auguro".(redazione Tuttojuve.com)

 
 
 

Giustizia sportiva: adattamenti ad personam

Post n°7217 pubblicato il 29 Agosto 2013 da nadir63l
 

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Si è molto letto nell’ultimo anno della necessità di procedere ad una riforma della giustizia sportiva, sempre più necessaria dopo il fallimento dell’inchiesta che avrebbe dovuto far chiarezza sul calcioscommesse. Fallimento che si somma ai precedenti e che mostra l’incapacità dell’attuale gestione ad essere organo di giustizia.
In realtà dei cambiamenti ci sono stati con un adattamento dei giudizi in base agli imputati coinvolti.

La vicenda Mauri mostra chiaramente questa situazione, dove non solo è venuta meno la tanta decantata velocità della giustizia sportiva – il processo a Mauri è iniziato dopo un intero anno in cui il giocatore ha potuto tranquillamente scendere in campo – ma ha seguito un percorso innovativo al punto tale da portare la Cgf a non decidere per procedere ad indagini dirette con possibilità di contradditorio tra imputati e accusatori. Anche non tesserati sono stati ascoltati come testimoni. Una novità negata in passato ad altri imputati che avrebbe aiutato a chiarire situazioni più mediatiche che reali. Un caso su tutti quello che ha visto protagonista Conte, con quel “Carobbio contro tutti” dove il confronto, richiesto dalla difesa, è stato evitato in ogni modo. Pensate a come potevamo cambiare i giudizi se fosse stato permesso agli avvocati di Antonio Conte di fare domande all’unico accusatore a cui è stato riservato un trattamento di tutto rispetto da parte di Palazzi. Le contraddizioni che pur evidenti, sono state oscurate dall’enfasi che ha accompagnato la voglia di condanna del tecnico bianconero e qui ci siamo fermati per volontà della giustizia sportiva.

Tornando alla velocità dei giudizi, immaginate calciopoli giudicata un anno dopo, con le novità emerse dalle controinchieste condotte dalle difese e con il riemergere delle telefonate nascoste: la sentenza non sarebbe stata la stessa. E’ chiaro che il fattore tempo ha avuto un ruolo importante. Ed è altrettanto chiaro che solo l’intervento del PM Di Martino per la vicenda Mauri, ha in qualche modo costretto la Cgf a fare un passo indietro, tanto da spingerla a prendere tempo per indagare direttamente sulla vicenda.

La giurisprudenza federale ha avuto una sua evoluzione e qualcuno ne ha tratto benefici. Un cambiamento che, vista la natura privatistica della giustizia sportiva, fa sorgere più di un sospetto sui reali motivi. Più proviamo a trovare spiegazioni logiche e più riscontriamo una parzialità inopportuna da parte di un ente che dovrebbe essere super parters. Il "buon andamento" della giustizia sportiva, garantita dagli organi di governo della Figc, non riesce a dare certezze ma solo ad alimentare altri dubbi. Anche perché, Abete può ancora essere garante di qualcosa?

Oscillamenti non regolamentati, che sono comodi per chi non vuole chiarezza, ma solo la possibilità di disporre di un’arma capace di stravolgere i risultati del campo. Siamo sempre lì…

 

http://www.giulemani...lio.asp?id=3141

 
 
 

La Juve in Champions pesca Real, Galatasaray e Copenhagen

Post n°7216 pubblicato il 29 Agosto 2013 da nadir63l
 

L'urna di Montecarlo consegna alla Juve il Real Madrid di Ancelotti, i turchi del Galatasaray e i danesi del Copenhagen. Per il Milan c'è l'insidia Barcellona. Napoli contro Arsenal, Dortmund e Marsiglia

La Juve in Champions pesca Real, Galatasaray e Copenhagen© REUTERS/JEAN-PIERRE AMET
TORINO - E' stato un sorteggio favorevole, quello della Juventus di Conte in Champions League. I bianconeri hanno pescato il Real Madrid di Ancelotti, il Galatasaray e il Copenhagen nel gruppo B. E' andata peggio al Milan che se la vedrà nel gruppo H contro il Barcellona, l'Ajax e il Celtic. Sfortunato il Napoli che troverà il Borussia Dortmund (finalista lo scorso anno), l'Arsenal e il Marsiglia. All'attaccante del Bayern Monaco Franck Ribery va il premio miglior giocatore Uefa dell'anno. Ecco tutti i gironi di Champions:



GRUPPO A 
Manchester United
Shakhtar Donetsk
Bayern Leverkusen
Real Sociedad 

GRUPPO B
Real Madrid
Juventus
Galatasaray
Copenhagen

GRUPPO C
Paris Saint-Germain
Benfica
Olympiacos
Anderlecht

GRUPPO D
Bayern Monaco
Manchester City
Cska Mosca
Viktoria Plzen

GRUPPO E
Chelsea
Basilea
Schalke
Steaua Bucarest

GRUPPO F
Arsenal
Borussia Dortmund
Olympique Marsiglia
Napoli

GRUPPO G
Porto
Atletico Madrid
Zenit St. Pietroburgo
Austria Vienna

GRUPPO H
Barcellona
Milan
Ajax
Celtic

 
 
 

CONTE a MP: "La condizione sta crescendo. Carlos da dieci, può giocare in tutte le posizioni offensive.

Post n°7215 pubblicato il 25 Agosto 2013 da nadir63l
 

   
© foto di www.imagephotoagency.it

Antonio Conte ha parlato ai microfoni di Mediaset Premium: "Sapevamo che le statistiche parlavamo a sfavore nostro, l'anno scorso la Samp ci ha battuto all'andata e al ritorno, un campo difficile una squadra che si conosce alla perfezione, siamo stati bravi quando c'era da pedalare perché abbiamo pedalato quando c'era da giocare di fino l'abbiamo fatto, sono contento perché la condizione sta crescendo e tutto mi lascia bene sperare, mi è' piaciuta anche l'attenzione".

"Noi guardiamo in casa nostra non a cosa fanno gli altri (sconfitta del Milan, ndr.), er- importante vincere con la Samp per restare in testa e sono contento. Sono contento per Giaccherini, bravissimo ragazzo e giocatore a cui auguro tutte le fortune. Siamo all'inizio. Il campionato italiano e' il più difficile il più bello, e' l'unico dove a giocarsi il trofeo sono 4-5 squadre e questo lo rende affascinante".

Su tevez: "Il gol per me  conta relativamente, se Carlitos non avesse  giocato per la squadra non sarei soddisfatto, lui gioca invece per la squadra, sono contento del  suo inserimento. Su Carlos ne avevo sentito di cotte e di crude e dove dire che e' un ragazzo da dieci per come si impegna e una grande sorpresa; ottimo l'inserimento anche di Fernando e Ogbonna. Carlos ha le qualità per giocare sia da trequarti, che da prima punta che attaccante esterno. Oltre a caratteristiche e tecniche ne ha anche metaboliche importanti, l'intesa con a vucinic procede e, spero possa crescere come condizione, carlos é un campione caratteriale come piace a me,  da questo punto di vista sono molto contento".

Status della squadra: "LaSquadra deve crescere nella condizione e nei singoli, dico sinceramente che in ritiro era arrivato il gruppo della Confederations in condizioni non brillantissime, fortunatamente i ragazzi vogliono lavorare tanto e mettono grandissima responsabilità, oggi si è vista anche la crescita dei singoli oltre che del collettivo".

Infine sul mercato: "Sul mercato abbiamo fatto buone operazioni sul mercato non parlo dei giocatori,  e' compito del direttore".

 
 
 

PIEDE GIUSTO, QUELLO DI CARLITOS!

Post n°7214 pubblicato il 24 Agosto 2013 da nadir63l
 

 
© foto di www.imagephotoagency.it

La trasferta di Marassi apre la stagione bianconera con la formazione di Conte annunciata con la coppia Tevez-Vucinic davanti. Nella Samp la sorpresa Berardi.

BUONA PARTENZA- aggressiva la Juventus con Da Costa che para subito bene su bella conclusione di Andrea Pirlo. Ci prova per un secondo la Samp, ma sono i bianconeri a impegnare ancora il portiere doriano con Asamoah e Tevez. La Juventus controlla la gara ma manca lo spunto e la Samp si chiude bene. Un esempio e' il contropiede del trentaduesimo, bella azione ma conclusione mancata. 

EQUILIBRIO- la seconda parte della gara e' equilibrata con le due squadre che si affrontano con grande agonismo. Il gioco bianconero comunque non è troppo fluido, molto lucido Tevez che si muove molto su tutto l'arco offensivo. 
Il primo tempo si chiude a reti inviolate con tre palle gol per la Juventus apparsa comunque un po' impacciata negli ultimi venti metri. 

La ripresa comincia con gli stessi schieramenti del primo tempo. Il gioco bianconero rimane lento e la Samp si chiude bene. 

SPETTACOLO AL CINQUANTOTTO: bellissima azione al minuto cinquantotto. Nella terra di Vialli, l'Apache segna di giustezza ma il merito e' di Pogba abile nel proporsi e nell'essere e generoso e di Vidal abile nel creare. Tevez dopo il gol viene abbattuto da Gastaldello.  I bianconeri però non sono sazi e continuano la pressione anche se la Samp ci prova prima con un gol giustamente annullato per fuorigioco. Il momento e' delicato e l'espressione di Conte in panchina e' chiarissima. La conclusione d Eder respinta da Z buffon evidenza la reazione genovese. Ancora Juve con Lichtsteiner al sessantottesimo ma lo svizzero mette a lato.

Negli ultimi quindici minuti manca un po' di lucidità e si soffre con la pressione doriana e i tentativi di alleggerire bianconeri. Conte inserisce negli ultimi tre minuti Llorente e Giovinco per Tevez e Vucinic mentre Castellini si prende il voto minimo per intervento criminale su Lichtsteiner. La partita finisce li.
I bianconeri grazie a un buon secondo tempo vincono meritatamente con il minimo scarto. Sampdoria squadra ostica, per gli zebrati prima vittoria contro i doriani nelle ultime cinque partite. Un buon inizio, decide Tevez al secondo gol stagionale.

 
 
 

Juve, Tevez colpisce: Sampdoria battuta 1-0

Post n°7213 pubblicato il 24 Agosto 2013 da nadir63l
 

L'argentino a Genova segna il gol decisivo nel secondo anticipo della serie A: assist di Pogba. Ed in tribuna c'era Mancini, ex allenatore dell'Apache al Manchester City

Juve, Tevez colpisce: Sampdoria battuta 1-0© Foto Liverani
TORINO - La maglia numero 10 torna a segnare in casa Juventus. Tevez, infatti, regala il primo successo del campionato a Conte nell'esordio di campionato contro la Sampdoria. Al 58', dopo un'azione fantastica finalizzata dall'assist di Pogba, l'Apache ha battutto Da Costa a due passi dalla porta facendo esplodere i tifosi giunti a Marassi. In tribuna Roberto Mancini, ex allenatore dell'argentino ai tempi del Manchester City.

 
 
 

LA JUVE NON FA SCONTI A LOTITO: SUBITO POKER

Post n°7212 pubblicato il 18 Agosto 2013 da nadir63l
 

 
© foto di www.imagephotoagency.it

La sfida tra Juve e Lazio arriva al termine di una lunga estate carica di polemiche. Conte sceglie la continuità con Tevez unica novità rispetto all'anno scorso.  Petkovic inserisce la sorpresa Cavanda al posto di Konko e Biglia come nuovo acquisto. Bene la Juve in partenza con  Vucinic vicino al gol su lancio di  Tevez ma la palla finisce alta. Nei primi quindici minuti e' la Juve a fare la partita con la Lazio ad agire di rimessa. Tra i bianconeri molto intraprendente Carlitos Tevez che viene fermato spesso con le cattive dai difensori laziali. La Juventus dopo venti minuti perde Marchisio per infortunio ed entra Pogba. Ci mette tre minuti il francese a lasciare la sua impronta. Pirlo batte a sorpresa la punizione, servendo in area Lichtsteiner, che mette in mezzo di prima,  deviazione di Radu e Pogba e' rapace e colpisce col sinistro e batte Marchetti. La Lazio dopo il gol esce dal guscio con Lulic e Candreva molto mobili. A dieci minuti dal riposo la prima occasione con un sinistro di Radu e paratona di Buffon. Nel  finale di frazione ammoniti Hernanes e Barzagli. Il primo commette un fallo da arancione sul difensore, il secondo viene ammonito per aver intercettato una palla con il braccio in zona d'attacco, ma il tocco era chiaramente involontario.  Buon primo tempo della Juventus, soprattutto nei primi venticinque minuti, bene Tevez e Vucinic a livello di quantità, meno in fase conclusiva. Nella ripresa la Juve sembra convinta nel voler chiudere il match. Ci prova prima Vucinic, poi arriva il raddoppio. Contropiede letale con Vidal che verticalizza per Lichtsteiner che serve in mezzo Chiellini che fa 2-0. La Juve non si ferma qui. Il tris lo cala Lichtsteiner servito da Vucinic che a tu per tu con Marchetti lo supera con esterno destro. Il poker arriva con il primo gol ufficiale si Tevez su assist di Pogba. Dopo il quarto gol la Lazio prova a riprendersi ma non e' semplice con questa Juve. Entrano Ederson e Floccari ma le occasioni reali sono poche fino alla paratona di Gigi che ipnotizza Klose presentatosi a tu per tu con il portiere. Conte inserisce prima Caceres per Barzagli e poi Ogbonna per uno strepitoso Lichtsteiner Il finale e' pura accademia: cantano i tifosi bianconeri mentre quelli della Lazio non trovano di meglio da fare che farsi notare per i buh razzisti.  La Juventus conquista il primo trofeo contro tutto e tutti, giocando bene e convincendo. La stagione inizia come era finita... Ora bisogna continuare su questa strada.

 
 
 

Conferme dall'Inghilterra per l'offensiva del Liverpool su Matri

Post n°7211 pubblicato il 12 Agosto 2013 da nadir63l
 

 

   
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Secondo i media inglesi, il Liverpool sarebbe pronto a muovere i passi decisivi per Alessandro Matri. L'attaccante bianconero e' seguito con attenzione dai reds pronti a rinforzarsi e ad offrire ai bianconeri una cifra tra i dodici e quindici milioni. L'attaccante potrebbe essere affascinato dalla Premier e da una squadra di blasone come i Reds.

 
 
 

Nedved: «Vogliamo essere vincenti e non simpatici»

Post n°7210 pubblicato il 08 Agosto 2013 da nadir63l
 

Il dirigente della Juve risponde ad Allegri: «Noi le cose le prendiamo tutte sul serio. Tevez? Un grande»

Nedved: «Vogliamo essere vincenti e non simpatici»© LaPresse
TORINO - "Allegri dice che alla Juventus dovremmo avere più umorismo ed essere più simpatici? Noi le cose le prendiamo tutte sul serio e comunque non vogliamo essere simpatici, vogliamo essere vincenti. Questo è il nostro credo". Pavel Nedved manda un messaggio chiaro al tecnico del Milan dai microfoni di Sport Mediaset. Nell'intervista, il dirigente della Juve parla poi di Tevez:  "E' un grande perché ha dimostrato fin da subito di voler venire da noi”.

 
 
 

     

 

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