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Orrore Italia, ko 2-1 in amichevole contro il Messico...

Mercato “do ut des”

di Morrison


Prime avvisaglie di quello che sarà il "lavoraccio" che attende Marotta e soci.

La stagione lascia in dono, oltre ai ben noti milioni della Champions evaporati, anche una sfilza di (ex)giocatori indesiderati, finiti, sopravvalutati e ahinoi, strapagati.
Di tutto questo naturalmente i sentiti ringraziamenti vanno a chi se ne é appena andato (il mototopo), a chi se ne era già andato (il dissociato) e a chi ci si augura se ne andrà presto (il tennista, nonostante le recenti –agghiaccianti rivelazioni).

Ora però bisogna fare i conti della massaia e lavorare di scambi.
La lista dei partenti é infinita ma in questo momento ci si é liberati solo del capitano della Nazionale sul quale Andrea Agnelli ha pensato bene, anzi benissimo, di non far esercitare l'opzione per il 2° anno (nell'aria sembrava rimbombare una frase tipo:"ancora un anno”?).
Gli altri della vecchia guardia sono a questo punto il vero nocciolo della questione: Trezeguet e Camoranesi possono far comodo, se integri, ancora a diverse squadre, magari non di primissima fascia ma, “il Re” percepisce 4 milioni di euro l'anno, il Gaucho 3,5; o loro accettano di giocare per molto meno (diciamo meno della metà) o i loro generosi e disinteressati procuratori (Papà Jorge e Fortunato) li convinceranno ad andare a scadenza.
Questa situazione riguarda due giocatori che hanno comunque ancora "appeal" , immaginate voi quante proverbiali camice dovrà sudare Marotta per accomiatare i Poulsen, i Grosso, gli Amauri, i Grygera che alleggerirebbero il monte stipendi di qualcosa come 11 milioni di euro circa (netti eh'?). La domanda kafkiana naturalmente é: ma chi se li prende? e al limite, come nel caso del parruccone recentemente, a che cifra? (lo Zenit ha appena offerto 17 milioni, il Valencia 14).
Figli di questa situazione sembrano essere i mancati riscatti di Caceres e Candreva. Troppi per l'esiguo budget attuale 11+7 milioni. Vedremo se Marotta dopo aver "alleggerito" i Blancos di Cassano riuscirà anche ad avere una forte riduzione per questi due giovani che sul campo hanno guadagnato la riconferma.

Un ultima nota: tra le nostre comproprietà da sfruttare ce ne sarebbe una che tornerebbe utile a Mister Delneri, il Signor Mimmo Criscito.
Detto e saputo della grottesca gestione del suo cartellino da parte di mototopo va aggiunta una cosa, che il "Mimmo" non perde occasione per ribadire: "Per me Genoa o Juve é la stessa". Bene, siccome per me non é proprio "la stessa” e neanche la prima volta che sento una scemenza simile mi permetto di "consigliare" al Dr. Marotta di lasciare questo tizio al "giocattolaio matto" e di farsi versare i 7 milioni della comproprietà, tanto, la Juve con o senza Criscito è la stessa!

Buon mercato a tutti!

Missione di Marotta in Germania per piazzare Diego...

 

• Dubbio Pazzini-Palombo
• Ciao Caceres

Sentenza Giraudo svelata....

Prefazione


Nel 1988 i Metallica denunciarono la corruzione del sistema giudiziario con “…and justice for all” . Non è difficile oggi associare alcuni stralci di quella canzone, se non tutta, al pensiero di quanti hanno seguito meticolosamente l’evolversi di “calciopoli” e che avranno la pazienza e la voglia di leggere anche queste poche pagine fino in fondo.

La sentenza di primo grado che condanna l’ex amministratore delegato della Juventus a tre anni di reclusione per associazione a delinquere e frode sportiva, ha reso felici quanti avevano oramai esaurito gli argomenti a sostegno della farsa consumatasi nel 2006 e glissavano sull’argomento con un comodo «no comment, per me quella storia si è chiusa». Per lo più tifosi e opinionisti da bar dello sport cui mancano la voglia, le capacità ma anche la convenienza di analizzare il testo della sentenza e raffrontarlo con le evidenze, i fatti reali, quelle prove lasciate intenzionalmente fuori da brogliacci, informative e tesi colpevolistiche. Quegli stessi opinionisti tifosi che non solo hanno generato, con gli anni, il clima d’odio ideale a ospitare il processo mediatico del 2006, ma che – e oggi possiamo dirlo con certezza – hanno collaborato alle indagini, guidando gli organi inquirenti e indirizzando loro verso tutti quei personaggi del sottobosco calcistico capaci di portare nuove supposizioni a sostegno dell’accusa. Supposizioni e nient’altro. Rancori, legati a questioni meramente personali, di individui perennemente in conflitto con la Juventus e i suoi dirigenti.

Qui non c’è da chiedersi se la scelta del rito abbreviato sia stata giusta o sbagliata, un dato irrilevante che alimenta la disinformazione, quanto se l’assenza di verifiche delle informative sia da imputare al semplice pressappochismo o a qualcosa che potremmo definire, andandoci leggeri, mala fides. Poiché prima chi ha redatto le informative, poi i pubblici ministeri e infine il GUP De Gregorio non hanno eseguito alcuna verifica di accertamento del materiale preso in esame, nemmeno i raffronti più semplici quali possono essere il risultato di una partita, le ammonizioni e le diffide. In particolare, colpisce la posizione del GUP, che pur avendo dato prova di non essere insensibile a giornali e telecamere, ha trascurato (volutamente?) l’ampia mole di dati pubblicamente accessibili in contrasto con quella che è nei fatti una sentenza anacronistica. Talmente distaccata dalla realtà dei fatti che pare essere stata scritta all’interno di una rosea campana di vetro. And justice for all!

Un click per scaricarlo!


E' stato raccolto in pdf il lavoro di M. Lancieri sulla sentenza Giraudo: Supposizioni di primo grado. Ora diffondete!