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Messaggi del 03/08/2010

Juve-Shamrock, i convocati di Delneri: out Melo, Martinez e gli "epurati"

Post n°2198 pubblicato il 03 Agosto 2010 da nadir63l
 

© foto di Francesco De Cicco/TuttoLegaPro.com

L'allenatore della Juventus, Gigi Delneri ha diramato l’elenco dei convocati per la gara di ritorno del Terzo Turno Preliminare di Europa contro lo Shamrock Rovers, in programma a Modena giovedì sera. In tutto sono 20 i giocatori a disposizione del tecnico bianconero, che si ritrova con un centrocampo ridotto all'osso. Felipe Melo e Martinez, infatti, non sono ancora al meglio della condizione e non partiranno per l'Emilia. Oltre agli infortunati Buffon e Iaquinta, mancheranno inoltre tutti quei giocatori inseriti dalla società nella lista dei partenti: Zebina, Grosso, Camoranesi, Poulsen, Salihamidzic e Giovinco. Ecco i convocati:

PORTIERI
13 Manninger, 32 Storari, 31 Costantino.

DIFENSORI
2 Motta, 3 Chiellini, 19 Bonucci, 21 Grygera, 29 De Ceglie, 33 Legrottaglie, 34 Ferrero.

CENTROCAMPISTI
5 Sissoko, 8 Marchisio, 20 Lanzafame, 23 Pepe, 27 Ekdal.

ATTACCANTI
10 Del Piero, 11 Amauri, 17 Trezeguet, 24 PasquatO, 28 Diego.

 
 
 

VERSO MODENA...

Post n°2197 pubblicato il 03 Agosto 2010 da nadir63l
 

Juve, ultima a Vinovo nel segno di Diego-Trezeguet

 
Ultimo allenamento prima della partenza domani per Modena, per il ritorno di Europa League contro gli Shamrock Rovers. In partitella reti del brasiliano e del francese. per Amauri scarico in palestra, differenziato per Melo, Martinez e Poulsen
TORINO, 3 agosto - Ultimo allenamento a Vinovo questo pomeriggio prima della partenza di domani per Modena, dove la squadra sosterrà la rifinitura allo stadio Braglia, teatro, giovedì sera, della sfida contro lo Shamrock Rovers.

PARTITELLA, RETI DI DIEGO E TREZEGUET - Come riporta il sito ufficiale del club bianconero, i giocatori sono scesi in campo alle 16.30 e hanno prima sostenuto un lavoro atletico, quindi sono stati impegnati in una serie di esercizi di passaggio, prima della partitella 11 contro 11 su metà campo, terminata 2-0 per i “bianchi”, con reti di Diego e Trezeguet. Ultima parte di seduta dedicata alla tattica, con Del Neri che ha curato i movimenti dei reparti.

LAVORI A PARTE - Felipe Melo e Martinez avevano lavorato già in mattinata con Iaquinta e nel pomeriggio si sono allenati in differenziato, insieme a Poulsen. Giornata di scarico per Amauri che ha lavorato in palestra.

 
 
 

L'han detto alla tivù!

Post n°2196 pubblicato il 03 Agosto 2010 da nadir63l
 

glmdj

Immagine IPB

di Lucaboo2


Alzi la mano quello a cui non è mai capitato di assistere al racconto di un fatto, più o meno probabile, da parte di un parente o di un conoscente che, al vedere il nostro sopracciglio alzato, sintomo di perplessità, pone il sigillo della verità dogmatica su quanto appena riportato: “L'han detto anche alla televisione!”.
Già, la televisione. Scatola magica dei nostri giorni che, oltre ad indirizzare i nostri gusti, i nostri acquisti ed i nostri voti, decide come un sommo arbitro soprannaturale cosa è bene e cosa è male, cosa è falso e cosa è vero.
E così, mentre in questa estate 2010 tutti sappiamo che le ragazze delle discoteche milanesi non vanno in bagno solo per rifarsi il trucco, mentre scopriamo che le sedicenni coatte combattono il caldo sulla spiaggia di Ostia con “bira e calippo”, non dobbiamo sentirci ignoranti a non sapere come sta evolvendosi la guerra in Darfur, o quante vittime abbia fatto la malaria nell'Africa sub-sahariana; la televisione non ce ne parla, per cui questi tristi fatti semplicemente non esistono.

Volontariamente tralascio il facile collegamento con la tanto discussa “legge bavaglio” di cui tanto si è parlato ultimamente; se ne è appunto parlato troppo, anche su questo stesso forum, e sebbene chi scrive abbia ben chiaro il proprio punto di vista, non è il caso di perderci ulteriormente in simili discussioni su questo Forum che dovrebbe essere dedicato al “gioco più bello del mondo” e che purtroppo, per forza di cose, deve già confrontarsi troppe volte con le vicissitudini dei Palazzi, sia quelli di calcestruzzo che quelli in carne ed ossa e sigaretta sul balcone.

Volevo invece fare il punto su una notizia di qualche giorno fa: la Rai dopo tanti anni abbandona la
“moviola”.
A più di uno, me compreso, di primo acchito verrebbe da dire “meno male!”.
Già, perché personalmente ritengo che la moviola sia uno dei mali che ha lentamente portato il calcio in TV allo stato di degrado in cui oggi si ritrova: tutte le trasmissioni “sportive” sono ormai ritrovi di personaggi urlanti e gocciolanti schiuma dalla bocca degni delle armate di Sauron del Signore degli Anelli che si accapigliano e si azzuffano per un contatto tra il lobo dell'attaccante e il mignolo del terzino, o che discutono ore ed ore se il fuorigioco c'è o no perché il naso di Ibra è “a picozza” e quindi sporge da quello da pugile di Chiellini.
Tutto questo invece di parlare, ad esempio, dei gesti tecnici di Del Piero e Maicon, di Totti e Seedorf.
Il sottoscritto, inoltre, ha sempre denunciato come la moviola sia, inserita nel contesto attuale, uno
strumento in grado di alterare la realtà piuttosto che di agevolarne la visione.
Mi spiego: rallentando le immagini, tracciando linee di prospettiva, ruotando il punto di vista con l'ausilio della grafica 3d, siamo in grado di stabilire con una buona approssimazione se il giocatore è o no in fuorigioco, se la palla ha o no superato la linea, se il contatto in area c'è stato o meno.
Attenzione, ho detto “con una buona approssimazione”, non ho detto “con certezza assoluta ed adamantina”, perché nella maggioranza dei casi resta sempre un qualche dubbio, a meno che il difensore atterri il centravanti con un diretto al volto che manco Bud Spencer.
Bene, con questa “verità approssimata” fornitaci dai mezzi tecnologici, ogni lunedì vengono messi in croce arbitri che la domenica, in mezzo secondo e senza replay, slo-mo e realtà virtuale, hanno dovuto decidere se fischiare o no un fuorigioco che, spesso, è questione di centimetri.
Penso che sia chiaro a tutti, o perlomeno a quelli che sono in grado di ragionare senza pregiudizi, quanto sia ingiusto questo improponibile confronto.
Questo ragionamento, che penso possa essere condiviso nella forma da tutti gli amici del Forum, è anche alla base della decisione di bandire la moviola dalle trasmissioni sportive: basta con il calcio urlato, basta con i processi sommari agli arbitri, torniamo a dare spazio al calcio inteso come gioco, come gesti tecnici, come competizione sportiva.

Bello. Bellissimo, direi.
Peccato che ogni medaglia abbia il suo rovescio, ed in questo caso il rovescio pesa e non poco.
Andiamo con ordine: innanzitutto possiamo notare che, come per San Paolo sulla via di Damasco, la folgore che colpì questi signori nel 2006 continua a produrre i suoi effetti: da quattro anni, infatti, abbiamo scoperto che gli arbitri sono esseri umani e non robocop, che possono sbagliare, che i giocatori son dei birichini e non li aiutano, e che comunque gli errori si devono perdonare perché sono in buona fede.
Pertanto, oggi, evitiamo di sottoporli all'ingiusta gogna mediatica della moviola. Alleluja, alleluja!
Peccato che “uomini che sbagliano in buona fede” prima del 2006 si traducesse in “servi al guinzaglio del mammasantissima, suo vero e proprio braccio armato per pilotare le partite”, e che i vari moviolisti, invece di essere ipocriti inquisitori di stimati professionisti dell'arbitraggio, fossero (sempre ante-2006) i Paladini della Verità contro i Poteri Oscuri.
E non devo raccontarvi io cosa sia mai successo, per spiegare questo “triplo salto mortale” con inversione di opinioni a 180 gradi, vero?

In secondo luogo, è d'obbligo ricordare come le assegnazioni degli scudetti degli ultimi anni siano state decise, prima ancora che dalle giocate dei campioni, da una mole colossale di errori arbitrali.
E qui veniamo al punto davvero dolente.
Infatti, nonostante le “amnesie” di chi programma abitualmente le “scalette” degli episodi sospetti da verificare ed il buonismo dei “vabbè, tanto avrebbero vinto lo stesso”, “son talmente più forti che un episodio così conta poco” e “ma in fondo a fine stagione pro e contro si bilanciano”, penso che chiunque sia sano di mente o -perlomeno- non abbia gli occhi foderati di prosciutto nerazzurro abbia cominciato a realizzare che gli errori non sono “random” come sarebbe nella loro natura, ma
vanno sempre a favorire una certa squadra e mai a penalizzarla.
Altro che “bilanciamento”!!

E questo, ovviamente, porta la gente a farsi delle domande, fatto altamente negativo fin dall'antichità per chiunque gestisca una baracca e i relativi burattini.
Ma non era questo il calcio onesto e pulito? Ma non doveva esserci finalmente una sana competizione aperta a tutti? (vero, Signor De Laurentiis?) Ma non si era eliminata con Calciopoli ogni traccia di malaffare?
E quale può essere il modo per evitare che tutto questo prenda una piega indesiderata e “disturbi il manovratore”?
Bravi, sette più. Rendendo inesistenti gli errori (o favori) arbitrali.

Facciamo una prova: quanti (anche su questo forum) si ricordano che il goal alla Dinamo Kiev che garantì il passaggio del turno all'inter era irregolare? E quanti si ricordano degli episodi sospetti contro Chelsea e Barça? E quanti, infine, ricordano che gli azulgrana, pur giocando al di sotto delle loro possibilità, avevano segnato il goal-qualificazione, ma che lo stesso venne ingiustamente annullato?
Ai tanti o pochi che avessero dimenticato questi episodi, dico di non sentirsene in colpa: potete tranquillamente non ricordarli perché non esistono!
Già, perché sono stati ignorati, dimenticati, depenalizzati, insabbiati e cancellati nella loro stessa esistenza dalla Televisione che ha ritenuto, per garantire piena informazione all'italico popolo pallonaro, soffermarsi su episodi molto più importanti, tipo le immagini di una popputa tifosa in tribuna o di un Josè Mourinho “pizzicato” a mettersi le dita nel naso.
Perché noi facciamo vera informazione, non “prostituzione intellettuale”, eccheccavolo!

E così, oggi, l'inganno diventa procedura, la colpa diventa protocollo.
Infatti, eliminando l'analisi degli episodi, le partite si ridurranno a poco più del loro tabellino: goal segnati, formazioni, chi ha vinto e chi ha perso.
E nessuno saprà, per rifarci ad esempi delle stagioni passate, che una partita è stata vinta grazie al tocco di mano di un habituè dei bagni dell'Hollywood o grazie ad un rigore fischiato per fallo “di orecchio”.
E tutti saranno felici ed orgogliosi dei nostri campioni invincibili.
Esattamente come avviene nelle famose “Repubbliche delle Banane”, dove il Governo ha il 100% di gradimento perché gli eventuali dissenzienti vengono “riportati sulla retta via” a manganellate quando non è il Governo stesso a garantire loro il diritto di riunirsi. In strutture apposite con sbarre alle finestre.

A questo punto vedo già, là in fondo, l'inguaribile ottimista di turno che sussurra timido: “beh, perlomeno non ce la meneranno più con la Juve che ruba, con gli episodi che anche se son regolari “sì, però non è chiaro...” e ammenicoli vari solo per continuare a dipingerci come hanno fatto in tutti questi anni: se vinciamo è perché rubiamo, se perdiamo è perché non c'è più Moggi.
Povero fanciullo... ho una brutta notizia per te, anzi due: la prima è che quel vecchio ubriacone obeso vestito di rosso che ti dicono scenda dai camini a Natale non esiste, la seconda è che la stirpe dei Farsopoliani non si sarebbe mai privata della sua arma migliore, che ti credi?
Infatti fatta la legge, trovato l'inghippo: se non ci sarà la moviola, ecco arrivare la novità:
la cassazione!

Ogni domenica, infatti, i tre casi più eclatanti verranno esaminati da un gruppo di esperti che spiegheranno, regolamento alla mano, se l'arbitro abbia deciso correttamente o meno.
E qui, cari ragazzi, il suggerimento di proteggersi con un colapasta in testa (ed aggiungerei anche una robusta padella fissata sul retro dei pantaloni) è quanto mai opportuno.
Infatti, mantenendosi nel solco di una tradizione che arriva dai centimetri del “gò de Tturone” fino al “goal di Cannavaro” ed al “rigore di Ronaldo", è indubbio che gli episodi da esaminare verranno selezionati di volta in volta utilizzando come criterio discriminante anche (se non soprattutto) quello del colore delle maglie.
A tutti gli scettici vorrei ricordare quanto avvenuto in tempi non sospetti: nella stessa giornata di Campionato, ci furono due goal irregolari. Nel primo caso, una squadra segnò la rete decisiva aggiudicandosi i tre punti in zona Cesarini con mezza squadra in palese fuorigioco. Nel secondo, la squadra che poi vinse la partita sbloccò il risultato con un goal viziato da un fuorigioco millimetrico, seguito poi da altre marcature regolari.
Fermo restando che entrambe le reti erano irregolari, visto che nel calcio come nella vita comune non dovrebbero esistere situazioni “poco irregolari” o “tanto irregolari” come invece purtroppo avviene, penso sia chiara a tutti la rilevanza di uno e dell'altro episodio ai fini del risultato, così come la differenza tra una “cantonata” colossale (chiamiamola così) e una situazione oggettivamente difficile da giudicare da parte dell'arbitro.

Bene, come potrete tutti ben ricordare, il primo episodio fu liquidato con un: “massì, ma in fondo la vittoria è giustificata ampiamente dalla prova di forza data per tutta la partita, dal possesso palla e bla bla bla...” mentre per il secondo ci fu una levata di scudi con proteste, lamentele, stracciamento di vesti e strappatura di capelli per tutta la settimana.
E' inutile che vi ricordi quali erano le due squadre.
Ed è altrettanto inutile che vi dica quale dei due episodi rientrerebbe fra i tre esaminati dalla Cassazione.
L'altro, semplicemente,
non esisterebbe.



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