juveland

© foto di www.imagephotoagency.it

La Juventus vuole rispondere alla Roma che vince 2-0 con il Verona, Allegri sceglie la miglior squadra con Llorente e Tevez in avanti, Pogba. Marchisio e Vidal a centrocampo e difesa obbligata. L'Atalanta si affida a Denis e Boakye. 
I bianconeri fanno molto possesso palla cercando i sfondare centralmente e com Tevez che ci prova due volte centralmente. L'Atalanta prova a reagire com rapide folate con Estigarribia che va vicina al vantaggio. 

ANCORA APACHE - i bianconeri passano alla mezz'ora, grande azione sull'asse Llorente-Lichtsteiner, con lo svizzero bravissimo a servire palla al centro con Vidal che manca il pallone che arriva a Tevez che dedica la rete a El Congo. 

La formazione di Allegri ci prova ancora ma Llorente non riesce a segnare. Prima frazione con i bianconeri in vantaggio. 

Nella seconda frazione entra Molina ed esce Estigarribia, occasione bianconera per Vidal e palla alta con un'altra bella occasione per Lichtsteiner che questa volta sbaglia l'assist. 

MIRACOLO BUFFON E GOL JUVE - la Juventus subisce un rigore generosissimo da parte di Orsato, Colantuono si gira e non guarda, Buffon fa il miracolo su Denis, ribaltamento d'azione e la palla arriva a Tevez che fulmina Sportiello. Classica situazione da gol sbagliato a gol subito. 
Entrano Morata e Pereyra per Llorente e Vidal, entrambi non felicissimi.
Morata mostra subito le due doti con tocchi felpati e una bella accelerata, Colantuono viene espulso per proteste, abbastanza inconcepibili e poco dopo l'Atalanta ha un'occasione molto evidente con Molina che da buona posizione spara alto. 

MORATA LA CHIUDE - al minuto ottantatré segna il primo gol italiano Alvaro Morata, bravissimo a chiudere di testa un assist al bacio di Pereyra, bravi entrambi i nuovi acquisti.  Allegri toglie Carlitos Tevez e inserisce Kingsley Coman.  

Il finale vede la Juventus chiudere in avanti.  Quinta vittoria su cinque, anche questa volta buona partita, grossa occasione concessa sul rigore, unica pecca difensiva rimediata da Buffon di una gara giocata bene. Ora sotto con l'Atletico, poi sarà Roma. 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La Juventus si presenta alla seconda in casa contro il Cesena con numerosi cambi, si siedono in panchina Asamoah, Pogba e soprattutto Tevez. Fiducia a Giovinco in avanti. Cesena in maglia blu e bello chiuso dietro a riccio. 

VANTAGGIO - La Juventus spinge cercando il vantaggio che arriva su rigore, al secondo fallo di mano del Cesena. Il tiro di Pereyra in area di rigore è deviata con il braccio da Cascione. Giacomelli fischia calcio di rigore che Vidal trasforma.
La Juventus continua a spingere con Giovinco anche anche le occasioni non sono moltissime. Nel finale ci prova anche Lichtsteiner, con un possesso palla continuo ma senza scossoni.  

Il primo tempo finisce sull'uno a zero, tanta pressione e qualche occasione ma nulla di clamoroso. 

La ripresa ricomincia con la Juventus sempre davanti con Giovinco il più pericoloso. 
La formazione di casa fa fatica e non crea molto se non una grande pressione con i blu del Cesena che tentano le sortite in contropiede. Ci provano Ogbonna e Giovinco ma Leali e' perfetto,

IL RITORNO DEL RE - Arturo Vidal si conferma quello che è un campione che al minuto sessantatré raddoppia con una sassata da fuori area, Leali non può nulla. Il miglior ritorno allo Stadium. 

Allegri inserisce Morata per Llorente concedendogli una ventina di minuti più recupero. Lo spagnolo e' sfortunato e non sfrutta un bell'assist di Evra, rifacendosi poco dopo con un bell'assist per Giovinco che poco dopo conclude sull'esterno dopo una pregevole azione personale. 

VALANGA SVIZZERA - arriva al minuto ottantacinque anche la rete di Lichtsteiner che sfrutta un bell'assist.
Bianconeri non sazi che colpiscono un gran palo con Giovinco, tra i migliori dei suoi. 

La Juventus vince una partita senza particolare problemi, i bianconeri ottengono la vittoria numero 21 consecutiva in casa, la terza complessiva di gestione Allegri, bene così ora si va Bergamo per mantenere la vetta in vista delle sfide complicate con Roma e Atletico Madrid. 

La Juventus si presenta a San Siro per il vero primo big match della stagione con la formazione migliore possibile senza Barzagli, Pirlo e Vidal in panchina sostituito inizialmente da Pereyra e con la difesa formata dal trio Chiellini, Bonucci, Caceres. 
I rossoneri giocano con il 4-3-3.

La partita si sviluppa con un tema tattico ipotizzabile vale a dire con la Juventus che fa gioco e il Milan in ripartenze veloci. Prima parata per Buffon che blocca basso anticipando De Jong. La Juventus risponde subito con Pereyra, palla alta di poco.  
Molto aggressivo il Milan, fallaccio di Muntari su Marchisio, ma Rizzoli lo grazia, meritava il giallo. Anche De Jong duro su Lichtsteiner, per Rizzoli tutto ok però. 
La Juve gioca bene fino al limite dell'area, ma deve sempre stare attenta ai cambi di marcia degli indiavolati uomini di Inzaghi. 
Con il passare dei minuti i rossoneri prendono campo e coraggio e pressano la Juve, ma poco dopo il pallino torna in mano agli uomini di mister Allegri. Il Milan c'è e Buffon fa il miracolo su Honda a mano aperta. 
Il pericolo e' proprio questo, la Juve fa gioco ma non tira, i rossoneri con pochi passaggi sono più frizzanti e pericolosi. 
L'occasione arriva anche per la Juve con Abbiati che chiude su Llorente dopo una bellissima idea di Pereyra. Sempre lo stesso Pereyra impegna a terra Abbiati, mentre Caceres lascia il posto ad Ogbonna per infortunio, duro colpo per i bianconeri. 

SFORTUNA JUVE - La dea bendata non sta dalla parte della Juve quando Marchisio dopo una bellissima azione personale colpisce il palo alla sinistra di Abbiati.  Incredibile errore di Chiellini che si fa rubare palla da Menez, coast to coast del francese e Buffon respinge di pugno.  Primo tempo che si chiude sul pari. 

Nella ripresa nessun cambio. Molto bene ancora Pereyra che si infila in più occasioni con cambi di velocità, ma manca a Llorente la conclusione in porta. 
La pressione e' evidente, continua, maniacale ma manca la stoccata.  Ancora Juve ma il Milan e' salvato da una deviazione sul tiro di Pogba prima e sulla rasoiata a fil di palo di Marchisio poi. Ammonito Ogbonna per un fallo ingenuo a metà campo.

TEVEZ - grandissimo gol di Tevez al minuto 70. Scambio e verticalizzazione centrale con Pogba che manda in porta l'Apache che fa sedere Abbiati e porta in vantaggio la Juventus, azione bellissima. 
Il Milan tenta la reazione, ci prova Menez.  La Juventus inserisce Vidal per Pereyra, mentre Inzaghi si gioca il tutto con Torres per Poli. 
La Juve spreca il raddoppio prima con Lichtsteiner e Pogba che non arrivano al passaggio giusto.  Entra Romulo per Lichtsteiner mentre Inzaghi inserisce anche Pazzini per Honda. 
Il finale vede il Milan in pressing e qualche rischio con Menez che cade in area da una parte come Pogba dall'altra.

La Juventus vince tutto sommato meritatamente, il Milan regge un tempo alla pari, Allegri vince per la terza volta. Bellissimo gesto della curva rossonera che applaude. 

   

© foto di www.imagephotoagency.it

Massimiliano Allegri per la prima della stagione sceglie la formazione annunciata con Chiellini, Bonucci e Caceres dietro, Evra e Lichsteiner in corsia, Asamoah, Marchisio e Pogba che sorreggono Tevez e Llorente.
La squadra di casa prova a partire aggressiva ma il Malmö si difende bene facendo massa davanti all'area non disdegnando il fallo. 
Prime occasioni bianconere con Asamoah (palla alta) e Pogba fermato con un fallo di mano svedese (rigore negato). Occasione anche per il Malmö con parata in uscita bassa di Buffon. 
Ci provano anche Asamoah e Tevez prima di un nuovo fallaccio svedese questa volta su Evra.
Azione classica bianconera alla mezz'ora con Lichtsteiner bravo nel l'inserimento con Tevez leggermente in ritardo, resta l'argentino l'arma della Juve ma la miccia non si accende. 
Grande occasione a fine primo tempo per Lichtsteiner con lo svizzero che però sbaglia a pochi passi dalla porta. 
La prima frazione si chiude all'arrembaggio ma il punteggio resta 0-0.
 
Nella ripresa la Juventus ci prova subito a pressare, ancora palla buona per Lichtsteiner impreciso nel tocco finale tutto solo davanti alla porta.  L'asse Lichtsteiner-Tevez funziona ma manca il guizzo finale. 

TEVEZ SFATA LA MALEDIZIONE - E' il quindicesimo quando la Juve passa con una bella azione in verticale magia di Asamoah di tacco e Tevez segna la sua rete  che mancava dal 2009. La Juventus non si ferma e solo il guardalinee dice no a Llorente. 
Altre occasioni per la Juve con Lichtsteiner poco fortunato. 
Ancora occasioni in serie per la Juventus con la palla che sembra non voler entrare per millimetri.  
Sempre Juve a cinque dalla fine ma ancora il portiere svedese dice no a Llorente. 
Entra Morata e fa innamorare lo stadio con una giocata bellissima con fuga in velocità che porta alla punizione che Tevez trasforma alla Pirlo con una balistica magica. 

La Juve vince, Tevez sfata la maledizione e fa il pieno ALL'IKEA.

© foto di www.imagephotoagency.it

Il sito ufficiale della Juventus snocciola i numeri della sfida di ieri sera contro l'Udinese:

La Juve “doppia” l'Udinese: sarà che è appena stato inaugurato il Club DOC MotoGp dedicato alla Signora, ma visto il punteggio della gara di sabato sera allo Stadium e i 18 tiri effettuati dai bianconeri contro i 9 dei friulani (7 a 1 contando quelli nello specchio della porta), mutuare il termine dal mondo dei motori, questa volta non è eccessivo.

Basti vedere la supremazia territoriale: quasi 18 minuti per la squadra di Allegri, meno della metà, 8 minuti, per quella di Stramaccioni, nonostante il divario nel possesso palla, 56,5% a favore della Juve, non sia eccessivo. Specie nel primo tempo la partita è stata un monologo juventino e se i dati finali risultano più equilibrati è solo grazie all'orgogliosa reazione degli ospiti durante la ripresa.

A stroncarla ci ha pensato Claudio Marchisio, non solo goleador, ma anche faro del gioco. Il Principino se la cava egregiamente nei panni del regista e gli 82 passaggi effettuati, più di chiunque altro, dimostrano la sua costante presenza nel vivo delle azioni.

La Juve ha sfruttato alla perfezione le fasce: non a caso il gol di Tevez che ha sbloccato il risultato nasce dall'azione di Lichtsteiner sulla destra e non a caso dalla parte opposta agivano Pogba ed Evra, autori di 59 e 53 passaggi a testa. Davanti a loro nella speciale classifica, oltre a Marchisio si piazzano i soli Caceres (72) e Ogbonna (69), a dimostrazione del fatto che la Juve anche quest'anno sviluppa il proprio gioco partendo già dalle retrovie. Notevole la prova di entrambi i difensori, considerando che sono sempre loro a guidare la classifica dei palloni recuperati: 20 Ogbonna e 19 Caceres.

© foto di www.imagephotoagency.it

La Juventus si prepara a vivere la prima allo Stadium. Allegri sceglie la difesa "obbligata", Pereyra al posto di Vidal con Llorente e Tevez davanti con il debutto di Evra sulla fascia.

JUVE AGGRESSIVA - Al settimo subito vantaggio della Juventus con Tevez abile a sfruttare l'assist di Lichtsteiner. Dopo il vantaggio, la Juventus continua a spingere in avanti cercando di restare sempre attenta ai friulani in ripartenza. Particolarmente attivi Evra e Lichtsteiner in corsia.  

La prima frazione evidenzia la pressione dei padroni di casa ma anche la difesa ordinata degli uomini di Stramaccioni. 
Nella ripresa fuori Muriel e dentro Bruno Fernandes e la Juventus ci prova subito con Pogba ma para bene il portiere della squadra in trasferta. 
Anche nella ripresa la formazione di Allegri attacca a testa bassa ma i friulani vanno vicini al pareggio facendo venire i brividi a Buffon con un gol annullato a Bubnijic di pochissimo. 
Buona occasione per il raddoppio per Llorente ma lo spagnolo manda alle stelle. 

SUPERCLAUDIO - la Juventus raddoppia a quindici dalla fine, bella discesa di Evra che scambia con Tevez, palla a Marchisio e palla all'angolino.   
A dieci dalla fine ovazione per Carlitos Tevez che lascia il campo al giovane fenomeno Coman e passerella finale per Morata.

La Juventus conquista la seconda vittoria e raggiunge la Roma, buona la prestazione con qualche rischio in difesa, convincente, comunque la prima casalinga dei bianconeri.