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Messaggi del 17/08/2010

MANNINGER avvisa la Juve: "Attenzione allo Sturm Graz"

Post n°2250 pubblicato il 17 Agosto 2010 da nadir63l
 

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

La gara di giovedì sera contro lo Sturm Graz ha il sapore di un derby per il portiere della Juventus, Alexander Manninger, lui che è nato a Salisburgo, a meno di 300 chilometri dalla città della Stiria.
Ed è proprio il portiere austriaco a presentare la sfida ai microfoni di Juventus Channel: "Per me sarà sicuramente una gara più emozionante del solito - confessa Manninger -. Andremo a giocare in una bella città, in cui il calcio è molto sentito, in un stadio piccolo ma che sarà tutto pieno. Due giorni dopo il sorteggio i biglietti erano già esauriti. Per loro quella con la Juventus è da considerarsi come la partita dell’anno".
Il portiere austriaco prova a tracciare un ritratto dei prossimi avversari: "In questi giorni in tanti mi hanno chiesto informazioni, ma io è da troppo tempo che manco dal campionato austriaco. Lo Sturm Graz l’ho affrontato tanto tempo fa e nella squadra di oggi non c’è più nessun giocatore di allora. La Bundesliga è formata da appena dieci formazioni, che si affrontano quattro volte durante la stagione. Il livello del calcio è inferiore a quello che c’è in Italia. Troveremo un’avversaria che è più avanti di noi nella preparazione, avendo già un mese di partite nelle gambe. Ce la metteranno tutta, correranno molto e proveranno a fare un calcio offensivo. Dovremo stare attenti, ma io sono fiducioso. Se la Juventus metterà la sua qualità superiore tornerà a casa con un risultato positivo".
Nel Trofeo Tim si è rivisto un un Manninger in splendida forma: "Ora sto bene – assicura il portiere -, ho superato perfettamente il problema al polpaccio e ora mi sento al 100%". Secondo il portiere bianconero anche la Juve è in salute: "Come ho visto la squadra? A me è piaciuta, ci ha messo grinta, carattere e voglia di fare bene", conclude Alex.

 
 
 

I Magnifici Sette...daGLMDJ...

Post n°2249 pubblicato il 17 Agosto 2010 da nadir63l
 

V Carbone

Carbone Armando, primo teste escusso al processo calciopoli. “L'autobiografia” che di sé ha reso nel primo interrogatorio del processo recita che è stato un intrallazzatore, pardon, un mediatore che aveva in mano una serie di arbitri internazionali compiacenti i cui servigi offriva alle squadre che ne avevano bisogno; consulente per la stipula di contratti in nero ai calciatori e, udite udite, protagonista del calcioscommesse del 1986, quando a suo dire in cambio della promessa di duecento milioni di lire non si presentò a deporre di fronte all'ufficio indagini della FIGC.

Stranamente però durante il processo sportivo d'appello Armandino nostro manifestò una certa disponibilità a parlare. L'allora difensore della Lazio e del giocatore Vinazzani, Catalanotti (che coincidenza, uno degli altri magnifici di questa serie) pronunciava queste parole: «Signor giudice chiedo che si riapra l'istruttoria, chiedo che venga nuovamente sentito Armando Carbone. I giornali ne confermano la sua disponibilità. L' avvocato Garbi, legale di Carbone è in contatto con me. Possiamo facilmente combinare un appuntamento». Si vede che combinare appuntamenti è una vecchia dote dell'avvocato bolognese.

Tornando al nostro, non c'è che dire, i pm hanno calato un vero asso dell'accusa. Quando si dice che il buon giorno si vede dal mattino.

La testimonianza di Carbone fu un autentico spasso per chi ascoltava le udienze, tanto per dirne una si prese il primo sonoro cazziatone da parte del Presidente Casoria. In effetti sentire Carbone che non non si capacitava del titolo di Dottore di cui poteva fregiarsi Moggi era un po' ridicolo.

L'escussione di Carbone sembrò così assurda per le aspettative che si riponevano in questo processo, che molti, compreso il sottoscritto, immaginarono che i pm avrebbero corretto il tiro e si sarebbero premurati di verificare da lì in avanti la concreta utilità dei testi successivi. Invece... D'altra parte se all'epoca anche il sostituto procuratore di Torino, Marabotto, diede «poca soddisfazione al superlatitante del totonero: uno sguardo appena e poi "via, portatelo in questura"» (da La Repubblica del 03 maggio 1986), qualcosa avoleva pur dire.

Carbone non offrì concreti elementi utili. Si scoprì che ce l'aveva con Moggi perché pretendeva che questi gli facesse avere i duecento milioni che altri (il Napoli) gli avevano promesso. Ha portato tutta una serie di lamentele per come era stato trattato nell'indagine di quasi trent'anni fa, quando sempre a suo dire i giudici di Torino non vollero ascoltare ciò che aveva da dire sulla Juve e su Moggi, che aveva fatto fuori Allodi per impadronirsi del mercato dei calciatori. Poi documentandosi si scopre che in effetti non fu lui a "tirare dentro" la Juve, ma un suo compare e socio, tale Antonio Orrù.

Durante il controesame degli avvocati di Moggi ha persino detto di aver riferito ai pm che i fratelli Abete facevano parte del sistema Moggi perché si accompagnavano spesso con l'ex Dg juventino.

Tutto si può dire di Carbone tranne che non sia stato un autentico precursore. È stato il primo di una lunga serie di testi d'accusa rivelatisi a favore della difesa; è stato anche il precursore delle cupole nel mondo del calcio, la sua scuderia di arbitri manovrati è servita più di venticinque anni dopo ai pm per teorizzare la cupola moggiana; soprattutto dobbiamo dargli atto che è stato il primo, lamentandosi dei giudici dei primi anni ottanta, a parlare di indagini a senso unico.

È stato non convenzionalea tal punto che quando ha terminato la deposizione mi aspettavo quasi che chiedesse al Presidente del collegio giudicante: «Presidente, ma me li fate dare i duecento milioni da Moggi?»

Armando Carbone. Udienza Tribunale di Napoli del 19 maggio 2009
Sintesi Video


http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...glio.asp?id=994

 
 
 

Borozan: “Su Krasic nessun segnale positivo”

Post n°2248 pubblicato il 17 Agosto 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Pochi passi avanti per Milos Krasic (26), nonostante questa mattina molti quotidiani davano il serbo vicinissimo alla Juventus. Intervistato dalla redazione di TuttoJuve.com, il procuratore del biondo centrocampista, conferma che ci sono poche novità sul conto del giocatore del Cska Mosca: “Non ci sono novità e nemmeno segnali positivi”, spiega Borozan. “In questo momento non posso sbilanciarmi, il mercato è in evoluzione”.

 
 
 

La società: "Jenas? Tutte invenzioni. Non ci interessa"

Post n°2247 pubblicato il 17 Agosto 2010 da nadir63l
 

Rispedite al mittente le voci da Oltremanica

Come un fulmine a ciel sereno, in mattinata una voce proveniente da Oltremanica aveva turbato il (pure troppo) quieto pianeta bianconero. Il Daily Mirror, infatti, annuncia oggi l'imminente chiusura dell'affare tra la Juventus e il Tottenham per Jermaine Jenas. Tutto fatto con gli Spurs: prestito oneroso con obbligo di riscatto nella prossima stagione fissato tra i 10 e i 12 milioni di euro. A un passo dall'ufficializzazione tra le parti, quindi. Peccato che questa vera e propria bomba sia detonata soltanto in Terra d'Albione. Sky Sport riporta infatti dichiarazioni della dirigenza juventina che, in modo informale, ha completamente negato che ci sia una benché minima trattativa con il Tottenham per Jenas. "Il giocatore non ci interessa", avrebbero fatto sapere dagli uffici di corso Galileo Ferraris. Il mercato della Juve, quindi, continua a non dare segnali di risveglio...

 
 
 

Zoppas le fa e nessuno le distrugge.....;-))))

Post n°2246 pubblicato il 17 Agosto 2010 da nadir63l
 

Tiago alla Juve: «Mi rimpiangerai»

 
Il centrocampista portoghese: «L'Atletico e io siamo contenti, il club bianconero alla fine lo sarà un po' meno. È stato molto difficile per me, però alla fine ho ottenuto quello che volevo. Sono arrivati giocatori importanti e quest'anno vogliamo lottare per i primi posti. L'obiettivo minimo deve essere la Champions. Mourinho? È forte. Avrei preferito vederlo in Italia»
MADRID, 17 agosto - Tiago è molto felice di essere approdato all'Atletico Madrid e non fa nulla per nasconderlo. Nel giorno della sua presentazione si toglie anche lo sfizio di lanciare una frecciatina alla Juve. «L'Atletico e io siamo contenti - dice il centrocampista portoghese - ma la Juve alla fine lo sarà un po' meno». Insomma, Tiago ora ha voltato pagine e dopo essersi tolto questo piccolo sassolino dalla scarpa, vuole pensare solo al suo futuro in Spagna. «Sono molto felice, è stato molto difficile per me però alla fine ho ottenuto quello che volevo. Credo che siamo molto più forti dell'anno scorso, sono arrivati giocatori importanti e quest'anno vogliamo lottare per i primi posti. L'obiettivo minimo deve essere la Champions».

SUPERCOPPA - Nella Supercoppa Europea con l'Inter del 27 agosto, non ci sarà: «La vedo difficile, oggi ho fatto il mio primo allenamento con il pallone. Devo ancora lavorare. Mourinho? È forte. Avrei preferito vederlo in Italia. Però quest'anno dobbiamo battere il Real perché è molto tempo che non succede».
 
 
 

Diego-Dzeko, è guerra con il Wolfsburg...

Post n°2245 pubblicato il 17 Agosto 2010 da nadir63l
 

 
Braccio di ferro con i tedeschi: hanno l’accordo col brasiliano, ma la Juve vuole Dzeko o almeno 18 milioni. Intanto l’attaccante cambia agente e strategia per forzare la mano al club
TORINO, 17 agosto - E’ diventata una guerra di nervi. Da una parte Beppe Marotta, dall’altra Dieter Hoeness, in mezzo ci sono Diego e Dzeko, un bisticcio di parole che sta diventando una battaglia di mercato. La situazione è singolarmente speculare: la Juventus ha un accordo con Dzeko, il Wolfsburg ha un accordo con Diego, ma i due club non si accordano fra di loro. Questo perché i tedeschi non vogliono liberare il bomber e, a questo punto, la Juventus non molla il brasiliano. Il messaggio che Marotta ha fatto pervenire a Hoeness, in estrema sintesi è: se vuoi Diego hai due alternative o apriamo una trattativa anche per Dzeko oppure offri qualcosa almeno 18 milioni ( più bonus) in contanti. Hoeness ha registrato e per ora non ha risposto, ma si attende una svolta nelle prossime 48 ore perché, a questo punto, i tedeschi hanno fretta di capire se possono contare su Diego o meno per la prossima stagione.

IL CAMBIO - Non solo, oggi o domani potrebbe cambiare qualcosa anche nell’entourage di Dzeko. Dalla Germania, infatti, rimbalza la notizia che il giocatore sarebbe pronto a dare il benservito a Irfan Redzepagic, il suo agente. Una mossa che sarebbe il preludio a un cambio di strategia da parte del giocatore nei rapporti con il suo club. Dzeko era stato già abbastanza chiaro con una serie di interviste nelle quali aveva esplicitamente chiesto di essere ceduto, ricordando ai dirigenti del Wolfsburg le promesse effettuate dodici mesi fa. Ma le parole del bomber non sembrano aver impressionato granché Hoeness, che ha continuato per la sua strada e ha chiuso tutte le porte alla cessione dell’attaccante. A questo punto lo scontro potrebbe fare un salto di qualità e Dzeko, spalleggiato da un nuovo agente ( si è mormorato il nome di Silvano Martina, amico del padre di Dzeko e di Dzeko stesso, ma per il momento non sono arrivate conferme), è pronto a far valere le sue volontà in modo più deciso e duro.

 
 
 

CLAMOROSO DALL'INGHILTERRA: JENAS ALLA JUVENTUS!

Post n°2244 pubblicato il 17 Agosto 2010 da nadir63l
 

Potrebbe arrivare dall’Inghilterra un colpo a sorpresa della Juventus. Ieri sera sul sito del Daily Mirror è apparsa una notizia in cui si annuncia il più che probabile trasferimento del centrocampista offensivo inglese Jermaine Jenas dal Tottenham alla Vecchia Signora. Marotta avrebbe già trovato l’accordo con la società londinese sulla base di un prestito oneroso con obbligo di riscatto fissato sui 10 milioni. Per il quotidiano inglese s’attende ormai l’ufficializzazione dell’affare.
Per Jenas sarebbe la scelta migliore in questa fase della carriera - secondo il Mirror -. Il suo stile di gioco può essere più adatto alla serie A, piuttosto che alla frenetica Premier League.

 
 
 

     

 

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