Creato da nadir63l il 04/08/2008

juveland

aspettando sulla riva del fiume

 

METEO VENETO

Meteo Veneto

 

LEGGENDA

 

NEWS

Get the Tuttosport widget and many other great free widgets at Widgetbox!
 

 

 
 

 

FACEBOOK

 
 
Classifica di siti - Iscrivete il vostro!
 

JUVENTINITE

 

AREA PERSONALE

 

segnala il tuo blog su blogmap.it Sport Blogs - BlogCatalog Blog Directory Segnalato da Mariorossi.it Hello Directory MigliorBlog.it   Questo è un blog juventino!
juveland
  Sports blogsBlog Directory

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2010 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30    
 
 

BANNER AMICI


Editore di Directory Italia - http://directory-italia.blogspot.com/
 Directory Italia - Sito di qualitą segnalato
TOP 100 by Robj

 
Citazioni nei Blog Amici: 31
 
Creative Commons License
juveland by nadir63l is licensed under a Creative Commons Attribuzione 2.5 Italia License.
Based on a work at blog.libero.it/juveland.
 

Messaggi del 06/04/2010

INTERCETTAZIONI- Il Milan alzava i voti sui giornali agli arbitri amici...

Post n°1689 pubblicato il 06 Aprile 2010 da nadir63l
 

ECCO UNA DELLE PRIME INTERCETTAZIONI CHE I LEGALI DI MOGGI RIPORTERANNO MARTEDI 13 APRILE AL PROCESSO DI NAPOLI

10 APRILE 2005 ORE 15.46, DURATA CONVERSAZIONE 7.28 TRA L'EX ARBITRO PASQUALE RODOMONTI E L'ADDETTO AGLI ARBITRI DEL MILAN LEONARDO MEANI:

Rodomonti: Grande!!

Meani: Ohee!! Allora?

Rodomonti: Tutto a posto, no?

Meani: "Tutto a posto! Non sei contento? T'ho fatto anche prendere 7 da Cecere che t'ha scritto anche che sei preparato atleticamente, c...o

Rodomonti: risata...

Meani: Puttana vacca, grande prestazione atletica... che roba!

Rodomonti: Quindi...

Rodomonti: Io ho letto solo la Gazzetta dello Sport ed il Corriere dello Sport, gli altri non l'ho letti ma credo che siano tutti sullo stesso andazzo, no?

Meani: Perchè anche quella roba là che la menavano sul calcio di rigore...ma è ad un metro ed è pure girato...ma sono quelle polemiche stupide solite perchè c'è di mezzo il Milan...e allora...

Rodomonti: tutto a posto

Meani: Tutto a posto... tutto a posto.. ohee comunque guarda che mi ha telefonato il mio Presidente che ti dà l'indirizzo e ti manda a fare anche a te il trapianto in Svizzera dei capelli.

 
 
 

W PALAZZI: APERTA L'INCHIESTA...

Post n°1688 pubblicato il 06 Aprile 2010 da nadir63l
 

© foto di Image Photo Agency

In relazione alle ultime vicende legate a Calciopoli, il Procuratore federale, Stefano Palazzi ha deciso di aprire un fascicolo. Lo comunica la Federcalcio. Si aspetterà però l'esito dell'udienza del processo penale di Napoli, in programma il prossimo 13 aprile, per chiedere di acquisire eventuali nuovi atti

 
 
 

TRAVAGLIO NON CAMBIA...NULLA!..

Post n°1687 pubblicato il 06 Aprile 2010 da nadir63l
 


di Mason

Immagine IPB


Solo i fanatici e le mummie non ondeggiano mai”, diceva il grande Indro Montanelli, intendendo con queste parole che non sottoporre mai le proprie idee a possibili revisioni, sempre ed a prescindere per partito preso, non è un atteggiamento probo.
Immagino che oggi il compianto giornalista e storico toscano ripeterebbe le stesse parole a Marco Travaglio, quel Travaglio che tanti anni fa scrisse anche per lui allora direttore de “il Giornale”, un quotidiano che ai tempi era un tantinello diverso da quello che oggi si trova nelle edicole.
Già, perché la penna oggi principalmente attiva per il Fatto Quotidiano ha in realtà sovente modificato le proprie ispirazioni al servizio del datore di lavoro (prima di schierarsi a sinistra scrisse appunto per Montanelli e prima ancora per tirature di ispirazione cattolica), ma quando si mette un’idea in testa, mica si sogna di modificarla: e questo qualsiasi cosa accada, come ben recita il titolo del suo pezzo su FQ del 4 aprile “Moratti al telefono non cambia nulla”, dove non cambia nulla è naturalmente riferito al tema farsopoli.
L’affermazione è palesemente falsa, e la ragione è semplice: la Juventus ed i suoi dirigenti non sono stati condannati per alterazione di singoli risultati, ma semplicemente perché si è vista nella reiterata serie di contatti telefonici con i designatori arbitrali una sorta di associazione a delinquere, una longa manus sul campionato. Ma l’ipotesi traeva rafforzamento dal fatto che tali contatti fossero esclusività di Moggi e non avvenissero anche tra i designatori stessi e i rappresentanti di altre squadre. Ma se oggi finalmente scopriamo (si fa per dire, noi lo diciamo da tempo!) che tutti mantenevano questi contatti, come diavolo resta in piedi l’accusa a suo tempo formulata?
Travaglio non si cura di questo particolare e insiste su argomenti triti e ritriti, non disdegnando di infilare qua e là qualche vera e propria balla o semplicemente, da par suo, riportando solo una parte dei fatti (quella a sostegno della sua tesi) ed evitando accuratamente di completarla con ciò che non si presta al suo fine.
Così ecco che per Travaglio Moggi “concordava con Bergamo le designazioni arbitrali” delle partite della Juventus e delle sue concorrenti (falsissimo, e tutto ciò con sentenza già passata in giudicato, chieda a Teotino).
Ecco che Moggi “controlla capillarmente uno stuolo di giornalisti sportivi, della carta stampata e della tv” (chi controllasse della carta stampata non è molto chiaro, visto che non si fanno nomi, quanto alle tv abbiamo in questi anni scoperto che in realtà l’informazione sulle tv di stato era talmente juventina da denominare “m**de” le foto con i dirigenti juventini, le reti mediaset non pullulano certo di juventini, e al limite l’unico amico di Moggi era il moviolista Baldas per conto del processo di Biscardi, ovvero lo scarto degli scarti dell’audience televisiva…ammazza che potere!).
Ecco che c’è persino un accenno al fatto che “chi sbaglia contro la juventus viene attaccato dai giornalisti moggiani e poi punito dagli organi federali”, dove la penna del FQ resta ambiguamente sospesa da non permettere di comprendere se si stia riferendo ai moviolisti televisivi (ma non mi pare vengano puniti dagli organi federali) oppure agli arbitri. E se fosse quest’ultimo caso, saremmo di fronte ad un’altra colossale balla, come recentemente ricordato nel processo di Napoli: chi sbagliò a favore della Juventus in un match contro la Roma fu fermato per molte partite, mentre Paparesta che penalizzò fortemente la Juventus in un Reggina-Juventus la domenica successiva già arbitrava in serie B, e sette giorni dopo ricalcava i campi di serie A.
Ecco poi che Travaglio trova il coraggio di riproporre nuovamente il discorso Paparesta chiuso negli spogliatoi (che pizza!) ed infine ripropone (tagliata ad arte come nei migliori lavori di taglia e cucito eseguiti dal giornalista in questi anni) la telefonata delle griglie Moggi-Bergamo.
Dal 4 maggio 2006 al 4 aprile 2010: in quasi 4 anni da un suo pezzo su Repubblica (“Sistemiamo la segretaria se no scoppia il bubbone”), il giornalista totem della sinistra non cambia opinione. Di più: non cambia neppure terminologie, denotando una limitata fantasia e arrivando in alcuni punti a scopiazzare pedissequamente sé stesso (si chiederà i diritti per il copyright o è Repubblica che potrebbe richiederlo a Il Fatto Quotidiano?).
Così le stesse locuzioni ad effetto proposte il 4 aprile 2006 su Repubblica le ritroviamo due giorni fa sul Fatto Quotidiano.
Moggi? Nel 2006 era il “mattatore indiscusso”, oggi il “mattatore assoluto”. La situazione è precipitata, viene da pensare: il fatto che fosse indiscusso non era una garanzia, mentre il termine “assoluto” ha una portata insindacabile e non relativa, o sbaglio?
Oggi scrive di “controllo militare sui designatori”, nel 2006 scriveva di “controllo militare sui designatori”. Al plagio! Non avevo capito poi che diavolo volesse intendere “militare” all’epoca, figuriamoci oggi! Ma andiamo avanti, marsch!
“Ci sono i dirigenti delle istituzioni, FIGC e Uefa”, scriveva ai tempi, mentre oggi “ci sono le istituzioni, Figc e Uefa”. Mi sembra giusto: prima c’erano solo i dirigenti, oggi si è trasferita in blocco tutta l’istituzione, con tanto di sedi, libri contabili e codici etici. Io starei attento, prima che Moggi tarocchi i libri contabili, come aveva fatto con la Juve no? Ah già che è stato assolto… va beh, passiamo oltre, forse ci metterà i militari di guardia.
“Ci sono addirittura le riunioni in casa Giraudo” scrive oggi, mentre nel 2006 “c’è addirittura una riunione in casa di Giraudo”. Il rafforzativo per adescare il lettore, “addirittura”, non è cambiato, mentre in 4 anni evidentemente le riunioni si sono moltiplicate: nel 2006 ce n’era una, oggi ci sono le riunioni.
Poiché dal 2006 sono tutti interdetti, qualcuno avvisi Moggi, Giraudo e Bergamo che le loro riunioni sono buone giusto per mangiare il cappone e farci una partitina di strip-poker. Magari con le interpreti che quel gran boss di Lucianone aveva contattato per una partita internazionale del Torino, come avrà fatto Travaglio a dimenticarsene?
Magari se l’è riservato per un’altra volta.
Adesso vado a sfogliare il mio archivio del 2006 per scoprire quale sarà il prossimo attacco di Travaglio. Poi potremo proporre una nuova rubrica come fa la Settimana Enigmistica:
“scopri le differenze”.
Salvate il soldato Travaglio! Come, non saprei. Magari con un bel controllo militare o militaresco.
Ma poi Travaglio non aveva avuto una causa con Moggi e Giraudo?
E allora non dovrebbe scrivere su di loro.
In fondo, c’è una sorta di “conflitto di interessi”, no?
Si? No?
Ma sì, mandiamo un controllo militare anche sul conflitto d’interessi. Propongo a capo quel mattatore indiscusso, ma che dico indiscusso, assoluto, di mammasantissima Moggi!


http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...glio.asp?id=696

 
 
 

La Rai sei tu, chi puņ darti di pił?...

Post n°1686 pubblicato il 06 Aprile 2010 da nadir63l
 


di marcolanc


Immagine IPB


Immagino che molti di noi ricordino ancora il vecchio motivetto che attaccava con “la Rai sei tu…”. L’altra sera, facendo un po’ di zapping, per pochi secondi (il tempo di capire quale fosse l’argomento in questione e soprattutto come fosse trattato) il mio televisore si è sintonizzato sul terzo canale pubblico. In primo piano, c’era l’enorme Galeazzi: con tutto l’impegno che negli anni a venire potrò dedicare a banchetti natalizi e pasquali, non credo che avrò mai la possibilità neppure remota di avvicinarmi alla sua mole elefantiaca. Evidentemente, la Rai non sono, né mai potrò essere, io. L’obesità di Bisteccone, sposata ad una dizione tutt’altro che impeccabile, impedisce anche ai telespettatori armati delle migliori intenzioni di comprendere buona parte delle sue parole. E allora viene da chiedersi cosa ci stia a fare lì sopra quell’uomo, stipendiato con il nostro denaro. E il brutto è che, nel caso di Galeazzi, quando capita di comprendere qualche suo concetto, subito ci si rammarica di non avere perso pure quello.
Per fortuna che a fargli da spalla c’è quell’altro fenomeno di Boniek! Povero Zibì, quando lo senti parlare di questioni sulle quali evidentemente ha poche idee e confuse, torna in mente la sua immagine, mentre era intento ad infilare nelle mutande il primo stipendio consegnatogli dall’Avvocato. Un episodio che ben descrive la semplicità del primo Boniek, quello che tutti gli juventini hanno amato e tifato. Poi quell’uomo è stato sostituito dal personaggio che tanto apprezza i salotti romani e tanto anela la luce dei riflettori, da prestarsi a figure meschine come quella rimediata l’altra sera durante la squallida trasmissione imbastita in quattro e quattr’otto per seminare un po’ di sana disinformazione sulle ultime novità farsopoliane.

Come già detto, sono bastati pochi secondi per capire il livello della trasmissione: del resto, visti i protagonisti in studio, cosa c’era da aspettarsi? Ma è stato solo in un secondo tempo, quando abbiamo potuto “apprezzare” il trattamento riservato all’avvocato Prioreschi (grazie alla
registrazione messa a disposizione da GLMDJ), che la faziosità irritante di questi personaggi è stata definitivamente smascherata.
Che servizio pubblico è quello in cui si organizza una trasmissione a senso unico e, solo mentre scorrono i titoli di coda, si concede l’opportunità all’accusato di difendersi, mediante il suo avvocato? Che servizio pubblico è quello in cui si tagliano le parti delle interviste che non piacciono alla redazione? Che servizio pubblico è quello in cui si forniscono informazioni evidentemente sbagliate, inventandosi fatti inesistenti e omettendo notizie fondamentali? Che servizio pubblico è quello in cui si chiamano a parlare persone, non solo disinformate, ma che ammettono spudoratamente di fregarsene di informarsi? Una frase per tutte riassume il livello della disinformazione che ci propina la Rai. Quando l’avvocato Prioreschi invita tutti a leggersi le carte processuali, prima di parlare di schede svizzere, Boniek gli risponde così: «Abbiamo altro da fare!» . Detto da uno che prende soldi (pubblici, vale la pena di ripeterlo fino alla nausea) per parlare proprio di quell’argomento è francamente vergognoso.
La speranza è sempre l’ultima a morire. E allora non smetteremo di sperare che prima o poi la Rai si decida a fornire le informazioni con un minimo di professionalità, magari dando spazio a quel Beha che proprio sulla rete pubblica da molto tempo va controcorrente, dimostrando una preparazione ed una correttezza inusuali tra i suoi colleghi. Per il momento, a chi ci chiederà di seguire trasmissioni del tenore di quella dell’altra sera, risponderemo con le parole di Boniek: «Abbiamo altro da fare!».


http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...glio.asp?id=695

 
 
 

REPUBBLICA: "PERCHE' LA FIGC HA COPERTO L'INTER?"

Post n°1685 pubblicato il 06 Aprile 2010 da nadir63l
 

© foto di Image Photo Agency

Si riapre il fronte sportivo di Calciopoli. La Figc deve decidere (presto) cosa fare alla luce delle nuove intercettazioni che stanno uscendo in questi giorni e che coinvolgono per la prima volta anche i vertici dell'Inter (Moratti e Facchetti), oltre a tirare in ballo Meani, Cellino e molti altri. Oggi in via Allegri si è tenuto un vertice fra il presidente federale, Giancarlo Abete, e il superprocuratore Stefano Palazzi: sulla vicenda c'è già un fascicolo aperto, le ultime notizie vengono "attenzionate" dalla procura. Martedì prossimo a Napoli ci sarà anche un legale della Figc, l'avvocato Milella: la Federazione, come noto, si è costituita parte lesa al maxiprocesso. Dal punto di vista sportivo molti fatti sono prescriitti, mentre non c'è prescrizione per quanto potrà uscire su vicende dal 30 giugno 2005 sino a giorni nostri. Presto intanto dovrebbe uscire anche un dialogo fra Facchetti e l'ex arbitro Massimo De Santis, e altre intercettazioni fra l'ex campione e Gennaro Mazzei, all'epoca addetto ai designatori. Inoltre ci sarebbero altri dialoghi fra Paolo Bergamo e presidenti di società. Gli avvocati di Luciano Moggi sono in pressing intanto nei confronti della Figc. I fatti risalgono ad un periodo (2005-'06) ormai in prescrizione per la giustizia sportiva anche se Paolo Trofino, il penalista napoletano, sostiene che "dipende dall'incolpazione. L'incolpazione può essere datata; se è datata ad anni e anni indietro è coperta dalla prescrizione. Ma bisogna vedere l'incolpazione che età ha. E qui non c'è un caso concreto ed è inutile discuterne. Passaportopoli ci ha insegnato che in sede disciplinare la prescrizione è diventata un concerto molto opinabile". L'avvocato Trofino, inoltre, durante la trasmissione radiofonica "Tutti pazzi per la Juve", ha spiegato che il 13 aprile, in occasione del processo penale di Napoli, "dimostreremo che Calciopoli non è mai esistita. Di intercettazioni ne usciranno delle altre, anche con presidenti di squadre prestigiose...".


Silvia Morescanti, ex compagna di Massimo De Santis, difende Fabiani al processo di Napoli e Bergamo nella causa di risarcimento danni nei confronti della Telecom-Pirelli. Durante la trasmissione di Sportitalia, l'agguerrita avvocatessa romana ha attaccato la Federcalcio: "Nel processo Telecom a Milano è emerso, anche se agli atti c'era già nel lontano 2006, che alcuni arbitri e alcuni dirigenti, fra cui Fabiani, sono stati seguiti e pedinati. Tutto queste mani è arrivato nelle mani del dottor Borrelli nell'aprile 2007 e in quella data la Federcalcio sapeva perfettamente quello che era successo. Cosa ha fatto nei confronti dell'Inter visto che da quell'indagine è emerso chiaramente che i mandanti per far seguire e pedinare determinate persone del mondo del calcio (fra cui Vieri e De Santis, ndr) sono stati Moratti e Facchetti? La Federazione queste documentazioni le ha e io ho le prove, l'ho portata anche al Coni quando ho difeso Fabiani e, addirittura, l'ho mandata per riaprire un procedimento così importante". Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, lo scorso anno aveva dichiarato che "la giustizia sportiva opera su comportamenti e situazioni che nulla hanno a che fare col processo penale... Ci sono fatti incontrovertibili che si sono verificati e che bastano e avanzano per giustificare le sentenze della giustizia sportiva". Gli avvocati non la pensano così. Gli stessi Bergamo e De Santis chiedono un nuovo, "serio", processo. Un finale di stagione pieno zeppo di veleni, e all'appello mancano ancora 15.000 intercettazioni...

 
 
 

FACCHETTI A MAZZEI: "NON DEVONO FARE I SORTEGGI"

Post n°1684 pubblicato il 06 Aprile 2010 da nadir63l
 

© foto di Federico de Luca

"Sceglili bene per domenica sera eh..". "Il n.1 e il n.2, da quello che penso, Ivaldi e Pisacreta". A parlare sono, nell'ordine, l'ex presidente dell'Inter Giacinto Facchetti, e l'allora designatore degli assistenti di gara, Gennaro Mazzei. E' il 25 novembre del 2004 e l'argomento della telefonata è la designazione in vista della partitissima Inter-Juventus, 13/a di campionato, che si svolgerà tre giorni dopo e terminerà 2-2.
Non erano solo gli arbitri dunque, la preoccupazione dei dirigenti che parlavano con i designatori prima delle partite, ma anche i guardalinee. E prima del sorteggio che li riguardava, i nomi erano già noti. E' quello che si desume da un'altra delle decine di telefonate, inedite, che i legali di Luciano Moggi hanno trascritto dai file audio del processo Calciopoli e di cui chiederanno l'acquisizione al Tribunale di Napoli.
Facchetti cerca anche di insistere perché come arbitro venga designato il "n.1", probabilmente Pierluigi Collina, ma Mazzei é scettico, in quanto questa volta "il sorteggio lo fa un giornalista...". Alla fine la gara sarà diretta da Pasquale Rodomonti.
Ecco la trascrizione integrale della telefonata:
Mazzei - Sono in macchina che vado a Coverciano..
Facchetti - Sceglili bene per domenica sera eh..
Mazzei - Il n.1 e il n.2, da quello che penso, Ivaldi e Pisacreta
Facchetti - Ivaldi e Pisacreta?
Mazzei - Eh sono il n.1 e il n.2
Facchetti - Si certo, e il n.1 degli arbitri..
Mazzei - Eh si, speriamo che ci caschi con questo sorteggio del cavolo, che ci caschi il n.1..
Facchetti - Non li non devono fare sorteggi, ci devono..
Mazzei - Come si fa Giacinto, purtroppo ci vuole fortuna
Facchetti - Ma dai..
Mazzei - Ti dico la verità, qui un sorteggio lo fa un giornalista, devono studiare una griglia e le possibilità sono più alte...

 
 
 

Prioreschi avvisa: «Le nuove chiamate? Solo l'inizio»

Post n°1683 pubblicato il 06 Aprile 2010 da nadir63l
 

Rodella, l’altro legale di Moggi puntualizza: «Luciano vuole solamente giustizia anche sotto il profilo sportivo. Non c’entrano i contenuti delle ultime telefonate: sono in sé una violazione dell’articolo 1»
TORINO, 6 aprile - Il dibattito si accende: le nuove in­tercettazioni gettano una luce diversa sullo scandalo mai dimenticato, rivitalizzandone la discussione. Il mondo del calcio si interro­ga, prende posizione, si scandalizza, riflette: le nuove telefonate, emerse grazie al lavoro dei consulenti della difesa di Luciano Moggi, modificano lo scenario rispetto al processo sportivo del 2006.

LE NUOVE CHIAMATE - E se c’è chi, sulla base delle inedite chiacchierate fra Massi­mo Moratti e l’ex designatore Paolo Berga­mo (per citarne una), trova già i margini per rivedere il giudizio che quattro anni fa retro­cesse la Juventus in serie B, le tolse due scu­detti e ne assegnò uno all’Inter, c’è anche chi sostiene che il contenuto delle nuove telefo­nate non è tale da "incastrare" gli altri pre­sidenti o dirigenti. L’avvocato Paolo Rodella, che insieme a Trofino e Prioreschi difende Moggi, controbatte: «È un esercizio diaboli­co cavillare sui contenuti delle telefonate con l’ex designatore Bergamo. Ricordiamo che Moggi fu condannato per "illecito struttura­le". Una accusa costruita in mancanza di un vero e proprio illecito sportivo (articolo 6), sommando tanti articoli 1, ovvero violazioni dei principi di lealtà sportiva, che per i giu­dici erano rappresentate dai rapporti fuori dagli schemi con i designatori arbitrali. Ora, quello che mi sembra emergere con eviden­za dai nuovi fatti è che, a prescindere dai contenuti delle telefonate, anche gli altri di­rigenti avevano rapporti fuori dagli schemi con i designatori arbitrali, quindi di per sé delle violazioni dell’articolo 1. Una violazio­ne che viene duplicata dal fatto che queste telefonate, innocenti o imbarazzanti che sia­no, sono state sottaciute dai protagonisti per tutti questi anni. Se parlare con i designato­ri è una violazione per Moggi lo deve essere anche per gli altri».

DUE GIUSTIZIE - È per questo che l’avvoca­to Rodella sostiene con forza che il processo sportivo si può riaprire e le sentenze posso­no essere riviste. «Luciano Moggi tornerà sicuramente davanti alla giustizia sportiva e cercherà di vedere riconosciuti i fatti come realmente accaddero. Soprattutto in ambito "disciplinare" è ben diverso se una violazio­ne viene commessa da un solo individuo o è un comportamento diffuso. La contestualiaz­zazione dei fatti è fondamentale e al proces­so del 2006 non ci fu, perché mancavano de­gli elementi. Quelle telefonate che stanno emergendo in questi giorni e che rappresen­tano dei fatti gravi in sé, al di là dei contenu­ti».

 
 
 

DE SANTIS: "Calciopoli, una farsa. Processo sportivo da rifare. I due scudetti sono della Juve"

Post n°1682 pubblicato il 06 Aprile 2010 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

L'ex arbitro Massimo De Santis, uno degli imputati al processo Calciopoli in corso a Napoli, non è affatto sorpreso delle nuove intercettazioni che coinvolgono Inter, Milan ed altre società di serie A: "Qui tutti si stupiscono ma sono cose che noialtri diciamo da sempre e comunque non era mica vietato parlare con i dirigenti. Tutti chiacchieravano con tutti. Era proprio la Figc che invitava ad aumentare i contatti tra arbitri e club. C’era stata addirittura una proposta per far allenare i fischietti nei centri sportivi delle società - spiega De Santis, in una lunga intervista concessa al quotidiano "Libero" - Si è voluto punire alcune persone, Moggi, Giraudo, Bergamo, Pairetto e un po' di arbitri. Gente che ha fatto quello che facevano gli altri. Chi? Moratti per esempio, ma anche il mio ex collega Collina. Le telefonate che stanno uscendo dimostrano che eravamo tutti sulla stessa barca. Quelle di Collina, per esempio, sono piu' pesanti delle mie: chiede a Meani di parlare con il 'capo' Galliani, ci andava a cena. Tutti colpevoli? No, tutti innocenti. Non c'e' nulla di penalmente rilevante, oggi come quattro anni fa. Il processo sportivo è stato una farsa, chiuso in un mese con nessuna possibilità di difendersi. Chiesi di portare prove filmate, praticamente mi risero in faccia. Ora invece si sono accorti tutti. Anche il colonnello Auricchio che ha selezionato le intercettazioni ora lavorerebbe in maniera diversa. Il processo sportivo va rifatto. Io sono stato condannato solo per Lecce-Parma 3-3 del 29 maggio ’05. Per gli inquirenti ho determinato il pareggio che ha salvato la Fiorentina, ma lo stesso Zeman, allenatore del Lecce, disse che avevo arbitrato in maniera regolare. Le chiamate con Moggi? Non esistono telefonate con Moggi, controlli pure. Esistono un paio di telefonate dove Moggi mi dà del figlio di buona donna per i punti che gli ho fatto perdere".
L'ex arbitro ammette di aver avuto contatti con i dirigenti di tutte le squadre, ma non fa nomi:
"No, altrimenti arrivano le solite querele. Tanto verrà fuori tutto con le 'nuove' intercettazioni”.
Per De Santis gli arbitri sbagliavano, sbagliano e sbaglieranno sempre, ma non malafede:
“Gli arbitri sbagliano sempre in buona fede. Ora per esempio i fischietti ne combinano di tutti i colori ma solo perché non sono preparati. Noi eravamo più bravi nonostante la pressione".
L'ex fischietto ritiene che gli scudetti 2004-05 e 2005-06 li abbia vinti meritatamente sul campo la Juventus e le vadano restituiti:
“A chi vanno quegli scudetti? Alla Juve. Aveva la squadra più forte. Poi c’era il Milan. L’Inter arrivava molto dopo anche se nella Supercoppa ’05 con la Juve ha vinto. Arbitravo io”.

 
 
 

Il 13 aprile il mondo di Facebook sosterrą Moggi...

Post n°1681 pubblicato il 06 Aprile 2010 da nadir63l
 

 

Alla prossima udienza del processo a Calciopoli che vede imputato tra gli altri l'ex dirigente del club bianconero ci sarà una manifestazione a favore dell'ex dg. Creato un gruppo sul famoso social network
TORINO, 6 aprile - Facebook si mobilita per sostenere Luciano Moggi. Dopo le recenti nuove intercettazioni che sono emerse dal processo il mondo di facebook che ancora crede e sostiene l'ex dg bianconero ha deciso di organizzare una manifestazione di sostegno nei confronti del grande accusato del processo che il prossimo 13 aprile vivrà il suo ennesimo capitolo. L'appuntamento è a Napoli, proprio il prossimo martedì quando si tornerà in aula.

IL SOSTEGNO - Ecco cosa dice il gruppo: «Martedì 13 Aprile 2010, tutti gli Juventini di Napoli (e non solo) che vogliono andare a sostenere Luciano Moggi alla prossima udienza a Napoli, il 13 Aprile 2010 alle ore 9 dovranno presentarsi davanti al Centro Direzionale.Si svolgerà una manifestazione di solidarietà verso Luciano Moggi e dargli tutto il nostro calore. Nulla contro l'accusa, un incontro civile!».

 
 
 

LE PRECISAZIONI DI PRIORESCHI A REPLAY..VIDEO..

Post n°1680 pubblicato il 06 Aprile 2010 da nadir63l
 

 
 
 

BUONI O CATTIVI? NO... SOLO CATTIVI...

Post n°1679 pubblicato il 06 Aprile 2010 da nadir63l
 

BUONI O CATTIVI? NO... SOLO CATTIVI
di massimo pavan
© foto di Federico de Luca

Il dilemma buoni o cattivi, nel Processo sportivo e non di Calciopoli e' sempre stato uno dei temi principali. I buoni erano sempre stati gli altri, tutti gli altri (anche Milan, Fiorentina, Lazio e Reggina, benche' chiamassero e pure tanto erano buoni) e i cattivi Moggi, Giraudo e la Juventus. In questi 4 anni i tifosi bianconeri, manco fossero appestati sono stati inseriti prima nel Lazzaretto della B e poi ai margini del calcio che conta. Oggi, alla luce delle recenti intercettazioni meriterebbero miglior sorte... magari qualche copertina (non dico tante come erano state quelle del 2006, ma qualcuna forse si). Invece, anche oggi, rimangono dal lato dei cattivi.
Ieri sera c'e' stato un esempio lampante di come si possa fare una trasmissione in modo equo e una in modo meno equo.
Da telespettatore ho assistito a Speciale Calciopoli su Sportitalia e a Replay su Rai Tre. Purtroppo gia' gli orari lasciavano trasparire qualcosa: quasi prima serata o quasi per Sportitalia, ore 23.05 invece per Rai Tre.
Qualcuno dira', sei di parte...nella valutazione. Per questo preferisco lasciare il giudizio sulla tramissione su Sportitalia a chi l'ha vista. In ogni caso senza entrare nei particolari nella trasmissione di Speciale Calciopoli si sono analizzati i fatti in modo accurato e bipartisan.
Parlando invece della trasmissione di Rai Tre, Replay, sono rimasto semplicemente sconcertato.
Ospiti: GianPiero Galeazzi, Boniek e Leo Turrini (grande tifoso interista) in collegamento.
Innanzitutto mi cospargo il capo di cenere perche' non conoscevo molto bene uno degli ospiti, Leo Turrini,ora mi sono documentato e leggo con piacere che come me e' un grande appassionato di Formula Uno e anche un grande esperto di quella materia. Purtroppo non condivido per nulla quanto ha detto nella trasmissione, soprattutto su del Piero: " definendolo quello che parla con gli uccellini, ha detto che se Del Piero, rivuole lo scudetto del 2006, lui rivuole quello del 1998".
Mi soffermo su queste parole, che sono esemplificative del tono tenuto nella trasmissione.
La trasmissione di ieri e' stata totalmente garantista, che potrebbe anche sembrare lecito, se fosse stato lo stesso nel 2006. Il signor Turrini, si e' dimostrato, inoltre, molto "infastidito", dal trattamento di alcuni giornali delle nuove intercettazioni, parlando di disinformazione. Personalmente avrei parere opposto, ma da persona educata rispetto il suo pensiero.
Durante la trasmissione, sono inoltre state sentite le intercettazioni che sono state definite , normali telefonate, sottolineando come le risposte di Moratti, fossero risposte di cortesia.
E fino qui l'analisi non fa una piega, sono valutazioni che ci possono stare, tuttavia, mi chiedo, "Se sono normali telefonate di cortesia e se non e' vietato parlare con i designatori, perche' qui c'e' cortesia e dall'altra parte no? Risposta... "Evidentemente per alcuni mMoggi non e' una persona educata..." Vabbhe'...
In studio poi Galeazzi e Boniek hanno detto che le telefonate del 2006 erano diverse, ma purtroppo non hanno dato spiegazioni convincenti, sopratuttto per una controparte... (intesa come difesa di Moggi).
Ma qui viene il bello. c'era una controparte? No...non c'era nessuno... C'era solo un contributo con un'intervista a Prioreschi (difensore di Moggi), pure mezza tagliata in alcune parti...
A fine intervista il signor Turrini ha pure detto che questa intervista e' praticamente una difesa dell'Inter stravolgendo totalmente il senso del contributo dell'avvocato di Moggi.
In effetti dopo quelle parole... ho dovuto cambiare canale ... ma fortunatamente nel successivo zapping ho ritrovato l'avvocato Prioreschi che ha dovuto chiamare in studio per dare una versione "corretta" dell'intervento.
Concluso con una valutazione di Boniek (grandissimo autogol il suo) che sentendo le dichiarazioni di Meani si chiede come mai il Milan aveva bisogno di chiamare cosi' tanto per chidere arbitraggi validi. E' un grande autogol questo, soprattutto alla luce delle differenti valutazioni date al processo per juventus e Milan....quasi a mio avviso un'ammissione di diseguaglianza di valutazioni.

Ma in fondo a tutto questo mi chiedo:
1- gli autori della trasmissione Replay hanno voluto fare una trasmissione bipartisan?
2- se si perche' non hanno fatto partecipare, anche in diretta in studio persone delle due parti?
3-se e' un problema di budget e di ospiti quanti opinionisti sono disponibili a partecipare gratuitamente a una trasmissione per dibattere su temi in modo competente, ma sopratutto BIPARTISAN? Io ne conosco almeno una decina che parteciperebbero gratis.

A mio parere non e' piacevole, da utente assistere a una trasmissione come quella congeniata ieri, sopratutto, se la tua famiglia paga pure il canone Rai...

Non e' possibile invitare ospiti come Boniek, che ha tirato fuori temi, forse letti superficialmente come le sim svizzere, senza argomentarli. Non e' possibile, mandare in studio uno stesso Boniek che a precisa domanda sull'argomento da parte di Prioreschi ha detto: "non ho letto le carte del processo e non mi interessa".
Per me puoi essere opinionista professionista o amatoriale, giornalista o giornalaio che ha scritto mille pezzi o nessuno, che vinto il miglior premio internazionale o il premio di quartiere, ma se non argomenti e non leggi tutto, non sei credibile, soprattutto se il pubblico e' attento, informato e preparato.

Infine due parole su quanti sostengono, come ieri che anche i campionati precedenti al 2006 erano falsati. Senza entrare nel merito, ma citando un caso emerso ieri, quello del 1998, "famoso rigore di Ronaldo", pongo una domanda... E' piu' o meno rigore, il fallo di Iuliano su Ronaldo o il fallo di Julio Cesar su Brighi in Roma-Inter due settimane fa....

Era piu' corrotto Ceccarini allora o Morganti adesso....
A mio parere sono errori e come tali vanno visti, se qualcuno pensa altro lo dimostri, porti prove di corruzioni ma tangibili, la gente si e' stufata di sentire parole che servono solo per far sentire importante chi le pronuncia.

La gente si e' stancata di vedere i soliti buoni e i soliti cattivi. Noi ci siamo stancati di vedere e sentire certe cose, soprattutto in tv....

 
 
 

Trofino (legale Moggi): "Il 13 Aprile dimostreremo che Calciopoli non č mai esistita!"

Post n°1678 pubblicato il 06 Aprile 2010 da nadir63l
 

Trofino (legale Moggi): "Il 13 Aprile dimostreremo che Calciopoli non è mai esistita!"
L'intervista esclusiva rilasciata dall'avvocato Paolo Trofino, legale di Luciano Moggi, ai microfoni di "Tutti pazzi per la Juve" su RADIO ERRE2.
Fonte: www.tuttipazziperlajuve.com
© foto di Federico De Luca

Tutti Pazzi Per La Juve”, popolarissimo programma radiofonico in onda su RADIO ERRE2,  ha intervistato Paolo Trofino, l'avvocato di Luciano Moggi che il 13 Aprile controinterrogherà il Tenente Colonnello Auricchio in quella che si preannuncia come la giornata decisiva nel processo di Napoli su Calciopoli e non solo.

Avvocato benvenuto ai microfoni di "Tutti pazzi per la Juve". Il nome della nostra trasmissione è un po’ fazioso ma noi le assicuriamo che cerchiamo sempre di essere il più obiettivi possibile, soprattutto quando si parla di argomenti importanti come quello di Calciopoli, che ha “giocato” sull’anima di tanti tifosi. Perché l’estate del 2006 non ha rubato l’anima” solo a Luciano Moggi, ma anche a milioni di persone normali. A distanza di 4 anni, alla luce dei clamorosi nuovi fatti emersi e delle ultime intercettazioni, lei cosa ne pensa?

“Ovviamente anche la mia è un’idea di parte, ma al tempo stesso obiettiva. L’imputazione di “associazione a delinquere” nel corso del processo ha subito duri colpi, diciamo che siamo quasi sul punto di dimostrarne quasi l’inesistenza, cioè che quella che chiamavano “Cupola” sia di fatto sia un concetto inconsistente. Altro non posso aggiungere. Non è mio costume condurre il processo sui media, ma in aula giudiziaria."

Usciranno nel corso dei prossimi giorni che ci separano dall’udienza del 13 aprile nuove intercettazioni o queste lette negli ultimi giorni saranno le ultime?

“Di intercettazioni ne usciranno sicuramente delle altre, anche con altri presidenti di squadre prestigiose. Ovviamente non posso anticipare nulla, perchè toccherà a me condurre il controesame, forse decisivo, del Maggiore Auricchio, e non voglio scoprire di certo le mie carte prima della prossima udienza."

Possiamo dire che l’udienza del 13 aprile sarà una delle tappe fondamentali del processo?

“A giudicare dal numero di vostri colleghi che mi hanno chiamato in questi giorni direi di si… “

Avvocato, è incredibile sentire uno, all’epoca Maggiore e ora Tenente Colonnello dei Carabinieri, sostenere in aula che l’arbitro Paparesta è stato punito perché gli è stata tolta la patente a punti da Baldas al Processo di Biscardi, oppure giudicando le ammonizioni mirate non in modo specifico e dettagliato, ma attraverso i tabellini di due giornali che spesso sbagliavano pure nel riportarli. Come le vogliamo definire: imprecisioni o superficialità?

“Dire che nell’inchiesta ci sono delle imprecisioni, sarebbe troppo poco. Ci sono addirittura degli infortuni clamorosi degli inquirenti, come sbagliare arbitri e sbagliare partite. Il 13 aprile possiamo dimostrare che è stata un’inchiesta molto “caricata”, a senso unico e con un unico obiettivo. Vi racconto solo un aneddoto, non fatemi dire altro prima. C’era il signor Coppola (guardalinee di un discusso Venezia – Inter che subì pressioni dall'Inter per mitigare la squalifica di Cordoba per una riduzione delle giornate di squalifica ndr), che fa una deposizione da teste d’accusa che non dice nulla di particolarmente importante per il processo, al punto che noi della difesa lo lasciamo "sfilare" senza nemmeno fargli domande. Ad un certo punto, un avvocato di parte civile chiede di fare una domanda ingenua e da quella domanda, ne ricava una risposta inquietante: “Io volevo parlare con gli inquirenti delle pressioni dell’Inter ma mi fu risposto che di loro non gli interessava niente, volevano solo la Juventus….” Fate voi le considerazioni."

Ci sono molti giornalisti anche di alto livello come Ferrajolo (presidente dell’USSI) che continuano a ripetere assurdità come quella di sostenere, più volte, che “La Juve comprava le partite”. Pensate anche di querelare queste persone?

“Questa accusa non esiste nemmeno nei capi di imputazione di un processo già esasperato nei nostri confronti. Io mi occupo del processo in aula. La mediaticità della questione non mi interessa, ma certa gente prima o poi si ricrederà"

Avvocato, parliamo anche del processo Doping che gli juventini hanno subito anni fa. Ciò che è rimasto alla gente comune , alle persone che hanno seguito da fuori l’andamento del processo, è il messaggio che il bombardamento e l’accanimento mediatico hanno voluto far passare, cioè che la Juventus è stata salvata dalla prescrizione. Ci vuole chiarire questa questione?

“Questa è una grande sciocchezza. Innanzitutto io difendevo Giraudo, che fu assolto sia in 1° grado che in 2° grado, e anche in Cassazione. Agricola fu condannato in 1° grado ma poi la sentenza d’Appello riconobbe la sua innocenza. Dopo di che, quando siamo arrivati in Cassazione, la prescrizione è maturata non perché noi l’abbiamo cercata o voluta, ma perché ci hanno messo 4 anni e mezzo per fare le perizie e il processo di 1° grado. La colpa quindi non è nostra ma loro che l’hanno fatta lentamente. Dire che non ne siamo usciti bene è una grandissima sciocchezza."

Però mediaticamente il messaggio che è passato è questo: "Juve salvata dalla prescrizione".

“La Juventus era rappresentata dal suo Amministratore Delegato che era Giraudo e Giraudo è stato assolto in tutti i gradi di giudizio. Poi la prescrizione atteneva un’altra parte dell’imputazione del processo marginale e tecnico, ma per il capo di imputazione principale del processo, cioè l’assunzione di Epo, siamo stati stra-assolti, anche prima che intervenisse la prescrizione che non inficia la sostanza delle cose. E la sostanza delle cose è che i giocatori della Juve non erano dopati. Il resto, cioè l’eccesso di medicalizzazione attiene ad un aspetto tecnico e scientifico. Se Agricola era un po’ più avanti di altri tecnici nella sua tecnica scientifica ma lecita, questo era un suo merito e non un motivo di incolpazione."

Alcuni giornalisti di parte sostenuti in gran parte dal tifo avverso, per difendersi dalle ultime informazioni provenienti da Napoli, affermano che il Processo Sportivo ha già emesso la sentenza. Noi pensiamo che invece in presenza di nuove prove si può anche arrivare alla riapertura del processo sportivo. Quanto è vero questo?

“Dipende dall’incolpazione. L’incolpazione può essere datata; se è datata ad anni e anni indietro è coperta dalla prescrizione. Ma bisogna vedere l’incolpazione che età ha. E qui non c’è un caso concreto ed è inutile discuterne. Passaportopoli ci ha insegnato che in sede disciplinare la prescrizione è diventato un concerto molto opinabile."

Christian Vieri in questi giorni ha fatto richiesta alla Procura Federale della FIGC la revoca dello scudetto 2005/2006, il cosi detto “scudetto degli onesti” e l’interdizione dalle cariche del Patron Moratti in base agli atti dell'inchiesta penale sui dossier illeciti in cui figura come parte lesa per una presunta attività di spionaggio ai suoi danni. Cosa ne pensa di questa storia?

“Mi sembra un bel paradosso che gli scudetti non li rivendica la Juve ma un suo ex giocatore. La società Juve dovrà fare una scelta e parlare anche alla “pancia” dei tifosi. I tifosi sanno benissimo che nel 2006 avevamo uno squadrone talmente forte che non aveva bisogno di aiuto alcuno"

Avvocato, perché questa disparità di trattamento tra la Juve e altre squadre che intrattenevano i rapporti con i disegnatori?

"L’accusa contro Moggi e Giraudo è quella di aver avuto contatti stretti, come telefonate e cene, con i designatori. Ora il processo sta dimostrando che tutti o gran parte dei dirigenti avevano l’abitudine di chiamare e vedere i designatori. Paradossalmente non ci interessa il contenuto. L’accusa nei nostri confronti è quella di intrattenere rapporti stretti con i designatori. Se, come sta emergendo dal processo, tale consuetudine era tale per tutti gli altri dirigenti, l’accusa automaticamente decade. Questo a me interessa come avvocato. Se poi qualcuno si professava “onesto” e poi onesto non lo era, questo interessa ai tifosi."

E quando alcuni dicono “Moggi e i suoi legali vogliono far passare la teoria tutti colpevoli=tutti innocenti?”

“Questa non è la nostra posizione processuale, assolutamente. Noi dobbiamo difenderci da un’accusa che consideriamo completamente infondata e inconsistente. E non abbiamo bisogno di dimostrare che altri commettessero illeciti o altro. "

Avvocato, la ringraziamo del suo intervento e non le neghiamo che il 13 Aprile tiferemo per lei, anche più che in una partita della Juventus, perchè è arrivato il momento di ristabilire la verità.

"Grazie a voi per la bella ospitalità concessami."

 
 
 

     

 

http://www.wikio.it

Iscritto su Social Sport.net – aggregatore di sport

 

BENVENUTO

 

 
 
 
I made this widget at MyFlashFetish.com.
 

STADIO OLIMPICO

 

 

ale seba

 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

bellessosncalzacknadir63lvolusturinstarasdbalestrategeorgatosscosapensimarcotavolacciivog19810ahf.martinengQuivisunusdepopulolacky.procinocescandrea
 
 

 

PRIMA PAGINA

 
Votami su Mr.Webmaster! PageRankTop.com
 

Statistiche gratis

Contatori visite gratuiti
 
 

Registra il tuo sito nei motori di ricerca

Submit Your Site To The Web's Top 50 Search Engines for Free!

 

contatore sito web Blog Directory BlogItalia.it - La directory italiana dei blog Contatti msnFeed XML offerto da BlogItalia.it

juveland    Web Directory Italiana

Scambio Link Ricercasiti.net directory segnala il tuo sito gratisTop Italia

 

 

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963