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Messaggi di Dicembre 2013

CONTE miglior allenatore del mondo: "Divido premio con squadra, società e tifosi.

Post n°7386 pubblicato il 29 Dicembre 2013 da nadir63l
 

 Alla Juve aria di vittoria. Prossimo step affermarci in Europa. Nani? Chiedete a Marotta e Paratici"

Antonio Conte ha appena ricevuto in quel di Dubai il prestigioso “Globe Soccer Award” come migliore allenatore del mondo. Gli è stato ufficialmente assegnato, hanno spiegato gli organizzatori,' 'non solo per i campionati vinti e per la continuità dimostrata,ma nel rispetto di una qualità di gioco legata al carattere espresso in ogni circostanza dai suoi''. Award come calciatore a Franck Ribery e, alla carriera come agente, a Giovanni Branchini.
A consegnare il prestigioso riconoscimento al tecnico della Juventus è stato Ian Rush, ex attaccante bianconero. Sul palco c'era anche il giornalista de "Il Giornale" Tony Damascelli, che ha invitato Conte ha parlare in inglese. Ecco le parole dell'allenatore juventino riprese da Tuttojuve.com: "No, preferisco parlare in italiano (sorride, ndr). Penso che il fatto di conoscere la cultura del club e quindi di essere stato calciatore della Juventus per 13 anni mi abbia favorito molto nell'inserimento da allenatore. Sono arrivato sicuramente in un momento particolare per la Juventus, perchè veniva da due settimi posti. Abbiamo lavorato duramente, adesso siamo riusciti a tornare competitivi a livello Nazionale. Il prosimo step che vogliamo fare è quello di affermarci anche a livello europeo. Ed è molto importante conoscere la storia del club perchè si riesce a trasferire questo ai calciatori. L'aria che si respira alla Juventus è quella di un club che nella storia è abituata a vincere, quindi bisogna trasferire anche questa mentalità ai calciatori".

CONTE A SKY - Antonio Conte si è poi intrattenuto ai microfoni di Sky Sport. Tuttojuve.com ha trascritto integralmente l'intervista:

Antonio, ci puoi raccontare il valore di questo premio. Ti abbiamo visto quasi commosso questa sera...
"Sicuramente è un premio che mi rende molto orgoglioso. Come ho detto anche ieri, il mio primo pensiero va sicuramente ai miei calciatori per aver ricevuto questo premio importante, prestigioso, così come ringrazio la società e i tifosi della Juve. Lo divido volentieri con loro. Sicuramente è un premio che mi spinge a cercare di fare sempre meglio per me e per la Juventus".

Meglio quanto?
"C'è sempre da migliorare nella vita. Bisogna avere voglia di lavorare tanto, duro, sodo, per cercare di migliorare in tutto Abbiamo tanta strada da fare, abbiamo appena iniziato un percorso, quindi c'è da proseguire nel migliore dei modi".

Il meglio sarebbe il terzo Scudetto consecutivo?
"Io parto anche da una canzone di Ligabue che dice: 'Il meglio deve ancora venire'. Mi auguro che il meglio debba ancora venire, stiamo lavorando per questo. Ripeto, c'è un progetto, che è un progetto sicuramente vincente,  che ha già dato degli ottimi risultati in questi due anni. Bisogna avere la pazienza di continuare questo progetto e di continuare a crescere in Italia e anche in Europa. Bisogna avere pazienza, bisogna avere voglia di lavorare. Noi ce l'abbiamo e quindi andremo avanti".

Ligabue peraltro è interista...
"Sì, però è un grande cantante così come Eros Ramazzotti che è juventino, così pareggiamo un po'".

Stasera sei qui con compagni di viaggio decisamente importanti: Guardiola, Xavi... E' un'ulteriore crescita personale per te? Perchè questa è una vetrina internazionale incredibile...
"Sicuramente confrontarsi con altri allenatori di grandissimo livello, di spessore come Guardiola e come Capello, accresce in me la voglia di migliorare, di continuare a studiare, di continuare a migliorarmi, perchè considero sempre tutto un punto di partenza, mai un punto di arrivo. E questo penso sia la mia forza".

Cosa vi siete detti in questi giorni tu e Guardiola? Avete passato del tempo insieme anche sul palco del Globe Soccer...
"Mah... abbiamo parlato un pochettino sul palco eventualmente di alcune situazioni che potrebbero migliorare il calcio, abbiamo parlato del discorso dei time out, che secondo me potrebbe essere un discorso importante, in quanto ci darebbe la possibilità, uno per tempo, di intervenire dal punto di vista tattico sulla squadra. Poi anche sul numero delle sostituzioni: magare dare la possibilità di fare più sostituzioni in panchina, in modo da avere più cartucce da sparare".

Ieri ci hai raccontato molte cose in esclusiva. Una ci ha colpito particolarmente: "Io vincerò la Champions". E' una frase che hai detto così, ci manca solo la tempistica. Entro quanto?
"Innanzitutto diciamo che io la Champions l'ho vinta da calciatore. Sono sicuro che la vincerò anche da tecnico perchè ho voglia di lavorare, ho voglia di migliorarmi, ho voglia di continuare a vincere. Faccio questo lavoro con grande passione, con entusiasmo, ma con l'obiettivo sempre di raggiungere la vittoria".

Non ti chiedo di Juve-Roma perchè è una precisa scelta tua e della società, preferisci parlarne al tuo ritorno in Italia. Tra i premiati come miglior procuratore del mondo di quest'anno c'è stato Jorge Mendes. Lui ha tra i suoi assistiti Nani. In Italia si parla molto di Nani, lo associano alla Juventus. Ne avete parlato? E' un affare fattibile?
"No, ma come ti ho detto ieri, per gli affari di mercato bisogna parlare con il direttore generale Marotta e con il direttore sportivo Paratici, molto competenti, molto preparati, quindi loro sicuramente sanno molto più di me". 

Sai oggi dove si trovava Marotta oggi?
"So che è in vacanza, so che è in vacanza (sorriso furbo di chi la sa lunga, ndr) e dovrebbe tornare dopo Capodanno. Però è in vacanza con la famiglia e penso sia una vacanza meritata. Mi hai detto una bugia?".

No, no, da studio mi hanno detto di chiederti se sai dove si trova Marotta...
"(sorride, ndr) So che è in vacanza con la famiglia e, ripeto, sono vacanze meritate per lui, per Paratici e per il presidente".(

 
 
 

Abete: criticità, positività e percettibilità

Post n°7385 pubblicato il 29 Dicembre 2013 da nadir63l
 

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di P. Cicconofri

 

Ogni occasione è buona per avere la conferma di un atteggiamento ambiguo da parte di chi, per ruolo e responsabilità, dovrebbe essere al di sopra delle parti. Parliamo di Giancarlo Abete e della diversa posizione assunta nei riguardi di Conte e Gattuso, entrambi coinvolti nel calcioscommesse ed entrambi nomi di spicco del nostro calcio.

 

Quando nell’occhio del ciclone finì Antonio Conte, l’integerrimo Abete, così si esprimeva: "Quando si è protagonisti in negativo, ognuno riscopre la giustizia a proprio uso e consumo. La fiducia della federazione negli organi di giustizia sportiva è massima". Quando sotto processo mediatico è finito Gattuso, lo stesso Abete, ha usato un altro tono: "Ho grandissima fiducia in Gattuso, conoscendolo non mi sembra possibile. Sono fiducioso e certo che uscirà da questa vicenda senza ombre".

 

Il presidente federale pur di difendere pubblicamente Gattuso ha finito per sminuire il lavoro della procura di Cremona che tanto ha puntato sul nome eccellente per presentare gli ennesimi sviluppi di un’inchiesta infinita e che ad oggi non ha portato ad un bel niente. Forse avvedutosi poi della gaffe, come  da tradizione, è ritornato sull’argomento esprimendosi in maniera opposta: "Noi dobbiamo essere grati alla magistratura per il lavoro che sta facendo. Le inchieste hanno messo in evidenza situazioni inaccettabili e ci hanno permesso di colpire chi si è macchiato di illeciti". Abete dovrebbe decidersi: è grato alla magistratura o ne contesta la spettacolarizzazione con cui ha coinvolto Gattuso?

 

Eppure, come presidente della Figc, una maggiore prudenza in entrambi i casi poteva anche usarla. D’altra parte,  proprio in questi giorni, Antonio Conte, dopo aver vinto quattro trofei negli ultimi due anni, è a Dubai ha ritirato il “Globe Soccer Award”come miglior allenatore per il 2013; insomma non proprio un signor nessuno. Uno dei pochi, diciamolo, che vincendo con la Juventus, tiene alto anche il nome dell’Italia. Gattuso, pur apparendo a tutti la miseria con cui hanno puntato su di lui per attrarre attenzioni sulla vicenda del calcioscommesse, è comunque coinvolto in un’inchiesta, fungere da garante, in questo contesto, sembra eccessivo. Anche perché, se alla fine venisse accertata una qualsivoglia responsabilità, come giustificherebbe Abete una posizione imprudente come quella che adottato?

 

Davanti ad un atteggiamento come questo non si può parlare solo di sospetto accanimento verso la Juventus. Ogni singola azione, come pure le pene comminate per la “discriminazione territoriale”, mirano a colpire l’ambiente bianconero cercando di scalfire quella superiorità che sul campo non sembra avere concorrenti.  Se la posizione del Presidente della Figc è garantista, dovrebbe esserlo per chiunque debba ancora essere sottoposto a giudizio. Il protezionismo a fasi alterne è invece la cartina tornasole che rispecchia pienamente l’operato di Abete che da anni non è capace di proporre altro che parole al vento utili solo a mantenere la poltrona. 

 

http://www.giulemani...lio.asp?id=3365

 
 
 

Conte ai Globe Soccer Awards: "Dobbiamo avere l'obiettivo di vincere anche a livello internazionale.

Post n°7384 pubblicato il 28 Dicembre 2013 da nadir63l
 

 Al futuro non penso, ora solo la Juve in testa"

 
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Un pezzo di Juve nell'Olimpo del calcio. Il suo portabandiera è anche il direttore di questa splendida orchestra, Antonio Conte che, sul palco dei Global Soccer Awards, verrà insignito del premio di miglior allenatore dell'anno 2013. Domenica la premiazione e ormai tutto sembra portare a lui come candidatura finale, una volta superati sia Benitez che Klopp. Nonostante la gioia personale che attesta il valore del tecnico leccese, Conte non smette di tenere a mente solo i risultati di squadra: "Resta l'amarezza per essere uscito dalla Champions per una gara che non è stata giocata - spiega riferendosi alla neve di Istanbul - Ma dopo due anni in cui la Juve è cresciuta tantissimo, adesso deve avere l'obiettivo di vincere anche a livello internazionale. Ora abbiamo tre traguardi: lo scudetto, la coppa Italia e l'Europa League. Dobbiamo provare a vincerli tutti e tre. E io non scelgo. Futuro tra un anno? Non importa nulla, in questo momento ho solo la Juve in testa". D'altronde Juventus e Conte sono un binomio inseparabile che ha portato il Conte giocatore a vincere di tutto con la maglia bianconera. E' proprio lui a raccontare ai palchi del Global Soccer la sua carriera nel calcio: "Ho sempre parlato molto con i miei allenatori per capire bene quello che mi chiedevano e quello che volevo provare a fare. Intorno ai 30 anni, ho iniziato a dare suggerimenti ai compagni già in campo. Poi, da giocatore, ho avuto fortuna di avere tutti i più vincenti tranne Capello. Quando vinci sei bravo e questo mi ha agevolato perché mi sono confrontato con loro". Conte svela il segreto del suo successo: "Non essendo dotato, ho basato la mia carriera su corsa e sacrificio. Non sapevo a chi dare la palla a volte. Così, ora da allenatore ho cercato soluzioni per aiutare i meno dotati tecnicamente. Chiedo ai miei calciatori di chiedermi perché facciamo certi schemi, la loro utilità. Quando capiscono lo fanno più volentieri". Infine gli elogi a Bep Guardiola, anch'egli presente alla manifestazione, per la sua idea calcistica esportata in tutto il mondo e un auspicio per l'evoluzione nel calcio: "L' importante è avere società e giocatori di qualità, poi la credibilità che riusciamo ad ottenere presso i calciatori nel portare la nostra idea di calcio. Guardiola è stato un esempio importante per l'idea di calcio col Barcellona e abbiamo studiato quello che ha fatto lui. Le novità nel calcio? A me piacerebbe fare più cambi e avere più giocatori in panchina per avere possibilità in più e gestire meglio la stagione. Con le rose ampie sarebbe meglio. Anche un time-out per tempo per permettere ai giocatori di comunicare con la panchina sarebbe ideale. Il calcio è in evoluzione a me piace studiare". Conte non smette mai di imparare, così come non si smette mai di imparare dal suo calcio.

 
 
 

Andrea Agnelli a Tuttosport: "Non vedo la Juventus senza Conte.Il mercato si fa a giugno.

Post n°7383 pubblicato il 24 Dicembre 2013 da nadir63l
 

Calciopoli? Richiesta danni in corso. Bambini esperimento bello, ma allo stadio vada chi ha comprato il tagliando"

   
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Andrea Agnelli ha parlato in una lunga intervista a Tuttosport, parlando di tutto dall'evoluzione del calcio, agli obiettivi sportivi, fino a scommessopoli e Calciopoli.

Sul l'eliminazione Champions: "E’ stato fatto ciò che abbiamo creduto giusto fare in quel momento. Col senno di poi... Eravamo in contatto con i massimi vertici dell’Uefa che ci hanno detto: questa partita si deve giocare. L’eliminazione dalla Champions League e' un danno sia di immagine sia, potenzialmente, per il bilancio. Ed è pure un peccato. Noi dobbiamo partecipare anno su anno. La scorsa stagione siamo andati meglio delle aspettative, questa peggio. L’anno prossimo ci ritroveremo verosimilmente in Champions League sapendo che abbiamo un problema di ranking Uefa nei due anni 2010/11 e 2011/2012: per questo è importante andare avanti in Europa League. La normalizzazione deve avvenire nei prossimi tre anni, perché vogliamo puntare all’equilibrio di bilancio al netto della partecipazione alla Coppa. Due anni fa, senza Champions, eravamo a circa 210/215 milioni di fatturato, l’anno scorso abbiamo raggiunto quota 283, di cui 60 e passa milioni derivati dalla Champions. Nel 2015/2016, quando ci scadranno alcuni contratti, in forza di altri già siglati saremo intorno ai 240/250 milioni: il nostro obiettivo sono i 300 milioni di fatturato al netto della Champions League. Così si raggiunge il principio di autofinanziamento, senza rischio sportivo e con capacità di fuoco. Poi bisogna saper spendere. (...).Non è detto che se il prodotto non costa non è buono. E’ anche giusto ottimizzare gli investimenti, o no? Dopo di che lavoriamo tutti per costruire una struttura di conto economico che ci porti nel breve-medio periodo a quel tipo di situazione per cui la mera partecipazione alla Champions League ci consenta un grande acquisto. In sintesi, oggi possiamo già cominciare a ipotizzare una serie di operazioni che sono di taglio superiore, poi però devono valerne la pena. Spendere per spendere no».

Su Conte: "Sono molto contento di lui e lui è molto contento di me e della Juventus. Non vedo la Juventus senza Conte"

Su Pirlo: "Ad Andrea ho detto che qui è a casa. Gli piace la Juventus e gli si addice. So che lui e Marotta si sono dati appuntamento a febbraio-marzo per definire. Pirlo starà con noi ancora per un po’ di tempo".

Pogba: "Premessa fondamentale: a Londra parlavo del calcio italiano e non della Juventus. Noi non abbiamo le risorse per andare oltre certe cifre; le nostre cifre non consentono di contrastare alcune realtà affermate come Real, Barcellona, Bayern e United; oppure altre diverse come Psg, City o Chelsea. Ditemi: in Italia chi paga più di cinque o sei milioni di ingaggio? Io ho preferito citare uno dei miei piuttosto che uno degli altri, perché non mi sembrava carino: visto che Pogba viene considerato il prossimo miglior centrocampista al mondo, credo sarà difficile trattenerlo. Il prolungamento ci può stare. Non credo esistano problemi a questo giro di boa».

Llorente-Tevez: "Sono stati bravi Marotta, Paratici e Nedved a individuare queste occasioni. Poi è stato eccezionale Conte a ottimizzarli. Ben venga questo tipo di politica"

Mercato: "Per me il mercato si fa a giugno. A gennaio c’è il mercato di riparazione e non mi pare ci sia da riparare nulla".

Un errore compiuto nel 2013: "L’impostazione politica quando c’è stato il rinnovo della presidenza in Lega e di conseguenza in Federazione"

Sul governo del calcio: "L’auspicio principale di questa operazione, che a qualcuno è sembrata un’azione di disturbo da parte di sette società, è in realtà l’introduzione di un metodo di lavoro diverso, che parte dal confronto e dall’analisi delle problematiche e che sfocia nell’individuazione di una soluzione. Un metodo di lavoro nuovo che possa essere applicato, ad esempio, per altre riforme impellenti, come quelle dei campionati. Non è stata una mia iniziativa ma  l’iniziativa di sette società. La definirei la prima vittoria della Lega che, grazie a questo metodo, si è trovata con 450 milioni in più di minimo garantito su 6 anni, una struttura di commissioni più in linea con il mercato e un nuovo contratto da scrivere che sarà un completamento di questo pezzo di lavoro. (...) Il passaggio principale sono gli stadi che devono essere più accoglienti, meglio illuminati, con un manto erboso adeguato per diventare accattivanti e favorire lo spettacolo. Il discorso dell’impiantistica sportiva è fondamentale e lo dimostra il nostro Stadium che ci ha fatto passare da 11 a 140 milioni di ricavi quest’anno. Si crea un volano, un circolo virtuoso che consente di investire di più e che permette di diventare attraenti per i campioni stranieri. Non come siamo oggi, una destinazione di transito. Questo è un processo che si realizza nel medio-lungo periodo. (...) In Lega ci sono fior di imprenditori e personalità di varie industrie del Paese e tutti si sentono, io per primo, titolati ad avere un’opinione su ogni argomento. E’ forse proprio qui l’errore: vanno istituite commissioni che riferiscono al Consiglio, che a sua volta un paio di volte all’anno riferisce all’Assemblea".

Barbara Berlusconi e Thohir nel calcio:  "E’ il Milan. Una società leader, che deve portare innovazioni e deve essere vincente. Le do il mio benvenuto, la situazione di compromesso che è stata trovata mi pare funzionale. Galliani è il migliore dirigente del calcio italiano ad alto livello, il suo apporto di esperienza rimane al servizio del Milan, con un sano, nuovo approccio che può portare Barbara. L’internazionalizzazione è corretta. I dirigenti di oggi, pure quelli dell’industria del calcio, devono essere poliglotti. Il nostro mercato di riferimento è il mondo. Poi ci sono le peculiarità del nostro Paese, che vanno conosciute a fondo. Nelle multinazionali esiste il mercato globale, ma si opera su un mercato interno. Quanto a Thohir, mi sembra molto entusiasta, le conoscenze dei media  lo aiutano. Nel caso dell’Inter è una storia meno romantica rispetto alla famiglia Moratti: tra Massimo e suo padre hanno gestito il club per una cinquantina d’anni. Prima che tornasse Massimo la rivalità tra i due club è sempre stata molto accesa. E’ il derby d’Italia e continuerà ad esserlo a prescindere dalle proprietà».

La Legge 91, la tutela del brand e i campionati: "La Legge 91 del 1981 è obsoleta e va completamente rivista. Ci vuole un testo unico dello sport. Quanto ai marchi, è prioritario combattere la contraffazione. Penso a una sinergia con il mondo della moda, che è un altro settore in sofferenza, e alle garanzie delle Forze dell’Ordine".

Campionati: "Il risultato ottimale è un torneo a 18 squadre. Il livello competitivo del campionato italiano è il più alto del mondo, una partita facile da noi non esiste. Significherebbe eliminare i tre turni infrasettimanali e dare alle squadre la possibilità di allenarsi un mese in più. Per arrivarci ci sono mille declinazioni ed è indispensabile la condivisione con la Lega e con la Lega di serie B e con la Lega Pro"..

Scommessopoli e impatto mediatico se Conte avesse allenato una squadra piccola: "Dal punto di vista delle indagini sì, dal punto di vista del peso mediatico no. Il tema del riciclaggio del denaro sporco è importante: con altri strumenti, il costo del riciclaggio è del 30% circa, con le scommesse sportive dell’8%. Ecco perché c’è massimo interesse da parte delle organizzazioni criminali internazionali. Dopodiché ci vuole senso di responsabilità nell’affrontare il tema per non renderlo un fenomeno di campanilismo".

Calciopoli: "Bisogna aspettare l’ultimo grado di giudizio per trarre delle conclusioni complete. Ad oggi siamo alle motivazioni del primo grado di giudizio che ci dicono che un campionato non era sotto inchiesta e che l’altro non è stato falsato. Attendiamo le motivazioni di secondo grado per avere piena consapevolezza dei motivi che hanno portato a nuove condanne. A conclusione dell’iter svilupperemo le nostre valutazioni su che tipo di richieste presentare in base all’articolo 39 per la revisione dei processi sportivi. Però va sottolineato che questa possibilità è utilizzabile una volta soltanto: sfruttarla senza essere in possesso di tutta la documentazione significa privarsi di strumenti che potrebbero rivelarsi determinanti in quel procedimento. La richiesta danni di 400 milioni é assolutamente in corso. Mi consenta: da una parte abbiamo una giustizia sportiva troppo celere, dall’altra una giustizia ordinaria troppo lenta».

Le curve chiuse: "C'è la lotta al razzismo, che va combattuta con ogni mezzo e in ogni forma, e c’è la discriminazione territoriale, che credo esista da 25 anni almeno. Fino al campionato scorso scattava l’ammenda, improvvisamente è giunto l’inasprimento della sanzione, approvato dal Consiglio federale di inizio agosto. Tutti hanno alzato la manina, un voto all’unanimità. Gridare allo scandalo un mese dopo mi pare immaturo. Semmai c’è da riflettere sul peso della serie A in Consiglio federale... Quanto ai bambini, è stato un esperimento bello, però spero che allo stadio vada chi ha acquistato il tagliando"

Sulle maglie: "Non c’è un motivo specifico. Sulle prossime i tifosi hanno voluto “fino alla fine”. Dobbiamo trovare un intern pride che valga per sempre. Adidas ci ha fortemente voluto, dal 2015/16 cercheremo di ricambiare sul campo".

Pallone d’Oro: "Cristiano Ronaldo".

 
 
 

BUON NATALE

Post n°7382 pubblicato il 23 Dicembre 2013 da nadir63l
 

 
 
 

Un buon Natale a.....

Post n°7381 pubblicato il 22 Dicembre 2013 da nadir63l
 

   
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

Un buon Natale a: Dagospia che a marzo 2013 dichiarava: “Conte lascia la Juve, ha già firmato con il Chelsea”; a Matteo Materazzi che a maggio era sicuro che: “Conte lascia la Juve, al suo posto Mazzarri”; a Sportmediaset che ad agosto titolava: ”Juventus, flop attacco: Tevez e Llorente non ingranano”; buon Natale anche a Boniek e Candela che su Vidal dicevano a settembre: "Vidal non è un campione, Strootman ha più potenziale e vale 20 volte Arturo”. Anche Ruiu merita i migliori auguri perchè sul cileno era sicuro: "Vidal sarà il flop sportivo della stagione 2012/2013"; buon Natale a Fabrizio Biasin per il quale: “La verità è che a Conte Llorente piace quanto un chilo di trippa con ovomaltina” e a Panorama e a tutti quelli che davano già Tevez al Milan. Infine tanti auguri a Galliani e alle sue mitiche classifiche: "Il Milan è la squadra che ha fatto più punti negli ultimi 5 anni; il Milan con Balotelli ha fatto gli stessi punti della Juve" e tanti auguri a Roberto Pruzzo, lui sì che aveva proprio ragione quando ad ottobre con un Roma a più 5 sulla Juve profetizzò: "Da qui a un mese la Roma avrà 10 punti di vantaggio sulla seconda!". Buon Natale a tutti e 100 di queste dichiarazioni!

 
 
 

A BERGAMO SI SUONA LA NONA!

Post n°7380 pubblicato il 22 Dicembre 2013 da nadir63l
 

 

   
© foto di www.imagephotoagency.it

In casa bianconera si gioca per chiudere bene l'anno contro un'Atalanta insidiosa in casa e con qualche assenza. Conte sceglie la miglior formazione possibile con Lichtsteiner e Asamoah in fascia e i tre centrocampisti titolari senza Pirlo. 

PARTENZA SPRINT- subito Juve al minuto cinque con Carlitos Tevez che danza al limite dell'area si incunea e con un diagonale stretto batte Consigli. La gara inizia bene per le zebre. L'Atalanta prova subito a reagire, consapevole che è solo l'inizio di gara. 

ERRORE: Pogba e Asamoah si perdono un pallone importante, Bonaventura semina e il panico e Moralez segna interrompendo l'imbattibilitá di   Buffon. I bianconeri reagiscono subito e provano a impensierire la difesa orobica. Gioca bene, comunque la squadra di Colantuono in maglia rossa. Pogba non molto lucido in avvio, dopo il pallone perso in occasione del gol dell'Atalanta, ancora qualche pallone impreciso. Ci prova Carmona al venticinquesimo, ma la palla e' a lato.  Dall'altra parte Tevez e' un furetto e Consigli deve immolarsi per fermarlo, ora la Juventus torna a giocare bene e va vicina al vantaggio con Pogba. Ci prova anche l'Apache di cucchiaio, palla alta. Al quarantunesimo sbaglia tutto Tevez solo davanti al portiere si allarga troppo con Consigli bravissimo, l'argentino perde il tempo, occasione colossale sfumata.
Il primo tempo si chiude sull'uno a uno, bianconeri ingenui sul gol preso e poco concreti in avanti. 

PRONTI, PARTENZA VIA! Nella ripresa Conte non cambia nulla, cross di Asamoah, sponda di Llorente e Pogba incisivo che si fa perdonare per il primo tempo poco brillante.  E' il nuovo vantaggio. I bianconeri dopo il gol sembrano fermarsi un attimo esattamente come nel primo tempo e gli orobici in maglia rossa ci provano. Ancora Juve che con Pogba va vicinissima alla terza rete, palla a lato di pochissimo.  Sempre Juve in avanti, Colantuono alza il baricentro inserendo Livaja al posto di Bonaventura e Cazzola al posto di Del Grosso. Ancora Tevez pericoloso a venti dalla fine, punizione al limite guadagnata e spalla di Bonucci che mette a lato. 

RUGGITO- il Re Leone segna il ruggito natalizio, dopo una gara fatta di sportellate. Bel passaggio di Chiellini per il Re Leone che sterza su Migliaccio e batte Consigli. Anche lo spagnolo riscatta una prova a corrente alternata. 

Arriva anche la quarta marcatura, ci pensa Vidal, ottima azione in corsia di Lichtsteiner, palla tesa e Arturo segna quasi a porta vuota. Conte concede standing ovation per Vidal e Tevez con Padoin e Quagliarella in campo. Tutti attendono il triplice fischio con Livaja attivo.

Il finale di anno si dimostra quindi propizio, nuova vittoria e nona vittoria per una Juventus da record che continua la sua corsa. Cinque punti sulla seconda e felice Natale a tutti, in attesa di Juve-Roma.

 
 
 

Discriminazione con pene a richiesta?

Post n°7379 pubblicato il 19 Dicembre 2013 da nadir63l
 

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di P. Cicconofri

 

 

Ha dell’incredibile la gestione delle condanne per discriminazione “territoriale”.  La notizia è che l’Inter ha presentato ricorso per i due turni di stop comminati da Tosel. Una situazione “speciale” visto che domenica sera si giocherà il derby.

La sanzione è stata inflitta dal giudice sportivo per i cori antinapoletani urlati nella trasferta del San Paolo («Napoli colera sei la vergogna dell’Italia intera», «Puzza di merda, puzza di cani, stanno arrivando i napoletani», «...voi non siete esseri umani...»), uditi «per la durata dell’intera gara» e «percepibili dai due settori confinanti (tribuna e curva)». L’inter ha presentato ricorso basando la sua difesa su tre punti, come riportato dalla
Gazzetta dello sport: la sanzione su Torino-Inter, la prima sospesa, non è ancora passato in giudicato (non lo era nemmeno per la Juventus, ma in quel caso la società torinese non ha fatto ricorso); gli abbonati interisti del secondo anello verde presenti domenica sera al San Paolo nel settore ospiti (da dove sono partiti i cori) sarebbero già stati identificati con certezza e sarebbero “appena” 12 (quando vogliono sono capaci di identificarli e contarli subito …). Il terzo motivo è riconducibile, scrive il quotidiano rosa, all’articolo 22 comma 1 del codice di giustizia sportiva, in base al quale la squalifica del campo scatta dalla seconda giornata dalla pubblicazione del dispositivo. L’Inter confida in una sospensione della sanzione e relativo slittamento a Inter-Chievo del 13 gennaio.

Decidono loro come e quando scontare la squalifica? I giudici sportivi metteranno ancora in dubbio le testimonianze degli ispettori federali per permettere alle tifoserie, recidive di comportamenti non permessi, di godersi tranquillamente il derby?

C’è anche fermento tra i tifosi degli altri settori.  I responsabili della sud, si limitano a dire, con un comunicato: «È una vergogna. Non c’è derby senza curve» rivendicando la preparazione di una coreografia spettacolare dietro cui c’è il lavoro di mesi.  E ci sono tifosi di altri settori dello stadio, già muniti di biglietto, che hanno twittato in catena: #iononentro e #nonederbysenzacurve. In ballo, oltre alla contestazione per una norma di per sé assurda, c’è anche il vile denaro, gli incassi che mancheranno e un’immagine non proprio bella trasmessa al mondo, visto che l’evento sarà ripreso da diverse tv. Sarà per questo che anche Galliani si è schierato con la società nerazzurra: «Ho parlato con l’Inter, proveremo a far posticipare questo divieto che non ha senso». Adesso c’è da solo da attendere e vedere cosa si inventeranno per evitare l’esecuzione del provvedimento…
 
La cosa sorprendente è che, dopo le accuse a reti unificate ai bimbi presenti allo stadium colpevoli di aver gridato“merda” e relativa condanna senza appello dei salotti televisivi, ora, gli stessi media tendono una mano all’inter. Scrive in merito la gazzetta: “L’Inter dunque discuterà l’opportunità di chiudere un settore di 8.000 persone per l’iniziativa di 12 tifosi.”  
Insomma, poche storie,  sono solo 12 i tifosi che si sono macchiati degli urli uditi dagli ispettori federali, non possono pagare gli altri 7988 supportes esemplari!
 
Se la tesi sostenuta dalla società nerazzurra verrà accolta, assisteremo all’ennesimo calo di braghe verso una squadra milanese. Ricordiamo infatti che la giustizia sportiva ha cambiato una norma in corsa per non penalizzare il Milan, ora accetterà la richiesta di posticipare il provvedimento su richiesta della parte che deve scontare la squalifica? Ma che credibilità potranno mai avere queste sanzioni?
 
Non dimentichiamo che quelli che orientano l’opinione pubblica e che hanno fatto la morale alla società bianconera anche per i bambini, non hanno nemmeno evidenziato che,  a differenza del Milan e dell’Inter, la Juventus non ha presentato ricorso, mostrandosi ossequiosa delle regole, seppur assurde come quella della “discriminazione territoriale”, mentre qualcun altro, come da abitudine cerca di bypassarle.

 

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=3352

 
 
 

Pepe inizia la rincorsa: forse pronto a febbraio

Post n°7378 pubblicato il 19 Dicembre 2013 da nadir63l
 

L'esterno inizia la fase di riatletizzazione fra entusiasmo e prudenza. Ieri nello spogliatoio è stato il più festeggiato

Pepe inizia la rincorsa: forse pronto a febbraio© LaPresse

VINOVO - Simone Pepe stamane ha varcato i cancelli dello Juventus Center di ottimo umore, anche se solo per una decina di minuti, oggi è fra i calciatori che "ieri hanno giocato" e quindi svolgerà un allenamento leggermente diverso. A volte, quando si vive un incubo lungo 396 giorni, si gode di minuscole gioie che altri neppure riescono a vedere.


PREMIO La presenza in Coppa Italia è stata una magnifica sorpresa per l'esterno bianconero, anche perché si tratta di un premio consegnatogli da Antonio Conte per onorare l'encomiabile impegno con cui Pepe sta combattendo contro il suo infortunio da oltre un anno. E quei dieci minuti hanno messo ulteriore benzina nel capientissimo serbatoio dell'entusiasmo a cui il giocatore sta attingendo da tempo.


MALEDIZIONE Pepe non è ancora in grado di mettersi a disposizione per una partita "vera", dal primo minuto e per novanta minuti, ma è completamente guarito e può iniziare ora la fase di riatletizzazione. Insomma, per riavere il giocatore fra quelli "disponibili" è necessario aspettare i primi di febbraio, sperando che questa volta tutto fili liscio. Insieme all'entusiasmo del giocatore e della squadra (ieri sera Pepe è stato il più festeggiato in assoluto nello spogliatoio bianconero, dopo esserlo stato in campo), infatti c'è anche molta prudenza. Il suo è decisamente un caso particolare e, usando le sue parole, la "maledizione" deve essere ancora completamente sconfitta.

 
 
 

Calcioscommesse, il giudice Calabrò su Conte: «Ora chieda i danni!»

Post n°7377 pubblicato il 19 Dicembre 2013 da nadir63l
 

Il magistrato commenta il clamore intorno al tecnico: «Fatto increscioso, Conte non rischia nulla. Anzi Coppola lo scagiona dalle imprudenti illazioni di Sandulli»

Calcioscommesse, il giudice Calabrò su Conte: «Ora chieda i danni!»© Foto REUTERS

TORINO - Antonio Conte ha deciso di tutelarsi "da chiunque intenda ledere" la sua dignità. Il giudice Piero Calabrò, che ha seguito con attenzione la vicenda, gli dà pienamente ragione. "Il clamore creato dalla presenza del nome di Conte nell'ultima ordinanza della procura di Cremona è un fatto increscioso: Conte viene citato in una serie di dichiarazioni che Coppola ha reso prima dell'estate, quindi datate. E si tratta di dichiarazioni che, per quanto riguarda Conte, sono del tutto irrilevanti. La ricostruzione di Coppola non comporta alcuna reponsabilità penale per Conte e nessuna conseguenza sportiva, perché non fanno altro che confermare quello che già era stato stabilito dal processo sportivo che aveva fin troppo pesantemente colpito il tecnico per omessa denuncia, quattro mesi di squalifica che si sono rivelati eccessivi considerato il trend successivo adottato dalla giustizia sportiva".


Il giudice Calabrò, inoltre, amplia il concetto: "Anzi, a voler analizzare con la dovuta attenzione quell'ordinanza, il fatto che Coppola sottolineai nelle sue dichiarazioni agli inquirenti come Conte si fosse raccomandato di impegnarsi e di vincere la famigerata partita contro l'Albinoleffe, smentisce ulteriormente quello che era stato imprudentemente dichiarato da Sandulli a margine della sua condanna di secondo grado; ovvero che per Conte potevano esserci gli estremi dell'illecito. Insomma, non solo le parole di Coppola non accusano o smentiscono le versioni di Conte, ma tutt'al più lo scagionano ulterioremente. Si tratta, insomma, di una non-notizia a cui è stato dato un risalto eccessivo e sbagliato, quando nell'ordinanza si parlava di individui effettivamente inquisiti, di persone arrestate e di perquisizioni. Purtroppo, Conte non avrà neppure modo di smentire Coppola sul punto dell'omessa denuncia perché non ci sarà nessun processo penale per lui e quello sportivo si è già consumato. Questo rende ulterioremente grave la pubblicità avuta da questa non-notizia. per questo ho consigliato a Conte di chiedere i danni e di devolvere in beneficenza l'eventuale risarcimento".

 
 
 

CACERES A RAISPORT: "Vogliamo la Coppa Italia, bene partire così"

Post n°7376 pubblicato il 18 Dicembre 2013 da nadir63l
 

Brevi dichiarazioni.
 
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Intervistato nel dopo partita di Raisport, il difensore della Juventus Martin Caceres ha commentato il 3-0 sull'Avellino con cui i bianconeri si sono qualificati ai quarti della Tim Cup. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com.

Gol e vittoria, un'occasione importante per te per metterti in mostra e scalare posizioni da titolare...

"Sì, è stata una partita importante, è andata bene. Noi questa coppa la vogliamo vincere, era importante partire bene e l'abbiamo fatto".

 
 
 

Juve ai quarti di Coppa Italia: 3-0 all'Avellino

Post n°7375 pubblicato il 18 Dicembre 2013 da nadir63l
 

Giovinco, Cáceres e Quagliarella portano i bianconeri ai quarti di finale. Ora la vincente di Roma-Sampdoria

Juve ai quarti di Coppa Italia: 3-0 all'Avellino FOTO© LaPresse
TORINO - Un ricamo di Giovinco, una scivolata di Cáceres e un colpo di testa di Quagliarella: la Juve risolve in poco più di mezz'ora la pratica Avellino messa in campo e supera il turno di Coppa Italia. La versione 'di scorta' della squadra bianconera messa in campo da Conte batte 3-0 gli irpini e si regala i quarti di finale della competizione che il 21 gennaio disputerà contro la vincente della sfida tra Roma e Sampdoria, in programma il 9 del mese prossimo.

AVELLINO TRAVOLTO IN MEZZ'ORA
- Titolari a riposo, visto l'avversario non irresistibile: la Juve è rivoluzionata, a Giovinco il compito di trascinarla. E la punta juventina sfrutta l'occasione dopo sei minuti, al primo tiro in porta: Quagliarella ruba palla a Togni, centrocampista brasiliano vecchia conoscenza di Conte ai tempi dell'Arezzo, servizio per il numero 12 bianconero che di destro a giro fulmina Di Masi per il vantaggio Juve. Il raddoppio arriva con Cáceres, che ribadisce in rete una punizione di Giovinco messa in area, stessa dinamica per il tris con Quagliarella che di testa sul primo palo sorprende il portiere avversario. L'attacco c'è e funziona, un po' meno il centrocampo dove Marchisio è ancora lontano dalla forma migliore: avrà abituato troppo bene, ma il principino bianconero (stasera capitano) latita in personalità e presenza in zona gol.

SI RIVEDE PEPE. AVELLINO, TIFOSERIA DA APPLAUSI -
Ripresa che è poco più di un allenamento: Conte regala l'ingresso in campo a Bouy prima di mandare a riscaldare Pepe, salutato dallo Stadium con affetto. È la partita migliore per rivederlo in campo, anche solo per una manciata di minuti, una decina, concessi all'ala destra bianconera che entra insieme a Lichtsteiner. L'Avellino conclude qui la sua avventura, supportata da un pubblico caldissimo applaudito anche dallo Stadium: «Tornerete in Serie A», l'augurio lanciato dalla tifoseria bianconera e ringraziato con gli applausi del settore ospite.

 
 
 

Coppa Italia, la Juve-bis a caccia della stella d'argento

Post n°7374 pubblicato il 18 Dicembre 2013 da nadir63l
 

Contro l'Avellino spazio alle seconde linee, con i titolarissimi lasciati a riposo. Conte è orientato a cambiare tutto rispetto al telaio standard. In attacco pronta la coppia Quagliarella-Giovinco

Coppa Italia, la Juve-bis a caccia della stella d'argento© REUTERS/GIORGIO PEROTTINO
TORINO - In piena corsa per lo storico terzo scudetto di fila, la Juventus di Antonio Conte cerca l’atterraggio in almanacchi e libri anche attraverso la Coppa Italia. Andati a vuoto i primi due tentativi (Napoli in finale 2012 e Lazio in semifinale 2013), stasera contro l’Avellino riparte l’operazione “stella d’argento”. Primo club in Italia a tagliare il traguardo dei 30 campionati (31 per l’esattezza), i bianconeri vogliono essere anche i primi a mettere in bacheca 10 Coppe Italia. La corsa è con la Roma, come in campionato. La Juve ha sprecato il primo match point (nella finale persa contro il Napoli nel 2012), i giallorossi il secondo (derby perso contro la Lazio). Il terzo è alla portata di entrambe, anche se il tabellone ha evitato la possibilità di una finale thrilling. A meno di sorprese negli ottavi, Juve e Roma si incroceranno nei quarti, all’Olimpico.

TURNOVER - L’appuntamento è virtualmente fissato, ma prima - stasera - i campioni d’Italia dovranno vidimare il biglietto archiviando la pratica Avellino. «Vincere l’Europa League? Prima penso alla Coppa Italia», ha detto più volte Conte negli ultimi giorni. Più che un dribbling, un manifesto delle intenzioni da parte del tecnico. Alla Coppa Italia vuole arrivare in fondo, ma come d’abitudine sfrutterà le prime tappe della manifestazione per ottenere conferme dai giocatori meno impiegati. Spazio alle seconde linee, con i titolarissimi lasciati a riposo. Conte è orientato a cambiare tutto rispetto al telaio standard. Marco Storari - in campionato titolare solo col Verona - prenderà il posto di Gigi Buffon , mentre il terzetto difensivo sarà formato da Martin Caceres (al posto di Andrea Barzagli ), Angelo Ogbonna (in luogo di Leonardo Bonucci ) e Federico Peluso (che rimpiazzerà Giorgio Chiellini ). Interessante l’esperimento in mediana: a meno di cambi di programma, toccherà a Claudio Marchisio dettare i tempi in regia, spalleggiato da Mauricio Isla e Simone Padoin . Sugli esterni Marco Motta (per lui solo spezzoni con Fiorentina e Catania) e Paolo De Ceglie . In attacco Fabio Quagliarella e Sebastian Giovinco proveranno a non far rimpiangere Carlitos Tevez e Fernando Llorente . Sarà anche l’Avellino (quarta forza in serie B), ma vista l’egemonia della coppia formata da “diavolo e acqua santa”, ogni occasione per l’attaccante campano può essere fondamentale per segnare e ritagliarsi spazi.

LA FORMAZIONE - 3-5-2 - Storari; Caceres, Ogbonna, Peluso; Motta, Isla, Marchisio, Padoin, De Ceglie; Quagliarella, Giovinco.

 
 
 

Calciopoli: Moggi condannato riduzione di pene per tutti

Post n°7373 pubblicato il 17 Dicembre 2013 da nadir63l
 

Per l'ex dg bianconero conferma dell'associazione a delinquere. Per Paolo Bergamo annullamento della sentenza e rinvio ad altro processo

Calciopoli: Moggi condannato riduzione di pene per tutti© LaPresse

Conferma dell'associazione a delinquere per l'ex dg bianconero a cui è stata ridotta la pena. Per Paolo Bergamo rinvio ad altro processo con annullamento della sentenza. Arriva intorno alle 20.40, dopo quasi otto ore di camera di consiglio la sentenza di appello del processo Calciopoli. Le altre condanne: 2 anni per Pairetto, 2 anni per Mazzini; 1 anno per De Santis; 10 mesi per Dattilo e Bertini. Lotito e Della Valle prescritti. L'avvocato di Moggi, Prioreschi ha già fatto sapere che è pronto il ricorso in Cassazione. L'arbitro Rodomonti, invece, è stato assolto e questo potrebbe essere decisivo per il ricoso in Cassazione di Giraudo.


BERGAMO Moggi non era in aula al momento della lettura del verdetto, è stato condannato per il reato di associazione per delinquere, mentre le frodi sportive a lui contestate sono state dichiarate estinte per intervenuta prescrizione del reato. Due anni di reclusione per l'ex designatore arbitrale Pierluigi Pairetto e per l'ex vicepresidente della Figc Innocenzo Mazzini: sono alcune delle condanne decise dalla VI sezione penale di Napoli nell'ambito del processo d'Appello a Calciopoli. Condannati anche gli ex arbitri Massimo De Santis ad un anno e Paolo Bertini a dieci mesi. Entrambi avevano rinunciato alla prescrizione che altrimenti avrebbe estinto i loro reati. La sentenza di primo grado a carico dell'ex designatore Paolo Bergamo è stata dichiarata nulla e gli atti trasmessi al Tribunale di Napoli per un nuovo giudizio. In sostanza, per Bergamo si deve ricelebrare il processo in quanto, il processo di primo grado per lui è viziato dall'impossibilità di un'adeguata difesa. Il suo avvocato, Silvia Morescanti, aveva infatti dovuto lasciare il processo per una maternità a rischio.


PRESCRITTI Oltre alle condanne il verdetto di Appello su Calciopoli ha disposto una serie di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione del reato. In particolare per gli imputati Diego Della Valle, Andrea Della Valle, Claudio Lotito, Leonardo Meani, Claudio Puglisi, Stefano Titomanlio, Salvatore Racalbuto, Sandro Mencucci.

 

GALLINELLI L'avvocato di De Santis, Paolo Gallinelli: "Sono curioso di leggere le motivazioni, perché voglio capire come può essere stata confermata per De Santis la condanna di associazione a delinquere. Se l'associazione doveva favorire la Juventus, perché il mio assistito è stato condannato per atti fraudolenti relativi a Fiorentina-Bologna e Lecce-Parma, che non c'entravano nulla con la Juventus e la lotta scudetto? E' ovvio che questa sentenza dovrà essere valutato dalla Cassazione per un giudizio di legittimità".

 
 
 

Scommessopoli: 4 arresti Gattuso e Brocchi indagati

Post n°7372 pubblicato il 17 Dicembre 2013 da nadir63l
 

Per i due ex calciatori c'è l'ipotesi di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, intanto nella notte sono stati arretstati due "mister x"

Scommessopoli: 4 arresti Gattuso e Brocchi indagati© REUTERS/DENIS BALIBOUSE

CREMONA - Nuova operazione della Polizia contro le scommesse clandestine nel calcio: decine di agenti della squadra mobile di Cremona e del Servizio centrale operativo stanno eseguendo in diverse città italiane alcune ordinanze di custodia cautelare firmate dal Gip della città lombarda Guido Salvini. In corso anche una serie di perquisizioni a carico di soggetti indagati. Risultano indagati l'ex giocatore del Milan e campione del mondo a Berlino, Gennaro Gattuso, e l'ex giocatore della Lazio Cristian Brocchi. Secondo quanto si apprende, l'accusa ipotizzata nei loro confronti dalla procura di Cremona è associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Gattuso, dopo esser stato esonerato dal Palermo, è attualmente allenatore del Sion, in Svizzera; Brocchi, che oltre alla Lazio ha giocato con Milan, Inter e Verona, attualmente ricopre l'incarico di allenatore delle giovanili del Milan. Nei confronti di entrambi sono state eseguite dalla polizia delle perquisizioni. 

I provvedimenti, richiesti dalla procura di Cremona, sono relativi all'ultima fase dell'inchiesta 'Last Bet', partita a giugno del 2010, che ha già portato in carcere decine di giocatori ed ex giocatori anche di serie A, tra cui Beppe Signori, Cristiano Doni e Stefano Mauri. Oltre agli agenti della squadra mobile di Cremona e a quelli dello Sco, sono impegnati nelle perquisizioni diversi uomini delle questure interessate. Gli arresti sono stati eseguiti a Milano, Bologna, Rimini, Messina.

Sono quattro le ordinanze di custodia cautelare firmate dal Gip Guido Salvini. In particolare, agli arresti sono finiti Salvatore Spadaro e Francesco Bazzani, soggetti che i calciatori coinvolti nel corso delle precedenti fasi dell'inchiesta avevano identificato come'Mister X'. I due, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, erano il collegamento tra il mondo delle scommesse clandestine e i giocatori e le società di calcio. Spadaro, secondo l'accusa, sarebbe legato al giro dei 'bolognesi' di Giuseppe Signori mentre Francesco Bazzani avrebbe avuto collegamenti sia con i commercialisti dell'ex bomber della Nazionale, Bruni e Giannone (entrambi finiti in carcere in una delle precedenti fasi dell'inchiesta), sia con Almir Gegic, uno dei leader del gruppo degli zingari. Le altre due ordinanze di custodia cautelare sono state emesse nei confronti di Cosimo Rinci, amico di Spadaro e dirigente del Riccione calcio nonché in contatto con l'ex presidente dell'Ancona calcio Ermanno Pieroni (anche lui coinvolto nella prima fase dell'inchiesta) e Fabio Quadri, considerato il factotum dello stesso Spadaro.

I FATTI - Cristian Brocchi e Gennaro Gattuso erano in contatto con due degli arrestati. In particolare Francesco Bazzani detto Civ in un'occasione si era introdotto nel centro sportivo di Milanello, dove si allena il Milan, e aveva inviato messaggi allo stesso Gattuso. È accaduto nel febbraio del 2012 quando si erano svolte partite di Milan, Lazio e Juventus sulle quali Bazzani avrebbe cercato di influire.

 
 
 

     

 

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