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© foto di Federico Gaetano

Si riaprono le speranze di vedere l’Italia Under 21 ai prossimi Europei di categoria. Gli azzurrini battono, infatti, l’Ungheria per due reti a zero e tornano prepotentemente in corsa. Ad aprire le marcature è il romanista Okaka  con un goal al venticinquesimo del primo tempo. Nel secondo tempo è lo juventino Marrone a chiudere definitivamente i conti, con una splendida rete di sinistro al limite dell’area, dove Gulacsi non può farci nulla. Da segnalare le ottime prove di Schelotto e Balotelli, con quest’ultimo che si intende a meraviglia con Okaka, dando vita a buone combinazioni offensive.

© foto di Giacomo Morini

Nel corso di un'intervista concessa all'emittente toscana Radio Blu, Aldo Agroppi, ex allenatore viola e anti-juventino dichiarato, ha ricordato un Fiorentina-Juve del passato ed ha attaccato duramente il vicedirettore generale della Juventus Roberto Bettega. Ecco le sue dichiarazioni riprese dal sito violanews.com: "Le gare con la Juve si preparano da sole e nel 1985/86 lo facemmo al meglio. In quelle gare l'allenatore più sta zitto e meglio è, per non rischiare di caricare troppo i giocatori e l'ambiente. Quel 6 Aprile 1986 ci furono due bei gol di Passarella e Berti. Io arrivai a Firenze quell'anno come esordiente: avevo allenato solo in B e al primo anno di A battere la Juventus fu una gioia immensa; al gol di Berti mi lasciai andare", ha raccontato Agroppi. 
Quindi il suo personalissimo pensiero su Bobby gol: "Bettega era un giocatore antipatico, falloso, era uno snob, insopportabile come tutti gli juventini e con il crescere non è che sia migliorato", ha aggiunto l'ex allenatore della Fiorentina.
Bettega non ha certo bisogno di essere difeso da noi, ma come dimostra anche questa intervista, se c'è uno che "non è migliorato", questo è proprio l'"insopportabile" Aldo Agroppi.

© foto di Tommaso Loreto

Tuttomercatoweb ha contattato Claudio Gentile, per parlare di tutti i temi più scottanti e d'attualità riguardanti il nostro calcio e la Nazionale azzurra. Ecco un breve estratto di quanto potrete leggere a partire da mezzanotte nel consueto appuntamento con la rubrica "A tu per tu".

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Balotelli e la Nazionale?
"Le parole di Lippi giuste o no, lasciano tutto in mano a Balotelli che ha tre mesi davanti per convincere il tecnico, dimostrandogli di meritarsi la convocazione. E' lui l'artefice di se' stesso".

Lippi ha detto che deve crescere, in questa maniera ne condanna il comportamento?
"Deve dimostrare di crescere e migliorare; dipende solo da lui, anche se il fattore caratteriale è a mio parere secondario, quello tecnico è il principale. Tuttavia Lippi da' molta importanza anche al comportamento, come si è visto anche nel caso di Cassano.
Io reputo importante il fattore caratteriale, ma lo si può gestire".

Quanto è stato vicino alla Juve?
"Sono stato vicino parecchio, ma poi si fanno delle scelte che vanno accettate... purtroppo va in panchina uno solo e non tre".

E' rimasta aperta qualche porta per quanto riguarda il futuro?
"Io ero stato contattato solo per questo periodo. Credo sia un discorso ormai chiuso