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Messaggi del 02/05/2010

Beha "dubitate gente, dubitate" ...video

Post n°1831 pubblicato il 02 Maggio 2010 da nadir63l
 

 
 
 

il biscottone e servito...

Post n°1830 pubblicato il 02 Maggio 2010 da nadir63l
 

laziali siete la vergogna del calcio

 
 
 

Moggi "hanno paura che torni alla Juve" ...video

Post n°1829 pubblicato il 02 Maggio 2010 da nadir63l
 

 
 
 

addio sogni di champions....

Post n°1828 pubblicato il 02 Maggio 2010 da nadir63l
 

Zac: «Juve fuori dalla Champions, anche colpa mia»

 
L'allenatore bianconero: «Gli infortuni c'erano anche prima che arrivassi io. Ha pesato la scarsa condizione di quelli che hanno dovuto giocare, quello non ci ha consentito di proproci con brillantezza. Gli errori li hanno commessi i giocatori, ma sicuramente qualcuno lo ha commesso anche l'allenatore. Però non cambierei tutto per la prossima stagione»
CATANIA, 2 maggio - Alberto Zaccheroni lo aveva detto all'inizio della sua avventura sulla panchina della Juve. «Se non arriveremo al quarto posto, avrò fallito». Ora che i bianconeri sono matematicamente fuori dalla zona Champions, l'allenatore si assume le sue colpe. Sono molte le cose che non hanno funzionato. «Non ho mai detto - dice il tecnico bianconero a fine gara - che è tutta colpa degli infortuni. Gli infortuni c'erano anche prima che arrivassi io. Al primo posto metto quello che ho sempre detto, la scarsa condizione di quelli che hanno dovuto giocare, quello non ci ha consentito di proproci con brillantezza, poi sicuramente il non poter allenare la squadra perché in Europa League si gioca ogni settimana, e dopo gli errori li hanno commessi i giocatori, ma sicuramente qualcuno lo ha commesso anche l'allenatore».

GARA - Con il Catania sperava in qualcosa di più.
«Diciamo che la partita oggi l'ha fatta la Juve che ha giocato contro una squadra che in casa si è fatta valere con chiunque, hanno perso il Palermo e l'Inter qui, loro erano motivati, volevano conquistare il punto che consentiva loro di salvarsi e ce l'han fatta. La Juve ha fatto la partita, ha rischiato anche la beffa alla fine con Maxi Lopez, abbiamo rischiato di perdere. La brillantezza arriva anche da una condizione mentale oltreche fisica, devi avere una classifica che ti gratifica».

CAMBIAMENTI - Cosa cambierebbe nella Juve della prossima stagione?
«Io ho il contratto fino al 30 giugno, è un problema della società, però dico che tantissimi cambi non servono, sicuramente qualcosa manca, come alla Juve anche alla altre squadre. Tolta l'Inter anche le altre anno lacune. Però io non cambierei tutto. Il regista non è indispensabile, l'Inter non ce l'ha il regista classico. Credo che nell'allestimento di una squadra bisogna mettere punti fermi nella spina dorsale, partire da quelli, in base alle loro caratteristiche poi completare l'organico. Io sto cercando di far capire i messaggi, non è che mi permetto di andare dalla società a dire cosa devono fare. Però è impensabile che una squadra possa cambiare ogni volta che non va bene tutto l'organico. Questi giocatori li ho con me da tre mesi, anche se non li ho potuto allenare come avrei voluto. Per caratteristiche io non cambierei tutto. C'è il rischio che qui alcuni giocatori vengano bocciati poi te li ritrovi altrove che fanno benissimo».
 
 
 

Catania-Juve, probabili formazioni: ballottaggio Del Piero-Amauri...

Post n°1827 pubblicato il 02 Maggio 2010 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

La Juventus si presenta nel pomeriggio al "Massimino" di Catania con cinque indisponibili, ovvero cinque infortunati, quasi un dato rallegrante per Alberto Zaccheroni, che nei suoi tre mesi bianconeri ha visto salire spesso il numero delle defezioni in doppia cifra. Oggi non saranno del match Chimenti, Grygera, Trezeguet, Giovinco e Sissoko, ma il tecnico romagnolo potrà comunque contare sul rientro di Felipe Melo dalla squalifica e su quello importantissimo di Martin Caceres, tornato a disposizione a due mesi e mezzo dalla sua ultima apparizione contro il Genoa.
Le soluzioni dunque non mancano al tecnico romagnolo, che alla fine sarà costretto anche a qualche esclusione eccellente. Partiamo dalla difesa, dove sussistono due, forse tre ballottaggi. Zebina è in vantaggio su Caceres per il ruolo di terzino destro; l'uruguaiano, infatti, ritorna in campo dopo un lunghissimo stop e ragionevolmente il suo inserimento dovrebbe essere graduale. In mezzo, accanto all'intoccabile Chiellini, ci sarà probabilmente Fabio Cannavaro, anche se non si può escludere a priori la carta Legrottaglie. Incertezza anche a sinistra, dove si contendono il posto Grosso e De Ceglie, con il primo leggermente favorito sul secondo. A centrocampo dovrebbe star fuori Camoranesi, che alla vigilia della gara era in dubbio per un dolore ad un ginocchio. Si profila quindi una linea a tre con Poulsen, Felipe Melo e Claudio Marchisio. Qualche metro più avanti dovrebbe esserci Diego, nonostante in settimana abbia svolto allenamenti differenziati e non sia al meglio della condizione; nel caso in cui Zac decidesse di non rischiare il brasiliano, si affiderebbe ad Antonio Candreva. In attacco, invece, resta da definire la spalla di Vincenzo Iaquinta, il più in forma degli attaccanti. Quindi ballottaggio Del Piero-Amauri, senza un vero favorito: 50% di possibilità a testa; Zac dovrà decidere se puntare sull'esperienza e la classe del capitano, oppure sulle grandi motivazioni del brasiliano, a caccia di una convocazione azzurra.

Il Catania dovrebbe rispondere con Andujar tra i pali; difesa a quattro con Potenza a destra, Silvestre-Terlizzi coppia centrale e Alvarez dirottato a sinistra. A centrocampo, il tecnico Mihajlovic potrebbe puntare su Biagianti, Ledesma e Ricchiuti (Carboni e DelVecchio le prime alternative), mentre in attacco si prevede un tridente composto da Izco, Maxi Lopez e Mascara.


Ecco le probabili formazioni:

CATANIA (4-3-3): Andujar; Potenza, Silvestre, Terlizzi, Alvarez; Ricchiuti, Ledesma, Biagianti; Izco, Maxi Lopez, Mascara.
A disposizione: Campagnolo, Bellusci, Spolli, Delvecchio, Carboni, Morimoto, Martinez. All.: Mihajlovic
Squalificati: Capuano (1)
Indisponibili: Llama, Plasmati, Augustyn

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Zebina, F.Cannavaro, Chiellini, Grosso; Poulsen, Felipe Melo, Marchisio; Diego; Iaquinta, Amauri.
A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Caceres, De Ceglie, Candreva, Camoranesi, Del Piero. All.: Zaccheroni
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Chimenti, Grygera, Trezeguet, Giovinco, Sissoko

ARBITRO: Orsato

 
 
 

Moggi: "Io radiato? Che ci provino! Andrea Agnelli, un mio grande amico."

Post n°1826 pubblicato il 02 Maggio 2010 da nadir63l
 

L'ex Direttore Generale della Juventus Luciano Moggi è intervenuto nel corso della popolarissima trasmissione radiofonica "Tutti pazzi per la Juve" rilasciando dichiarazioni destinate a scuotere il mondo del calcio.
Fonte: www.tuttipazziperlajuve.com
© foto di Federico de Luca

Luciano Moggi è intervenuto nuovamente durante la trasmissione radiofonica bianconera "Tutti Pazzi Per La Juve" in onda su Radio Erre2, per chiarire la questione sulla sua "ventilata" radiazione dal mondo del calcio ed esprimendo il proprio parere sulla nomina di Andrea Agnelli come nuovo Presidente della Juventus, sul processo in corso a Napoli e su un suo possibile ritorno in bianconero insieme a Romy Gai.

Direttore, l'abbiamo vista ricevere anche il Tapiro di "Striscia La Notizia", può fare chiarezza sulla sua presunta radiazione?
"In pratica hanno contrabbandato per vera la notizia della radiazione, si segue qualcuno che inventa, ma la radiazione non è arrivata. Non credo che provino a farla. Chi dovesse firmare quella lettera si firmerà una condanna perché tutto quello che hanno messo e tutto quello che hanno usato come abuso d'ufficio poi lo dovranno pagare davanti alla Procura della Repubblica".

Come commenta l'ormai prossima nomina a nuovo Presidente della Juventus del suo amico Andrea Agnelli? E' possibile ipotizzare un suo ritorno in bianconero?
"E' sicuramente un bene della Juventus. Resta il fatto che Andrea è un mio grande amico. Il futuro vedremo quello che è anche perché io voglio capire bene la mia situazione visto e considerato che a Napoli sta andando tutto benissimo".

Pensa che sia una strana coincidenza la notizia sulla sua presunta radiazione e la nomina di Andrea Agnelli?
"Probabilmente quelli che hanno fatto aleggiare nell'aria il discorso della radiazione non si sono preoccupati di quello che sta succedendo a Napoli: sono colpevolisti in paura".

La Lazio, considerando quanto sta emergendo al processo di Napoli, come hanno dichiarato i legali biancocelesti, pensa di chiedere i danni alla FIGC.
E la Juventus che dovrebbe fare?

"La Juventus dovrebbe mandare in fallimento la FIGC.
Comunque è già tanto che la Juventus stia preparando il ricorso per la revoca dello scudetto dell'Inter: questa è già una vittoria perché prima non ci pensavano neppure.
Se le cose sono fatte con giustizia, certamente l'Inter non merita lo scudetto degli onesti. Meriterebbe un altro scudetto: quello con la 'd' davanti"…

Se Andrea Agnelli dovesse chiederle qualche consiglio di mercato, lei glielo darebbe?
Le amicizie sono fatte anche per questo…

"Non ci sono dubbi".

Con la nomina di Andrea Agnelli ed il possibile ritorno di Pavel Nedved, pensa che il popolo bianconero possa essere positivamente fiducioso sul futuro della Juventus?
"Attenzione, la nomina di Andrea Agnelli è soltanto la nomina di uno che capisce di calcio, cosa che non c'era prima. Però la nomina non va in campo a giocare: deve essere rifatta una squadra totalmente nella testa e nei muscoli dei giocatori. Non è che si possa pensare nei miracoli nell'immediato. Sicuramente Andrea nel futuro farà certamente bene perché è l'unico che sa di calcio".

Tantissimi tifosi, che da sempre la sostengono con affetto, con messaggi di stima ed apprezzamento, la invitano a continuare a lottare anche per loro. Cosa può rispondere?
"Io ho lottato fino ad ora per me e per la Juventus e per quelli che hanno lavorato nella Juventus. La soddisfazione che c'è adesso è che la Juventus farà l'esposto in federazione per la revoca dello scudetto. E se fa l'esposto per la revoca dello scudetto all'Inter, è evidente che non parla bene dell'Inter e quindi coincide con quello che ho detto io fino ad ora".

Come valuta l'indiscrezione del possibile ritorno di Romy Gai alla Juventus?
"Romy Gai sarebbe un elemento prezioso perché è quello che ha dato un imput notevole al commerciale della Juventus. E' una cosa che secondo me dovrebbe avvenire perché già si ricomincerebbe a parlare di una Juventus che comincia a cambiare le valvole se non il motore.
Certamente chi c'è ora al settore commerciale, cioé quel tale Fassone, non è che ha dato dei risultati eclatanti se non delle chiacchiere.
Romy Gai al posto delle chiacchiere faceva i fatti: quindi ci sarebbe da mettere Fassone a fare il segretario di Romy Gai e Romy Gai a capo del settore. Se ci fossi io sarebbe così.
Bisogna considerare l'utilità per la Juventus perché bisogna mettere gente valida e mandare a casa quelli che non vanno.
Nella vita bisogna essere abbastanza grevi nella sostanza perché non si può avere un carattere timido per portare avanti un'azienda: se c'è una cosa che non va, anche se uno lo fa malvolentieri, mando a casa questo per metterci uno migliore.
Nel caso Fassone – Romy Gai: Romy Gai al posto di Fassone è la fine del mondo".

Grazie Direttore.
"Grazie a voi".
 

 
 
 

Allearsi al potere...

Post n°1825 pubblicato il 02 Maggio 2010 da nadir63l
 

Allearsi al potere



Immagine IPB


di Cirdan

Un potere da contrastare, un progetto per risanare e rifondare il calcio su nuove basi.
Questo il succo di un
memoriale, databile tra il 2003 e gli inizi del 2004, in cui Giacinto Facchetti, ex Presidente neroazzurro, avrebbe scritto: "L'Inter deve avviare una serie di azioni atte a potenziare la credibilità di questo club nei confronti di Juve e Milan, sempre più potenti e aggressivi e che condizionano in maniera determinante 'l'azienda calcio' italiano". Per l'ex campione nerazzurro, "l'Inter deve essere il club trainante di un nuovo sistema basato non sull'arroganza, non sulla prepotenza, ma sul corporativismo inteso come momento aggregante atto a perseguire obiettivi comuni, utilizzando politiche aziendali da condizionare il calcio in modo diverso da come viene fatto ora. Basta con l'egemonia di Juve-Milan. Basta con i soprusi. Basta con la beatificazione di personaggi che nulla hanno a che fare con la Chiesa (Moggi-Giraudo-Galliani-Carraro). Numerosi club sono pronti per partire ma aspettano che l'Inter faccia da club trainante. Per fare tutto questo è necessario essere bene organizzati e tutti all'interno della società, dal presidente al fattorino, devono avere lo stesso obiettivo".
Un unico obbiettivo, quello che hanno perseguito, nell'estate del 2006, in molti: "uccidere" La Juventus.
Oggi quel progetto si è finalmente realizzato, il calcio è cambiato, è stato rifondato, molti club si sono fatti trainare e l'egemonia di Juventus e Milan, chi per un verso chi per l'altro, è finalmente terminata.
Oggi tutti possono vincere, tutti possono ambire ai soldi, ma senza arroganza, senza prepotenze, ma con la semplice aggregazione, indirizzata a perseguire obbiettivi comuni, atti a condizionare il mondo del calcio in maniera completamente diversa rispetto ai tempi in cui un gruppo di "santi" veniva beatificato, e si badi bene, non per la capacità manageriale e sportiva di saper costruire una struttura lavorativa che era di gran lunga la migliore in Italia ed apprezzata e copiata in varie parti d'Europa, ma perché era nella opinione di tutti coloro che gravitavano nel mondo del calcio.

Oggi l'Inter è riuscita a potenziare la credibilità del club, non contrastando un potere ma alleandosi ad esso.


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