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Messaggi del 24/03/2010

milan ko...

Post n°1610 pubblicato il 24 Marzo 2010 da nadir63l
 

Serie A, i risultati della 30ma giornata
Questi tutti i risultati della 30ma giornata del campionato di serie A, stasera all'ultimo turno infrasettimanale della stagione 2009/2010. Ricordiamo che Napoli-Juventus si giocherà domani sera.

Atalanta-Cagliari 3-1

Bari-Sampdoria 2-1

Bologna-AS Roma 0-2

Catania-Fiorentina 1-0

Genoa-Palermo 2-2

Inter-Livorno 3-0

Lazio-Siena 2-0

Parma-AC Milan 1-0

Udinese-Chievo 0-0

 
 
 

La Juve agli Juventini! GLMDJ..

Post n°1609 pubblicato il 24 Marzo 2010 da nadir63l
 

La Juve agli Juventini!

Domenica 28 marzo, in occasione della partita Juventus–Atalanta, tutti i gruppi ultras della Curva Sud e della Curva Nord diserteranno lo stadio, come forma di protesta verso l’azionista di maggioranza, la dirigenza e la squadra.

Ancora una volta, Giulemanidallajuve è pronta a dare il pieno appoggio a coloro che protesteranno in maniera civile ma ferma contro i colpevoli dello stato disastroso in cui versa attualmente la squadra bianconera.

Fin dall’estate 2006, la nostra Associazione ha stigmatizzato il comportamento riprovevole di un azionista di maggioranza complice del declino a cui stiamo assistendo in questa stagione calcistica. Un azionista di maggioranza che non ha voluto in alcun modo difendere il blasone e la storia del nostro sodalizio. Un azionista di maggioranza che ha abbandonato senza ritegno dirigenti capaci di vincere tutto senza alcun esborso economico. Un azionista di maggioranza che ha portato ai vertici societari personaggi incapaci, che hanno miseramente fallito sotto il profilo legale, economico e sportivo.

Oggi stiamo raccogliendo i frutti di quanto fu seminato quattro anni addietro: azionista di maggioranza e dirigenza non hanno più alibi!
Il popolo juventino ha vissuto, a causa di un azionista di riferimento menefreghista ed una dirigenza incompetente, quattro anni infernali. Ora pretendiamo che la società venga guidata da persone che abbiano a cuore la causa bianconera e che siano dotate delle capacità tecniche necessarie a riportarla ai vertici.

Per questo, diventa sempre più necessario dare un segnale forte: la Juve torni in mano a chi la ama veramente! Domenica 28 marzo, dimostriamo il nostro amore per la Juve: per una volta, non ascoltiamo la voce del nostro cuore, ma quella del nostro cervello e rimaniamo a casa.
Non andiamo allo stadio! Il silenzio assordante degli spalti non potrà restare a lungo inascoltato.

Il popolo juventino è storicamente diviso in mille sfaccettature e peculiarità. Per una volta, uniamoci in un coro comune: LA JUVE AGLI JUVENTINI!

 
 
 

ma a firenze voi politici non avete meglio da fare?

Post n°1608 pubblicato il 24 Marzo 2010 da nadir63l
 

Firenze, consiglieri Pdl: "Vietare vendita maglie Juve in città"
Fonte: Asca

Vietare la vendita di magliette della Juventus nei mercati cittadini di Firenze: per garantire ''la fiorentinita''' ma anche per ''motivi di ordine pubblico''.

E' quanto prevede un ordine del giorno (chiaramente una 'provocazione') presentato oggi al Consiglio comunale di Firenze dai consiglieri di opposizione del Pdl Francesco Torselli, Mario Tenerani e Jacopo Cellai.

Torselli ha spiegato che era stato ''proprio il sindaco Matteo Renzi, qui in aula, a sottolineare che per recuperare la fiorentinita' non era bello vedere in vendita, sulle bancarelle del mercato di San Lorenzo, oggetti che con la fiorentinita' non hanno nulla a che vedere e la nostra proposta va in questa direzione''. Del resto, ha ricordato, ''Firenze ha una passione immensa per la Fiorentina e ha una non passione viscerale per la Juventus''.

Inoltre, ha sottolineato Torselli, ''Firenze e' una citta' civilissima pero' - ha aggiunto - se per caso, proprio nel giorno in cui si gioca Fiorentina-Juventus, arriva qui in gita un gruppo di ragazzi che dopo aver acquistato le magliette della Juve va a dormire magari in qualche albergo vicino allo stadio, ci chiediamo: cosa puo' succedere'?''.

L'ordine del giorno dei consiglieri PdL (che non necessariamente sara' votato oggi) pero', e' destinato a essere bocciato al momento del voto.

 
 
 

"Domenica curve vuote"

Post n°1607 pubblicato il 24 Marzo 2010 da nadir63l
 

Tifosi contro proprietà, dirigenza e squadra: "Domenica curve vuote"
redazionetuttojuve
© foto di Giacomo Morini

Nuova iniziativa di protesta promossa dalla tifoseria organizzata della Juventus, che in aperta contestazione contro "proprietà, dirigenza e squadra" hanno deciso di disertare lo stadio in occasione della gara contro l'Atalanta, in programma domenica prossima all'Olimpico di Torino. Lo rendono noto attraverso un comunicato i Drughi ed i Viking: "Domenica 28 marzo in occasione della gara Juventus-Atalanta tutti gruppi ultras della Curva Sud e della Curva Nord diserteranno lo stadio come forma di protesta verso proprietà, dirigenza e squadra - si legge nella nota pubblicata sui siti ufficiali dei due gruppi ultras più rappresentativi della tifoseria bianconera -. Siamo tutti definitivamente stufi di questa dirigenza arrogante, presuntuosa, incompetente e buona solo a far parole, non ne possiamo piu' di questa squadra per gran parte formata da gente indegna di indossare la nostra gloriosa Maglia, che non rispetta ed onora i Nostri colori e si permette di insultare chi da sempre li sostiene. Il vero patrimonio della Juve sono i suoi tifosi, vogliamo piu' rispetto, questa dirigenza e questa squadra non meritano altro che uno stadio completamente vuoto - aggiungono i promotori dell'iniziativa, che chiedono la collaborazione degli altri settori -. Per la buona riuscita dell'iniziativa e' auspicabile l'apporto di tutti i tifosi, la nostra sara' una protesta pacifica non costringeremo quindi nessuno a stare fuori dallo stadio, ognuno sara' libero di prendere la decisione che piu' riterra' opportuna ma invitiamo i tifosi di qualsiasi settore a non entrare ad assistere alla partita e ad unirsi a noi durante tutti i 90 minuti per manifestare tutti insieme il nostro dissenso verso chi ci sta facendo vivere uno dei momenti piu' bassi della nostra gloriosa storia. E’ arrivato il momento di cambiare pagina e tornare ad essere quello che siamo sempre stati, mandiamo a casa chi ci ha ridotti così e dimostriamo al mondo che, oggi più che mai, LA JUVE SIAMO SOLO NOI!!".

 
 
 

Juve, Zaccheroni: «Esorcizziamo l'effetto sconfitta»

Post n°1606 pubblicato il 24 Marzo 2010 da nadir63l
 

Juve, Zaccheroni: «Esorcizziamo l'effetto sconfitta»

 
 
«Non possiamo essere al top fisicamente, ma dobbiamo stare bene psicologicamente. La squadra deve avere tensione positiva e giocherà senza paura al San Paolo. Sissoko torna? Io di certo non lo spingerò a tornare»
VINOVO, 24 marzo - «Il Napoli? Costruisce la sua classifica soprattutto sul San Paolo e sui loro valori. Se le cose vanno bene al San Paolo giochi con uno in più, e dopo il risultato di Milano sicuramente avranno il sostegno dei loro tifosi. Ma la Juve è abituata ad affrontare queste situazioni. Sono quelle partite dove gli avversari hanno poco da perdere. Se sbagli contro la Juve non arriva nessun commento. La Juve cosa ha da perdere? Ha da perdere tre punti se non li fa. Tre punti per irrobustire la propria classifica. I punti prima li facciamo e meglio è». La Juve al San Paolo «senza paura» per esorcizzare «l'effetto sconfitta». E' l'indicazione di Alberto Zaccheroni alla vigilia della trasferta contro il Napoli.

EFFETTO SCONFITTA - Reduce dal ko contro la Sampdoria, la Juve è attesa a un pronto riscatto e Zaccheroni si preoccupa soprattutto della reazione emotiva della sua squadra. «Deprimersi in caso si sconfitta? Il rischio c'è sempre, ma non bisogna mai partire già battuti -spiega il tecnico bianconero-. Bisogna convivere col rischio, in tutte le partite. A noi serve cercare di mantenere una classifica che ci consenta di potercela giocare alla pari con le altre confidando in testa e gambe. Le gambe non possono essere al top, però dalla settimana prossima avremo più giorni per lavorare e per cercare di mettere dentro un po' di carburante. Quello che mi preme è l'aspetto psicologico, l'unico aspetto che ci può frenare. Dobbiamo essere bravi a convivere con l'effetto sconfitta. Non siamo stati fortunati con gli episodi. Io mi preoccupo della reazione dopo la sconfitta, perché il campo non ci può frenare. Noi dobbiamo essere bravi a dividere l'aspetto del risultato e l'aspetto di quanto fatto in campo».

INFORTUNATI - La Juve, però, deve convivere anche con l'emergenza infortuni. Per Napoli restano in dubbio, tra gli altri, Del Piero e Iaquinta, mentre non è certo il rientro di Sissoko, volato a Parigi per un grave lutto che ha colpito la famiglia della moglie. «Situazione infortunati? -commenta Zaccheroni - Questa mattina non ho avuto il tempo di parlare con tutti. Alcuni ieri avevano dei problemi. Di Sissoko sapete, non è un infortunio ma qualcosa di più importante. Per quanto riguarda Iaquinta valuteremo oggi, così come per Del Piero e Manninger. Per Buffon l'orientamento è di aspettare ancora un po'. Amauri è a disposizione». «Sissoko torna? -aggiunge- In queste situazioni è difficile, io non lo spingo di sicuro. Il ragazzo deve sentirsela, ma in questi casi è difficile essere sereni».

RITIRO - Sulla decisione del ritiro dopo la sconfitta con la Samp, Zaccheroni spiega: «Questo è un momento molto delicato che fino a dieci giorni fa non ci aspettavamo, o meglio, speravo non arrivasse. Purtroppo c'è stato un calo di prestazione e insieme abbiamo deciso di fare un ulteriore sforzo per concentrarci sugli obiettivi. Per quanto riguarda i chiarimenti quelli li facciamo ogni giorno, io parlo sempre con la squadra. Stiamo facendo il possibile per portare avanti gli obiettivi che abbiamo. Conosciamo il nostro valore e andiamo avanti».

SFORTUNA - Zaccheroni torna poi sul ko di Marassi, e difende la prestazione della sua squadra: «Alla squadra domenica scorsa sull'impegno e sulla determinazione non ho nulla da rimproverare. Poi ci sono gli episodi che possono cambiare il risultato, e con la Samp hanno deciso gli episodi. Non abbiamo subito l'iniziativa avversaria. Abbiamo rischiato qualcosa, ma per il resto non abbiamo corso grandissimi rischi contro una squadra che, a detta di tutti, è tra le più in forma. Io questa grande differenza non l'ho vista. Io devo ripartire da quello che abbiamo fatto di buono e di meno buono, non dal risultato». «La brillantezza non la può avere quasi nessuno, hanno giocato sempre gli stessi o chi è rientrato dagli infortuni. Ma non stiamo così male. Io domani sera mi aspetto di stare bene in partita», conclude il tecnico.

 
 
 

Calciopoli, introvabili le telefonate di Moratti a Bergamo...

Post n°1605 pubblicato il 24 Marzo 2010 da nadir63l
 

Calciopoli, introvabili le telefonate di Moratti a Bergamo
Quelle telefonate di cui si parla nell’infor­mativa dei carabinieri del 19 aprile 2005 non si trovano da nessuna parte. Ne parlano tra loro i plurintercettati Berga­mo e Maria Grazia Fazi, ma non si trovano trascrizioni e sonoro

NAPOLI, 24 marzo - Dal controesame di Attilio Auricchio, co­sì come dal dibattito vivace tra difesa e pm che obiettano, s’op­pongono, parlottano col teste durante le pause dell’udienza, al­cune perle significative. Come questa che fa chiarezza, anzi no su una delle domande ricorrenti di Moggie Bergamosui con­tatti con Facchetti del designatore, amico del presidente in­terista scomparso. Quelle telefonate di cui si parla nell’infor­mativa dei carabinieri del 19 aprile 2005 non si trovano da nessuna parte. Ne parlano tra loro i plurintercettati Berga­mo e Maria Grazia Fazi, ma non si trova trascrizioni e sonoro.

Avv. Prioreschi (difesa Moggi): «Colonnello Auricchio, le ci­to un’intercettazione del 5 gennaio 2005, ore 14.30, tra Maria Grazia Fazi e Bergamo, dove il designatore riferisce telefona­te di Moratti e di una cena che aveva organizzato con Facchet­ti perché si lamentavano degli arbitri quelli dell’Inter, poi di un’altra telefonata del 29 marzo 2005 in cui Bergamo riferi­sce di colloqui con Moratti. Ora, noi abbiamo cercato queste interlocuzioni tra Bergamo e Moratti, ma non le abbiamo tro­vate. Lei, tenente colonnello Auricchio, sa spiegare perché que­ste telefonate non ci sono, visto che i telefoni di Bergamo era­no intercettati?»

Ten. Col. Auricchio: «Non so dare spiegazioni».

Pm Narducci: «E’ l’avvocato che lo dice, ma non può dimo­strare nulla».

Avv. Prioreschi: «Dottor Narducci, lei ha messo sotto inter­cettazione tutti i telefoni di Bergamo».

Pm Narducci: «Qualcosa sarà sfuggita, magari non tutti i te­lefoni erano sotto controllo».

Auricchio: «Tutte le telefonate intercettate sono state ripor­tate, e quelle che non sono state riportate sono state compen­diate. Facchetti avrà chiamato su altro numero».

Giudice Casoria: «Va bene, avvocato, non lo sa spiegare».

Avv. Trofino (difesa Moggi): «Perché ci interessa? Beh do­po tutto quello che è venuto fuori al processo Telecom...»

Avv. Prioreschi: «Magari il pm può appellarsi al Segreto di Stato...».

sempre Alvaro Moretti per tuttosport..


Inter e Bergamo, giallo sulle chiamate
Auricchio,il pm di calciopoli: «Ci potrebbe essere sfuggito qualcosa»
MARCO ANSALDO
TORINO

C’è un dubbio che trapela dalla deposizione resa dal colonnello dei carabinieri Aurelio Auricchio che condusse le indagini su Calciopoli e che è stato ascoltato ieri come testimone nell’udienza davanti alla nona sezione del Tribunale di Napoli: il dubbio è che l’enorme lavoro di intercettazioni fatto in quei mesi sia stato diretto nei confronti della Juventus di Moggi e Giraudo, tralasciando o almeno non approfondendo le tracce che potevano portare ad altre società, tra cui l’Inter.

Auricchio ha naturalmente difeso il proprio operato. «Tutte le telefonate intercettate sono state riportate e quelle che non sono state riportate sono state compendiate», ha replicato l’ufficiale alle domande dell’avvocato Prioreschi, uno dei difensori di Moggi. Tuttavia non ha saputo spiegare il fatto che non ci sia traccia di una conversazione tra l’ex designatore Paolo Bergamo e la segretaria Fazi a proposito delle telefonate di Moratti e di una cena che aveva organizzato con Facchetti perché all’Inter si lamentavano degli arbitri. Nè di un’altra telefonata in cui Bergamo riferisce di colloqui con Moratti. Eppure, ha osservato Prioreschi, l’utenza dell’ex designatore era sotto controllo. «Non so dare spiegazioni, Facchetti avrà chiamato su un altro numero», ha detto Auricchio e il pm ha ammesso che «forse qualcosa sarà anche sfuggito». A giudicare dalle contestazioni dei legali di Moggi non sarebbe una falla di poco conto visto che l’Inter fu poi la maggiore beneficiata dalle sentenze di Calciopoli.

Auricchio ha poi spiegato che l’investigazione si limitava a esaminare quanto emergeva dalle intercettazioni, quindi non c’era una valutazione delle decisioni arbitrali, cioè se erano corrette, e si confrontavano semplicemente gli indizi raccolti dalle telefonate con i tabellini e le cronache delle partite sospette. Infine l’ufficiale ha parlato dell’amicizia con Franco Baldini, l’ex dirigente della Roma e collaboratore di Capello alla Nazionale inglese. Auricchio ha negato di aver mai parlato con Baldini dell’inchiesta che coinvolgeva la dirigenza juventina. Secondo Preioreschi invece lo avrebbe fatto al punto che Baldini nell’ottobre 2004 avrebbe chiamato il suo amico Antonelli, procuratore e ex amministratore delegato del Torino, per dirgli che «un maggiore dei carabinieri di nome Auricchio stava indagando nel calcio». In seguito Antonelli avrebbe incontrato Auricchio per un caffè.

la Stampa

 
 
 

     

 

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