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Messaggi del 20/06/2010

Marchisio, critica a Lippi«Abbiamo cambiato troppo»

Post n°2026 pubblicato il 20 Giugno 2010 da nadir63l
 

 

Il centrocampista azzurro: «Il mister sta facendo molti esperimenti, ma ha l'esperienza giusta per portare avanti questa situazione. L'umore del gruppo? Siamo un po' demoralizzati»

 

NELSPRUIT (SUDAFRICA), 20 giugno - «Qui al Mondiale molti giocatori stanno giocando in ruoli non loro perché il mister sta facendo molti esperimenti». Dopo il pareggio contro la Nuova Zelanda, eccoo le prime crepe all'interno del gruppo azzurro. Claudio Marchisio tira in ballo le scelte di Lippi e spiega: «E' tutto l'anno che cambio ruoli, ormai sono abituato. Cambiare così tanto, però, ci ha portato anche a sbagliare e a creare un po' di confusione tra di noi, ma il mister ha l'esperienza giusta per portare avanti questa situazione. L'umore del gruppo? Siamo un po' demoralizzati perché pensavamo di superare il turno con più facilità».

LA DIFESA DI CANNAVARO - Il capitano Fabio Cannavaro finisce alla sbarra per i due gol presi dall'Italia nelle prime due partite. Ma parlando con i giornalisti al termine della gara con la Nuova Zelanda e battibeccando con Giampiero Galeazzi in tv ha respinto ogni accusa: «Cosa devo dire? Sono cose che capitano. Dove ho più colpa? Ma siamo qua per fare un processo a me o cosa? - replica al commentatore della Rai -. L'altra volta (contro il Paraguay, ndr) non era il mio uomo e si è detto che era il mio, questa volta mi sono trovato una palla addosso. Sembra che mi si vuole processare... Se poi però vogliamo per forza trovare dei colpevoli - ha detto poi polemicamente ai cronisti - allora la colpa me la prendo io». Al di là dei processi personali Cannavaro ha però fissato come obiettivo quello di non farsi prendere dal panico e stare tranquilli: «La prossima partita si prepara con la tranquillità, consapevoli che in queste due partite è mancato solamente il risultato, che però nel calcio è la cosa più importante». Uno dei problemi dell'Italia nei primi due match mondiali è stato, secondo diversi giocatori, affrontare squadre molto chiuse. Ma basterebbe allora paradossalmente giocare contro squadre più forti per vedere la vera Italia? «Affrontare squadre migliori - ha detto Cannavaro - per noi è più facile».

 
 
 

NUOVO ATTACCO ALLA JUVE: CAPELLO E CRINI DI CAVALLO....

Post n°2025 pubblicato il 20 Giugno 2010 da nadir63l
 

© foto di Federico de Luca

Ieri notte stavo per andare a dormire, poi mi sono ricordato che avevo letto qualcosa su Capello, critiche, probabilmente meritate dopo due pareggi brutti come quelli dell'Inghilterra. Volevo però verificare come il signor Ziliani avesse "sparato a zero" su Capello e sfortunatamente mi sono imbattutto in un articolo che mi ha costretto a rimanere sveglio fino a tardi per la risposta.
Le parole che penso faranno rizzare a molti tifosi i peli sulla testa ma anche sulla schiena, per chi li avesse, sono le seguenti (tratte dall'articolo di Ziliani):
"....Ribadiamo: e se la leggenda di Capello grande stratega fosse una leggenda, sì, ma metropolitana? Un luogo comune del calcio che nessuno osa mettere in discussione per non incorrere nell'accusa di sacrilegio, di lesa maestà? Noi qualche dubbio sulle doti di Fabio Massimo grande condottiero lo nutriamo. Senza andare troppo indietro nel tempo, ricordate il Capello che per due stagioni allenò la Juventus prima di Calciopoli? Ebbene, stendendo un velo pietoso sui due scudetti vinti col metodo-Moggi – e poi cancellati -, ricordiamo benissimo quel che la Juventus combinò in Champions League."

Tralascio il resto per alcuni commenti. Personalmente, penso che Capello sia un ottimo allenatore, primo per quanto fatto al Milan, secondo per lo scudetto vinto a Roma.... (ps vedi che fine ha fatto Ranieri perdendo con la Sampdoria), terzo per quanto fatto due volte a Madrid, e infine per come ha vinto i due scudetti a Torino.
Mi dispiace essere sempre in disaccordo con il signor Ziliani e vedere molti tifosi arrabbiati, ma le sue parole "stendendo un velo pietoso sui due scudetti vinti col metodo-Moggi – e poi cancellati" sono parole che non condividiamo, al limite dell'inaccettabile.
Quale sarebbe il metodo Moggi? Mi ripeto ancora, ma non posso esimermi dal farmetodo parliamo? Quello della cupola, quello degli arbitri, che non facevano vincere la Juventus? Quello dei testimoni che negano di accusarlo o che dicono che era tutto regolare...Abbiamo letto con attenzione il pezzo di
Ziliani su Mancini (vi invito a leggerlo perchè ormai un cult) in cui lo definisce un"coniglio", noi, invece abbiamo difeso Mancini e lo abbiamo elogiato per la sinceità, sotto giuramento.
Sotto giuramento non si dicono bugie e li emerge tutto. Io mi chiedo poi come mai Ziliani non commenti quanto sta emergendo dal dossier Telecom, forse non ha letto, in ogni caso gli inseriremo un bel link con tutti i nostri articoli... così potrà farsi un'idea del metodo Moggi e soprattutto del "metodo anti-Moggi..."

Ziliani ha ragione su una cosa, Capello in Champions non ha fatto bene con la Juventus, è uscito due volte ai quarti, ma almeno sulla prima eliminazione gli episodi non sono stati dalla sua.Tutti ricordano il palo di Cannavaro al ritorno, ma anche un gol di Del Piero totalmente regolare annullato per fuorigioco inesistente.
Episodi allora, come episodi adesso, per esempio il gol di Milito irregolare, convalidato. L'Inter è stata brava e fortunata, meritando adesso, allora la Juve fu non ottima ma se si fosse qualificata non avrebbe rubato nulla. Inoltre, i gironi di qualificazione della Juventus di allora furono delle cavalcate vincenti, come possibile dimenticarle?

Senza divagare, ci dispiace che anche in questo caso, si usi Capello, screditando lui e con lui, come al solito, tutta la Juventus e ititoli vinti, fino a prova contraria sul campo. In questo mondiale sarebbero tanti allora gli allenatori da screditare, da Le Guen, a Domenech, e che dire di Del Bosque, loro però vanno bene perchè non sono stati a Torino....
Per questo rimaniano convinti che Capello sia un grande tecnico, se no Moratti perchè lo voleva? Rimaniamo convinti che Capello come tutti i grandi allenatori possa anche commettere errori e rimaniamo ancora più convinti che quei campionati non sono stati vinti con "metodo alcuno" se non quello del lavoro, fatica, sudore e grandi giocatori, tutto il resto non conta....come i crini di cavallo in una spazzola, da prendere e da buttare.

LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO DI ZILIANI

 
 
 

azzurro opaco....

Post n°2024 pubblicato il 20 Giugno 2010 da nadir63l
 

L'Italia fa 1-1 contro la Nuova
Zelanda. Iaquinta non basta

 

Azzurri sotto con un tiro sotto porta di Smeltz. Reazione veemente della squadra di Lippi che prima prende un palo con Montolivo e poi si guadagna un calcio di rigore con De Rossi realizzato dall'attaccante della Juve. Nella ripresa out Pepe e Gilardino, dentro Di Natale e Camoranesi ma il gol vittoria non arriva

 

NELSPRUIT (SUDAFRICA), 20 giugno - Senza la fantasia di un Cassano o l'imprevedibilità di un Balotelli, l'Italia piatta e opaca di Gilardino e Pazzini fa una figuraccia mondiale contro la Nuova Zelanda e ora rischia il peggio. Il secondo 1-1 sudafricano, questa volta firmato da Smeltz e Iaquinta, obbliga infatti gli azzurri a battere la Slovacchia di Hamsik giovedì prossimo per sperare di passare agli ottavi come primi del girone (ma per qualificarci potrebbe bastarci anche il pareggio se il Paraguay battesse i neozelandesi). Passata in svantaggio in avvio, la squadra di Lippi si è salvata grazie a un rigore di Iaquinta e alla mira imprecisa di Wood, che all'83' ha sprecato col sinistro l'occasione della vita.

L'AMNESIA DI CANNAVARO - Nonostante le poche luci e le molte ombre dell'esordio, Lippi conferma l'undici anti-Paraguay con l'eccezione dell'infortunato Buffon. Gilardino e Iaquinta coppia d'attacco, con De Rossi e Montolivo in mezzo al campo e Pepe sulla destra. L'unica novità è la posizione di Marchisio, spostato sulla fascia sinistra. Un 4-4-2 sulla carta più equilibrato, ma è su un calcio piazzato che gli azzurri vengono sorpresi anche stavolta. Errore grossolano di Cannavaro, che si fa sfuggire il pallone regalando a Smeltz l'assist dell'1-0 (dubbia comunque la posizione del neozelandese).

PARI IAQUINTA - L'Italia è sotto shock e fatica a prendere in mano il gioco. La manovra è confusa e poco fluida, sia in mezzo che sugli esterni, dove Pepe e Marchisio stentano a trovare gli spazi giusti. Dopo un'occasione sprecata da Chiellini in mezzo all'area e un clamoroso palo di Montolivo su una grande conclusione da trenta metri, gli azzurri ritrovano un po' di coraggio e al 29' raggiungono il pareggio: Iaquinta trasforma un rigore guadagnato da De Rossi (netta trattenuta in area) con un destro preciso.

BRIVIDO FINALE - Nell'intervallo Lippi effettua due cambi: escono Pepe e Gilardino, mentre Camoranesi e Di Natale entrano per dare più spinta e pericolosità sotto porta. Nonostante la pressione dell'Italia si faccia a tratti più intensa, la Nuova Zelanda si difende con ordine senza rischiare più di tanto. Gli azzurri non riescono ad andare al tiro, così Lippi si gioca la carta Pazzini (fuori Marchisio) a mezz'ora dalla fine. Al 25' Montolivo trova un varco centrale sulla trequarti e scaglia un gran destro che Paston riesce a respingere in tuffo. L'occasione più importante, però, ce l'ha Wood al 38': il suo sinistro in diagonale sfiora il palo e grazia gli azzurri. Se l'Italia non ha ancora vinto una partita nel 2010 (quattro pareggi e una sconfitta), un motivo ci sarà.

 
 
 

Juve, Marotta diventa il dg dalle mani di forbice...

Post n°2023 pubblicato il 20 Giugno 2010 da nadir63l
 

 

Il dirigente bianconero deve sfoltire la rosa troppo ampia per Del Neri: incasserà per investire e rinforzare la squadra. Nella lista dei probabili partenti ci sono quei giocatori in scadenza, anche chi non ha convinto, senza dimenticare chi non rientra nei progetti tattici: Trezeguet, Camoranesi, Poulsen e Diego su tutti

 

TORINO, 20 giugno - AAA Vendesi gioca­tori di prima fascia. Richiesta adeguata. Prezzo trattabile. No perditempo”. Se il calcio­mercato seguisse le regole del business immobiliare sarebbe di questo tenore l’inserzione che Beppe Marotta, regista delle operazioni bianconere, dovrebbe proporre per cercare di trovare nuove sistemazioni ai giocatori che, a diverso tito­lo, non rientrano nei piani del­la Juventus. Già, un grande mercato non si realizza solo con le entrate ma anche con le uscite. Sia per calmierare il rendiconto finanziario finale, sia per evitare a chi deve gesti­re il gruppo in campo durante la settimana e in panchina la domenica, di confrontarsi con una lunga fila di facce storte. Si spiega così Marotta nella ver­sione Mani di forbice.

LA LUNGA LISTA - Facile ipotizzare che lo stesso Luigi Del Neri abbia chiesto espres­samente alla società di non do­ver gestire un organico gonfia­to a dismisura. Per il ritiro di Pinzolo mancheranno i nazio­nali e gli infortunati ma al mo­mento si tratterebbe comun­que di un surplus numerico notevole. L’elenco di chi è in rampa di lancio non è breve e prevede diversi capitoli. Innan­zitutto un poker di calciatori in scadenza: Camoranesi, Sa­lihamidzic, Trezeguet e Ze­bina. Poi ci sono coloro che non entusiasmano più di tanto e possono essere ceduti: Giovin­co, Grosso, Grygera, Poul­sen e Paolucci. Infine ecco i due nomi che potrebbero per­mettere a Marotta, in caso di cessione avvenuta, di allargare il portafoglio con maggior faci­lità e magari strappare il col­paccio in grado di fare la diffe­renza. Il riferimento a Vincen­zo Iaquintae Diego non è ca­suale anche se la posizione dei due richiede un distinguo. Ma andiamo per ordine.

IN SCADENZA - Fare bingo, sul versante uscite, significhe­rebbe riuscire a piazzare colo­ro che alla fine della prossima stagione risulteranno svinco­lati. Per David Trezeguet ci so­no diversi interessamenti. Non solo sul fronte europeo con Espanyol, Atletico Madrid e Villarreal. Sulle piste del bom­ber transalpino anche gli ara­bi del Al Ahli che hanno già in­gaggiato Fabio Cannavaro ma il bomber preferisce la Spa­gna. Nel frattempo a L’Equipe ha detto: «Sono stato convoca­to dalla Juve per il ritiro». E ve­niamo a Mauro Camoranesi. Per lui questa settimana è pre­visto un incontro a Torino tra i dirigenti del club di corso Gali­leo Ferraris e il suo manager Sergio Fortunato. Alla Juve si aspettano che l’agente del cal­ciatore si presenti con alcune proposte da valutare. Per Jonhatan Zebina e Hasan Sa­lihamidzic, calma piatta.

 
 
 

Juve, se salta Krasic tentazione Elia. Intrigo Cassano, ansia Buffon..

Post n°2022 pubblicato il 20 Giugno 2010 da nadir63l
 

 Caro Andrea, per colpa di qualcuno non si fa più credito a nessuno!
Fonte: www.stefanodiscreti.blogspot.com

Il neo-presidente della Juventus Andrea Agnelli, attraverso una lettera pubblicata sul sito ufficiale della società, ha voluto rasserenare i tifosi chiedendo tempo e fiducia per il nuovo corso insediatosi al comando da solo poco più di un mese.
Sono molte infatti le perplessità espresse dal popolo bianconero in merito alle operazioni di mercato svolte fino ad oggi.
C'è grandissima amarezza e delusione. In alcuni casi si è arrivati persino a rimpiangere l'operato di Alessio Secco.
Solo in questa settimana le e-mail ed i messaggi su Facebook al sottoscritto si sono quintuplicati.
Se il mercato finisse oggi, l'operato di Marotta & C. sarebbe sicuramente giudicato insufficiente. Servono nomi per infiammare la piazza.
Certo, a differenza del "projettò" di Blanc-Secco & C., adesso si vede che nei vari intrecci di mercato in cui è coinvolta la Juventus c'è sempre una programmazione tecnico-tattica ben delineata di chi di calcio ne capisce e mastica.
Ma i campioni dove sono? I titolari dove stanno?
Ad oggi sono arrivati solo buoni rincalzi e non certo a prezzi di saldo. Anzi.
Del Neri per il suo gioco vuole quattro ali da intercambiare? Ecco allora Pepe e Martinez oltre a Camoranesi che sembra deciso a restare (anche perché con quell'ingaggio ma chi se lo prende?).
A quanto sembra allora mancherebbe solo un ultimo tassello che fino ad una settimana fa sembrava disegnato a misura di Krasic, nome che scalda ancora il cuore dei tifosi. Le due parti invece sono più distanti.
Serve assolutamente allora un nome per sognare, che in alternativa al serbo potrebbe esser quello di Elia, talentuosa e giovanissima ala olandese.
Non sono stati pochi a mandarmi video su questo giocatore e a chiedermi di segnalarlo a Marotta.
Per natura, diffido sempre dai video di Youtube e dalle prodezze in VHS.
Ricordate la "boba" di D'Alessandro? Per mesi ci propinarono questa giocata in tv facendoci credere che il giocatore argentino potesse esser il nuovo Maradona.
Alzi la mano adesso chi sa dove è finito senza dover ricorrere a Wikipedia?
Non è una giocata o un video di 3 minuti che può farci capire se ci troviamo di fronte ad un talento vero o ad un fenomeno da baraccone.
Detto ciò, avendo visto giocare Elia nell'Amburgo e avendolo ammirato anche in maglia orange in questo primo scorcio di mondiale mi sento di dire che ad un prezzo ragionevole sarebbe davvero un ottimo investimento.
L'interesse della società juventina è reale, c'è, vedremo nelle prossime settimane se sfocerà in una vera trattativa di mercato.
Capitolo Buffon. L'infortunio ai mondiali ha fatto scattare l'allarme in casa bianconera.
Il giocatore da un paio di anni a questa parte ormai non garantisce più quel rendimento che l'aveva portato ad esser il miglior portiere al mondo. Tutti questi acciacchi e continui infortuni l'hanno condizionato fortemente in negativo.
Perché si è deciso di investire quasi 10 miliardi di vecchie lire su un portiere datato 33 anni come Storari avendo già in rosa oltre al numero 1 della Nazionale Italiana anche Manninger?
E' evidente che si teme per il continuo della carriera del portiere di Carrara.
Intrigo Cassano. Tutto d'un tratto il contratto del talento di Bari Vecchia sembra esser diventato troppo oneroso per le casse della Sampdoria. Così almeno ha fatto capire il figlio del presidente Garrone, in una recente dichiarazione. E se dietro questa esternazione si evincesse la volontà di cedere Cassano? Non a caso negli ultimi giorni sono cominciate a circolare indiscrezioni (anche su emittenti televisive nazionali) in merito a trattative avviate con la Juventus. Del Neri e Marotta sono pronti a riabbracciarlo anche a Torino.
Sorge però un dubbio: che fine farebbero Diego, Giovinco e Del Piero se arriva Cassano?
Chiusura su Calciopoli e sul processo di Napoli che è andato in vacanza con largo anticipo.
Andrea Agnelli, rivolgendosi ai propri tifosi, nella parte finale della lettera scritta si è così espresso : "Sappiate inoltre che io, come tutti voi, sono in vigile attesa di conoscere le decisioni definitive della giustizia sportiva che dovrà dimostrare, di essere uguale per tutti in qualsiasi momento storico. Ecco perché farò sempre sentire la voce della Juventus in Figc, in Lega e in ogni altra sede!"
Caro Andrea, se quindi vuoi davvero conquistarti la stima dei tifosi juventini, oltre chiaramente ad allestire una squadra degna del nome Juventus, chiedi la riapertura del processo sportivo del 2006 alla luce di quanto uscito fuori dal processo di Napoli e dal Processo Telecom.
I tifosi non chiedono altro: che sia fatta giustizia su quello che tutto il popolo bianconero ha ribattezzato come "Farsopoli".
Fatti e non parole Andrea, senti a me, la fiducia si conquista solo così.
Per colpa di qualcuno, non si fa più credito a nessuno!

 
 
 

     

 

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