LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi di Novembre 2014
La Juventus si ritrova per il derby senza Buffon fermato dalla spalla, gioca Storari, per il resto squadra di Malmoe con Evra al posto di Padoin. Il Torino si presenta con Quagliarella e Amauri davanti. AGGRESSIVA - Juventus subito aggressiva con il Toro schiacciato, Tevez tra le linee, Evra e Lichtsteiner cercano di sfondare. SUBITO AVANTI CON ARTURO - la Juventus passa al decimo, punizione dal limite e braccio alto di El Kaddouri, errore grave del granata. Vidal segna due volte, dopo il primo rigore che viene fatto ripetere. INCREDIBILE PERES - il a Torino pareggia con un grandissimo gol di Peres al minuto ventidue. Il brasiliano si fa tutta la fascia in velocità e lascia partite un tiro potentissimo che colpisce il palo e sorprende Storari. La ripresa inizia con la Juventus che deve alzare il ritmo. Prima occasione con Vidal di testa e palla alta. |
A centrocampo ho i giocatori ideali per il mio gioco, Marchisio top player. Con l'Atletico vogliamo vincere 2-0" Parla il tecnico bianconero. Intervistato nel dopo partita di Sky, l'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha analizzato la prestazione della sua squadra nella sfida appena sostenuta in casa del Malmoe. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com. Questa partita non volevate chiuderla, ma il secondo tempo ha evidenziato la vostra crescita... "Bisognava chiuderla prima, viste le tante occasioni. La gara è stata buona, i ragazzi si sono calati nella realtà della partita. Nel primo tempo il Malmoe ha corso molto, non abbiamo sfruttato qualche occasione e abbiamo fatto errori anche a causa del campo. Poi è andata meglio". Che tipo di gara dovrete fare con l'Atletico? "Una partita importante. Giocheremo contro una squadra che stava per vincere la Champions League. Cercheremo di vincere con due gol di scarto, visto che c'è ancora la possibilità del primo posto. Dovremo fare una bella gara". Ti aspettavi un gol così di Llorente? "No, ma già nel primo tempo già avevamo provato con Vidal. Poi Marchisio è stato molto bravo a impostare per Llorente". Hai centrocampisti che interpretano al meglio assist, giocate senza palla e inserimenti. Sono i centrocampisti ideali? "Per me sì. Claudio Marchisio è un giocatore di livello europeo, spesso in Italia si dice che non ne abbiamo. Legge bene le situazioni tattiche, ha buona tecnica. Poi abbiamo Andrea, Pogba sta migliorando, ma vista la giovane età ha ancora un po' di irruenza, ma migliorerà". Vidal ha giocato inizialmente troppo basso? "No. Loro marcavano a uomo Pirlo, una delle due mezzali o Vidal si dovevano abbassare. L'ha fatto il cileno, poi però abbiamo alzato la giocata e ci siamo resi più pericolosi". |
Qualificazione ad un passo, ai bianconeri con l'Atletico basterà un punto Llorente – Tevez, e la Juve va. Vittoria meritata della Signora in terra svedese. Sfatato il tabù trasferta, la Signora non vinceva lontano dalle mura amiche dal febbraio 2013, secco 3-0 al Celtic. Bloccata la Juventus nel primo tempo, il terreno di gioco ed il Malmoe racchiuso in pochi metri non permette ai bianconeri di sviluppare la manovra. Cambia il copione nella ripresa, svedesi più lunghi, i bianconeri prendono campo e colpiscono con lo spagnolo e l’argentino. Qualificazione ad un passo, con l’Atletico basterà un punto.
Vincere. Un verbo, sette lettere e un significato di vitale importanza per la Juventus. Nessun tipo di calcolo, questa sera per i bianconeri conterà solamente superare il Malmoe per avvicinarsi in maniera decisa al passaggio agli ottavi di Champions. Age Hareide sostiene che la sua squadra scenderà in campo per imporre il suo gioco, i giocatori fanno appello ai propri tifosi affinché spaventino la Signora per tutti i novanta minuti della gara. Non nevica a Malmoe, in ogni caso la Juventus troverà un terreno duro e pesante, è stato anche leggermente accorciato sulle corsie esterne, sempre rispettando le norme Uefa, i bianconeri però non vogliono che si ripeta un Galatasaray bis. Nessuna sorpresa nell’undici iniziale, c’è Buffon tra i pali, difesa a quattro formata da Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini e Padoin; a centrocampo Pogba, Pirlo e Marchisio, Vidal dietro il tandem Tevez – Llorente. 4-4-2 per gli svedesi, Olsen in porta; Tinnerholm, Helander, Ricardinho, e E. Johansson in difesa; Halsti, Eriksson, Adu, Forsberg a centrocampo; in attacco la coppia Rosenberg - Thelin. Bianconeri in maglia verde, l’unico precedente non è confortante, 1-0 con l’Atletico con deviazione vincente da parte di Arda Turan. Come da copione, il Malmoe è subito aggressivo, il pessimo terreno di gioco aiuta in un certo senso gli svedesi, Juve in difficoltà nell’impostare l’azione palla a terra, il Malmoe risolve il problema con lanci lunghi per la testa di Thelin. Il primo tiro in porta è di marca svedese, Thelin ci prova con un destro sbilenco. Partita non bella, il campo da “beach soccer” non consente di sviluppare la manovra in maniera fluida, e allora ecco che Lichtsteiner si lancia da solo in una corsa da centometrista, lo svizzero crossa, dalle retrovie sbuca Vidal, il potente sinistro del cileno viene disinnescato da Olsen. Al 17’ punizione dalla distanza di Pirlo, pallone comodo per l’estremo difensore danese. Squadre più lunghe intorno alla mezzora, ne approfitta la Juve con un’azione personale di Tevez, l’Apache entra in area e quasi dalla linea di fondo effettua un cross che Olsen non ha problemi a bloccare. Giocata geniale di Pirlo al 28’, Marchisio si inserisce ma riesce solamente a spizzare con la punta del piede il pallone servitogli dal Professore. Possesso palla favorevole ai bianconeri, il Malmoe spezzetta il gioco con interventi a volte duri. I padroni di casa chiedono il calcio di rigore al 32’ per un presunto fallo di Vidal su Halsti, Proença lascia correre. Al minuto numero trentacinque Olsen veste i panni del Roberto di turno, pennellata di Vidal, inserimento dalle retrovie di Marchisio, il Principino calcia a botta sicura ma il numero uno svedese compie un autentico miracolo. Facile preda di Buffon il tiro di Thelin al 39’, gli risponde Vidal con un tiro terminato alto sulla traversa. Brivido per la Juventus al 42’, Rosberg lavora un buon pallone per Forsberg, il centrocampista entra in area, Buffon in uscita gli chiude lo specchio, il tiro termina sull’esterno della rete. Due minuti più tardi una potenziale occasione da rete per i bianconeri si trasforma in un’azione di ripartenza del Malmoe con Forsberg che palla al piede percorre quasi tutto il campo prima di calciare in porta, puntata del giocatore che si perde sul fondo. 0-0 il primo tempo, Vidal e Marchisio hanno sui piedi l’occasione per firmare il vantaggio, ma evidentemente dopo la serata di Roberto dell’Olympiacos c’è quella di Olsen del Malmoe, doppio intervento prodigioso che nella prima frazione di gioco inchioda i bianconeri sul pareggio a reti bianche.
Inizio di ripresa a tinte verdi, è ancora Marchisio a provare la conclusione, Olsen si oppone. La Juventus vuole il vantaggio, lo sfiora con Tevez su pallone di Vidal, l’Apache non riesce ad allungare la gamba per spingere la sfera oltre le spalle di Olsen. Juventus più decisa nel secondo tempo. Gli sforzi vengono premiati immediatamente, Malmoe più lungo rispetto al primo tempo, Marchisio su verticalizzazione innesca Llorente, lo spagnolo si ritrova faccia a faccia con Olsen, lo dribbla e poi con il mancino la piazza in rete. Al terzo tentativo la Juve fa centro. Più decisi i bianconeri, il Malmoe arretra il baricentro, Pirlo e compagni hanno più campo per sviluppare gioco, sempre Marchisio al tiro al 57’, palla centrale per Olsen. Al 60’ punizione di Pirlo per la testa di Llorente, il Navarro colpisce male. Prima parata di Buffon al 64’, conclusione centrale di Adu. Azione di ripartenza bianconera al 65’, Tevez – Marchisio duettano, il tiro del numero otto bianconero è di facile lettura per Olsen. Mister Hareide effettua il primo cambio al 69’, fuori Thelin per Cibicki. Gran lavoro di Padoin sulla corsia sinistra, il cross del tuttofare bianconero è per la testa di Llorente, testata centrale del Rey Leon. Finisce al 71’ la partita dello spagnolo, è il suo graffio a portare in vantaggio i bianconeri, inizia la gara di Alvaro Morata. Sviluppa la manovra in maniera più fluida la Juventus, qualche volta si rilassa in un preziosismo di troppo, immediate arrivano le urla di richiamo di Allegri. Chiede il cambio Claudio Marchisio, il Principino è autore di un’ottima partita, nell’arco della gara ingaggia un duello personale con Olsen, nella ripresa è anche in versione recupera palloni. Poi, complice qualche problemino fisico, fa cenno alla panchina di non poter proseguire, al suo posto Pereyra. El Tucumano rimedia subito il giallo, è un’ammonizione “ben spesa” perchè l’argentino evita il contropiede di Eriksson. Incredibile traversa di Morata all’86’, Pereyra da il là, Tevez prosegue, pallone centrale dell’Apache per Morata che da due passi spara sul legno della porta di Olsen. Resta in bilico la gara, Rosenberg ci prova dalla distanza, Buffon si accartoccia sul pallone e lo fa suo. Solo momentaneamente, perchè Tevez la chiude. Lancio di Chiellini per Morata, l’ex Real si scontra con Johansson, il Malmoe chiede il fallo, Pogba alimenta l’azione, palla per Tevez, l’argentino calcia non bene ma quel tanto che basta per firmare il 2-0. Veementi le proteste degli svedesi, ne fa le spese proprio Johansson, il difensore viene mandato in anticipo negli spogliatoi da Proença. Fischi da parte del pubblico, si accende un po’ il match, Morata viene ammonito, stessa sorte per Rosenberg. Con l’orgoglio il Malmoe si proietta in avanti, Rosenberg ci prova ancora, la manona di Buffon manda il pallone in angolo. Poi arriva il triplice fischio finale di Proença, la Juventus torna a vincere in trasferta. Più catriva e concreta la squadra bianconera nella ripresa, difesa che controlla senza particolari affanni, Padoin interpreta al meglio il ruolo di esterno basso, Pirlo dirige, Marchisio recupera e si inserisce, dinamico Pogba, ha bisogno di carburare Vidal. In attacco Llorente si vede poco nel primo tempo, meglio nella ripresa, pesante il suo gol, come quello di Tevez che di fatto chiude la gara. Un solo punto tra gli ottavi e la Juventus, e domenica è derby allo Stadium con il Torino. La Signora torna dalla Svezia con il sorriso stampato sul volto. |
La Juve ha rifiutato due offerte importanti, ma oggi è il giocatore più caro sul mercato mondiale" Mino Raiola, agente dell'ex Manchester United ha parlato a La Politica nel Pallone: "Paul è una stella mondiale e la Juventus ha la forza per trattenerlo. Per questo abbiamo firmato il rinnovo fino al 2019. In lui rivedo un fuoriclasse con le stesse caratteristiche di Ibrahimovic e Nedved. Sono convinto che ne vincerà molti di Palloni d'Oro. La Juventus è forte abbastanza per trattenerlo a lungo e per questo abbiamo rinnovato, anche se è difficile trattenere le stelle, non per la Juve ma per il campionato italiano. La Juve ha rifiutato due offerte importanti, ma oggi è il giocatore più caro sul mercato mondiale". Un talento: "Ricardo Kishna dell'Ajax, attaccante completo e una valutazione abbordabile per le italiane. E' allo stesso livello di Pogba: fa gol, è un attaccante molto completo, ha talento e fisico". Balotelli: "Il suo futuro è in Premier League anche se per ora gli mancano i gol, non gli gira bene, ma è un momento che deve passare. Sta facendo il suo, adesso ha questo infortunio e speriamo di risolverlo. I giornalisti inglesi non devono far parte della sua vita. I rapporti con Conte sono buonissimi. Conte ha una linea che vale per tutti e ha detto che non è lì per cambiare Balotelli. Se Mario si comporta bene nel suo campionato, può essere un grande valore per la Nazionale, anche se si vogliono creare scandali anche quando non ci sono". La Champions: "Non 50-60 milioni a una o due squadre, aumentando così il dislivello, ma all'intero campionato che poi redistribuisce al suo interno fra le varie società per avere un torneo più equilibrato". E ovviamente servono gli stadi, magari con un aiuto dalla politica". |
Sempre più forti grazie al nuovo modulo, e possiamo ancora migliorare" Non gioca più, ma chissà quanta voglia ha di indossare nuovamente maglietta, pantaloncini e scarpe, la sua chioma bionda era ben visibile in campo, i suoi successi con la Juventus è storia recente. Da giocatore a consigliere di amministrazione, Pavel Nedved è entusiasta del nuovo modulo dei bianconeri, al termine di Lazio – Juventus ha il sorriso stampato sul volto, non nasconde la sua soddisfazione, il suo pensiero è riportato dal quotidiano Tuttosport. “Ragazzi, che spettacolo! Mi sono proprio divertito. E anche molto. Stiamo giocando davvero bene. E la cosa più bella è che posiamo crescere ancora. E pure molto. Dobbiamo farlo”. Concetti brevi, sintetici, ma chiari. L’analisi di Nedved continua. “Max sta facendo veramente un grande lavoro. Un lavoro eccezionale, sia dal punto di vista tattico, sia dal punto di vista psicologico. Il cambio di atteggiamento tattico rappresenta un’evoluzione intelligente di quanto si era fatto finora. Ed è vero che questa Juve sta diventando sempre più forte anche grazie al nuovo tipo di gioco che ha adottato. Sì, anche grazie al modulo rinnovato da Max, i giocatori possono continuare a migliorare. E’ ciò che sta accadendo. In questo modo c’è la possibilità di crescere anche in Europa, non solo in Italia. Abbiamo ampi margini di miglioramento. Ma a questo punto è decisivo fare bene mercoledì a Malmoe. Dobbiamo vincere”. E su quest’ultima frase è d’accordo non solo Nedved, ma tutta la Juventus. E’ il primo crocevia della stagione bianconera, un successo è fondamentale per Tevez e soci per il passaggio del girone. L’ultimo spunto è rivolto alla lotta scudetto, l’ex numero undici bianconero estende la bagarre anche a Napoli ed Inter. “La lotta scudetto non è ristretta soltanto a noi e alla Roma. Dobbiamo considerare anche il Napoli, ma pure l’Inter, adesso che c’è Roberto”. |
Il tecnico della Juve: «Era importante ripartire così dopo la sosta e la vittoria della Roma» © Foto Pegaso ROMA - Dopo la grande prestazione contro la Lazio, Massimiliano Allegri esalta la sua Juve: «Era importante ripartire bene dopo la sosta e vista la vittoria della Roma a Bergamo - dice ai microfoni di Sky Sport - Non era semplice. Abbiamo giocato con buone linee di passaggio, abbiamo sofferto solo nel finale di primo tempo, ma va dato un grande merito a tutti stasera. Abbiamo sempre interpretato le partite cercando di aggredire l'avversario nella propria metà campo». I SINGOLI - «Per Pogba partite come quella di questa sera dovrebbero essere la normalità, ha le qualità per migliorare e diventare il miglior centrocampista al mondo: questa è stata la migliore partita della stagione. Ottima anche la prova di Pirlo. Pereyra è molto bravo a ricevere palla, andare verso la porta e dare grande intensità. Deve migliorare il tiro, perché uno come lui deve fare almeno 6-7 gol a stagione». |
Paul Pogba fa registrare la sua miglior prestazione stagionale e incide come non mai quest'anno in una singola partita. Dopo la buona prestazione con l'Olympiacos, condita dal gol decisivo, arriva la sfida di Roma, con due reti, una traversa e tante belle giocate. Un Pogba intraprendente che esalta il pubblico bianconero e delizia quello biancoceleste, con una crescita costante all'interno della gara com 3 tiri in porta tutti nello specchio (2 gol e 1 traversa) e con ben 20 palloni recuperati che lo elevano ai migliori giocatori del match. Sorprende la maturità del francese sotto porta che ha due palloni decisivi e non li sbaglia, ma anche la classe del giocatore, capace di imporsi con un tiro a giro da lontano che scuote la trasversa. Classe, potenza, forza e precisione, Pogba ha tutto per poter diventare il migliore al mondo, anche l'età e' dalla sua parte. |
Massimiliano Allegri ha parlato a Mediaset Premium: "Era importante vincere e dare una risposta alla Roma, la Lazio era una buon squadra. Potevamo fare un gol in più nel primo tempo. I ragazzi sono stati molto bravi. La squadra ha gestito molto bene anche la fase difensiva. Sono entrato alla Juventus dal primo giorno, non potevo stravolgerla, l'abbiamo affrontata bene come stasera, ma volte basta un episodio per andare in difficoltà. Mercoledì e' una partita fondamentale per prepararsi all'ultima con l'Atletico per cercare di arrivare primi, ci proveremo e cercheremo di farlo. Per vincere il campionato non bastano ventotto punti, ne servono tanti, bisognava vincere e allungare,mi ragazzi hanno fatto bene il campionato e' lungo vincere a Roma con la Lazio non era semplice. Stasera nel primo tempo Llorente e' stato molto bravo anche quando c'era scontro fisico, non dobbiamo dare punti di riferimento ed essere bravi a muoverci, dobbiamo far si che le posizioni offensive siano così. Pogba penso abbia fatto la miglior partite, bene tecnicamente e con i tempi giusti, ha tutte le qualità per diventare il migliore al mondo, penso che le partite come oggi debbano diventare la normalità, deve crescere ha tutte le qualità per farlo e deve volerlo". |
Carlitos Tevez ha parlato a fine gara: "Abbiamo giocato un bel calcio e sono molto felice. Si abbiamo un buon equilibrio,dopo la sosta con il Sassuolo non abbiamo giocato bene, in questa abbiamo cercato di entrare subito nella partita. L'anno scorso si diceva lo stesso che ero in forma, quest'anno sto ancora meglio. Ci vuole una grande partita mercoledì, dobbiamo entrare bene in campo e dimostrare di essere forti". |
Per la trasferta di Roma, Allegri si presenta con Bonucci e Chiellini al centro con esterni Lichtsteiner e Padoin. Attacco Tevez- Llorente e centrocampo Pereyra, Pirlo, Marchisio e Pogba. POGBOOM! Al minuto ventiquattro grande palla di Tevez per Pogba che freddo gela l'Olimpico con una bella conclusione solo davanti a Marchetti. Ci prova anche Candreva, ma Buffon para in due tempi. Nella ripresa ancora JUVE sorniona che raddoppia al minuto cinquantaquattro con un gran contropiede con Marchisio che fugge alla grande e serve a Tevez che raddoppia con freddezza da campione. I bianconeri devono stare attenti ai contropiede della Lazio, ma tengono il campo. Entra Morata per Llorente. Al minuto sessantaquattro ancora Juve con Pogba che sfrutta un bel pallone di Pereyra dopo magia di Pirlo e fredda Marchetti. Damato espelle Padoin per secondo giallo con l'esterno che ferma l'azione biancazzurra. La Juventus anche in dieci fa bene con Mattiello che costringe Marchetti al miracolo. |
A Vinovo il presidente bianconero ha annunciato i rinnovi di capitano e vice © LaPresse VINOVO - Orgoglioso e soddisfatto, il presidente Agnelli. "Oggi per me, per la Juventus, è una giornata importante. Capitano e vice-capitano annunciano il rinnovo. I loro numeri - stagioni, presenze, successi - danno l'idea di ciò che significano Gigi e Giorgio per la Juventus. Loro rappresentano la memoria storica del recente passato: erano in paradiso, sono scesi all'inferno, ma hanno riportato la Juve di nuovo in paradiso. Sono due portatori dei valori della Juve: impersonificano la juventinità, la cultura del lavoro e del non mollare mai. Loro sanno che qui conta la ricerca costante di un unico risultato: la vittoria". LEADERSHIP - "Il periodo più simbolico del loro carisma fu quello dei primi 6 mesi del campionato 2012-13, quando la Juve ha giocato senza allenatore in panchina. Gigi con le sue parole è sempre stato un punto fermo negli spogliatoi. Giorgio era la trasposizione di grinta e abnegazione". GRANDE GIGI! - "Su Gigi non posso che ripetere ciò che dissi a margine del suo passato rinnovo di contratto: l'uomo, prima ancora del calciatore, è leale, onesto, trasparente. Non si trattava di parole di circostanza allora, non è così oggi. Confermo che secondo me merita il pallone d'oro. Eppure la cronaca ci porta a parlare di Neuer… Troverei curioso che lo vincesse lui visto che non lo ha mai vinto Buffon". GRANDE GIORGIO! - "Giorgio invece è l'esempio del fatto che l'abnegazione paga sempre. Lui è un esempio non solo per i giovani calciatori, ma per tutti i ragazzi che vogliono aver successo nella vita: se uno ha impegno e costanza, nella vita riesce". SOGNI E REALTA' - "Io ho il privilegio di mettere la mia professionalità al servizio dei miei sentimenti. Ciò che presentiamo oggi non è un riconoscimento alla carriera, loro hanno ancora tanta fame. E' stata l'analisi dei giocatori a farci dire che dobbiamo puntare su di loro per perseguirei prossimi obiettivi. Con Giorgio e Gigi condivido anche i sogni, e per tramutarli in realtà occorre coerenza. Loro ce l'hanno". OBIETTIVO CHAMPIONS - "Se fosse per me vorrei vincerla già quest'anno, io non ho tutta questa voglia di aspettare… Ma bisogna sempre fare il solito discorso. La Juve ambisce a vincere ogni competizione alla quale partecipa. Ma siamo consapevoli che non siamo gli unici a volerlo. Diciamo che stiamo facendo dei passi avanti importanti per competere con altre società in termini di capacità di porre la Champions come obiettivo. Il Real cercava la "decima", ha impiegato 10 anni per conquistarla. Questo indica la difficoltà… Ma oggi la Juventus come potenzialità è tra le prime 8 d'Europa: personalità, capacità di saper vincere, trofei conquistato, potenziali palloni d'oro. Per me, per tutti, il sogno è di essere la prima". IL RAPPORTO CON LA NAZIONALE - "Il rapporto tra club e Nazionale italiana è perfetto, è sempre lo stesso. Ed è uguale a quello che abbiamo con le altre Nazionali. Ci son delle date ufficializzate dalla Fifa, dunque…". LA FERRARI - "Marchionne e la nuova leadership avranno ben definito il percorso da attuare per riportare la Ferrari in cima al mondo. Ma credo che non si possa partire che dal 2016, immagino che il 2015 sia un po' compromesso in partenza". |
Futuro Pogba e Vidal? Dipende da loro. De Sanctis? Rispondiamo sul campo" Beppe Marotta ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport. Ecco le considerazioni del direttore generale bianconero:
"IN CHAMPIONS TRA LE PRIME OTTO" - "La Juventus che torna a vincere la Champions è solo utopia? No, ma il problema è che tranne qualche eccezione, come l’Atletico Madrid, la regola è che ai primi posti arrivano fatturati molto più grandi del nostro. E il Bayern di oggi, per me è semplicemente imbattibile. Noi vogliamo posizionarci stabilmente fra i primi 8 club europei. Per noi per ora conta questo. Poi conta anche la fortuna". "INVESTIMENTI MA SENZA FOLLIE" - "Arriverà un altro Tevez? L’obiettivo è aumentare i ricavi, dunque possiamo certamente considerare la possibilità di fare investimenti, ma senza follie. Già oggi stiamo lavorando per il futuro". "NO ALLO UNITED PER VIDAL" - Offerta United per Vidal? Non abbiamo voluto dare il cileno allo United, punto. Poi con l’agente Fernando Felicevich i rapporti sono buoni. Lui diverso da Raiola? Diciamo che ha un approccio un po’ differente, cura i suoi assistiti anche a livello umano. Quanto vale il cileno in questo momento? Dipende sempre dai compratori e dal momento". "BRAVO PARATICI" - "Altri Pogba o Coman in giro? Fabio Paratici è molto bravo nel monitorare costantemente il mercato. Grazie anche al lavoro di Federico Cherubini e Claudio Chiellini, riusciamo a mantenere i rapporti con i giocatori e le varie società". "GIOVINCO DEVE DIRCI COSA VUOLE FARE" - "Come procedono le trattative con gli agenti di Giovinco? Abbiamo avuto dei contatti per stabilire se ci siano le premesse per rinnovare alle nostre condizioni. Se ce la facciamo bene, altrimenti... Giovinco deve dirci cosa vuole fare. Dal Torino non abbiamo avuto richieste, neanche in estate. (sorride)".
"GARCIA? NON MI SAREI SBILANCIATO SULLO SCUDETTO" - "Garcia ha detto che vincerà lo Scudetto? Non mi sarei sbilanciato perché la certezza non ce l’ho. Neanche a marzo, mi sbilancerei... Ho però la consapevolezza del fatto che la Juve è più forte dell’anno scorso». |
Post n°7531 pubblicato il 14 Novembre 2014 da nadir63l
Il presidente nerazzurro parla di scelta difficile presa di comune accordo con tutto il management e ringrazia Walter Mazzarri |
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di E. Loffredo
«Quando parla il capitano...» , quante volte è stato ripetuto dopo le allusive e poco sportive dichiarazioni di Totti nel post partita di Juve-Roma? Allenatore e compagni di squadra si erano allineati (e con loro ovviamente i tifosi). Molti altri avevano preferito glissare tanto era imbarazzante dover partecipare al Totti-pensiero. Il capitano giallorosso nelle settimane successive ha ricevuto qualche critica, quella della madre di Ciro Esposito è stata forse la più esplicita «Totti ha sbagliato ad inasprire gli animi con certe frasi, aizza i tifosi dal coltello e dalla pistola facile in un momento in cui c’è già tanta tensione». Soprattutto però era stato il presidentte giallorosso a sconfessare il proprio giocatore e l'allenatore. Con quel «diamoci una calmata» Pallotta si era dissociato dal modo di fare cultura sportiva da parte dei due. Anche qualche media amico e le radio romane non avevano potuto fare a meno di evidenziare la distanza d'atteggiamento. Franco Melli consapevole dell'impopolarità che stava riscuotendo l'invito di Pallotta aveva detto «I romanisti sono avvelenati per il comunicato di Pallotta, o rappresenti la città nel migliore dei modi o stai zitto». Per la prima volta da venti anni Totti non dettava più legge al di fuori dello spogliatoio? Un fatto quasi epocale. Domenica durante Roma-Torino il pupone è stato sostituito a un quarto d'ora dalla fine e si è manifestato quello che forse è un primo scollamento tra lui e l'allenatore. Il dieci giallorosso ha infatti assunto un atteggiamento di aperta contestazione verso Garcia che si affannava a complimentarlo. Totti ha scostato l'allenatore ed è filato negli spogliatoi senza fermarsi in panchina. Il tecnico ha cercato di minimizzare «Negli spogliatoi ci siamo parlati, è tutto normale. Non voleva uscire perché voleva segnare», ma lo strappo era parso evidente. Ma una stampa più amica del giocatore che del tecnico faceva notare che su «otto partite giocate da titolare, otto le volte che Garcia lo ha richiamato in panchina. Mai una parola fuori posto, mai un gesto eclatante verso il suo allenatore "colpevole" di non avergli fatto finire la partita... Totti stavolta non l'ha capita e né accettata perché ha creduto che non ci fosse bisogno di quella sostituzione, che non c'era nessuna necessità di preservarlo. In vista di cosa poi? C'è la sosta per le Nazionali, il campionato si ferma. E non solo: Francesco, alla ripresa, a Bergamo nemmeno potrà giocare perché squalificato» (il Messaggero) Saranno i risultati non entusiasmanti di questo ultimo periodo, sarà la sofferenza di Totti nel non accettare che gli anni passano e che per forza di cose il suo peso specifico in campo è minore che in passato (politicamente ne ha ancora molto), sarà forse che all'orizzonte ci affacciano scenari diversi da quelli immaginati, ma è evidente che nella squadra giallorossa serpeggiano malumori che possono minare l'ambiente. A Roma si aspettavano altro, per questo forse sono nervosi. |
La Juventus sfida il Parma per mantenere la vetta. Massimiliano Allegri sceglie il modulo con la difesa a quattro con l'inserimento di Padoin in corsia sinistra e Romulo a centrocampo, Pereyra fa il trequartista. Donadoni pone Ghezzal a supporto di Cassano e propone i suoi con una maglia verde color terreno di gioco. Il Parma parte attento con un pressing attento, prima azione di rilievo al settimo con bella azione di Lichtsteiner e girata in mezza rovesciata di Pereyra a lato. LA SBLOCCA LLORENTE - la Juventus passa al minuto venticinque, la Juventus tenta l'ennesimo tiro da fuori, Mirante respinge male su Pogba e Llorente insacca da bomber di razza. Poco dopo azione anche per il Parma con Buffon che respinge una bella conclusione di Mauri. LICHTSTEINER SEGNA SEMPRE AL PARMA - ancora una volta Lichtsteiner segna al Parma, senza Pirlo in regia questa volta l'esterno fa tutto da solo e trova un grande tiro da fuori area.
TEVEZ SHOW - al quarantanovesimo va in onda il Tevez show. Grandissima azione dell'Apache che parte a centrocampo resistendo a un primo intervento salta in velocità due uomini e poi fredda il portiere con un colpo da biliardo. Standing ovation. Donadoni toglie Mauri ed inserisce Mariga. Entra anche Mattiello per gli ultimi dieci minuti di gioco e l'esordio in serie A. Pogba va poi vicino alla settima rete, il francese sotto porta mette a lato. Positivissimo, comunque l'impatto di Coman, veramente interessante. La Juventus non vuole terminare la gara e non si ferma, arriva, quindi un bellissimo gol di Morata, al volo su cross di Lichtsteiner, spettacolo allo Stadium, dispiace per il Parma, ma oggi la Juventus e' troppo per i Ducali, vittoria che entrerà nella storia, mai successo alla Juventus di vincere in modo così largo negli ultimi anni. Ora tutti in nazionale, sperando di ritrovare dopo la sosta questa Juventus. Un blu dipinto di blu con la maglia di oggi che rivedremo con la nazionale la prossima settimana. |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14