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Messaggi di Marzo 2014

PEZZO DI BRAVURA

Post n°7435 pubblicato il 09 Marzo 2014 da nadir63l
 

 
© foto di www.imagephotoagency.it

Tre atti, sei tempi di gioco, una rivalità mai sopita. Tra Italia ed Europa, Juventus e Fiorentina battagliano. In casa, a Torino, i bianconeri vincono il primo round. Solito rullo compressore nel primo tempo, la Signora ha rischiato nel secondo. Dopo aver subito, la Viola ha reagito con i minuti. Bene Marchisio in cabina di regia, ma la vetta del podio è di Asamoah, mattatore della partita.  

 

Statistiche alla mano, la Juventus chiude il primo tempo per difetto. Il lavoro offensivo è di matrice ciclonica. La corsa, più che la testa. E il cuore, più che la tecnica. La Fiorentina disputa un tempo in apnea. Non che sbandieri la propria difficoltà in maniera arrendevole, ma la Viola non conclude mai in porta. Qualche sortita occasionale, dalla forma smussata e mai affilata. La scena è della Juventus. Valicato il centrocampo, le occasioni si rincorrono. Qualche imprecisione in fase di rifinitura rimanda il gol. Ci provano in serie: Lichtsteiner, Tevez e Pogba. Asamoah, il più pericoloso: da posizione defilata, una sua conclusione costringe Neto alla paratona. Come in un gioco di seduzione, il destino sembra abbindolare Madama. Pogba calcia alto un cross di Barzagli, appena spizzicato da Savic. Peccato di precisione, connotato ricorrente delle trame casalinghe. Bene l’uscita dal primo pressing avversario, un po’ fiacco. Meno bene, invece, i flussi della trequarti: Vidal sbaglia qualche appoggio di troppo, Tevez non centra il bersaglio. Smaniosa e imprecisa, la carabina bianconera colpisce con una giocata d’autore: Asamoah prima dribbla con un colpo di tacco due avversari, poi centra la porta con un destro a giro. La migliore offerta di una prima frazione che meriterebbe una figliolanza più numerosa in favore della Juventus. L’unica rete, e che rete, vale comunque il prezzo del biglietto. Pezzo di bravura.

 

Iniziato il secondo tempo, alla Fiorentina è annullato un gol di Diakitè per fuorigioco. Il primo cambio della gara: fuori Anderson, dentro Mati Fernandez. L’approccio della Viola assume connotati più propositivi. Non pervenuto nel primo tempo, ci prova Gomez: il suo colpo di testa termina alto. Montella bissa: fuori Pizarro, dentro Wolski. Se la Fiorentina si affaccia con più coraggio oltre le zone difese nel primo tempo, ugualmente rischia in contropiede. Legge della coperta corta, ma Montella invita ad osare. La precarietà del risultato fa il resto. Conte, lungimirante, toglie Lichtsteiner per Caceres e Tevez per Isla. Nella Viola entra anche Matos: fuori Gomez. Il giovane neoentrato brasiliano è protagonista di due episodi differenti: prima colpisce la traversa, poi è ammonito per simulazione. La Fiorentina non dichiara la propria resa. Si soffre, poi i timori si sgonfiano. E così la Juventus vince per 23sima volta su 27. Il primo atto è bianconero.

 
 
 

Invettiva e approssimazione: e la professionalità?

Post n°7434 pubblicato il 06 Marzo 2014 da nadir63l
 

glmdj

 

 

triomeraviglia.jpg

 

di P. Cicconofri

 

Scrivo queste poche righe con il sorriso, perché veramente certe situazioni non possono più farci arrabbiare, ma solo divertire. Non sono altro che i continui tentativi di destabilizzazione che alcuni personaggi persistono nel portare avanti per mostrarsi di parte esasperando il concetto di “tifo da bar”. I nomi sono sempre gli stessi, fateci caso, che usano la loro popolarità e la possibilità offerta dalla loro professione per diffondere concetti molto utili a supportare la loro nota fede calcistica.

Partiamo da Pellegatti e dal suo commento in telecronaca al gol di Llorente contro il Milan: ”Gol della Juventus con Llorente al minuto ‘44. Llorente segna il gol dell’1-0 al minuto ‘44. Abbiamo visto di tutto ma una cosa come questa non esiste. Roba DA VERGOGNA. Vediamo la bella azione, la fuga dalla destra e complimenti. Speriamo che ARROSSISCANO … al minuto ‘44. Speriamo che ARROSSISCANO … uno SCANDALO a livello …”. E’ normale esprimersi in questo modo? Vorrei tanto vedere che effetto avrebbe generato sull’opinione pubblica un commento di questo tenore di Zuliani o Zambruno …

Andiamo avanti con la gara a minimizzare la conquista della panchina d’oro da parte di Antonio Conte per il secondo anno consecutivo, dove spicca Pistocchi che, sul blog di Sportmediaset ha parlato di “piccolo premio” aggiungendo un invito a Conte “a cambiare disposizione e mentalità se vuole diventare allenatore di livello mondiale senza accontentarsi di essere il più bravo dei somari”. Anche in questo caso vorrei leggere i commenti se a vincere il premio fosse stato un altro allenatore …

Non poteva rimanere in disparte Liguori impegnato a minimizzare il campione bianconero Tevez: “Higuain è pure più forte di Tevez ma a Napoli ricopre più ruoli, è un grande puntero. Il centravanti dell'Argentina è lui". Si appoggia sulla mancata convocazione in nazionale, l’unico aspetto vulnerabile …

Date voi un significato a queste uscite ma il concetto è molto chiaro. La mancanza di una sana cultura sportiva parte anche da questo modo approssimativo di parlare di calcio: il tifoso prima del professionista, l’invettiva prima della concretezza. Minimizzare attaccandosi a quelle scuse che sanno molto di chiacchiera e poco di competenza, rendono bene l’immagine di decadenza di uno sport che potrebbe essere sfruttato come veicolo per messaggi costruttivi, soprattutto da parte di chi per professione e opportunità, può arrivare al grande pubblico dei tifosi.

 

http://www.giulemani...lio.asp?id=3500

 

 
 
 

La Juventus, il parafulmine delle frustrazioni italiche

Post n°7433 pubblicato il 05 Marzo 2014 da nadir63l
 

glmdj

 

ballar.jpg

 

di F. Filippin

 

Lo stato comatoso dell'informazione italiana è ormai irreversibile.
E quello che (forse) è peggio, è che buona parte del Paese questa informazione se la merita pure.
Nella puntata del 4 Marzo di Ballarò, trasmissione che dovrebbe occuparsi di cose “serie” quali la politica e l'economia (ammesso che la politica e l'economia italiana per come sono gestite oggi possano ancora essere definite “serie”) di una Nazione ormai morta, è andato in onda l'ennesimo sondaggio per tastare l'umore degli italiani, come se i problemi del Paese si risolvessero a colpi di percentuali di voto.
Questa la brillante domanda: “Cosa la fa più arrabbiare?” (giusto per non cadere nella demagogia spicciola...).
Tra le opzioni proposte (TASI, Salvaroma, crolli a Pompei) ce ne è una a dir poco agghiacciante.
“Il dubbio rigore concesso alla Juventus contro il Torino”....
E il bello è che, secondo i sondaggisti, questa opzione avrebbe “guadagnato” pure il 5% dei voti.
Il totale delle opzioni visualizzate (93%) riprova che forse di scelte possibili ce ne dovevano essere anche altre, magari però meno allettanti di un Dagli alla Juve”, buono per ogni stagione e che suona sempre bene.
Solo in parte ancora obnubilato dopo 10 giorni dalla prodezza di Tevez, ho fatto in fretta a rendermi conto di una cosa semplicissima: nessun rigore è stato concesso alla Juventus nel derby.
Uno (quello su Llorente) ce ne sarebbe anche stato, ma non è stato fischiato ed era netto, altro che dubbio.
Complimenti a chi ha redatto il sondaggio, verrebbe da dire.

Il problema, però, non è neanche questo.
In un Paese assolutamente senza prospettive, in cui i politici (destra, centro o sinistra nulla cambia) discutono solo come dovranno essere rieletti e non su come aiutare gli italiani ad arrivare a fine mese, cosa c'è di meglio di tirare dentro in ogni discussione quella che rappresenta ormai da decenni il parafulmine di tutte le frustrazioni italiche, ovvero la Juventus?

Giovenale, poco meno di duemila anni fa, scriveva che al popolo bastava dare “panem et circenses”, per accontentarlo e distogliere l'attenzione dei cittadini dalla vita politica, riservata così ad una casta e ai suoi giochi di potere.
Oggi, considerato che, in questa situazione ormai cronica di crisi, dare il “pane” agli italiani è diventato sempre più difficile, ci si accontenta di distrarli con il solito gioco al massacro, in cui si getta in pasto alle belve feroci la Juventus, all'interno di quel nuovo colosseo rappresentato dai giornali, dalle radio, dalle TV e da internet.
Che questo venga fatto a proposito o in maniera del tutto inetta, inventando episodi, poco cambia, tanto il popolo bue che preferisce pensare ai presunti favori ai bianconeri anziché ai problemi reali voterà comunque e, per un po', se ne starà buono buono, contento di essersi sfogato.
In questo senso il fatto che i votanti per il “dubbio rigore alla Juventus” siano stati solo il 5% è anche a suo modo positivo.

 

http://www.giulemani...lio.asp?id=3499

 

 
 
 

Una domenica speciale

Post n°7432 pubblicato il 04 Marzo 2014 da nadir63l
 

glmdj

 

tevez(4).jpg

 

di F. Del Re

 

Una domenica speciale, anche se le domeniche del calcio moderno sono sabati e domeniche e spesso anche venerdì e lunedì. Per sintesi: una domenica. E così sia. Una domenica speciale perchè, al di là del valore e dei significati che ha dato alla classifica, è stata soprattutto una domenica simbolica: da un lato il trio frignone composto da Roma, Fiorentina e Torino, dall'altro le due vere e indiscusse regine del football italico, Milan e Juventus. Le prime hanno dedicato la settimana alle recriminazioni, alle proteste di piazza, a quelle sugli spalti; poi, una volta scese in campo, in tre hanno raccolto un punto, hanno segnato zero gol e ne hanno subiti tre, pur giocando tutte in casa e contro squadre nettamente meno forti di loro. Le seconde, invece, hanno dato vita ad una partita bella tecnicamente e tatticamente, una partita d'altri tempi, giocata su ritmi elevatissimi, a viso aperto, con correttezza e fair play finale; una partita "all'inglese", non certo "all'italiana", nella forma e nei contenuti.

 

Qualcuno l'ha fatto anche notare, soprattutto alla Fiorentina ed ai suoi interpreti; qualcuno è andato persino oltre, come Mario Sconcerti, quando ha detto chiaramente che la Fiorentina, fra una polemica e l'altra, ha fatto la miseria di un pareggio su tre partite giocate al Franchi e che forse dovrebbe pensare più a preparare le partite che non i dossier.

 

Per la Roma c'è stato anche il più classico dei contrappassi: una settimana a ululare al "palazzo", gridando "Mò bbasta!", "juventini ladri, sapete solo offendere i morti" e poi, in campo, pareggia contro un'Inter mediocre grazie ai regali, o ajutini, come li chiama il suo sgrammaticato capitano, della sestina arbitrale, che nel primo tempo nega due rigori ai nerazzurri e grazia De Rossi, er Mohammed Alì dè noantri. E gli errori pro-Inter del secondo tempo non sono certo serviti per riproporre la solita pantomima anti-juventina, perchè anche il più sfegatato dei tifosi romanisti ha capito quale e quanto ajuto gli sia stato gentilmente concesso nel primo tempo.

 

Per il Torino c'è stato il più classico dopo derby, partita della vita da giocare con tutti gli attributi di fuori, la bava alla bocca, il cuore toro e banalità simili; poi, nella partita successiva, le pile sono scariche, i furti sono marginali e Ventura s'incazza più coi suoi giocatori che non con l'arbitro.

 

Per la Juve, invece e per concludere, la solita straordinaria voglia di dimostrare che le parole, o meglio: gli insulti, le accuse farneticanti riescono solo a tirarle fuori il suo micidiale "Killer instinct": prima a Trebisonda, dove annienta i turchi in poco più di mezz'ora e poi a Milano, dove prima regge l'urto di un ottimo Milan e poi lo infila con due prodezze, la prima di squadra, grazie ad una coralità dell'azione ormai classica, poi con la giocata singola del suo fuoriclasse più forte, quel Carlitos Tevez che rappresenta la perfezione in tema di attaccanti.

 

Una domenica speciale, nonostante alla fine della giornata i cosiddetti media facciano la solita enorme fatica sia ad ammettere la superiorità della Juve, che ieri sera avrebbe avuto solo fortuna, secondo loro, che ad ammettere che gli ajutini, se si considerano truffe, lo sono anche quando li ricevono le loro squadre del cuore. Così, per coerenza, la cosa più rara da trovare nella Terra dei Cachi.

 

http://www.giulemani...lio.asp?id=3496

 

 
 
 

PANCHINA D'ORO, TRIONFA ANCORA CONTE

Post n°7431 pubblicato il 03 Marzo 2014 da nadir63l
 

© foto di Marco Conterio/TuttoMercatoWeb.com

Antonio Conte si aggiudica per il secondo anno consecutivo la Panchina d'Oro. Al secondo posto Vincenzo Montella della Fiorentina e al terzo Walter Mazzarri con il Napoli. Conte vice per soli 4 voti rispetto al tecnico dei viola. Conte  ha esternato la sua soddisfazione per questo altro successo personale: "Ringrazio tutti - ha detto il tecnico bianconero -. Vincere per due anni di fila mi spinge a migliorare sempre di più. Dedico il premio alla mia famiglia, allo staff che mi sopporta, ai miei giocatori e alla società".

 
 
 

CONTE : "Potevo essere avvisato su Chiellini, poco garbato poco educato, domani mi aspetto i titoloni come malconte

Post n°7430 pubblicato il 03 Marzo 2014 da nadir63l
 

CONTE IN CONFERENZA: "Potevo essere avvisato su Chiellini, poco garbato poco educato, domani mi aspetto i titoloni come malcontento! Vittoria importante ma non ancora decisiva perché..."

Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa, Massimo Pavan per tuttojuve ha trascritto alcuni tratti del suo intervento.

Campionato finito? 
Io sono rilassato .(ride ndr)..sicuramente in un turno dove potevamo perdere dei punti in classifica contro le rivali che potevano avvicinarsi siamo stati bravi a sfruttare il pareggio della Roma e del Napoli e vincer su un campo difficile in un campo dove è' la partita, dove non avevamo mai vinto, non penso che ci sia tutto questo distacco con il Milan, bravi ragazzi, non era facile, il Milan ci ha portato a livello difensivo delle difficoltà con Pazzini alle spalle di Pirlo, noi eravamo un po' larghi. Nel secondo tempo siamo stati bravi a modificare certe situazioni e il Milan a si e' reso meno pericoloso, penso sia stata un a gara divertente  faccio i complimenti a Clarence, una buona squadra, che  gode di spirito e genere voglia, solo una grande Juve poteva vincere oggi, altrimenti si rischiava di perdere". 

E' molto più simpatico di quando giocava:

"Io in campo di simpatici ne ho trovati pochi e di simpatici non vincevano mai, al di la del simpatico o anticipatico in campo bisogna essere cattivi, perché li non si scherza una squadra vince e l'altra perde, non ci sono vie di uscita"

Un consiglio per Seedorf: 

"A Clarence consiglio di continuare così, percorrere la sua idea, se il Milan non avesse affrontato una grande Juventus capace anche di reggerai nelle difficoltà, oggi sarebbe uscito da San Siro con una vittoria, un allenatore deve sempre perseguire le proprie idee anche se ci possono essere passi falsi. Il Milan ha incontrato una squadra che sta facendo cose straordinarie e deve essere soddisfatto di questo incontro" 

Su Chiellini: 
'"Non è questione di arrabbiarsi o meno, Chiellini sono tre settimane che non gioca e non ha fatto una partita ufficiale, ha ripreso ad allenarsi con noi venerdì dopo il Trabzonspor, con un defaticante, ieri ha fatto la rifinitura, oggi gli ho detto non sei allenato, se c'è una difficoltà assoluta totale ti rischio, ma non volevo utilizzare Giorgio. Mi dispiace molto perché penso che tante volte almeno da parte del ct si chieda collaborazione, si chieda disponibilità, noi diamo una grandissima disponibilità, mi aspetto almeno una mezza chiamata a dire, -Oh, stupido, come sta Giorgio, pensi che sia giusto o che utilizzi la settimana per allenarsi visto che poi giochiamo con la Fiorentina, l'Europa League, campionato e non ci sarà modo per riprendere, lo trovo poco garbato, poco educato questo tipo di comportamento e non ci sarà, non lo so. Si chiede sempre... Poi ti trovi a dare molti giocatori alla nazionale e succede tutto questo, non lo trovo un atto giusto, soprattuto per quello che è successo, domani mi aspetto i titoloni, Conte attacca Prandelli, fa parte della mia persona, mi aspetto Conte attacca Prandelli per la convocazione di Chiellini!. Vi do subito il titolo, dico sempre quello che penso. (Ride ndr..). Malcontento il titolo o non contento".

Due domande di Massimo Pavan di tuttojuve: "l'anno scorso aveva indicato la partita di Bologna come vittorie scudetto, quella di oggi potrebbe essere una vittoria fondamentale?"

"La partita di Bologna forse era a sette, otto giornate dalla fine, ne mancano ancora dodici partite, la strada e' molto lunga, se mi chiedete se sono sereno, non sono sereno perché dietro c'è la Roma che ha molto entusiasmo,ha tanta voglia, non ha le coppe, mentre noi, anche stasera nel primo tempo un po' di fatica per il turno contro il Trabzonspor l'abbiamo pagata".

Sempre tuttojuve: "In Champions siete una delle squadre che tira di più, lo stesso in Europa League, in campionato tirate lo stesso ma siete più concreti rispetto all'Europa, come mai? 

"Giovedi penso che c'è stato anche un giornale che ha ricordato una frase sul portiere, a volte c'è mancanza di fortuna, a volte di precisione, penso che la cosa più importante sia che la squadra tiri, presentarsi in area, creando occasioni, a volte riesci a concretizzare e sfruttare, a volte meno, a volte para il portiere, a volte la fortuna, il dato più importante e' che si tiri in porta, la cosa più importante". 

 
 
 

CUORE, SOFFERENZA E CINISMO: DUE LUCI A SAN SIRO!

Post n°7429 pubblicato il 02 Marzo 2014 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it

La Juventus si presenta a San Siro con animo da battaglia con il recuperato Asamoah e Marchisio al posto di Vidal, Caceres sostituisce Chiellini.
Il pareggio della Roma di ieri carica la Juventus che parte subito forte, senza però essere precisa nel fraseggio, Asamoah e Lichtsteiner perdono la via maestra sul più bello. Il Milan risponde subito con Taarabt, il più vivo in casa Milan a inizio gara, le due conclusioni non preoccupano Buffon. Dopo dieci minuti il Milan diventa più aggressivo creando qualche grattacapo a Buffon e compagni. Ci prova Pazzini di testa ma la palla finisce a lato. Anche la Juventus ha un'occasione in avvio con Tevez ben servito da Llorente che  però non impegna Abbiati. 

 

PARTITA VIVA- Intorno al ventesimo due grandi occasioni. Prima la Juventus con Tevez che riconquista palla a Taarabt, e serve un pallone d'oro a Llorente che  clamorosamente, il pallone sfila per Lichtsteiner che di prima costringe Abbiati al miracolo. Dalla parte opposta Pazzini si fa bloccare da Buffon, partita bellissima.  Grande occasione, doppia occasione del Milan al venticinquesimo con Kakà che prima costringe Buffon al miracolo e poi trova il salvataggio provvidenziale di Bonucci. Bianconeri che soffrono la velocità di Taarabt e Kakà.  Troppa sofferenza per la Juventus, comunque, il Milan gioca meglio e Buffon deve respingere ancora una conclusione da fuori.

 

SOFFERENZA- nel finale di primo tempo è vera sofferenza. Il Milan sale in cattedra e ha almeno tre buone occasioni per passare sfumate di poco. Ancora rossoneri vicini al gol con Kakà, Buffin ancora provvidenziale e poi Poli mette alto. 

 

RUGGITO NEL MOMENTO GIUSTO: i bianconeri ruggiscono al momento giusto. Bellissimo scambio Tevez, Lichtsteiner che serve alla grande Llorente che insacca. Francamente vantaggio immeritato, ma la legge del calcio, gol mangiato gol subito quando si verifica é una goduria per chi ne usufruisce. 

 

La ripresa ricomincia con gli stessi undici. Abbiati viene subito impegnato da Tevez, abile a liberarsi, meno nella conclusione. Bravi ancora Buffon su Pazzini, lo stesso portiere però commette una leggerezza e Poli va vicino al pareggio. Il rossonero nello scontro con Caceres ha la peggio e lascia il posto a Saponara.  E' sempre Taarabt il più pericoloso tra i rossoneri che mette in crisi la difesa con la sua velocità, ma la Juventus e' meno chiusa del primo tempo, sono gli errori in disimpegno che  costringono la Juventus alla rincorsa e Pirlo si guadagna un giallo. 

 

CARLITOOS- la Juventus e' cinica. Tevez si inventa un gol da cineteca, la difesa rossonera gli lascia due metri di troppo e Tevez inventa una conclusione mostruosa che colpisce la traversa e si insacca. 

 

Seedorf si gioca il tutto per tutto con Honda al posto di Montolivo e poi con Robinho per Taarabt. 
Il Milan nel finale e' stanco, la Juventus controlla e va vicina alla terza rete con Pirlo su punizione e Pogba che colpisce il palo. 
Il finale e' accademia. Conte vince porta la Juve a più otto e supera addirittura la Juve di Capello che si era fermata a Messina, alla faccia delle polemiche.... Che numeri...per gli altri solo chiacchiere, alla Juve solo fatti concreti.

 
 
 

Il ritorno alle antiche gesta

Post n°7428 pubblicato il 01 Marzo 2014 da nadir63l
 

glmdj

 

derby.jpg

 

di M. Rocca

 

Post derby ...

Scatenata è la tempesta.
Odo vitelli lancia in resta, e la gazzettina,
strisciante per la via,
ripete già il suo verso. Ecco il grido antiJuventino
Rompe là da ponente, alla montagna;
non ne sia immune la campagna,
E fetido nella valle l’odor si sente di primo mattino.
Ogni perdente o ratto si rallegra, in ogni lato
Risorge l’antico puzzolente romorio
Si Torna al lavoro antico, il più antico.
Il giornalaio romano a sputar nel solito catino,
il milanese opra in man, vaneggiando,
suggerisce nero su rosa; a prova
Vien fuor la Depaolo Depaoletta, beata mignottina,
a guadagnar la paga;
E il voltagabbana nostrano rinnova
di sentiero in sentiero
il grido giornaliero.
Ecco, a mezzogiorno che J. Elkann si alza, ecco sorride:
”non c’è più Moggi, c’avete da dire?” Apre il balcone,
non il terrazzo e comunica alla famiglia:
ma invece di voci, odi soltanto
tintinnio di Serpente a sonagli; la sede tace
E l’Auspicator cortese nel suo piccolo, farfuglia.
Già si rallegra ogni eroso fegato
Di sì meschina piccolezza?
Quand'è, com'or, la presunta sportività?
Quando si solleva con tanto livor 
il ratto ai suoi veri mestieri?
Già finita è l’indignazione contra
il mancato rispetto istituzionale o la sentenza resa?
Piacer di rosicar.
Valori citati prodomo non son altro
che il frutto del passato timore della realtà
E paventaron soltanto ieri
Chi la critica al verdetto a ragion intendea
Onde a quel barbaro oltraggio
Fredde, indignate e sorridenti
Il non rispetto e l’irregolarità di campionati
Scossi alle nostre riflessioni
Macerie, fumo e tanto vento.
Oh, povera Stampa antiJunentina
Questo il tuo misero valore?
Questi i miseri diletti
Che porgi ai tuoi lettori. Una bella rosicata
Cavalcarla E’ diletto fra Voi.
Odio da Spargere a larga mano. Il duolo
Spontaneo sorge: basta una esile possibilità
Di poter aggredire così gratuitamente
Da dimenticare i fieri propositi e i pistolotti
Che pur ieri avevano dato un gran guadagno.
Misera gente! Assai felice
di poter spargere un po’ di velen.
Ma diman non ti lagnar
Se all’imminente tuo fallimento
brinderò con un soddisfatto:
“Ma v****! e........ prosit”.

 
 
 

     

 

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