LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 16/03/2010
Deduzioni derivanti Terza audizione a Napoli del tenente colonnello dei Carabinieri che indagò sul calcio-scandalo del 2006: dopo l'esame dei pm, comincia il fuoco di fila degli avvocati difensori. E tra le spiegazioni dell'ufficiale anche molte imprecisioni. Pairetto sbotta: «Era la partita decisiva e non sanno chi era in griglia... Paparesta non fu punito dopo gli errori di Reggina-Juve, Racalbuto è stato fermato nove turni per Roma-Juve dove a sbagliare fu il guardalinee!» NAPOLI, 16 marzo - Ah, se l’avessero saputo i giudici sportivi di Calciopoli... Il grande setacciatore di Calciopoli, il tenente colonnelo Attilio Auricchio, cade su Milan-Juve, su quella che nell’anno del Signore del Calcio 2004-2005 e per Calciopoli stessa è la Madre di tutte le Partite, la sfida che decide - con un faccia a faccia da Ok Corral -, giudice imparziale come testimonieranno le immagini Collina, certo non un arbitro moggiano e amico come detto più volte di Meani. Non conosceva la griglia della Partitissima, lo ammette in aula dopo 16 ore di audizione dei pm e le prima tre ore di audizione degli avvocati difensori. L’avvocato di Pairetto, poi protagonista di un’accorato atto d’accusa agli inquirenti per le palesi imperfezioni dell’indagine e di alcuni dei presupposti di reato che non passano al vaglio dei fatti accaduti realmente incalza Auricchio. «Non abbiamo mai pensato di interrogare i notai che presenziavano ai sorteggi, mai avevano annotato nei documenti ufficiali nulla sulle imperfezioni delle palline e sui colpi di tosse. Non risultavano anomalie ai notai (e i Carabinieri non erano curiosi di chiedere alcunché ai notai stessi, pubblici ufficiali, ndr)». «La griglia di Milan-Juve?», gli chiede l’avvocato di Pairetto, Sena. «Arbitro Collina, poi Farneti e Mitro, quarto uomo Preschern». «No, scusi - ribatte Sena - quella è la quaterna: la griglia?» «No, non la so». In aula c’è anche Pairetto, Bergamo ha lasciato l’aula da pochi minuti. L’ex designatore di Nichelino sbotta: «Pazzesco: è la partita chiave di quella stagione maledetta e tu non sai neanche la griglia!» L’avvocato Sena incalza: «Ma come, era la partita che decideva il campionato...» Auricchio: «Noi non avevamo attenzionato le partite a seconda della loro importanza. Ci basavamo sulle intercettazioni. Poi per noi la designazione di Collina (in realtà sorteggiato a furor di popolo tra Paparesta e Trefoloni, molte volte accusati di aver commesso errori pro Milan, ndr) era una garanzia». Auricchio poi conferma: «Non abbiamo verificato se ci fossero in griglia arbitri favorevoli a Moggi, non ritenevamo che contasse per quella gara». A dire il vero non ritennero neanche di controllare se gli arbitri che sbagliavano pro o contro Juve andassero davvero incontro a sanzioni disciplinari interne: chiarisce Pairetto. «E’ falso dire che Paparesta, dopo gli errori in Reggina-Juve a danno dei bianconeri sia stato sospeso: ha arbitrato in B sette giorni dopo e avuto Torino-Inter al turno successivo. Racalbuto che ha subìto i due errori di un suo assistente (Pisacreta, attuale vice di Nicchi all’Aia, ndr) dopo Roma-Juve a causa di due errori pro Juve ha rivisto la serie A dopo 9 turni, due mesi e mezzo a casa!» TUTTOSPORT NO - Altra primizia: alcune parti descrittive dei match divenuti capi d’imputazione venivano descritti attraverso le cronache di giornali sportivi. «Abbiamo riportato articoli e tabellini di Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport. Tuttosport? No, Tuttosport non lo abbiamo preso...». Chissà perché? |
«Juve, Vinovo ora è sotto esame» Zaccheroni: «Alcuni specialisti stanno studiando i nostri campi. Ogni volta che scelgo la formazione il giorno prima, poi devo correggerla. La tensione favorisce le ricadute. Ma so che centreremo gli obiettivi» TORINO, 16 marzo - Una rapida analisi della situazione, nel chiuso dello spogliatoio di Vinovo. Sotto accusa l’improvviso calo di attenzione che ha azzerato il vantaggio sul Siena e, insieme, tutti gli ultimi progressi della Juve di Zac. Un evento talmente inspiegabile che il tecnico ha ritenuto opportuno liquidarlo in pochi minuti. «Meglio metterci una pietra sopra», aveva già spiegato Alberto Zaccheroni ospite di Controcampo, la sera prima. Anche perché davanti al tecnico, ieri mattina, c’erano giocatori disorientati, quasi sotto choc. «Quando nessun giocatore riesce ad avvicinare gli standard di rendimento, significa che è stata una giornata nera per tutti, da accantonare in fretta. Ora si riparte. La Juve dei primi dieci minuti contro il Siena è stata spettacolare». INFORTUNI - Quindici minuti di confronto e via. Insistendo sul concetto della mentalità. Dopo la caduta interna con il Palermo il faccia a faccia era stato più aspro: ogni giocatore era stato messo davanti alle proprie responsabilità, il tecnico non aveva apprezzato certi atteggiamenti in campo. Con il Siena, invece, non ci sono giustificazioni plausibili a cui appellarsi. A parte il solito discorso degli infortuni a raffica. «Sono alla Juve da un mese e mezzo - ha detto Zaccheroni - e ogni volta che faccio la formazione, devo correggerla alla luce di qualche infortunio. Sono il meno indicato per stabilire le cause di questa situazione che va avanti da troppo tempo, da due anni. La stiamo affrontando con lo staff e so anche che, a Vinovo, sui campi, sono al lavoro degli specialisti. Non penso che sia colpa dell’umidità. Ricordo che, all’Inter, si diceva la stessa cosa di Appiano Gentile. Non vedo una causa costante. Poi è chiaro che, quando le cose non vanno, l’eccessiva tensione non fa che favorire l’incidenza degli infortuni». DIALOGO - Zac, a Vinovo, è stato visto accompagnare sul vialetto d’ingresso verso gli spogliatoi prima De Ceglie e poi Camoranesi. Il colloquio con i singoli procede. Un tecnico maturo era ciò di cui una Juve un po’ inesperta (e convinta di non esserlo) aveva bisogno in una fase tanto delicata della stagione. A fronte dei buoni risultati, Siena a parte, Zaccheroni è entrato suo malgrado nel totoallenatore per la prossima stragione. Senza scomporsi: «Penso di saper convivere con certe voci, ho un’esperienza sufficiente per questo. I giornali li capisco, devono vendere molte copie. E’ un problema che non mi tocca minimamente. I miei patti sono stati chiari fin dall’inizio con la società, ancora prima di affrontare l’argomento contratto, io e la società ci siamo subito trovati d’accordo sulla scadenza di giugno. E a fine giugno vedremo... ». C’è un’opzione da valutare. «La società mi ha chiesto un’opzione sulla prossima stagione - conferma Zac - e io ho risposto: volentieri. Ma non c’è stato il tempo materiale per definire i dettagli, ci sono stati subito partite e allenamenti. Poi dal club mi è stata nuovamente avanzata questa proposta la settimana scorsa. Ne parleremo. Mi trovo in una posizione di massima serenità. So qual è il mio compito e vado avanti». |
COINCIDENZE ? massimo pavan tuttojuve.com © foto di Filippo Gabutti Anche quest'anno la Juventus si ritrova nel momento cruciale della stagione ad avere mezza squadra fuori per infortunio. La situazione che si presentera' giovedi' al Craven Cottage e' al di fuori di ogni piu' pessimistica previsione. Non ci vorra' del male Chimenti, ma francamente avere un terzo portiere cosi' e' quanto meno rischioso. Non tanto per le sue capacita', che tra i pali rimangono buone, quanto per reattivita' e prontezza nelle uscite e sui tiri. Averlo in porta contro Fulham, Sampdoria e Napoli non so a quanti tifosi bianconeri possa dare affidabilita'. Una difesa come quella di giovedi' e' veramente quasi improponibile. Sappiamo tutti quanto Zebina abbia difficolta' a fare il centrale. Il Grygera di questi tempi si commenta da solo e Cannavaro non so se possa fare tre partite in una settimana. Io non scarterei totalmente l'ipotesi Poulsen centrale... |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14