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© foto di Castellani / De Luca

Il futuro di Giorgio Chiellini sarà ancora bianconero. Lo ha annunciato il suo procuratore Davide Lippi, intervenuto ai microfoni di Dahlia Tv per chiarire la posizione del suo assistito, corteggiatissimo da numerosi top club europei ed in attesa di prolungare il proprio contratto con la società torinese: "Il futuro di Giorgio Chiellini è sicuramente nella Juventus. Ci siamo incontrati questa settimana e abbiamo incominciato a parlare. C'è la volontà da parte di Marotta, della società di mettere a posto il contratto del giocatore. Riteniamo, per quello che ha dimostrato, che sia un giocatore importante", ha spiegato l'agente.
Sul tavolo di Davide Lippi sono pervenute importanti offerte per "Re Giorgio", ma sia il giocatore che la Juventus intendono proseguire il matrimonio: "Senza fare nomi di squadre, ci sono dei club importanti che hanno chiamato - ha spiegato Lippi a Dahlia - sicuramente questo ci lusinga e ci fa molto piacere, segno evidente che è stato fatto un lavoro importante fino ad oggi da parte di Giorgio, siamo onorati. Ma ad oggi mi sento di dire che Giorgio è un giocatore della Juventus. Stiamo lavorando per questo e stiamo valutando con la società. Sicuramente la volontà da entrambe le parti è quella di sistemare le cose", ha concluso Lippi.

Siamo seriamente preoccupati per Stefano Palazzi; dopo aver raccolto il "materiale investigativo" che gli dovrebbe permettere di aprire il fascicolo "Calciopoli 2" (nella fattispecie, una montagnetta di nuove intercettazioni che decolpevolizzano la Juventus), aver dichiarato che avrebbe proceduto nell'immediato post-mondiale, aver garantito l'apertura di nuove inchieste, aver comminato un'ammenda di centomila euro per la Juventus e tre mesi di inibizione per Secco e Blanc per la questione-Amauri (tanto per creare un precedente pro-Inter), aver quindi comminato quarantacinquemila euro di multa per la società di via Durini e tre mesi di inibizione per Massimo Moratti (il quale, testuale, "non commenta" -e ci credo!-), è completamente sparito dalla scena.
Prima di rivolgerci a "Chi l'ha visto?", la nota trasmissione di Rai3, abbiamo quindi deciso di rivolgere un appello ai nostri carissimi lettori; nel caso in cui riusciste a incrociarlo, ricordategli che ci sarebbero dei procedimenti in sospeso molto urgenti (nel 2006 ci vollero solo 20 giorni per distruggere, gratis, la Juventus), che l'iscrizione ai campionati (di A e di B...) è alle porte, così come sono alle porte le designazioni per le Coppe Europee...
Ci rendiamo conto che l'Inter non è la Juventus, e che, quindi, Moratti non è Moggi; quello che non riusciamo a capire è come mai, dati i precedenti, non si sia ancora aperto il capitolo "Calciopoli 2" per poi chiuderlo velocemente, con una bella archiviazione per "prescrizione", poiché è precisamente quello che ci aspettiamo da questa farsa di Giustizia Sportiva alla quale il nostro "sistema calcio" ci ha abituati. Certo è che si sta perdendo un bel po' di tempo; non sarà, forse, per poi poter dire "non possiamo procedere in quanto i Campionati e le Coppe sono cominciati, ed è quindi impossibile ribaltare tutto"? Non sarà forse per poter mettere, quindi, qualche meraviglioso ostacolo economico in più per non colpire, per l'ennesima volta, la società nerazzurra? Non sarà forse per poi potersi nascondere, anche a livello europeo, per questioni di diritti tv e immagine?
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca; per cui, se incontrate Palazzi ricordategli che il suo ruolo sarebbe quello di procuratore federale, che per quel ruolo percepisce un congruo stipendio, e che, quindi, l'Italia del Calcio lo chiama a gran voce perché svolga i suoi compiti senza fare di due pesi due misure e senza che ricorra ai soliti camion di sabbia, quando l'imputato non è la Juventus ma la società di via Durini. Se per la questione dei trasferimenti ha creato ad arte il "precedente-Amauri", per Calciopoli 2 non si deve nemmeno sforzare di fare altrettanto: il precedente esiste già, ed è targato Juventus 2006.
Se Palazzi è uomo probo e super partes, prenda spunto da lì.