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Messaggi di Novembre 2013

Criscitiello, Facchetti jr, Moggi. Tutti contro

Post n°7325 pubblicato il 11 Novembre 2013 da nadir63l
 

glmdj

 

 

 

di G. Fiorito

 

 

23 ottobre 2010. Va in onda su Sportitalia la trasmissione “Notti Magiche” e scoppia uno dei tanti casi figli di calciopoli, con un altro dei procedimenti giudiziari che va a rimpolpare la schiera dei processi derivati, che comprendono anche le richieste danni di Vieri e De Santis alla società Inter, coinvolta nei dossieraggi illegali Telecom.
Gianfelice Facchetti querela il giornalista Michele Criscitiello e Luciano Moggi perché, secondo la tesi dell’allora pm (
Link ), quest’ultimo, dichiarando nell'intervista di "rivolgersi a Javier Zanetti", capitano dell'Inter, lascia "falsamente intendere che lo stesso Giacinto Facchetti avesse commesso reati quali quelli da lui commessi e per i quali procede l'autorità giudiziaria di Napoli".

Nella primavera del 2012 il Gup del tribunale di Milano decide di archiviare il caso con una sentenza di non luogo a procedere, ma Facchetti jr inoltra ricorso contro l'archiviazione della querela per diffamazione. All’inizio del 2013 la Cassazione annulla la sentenza di archiviazione, rinviando gli atti ad altro gip, ma il 6 novembre la vicenda si conclude con la sconfitta del figlio del calciatore e dirigente dell’Inter scomparso.
Ricostruendo le date, si può affermare che il 23 ottobre 2013 si sia già al corrente delle intercettazioni diffuse nella primavera del 2010 dal perito e dalle difese di Moggi, in seguito alle quali erano diventate di dominio pubblico soprattutto le indiscrezioni relative alla grigliata di Facchetti con Mazzei (
Link ) e con Bergamo (Link ). Nonostante le preoccupazioni di Travaglio, che dopo aver fatto il diavolo a quattro per la grigliata di Moggi proprio non voglia saperne di capire se l’ex dirigente interista la sapeva più lunga del mostro e indugi sulla possibilità che la paternità di quel “metti Collina” ricada su Bergamo, il quale in questo caso si sarebbe solo rivelato perspicace nel prevenire l’interlocutore (Link).  Dimenticando nel frattempo il regalino (Link).

Più o meno negli stessi giorni in cui tutto quello che aveva interessato l’Inter e quindi non Auricchio si rende noto, Andrea Agnelli diventa presidente della Juventus e inoltra un esposto a Palazzi per la revoca ai nerazzurri dello scudetto 2005/2006 già revocato alla Juve. Palazzi se la prende comoda e fa passare una decina di mesi prima di andare ad affrontare Moratti non convocandolo presso la FIGC, ma cautamente a Milano. Nonostante il presidente dell’Inter si risenta kafkianamente e piuttosto ipocritamente sotto processo, il 4 luglio 2011 il procuratore sportivo scrive una relazione che dovrebbe inguaiare l’Inter,  ma la prescrive, in modo che tutto rimanga così com’è, grazie anche all’intervenuta  incompetenza della federazione.

Forse è per questo che nella primavera del 2012 il Gup di Napoli decide di rimandare a casa a mani vuote Facchetti jr.
Nonostante tutto il 2012 sia scosso dalle notizie provenienti dal processo Telecom di Milano attraverso le voci soprattutto di Tavaroli e della signora Plateo, ex segretaria della vittima di quello scandalo, morta volando da un cavalcavia in piena calciopoli, (
Link; Link), nonostante si parli tanto del computer di Tavaroli (Link ) misteriosamente giunto a Roma forse per costituire un aiutino ai Magnifici 12 che si arrampicano sugli specchi perché Narducci non tragga le stesse conclusioni della procura di Torino, che aveva archiviato il caso calciopoli, la querelle Criscitiello Facchetti si prolunga fino all’altro ieri, probabilmente in virtù delle risultanze del processo Telecom, che  ha preservato in qualità di mandante Tronchetti Provera.  Almeno fino a quando un altro processo derivato e riguardante un cd ricettato nell’ambito dell’affaire Telecom Brasile non ha fatto saltare il banco e certificato che il presidente della Telecom non poteva non sapere (Link  e Link  e Link ).

 

Lo spiraglio aperto nel muro di gomma di calciopoli e in quello di silicone del processo Telecom si aggiunge alla crepa della sentenza con la quale Vieri è riuscito a strappare con la sentenza del 4 settembre 2012 all’Inter un milione di euro per i pedinamenti subiti.
 

Nonostante la sentenza favorevole a Criscitiello nei confronti delle rivendicazioni di Gianfelice Facchetti e le considerazioni esposte che probabilmente contribuiscono a giustificarla, le parole pronunciate in quella trasmissione da Luciano Moggi genericamente contro l’Inter e non contro la persona di Giacinto Fachhetti  sono state ritenute sufficienti dal pm milanese Elio Ramondini per rinviare ancora una volta a giudizio l’ex ds della Juventus con l’accusa di diffamazione aggravata, per un nuovo processo che partirà l’8 gennaio del 2014.
 

Calciopoli non finisce mai. Commentando il saluto che il Meazza ha tributato a Massimo Moratti in seguito all’arrivo di Thohir e le vicende legate all’attuale crisi del Milan, un intrepido giornalista di SKY ha chiesto all’artefice dello scudetto di cartone se a Milano non sia finita un’epoca.
Lo vedremo nelle prossime puntate. Forse nelle prossime udienze.

 

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=3283

 

 
 
 

'O scuorno 'nfaccia!

Post n°7324 pubblicato il 11 Novembre 2013 da nadir63l
 

glmdj

 

 

di E. Loffredo

 

Juve-Napoli, la vergogna in faccia, traduco il titolo per chi non conoscesse il napoletano. Non mi riferisco all'aspetto agonistico della partita, dove pure la squadra di Benitez (per ora solo al 75% delle proprie potenzialità) ha subito in modo netto la Juventus. Mi riferisco al comportamento tenuto dai tifosi napolisti presenti a Torino.

 

Siccome c'è una spasmodica insistenza partenopea a voler identificare la SSCNapoli con la città, siccome per il tifoso del ciuccio 'o napule deve identificare tout court il territorio e siccome il sindaco di Napoli non perde occasione per farsi vedere al San Paolo insieme ad Aurelio De Laurentiis, allora vorrei chiedere al primo cittadino partenopeo cos'ha da dire di quei suoi concittadini che allo Juventus Stadium ancora una volta si sono esibiti come un cattivo biglietto da visita della città che governa.

 

Il signor De Magistris magari risponderà (se risponderà) che i delinquenti in azione allo Stadium in fondo sono solo una piccola minoranza della città. Sarà sa un caso, non so, ma quando c'è da lamentare la discriminazione territoriale e fare la morale al resto d'Italia questi sono in prima linea a rappresentare l'orgoglio cittadino, sempre presenti. Purtroppo non vedo o sento napoletani che cercano di isolarli e prenderne le distanze, nemmeno il primo cittadino. Si troverà in concreto il modo di evidenziare che ci sono napoletani che non sono napolisti, non ostentano in ogni dove un compiaciuto vittimismo territoriale, non organizzano agguati ai tifosi delle squadre europee in trasferta sotto al Vesuvio e non sfasciano gli impianti dove sono ospiti?

 

 

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=3282

 
 
 

Lezione di calcio: è Juve show!

Post n°7323 pubblicato il 10 Novembre 2013 da nadir63l
 

PAGELLE glmdj

juveshow.jpg

 



 L’attesissima sfida tra le due formazioni più attrezzate del campionato, la Juventus ed il Napoli, si conclude come forse neanche i più ottimisti avrebbero immaginato. 3-0 per la squadra di Conte, con gli ospiti che si rendono realmente pericolosi solo dopo il 2-0 e nei minuti finali, quando la Juve è stata costretta a rimanere in 10 uomini per l’espulsione di Ogbonna.
Oltre ai 3 punti, importantissimi in virtù del pareggio casalingo della capolista Roma contro il Sassuolo, la Vecchia Signora ritrova (finalmente) anche un decisivo Gigi Buffon, autore di alcune parate di pregevole fattura.
Per quel che riguarda la cronaca del match, la Juventus parte subito fortissimo, con Pogba che sfiora la rete appena dopo una trentina di secondi di gioco, con Reina che devia provvidenzialmente in corner. Ma non tocca aspettare molto per il primo gol; infatti, sugli sviluppi del calcio d’angolo, Fernando “el Rey Leon” Llorente (sempre più simile a Trezeguet, quando è dentro l’area di rigore) è lestissimo a deviare in rete la palla dopo una provvidenziale deviazione di Tevez.
L’attacco bianconero non è sazio e sfiora il gol in almeno altre 3 circostanze, ma la gran serata di Reina e l’imprecisione di Asamoah consentono al Napoli di rientrare negli spogliatoi con un solo gol di svantaggio.
Gli ospiti tornano in campo con un altro piglio, ma non impensieriscono mai davvero Buffon. Allora è la Juve a riprendere in mano l’iniziativa, e prima Vidal sbaglia un gol clamoroso solissimo davanti al portiere, poi il Mago, il Professore, il Genio (chiamatelo come preferite) Andrea Pirlo sfrutta un calcio di punizione dal limite come meglio non potrebbe, piazzando la sfera sotto l’incrocio, lì dove il numero 1 partenopeo non può arrivare.
Dopo un piccolo spavento, bravo Buffon a salvare il risultato, la Juve capisce che è il momento di affondare il colpo del definitivo KO, allora ci pensa Pogba con un gol capolavoro a chiudere i conti. Neanche l’espulsione di Ogbonna e l’assedio finale ospite servono a mutare ulteriormente il risultato. 3-0. La Juventus c’è e dà un chiaro avvertimento alle avversarie: non sarà facile per nessuno arrivarci davanti alla fine.


PAGELLE

BUFFON 8 Dopo tante “sberle” se lo merita. Decisivo quando impedisce al Napoli di rientrare in partita subito dopo il 2-0. Si toglie parecchi sassolini dalla scarpa quando, nel finale, nega agli avversari anche il gol della bandiera.

BARZAGLI 8 Se insigne è spesso un ectoplasma è principalmente merito suo. Insuperabile.

BONUCCI 7,5 Preciso sia quando imposta che quando difende. Nel primo tempo ha sulla testa la palla dell’immediato 2-0 dopo il gol di Llorente, ma Reina è super. Come Buffon, ritrovato.

OGBONNA 7 Più passa il tempo, più acquisisce sicurezza. Peccato per l’espulsione.

ISLA 7 E’ lui a spaccare la partita. Pericolosissimo per tutto il primo tempo (anche con un tiro-cross fortunoso che impensierisce Reina). Nella ripresa Rocchi lo prende improvvisamente di mira. Comunque non si risparmia mai.

VIDAL 7 Mezzo voto in meno per quel clamoroso gol sbagliato quando si era ancora sull’1-0.

MARCHISIO S.V.

PIRLO 8 Quando è in condizione può vincere le partite quasi da solo. La punizione del 2-0 è un gioiello. Straordinario.

POGBA 8 Giganteggia per tutto il campo dal primo all’ultimo minuto. Il gol del 3-0 è una prodezza di rara bellezza e dall’altissimo coefficiente di difficoltà. Un avviso a tutte le pretendenti: Paul non si tocca!

ASAMOAH 7 Padrone della sua fascia. Callejon non tocca palla e Maggio avrà gli incubi stanotte.

TEVEZ 7,5 Gli manca solo il gol. Per il resto è autore di una straordinaria prestazione…come sempre, del resto.

PELUSO S.V.

LLORENTE 7,5 Di testa la prende sempre lui. Lestissimo, al secondo minuto, a spedire in rete la palla dell’1-0. Meriterebbe anche la doppietta, ma Reina è in serata.

QUAGLIARELLA S.V.

CONTE 8 Prepara la partita come meglio non potrebbe. Il risultato? Napoli asfaltato sotto tutti i punti di vista e 3-0.

COSA VA Stasera è andato tutto, più o meno, per il verso giusto. Che si continui su questa strada!

COSA NON VA Ancora troppi patemi prima di mettere in ghiaccio il risultato. Asamoah e Vidal avrebbero potuto (e dovuto) chiuderla prima!

MIGLIORE IN CAMPO: PIRLO

 

http://www.giulemani...lio.asp?id=3281

 
 
 

TROPPA JUVE, IL SOLE MIO È ANCORA BIANCONERO!

Post n°7322 pubblicato il 10 Novembre 2013 da nadir63l
 

   
© foto di www.imagephotoagency.it

Dopo il pareggio della Roma con il Sassuolo la partita con il Napoli acquisiva ancora più importanza per avvicinarsi alla Roma. Conte, come detto, rimane con le carte scoperte con la formazione confermata. Benitez schiera la formazione confermata con pretattica con Insigne al posto di Mertens. Per il resto squadra confermata.

PARTENZA SPRINT- subito Juve. La Juventus parte da grande squadra. Pogba impegna Reina al miracolo. Dopo trenta secondi palla sporca in area, Tevez devia e Llorente segna il suo primo gol di piede da rapace.  I bianconeri continuano a tenere in mano il pallino del gioco. Ancora Juve con Reina che fa il miracolo su Bonucci. La Juventus impressiona per approccio alla gara. 
Al ventesimo primo tiro Napoli con Insigne che impegna a terra Buffon.  Un minuto dopo il Pipita mostra le sue doti con una bella girata a lato non di molto. 

Dopo due minuti di pausa riprende l'assedio bianconero, Tevez costringe Reina alla bella parata. 
Il Napoli e' bello vivo e quando entra in area mette in difficoltà la difesa, Insigne va infatti vicino al pareggio al minuto trentadue, palla a lato, ma é ancora Juve due minuti dopo, molto bello il cross di Isla per Llorente con Reina che si trova miracolosamente la palla in mano.  Nei partenopei é Insigne il più pericoloso che ci prova a tre dalla fine.
Il primo tempo si conclude con la squadra di Conte meritatamente in vantaggio, Reina migliore in campo.

LEGGERO CALO- La ripresa inizia con un Napoli più aggressivo e una Juventus più prudente. Conte incita i suoi e calcia via un pallone per mantenere alta la tensione. Il Napoli e' più aggressivo. E' Buffon a volare e a dire no alla punizione di Insigne. La Juventus nel frattempo prende due ammonizioni poco furbe con Bonucci e Ogbonna. Ancora bianconeri al tredicesimo. Bel tiro di Pirlo, ancora Reina para e a Tevez non riesce il tap in. Il clima diventa caldissimo, le proteste fioccano a destra e a manca, la battaglia e' totale. 
Aziona da manuale Juve al minuto venti, triangolazione spettacolo Isla, Tevez, Vidal, ma il cileno mette clamorosamente a lato.  Benitez inserisce Mertens al posto di uno spento Callejon. 

TELECOMANDO- Al minuto 73, Pirlo prende un pallone dopo che Tevez aveva conquistato una punizione grazie alla lotta e alla sua caparbietà. Pirlo aziona il telecomando e mette la palla all'incrocio con Reina spettatore. 
Dopo il gol piccola reazione del Napoli, Insigne ci prova ma Buffon dice ancora di no, grande parata a mano aperta.  Benitez aumenta il peso offensivo con Zapata per Inler.  

FANTACALCIO- il tre a zero arriva con Paul Pogba. Il francese ritorna al gol da fuori area, se la alza e tira al volo con una parabola imparabile. Fantacalcio.

Ultime emozioni Ogbonna viene espulso per seconda ammonizione dopo che l'arbitro aveva interrotto l'azione bianconera. Conte allora toglie Tevez e mette Peluso per gli ultimi minuti.  Il Napoli anche undici contro dieci non crea molto a parte in paio di tiri da lontano con Buffon che dice no ancora a Insigne.

La Juventus vince meritatamente una gara dominata dall'inizio alla fine, al Napoli le briciole. La Roma e' più vicina, la pausa delle nazionali e' dolce, e' tornata la super juve, Conte e' felice e i tifosi pure, O Sole mio e' bianconero

 
 
 

CONTE: "Se il Napoli non vince lo Scudetto, non ha fatto niente. Chiellini? Non c'è grande ottimismo.

Post n°7321 pubblicato il 09 Novembre 2013 da nadir63l
 

Obbligati al 3-5-2, un centrocampista out. Infortunati pronti dopo la sosta, tranne Pepe"

www.tuttojuve.com

   

Alla vigilia della sfida con il Napoli, Antonio Conte si è presentato nella sala stampa del Media Center di Vinovo per rispondere alle domande dei giornalisti. TuttoJuve.com sta seguendo in diretta l'evento, riportando integralmente e in tempo reale le dichiarazioni del tecnico bianconero:

Buongiorno. Volevamo chiederti subito di Chiellini, come sta e se c'è qualche possibilità di recuperarlo. Come hai preso la vicenda Caceres. E poi, non so se hai sentito la conferenza di Benitez, ma ha detto: "La Juventus è ancora la squadra con la rosa più forte, loro dicono di no perchè  ogni tanto manca qualcuno, ma Conte che è intelligente sa che sono favoriti". Un commento...
"Per Chiellini vediamo un attimo oggi, però sicuramente non è una delle situazioni in cui c'è grande ottimismo. Faremo le opportune valutazioni e poi decideremo anche col ragazzo, però non c'è grande ottimismo. Caceres... ci è giunta questa buona notizia, quindi se qualcuno magari poteva pensare che ci potessimo schierare col 4-3-3, mi hanno tolto il terzino che c'era, era l'unico, quindi siamo obbligati a tornare al modulo di campionato. Oltre ad essere una scelta, è diventata anche una necessità. Per quello che ha detto Benitez, diciamo che ascoltando un po' le sue parole, ascoltando che dice che il Napoli è ancora al 75%, io dico, cavolo, 75% sta a pari punti con noi, a tre punti dalla Roma, quindi mi chiedo... non ci sarà campionato quando il Napoli sarà al 100%. Così come penso anche che il Napoli l'anno scorso è arrivato secondo in campionato, ha venduto Cavani per 60, hanno fatto una campagna per 90 milioni... quest'anno io penso che Benitez sia talmente intelligente da capire che se il Napoli non vince lo Scudetto non ha fatto niente".

Volevo un tuo giudizio su Higuain. Ti aspettavi che si adattasse così bene al calcio italiano?
"E' un giocatore forte, è un giocatore sicuramente di livello superiore, di spessore, un giocatore che anche a noi piaceva, un giocatore che è costato 40 milioni. Quindi penso che basta questo per descrivere Higuain, i gol che fatto col Madrid. Abbiamo avuto il piacere di vedere il Real Madrid mercoledì e di vedere il livello e lo spessore dei calciatori. Il Napoli ha preso tre giocatori dal Real Madrid: Higuain, Callejon e Albiol". 

Il Napoli è al 75%, e la Juventus?
"Noi stiamo viaggiando già al 100%. Queste sono parole di Benitez, che ha detto che il Napoli è al 75%. Io non mi sono mai permesso di dire la squadra sta... o dare percentuali. Noi stiamo viaggiando belli spediti, perciò mi preoccupo. Se Benitez dice che il Napoli è al 75%, un po' di preoccupazione mi viene perchè dico: cavolo, questi quando saranno al 100% che campionato faranno?".

Visto il Tevez di questo inizio di stagione, che è trasformato rispetto al City, tu ti sai dare una spiegazione del perchè questo ragazzo non venga convocato in Nazionale? Può essere davvero una questione politica?
"Partiamo dal fatto che a me sinceramente non dispiace il fatto che Carlos non venga convocato in Nazionale, perchè così può riposare  e poi può riallenarsi (ride, ndr). In questo mini-ciclo di sette partite Carlos ha dovuto giocare sempre, praticamente non si è allenato. Se lui fosse andato in Nazionale, sarebbe stato veramente tragico, perchè come dico sempre il calciatore ha bisogno di giocatore, così come ha bisogno di allenarsi. Io penso che Carlos sia - come ho detto sempre - un giocatore molto forte, che oltre ad essere un giocatore con grandi qualità, ha anche il temperamento e il carisma da trascinatore, con l'esempio in campo. Quindi noi siamo molto contenti di Carlos, ce lo teniamo ben stretto".

Possiamo dire che domani vincerà chi ha smaltito meglio lo stress psico-fisico della Champions?
"Io parto dal presupposto e dico sempre che mi auguro che a vincere sia la squadra che ha espresso il miglior calcio in campo, questo mi auguro, anche perchè sia noi che il Napoli vogliamo giocare a calcio, vogliamo fare la partita e quindi dovremmo essere bravi a superarci, sapendo che nè noi, nè il Napoli partiamo con il proposito del pareggio, questo è fuori dubbio".

Col ritorno al 3-5-2, probabilmente sarà sacrificato uno dei quattro centrocampisti che stai ruotando ultimamente. Volevo sapere se hai già un'idea su chi può stare fuori. E poi se ci fai un punto sugli infortunati compreso Pepe.
"Sì, tornando al modulo di base, un centrocampista sicuramente non partirà dall'inizio, ma per me rappresenta un'arma importante. Col Real Madrid hanno giocato tutti e quattro, quindi per dare un cambio di ritmo non poteva esserci mercoledì. Questo è l'aspetto del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, perchè devo comunque sacrificarne uno. Per quanto riguarda gli infortunati, dopo la sosta dovremo avere tutti a disposizione, tranne Simone".

Pepe ha qualcosa in più?
"Su Pepe, penso siano domande che dovete fare più allo staff medico, a chi comunque conosce. Io la conosco la situazione, ma non sarò mai un dottore per spiegarvi bene l'entità dell'infortunio o lo stato delle cose". 

Da quando Diego Costa è diventato spagnolo, gli attaccanti spagnoli hanno iniziato a segnare tutti: Negredo, Villa, lo stesso Llorente. Questa situazione di concorrenza nella Spagna serve da stimolo per Fernando? Poi lui ha detto che è al 60%: è d'accordo? Ha margini di miglioramento così ampi?
"Fernando, al di là dello stimolo che deve avere, o che gli possono dare gli altri giocatori della Nazionale spagnola, ha anche un grande stimolo per gli attaccanti che comunque ci sono qui, perchè non dimentichiamo che Quagliarella, Giovinco, Vucinic sono dei bravissimi attaccanti, quindi c'è una competizione interna che non permette a nessuno un certo rilassamento, nè tantomeno a Fernando che ha iniziato a correre. Quindi io penso che lui possa e debba migliorare ancora. Sta molto a lui continuare con la serietà con cui ha affrontato soprattutto questa prima parte di stagione in cui non ha giocato - soprattutto all'inizio - tanto, per ovvi motivi. Adesso ha iniziato a giocare ed è giusto che lui continui a migliorare per meritarsi il posto da titolare, per meritarsi la conferma in campionato, in Champions e in Coppa Italia".

Il numero degli infortunati è in linea con quello che si aspettava? O ha evidenziato l'esigenza di ampliare un po' la rosa? E su Llorente, se in questi casi puntare ancora su di lui può essere un modo per dargli ulteriore fiducia e convinzione nei propri mezzi, oppure rischia anche lui di essere messo da parte per ricaricarlo...
"No, Fernando è un altro fortunato, nel senso che non deve andare in Nazionale, quindi ha l'opportunità di allenarsi, di ripresentarsi nel prossimo ciclo nelle migliori condizioni. Penso che in questo ciclo, complici anche i tanti infortuni che comunque ci sono stati nel reparto offensivo - perchè si è fatto male Vucinic, Fabio Quagliarella, Giovinco aveva questo problema al piede che si è trascinato e se lo sta trascinando -, ha sfruttato bene questo periodo per imporsi. Deve continuare a lavorare e io sono convinto che Fernando più conosce il campionato italiano, più conosce i difensori, più è destinato a migliorare. Poi per il resto sono tutte considerazioni che si fanno con chi di dovere".

Anche tu hai ammesso che Higuain è un calciatore che avete seguito a lungo....
"E' uno tra...".

Cosa ti ha permesso di fare l'acquisto di Tevez che non avresti potuto fare con Higuain. E magari anche il contrario.
"Mah... sarebbero potuti arrivare pure tutti e due, non ho capito... (sorride, ndr). Non è che uno toglieva qualcosa all'altro. Ripeto, più siamo e meglio è, perchè è così. Sono due attaccanti formidabili, tutti e due, magari, non lo so, Higuain è un calciatore che comunque... parlo a livello di statistiche, di gol, visti i gol che ha fatto al Real Madrid, quelli che sta facendo al Napoli, magari è uno che gioca col pallino fisso del gol. Carlos magari è un giocatore che ha il piacere di giocare per il gol,  ma anche di fare l'assist per il compagno. L'esempio, mercoledì col Real, la grandissima palla che ha messo in testa a Claudio Marchisio. E' un giocatore a cui piace anche uscire, giocare tra le linee, dettare l'ultimo passaggio. A Higuain magari piace più giocare per il gol, sentire il gol, essere in area. Io penso che questa sia... ma sono due grandissimi calciatori, uno non preclude l'altro".

Sarebbero perfetti insieme...
"No, questo non so, ma quando sono grandi giocatori, nessuno preclude l'altro. Io sono molto contento dei miei calciatori, abbiamo fatto delle scelte, siamo molto contenti e le portiamo avanti. Siamo molto contenti e non cambierei niente con nessuno in questo momento, che sia chiara la cosa". 

Questa partita ha un significato molto preciso al di là del risultato? Indica una gerarchia, una scala di valori nel campionato?
"Sicuramente questa è una sfida importante, come è una sfida importante quando giochiamo contro Inter, Milan, Roma, Fiorentina, contro squadre che comunque quest'anno si sono mosse molto bene sul mercato e sono entrate nell'elite delle squadre che devono lottare per lo Scudetto. Però non dimentichiamo che la partita di domani è diventata importante grazie al successo che abbiamo ottenuto sul Parma. La partita contro il Parma valeva tre punti, così vale la partita con il Napoli. Diventerà importante se poi andremo a vincere a Livorno. Se invece vinci e poi a Livorno cadi o pareggi, diventa meno importante. Questo a testimonianza che in un campionato lungo e difficile come quello nostro, per una squadra che vuole lottare per raggiungere l'obiettivo, che è vincere il campionato, tutte le partite diventano le partite della vita, perchè tutte le partite valgono tre punti".

Visto che Caceres non ci sarà può dircelo: avreste giocato a quattro o era solo un'opzione ...
"Poteva essere anche un'opzione perchè comunque siamo pronti ad affrontare le partite con questi due tipi di sistemi di gioco, soprattutto quando vai ad affrontare squadre che giocano comunque con degli esterni forti. Poteva essere abbastanza realistica la situazione".

Isla non può fare il terzino? Lui venne in Italia come terzino destro, in Nazionale ha giocato in più ruoli...
"Isla penso che possa fare quello che sta facendo: l'esterno, può fare l'interno di centrocampo, può fare anche eventualmente l'appoggio alla punta in un 3-5-1-1, però da terzino... dovete capire che ci sono due fasi, c'è la fase offensiva e la fase difensiva. Nella fase offensiva Mauricio è molto bravo, mentre nella fase difensiva, tenerlo come quarto, unico, in una difesa a quattro, comunque rappresenterebbe più un rischio. Poi in una situazione di necessità, con una corda al collo, uno lo fa anche. Lo abbiamo fatto con il Galatasaray, quando abbiamo pareggiato in casa 2-2".(redazione Tuttojuve.com).

 
 
 

CONTE A SKY: "Primo tempo perfetto, poi siamo calati.

Post n°7320 pubblicato il 05 Novembre 2013 da nadir63l
 

 Da questa gara usciamo rafforzati, se passeremo potremo giocarcela con chiunque. Con voglia, determinazione e qualità si può sopperire al divario economico"

Parla il tecnico bianconero.
   
© foto di www.imagephotoagency.it

Intervistato nel dopo partita da Sky, l'allenatore della Juventus Antonio Conte ha commentato la prestazione fornita dalla sua squadra nel match appena conclusosi allo Juventus Stadium, contro il Real Madrid per la quarta giornata del gruppo B di Champions League. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com.

Un primo tempo  da grande Juve e poi sofferenza. Che voto dai?

"Un voto alto. Abbiamo fatto una grande partita, il primo tempo è stato perfetto sotto tutti i punti di vista, specie dell'intensità. Poi nella ripresa era inevitabile calasse qualcosa a livello di ritmo e intensità, e con elementi come quelli del Madrid paghi dazio. Hanno una lista di giocatori fortissimi in ripartenza. Casillas è stato il migliore per loro però, abbiamo fatto la gaa con voglia".

Paradossalmente siete ora più vicini agli ottavi...

"Sì, però dobbiamo battere il Copenaghen. Finora abbiamo raccolto meno di quanto seminato, in ogni gara. Potevamo vincere, ma loro hanno giocatori davanti che danno in ogni momento la sensazione di risolvere la gara".

Cosa ti è piaciuto di questa Juve?

"La voglia e sfrontatezza di giocarci la gara, incuranti di chi avessimo di fronte. Il nostro è un percorso di crescita in Europa, si sono visti errori ma anche distanze economiche minori. E' motivo d'orgoglio per me e la società, siamo al secondo anno in Europa non abbiamo ora iniziato benissimo ma siamo vivi. Dobbiamo giocare sempre con tale intensità, specie con avversari come il Real".

Si è vista la miglior Juve stagionale a tratti. In Champions non vi ponete limiti oppure vedi squadre ancora sopra?

"Oggi la squadra, come a Madrid, la squadra ha dimostrato di potersela giocare. Io penso che se riuscissimo a passare il turno la squadra può dire la sua, in campo tramite organizzazione, voglia e qualità si può sopperire contro avversari contro Bayern, Real e Barcellona. Altre sono avvantaggiate dall'esperienza, però stasera usciamo fortificati con convinzione. Al di la degli aspetti economici e di mercato poi parla sempre il campo".

 
 
 

POCO CINICI MA BELLI!

Post n°7319 pubblicato il 05 Novembre 2013 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it

La Juventus arriva alla sfida poi complicata e importante dell'inizio di stagione con il 4-3-3. Conte sceglie Caceres e Asamoah esterni con centrocampo classico e Marchisio a supporto della coppia estiva Tevez-Llorente. 
Il Real decide per una formazione aggressiva con Bale a supporto di Cristiano Ronaldo e Benzema. A centrocampo Khedira, Modric e il ritorno di Xabi Alonso.

INIZIO AGGRESSIVO- La Juventus non ha paura e lo stadio é una bolgia. La Juventus ci prova subito con Pogba, palla a lato. Il Real però quando riparte é pericoloso, Cristiano Ronaldo spaventa tutti al nono. La partita é apertissima, ci prova da una parte Llorente e dall'altra Bale.  Poco prima mano galeotta di Sergio Ramos su Tevez, con il metodo di Madrid sarebbe stato rigore. Al sedicesimo grande occasione Juve. Cross di Pogba, tentativo di autogol di Pepe e miracolo di Casillas.  La squadra zebrata insiste e ci prova con Vidal, ma nulla da fare. I bianconeri giocano nettamente meglio ma sono sfortunati e imprecisi nella parte conclusiva. 

SEMPRE JUVE- I torinesi ci mettono il cuore al ventottesima bellissima azione Pogba-Asamoah-Marchisio, il principino colpisce di testa e Marchisio fa il miracolo.  La Squadra di Conte insiste ma Vidal non tira. Sul ribaltone ancora Bale la mette a lato. Poco dopo ammonito Modric per fallo su Pogba.  Ancora Vidal con Casillas che para, dominio bianconero. 

JUVE AVANTI- bianconeri in vantaggio al quarantesimo. Pogba si incunea, difensore scivoloso, difensore pericoloso Varane provoca un fallo ingenuo, Vidal non sbaglia e porta avanti la squadra di casa.  Il Real ci prova a reagire, Benzema e Cristiano Ronaldo si ostacolano, palla alta.  La Juventus termina i primi quarantacinque minuti vincendo in modo molto convincente e meritato. 

La ripresa ricomincia con ritmo un po' compassato. Purtroppo Caceres combina al minuto cinquantadue un errore pesante. Palla a Benzema e Cristiano Ronaldo solo davanti a Buffon non sbaglia.  Il Real non si ferma e Xabi Alonso prende una traversa incredibile. Ora la Juventus soffre ma reagisce, Casillas compie altri due miracolo si Marchisio e Llorente con  la complicità della difesa.  La sfortuna si manifesta nel 2-1 di Bale con Asamoah che rimane intontito.
La Juventus non molla e segna il pareggio, bel cross di Caceres che si riscatta con una pennellata per l'errore e Llorente segna il suo secondo gol ai Blancos di testa.  Gli arancioni non ci stanno, Benzema va vicinissimo al nuovo vantaggio.  La squadra torinese  soffre la pressione del Real che fa un buon possesso palla. Ci prova Carlitos ma Casillas dice ancora no. L'Apache esce, pronti via ci prova subito Quagliarella, Casillas para. Conte inserisce Giovinco per gli ultimi spiccioli di gara.  Nel finale ci prova ancora Quagliarella. Gli arancioni fanno possesso palla finale. 
La Juventus rimanda ancora una volta l'appuntamento con la vittoria. Tutto rimandato alle ultime due gare, la Juventus dovrà vincere e poi andare a Istanbul a giocarsi tutto. La Juventus stasera é ultima nel girone con tre punti, Copenaghen e Galatasaray a quattro.
  

 
 
 

CONTE A SKY: "Vittoria da grande squadra, bene a non aver pensato inconsciamente al Real.

Post n°7318 pubblicato il 02 Novembre 2013 da nadir63l
 

 Licht e Vucinic non ci saranno martedì. Ogbonna? Sta crescendo, e la sconfitta di Firenze ancora non l'ho digerita"

Parla il tecnico bianconero.
 
© foto di www.imagephotoagency.it

Intervistato nel post partita di Sky, l'allenatore della Juventus Antonio Conte ha analizzato la prestazione della sua squadra nella gara in casa del Parma appena conclusa. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com.

Alla vigilia avevi definito forte il Parma. Avete vinto la gara grazie a due cambi e una giocata di Quagliarella...

"Abbiamo vinto da Juve, da grande squadra che voleva vincere. Abbiamo rischiato pochissimo, giocando alla lunga distanza. Sono contento, martedì avremo il Real e qualcuno inconsciamente poteva pensare a questo. Mi è piaciuta la prestazione di chi è entrato, come Padoin e Ogbonna, ma in generale di tutti. Ci sono stati i cambi e giocato bene sulla distanza. Abbiamo anche fatto cambi calcolati e dosati per questo, tutto bene".

Sul gol hai rischiato di infortunarti...

"Di solito Angelo Alessio mi regge, stavolta non l'ha fatto e son scivolato".

Giallo ad Alessio...

"Si si la prossima volta mi arrabbio (ride ndr.) ".

Lichtsteiner e Vucinic sono recuperabili per martedì?

"No, non si sono mai allenati e non so nemmeno se ci saranno contro il Napoli".

Intanto è tornato Quagliarella, con quella giocata ha deciso la gara.

"Si speriamo che ne esegua altre. Fabio ha nelle corde questi colpi, ma non dicamoglielo troppo forte sennò esagera e comincia a tirare da centrocampo e mi arrabbio (ride ndr.)".

Però ne fece da centrocampo...

"Si anche a me Atalanta me ne fece uno. Poi è stato bravo Pogba a tenerla bassa sulla ribattuta".

Era importante vincere e l'avete fatto da squadra. Ogbonna sta migliorando, si può lavorare sulla sua personalità?

"Angelo l'abbiamo preso dal Torino dove giocava con carisma e personalità. Ha fatto un salto importante, è solo da 4 mesi con noi e gli è cambiato il mondo. Qui ci sono 14 milioni di tifosi che ti giudicano, ogni cosa viene valutata con ampio risalto, poi la maglia pesa ma l'abbiamo preso per questo motivo, perchè sappiamo che è un giocatore di prospettiva per il presente e per il futuro. Deve diventare più cattivo e crescere in personalità, ma c'è il tempo e la consapevolezza perchè accada ciò".

La prestazione di Marchisio pare figlia della sua condizione fisica non ancora perfetta. Però mercoledì vicino alle punte è parso più coinvolto, sembra ingiudicabile ancora...

"Ha fatto 60 minuti buoni d'intensità, è quello che ha giocato di più  ultimamente e ha riposato poco. L'ho tolto per questo in vista del Real, finora l'infortunio di agosto l'ha un po' condizionato, è un elemento importante lavora bene e tornerà il Marchisio di prima".

Vista da fuori la Roma ti ricorda la tua prima Juve?

"Ogni squadra ha il modo proprio di giocare, le proprie idee. Sicuramente a livello di fame e voglia di aiutarsi l'un con l'altro ci sono somiglianze, per il resto non sarebbe giusto per Garcia. Ognuno ha le sue idee di calcio, che stanno sviluppando benissimo. Stanno facendo grandi cose, offuscando il nostro rendimento che è di nove vittorie, un pari e una sconfitta, che è quella di Firenze che devo ancora digerire...".

 
 
 

CONCRETI, CINICI, VETTA VICINA PER STASERA!

Post n°7317 pubblicato il 02 Novembre 2013 da nadir63l
 

 
© foto di www.imagephotoagency.it

La Juventus si presenta a Parma travestita da mister X, come i due pareggi da cancellare, 0-0 due anni fa, 1-1 l'anno scorso. Conte presenta quattro novità interessanti con Ogbonna in difesa, Pogba a centrocampo con Padoin  e Giovinco avanti. Donadoni presenta un 3-5-2 aggressivo.

PARTENZA LENTA, PRIMO TEMPO DI NOIA- la gara del Tardini non parte benissimo per i gialli di Torino, il Parma é molto aggressivo e Ogbonna crea subito qualche grattacapo a Buffon con un passaggio all'indietro insidioso. La manovra non é velocissima. Che la Juventus non abbia approcciato al meglio c'è la conferma al decimo con Gobbi che arriva quasi a tu per tu con Buffon, palla a lato. 
La Juventus pareggia le occasioni con un bello scambio Giovinco-Tevez, conclusione del l'argentino e parata di Mirante. La gara comunque non decolla, la noia imperversa, la squadra di Conte non velocizza e il Parma attende bello chiuso dietro. Ci prova Pogba al trentesimo, palla altissima. Juventus molto timida. Lo imita ancora Gobbi poco dopo. La seconda occasione torinese arriva al trentaquattresimo con Vidal, tiro a lato di un metro.  La gara é spenta, i bianconeri non fanno quasi nulla per accenderla. Il primo tempo si chiude sullo 0-0 con l'ammonizione a Marchisio e una mancata punizione al limite per Giovinco. Il Parma sta bloccando tutto, la Juventus é senza idee. 

La Juventus riparte più aggressiva e Asamoah ha una buona occasione potenziale ma Asamoah non ci arriva e si impappina ostacolato dai compagni. Ancora la Juventus con Giovinco prima su punizione poi con un tiro fiacco.

AMAURI-MAGIA- vicino al gol però ci va il Parma, grande azione di Biabiany che supera Chiellini, Amauri di tacco mette a lato di pochissimo.  La partita sembra accendersi più per merito del Parma. Conte inserisce Pirlo per Marchisio, non buona la prova del Principino, come tutti. Le squadre cominciano a sfilacciarsi e la Juventus soffre un po' la velocità del Parma. Donadoni inserisce Felipe e toglie Mendes, già ammonito.  La Juventus va vicina al gol con Tevez, cross basso di Padoin, Tevez subito ma Mirante di piede para. Non ci sono spazi, penetrare é complicato.  Conte cambia le punte fuori Tevez e Giovinco, dentro Llorente e Quagliarella.

QUAGLIA-MAGIA- Appena entrato Quagliarella crea l'impossibile, colpisce la traversa e sulla ribattuta Pogba e' lesto come un giaguaro e segna l'1-0. Ci voleva la zampata del campione. Il Parma non ci sta e reagisce.  Donadoni inserisce Sansone per un tridente offensivo.  Pericolo con Amauri al minuto ottantotto, Buffon esce a valanga e salva.  Il finale é sofferenza con Conte che prende a pugni la panchina, Llorente in avanti perde troppi palloni. Il finale vede Conte in modello Playstation, ma si vince. Espugnata per la prima volta Parma, la Roma stasera é più vicina,domani vedremo.

 
 
 

CONTE: "Rotazione scientifica. Quaglia recuperato. Un orgoglio essere tra i 10 tecnici migliori al mondo.

Post n°7316 pubblicato il 01 Novembre 2013 da nadir63l
 

  Qualcuno si sciacqui la bocca prima di parlare di Chielini. Complimenti alla Roma. Tifare Toro? Sono juventino"

Alle 9.45 in punto, Antonio Conte si è materializzato nella sala stampa del Media Center di Vinovo per presentare la sfida di domani pomeriggio contro il Parma. TuttoJuve.com ha trascritto integralmente e in tempo reale la conferenza:

Buongiorno. Due domande: voleva un pensiero, una dedica, per la candidatura tra i dieci allenatori per il Pallone d'Oro. Poi un giudizio sulla Roma che ha fatto dieci vittorie di fila. Dopo tanti anni di Juve, domenica tiferai Torino?
"(ride,ndr). Vado per ordine di domanda. Sicuramente è un motivo di grande soddisfazione da parte mia, da parte della società anche, perchè non dimentichiamo che la società, il presidente, ha fatto una scelta importante prendendo un allenatore che aveva vinto due campionati di Serie B, ma comunque della Serie A era un neofita. In soli due anni essere riuscito ad entrare nell'elite dei dieci migliori allenatori al mondo per il premio, è sicuramente un motivo di grande soddisfazione, di grande orgoglio, è uno stimolo per me, per cercare di migliorarmi, è uno stimolo che mi fa capire che il lavoro che è stato fatto è un lavoro importante, che ha dato i frutti di due Scudetti, di due Supercoppe, ha dato il frutto anche di essere inserito in questa speciale graduatoria. Chiaramente il mio ringraziamento va ai miei calciatori perchè è grazie a loro che è stato permesso tutto questo. Come dico sempre, un allenatore può avere centomila idee, può avere un metodo, può avere la mentalità, tante cose, però se alla fine i calciatori non seguono diventa sempre un problema riuscire ad imporsi. Sono molto contento, ma è uno stimolo per cercare di migliorarmi. Per quel che riguarda la Roma, sta facendo cose straordinarie, perchè fare dieci vittorie di fila non è semplice per nessuno, neanche per gli squadroni del passato, che magari si sono fermati un po' prima. Complimenti a loro, anche questo rappresenta un grandissimo stimolo per noi, perchè a differenza dell'anno scorso dove era evamo capoclassifica, quest'anno siamo costretti per il primo anno a inseguire, quindi è una situazione che ci deve temprare ancora di più, ci deve dare ancora più orgoglio, più coraggio, più voglia di cercare di superarci e di superare tutti quest'anno. Sapete come la penso, quest'anno sarà veramente molto dura, però è un concetto che sto portando avanti da inizio anno e penso che i fatti mi stiano dando ragione".

Tiferai Toro domenica?
"Mah... diciamo che io sono tifoso della mia squadra, della Juventus, quindi guardo in casa mia e voglio sempre che anche i miei calciatori e tutto l'ambiente, faccia lo stesso. Pensiamo a noi, pensiamo che ci aspetta una partita molto molto difficile, su un campo ostico, dove nelle ultime due stagioni abbiamo pareggiato per due volte. Quest'anno secondo me il Parma è anche più forte negli uomini, rispetto alle precedenti stagioni, quindi bisognerà fare una grande partita, usando molto la testa, sapendo che giocare ogni tre giorni non è semplice. Per noi è la terza partita, poi ci sarà la quarta, ogni tre giorni. Dobbiamo sapere che in questo fangente la testa è molto più importante di tutto il resto. Quando parlo di testa mi riferisco ad essere bravi a fare quello che dobbiamo fare in campo, quello che prepariamo, sapendo che giocando ogni tre giorni qualcuno può accusare un po' di stanchezza fisica e mentale". 

E' inevitabile che dopo il Parma c'è una partita che vale un pizzico di Champions League. In questa rotazione per Parma può rientrare Pirlo? Quagliarella è disponibile?
"Guarda, nella rotazione per Parma possono rientrare tutti e può non entrare nessuno. Diciamo che in ogni ciclo di partite, di sette partite, ho nella mia testa una rotazione diciamo, tra virgolette, scientifica, nel senso, studiata. So chi ho in mente di far riposare domani, quindi è abbastanza studiata. Ma non è studiata all'ultimo momento, è studiata da inizio mini-ciclo. Quindi faremo delle valutazioni oggi. A chi riguarda questa rotazione... onestamente non ve lo dico". 

Quagliarella?
"Sì, Fabio è recuperato, si è allenato con noi, è il secondo allenamento che fa con la squadra, quindi sarà a disposizione e cercheremo di portarlo nelle migliori condizioni in questi giorni. Comunque è uno dei tre... è di buon auspicio che rientri Fabio, siamo in attesa adesso di Mirko e di Stephan. Stiamo affrontando questo mini-ciclo con grandi problemi, soprattutto nel reparto offensivo, però debbo dire che stanno rispondendo in pieno, tenendo conto anche che Giovinco adesso inizia a stare bene col piede e che ha dovuto giocare fin adesso sempre con delle infiltrazioni antidolorifiche".

Con Real e Napoli alle porte, l'importanza di un allenatore emerge in partite come quella di domani? L'allenatore può incidere un po' di più?
"Premettendo sempre che i protagonisti assoluti sono sempre i calciatori che vanno in campo e non ce lo dobbiamo dimenticare, ma io penso comunque che un allenatore debba incidere non solo in questi periodi, ma debba incidere sempre, di partita in partita, perchè comunque noi prepariamo le partite, ci sono delle direttive, di partita in partita comunque c'è da suonare un determinato spartito che a volte può non essere sempre lo stesso. Quello che sicuramente accade in questi frangenti, in questo periodo in cui stiamo giocando ogni tre giorni, non è semplice, perchè non si può portare la stessa intensità che si porta quando si è freschi. Bisognerà usare molto la testa. La testa è quella che deve muovere le gambe, e c'è anche il cuore, non ce lo dimentichiamo. Però la testa è molto molto importante. Sono frangenti in cui bisogna capire, centellinare tutte le situazioni, ottimizzare e curare ancora di più i dettagli, perchè il dettaglio può fare la differenza".

Ti volevo chiedere se per non pensare al Real, hai martellato su qualcosa in particolare o se hai in mente qualcosa. Nel Parma gioca Cassano, con cui l'anno scorso c'era stato un botta e risposta a distanza. Infine, se meriteresti già quest'anno il Pallone d'Oro.
"Io? Non scherziamo (ride, ndr). Inizio sempre ordine cronologico delle domande. Non è che io ho in mente qualcosa di particolare o di diverso, perchè di partita in partita gli stimoli che devono arrivare ai giocatori sono sempre massimi. Così erano  stati prima della partita con la Fiorentina e contro il Real Madrid, che secondo me sono state due buonissime prestazioni, a parte quei 15-20 minuti di black out con la Fiorentina. Non c'è niente di particolare, nel senso che stiamo preparando la partita, la prepareremo oggi perchè ieri c'era da recuperare dopo la fatica contro il Catania. Oggi prepareremo la partita e cercheremo di prepararla al meglio. Da parte mia ci sarà sempre la massima concentrazione per cercare di dare a tutti gli input positivi e tutte le situazioni che si possono verificare in partita. Quindi non cambieremo niente. Speriamo che a cambiare sia il risultato rispetto a Firenze. Sapendo - ripeto - di incontrare una squadra che è molto molto più forte rispetto all'anno scorso. Hai parlato di Cassano, Cassano è un grandissimo giocatore, un grandissimo talento, che adesso è a Parma per giocarsi le sue chance per rientrare nel giro della Nazionale. Vedendo quello che sta facendo oggi Cassano, sicuramente può rientrare nella squadra che può partecipare ai Mondiali. Quindi sta a noi continuare a fare quello che stiamo facendo. Sicuramente domani è un pericolo numero uno, così come è un pericolo Amauri, è un pericolo Biabiany, è un pericolo Parolo, è un pericolo tutta la squadra del Parma, che secondo me quest'anno è molto più attrezzata rispetto ai due anni precendenti. Quindi bisognerà fare molta molta attenzione. Per quello che mi riguarda, sono onorato e contento di essere stato inserito in questa lista, vedendo con chi mi trovo in compagnia, sicuramente mi riempie d'orgoglio e di soddisfazione, ma mi dà grandi stimoli, non mi fa sedere, perchè per me non è un punto d'arrivo, ma dev'essere sempre un punto di partenza se vogliamo migliorarci e vogliamo cercare di arrivare sempre più in alto. Quindi sono molto contento, se mi chiedi...".

Lo daresti a te?
"No, assolutamente, oggi no perchè vedo chi ho al mio fianco e io ho ancora tanta strada da percorrere. Ho voglia di percorrere questa strada, ma ne ho ancora tanta da percorrere".

Sei contento che il ct dell'Argentina Sabella non abbia convocato Tevez? Tu ti auguri che possa ritrovare la Nazionale? Hai festeggiato per adesso questa mancata convocazione?
"(ride, ndr) Tevez sicuramente è un giocatore che.... non scopro certo io il valore del giocatore, quello che può dare e che potrà dare all'Argentina. Se parlo egoisticamente, mi auguro che Tevez possa essere convocato a giugno per i Mondiali, perchè è un calciatore sicuramente molto forte, che merita di partecipare a un palcoscenico talmente importante. L'aspetto positivo è che Carlos può allenarsi nelle due settimane, ricaricare, cosa che vorrei fare anche con gli altri Nazionali e spesso questo non accade. Invece quelle due settimane diventano molto molto importanti. Io penso che i frutti del lavoro si vedano su Carlos, ma anche su Fernando".

Mi sembra che si stia creando un certo tipo di clima attorno a Chiellini. Un sondaggio della Gazzetta tra 50 calciatori ignoti, qualche tempo fa, ha indicato in Chiellini il più duro. Da Catania arrivano accuse. Tu che ne hai conosciuti difensori tosti, Chiellini è davvero un difensore così duro e scorretto?
"No, aspetta: sono due termini opposti, c'è un forte attrito, perchè quando si parla di duro è un discorso, scorretto è un altro. Io dico che Chiellini nel sondaggio che ho letto anch'io, ma non solo in quel sondaggio....io ascolto anche calciatori stranieri forti e tutti quanti indicano in Chiellini il giocatore che non vorrebbero incontrare, perchè un calciatore duro, spigoloso, attento al dettaglio, umile. Poi in tutto questo può accadere anche Giorgio commetta degli errori, perchè è umano, è successo e succederà ancora. Ma io penso che Giorgio sia sicuramente uno tra i difensori più forti in assoluto, non solo in Italia, ma al mondo. Non accetto assolutamente che si dica che Chiellini è scorretto perchè chi lo conosce sa benissimo che è un giocatore correttissimo, con sani principi e valori umani alti. Anche quello che è successo col Catania è stato comunque un intervento, perchè è succeso due metri sotto la mia panchina e quella di De Cania, abbiamo visto benissimo che Chiellini era andato per colpire la palla, Bergessio è stato molto bravo ad anticiparlo, non si è più fermato e ha preso un calcione forte. Ma io sono stato il primo ad accorgermi del calcione che ha preso Bergessio e ha preoccparmi delle condizioni del giocatore. Ma è stato un intervento comunque fortuito. E se c'è qualcuno che parla a sproposito, che vada a rivedere le immagini. E non si permetta di dire che Chiellini è un giocatore scorretto. Anzi, dovrebbe sciacquarsi la bocca chi parla di Chiellini e che dice queste fesserie, sia che sia calciatore, allenatore, dirigente o presidente. Non si permettano di dire queste cose". 

Possiamo dire che stai ritrovando anche Marchisio?
"Io l'ho detto fin dall'inizio, che sicuramente chi ha partecipato alla Confederations è arrivate sicuramente in situazioni psico-fisiche non ottimali. Non si può fare niente su questo, però dopo un'annata come la nostra, che è stata molto molto intensa, tanti giocatori si sono ritrovati poi a giocare questa competizione. I 24 giorni dati ai calciatori non sono bastati, perchè tanti sono arrivati in condizioni psico - perchè quando parlo di stanchezza c'è anche la stanchezza mentale - e poi fisiche non ottimali. E c'è stato da lavorare e c'è ancora da lavorare tanto, perchè ancora io penso che c'è un buon margine di miglioramento da parte di questi calciatori. Detto questo, ho la fortuna di allenare dei calciatori che sono molto autocritici e che sanno come stanno, quello che bisogna fare per migliorare. Questo è un dato di fatto e noi ne abbiamo pagato le conseguenze, perchè poi c'era un trofeo cui tenevamo molto, perchè è un trofeo, e abbiamo già un trofeo quest'anno in bacheca che è la Supercoppa, casomai qualcuno se ne fosse dimenticato, e chiaramente abbiamo affrettato un po' anche alcune situazioni. Poi alla fine in Italia conta il risultato, conta quello che alzi, non è che uno può dire, perdo la Supercoppa però mi preparo bene per il campionato. Si è avuto da ridire anche sulla Guinnes Cup e io ho detto: quando il mio presidente mi chiederà di vincere la Guinness Cup, allora cambierò tipo di preparazione e tutto. E' normale, bisognerà giocare, allenarsi, per cercare di far recuperare a tutti la migliore condizione".(

 
 
 

Buon compleanno Juventus!

Post n°7315 pubblicato il 01 Novembre 2013 da nadir63l
 

 
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Centosedici anni, la storia di un grande amore. La Signora invecchia ma resta bellissima, vincente e gloriosa. Da una panchina in Corso Re Umberto al tetto d'Italia e del mondo; cadute, risalite e nuovi trionfi. Gioie immense e qualche dispiacere, vittorie e sofferenze. Mai sola, sempre difesa, amata e supportata, ovunque e comunque. L'orgoglio di un popolo che si riconosce quando si guarda negli occhi, che si stringe a raccolta nel fine settimana in ogni parte del mondo. Una leggenda, un motivo d'orgoglio, una ragione di vita che riempie le giornate di migliaia di innamorati. Amata e odiata, capace di scaldare cuori in ogni angolo dell'universo. Storia di generazioni a tinte bianconere, di padri e di figli, di abbracci e di lacrime. Amore, passione, ossessione per una squadra unica, meravigliosa e inarrivabile. Un sentimento enorme, difficile da esprimere con parole o gesti. Impossibile restarle indifferenti, più bella cosa non c'è. Oggi e sempre grazie di esistere, Juventus. Buon compleanno!

 
 
 

     

 

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