LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi di Maggio 2014
L'ad della Juve: «Mercato? Alzeremo l'asticella anche questa estate» © LaPresse TORINO - Beppe Marotta, ad della Juve, ha parlato di Conte, Pogba e mercato ai microfoni di Radio Anch'io Lo Sport: «Conte è tra i migliori al mondo, il lavoro non lo svolge solo in panchina ma durante la settimana. Io e Agnelli lo incontreremo a bocce ferme, per noi rappresenta un patrimonio. Lo incontreremo a breve perché vogliamo andare avanti insieme». POGBA - «Abbiamo avuto un incontro con il suo entourage esprimendo l'intenzione di prolungare il contratto. Spero che la situazione possa risolversi a breve». MERCATO - «Non possiamo paragonarci agli sceicchi e ad altri club in grado di poter fare investimenti importanti. Anno dopo anno abbiamo alzato l'asticella, lo faremo anche quest'estate». |
glmdj
di G. Fiorito ‘Scrive "Lo sport illustrato", maggior settimanale sportivo del tempo, diretto da Emilio De Martino: "I bianconeri di quest'anno meritano tutti l'entusiasmo del pubblico… Come non scattare in piedi quando partono Sivori, Charles, Boniperti e a volte anche Stacchini e Nicolè? Mi è piaciuta quest'anno la combattività di Boniperti, che raramente ha avuto battute a vuoto".’ (Link)
http://www.giulemani...lio.asp?id=3615 |
La Juventus vince il suo trentaduesimo scudetto. Un titolo che verrà poi consolidato con i punti che i bianconeri riusciranno a fare nelle tre gare che mancano da qui a fine stagione. La formazione di Conte vince il suo terzo scudetto consecutivo a tre gare dalla fine, con merito. E' stata una stagione difficilissima grazie alla strenua difesa della Roma che e' riuscita a fare un campionato di grandissimi valori "toppando" solo alcune partite con le piccole, come quella con il Catania. Per la squadra del tecnico salentino, un'annata vissuta alla grande tra le difficoltà iniziali, la sconfitta di Firenze e poi la serie di vittorie consecutive, fino alla vittoria con la Roma, la vera prova di forza contro la squadra di Garcia. In casa un cammino perfetto, da record, in trasferta tante vittorie e i soli passi falsi di Firenze e Napoli. Un'annata fa record da regalare alla storia, forse imbattibile, un campionato con avversari tosti, con tutte le squadre più forti presenti, consapevoli della crisi delle milanesi e delle nuove forse del centro-sud. Anche senza giocare si fa festa e non non sarà per nulla meno forte ed intensa, ringraziando società, staff e mister e giocatori per le emozioni vissute. Ora e' tempo di vincere le ultime gare e regalare i numeri alla storia, nel frattempo il titolo e' realtà. |
Complimenti a Roma, Napoli e Fiorentina. Tecnici italiani molto ricercati all'estero" Tre giorni dopo l'eliminazione europea, Antonio Conte si ripresenta al Media Center di Vinovo, alla vigilia della sfida contro l'Atalanta che potrebbe consegnare alla sua squadra il trentaduesimo Scudetto, il terzo consecutivo. Tuttojuve.com ha seguito in diretta la conferenza stampa, riportando come sempre integralmente e in tempo reale le dichiarazioni del tecnico bianconero. Buongiorno Antonio. Inevitabile iniziare con quello che è accaduto ieri. Cosa si può fare per cercare di cambiare questo trend? Vincere lo Scudetto davanti alla tv o in campo: ci sono differenze? Se arrivasse il terzo Scudetto di fila, ci si fa l'abitudine a vincerlo o ogni volta è speciale? Ieri è arrivati un bel segnale da Garcia: "Adesso basta, suoniamo la ricreazione, complimenti alla Juventus, la Juventus ha fatto questo campionato anche perchè noi siamo stati bravi a spingere e noi abbiamo spinto tanto perchè loro ci hanno tirato la volata". Cosa si sente di dire a questo proposito dopo le polemiche dei giorni scorsi? A due giorni di distanza, hai rivisto la gara col Benfica e vuoi dire qualcosa dopo aver letto i giornali e sentito la televisione? Io credo che il calcio italiano dal punto di vista mentale, psicologico e tattico sia ancora il più difficile. E' d'accordo? |
glmdj
di E. Loffredo Da ieri sera c'è un personaggio nuovo nel panorama calcistico e politico italiano: Gennaro De Tommaso detto "Genny 'a carogna", la risposta italiana a Ivan Bogdanovic, nome di battagia "Ivan il terribile". Almeno su questo in Europa possiamo competere alla pari, stacchiamo di gran lunga paesi come Spagna, Inghilterra e Germania.
Al di là di tutte le considerazioni che si possono fare sugli episodi che hanno preceduto la finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli e sull'influenza che ha avuto il capotifso napoletano ieri sera, soggetto già noto dal 2012 quando fece il giro di campo con la coppa Italia vinta dal Napoli (poi ci raccontano che non ci sono "aderenze" tra società e tifo organizzato), ci sarebbe da soffermarsi su quegli interlocutori istituzionali che si sono prestati all'esercizio di imperio di Genny.
Ieri sera all'Olimpico erano presenti i vertici dello sport e delle istituzioni: il Presidente del Consiglio (noto tifoso viola) e il Presidente del Senato (seconda carica dello Stato), insieme a loro sedevano in tribuna il presidente del C.O.N.I., quello della F.I.G.C. e quello della Lega di Serie A. Persone che dovrebbero governare il Paese e tutto lo sport italiano hanno dovuto sottostare alle decisioni di un capoultras asceso alla sommità di una recinzione. Se non è manifestazione di inettitudine e incompetenza questa...
Ma non c'è da stupirsi di quanto avvenuto allo stadio ieri sera, è un'altra faccia di quello stesso fenomeno che vede amministrazioni e politica fasi dettare il rinvio di una partita (a causa del troppo sole) dai dirigenti di una squadra di calcio.
Si fa un gran parlare di nuovi stadi, ma prima bisognerebbe considerare a chi vi si darebbe accesso. C'è da giurare infatti che dopo ieri sera la politica risponderà che certi fenomeni si reprimono con "stadi nuovi e moderni, a misura d'uomo". Un modo come un altro per fare spallucce e per prendere la palla al balzo per agevolare le scalpitanti speculazioni edilizie intorno ai progetti stadio. In tutto questo speriamo si ricordino degli skybox per quei poveri capiultras costretti in precario equilibrio sulle reti si separazione dal campo. Dover ancora vedere Genny esercitare la propria funzione di moderazione sociale aggrappato in condizioni di scarsa sicurezza non sarebbe da paese civile.
http://www.giulemani...lio.asp?id=3614 |
Allo Juventus Stadium finisce tra le lacrime ma anche tra gli applausi; i bianconeri ci hanno provato, hanno giocato una partita d’attacco, chiuso con le ter punte ed avrebbero di certo meritato il passaggio del turno. I tifosi hanno capito, ed a fine gara Conte ha chiesto ai suoi uomini di ringraziare il vero dodicesimo uomo in campo stasera, il pubblico davvero encomiabile. La Juve, forse, poteva fare di più, ha giocato oltre 20’ in superiorità numerica ma le occasioni non sono mancate, con il Benfica in pratica pericoloso in rimessa. Ora non resta che alzare al cielo il terzo scudetto di fila ma la sfida di stasera porta in dote una sensazione; probabilmente la Juve non è ancora pronta per l’Europa, ma manca davvero poco per la consacrazione. Il Benfica è subito pericoloso, già al 2’ di gioco con Chiellini abile a salvarsi su Rodrigo; i bianconeri rispondono all’8’ con la sventola di Pirlo alzata in corner da Oblak preferito ad Artur. All’11’ non è perfetto Asamoah su Markovic ed è Chiellini a spazzare; il ghanese, però, in fase propositiva è molto convincente, spinge tanto e sono buoni i suoi dialoghi con Pogba – uno dei migliori in campo – e Pirlo. Proprio come un diesel i padroni di casa prendono coraggio e campo ed iniziano a tentare conclusioni con un po’ tuti gli uomini offensivi, a partire dal tiro al volo di Vidal al 20’ – cross di Pirlo – alta sulla traversa, così come la girata di Tevez al 25’. Dopo una conclusione fin troppo pretenziosa di Lichtsteiner al 29’ – parata facilmente da Oblak – la Juve diventa ancora più pericolosa nei minuti finali con il Benfica in evidente difficoltà. Al 36’ Re Artù prova a rendersi pericoloso con il colpo di testa sul secondo palo ma la sfera finisce fuori di poco; è il preludio all’assalto al fortino lusitano da parte della Juve che, dopo il destro di Pirlo fuori di poco al 42’, si avvicina al gol del vantaggio, quello della qualificazione, in ben due occasioni in appena 3’ di gioco. Al 43’ punizione di Pirlo ed incornata di Bonucci che attraversa tutta lo specchio di porta senza che nessun bianconero riesca a deviarla in porta. L’occasione più clamorosa, però, arriva al 46’, nel primo minuto di recupero; Pogba per Asamoah sulla corsia sinistra bianconera, cross del ghanese e colpo di testa di Vidal con Luisao che, praticamente, salva sulla linea. La Juventus parte bene, il giro palla è buono e, prima la grandine poi un nubifragio clamoroso, regala alla partita un tono epico; servono i guerrieri in campo ed i bianconeri da questo punto di vista non sono secondi a nessuno. Il Benfica gioca di rimessa ed è pericoloso al 50’ con Rodrigo che calcia alto un rigore in movimento su rimessa di Siqueira; al 56’ è provvidenziale Buffon sempre sul numero 19 lusitano mente al 62’ Pirlo impegna severamente Oblak su calcio piazzato. Al 67’ primo colpo di scena; Perez, già ammonito, frana su Vidal ed il rosso è logica conseguenza, Jorge Jesus rimedia con Almeida per Rodrigo e passa al 4-4-1. Per la Juve prova Tevez al 70’ ma il tiro è centrale ed Oblak para; mancano 20’ e Conte decide che è tempo di 4-3-3. Dentro Giovinco, fuori Bonucci e Juve all’assalto mentre i lusitani inseriscono Salvio – colui che si era procurato una frattura all’ulna dieci giorni fa – per giocare di rimessa. Conte getta nella mischia anche Osvaldo e Marchisio per Llorente e Vidal – stremato – ma all’80’ il grave errore è di Lichtsteiner che non controlla un pallone da ottima posizione; un minuto e segna Osvaldo ma l’italo-argentino è in fuorigioco. Prova la Juve, mai doma, sotto la pioggia incessante a far sua la partita, Jesus manda in campo anche Sulejmani per Markovic e proprio il serbo, appena uscito, scatena una maxi rissa con Vucinic. Gioco fermo per la gioia dei lusitani, e Clattenburg espelle i due contendenti. La partita è agli sgoccioli ma si continua a non giocare; al 90’ Garay – colpito da Pogba – rimane a terra e si perde altro tempo (il difensore argentino uscirà, poi, in barella). Al 92’ vengono assegnati 6’ di recupero, al 96’ punizione da ottima posizione di Pirlo ma il pallone centra la barriera e finisce in corner. L’angolo è l’ultima chance, in area c’è anche Buffon ma l’incornata è di Caceres con Oblak che salva i suoi e regala la finale al Benfica. |
I tifosi bianconeri: «Noi torneremo a casa senza voce, stasera abbiamo l'obbligo di essere l'uomo in piu' in campo, e lo saremo!» © Ansa TORINO - Lo Juventus Stadium questa sera sarà una bolgia. Anche i tifosi bianconeri sono pronti alla battaglia con il Benfica e lo annunciano con un comunicato: «Abbiamo scalato le pareti dell'inferno con il nostro tifo e la nostra passione per tornare ad essere la JUVE temuta e odiata da tutti; stasera gli occhi di tutta italia ed europa saranno puntati su di NOI, ci attende una sfida a cui dobbiamo rispondere presente! Stasera NOI torneremo a casa senza voce, stasera abbiamo l'obbligo di essere l'uomo in piu' in campo, e lo saremo! NOI trasformeremo lo stadium in una bolgia! Fino alla fine... Forza ragazzi noi ci crediamo!!! Drughi Bianconeri». |
glmdj
di F. Filippin Bisogna fare di necessità virtù, inventandosi dei nuovi traguardi, quando quelli prefissati sono diventati irraggiungibili o quasi. La logica di questo ragionamento non fa una grinza se applicata alla situazione attuale della Roma, che ha visto ridursi al lumicino la possibilità di conquistare il suo quarto scudetto della storia, rischiando invece di essere raggiunta a quota tre da....Padoin. Con 85 punti ottenuti e con l'obiettivo tangibile di superare quota 90 (anche al netto dello scontro diretto, visto che le due partite rimanenti dei giallorossi non sono certo impossibili), quale modo migliore per superare la delusione del rischio “zeru tituli”? In fondo che colpa ha la Roma, che in condizioni normali avrebbe già vinto il titolo (bastava eliminare la Juve, come hanno già fatto in passato), se c'è chi va più forte di lei? Si può festeggiare un secondo posto? Sì, se si ha la correttezza di ammettere che chi sta davanti è più forte. Se nella finale olimpica dei cento metri arrivi secondo in nove secondi e mezzo e chi ti batte fa il record del mondo, che fai, non ritiri la medaglia d'argento?
Questa logica, però, non fa parte del mondo del calcio, perlomeno di quello nostrano, per cui meglio gioire, o cercare di farlo, per qualcos'altro di più tangibile, di più storico e di più memorabile di una vittoria. Cosa? Il Corriere dello Sport ce lo spiega bene: “Garcia proverà ad impedire a Conte di raggiungere il traguardo dei cento punti”. Sarebbe vera gloria, non c'è che dire. Il palmares di tutti i più grandi allenatori è pieno di cose del genere, a fianco del numero dei campionati vinti, dell'elenco delle coppe conquistate, nazionali e non, dei premi ottenuti: in quello di Garcia ci starebbe sicuramente bene un bel “ha impedito alla Juve di raggiungere i 100 punti”. Si badi bene: è del tutto lecito voler battere i più forti, non c'è nulla di male. Lo diventa se l'obiettivo, fine a se stesso, è solo quello di impedire agli avversari di raggiungere un traguardo: allora si sfora nel “rosicamento puro”.
Rosicamento autolesionistico, tra l'altro, perché è ovvio che, se non si può vincere nulla, è meglio essere comunque protagonisti in una stagione storica, visto che, altrimenti, di chi arriverà secondo in questo campionato non se ne ricorderà proprio nessuno. A meno di non inserire nel proprio palmares, dopo “ha impedito alla Juve di raggiungere i 100 punti”, anche un “secondo posto nel campionato in cui la Juventus non ha raggiunto i 100 punti”.
http://www.giulemani...lio.asp?id=3607 |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14