LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi di Aprile 2014
Da Roma sono arrivati passi indietro a livello culturale, alimentano sospetti e basta. Contro il Benfica giocheremo in dodici, sono fiducioso" Parla il tecnico bianconero. Intervistato nel dopo partita di Sky, l'allenatore della Juventus Antonio Conte ha analizzato la prestazione della sua squadra nella sfida appena sostenuta in casa del Sassuolo. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com. Era una festa Scudetto, dopo quelle esultanze? "No, perchè c'è ancora possibilità per chi insegue. Dovremo chiudere il discorso la prossima gara, non mi piace mettere le mani avanti ma abbiamo fatto un grosso passo avanti". Dopo il 3-1 verso che meta correvi in scivolata? A cosa hai pensato? "Che stavamo facendo un passo importantissimo per lo storico terzo Scudetto consecutivo. Stiamo facendo un campionato super, sento parlare di Roma stratosferica ma noi siamo a +8 e in semifinale di Europa League. Trovate voi aggettivi per noi... Ringrazio i ragazzi per la prova di stasera, è stata dura. Ora recuperiamo per il Benfica, ma conto su un grande Juventus Stadium giovedì. Saremo in dodici, il Benfica dovrà stare attento". Hai palesato nervosismo dopo il gol di Zaza? Punti al double? "Se vinceremo l'Europa League sarà una coppetta, sennò non saremo pronti. Gli elogi sono solo per gli altri, non vinciamo e veniamo sminuiti. Va bene così. Sul nervosismo siamo a +8, credo lo siano altri. Devono stare attenti a quello che dicono, alimentano la cultura del sospetto con aiutini e squadre che non si impegnano. Non vedo passi in avanti culturali...". Cosa ti eccita di più? Il record dei punti o altro? "Mi eccitano questi tre anni alla guida della Juventus. E' un percorso incredibile, pensando al primo anno, ribaltando i pronostici. Ci siamo confermati, e ora eravamo obbligati. Mi eccita allenare questi ragazzi, che danno tutto. E' un periodo esaltante, dobbiamo viverlo al massimo con i nostri tifosi. Giovedì voglio uno Juventus Stadium bollente, sono sicuro che giocheremo in dodici. Loro sono forti, ma sono fiducioso". Zaza l'hai sgridato dopo il gol? "E' forte ed è cresciuto tanto. L'avevamo studiato, ma ci ha fatto male. Ci ha dato la sveglia. Faccio i complimenti a lui e al Sassuolo, che gioca a calcio e può salvarsi. Auguro il meglio a loro". Per giocare con tale intensità per tre anni quali qualità hai? "Non è facile tenere sulla corda lo stesso gruppo per tre anni. Dare input, voglia e carica non era semplice. Ci ho messo del mio, ma i meriti vanno ai ragazzi. L'allenatore può portare idee, organizzazione e altro, ma contano gli uomini". Del tuo futuro non vuoi parlare? "Finiamo nella giusta maniera. Il presidente Agnelli ci ha chiesto questo traguardo storico. E' un presidente giovane, ci ha chiesto un qualcosa non riuscita a suo padre e suo nonno. Si possono raggiungere cose straordinarie lavorando". Sul terzo gol ricordi Mourinho a Barcellona. Ti senti come lui? "Ho sempre avuto atteggiamenti e comportamenti sin da Arezzo. Ci sono prove importanti, di comportamenti passionali. Lo ero da calciatore, lo faccio da allenatore. Vivo la mia professione senza guardare in faccia nessuno, con partecipazione e professionalità. I giocatori apprezzano il fatto che io lotti con loro sempre". |
Se la Roma non passa a Catania, la squadra di Conte potrà festeggiare il terzo titolo consecutivo senza giocare. Altrimenti tutto rinviato al lunedì in casa con l'Atalanta. Segna Zaza, i bianconeri soffrono, poi ci pensa Tevez dal limite per l'1-1. Nella ripresa gol del Principino e di Llorente. Serata no di Ogbonna, sostituito da Bonucci © Ansa REGGIO EMILIA - (e.e.) Tanta paura, poi la liberazione Juve. Sì, la squadra di Conte passa 3-1 sul campo del Sassuolo, ribaltando il gol iniziale di Zaza (a metà bianconero) con Tevez, Marchisio e Llorente e mette lo scudetto al sicuro. Blindato. Sarà terzo titolo consecutivo domenica se la Roma (tornata a +8) non passerà a Catania. Altrimenti, discorso rinviato al lunedì, quando allo Stadium arriverà l'Atalanta. Pirlo e compagni hanno patito la tensione, il momento. Ogbonna è incappato in una serata no. Poi, la classe dei campioni è venuta fuori: l'Apache per il pari, Marchisio lanciato splendidamente dal regista per il 2-1 e infine Llorente per la tranquillità. Lo scudetto storico è dietro l'angolo. Tutta da gustare la gioia finale di Antonio e dei suoi ragazzi. E giovedì cuore e testa al Benfica, per centrare la finale di Europa League in casa.
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In un piovoso e freddo lunedì che di primavera ha poco, la Juventus cerca i punti scudetto a Reggio in casa del Sassuolo. Conte riduce si minimi termini il turnover con Ogbonna al posto di Bonucci e Isla per Lichtsteiner. Il Sassuolo risponde offensivo con Sansone, Floro Flores e Zaza. SUBITO IN SALITA - il Sassuolo fa quello che deve fare, vale a dire stare chiuso e ripartire. Da un errore di Asamoah nasce il gol del Sassuolo con Sansone che libera Zaza che fulmina Buffon. CARLITOOS - ancora Tevez, sempre lui. Prende palla al limite e fa partire una freccia su cui Pegolo non può nulla. Come all'andata l'Apache punisce ancora i neroverdi. Le squadre ripartono con gli stessi giocatori della prima frazione. CONTROPIEDE SBAGLIATO, GOL SUBITO - la Juve passa. Percussione centrale della squadra di Conte, batti e ribatti con palla che arriva a Pirlo che pennella per Marchisio che è freddo quanto basta e segna il terzo gol in campionato. Il centrocampista in maglia gialla questa volta e' freddissimo davanti alla porta, come a Bologna l'anno scorso, meglio che a Lisbona giovedì scorso. Nell'occasione del gol il Sassuolo ha dimostrato la sua vulnerabilità difensiva. Conte inserisce Lichtsteiner per Isla. Di Francesco inserisce un'altra punta con Floccari per Ziegler. Ancora Marchisio vicino al gol e Pegolo dice di no. APOTEOSI - la Juve chiude i conti con Llorente. Bellissima azione ancora sull'asse Lichtsteiner-Pogba, palla per Llorente e gol di tacco bellissimo. |
Parole Garcia molto provinciali, sono chiacchiere da bar. Sirene inglesi? Non argomento" Alle 10:15 Antonio Conte si è materializzato al Media Center di Vinovo per rispondere alle domande dei giornalisti alla vigilia della gara in casa del Sassuolo. La redazione di Tuttojuve.com ha riportato integralmente e in tempo reale le dichiarazioni dell'allenatore della Juventus: Buongiorno Antonio. Come affronterete la gara col Sassuolo, vedendo che la Juve ha vinto il venerdì. Fabrizio Tencone (medico sociale della Juventus, ndr) ha parlato con noi di Radio Cooperativa del Cile dello stato di Vidal, dicendo che lui ha avuto dolore al menisco. Vorrei sapere se questa informazione che lui ha dato è certa. E perchè la Juve è stata tanto in silenzio sullo stato di Vidal. C'è stato molto silenzio sullo stato di Vidal... Nei giorni scorsi Garcia ha detto praticamente che gli avversari della Juventus non si impegnano, perchè fanno scelte di formazione di secondo piano, per vari motivi. E' un'accusa che ti infastidisce? Volevamo sapere di Barzagli. La partita col Sassuolo è sempre quella della vita o qualche ragionamento in più si fa, visto quello che è accaduto nell'andata della semifinale di Europa League? Tevez è completamente recuperato o pensi di gestirlo anche domani in vista del Benfica? Si può dire che da domani a giovedì saranno i giorni più intensi della sua gestione? In Cile si è parlato di una possibile operazione per Vidal. A te lo staff medico della Juventus ha parlato di questa possibilità? La federazione cilena ha inviato due medici a Torino. Cosa pensi di questo? (domanda di un giornalista cileno, ndr). Ti hanno parlato della possibile chirurgia? In teoria voi avreste potuto chiedere di giocare alla domenica sera. Avete riflettuto su questa opportunità? O avete preferito avere un giorno in più per il campionato e un giorno in meno per l'Europa League? Ha detto prima che con lo spagnolo se la cava bene... |
La Juventus si presenta alla partita più difficile con due sorprese: Vucinic davanti al posto di Giovinco e Caceres dietro sul posto di Barzagli. Jorge Jesus fa ancora meglio: fuori Lima e dentro Cardozo, fuori Amorim e dentro André Gomes. GARAY SUBITO - Juventus subito sotto, primo calcio d'angolo e la Juventus marca Luisao e non Garay che si sapeva essere fortissimo di testa ed e' uno a zero per la squadra di casa. Poco dopo Sulejmani ha la palla buona ma mette a lato. La gara nei primi venti minuti vede un ritmo e un pressing alto dei rossi e i gialli di Torino soffrono. Dopo il ventesimo si sveglia la Juve, prima con Tevez che scalda le mani ad Artur e poi con Vucinic che perde il tempo. Tevez e' una furia ma gioca un po' troppo da solo. I rossi comunque sono sempre pericolosi in ripartenza. CARLITOOOS- la freccia di Carlitos arriva al minuto settantadue com una magia dell'argentino che con una finta mette a sedere quattro avversari e poi fulmina Artur, il gol più aspettato, più atteso, più bello. DOCCIA FREDDA - al minuto ottantatré il Benfica si riporta in vantaggio. Bella azione dei portoghesi che con Cavaleiro trovano un filtrante per Lima che fulmina Buffon. Ancora Benfica con Markovic che sfiora il palo. |
La Juventus cerca i suoi punti decisivi con i verdi del Bologna, Conte punta sulla coppia del lunedì Giovinco-Llorente e ritrova in difesa il muro Barzagli, mentre inizialmente riposano Tevez e Vidal. Il Bologna ha molte assenze ma ha bisogno di punti. TUTTI AVANTI- la prima occasione arriva subito dopo quattro minuti con Pogba che non riesce a concludere in maniera precisa facendo fare bella figura a Curci. Sei minuti dopo ancora Pogba di testa va vicino al gol ma la palla e' alta. I bianconeri non giocano male e conquistano punizioni dal limite, questa volta Pirlo non è preciso. Poco dopo bella azione con Marchisio che chiama Curci alla parata difficile. A otto minuti dalla fine del primo tempo bello spunto di Giovinco che però non riesce a trovare il giusto assist per Llorente. ASSEDIO- La ripresa vede i bianconeri con gli stessi uomini sempre in avanti. Isla costringe alla prima parata della ripresa Curci. Il Bologna e' chiuso a riccio e non concede spazi. Ci prova anche Pirlo che per la terza volta non batte Curci. Continua a giocare solo la Juve, Pogba, ancora lui tira alto. POLPO! I bianconeri passano al diciottesimo della ripresa, bella percussione veloce di Isla, palla per Pogba al limite e tiro secco al quarto tentativo di giornata e vantaggio meritatissimo della formazione di casa. La Juventus continua sulle ali del l'entusiasmo ma ora il Bologna qualcosa concede. Isla sfrutta quasi al meglio l'assist di Pogba, Curci fa il miracolo. Ballardini ora cambia inserendo Paponi al posto di Ibson. I bianconeri continuano a spingere, a dieci dalla fine, Pogba tira fuori e non vede un ben piazzato Isla, mentre Ballardini inserisce Laxalt al posto di Antonsson. Conte cambia Isla con Padoin. Il finale e' intenso, entra anche Acquafresca mentre esce Giovinco sfinito. Il Bologna con tre punte prova 'assalto finale e c'è qualche attimo di apprensione, ma finisce bene. La Juventus vince, fa novanta punti, uno in meno della Juve scudettata di Capello, ora tocca alla Roma, senza vedere cosa fanno gli altri, mancano quattro punti, vedremo che faranno i giallorossi. |
Tevez e Vidal si stanno curando. Giovinco può diventare decisivo" Antonio Conte torna nella sala stampa del Media Center di Vinovo per presentare la sfida casalinga di domani pomeriggio contro il Bologna (ore 18:30). Ma verosimilmente il tecnico bianconero sarà chiamato a rispondere anche sulle tante voci che circolano sul suo futuro. Tuttojuve.com sta riportando integralmente e in tempo reale le sue dichiarazioni:
Ciao Antonio. Per evitare strumentalizzazione come è capitato in passato sul tuo futuro, resta o non resta. Ci puoi dire chiaramente, se vuoi, se ti va... ci spieghi la situazione per evitare strumentalizzazioni. Ma sono i tifosi che si preoccupano. Dicono: c'è un contratto, la Juve vince da due anni, forse vince per il terzo anno consecutivo, perchè c'è un dubbio? Per domani sei preoccupato del fatto che si dica e si scriva che sia durissima per la Roma a Firenze e sia molto facile per la Juve col Bologna? Considerato quello che hai fatto in questi anni, di considerare una partita per volta, giocatori un po' acciaccati come Tevez, Barzagli e lo stesso Vidal possono essere rischiati? O un occhio a Lisbona viene dato? Una considerazione su quanto accaduto la scorsa settimana, nell'ultima partita. Si può dire finalmente Giovinco: ha trovato un gol, ha trovato grande continuità. Può essere la svolta per questo ragazzo che ha dovuto subire tante pressioni? Può come dice Conte essere in grado di sentirsi importante per una grande squadra? Il primo anno avete vinto lo Scudetto e non era preventivato. Il secondo anno lo Scudetto e i quarti di Champions, la Supercoppa e i quarti di Champions, e non era preventivato. Se quest'anno vinceste il terzo Scudetto, la Supercoppa e l'Europa League, sarebbe anche quest'anno oltre quelle che erano le più rosee aspettative? La doppietta è riuscita due volte soltanto alla Juventus nella sua storia. Tu l'hai sfiorata un paio di volte, ma le cose non sono andate bene. Qual è la difficoltà maggiore nel momento in cui si arriva in semifinale? Nella preparazione del doppio impegno nel momento decisivo... Lo vivi in modo diverso lo sprint finale nelle due competizioni da allenatore rispetto a quando eri giocatore? Che effetto le ha fatto sentire le parole di Tevez ieri? Ha detto che Conte è già come Ferguson. Come è nato questo feeling immediato con un campione così? |
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L’Associazione Giulemanidallajuve comunica di aver ricevuto in data 4 aprile 2014 atto di citazione in giudizio da parte della Juventus Fc Spa. Quest’ultima ritiene che l’utilizzo del nostro logo lede il diritto di autore e di sfruttamento economico sull’opera grafica di cui al logo Juventus. Detta citazione non era mai stata preceduta da alcuna azione di diffida né formale, né informale.
http://www.giulemani...lio.asp?id=3580
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glmdj
di G. Fiorito ”In futuro tutti saranno famosi per 15 minuti”. Attribuito a Andy Wahrol e probabilmente maturato attraverso un vivace scambio di battute con il fotografo Nat Finkelstein (Link), questo lampo di genio premonitore inciso sulle mura del New York Museum of Modern Art nel 1970 e da allora oggetto di cult su magliette e ogni ordine di gadget, ha segnato l’evoluzione della comunicazione.
Svezzati dalla televisione, per decenni abbiamo creduto di doverci inventare qualcosa di eclatante per attirare la sua attenzione e guadagnarci il nostro momento di gloria. Poi è arrivato internet. I forum. I social network. Facebook. Twitter: l’ultima frontiera. Il capolinea dei 140 caratteri. La sintesi attraverso la quale si filtrano gli umori e le tendenze e si sgomita per rimanere a galla e conquistarsi un posto in prima fila. Basta un cellulare e sei al centro della discussione. Puoi “democraticamente” dire la tua, che tu sia un Bonolis qualunque, l’uomo della strada o un politico un po’ vip. La vetrina dove basta cavalcare l’onda e misurare dal numero dei followers il termometro del tuo successo è aperta a tutti. "There is only one thing in the world that is worse than being talked about, and that is not being talked”, ammoniva Oscar Wilde.
“Su richiesta della Procura di Milano, il gip Paolo Guidi ha disposto il sequestro di beni per 49 milioni di euro riconducibili a Roberto Formigoni. Sigilli a una villa in Sardegna e ad altri immobili appartenenti all'ex governatore della Lombardia, oggi senatore del Nuovo Centrodestra, e a tutti i suoi conti correnti meno uno. Formigoni ha dichiarato che la cifra sequestrata e la villa in Sardegna non gli appartengono e che i suoi conti sono in rosso. Ha avuto l’ardire di tweettare, mentre il giudice firmava l’ordinanza di sequestro dei suoi (?) beni: “Solidarietà sportiva ai tifosi della Roma per la squalifica fuori misura a Destro Mattia, forse troppo in forma per i gusti di qualcuno“.
Nemmeno all’ossequioso seguace di Don Giussani si può negare né la passione calcistica, né una tweettata, soprattutto se nelle stesse ore anche Massimo D’Alema, noto tifoso giallorosso e Matteo Renzi non hanno saputo resistere dal pronunciare riferimenti a quel cazzotto che impartito da Destro a Astori, calciatore del Cagliari, ancora una volta è stato mediaticamente amplificato per andare a colpire le guance della Juventus, nel tentativo di architettare sistemi a guisa di novelle calciopoli. In fondo anche Andreotti più volte fece riferimento alla sua fede romanista.
Tuttavia, se come nelle favole di Fedro è possibile trarre dall’abitudine troppo svelta al tweet un insegnamento, esso appare un’arma a doppio taglio. Nel teatrino della politica dove la necessità di comunicare è tutto, 140 caratteri costituiscono la cartina tornasole del nostro modo di essere. Il mondo perduto delle idee e dei metodi per far funzionare il mondo dovrebbe indurci a meditare e a recuperare i valori del pensiero filosofico e politico. Allora non sarebbe stolto individuare nell’attimo fuggente che intercorre tra la digitazione di 140 caratteri e l’invio, il momento giusto per “pensare” che una battuta può essere di troppo o troppo poco, ma nella sua immediatezza dice chi siamo. Verba volant. Scripta manent.
http://www.giulemani...lio.asp?id=3579 |
"A questa maglia mi sono legato tantissimo. Diciamo che tutto fa pensare che il mio matrimonio con i colori bianconeri sarà molto lungo. Ora abbiamo quasi una settimana per ricaricare le batterie, un lusso per un gruppo abituato a giocare ogni quattro giorni..." © LaPresse UDINE - Più gioca, meno si stanca. Martin Caceres, al Friuli, ha giocato la decima partita consecutiva da titolare. Lì, sul centrodestra della difesa juventina, ha fatto il suo, al solito, raccogliendo anche gli applausi dell’impianto semigremito di tifosi bianconeri. |
Il tecnico della Juve dopo la vittoria ad Udinese si gode l'abbraccio del pubblico giunto al Friuli e lancia una frecciatina al tecnico del Napoli: «Ha detto che conosce il Benfica? Ha perso contro il Porto, non mi fido dei suoi consigli» © Foto Liverani TORINO - Conte raggiante al fischio finale. La vittoria contro l'Udinese vale tre punti pesantissimi: "Era una partita da bollino rosso, potevamo perdere punti qui ad Udine: loro erano in forma ma noi siamo stati bravi ad affrontarli con la giusta cattiveria. Ma il campionato non è finito, guardiamo avanti". Giocatori importanti a riposo ma chi è andato in campo non ha demeritato. Anzi: "Abbiamo deciso di far riposare Tevez perché c'erano troppi rischi. Stesso discorso per Vidal, lui avrebbe giocato anche con una gamba ma ne servono due. Bonucci invece ha fatto 8-9 partite consecutive. Abbiamo dunque bisogno di tutti, speriamo di recuperare Barzagli visto che siamo stati sfortunati con le ammonizioni questa sera. L'arbitro ci ha ammonito due giocatori diffidati come Lichtsteiner e Leo".BRAVI RAGAZZI - "Oggi hanno giocato tutti bene, non era una partita semplice. Llorente è stato bravo, insieme a Giovinco. Sapevo che Seba era in un momento di forma importante: lui deve capire che può fare la differenza anche in una squadra forte come la Juve. Prima lo consideravano come mio figlio, per me i giocatori sono tutti figli. Difendo sempre i miei ragazzi: loro mi danno sempre il massimo e finchè lo faranno li difenderò anche dai fischi dei nostri tifosi, come a volte accade". Poi una frecciata a Benitez che lo ha invitato a chiamarlo per dargli dei consigli su come battere il Benfica: "Visti i suoi precedenti con le squadre portoghesi ho evitato di chiamarlo. Il Napoli è uscito contro il Porto, mi fido di più dei miei collaboratori". |
Antonio Conte schiera una Juventus in versione riveduta e corretta per la trasferta in Friuli con Giovinco e Ogbonna al posto di Tevez e Bonucci. La Juventus entra in campo concentrata ma l'Udinese in ripartenza e' veloce. GIOVINGOL E RE LEONE- al sedicesimo i bianconeri passano. Giovinco si accentra e lascia partire un bellissimo tiro a giro su cui Scuffet non può nulla. Rete bella ed importantissima per uno dei giocatori più talentuosi che cercano ancora la consacrazione. Ancora Giovinco illumina e va vicino alla rete e sul successivo corner arriva la zampata del are Leone che certifica il gol dopo una confusione in area friulana. La gara dopo il doppio vantaggio si addormenta un po' e la formazione di Conte controlla la partita agevolmente. Il primo tempo si chiude sul 2-0 e il totale controllo della formazione di Conte. Nella ripresa l'Udinese tenta di fare qualcosa di più per rianimare la partita ma non ci sono grosse occasioni. La formazione di casa ci prova su punizione ma senza grande convinzione. Dalla parte opposta e' Giovinco il più vivace. I bianconeri vincono e convincono trascinati da un grande Giovinco. I punti restano otto e il nostro countdown ci dice che ne mancano solo sette. Lo scudetto e' sempre più vicino con buona pace dei gufi. |
Noi sempre soli contro tutti. Mio futuro non deve preoccupare. Su Osvaldo..." www.Tuttojuve.com Antonio Conte torna a parlare alla vigilia di una gara di campionato dopo quasi tre mesi. Non accadeva da 17 gennaio scorso, prima di Juventus-Sampdoria. Tuttojuve.com ha riportato integralmente e in tempo reale le dichiarazioni del tecnico bianconero, che si è presentato davanti ai cronisti, nella sala stampa del Media Center di Vinovo, alle 09:45. Visto che per la prima volta dopo tanto tempo non ci saranno partite in mezzo alla settimana, ci può essere la possibilità di concentrarsi molto sul campionato? Questo può essere un vantaggio in questa fase molto delicata? Poi volevo sapere se Vidal è in grado di andare a Udine o se rimarrà qui. C'è un motivo particolare per cui sei tornato a parlare adesso alla vigilia, non lo facevi dal 17 gennaio. La seconda cosa, Garcia in settimana sul caso Destro, ha detto: "Siamo soli contro tutti". Anche tu hai mai avuto questo sentimento? Che cosa rispondi a chi insinua che la differenza fra Juve e Roma sia stata fatta dagli arbitri? Ieri alcuni giocatori della Roma hanno chiesto agli ex compagni dell'Udinese di fare la partita della vita per cercare di fermarvi. Che cosa risponde? E' la prima volta che arrivate a fine stagione con il doppio impegno, lasciando perdere la Coppa Italia il primo anno. Giocherete più partite rispetto ale tue prime stagioni. Come vedi la squadra sia dal punto di vista psico-fisico? La testa è più importante delle gambe in questo momento? Li vedi concentrati ed esaltati, o preoccupati per la tenuta? Il raggiungimento di questo due obiettivi può essere anche uno stimolo in più anche per il suo futuro alla Juventus. E' legato in qualche modo al prolungamento del rapporto in casa bianconera? O sono altre le questioni che peseranno per il suo futuro? Sei un pochino deluso da Osvaldo? Non come impegno, ma per quello che potesse dare da subito. Magari speravi che potesse dare qualcosa in più. |
L'ex-centrocampista bianconero: «Conte ha perfettamente ragione: da una parte ci sono gli juventini, dall’altra tutto il resto. Prima di diventare un calciatore bianconero ero un semplice tifoso, all’interno dello spogliatoio ho capito meglio il senso della maglia bianconera» © LaPresse TORINO - Davanti ha solo Alessandro Del Piero. Alessio Tacchinardi è il secondo calciatore nella storia bianconera per presenza nelle competizioni internazionali (93 per il mediano, 130 per l’attaccante). Da sempre tifoso della squadra con cui ha giocato dal 1994 al 2005, il centrocampista con la Juve ha vinto anche la Champions League, nel 1995-96. Tacchinardi, definisca lo juventinismo? «Una cosa che prende i tifosi, la squadra e la società e li rende un blocco unito contro tutto e tutti. E che si esprime nella voglia di vincere sempre, di essere i più forti sapendo di ricevere in cambio odio da ogni altro elemento esterno al mondo Juve. Un odio che nutre la fame di vittorie, e che rende i nostri successi ancora più belli. Conte ha perfettamente ragione: da una parte ci sono gli juventini, dall’altra tutto il resto. Prima di diventare un calciatore bianconero ero un semplice tifoso, all’interno dello spogliatoio ho capito meglio il senso della Juve. All’inizio non capivo le facce dei compagni quando si pareggiava, mi dicevo che in fondo avevamo fatto un punto. Poi ho capito che se giochi nella Juve, il pareggio equivale a una sconfitta. Conta unicamente il successo, esattamente come dice Boniperti». E l’anti-juventinismo cos’è? «La critica costante. L’invidia verso il più forte. Quando le altre squadre cambieranno mentalità, potranno risolvere il senso di inferiorità rispetto alla Juventus. Smettendo di pensare che vinciamo grazie a presunti aiuti. Semmai i trionfi arrivano perché ogni componente è perfetta. Città compresa. A Torino, quando esci e vai al ristorante, la gente non viene a salutarti, ti lascia vivere. Questo, per un professionista, è molto importante. Decisivo, poi, è il fatto che la società sia tornata in mano a un Agnelli. Con la gestione Cobolli Gigli-Blanc l’identità bianconera si stava perdendo». Amato dal popolo bianconero, inviso agli altri: quale sentimento è prevalso? «Il secondo. Anche perché giocavo in una Juve di calciatori che in campo non guardavano in faccia nessuno: Conte, il sottoscritto, Davids e Montero, per dirne alcuni. Tra gli avversari, ci facevamo pochi amici. Ma abbiamo vinto tanto». Un episodio di chiaro anti-juventinismo? «L’anno scorso sono stato a un passo dall’allenare una squadra giovanile di una società importante. Sono stato bocciato perché bianconero. E ne vado fiero». |
glmdj
di A. Staffieri
Quello che sta accadendo oggi, in seguito alla sacrosanta squalifica di Destro, ha dell’incredibile. Le varie fonti mediatiche italiane, sempre più faziose/pro-romaniste/anti-juventine, non trovano nulla di meglio da fare che attaccare un giocatore sempre distintosi per il suo essere Uomo dentro e fuori dal campo, Giorgio Chiellini.
http://www.giulemani...lio.asp?id=3571 |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14