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Messaggi di Aprile 2014

Romeo: "In Juve Genoa ho urlato a Guida che il mani di Granqvist era da rigore, ma lui ha deciso diversamente"

Post n°7459 pubblicato il 11 Aprile 2014 da nadir63l
 

 
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L’ex arbitro Romeo, intervistato da Gazzetta, dice la sua sul mondo arbitrale e ricorda l’episodio del mani famoso di Granqvist in Juve Genoa a proposito del ruolo dei giudici di porta: “Lascio l’Aia per un atto d’amore verso la categoria. Non condivido la mancata possibilità per gli arbitri di parlare e spiegare le cose in TV specie in un periodo in cui siamo sempre sotto attacco (Nicchi ha negato la possibilità a Romeo di partecipare ad una trasmissione di Sky ndr). Non mi dispiacerebbe ora fare l’opinionista. Gli arbitri di porta? Sono utilissimi, anche se l’ultima parola spetta sempre all’arbitro come in Juve Genoa della passata stagione. In quell’occasione ho urlato a Guida nell’auricolare che era rigore, ma lui ha deciso diversamente”.

 
 
 

Sorteggi Champions League europa league

Post n°7458 pubblicato il 11 Aprile 2014 da nadir63l
 

Real Madrid-Bayern Monaco e Atletico Madrid-Chelsea per la Champions League. L'altra semifinale di Europa League sarà Siviglia-Valencia

LIVE Sorteggi Champions League 
TORINO - Sono state sorteggiate a Nyon le sfide di Champions League ed Europa League. Le semifinali che porteranno alla sfida ultima per entrambe le competizioni, rispettivamente a Lisbona e Torino, saranno queste Real Madrid-Bayern Monaco e Atletico Madrid-Chelsea. Per quanto riguarda l'Europa League: Benfica-Juventus e Siviglia-Valencia

Protagonista assoluto Ciro Ferrara che esordisce così: "Grazie all'Uefa per l'opportunità di sorteggiare queste grandi squadre e grazie per la cravatta, perché l'avevo dimenticata". L'ex giocatore ed allenatore della Juve, andrà a pescare i nomi delle semifinaliste dell'Europa League: "Dovrei essere equidistante ma faccio il tifo per la squadra italiana. Possibilità della Juve di vincere? Ha buona chance e motivazioni importanti per raggiungere l'obiettivo".

Semifinali Europa League (and. 24 aprile - rit. 1 maggio)

SIVIGLIA - VALENCIA

BENFICA - JUVENTUS

Per quanto riguarda la Champions League, invece, c'è Luis Figo davanti alle urne per pescare le semifinaliste che si giocheranno la supersfida di Lisbona.

Semifinali Champions League (and. 22-23 aprile - rit. 29-30 aprile)

REAL MADRID - BAYERN MONACO

ATLETICO MADRID - CHELSEA

 
 
 

CONTE A SKY:In Italia gli anti-juventini sperano che usciamo, noi ci nutriamo del loro gufaggio.

Post n°7457 pubblicato il 11 Aprile 2014 da nadir63l
 

CONTE A SKY: "Abbiamo scalato la tensione dopo il gol di Pirlo, non deve più succedere.  Pubblico? Dovrebbe sostenerci di più"

Parla il tecnico bianconero.
 
© foto di www.imagephotoagency.it

Intervistato nel dopo partita di Sky, l'allenatore della Juventus Antonio Conte ha analizzato la prestazione della sua squadra nel match di ritorno dei quarti di finale di Europa League contro il Lione. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com.

Dopo l'avvio ci ha detto Chiellini anche il pubblico sembrava che fosse tutto finito. Hai dovuto stimolare la squadra?

"La partenza è stata bella, e forse tutti pensavamo fosse facile. Tutti, così abbiamo abbassato il livello d'attenzione prendendo un gol inevitabile. Lì è subentrato timore a livello psicologico, ci siamo riassestati nell'intervallo chiarendo le idee. A questi livelli non ci sono partite facile, chi pensa siano facili perchè ti chiami Juventus non deve capitare: nè a noi nè al tifoso, che deve sostenerci. Quando subentra malumore si riguardi a tre anni fa quando le competizioni europee le guardavamo in poltrona".

Anche dal punteggio del ranking è un successo importante...

"Sì, siamo contenti di essere il porta bandiera del calcio italiano. Poi per come funzionano in Italia sappiamo bene che gli anti-juventini se ne fregano e vogliono vederci fuori. Siamo contenti di tornare in una semifinale europea  dopo 10 anni e dopo 6 riportiamo un'italiana a questi livelli in Europa League, non 7 perchè ieri il mio errore era voluto per vedere se qualcuno controllava e mi correggeva (ride ndr.)".

Come mai parli di gufi?

"Che ne parliamo a fare? E' una questione di campanilismo, un'interista non tiferà mai per noi e viceversa. Lo sappiamo e ci nutriamo di queste cose per andare avanti".

Oggi vi hanno marcato stretto...

"Sì, se osassi io una tattica del genere mi taccerebbero di catenaccio. Lo fanno altri e si parla di buona partita, è il calcio all'italiana, difesa bassa e ripartenze. Il Lione ha giocato così, noi facciamo sempre la partita dal primo all'ultimo minuto. Quando ti marcano sette uomini così è dura trovare il bandolo della matassa".

Ti eccita il fatto di poter fare doppietta o vedi lo scudetto sempre davanti?

"Ho vinto e perso tanto in carriera. Vincere non è mai facile, è comodo dirlo a parole, non costa nulla. Poi però ci vuole sacrificio, sudore e abnegazione. Noi vogliamo vincere sempre, ci sono anche gli avversari".

Sul gol di Briand cosa è successo?

"Abbiamo dormito, la verità è questa. Non possono accadere situazioni come queste. Sembrava tutto facile, poi scali la tensione e a volte sei fortunato, a volte meno. Qui siamo in ritardo sullo scarico loro, doveva esserci qualcuno".

Chi vuoi pescare alle semifinali?

"A questo livello una vale l'altra, sono grandi squadre. Il Benfica sono due anni che arriva in fondo, forse è la migliore. Poi ci sono le due spagnole, guardiamo a noi cercando di fare del nostro meglio con i tifosi al nostro fianco a sostenerci. Stasera non mi sono piaciuti tanto...".

 
 
 

QUALIFICAZIONE PROVVIDENZIALE!

Post n°7456 pubblicato il 10 Aprile 2014 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it

La Juventus cerca la sua semifinale oltre dieci anni dopo l'ultima. Conte sceglie sull'esterno Isla, rilancia Vucinic con Tevez in avanti e ritrova a centrocampo Vidal.
Il Lione gioca ripropone in avanti Briand e Lacazette, il bomber dei francesi.

 

SI PARTE FORTE E ARRIVA PIRLO- La Juventus parte subito aggressiva con Vucinic che inventa per Isla con conclusione deviata. Un minuto dopo subito Tevez con una bella azione e palla fuori di un soffio. Subito dopo Tevez si conquista una bella punizione e Pirlo fa la cosa giusta: palombella morbida e Lopes battuto, 1-0. Continuano i bianconeri a spingere e gli scambi Vucinic-Tevez incantano. Il Lione ci prova e va vicino al gol con Tolisso dopo un fallo di mano di Bonucci, dal lato opposto intervento da rigore su Tevez, potevano esserci due penalties. 

 

GOL A FREDDO- la Juve viene gelata da Briand, l'attaccante di testa punisce Buffon dopo aver eluso la marcatura di Marchisio, imperfetta la difesa bianconera nell'occasione. Il Lione prende coraggio e Gonalons impegna Buffon da lontano. La formazione di Conte prova ad attaccare ma deve stare sempre attenta alle ripartenze dei francesi.
Il primo tempo si chiude sul pareggio con la formazione di casa che ci prova ma non trova spazi per il vantaggio. 

 

Nessun cambio ad inizio ripresa. La squadra di casa spinge e va vicina al gol con Tevez con un salvataggio miracoloso di Umtiti. Conte toglie Vucinic, ancora in rodaggio e inserisce Llorente nell'area. Tevez segna subito ma l'arbitro annulla per fuorigioco di rientro, decisione corretta. 
Il Lione continua a essere pericoloso e con Mvuemba va vicino al vantaggio.

 

PROVVIDENZA - Nel momento più difficile spunta il Principino che ci prova da fuori, la fortuna lo accompagna e Umtiti la devia nella sua porta battendo Lopes. 
Garde inserisce due giocatori cambiando le punte, fuori Lacazette e il goleador Briand e dentro Gomis e Njie'. 
Purtroppo Vidal, non in perfette condizioni deve uscire e al suo posto entra Pogba.  Poco dopo fuori Tevez e dentro Giovinco. Il numero dodici bianconero fa vicino alla rete a tre minuti dal termine con un buon inserimento ma la palla finisce alta. Il talento di Beinasco e' il più attivo nel finale e carica di fallì i galletti. 

 

Nel finale un contropiede mancato e comunque nessuna sofferenza. La a Juventus ritorna a giocare una semifinale con un pochino di sofferenza, ma alla fine e' bello anche così, avanti cosi, domani  si saprà l'avversario della semifinale. 

 
 
 

L’errata presa di posizione di Caressa

Post n°7455 pubblicato il 10 Aprile 2014 da nadir63l
 

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caressa.jpg

 

di F. Del Re

 

INTRODUZIONE

Il caso Destro è indubbiamente “Il Caso” della 32^ giornata del campionato di calcio di Serie A. Caso ormai celeberrimo, noto a tutti. Un caso "limite", che fa parlare, discutere, animarsi sul concetto di prova TV e sui limiti normativi della sua applicabilità. Caso limite che pretenderebbe, per sua natura, almeno un minimo di equilibrio nel giudicarlo. Ecco perchè le tante reazioni indignate all'elevazione della sanzione di tre giornate inflitte al calciatore giallorosso ci hanno lasciati perplessi e ci hanno imposto di fare considerazioni in merito. In particolar modo ci è saltata all'occhio, ma credo non solo a noi, la strenua difesa di Destro, la netta presa di posizione di Fabio Caressa, codirettore ad interim di Sky Sport con delega a Sky Sport 24, di cui riportiamo un estratto di quanto espresso in trasmissione:
“Quello del giudice sportivo è un errore clamoroso. Ora, o cambia la norma o cambia il giudice sportivo. La prova tv è per fatti violenti che l’arbitro non ha visto quindi non sanzionato. Questo evento è stato sanzionato: c’è una punizione e un cartellino giallo. Questa è moviola in campo, la Federazione per far sì che ciò avvenga dovrebbe chiamare Platini e Blatter per attivare la moviola in campo. Il fatto che l’arbitro abbia visto male è un altra cosa. Allora io dico: perché non cambiamo i giudizi sul gol/non gol, o quelli per un gol in fuorigioco? Questo è un obbrobrio giuridico fuori dal mondo. Questa è moviola che giuridicamente non ha alcun senso, a meno che da domani non decidiamo di vedere ogni fatto con le telecamere. Questo potrebbe far sì che il Cagliari possa richiedere la ripetizione della partita. Questo evento non farà giurisprudenza perché il ricorso deve essere accettato. Le regole devono essere certe e uguali per tutti. Qui non dobbiamo parlare di Roma, Juve o Inter. Qui si parla di giustizia, che non può essere applicata così come capita“.

Di seguito andremo a demolire punto per punto questo sfogo da ultrà romanista, questa presa di posizione tifosa, che, come vedremo, è basata su errori, omissioni e che nulla centra con la "giustizia".

IL PRECEDENTE

Quando Caressa dice che "questo evento non farà giurisprudenza” non ricorda, o fa finta di non ricordare, che non farà giurisprudenza per il semplice fatto che "giurisprudenza" in merito la fece un caso analogo avvenuto l'otto dicembre del 2012 durante Roma-Fiorentina dello scorso torneo, quando il calciatore viola Olivera intervenne colpendo Miralem Pjanic per poi calpestare volontariamente la gamba del romanista.
Anche in quel caso l'arbitro ammonì Olivera per il fallo, ma non si accorse del successivo pestone che fu sanzionato dal giudice sportivo che ricorse alla prova TV per elevare ulteriori tre giornate di stop all'uruguagio. Situazione simile a quella avvenuta a Cagliari. Simile perchè Olivera almeno evitò di simulare una reazione ricevuta dall'avversario come ha fatto Destro con Astori. Nel dispositivo della sanzione si nota che il modus operandi del giudice sportivo è pressoché identico a quello applicato per sanzionare Destro. (
Link)
 

 

 

IL CASO DESTRO

E' ormai fatto notorio, chiarissimo nel suo sviluppo: Destro, nettamente anticipato durante una normalissima azione di gioco da Astori, prima trattiene per la maglia il difensore cagliaritano, poi tenta una prima volta col braccio destro di colpirlo, poi lo colpisce nettamente al volto col palmo della mano sinistra ed immediatamente si butta a terra simulando un colpo ricevuto in reazione dal cagliaritano che in realtà non c'è stato. (
Link)

Quando Caressa dice che "questo evento è stato sanzionato: c’è una punizione e un cartellino giallo. Questa è moviola in campo" presume che l'azione sia stata giudicata dall'arbitro Massa nella sua interezza. Se solo si fosse preso la briga di verificare il dispositivo della sanzione (
Link )avrebbe letto che l'arbitro ha dichiarato di aver fischiato la trattenuta, ma di non essersi accorto di quanto immediatamente successo dopo il fischio. L'ammonizione di Astori nulla c'entra con l'azione, in quanto la punizione è stata fischiata a favore del Cagliari, mentre Astori è stato ammonito per aver preso per la maglia il simulatore Destro, steso a terra sul campo, successivamente ed a gioco fermo. A conferma di ciò, riportiamo fedelmente estratto delle dichiarazioni rilasciate all'Ufficio del giudice sportivo dall'arbitro: "(...) ad integrazione di quanto comunicato con mia precedente e-mail, specifico che: ho accordato un calcio di punizione diretto a favore del Cagliari per una trattenuta (normale fallo di gioco) commessa dal calciatore Destro ai danni di Astori. La successiva manata di Destro non è stata vista né da me né dai miei collaboratori" che quindi stabilisce la disgiunzione temporale dei due eventi, specificando chiaramente che solo il primo è stato da lui (e/o dai suoi collaboratori) visto e sanzionato.

Siamo convinti che l'episodio possa dar vita ad un dibattito, che avremmo auspicato sereno e propositivo, ma siamo altrettanto convinti che sicuramente in merito non si possa parlare con la sicumera mostrata da Caressa di "moviola in campo"; in tal senso segnaliamo il parere autorevole dell'ex arbitro Angelo Bonfrisco, intervistato da firenzeviola.it (
Link), che dichiara: "In questo caso sì (è giusto ricorrere alla prova TV – n.d.r.), perché l'azione è stata divisa in due parti. La prima è il fallo di gioco, visto dall'arbitro, e per questo il giocatore aveva ricevuto l'ammonizione, mentre la seconda, il pestone successivo, non era stata vista dal direttore di gara (come scritto anche sul comunicato ufficiale n.d.r.) e quindi il giudice sportivo ha potuto contare sulla prova tv. In poche parole la decisione può essere ritenuta corretta con la condotta violenta che era sfuggita agli occhi della quaterna arbitrale"
Semmai, a termini di regolamento, ci chiediamo perchè non sia stata valutata da prova TV anche la successiva simulazione di Destro, che avrebbe potuto comportare un'ulteriore aggravio della sanzione, sanzione che, anche se fosse stata di una sola ulteriore giornata, gli avrebbe impedito di giocare, guarda caso, Roma-Juventus.

CONSIDERAZIONI FINALI

Abbiamo cercato lungamente sul web un commento di Caressa o di chiunque non fosse legato agli ovvi interessi della Fiorentina, circa l'episodio Olivera/Pjanic; ovviamente tale ricerca non ha dato esito; nessuno, tanto meno Caressa, propinò al pubblico un pistolotto simile a quello che ha messo su per Destro, per cui o non ne parlò affatto, oppure non ne dette, né lui, né Sky, stesso risalto. Se si fanno questioni di principio, di "giustizia che non può essere applicata così come capita", le si fanno sempre, non solo per le squadre che interessano, vista la notoria fede romanista del direttore ad interim e vista anche la mancata presa di posizione su un altro caso, infinitamente più celebre ed altrettanto controverso, ovvero l'espulsione di Zidane nella finale mondiale del 2006, finale che Caressa commentò, anche in quel contesto, come elemento sicuramente di parte. Ci risparmi, per tanto, non avendo preso posizione né sul caso Olivera/Pjanic, né sul caso Zidane/Materazzi, concetti come il rispetto del diritto, tanto più che in questo specifico caso il diritto sembra essere stato pienamente rispettato avendo seguito i dettami di una sentenza che giusto un anno fa fece "diritto"; ci eviti la furbizia di elevarlo a caso simbolo da distinguere dal tifo di appartenenza, perché non è credibile, come sa bene Beppe Bergomi che ne ebbe prova durante la telecronaca di Roma-Inter del 2010 decisiva per lo scudetto; evitino tutti, non solo Caressa, di ricondurre un banalissimo fatto di conclamata, doppia antisportività, giustamente sanzionata, all'ennesima crociata anti-juventina, cianciando falsità sul comportamento in campo di alcuni giocatori della Juventus e invocando per loro (im)pari trattamento. Si chiedano, semmai, che immagine danno di loro stessi, che pretendono di perorare una causa tremendamente sbagliata proprio in punta di diritto, nel mentre tacciono il comportamento vile e scriteriato di un giocatore che si vorrebbe rappresentasse la nazionale ai mondiali di giugno, nel mentre evitano di far rilevare che un giocatore che andava espulso sul risultato di 0-1, a fine primo tempo, abbia potuto giocare tutta la partita ed abbia quindi potuto realizzare altri due gol, nel mentre evitano di chiedersi come un'azione tanto semplice nella sua lettura non sia stata vista dall'arbitro, questo sì elemento su cui andrebbe scritto e pure tanto. Si chiedano tutti questi signori, per quanto ancora un popolo di tifosi possa ancora sopportare una vergogna tale, un sistematico stravolgimento della realtà, un tentativo bieco, volgare, da regime totalitario, di voler sempre eleggere a santo chi santo non è, né lo è mai stato, e di voler sempre dipingere come satana chi satana non è, né lo è mai stato. La pazienza ha un limite e questo limite viene ormai stuzzicato ininterrottamente da troppi anni: almeno dodici e se da un lato c'è chi auspica e vigila, ma non muove foglia, dall'altro c'è chi non farà mai passare sotto silenzio tale vergogna.

 
 
 

Aspettative e limiti del nostro calcio

Post n°7454 pubblicato il 09 Aprile 2014 da nadir63l
 

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di P. Cicconofri

 

Il mondiale fa capolino e si attendono gli ultimi nomi che saranno aggregati alla spedizione azzurra in brasile. Tra i possibili spicca quello di Mattia Destro che con i suoi gol sta mantenendo vive le speranze scudetto della Roma. Sarà anche per l’eccesso di agonismo (cit), che si è reso protagonista di un colpo proibito con tanto di simulazione ai danni del cagliaritano Astori. Lasciando per un momento da parte le polemiche sulla squalifica per la prova tv (3 giornate), evidenziamo come un altro possibile azzurro si renda protagonista di un comportamento sopra le righe che violerebbe il codice etico di Prandelli. Già in passato il CT della Nazionale ha punito con la mancata convocazione De Rossi, Bonucci, Osvaldo, Balotelli. Per l’Under 21 ricordiamo anche il caso Berardi. Cosa farà adesso Prandelli? E soprattutto saprà gestire questi atteggiamenti o sarà anche lui vittima dell’eccesso di agonismo (cit) di alcuni?
Il problema legato al codice etico sembra risolto, in realtà anche in modo abbastanza ridicolo. Se la squalifica sarà confermata Destro non parteciperà ai test atletici previsti per la prossima settimana ma, leggete bene, sarà richiamato insieme ai giocatori italiani che militano nei campionati stranieri in un secondo momento. Patetico.

Una buona dose di strafottenza è quella mostrata negli ultimi giorni da alcuni presidenti un po’ sopra le righe; quelli che prima si esaltano per una vittoria con la capolista e poi finiscono per aggredire i propri tifosi colpevoli di aver osato criticare quel provincialismo che proprio non si riesce a nascondere. De Laurentiis è stato il protagonista di un acceso diverbio all’uscita dal Tardini, dopo che il suo Napoli aveva appena perso il match, che solo grazie all’intervento della sicurezza non è degenerato in lite. D'altra parte, il -20 dalla vetta deve bruciare assai …
Il tifoso aggredito ha annunciato querela rifiutando l’invito di De Laurentiis a Napoli. Un bel siparietto ed il solito esempio di cultura sportiva all’italiana.

Nuovi progetti stadio prendono forma, almeno sulla carta. Il Milan cerca soci di minoranza e valuta il 30% del club 300 milioni. Se non raggiungerà nemmeno l’Europa League, sarà così facile trovare nuovi investitori? E senza capitale fresco che fine farà il nuovo progetto? Basterà a Galliani ricordare che il Milan è “l'unica squadra che con il nuovo secolo ha sempre giocato le competizioni europee" per convincere chi deve mettere soldi e non solo chiacchiere?

Anche la società partenopea, finalmente, ha regolato con bonifico al Comune di Napoli, il saldo di € 6.232.792,71 dovuto per i canoni arretrati (il Comune ha fatto da banca a De Laurentiis?), iniziando in tal modo l’iter che, attraverso la firma di una nuova convenzione, porterà alla ristrutturazione del San Paolo. Servono 100 milioni per ristrutturare il vecchio stadio ed anche in questo caso la società conta su nuovi investitori. Se non arriveranno chi coprirà i costi?

Chi invece ha abbandonato il progetto stadio, almeno per ora, è l’Inter che versa in condizioni disastrose. Non solo sul campo, dove i risultati tardano ad arrivare, ma anche a livello finanziario. Notizia degli ultimi giorni è che Appiano Gentile, la sede sociale, i diritti Tv e i contratti di sponsorizzazione, saranno dati in pegno per garantire il nuovo finanziamento (250 milioni). Questo è quello che Moratti ha lasciato dopo la sua esperienza da presidente all’Inter. Ci chiediamo: senza calciopoli dove sarebbe sprofondata la società se nemmeno gli incassi ottenuti dalle vittorie senza avversari, ha potuto lenire la situazione finanziaria?

E’ stato divertente e credo unico, vedere il Presidente del Livorno Spinelli seduto in panchina in mezzo ai suoi giocatori allo Juventus Stadium. Lo aveva annunciato, voleva godersi lo spettacolo della nuova casa bianconera che, piaccia o non piaccia, oggi rimane l’unica realtà che più ci avvicina al calcio evoluto del resto d’Europa. E pensare che solo qualche anno fa la Juventus era in serie B, a pagare colpe che ancora oggi proprio non riescono a provare. Magari qualcuno poteva spiare come gestire una società piuttosto che cercare streghe a comprova di complotti mai esistiti, almeno avrebbe imparato qualcosa …

Tante variabili per il futuro e nessuna certezza nel presente, questo è l’attuale panorama del nostro calcio. Si vivacchia mantenendo vivo l’interesse con le solite chiacchiere da bar (siamo ancora a questi livelli), anche perché, chiunque provi a dare una lettura concreta della realtà, diventa scomodo. Un sistema che così com’è, anche se fallimentare, fa ancora gola perchè può essere ben indirizzato. Perché cambiarlo quindi? Magari qualcuno poi potrebbe pretendere un impegno concreto …

 

http://www.giulemani...lio.asp?id=3565

 
 
 

CONTE A SKY: "Juve e Roma stanno facendo cose straordinarie

Post n°7453 pubblicato il 07 Aprile 2014 da nadir63l
 

 Oggi bene, specie nella ripresa. Con il Lione ci vuole il pubblico delle grandi occasioni"

Parla il tecnico bianconero. 
© foto di www.imagephotoagency.it

Intervistato nel dopo partita di Sky, l'allenatore della Juventus Antonio Conte ha commentato la prestazione della sua squadra nella sfida interna appena disputata contro il Livorno. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com.

Siete di nuovo a +8. Campionato chiuso?

"Assolutamente no. E' un campionato avvincente, con due squadre che stanno facendo cose straordinarie, battendo record. Va dato atto a Juventus e Roma, mancano sei gare e sapete come la penso. Non è chiuso niente, mancano sei match e dovremo essere bravi a continuare così".

Era la classica gara con tutto da perdere oggi. Per questo hai puntato sui titolarissimi?

"Era la formazione da fare. Rispetto a Lione ho messo Llorente e Lichtsteiner. Vidal era squalificato, a centrocampo avevo le scelte obbligate, c'erano poche alternative. Ogbonna è rientrato venerdì, Peluso idem, non avevo alternative. Sono contento che abbiamo fatto bene, dietro continuano a giocare e stanno facendo bene. C'è morale e voglia di continuare a fare bene".

Alla fine del primo tempo eri corrucciato. Perchè?

"Abbiamo concesso un po' di ripartenze al Livorno, questo non mi aveva convinto. Andavamo con sette giocatori in avanti, in un'azione con Pirlo ci siamo trovati con Emeghara contro la difesa. Volevo maggiore equilibrio. E' bello vedere la squadra che vuole attaccare, in panchina però chiediamo il giusto equilibrio. Prendere gol ora crea problemi psicologici, creando situazioni in partita che si possono modificare. Nella ripresa bene, potevamo segnare senza concedere nulla al Livorno".

E' quasi meglio far girare palla per stanare e trovare l'imbucata, come sul gol di Llorente, anche per evitare di perdere palloni pericolosi. Concordi?

"Giustissimo. Tendi ad attaccare dove non c'è spazio e li fai ripartire, creandoti problemi. Siamo abituati ad affrontare squadre chiuse, la palla va fatta girare velocemente con pazienza, come nel primo gol. Dopo il secondo gol chiedevo accortezza per stanare il Livorno, che ci creasse spazio".

Giovedì c'è il Lione. Subito concentrati?

"Non possiamo staccare, tra tre giorni giocheremo e vogliamo la semifinale. Sarebbe bello tornare a quei livelli per una squadra italiana. Non sarà facile, il Lione ha vinto a Valenciennes e hanno buoni giocatori nelle ripartenze. Spero in uno stadio pieno che il pubblico sospinga questi ragazzi. C'è bisogno del pubblico delle grandi occasioni che ci sospinga nel rettilineo finale. Negli anni passati abbiamo vinto anche grazie a questo e speriamo sia così da qui alla fine".

 
 
 

DOPPIO GANCIO SPAGNOLO DA SCUDETTO!

Post n°7452 pubblicato il 07 Aprile 2014 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it

La Juventus si ritrova a meno cinque e deve affrontare il Livorno alla ricerca della vittoria. Conte sceglie la miglior squadra possibile con Tevez e Llorente in avanti. 

 

PARTITA VIVA - la gara inizia subito con la giusta intensità. Prima Emeghara brucia i pugni a Buffon, poi Tevez ricambia con una bella conclusione deviata da Bardi. E' un Tevez vivissimo quello dei primi minuti, gara bella. 
La Juventus attacca, Pogba sembra in buona giornata, al diciottesimo salta due uomini e propone un cioccolatino a Chiellini che mette alto. Bell'inserimento al ventiduesimo di Asamoah con Lichtsteiner bravo a trovare il pallone ma non la porta.  La formazione di Conte spinge ma non punge. 

 

IL DOPPIO GRIDO DEL RE LEONE - in una partita chiusa e difficile spunta il Re Leone, prima si gira di prima e fulmina Bardi con un pallone all'incrocio. Poco dopo su corner spunta il capoccione e arriva con la complicità di Bardi il 2-0.  Altre occasioni ancora per la Juventus con Lichtsteiner e Tevez.
Il primo tempo si conclude con gli zebrati in vantaggio, ottimi gli ultimi venti minuti di gara. 

 

Nella ripresa nessun cambio in casa Juve, un paio di occasioni per la Juventus prima che Emeghara costringa Buffon alla grande parata a mano aperta. 
Di Carlo sostituisce il  più positivo dei suoi Emeghara per Belfodil. Dalla parte opposta esce Tevez ed entra Giovinco. Ingresso positivo quello del numero dodici bianconero, così come la voglia di Pogba di segnare. Entra anche Vucinic per Llorente, eroe di giornata. Nel finale spazio anche per Padoin per un Pogba apparso in ripresa rispetto alle ultime uscite. 
I bianconeri rispondono al meglio con un doppio gancio di Llorente da scudetto, diminuiscono le partite, restano sempre otto i punti, avanti così.
 

 
 
 

BONNY RE DI FRANCIA, LA JUVE VA!

Post n°7451 pubblicato il 03 Aprile 2014 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it

La Juventus si presenta a Lione con la difesa del momento con Bonucci, Caceres e Chiellini, centrocampo con Pirlo, Marchisio, Pogba con esterni Asamoah e Isla, in avanti  Osvaldo a sorpresa con Tevez. Obiettivo di serata cercare di onorare l'Italia e convincere nel dopo Napoli. 

 

AVVIO JUVE MA TANTA NOIA- buona Juve in avvio con Tevez che guadagna subito una punizione e poi di testa schiaccia a lato di poco.  Ritmi non altissimi in avvio e tanti errori da una parte e dall'altra. Il Lione fa molto possesso palla cercando la velocità dei propri avanti, al venticinquesimo a Buffon deve parare sul suo palo su Malbranque e poco dopo Briand sbaglia a tu per tu con Buffon. I gialli di Conte hanno subito la contro occasione ma Tevez si fa ipnotizzare da Lopes.  Dopo la fiammata la gara torna a essere noiosa con troppi errori. Primo tempo che finisce via senza emozioni, bruttina la Juve del primo tempo, poco illuminato anche il Lione.

 

La ripresa inizia senza corner e un Lione che cerca di mettere più pressione ai gialli torinesi.  Buffon respinge una punizione insidiosa di Umtiti. Al decimo esce   Tevez che chiede il cambio e continua la sua sfortunata serie europea. Entra Vucinic.   Poco dopo e' Lopes a evitare l'autogol si deviazione di Briand.  Fuori anche Osvaldo, malissimo in questa gara ed entra Giovinco. Sebastian  costringe subito Lopes alla paratona e Asamoah poi mette  lato. La formazione di Conte gioca meglio ora e Chiellini dopo una bella azione corale non riesce a concludere.  La pressione della Juventus e' ora costante, ma manca il guizzo.  Garde inserisce Gomis. Grande occasione a sei  dalla fine per Vucinic che da un metro la mette alta. 

 

BONNY GOL- a cinque dalla fine Juventus in vantaggio, la difesa del Lione respinge male, Pogba viene bloccato e Bonucci segna un gol importantissimo in mischia.
Nel finale il Lione non ne ha più e la vittoria arriva. Passo decisivo verso la qualificazione, a Torino bisognerà fare attenzione e la semifinale sarà realtà.
 

 
 
 

     

 

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