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Messaggi del 06/07/2010

Andrea Agnelli e Cairo scendono in campo: "Un Derby contro la Sla"

Post n°2106 pubblicato il 06 Luglio 2010 da nadir63l
 

© foto di Marco Giglio/Image Sport

Nel pomeriggio si è tenuto un incontro organizzato dall'Assessore allo Sport della Città di Torino, Giuseppe Sbriglio, che ha visto protagonisti Michele Riva, malato di SLA ed appassionato di calcio, il prof. Mario Melazzini, presidente dell'AISLA, Massimo Mauro ed i Presidenti delle due società calcistiche cittadine, Urbano Cairo ed Andrea Agnelli.

Tema della discussione - riferisce il sito ufficiale del Torino Calcio - l'organizzazione di un derby finalizzato alla raccolta di fondi per la ricerca contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica. Il derby si farà, con modalità da stabilire e con la presenza di grandi campioni del passato e del presente delle due squadre della città. Le due società torinesi hanno manifestato la volontà di scendere in campo per questa nobile causa.

Il Presidente del Torino, Urbano Cairo: "Sono totalmente favorevole all'organizzazione di una partita a scopo benefico allo Stadio Olimpico: cerchiamo insieme una data, in fretta, ma bisogna assolutamente farcela. Sarebbe un efficace mezzo per attirare attenzione sul tema, raccogliere fondi e sensibilizzare la ricerca verso la lotta a questa terribile malattia".

Favorevole anche il Presidente della Juventus, Andrea Agnelli: "Ora è necessario individuare una modalità che permetta di velocizzare l'organizzazione, dati gli impegni delle due squadre. Bisogna mettere in piedi una festa, che esuli dall'evento sportivo in sè ma che arrivi agli obiettivi finali: la raccolta economica e la comunicazione".

 
 
 

Juve, Marotta a Pinzolo in visita alla squadra...

Post n°2105 pubblicato il 06 Luglio 2010 da nadir63l
 

Il direttore generale dell’area sportiva nel ritiro bianconero ha salutato il tecnico e i giocatori e ha quindi visitato il Summer Village. Atteso anche il presidente Andrea Agnelli.Seduta tattica per Del Neri che ha curato con grande attenzione ogni minimo dettaglio

 

PINZOLO, 6 luglio - Il dg della Juventus, Giuseppe Marotta, ha raggiunto questo pomeriggio Pinzolo, sede del ritiro del club bianconero, arrivando poco prima delle 18.00 al Centro Sportivo Pineta, mentre la squadra stava terminando la parte tecnica dell’allenamento pomeridiano. Il direttore generale dell’area sportiva, ha salutato il tecnico e i giocatori e ha quindi visitato il Summer Village e salutato i giornalisti, mentre la squadra terminava l’allenamento con una serie di ripetute mirate a potenziare la capacità aerobica. Nelle prossime ore è atteso anche l'arrivo del presidente Andrea Agnelli.

ALLENAMENTO - La prima parte della seduta è stata invece dedicata alla tattica, con Del Neri che ha curato con grande attenzione ogni minimo dettaglio, dal tempismo dei movimenti, alla corretta posizione in campo dei giocatori. Per circa un’ora, due squadre, di otto giocatori ciascuna, hanno lavorato su metà campo per perfezionare i meccanismi della circolazione palla e delle ripartenze. Frequenti le interruzioni di dell’allenatore che non ha perso occasione di spiegare i movimenti voluti, mentre nell’altra metà campo il resto del gruppo era impegnato in esercizi di tecnica.
 
BRAZZO - In campo si è rivisto anche Hasan Salihamidzic che ha ripreso a correre e domani tornerà a lavorare con il gruppo Jorge Martinez, oggi rimasto in palestra.

 
 
 

Luciano Moggi: "I giornali sono indietro di 4 anni"

Post n°2104 pubblicato il 06 Luglio 2010 da nadir63l
 

Fonte: di Luciano Moggi per "Libero"
© foto di Federico de Luca

A quanto pare sono in molti a chiedersi come mai e perché ad Abete, presidente della FIGC, sia venuta in testa la brillante idea di modificare la regola sul tesseramento dei giocatori extracomunitari, riducendoli da due ad uno. Immaginate la felicità di quelle squadre che ne avevano magari già comprato qualcuno. Le proteste sono salite e si tratta di cose serie perché attengono al mercato in fase avanzata: non si può scherzare in questo momento della stagione, per cui l’unica cosa ragionevole che resta ad Abete è fare retromarcia. Il direttore della Gazzetta dello Sport è sceso in campo a difesa di Ruggiero Palombo, uno dei suoi vice, sulla questione della intercettazione del 7 marzo 2005 tra lo stesso Palombo e l’ex designatore Paolo Bergamo. Comprendo la difesa, non capisco i toni usati. E non condivido per niente il suo giudizio sulla “manipolazione” della telefonata. Ora la questione di base mi sembra del tutto semplice. In presenza di una designazione degli arbitri per sorteggio, attraverso le griglie, non si poteva modificare o aggirare questa normativa. Palombo dice a Bergamo che aveva sbagliato a non inserire il nome di Collina nella griglia di Roma-Juve. Bergamo spiega che le regole per la composizione delle griglie non permettevano la forzatura suggerita da Palombo per indirizzare Collina verso l’arbitraggio di Roma-Juve. E poiché Palombo insiste, Bergamo giunge a dire: "Ma perché ci volete far fare degli imbrogli? Aggiriamo le regole proprio noi che siamo designatori?". Curioso che di questo parere, più o meno, fosse anche Facchetti quando anche lui voleva Collina e chiedeva ai designatori di usare una griglia con preclusioni di comodo… Quando Mazzei gli spiegava che bisognava comunque fare il sorteggio (effettuato da un giornalista), Facchetti mostrava di non capire. Dico al direttore della Gazzetta che è inutile proseguire se ammettiamo che Bergamo non era disponibile ad aggirare la norma. E se la Gazzetta sosteneva che si doveva fare diversamente per il superiore bene (?) del campionato, ciò equivaleva a suggerire griglie fasulle. Tutto il resto sono chiacchiere, e in quanto alla contestualità, invocata ora da Palombo, c’è da rimanere stupefatti. Quattro anni fa non si parlò mai di contestualità degli avvenimenti: i colpevoli erano già indicati come tali dalla Gazzetta ben prima della sentenza. Ma c’è di più, la Gazzetta scopre adesso "l’uso dissennato e" – udite udite – "la diffusione illegale" di un’intercettazione. Strano che non abbia inteso così quelle pubblicate nel 2006, coperte ancora dal segreto istruttorio, e quando titolò in prima pagina "Processateli". Strano che Andrea Monti non risponda sul ruolo avuto dal suo redattore Maurizio Galdi nel processo, nel quale è stato “utilizzato”(lo dicono il colonnello Auricchio, il maresciallo Di Laroni e i documenti) "come fonte utile per le indagini". Una partecipazione attiva e non neutra come si addice a un giornalista. E per la Gazzetta era tutto normale, visto che ha continuato a mandarlo come inviato al processo di Napoli. Intravedo, e mi dispiace, nella postilla di Monti una sorta di “avvertimento ai naviganti” su eventuali nuove intercettazioni che chiamino in causa Palombo. La mia difesa non si preoccupa certo di questo perché cerca solo la verità. Ho l’impressione che Monti sia arrivato da troppo poco tempo alla Gazzetta e ignori come sia stata seguita una certa vicenda. Palombo lo sa, ma di sicurono non ha interesse a farglielo sapere.

 
 
 

Hoeness spiana la strada alla Juve: "Non rinnoviamo il contratto a Dzeko"

Post n°2103 pubblicato il 06 Luglio 2010 da nadir63l
 

Hoeness spiana la strada alla Juve: "Non rinnoviamo il contratto a Dzeko"

Suonano come una dolce melodia le parole pronunciate dal general manager del Wolfsburg per Marotta. Dieter Hoeness, quando gli chiedono di Edin Dzeko, punta i piedi e detta le condizioni del club tedesco: "Edin Dzeko è un giocatore del Wolfsburgo. Il suo attuale accordo scade il 30 giugno 2013 e non vedo perché dovremmo prolungarlo. Penso che in questo momento la posizione dell'attaccante bosniaco non sia in cima ai pensieri del nostro club perché ci sono altre priorità con le quali ci dobbiamo confrontare". Un po' come dire: "Dzeko è in vendita, se ci pagate la cifra che chiediamo è vostro, altrimenti resta al Wolfsburg". Parole al miele per la Juventus, che ora finalmente ha strada spianata (sia perchè il City ha virato su Balotelli, sia perchè Dzeko  preferirebbe il trasferimento a Torino) per arrivare all'attaccante bosniaco. L'unico ostacolo sembra rappresentato dal prezzo del cartellino della punta: almeno 30 milioni. Cifra al momento spropositata per i bianconeri, ma non si escludono colpi di scena. Il Real Madrid infatti è fortemente interessato a Giorgio Chiellini e un'eventuale cessione del difensore alle "merengue" porterebbe i soldi necessari per arrivare a Dzeko. Intanto, nella scorsa serata, grande prestazione per la punta che nella prima amichevole giocata dai tedeschi contro una selezione dilettantistica ha confermato il suo grande fiuto per il gol: 13-0 il punteggio finale con il bosniaco autore di una tripletta in appena 45' di gioco.

 
 
 

LIVE PINZOLO - Parla Francesco Conti, storico "vice" di Gigi Delneri....

Post n°2102 pubblicato il 06 Luglio 2010 da nadir63l
 

L'allenatore in seconda della Juventus, Francesco Conti, è intervenuto oggi ai microfoni del canale tematico bianconero per parlare in particolare della preparazione che sta sostenendo la squadra nel ritiro di Pinzolo. TuttoJuve.com ha trascritto integralmente l'intervista rilasciata dal vice di Gigi Delneri a Juventus Channel:

Abbiamo visto faticare i giocatori. Questo è il quarto giorno di ritiro a Pinzolo. Qual'è la tipologia di allenamento che stanno svolgendo gli atleti della Juventus?
"E' un allenamento che stiamo portando avanti in maniera graduale, quindi è sempre in forma aerobica, ancora non è richiesta l'intensità che successivamente vedrete nei nostri allenamenti. Stiamo lavorando sul volume, quindi allenamenti abbastanza lunghi, sempre però con dei concetti che di volta in volta verranno sviluppati".

Abbiamo visto anche dei cardini in ogni allenamento: una prima fase, oltre al riscaldamento, di possesso palla, poi due gruppi di lavoro e infine nelle sedute mattutine degli ultimi due giorni anche la partitella, che poi è quella che gasa maggiormente i tifosi...
"Sì, sono d'accordo, la partitella diventerà poi parte integrante della nostra struttura di seduta, perchè comunque la parte ludica è sempre necessaria, come completamento dell'allenamento. Noi crediamo come principio anche in altre situazioni, che sono delle situazioni tattiche che ti creano equilibrio e ordine, però non tralasciando sicuramente lo sviluppo delle partitelle che da qui in avanti ci accompagneranno".

Come cambieranno poi gli allenamenti? Soprattutto nella parte finale del ritiro di Pinzolo...
"Si restringeranno i tempi e aumenterà l'intensità. Aumenteranno quindi proprio dal punto di vista fisico le intensità agonistiche".

Lei è il vice storico di Gigi Delneri: vogliamo raccontare qualche segreto, qualche caratteristica del nuovo mister bianconero?
"E' una persona con la quale mi trovo bene, con la quale ho legato al di là degli aspetti professionali. E' una persona molto limpida, diretta, schietta e credo siano delle caratteristiche che comunque, se c'è buona fede dall'altra parte, vadano riconosciute".

Qual'è stata secondo lei la vostra forza l'anno scorso alla Sampdoria per la conquista di un risultato assolutamente straordinario?
"La nostra forza è stata sempre quella di aver insistito su un nostro concetto di lavoro e la squadra ha mostrato grande disponibilità e grande credibilità in quelle che erano le nostre proposte. Poi logicamente quando raggiungi degli obiettivi così straordinari la componente fortuna al momento giusto, al posto giusto, è necessaria. Credo però che siano coincise le idee e la disponibilità dei giocatori".

Forse è un attimino presto per parlarne, ma ha una sensazione di "gruppo", e quali sono le sue sensazioni in generale per quanto riguarda i primi giorni alla Juventus...
"I primi giorni come sempre sono di studio, sono fasi di conoscenza, dove il giocatore cerca di capire velocemente le persone con cui si trova a dover lavorare inizialmente e viceversa. Quindi questa è una fase di grande rispetto reciproco che ci dovrà accompagnare tutto l'anno, però credo anche di grande curiosità. Per ora penso, per quello che vedo, di trovare la disponibilità giusta per fare un buon lavoro".

 
 
 

Oscar o Nobel?

Post n°2101 pubblicato il 06 Luglio 2010 da nadir63l
 



Immagine IPB

di D. Giacalone


Sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire la ragguardevole e promettente evoluzione del giustizialismo italico: prima avevamo il processo falso nel posto vero, ora il processo vero nel posto falso. Al debutto la radice antica, inseparabile da ogni popolo bue: il gran spettacolo dell’accusa, che la difesa e l’innocenza son noiose e prive dei grandi ingredienti: sesso, sangue e lussuria. Poi un primo progresso: con i giornali padronali a far da gran cassa alle accuse rivolte contro gli eletti, la vil razza politica, divenendo gazzette porta voce degli accusatori e forconi incitanti al linciaggio, grazie ai soldi di quei poverelli abbeverati dalla spesa pubblica, che si dicevano intimoriti e concussi dallo straordinario e incontenibile potere di quelli che venivano trascinati via in ceppi.
La tecnologia digitale consentì un ulteriore passo in vanti, facendoci divenire tutti guardoni e spioni, pronti a istruire le carte dell’accusa assieme al pubblico ministero, sicché giornali e televisioni trasmettono direttamente le telefonate dell’appestato di turno e ciascuno può esprimere a piacimento la propria convinzione. In tutti e tre questi stadi evolutivi manca un pezzo della rappresentazione: il processo. Ma è roba per maniaci, si pensava. Invece no, adesso abbiamo il prodotto più nuovo: un processo vero, ma fatto davanti a un giudice denominato “signor Direttore”.
Dobbiamo cotale sollazzo alla straordinaria inchiesta sugli spioni pagati da Pirelli e Telecom Italia. Non entro nel merito, perché lo facemmo quando gli altri erano indotti o giacenti nel silenzio, conquistandoci le attenzioni dei citati galantuomini. Anzi, preferisco continuare a scandalizzare i pochi lettori disposti a seguirmi, i quali non capiscono come si possa fare i garantisti anche verso quanti si volle accusare. Risposta: perché il diritto viene prima del torto.
Dunque: una volta pubblicate le motivazioni con cui il giudice dell’udienza preliminare ha condannato qualche spione, il Corriere della Sera s’è trasformato in cancelleria di tribunale, prima pubblicando un originale commento del legale di Pirelli (dove sono rimasti padroni quelli che lo furono anche in Telecom), poi offrendo le pagine alle repliche d’interessati e colleghi, ivi comprese le parti civili. Non so se a via Solferino entrano direttamente vestiti in toga, ma mi aspetto, da un momento all’altro, il lancio di un bel televoto, in modo da dare un senso alla giuria popolare. Sapete qual è la cosa davvero divertente? E’ che non essendo più paghi di dare in testa agli indagati, ora processano quelli che manco hanno ricevuto l’avviso di garanzia. Ma non è colpa solo loro, è l’intero sistema ad essere storpio.
Questi gli elementi, fra il ridicolo e l’impressionante: 1. arrestano gli spioni, si trovano i dossier e si pone il problema se lo abbiano fatto per passare il tempo o su mandato di chi li paga; 2. il gip, giudice dell’indagine preliminare, così come la logica, il buon senso e perfino noi, riteneva utile esaminare la seconda ipotesi, la procura abbracciò la prima, tanto è vero che i vertici aziendali (Marco Tronchetti Provera e Carlo Buora, tanto per non fare nomi) vengono sentiti, ma non indagati; 3. si arriva all’udienza e gli accusati, trasformatisi in accusatori, sostenendo di avere agito adempiendo a ordini e interessi superiori, ammettono il reato e patteggiano; 4. Tronchetti viene sentito anche lì, ma nega tutto e quasi dice di non conoscerli nemmeno; 5. arriva la sentenza di condanna, le cui motivazioni condannano Tronchetti, che, però, non era processato e neanche indagato; 6. il giudice sente il bisogno di scrivere che non era credibile, ma non si accorge che se Tronchetti avesse detto il contrario (ho deciso e ordinato tutto io, questi bravi ragazzi non hanno colpe) semplicemente quelli non avrebbero patteggiato, la sua non credibilità, quindi, è irrilevante per condannarli; 7. A questo punto parte la difesa di Tronchetti, che replica alle motivazioni della sentenza in cui non è coinvolto il cliente, definendola non credibile; 8. noi scrivemmo che quella sentenza condanna un solo soggetto, la procura di Milano, che, difatti, s’inalbera e replica, creando un fronte comune con Tronchetti, il non indagato ma condannato per interposto imputato, che ora il giudice chiede d’indagare; 9. interessati e parti civili replicano alle difese, il tutto sulle pagine di un quotidiano nella cui proprietà siede il medesimo Tronchetti, a conferma che la libertà è bella ma si dovrebbe anche saperla utilizzare; 10. non scrivo mai il decimo punto, perché non è il caso di montarsi la testa.
Ora, ditemi voi: possiamo chiedere, all’Italia, il Nobel per la fantasia giudiziaria? O, almeno, l’oscar per l’avanspettacolo?

 
 
 

MOTTA: "Voglio lo scudetto"

Post n°2100 pubblicato il 06 Luglio 2010 da nadir63l
 

noi ne vogliamo 2 di scudetti!!!!!
© foto di Filippo Gabutti

Sogna lo scudetto in maglia bianconera il nuovo acquisto Marco Motta. “L'ho sfiorato con la Roma, ora voglio raggiungerlo con la Juve. Abbiamo le stesse possibilità di tutte le altre squadre, Inter compresa. A Roma sono stato bene, ho lasciato un gruppo straordinario - prosegue - e fa male essere andato vicino allo scudetto e non aver vinto niente. Abbiamo perso il titolo con la Sampdoria, anche se l'Inter ci ha permesso di fare una grande rincorsa rallentando il passo. Ora voglio ottenere tanti successi in maglia bianconera".
Il difensore, nel corso della sua carriera, ha militato anche nelle fila del Torino. "Essere un ex-granata non mi spaventa - sottolinea Motta – e non rinnego niente del mio passato, al Toro ho fatto un'esperienza importante per la mia crescita, ma ora ho voltato pagina e sono felicissimo di essere alla Juve. Ho tanto da lavorare, da migliorare e da dimostrare. E' una grande chance, starà a me riuscire a ripagare sul campo la fiducia che hanno riposto in me”.

 
 
 

LIVE PINZOLO - Venerdì la Juve si presenta ai propri tifosi...

Post n°2099 pubblicato il 06 Luglio 2010 da nadir63l
 

Fonte: Juventus.com

Una grande festa, per celebrare il quinto anno di ritiro della Juventus a Pinzolo, per far sentire alla squadra tutto il calore della sua gente e per permettere ai tifosi di vedere da vicino, tutti insieme, i propri campioni: venerdì 9 luglio Pinzolo si colorerà ancor più di bianconero per la presentazione ufficiale della squadra in piazza San Giacomo.

Si inizierà alle 19.00, con attività e giochi che coinvolgeranno i bambini delle Soccer School e delle scuole calcio della Val Rendena, quindi, alle 21.00, l’evento entrerà nel vivo. Paolo Belli, grande tifoso bianconero e voce dell’inno ufficiale della Juventus, salirà sul palco e, con la sua band, terrà un concerto che accompagnerà il pubblico sino al momento clou: sarà ancora Belli, insieme a dj Nanà e a Valeria Ciardiello di Juventus Channel a chiamare sul palco, uno per uno, i campioni bianconeri e i membri dello staff tecnico che potranno così ricevere l’abbraccio dei propri tifosi e “l’in bocca al lupo” per la prossima stagione.

 
 
 

LIVE PINZOLO -

Post n°2098 pubblicato il 06 Luglio 2010 da nadir63l
 

 Terminato il 6° allenamento stagionale. Arrivano i primi gol "italiani"

Si è appena concluso il sesto allenamento stagionale della Juventus e, come da copione da quando è iniziato il ritiro di Pinzolo, Gigi Del Neri e il suo staff hanno fatto sostenere ai calciatori una seduta differente dalle precedenti.
Dopo il riscaldamento iniziale, a cui ha fatto seguito un esercizio di possesso palla, è stata giocata una partitella 11 contro 11 nel campo da 50 metri svoltasi in due tempi da 15 minuti. Squadra bianca composta da Manninger, Grygera, Legrottaglie, Ferrero, De Ceglie, Ekdal, Belcastro, Marrone, Boniperti, Diego e Trezeguet mentre la squadra in verde era composta da Costantino, Motta, Alcibiade, Silvestri, Grosso, Buchel, Sissoko, Pasquato, Lanzafame, Del Piero e Amauri.
La sgambata è finita 1-1 con le marcature di Lanzafame, abile ad anticipare Manninger con un bel tocco, e di Marrone con un gran destro da fuori. Da segnalare sullo 0-0 una traversa di sinistro di Boniperti.
Alla fine della partitella la squadra è stata divisa in gruppi che si sono impegnati alternativamente tra palestra e campo, dove hanno lavorato sulla tattica e sui movimenti specifici per i vari reparti.

 
 
 

La Juve ritira Diego dal mercato e propone altre contropartite per Dzeko!

Post n°2097 pubblicato il 06 Luglio 2010 da nadir63l
 

Dalla Germania arrivano notizie confortanti per i tifosi juventini. Secondo il portale 4-4-2.com, Edin Dzeko è molto vicino alla Juventus. La società torinese avrebbe raggiunto un accordo verbale con il ventiquattrenne attaccante bosniaco ed il portale tedesco riferisce che il giocatore, probabilmente, nella prossima stagione, vestirà la maglia bianconera: si attende solo l’accordo tra la Juve ed Wolfsburg.  I dirigenti di corso Galileo Ferraris stanno cercando di  includere nella trattativa contropartite tecniche come Zdenek Grygera, Christian Poulsen e Vincenzo Iaquinta. Uno scambio con Diego sarebbe stato il "pezzo" forte per convincere il Wolfsburg  ma la Juve ha ritirato dal mercato il brasiliano dopo che lo stesso trequartita aveva rifiutato il trasferimento alla società tedesca. Anche il Manchester City ha cercato di inserirsi nella trattativa tra la Juve ed il club teutonico, ma l’attaccante ha dato già la sua parola alla Vecchia Signora.

 
 
 

Quarto mondo...glmdj

Post n°2096 pubblicato il 06 Luglio 2010 da nadir63l
 



di Cirdan

Immagine IPB

Dice che non è "causa-effetto", Abete, ma tant'è che il primo Consiglio federale post-disastro Mondiale ha prodotto una novità: con decorrenza immediata, le società di calcio potranno tesserare un solo extracomunitario, a patto che si privino di un altro.

Ora, non discuto la norma, che andrebbe attentamente letta per poterne carpire gli svantaggi e i vantaggi, ma le modalità. In pieno calciomercato, in pieno inizio stagione 2010-2011 viene completamente modificata una regola che consentiva il tesseramento di due extracomunitari al posto di altrettanti (facevano, e fanno, eccezione, i calciatori che già giocano nei campionati italiani).

Di Abete è giusto ricordare quanto ha fatto da quando si è insediato alla Figc: 1) Fallimento Europei 2008; 2) fallimento Mondiali 2010; 3) Fallimento organizzazione Europei 2012; 4) Fallimento organizzazione Europei 2016.

Della Corte Federale è giusto ricordare quanto fatto, a stagione in corso, nel campionato 2000-2001: nella settimana che precedeva la sfida al vertice tra Juventus e Roma (terminata 2-2), venne abolita la norma sull'utilizzo degli extracomunitari, e il tecnico della Roma (Fabio Capello), infatti, nel momento clou della stagione ebbe la possibilità di usufruire di tutti i suoi stranieri in campo dando la svolta alla partita.

Al calcio italiano non rimane altro che confermare quanto fatto al mondiale sud-africano, confinato in quello che una volta apparteneva ai neo zelandesi: il quarto mondo.

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