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Messaggi del 20/08/2010

Juve, finalmente il regista: ecco Aquilani...

Post n°2291 pubblicato il 20 Agosto 2010 da nadir63l
 

 
Preso Krasic, i bianconeri hanno centrato tutti gli obiettivi sulle ali. Ora è in arrivo anche il centrocampista dai piedi buoni che mancava ai bianconeri da troppo tempo

 

TORINO, 20 agosto - Alberto Aquilani è un giocatore della Juve. Il centrocampista arriva dal Liverpool in prestito con diritto di riscatto. Riscatto che è stato fissato a circa 16 milioni di euro. Questo significa una cosa: dopo tanto penare in questi anni, finalmente la squadra bianconera ha quel centrocampista dai piedi buoni e con spiccate doti di regia che mancava da tanto tempo.

IN REGIA - Era da Emerson e Vieira che alla Juve non si vedeva un centrocampista con queste caratteristiche. La nuova dirigenza bianconera ha capito che questo era uno dei punti deboli della squadra, insieme con la mancanza di ali. Detto, fatto. Ecco che sono arrivati Pepe, Martinez, Lanzafame e, ultimo ma non per importanza, Krasic. Del Neri ha gli esterni per il 4-4-2, suo marchio di fabbrica. Ma mancava ancora qualcosa. Felipe Melo ha dimostrato amopiamente lo scorso campionato di non essere in grado di impostare il gioco, men che meno Poulsen (la scelta di prendere il danese al posto di Xabi Alonso ancora grida vendetta). E quindi ecco il colpo a sorpresa: Aquilani. L'ex centrocampista della Roma proverà a rilanciarsi nella squadra bianconera e allo stesso tempo si spera riesca a dare un svolta qualitativa ad un centrocampo che da tempo soffre la mancanza di un ragionatore con il piede fino. Una svolta che potrebbe portare lontano la Juve. I tifosi sperano...

 
 
 

CHIRICO duro: "Al momento questa squadra si chiama Juvinese"

Post n°2290 pubblicato il 20 Agosto 2010 da nadir63l
 

© foto di Francesco Cherchi

Il noto giornalista-tifoso bianconero, Marcello Chirico, tramite facebook non ha risparmiato critiche alla sua Juventus per l'opaca prestazione fornita ieri sera in Europa League contro lo Sturm Graz. Ecco la lunga ed impietosa analisi dell'opinionista di Telelombardia:

"Inizio dalle parole di Del Neri (che a me non entusiama ma è persona seria e competente):
"Questa non è la mia Juve, c'è ancora tanto da lavorare" ha detto Stranamore. Ed ha ragione, perché quellavista ieri sera a Graz più che una nuova Juve era quasi la stessa Juve d Zaccheroni o Ferrara. Gioco sulle fasce: zero. Inci...sività della fase offensiva: zero. Organizzazione di gioco: zero. Sbandamenti difensivi: sempre sopra la norma. Diciamo anche che, con la squadra dell'anno scorso, questa partita non l'avremmo vinta neanche regalando agli austriaci Sacher torta a volntà, ed è già un passo avanti. Però...però...una squdra come la Juve non può farsi mettere sotto da uno Sturm Graz che , forse (e sottolineo forse) non vale il nostro Brescia. De Ceglie non si può guardare, Marchisio parla parla ma in campo è pressochè inesistente, Sissoko non più quello che tanto ci aveva favorevolmente impessionat il primo anno, e davanti lascamo stare: Amaurì anzichè litigare coi Caabinieri per una multa da 35euri dovrebbe pendersela con la su scarsezza a fare gol (vero che ha siglato il gol del raddoppio, però quante ne aveva sbagliate prima?) e Diego è sempre il solito, inutile, Diego che però a tanti di voi piace tanto. Parzialmente bene solo il Chiello e Bonucci (anche se sulla rete dello Sturm la loro testina non c'era), discreto Lanzafame (uno che - vedrete - ci darà soddisfazioni) pressoché nullo pure Motta, mentre Pepe corre e si sbatte ma poi d'arrosto ne fa poco. Per una squdra che, al momento, si chiama Juvinese forse può anche andar bene così, per la JUVENTUS FC 1897 assolutamente no. E adesso non incominciate a menarmela dicendo che sono sempre nsoddisfato, che non me ne va bene una, che non sono mai contento e che con le mie critiche porto sfiga. SONO CONTENTO PER IL RISULTATO, PER NIENTE (con la GN- GNIENTE) per il gioco. Del resto, non è contento neppure Del Neri, quindi c'è almeno uno che la pensa come me e - guarda caso - e proprio quello che la Juvinese la allena. Con Krasic (un buon acquisto, di certo non un fuoriclasse) miglioreremo qualcosina perchè il ragazzo ha corsa, dribbling e tiro, ma non vinceremo nulla ugualmente se non rinforziamo le fasce-basse, la mediana davanti non piazziamo uno che la porta la veda per davvero (Forlan o Lukaku). Faccio notare che entrambi i nostri gol sono nati da calci piazzati e che Del Piero - ancora una volta meglio di Diego - ha preso il palo su punizione. Per forza, azioni manovrate ne creiamo col lanternino... Passeremo il turno,ma pe VINCERE l'Europa League e - spero - la 10° Coppa Italia servirebbe qualcosa che almeno si avvicinasse al vecchio concetto di JUVENTUS".

 
 
 

Sms mafiosi A "Quelli che il calcio"

Post n°2289 pubblicato il 20 Agosto 2010 da nadir63l
 


Per aggirare il regime d'isolamento imposto dal "41 bis", la criminalità organizzata utilizzava messaggi cifrati mandati in onda la domenica nel rullo della famosa trasmissione condotta da Simona Ventura. Il mondo del pallone non può più permettersi di nascondere la testa sotto la sabbia, ma ha il dovere di fare la sua parte e contribuire a combattere la cultura mafiosa. Bisogna ricreare un sistema di valori e lo sport in questo senso può rivelarsi veicolo ideale.

Gli stratagemmi e i modi utilizzati dai boss in regime di carcere duro per comunicare con l'esterno non sono una novità. Un sms apparentemente banale: "Tutto ok, Paolo". Un messaggio che scorreva, in mezzo a migliaia di altri simili, nel rullo che fa da "sottopancia" alla trasmissione domenicale "Quelli che il calcio...". Macrì, oggi procuratore generale ad Ancona, ha parlato di questa procedura di invio di messaggi cifrati l'11 maggio scorso, nel corso dell'audizione alla Commissione parlamentare antimafia, non rivelando da quale carcere sia stata fatta la segnalazione.

Il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso ha così chiesto una verifica sui programmi tv la cui visione è consentita ai detenuti in regime di 41 bis. Va subito precisato che la staff e la macchina produttiva di "Quelli che il calcio..." non hanno la minima responsabilità su ciò che è avvenuto: i brevi testi che vengono pubblicati non sono così espliciti da meritare una censura da parte degli autori. D'altronde - prosegue Grasso - "non esiste un sistema d'isolamento assolutamente impenetrabile. Per esempio, i colloqui tra i boss e i loro avvocati non possono essere intercettati o registrati, quindi gli avvocati corrotti potrebbero diventare facili messaggeri per i capi clan. Stesso discorso per gli agenti infedeli, per i medici e i cappellani, tutte persone che hanno contatti con i detenuti".

Questa rivelazione arriva dopo la recente denuncia fatta da Libera, che ha evidenziato che la criminalità organizzata ha allungato le mani anche sul business calcio. E sono più di 30 i clan direttamente coinvolti o contigui censiti nelle principali inchieste riguardanti le infiltrazioni mafiose e i casi di corruzione nel mondo del football.

Il dossier "Le mafie nel pallone" (anticipazione di un libro di Daniele Poto, in distribuzione a settembre) denuncia come alla "spartizione della torta" partecipi il gotha delle cosche, "dai Lo Piccolo ai Casalesi, dai Mallardo ai Pellè, dai Misso ai Pesce e Santapaola".

"Mi stupisco di chi si stupisce - ammette don Luigi Ciotti, presidente di Libera -. Da sempre le mafie hanno controllato sul territorio le squadre di calcio. E oggi più che mai gestiscono il calcio scommesse, condizionano le partite, usano lo sport per cementare legami della politica, riciclano soldi". 'Ndrangheta, Camorra, Cosa nostra, Sacra corona unita, "tutte attive ed operative - assicura il dossier - nel corrompere quella che sembrava in apparenza un'isola felice e che viene interpretata solo come un enorme affare".

Dalla Lombardia al Lazio, passando per la Campania, la Basilicata, la Calabria e la Puglia, con "sospetti" in Abruzzo e un "radicamento profondo" in Sicilia. La geografia della commistione di calcio e illegalità disegnata dal dossier risparmia poche aree del Paese. "Il sistema calcio - accusano i curatori - parte dalle scuole giovanili, dove più dei meriti contano le appartenenze alle cosche e la raccomandazione deviata" ma si sviluppa e si autoalimenta attraverso attività di copertura, riciclaggio di soldi sporchi, compravendite "in nero", gestione delle scommesse: "nel campionato scorso, le partite del campionato di serie B 'indirizzate' sarebbero state almeno 25".

 
calciomercato.com

 
 
 

AG. GROSSO: "Nessun contatto con la Roma. Per ora Fabio resta alla Juve"

Post n°2288 pubblicato il 20 Agosto 2010 da nadir63l
 

© foto di Filippo Gabutti

Futuro ancora tutto da decifrare quello di Fabio Grosso. Il difensore della Juventus non rientra più nei piani dei dirigenti di corso Galileo Ferraris, ma a undici giorni dalla fine del mercato si sta allenando ancora a Vinovo. Non si riesce infatti a trovare una destinazione gradita sia a lui che alla Juventus. L'ultima squadra che secondo radiomercato ha manifestato interesse per il terzino abruzzese è la Roma di Claudio Ranieri. Oggi l'autorevole sito tedesco 4-4-2.com dava praticamente per fatto il trasferimento del giocatore nella Capitale. Contattato da Forzaroma.info, Giuseppe Bozzo, procuratore dell'eroe della notte di Berlino 2006, ha smentito però qualsiasi contatto con la dirigenza giallorossa: "Sono notizie di mercato che non mi sento di commentare, per ora Fabio resta alla Juventus. Con la Roma non c'è stato nessun contatto, ora il mio assistito pensa alla nuova stagione in bianconero", ha puntualizzato Bozzo.

 
 
 

Juve-Aquilani: annuncio e visite ad inizio settimana ...

Post n°2287 pubblicato il 20 Agosto 2010 da nadir63l
 

 
© foto di Pietro Bertea

La Juventus sta definendo gli ultimi dettagli con il Liverpool per l'acquisto di Alberto Aquilani. Secondo quanto appreso in esclusiva da TuttoJuve, il centrocampista arriva in prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni, la Juve si accolla l'intero ingaggio, che ammonta a 3,4 milioni di euro. Zavaglia, il procuratore, torna domani dall'Inghilterra senza il giocatore, atteso lunedì o martedì per le visite mediche. L'annuncio non può arrivare stasera perchè la Juve è quotata in borsa. Manca ancora la firma ma arriverà ad inizio settimana prossima.

 
 
 

Uno sguardo alla Juventus che verrà...

Post n°2286 pubblicato il 20 Agosto 2010 da nadir63l
 

Ultimi giorni disponibili per il mercato, ultimi assalti da parte del dg Marotta. Dopo Krasic e Aquilani, la Juve cerca ancora un difensore centrale e un terzino sinistro. Si sonderà il terreno per Pazzini, se partono Zebina e Grygera arriva Cassani
© foto di Filippo Gabutti

Meglio tardi che mai. Quella che all'inizio era solo una semplice bozza di idea, ora sta diventando una realtà solida. Il progetto targato Andrea Agnelli-Giuseppe Marotta-Luigi Delneri prosegue ed è pronto a compiere gli ultimi passi decisivi per il suo completamento. C'era bisogno di dare maggior freschezza alla rosa, ora la Juventus è la squadra con età media più bassa in Serie A (poco più di 25 anni). L'obiettivo del dg bianconero, già comunicato nella conferenza stampa di presentazione, era quello di creare un mix tra giocatori italiani e giovani, insieme a giocatori esperti e stranieri di qualità. L'ex ad della Sampdoria fin qui è riuscito nella sua impresa: Davide Lanzafame, Marco Storari e probabilmente Alberto Aquilani potrebbero presto aggregarsi al blocco bianconero in Nazionale che già vanta la presenza di Claudio Marchisio, Giorgio Chiellini, capitan Gigi Buffon, Vincenzo Iaquinta,  Amauri, Leonardo Bonucci, Simone Pepe e Marco Motta. Una squadra destinata non solo a prendere le redini della Nazionale maggiore per i prossimi anni, ma anche pronta ad inaugurare un nuovo ciclo di vittorie con la maglia della Vecchia Signora.

Partendo da dietro, Storari si conferma un ottima garanzia tra i pali. Risultato decisivo più volte, il miglior portiere della Serie A della scorsa stagione è destinato a non far rimpiangere Buffon ed offre grande sicurezza in vista dei prossimi impegni. Poco risalto ha avuto la notizia dell'arrivo del giovane Marco Costantino: il baby classe 91' è considerato uno dei migliori portieri emergenti italiani. Il tandem Bonucci-Chiellini ha bisogno di un po' più di tempo per affiatarsi e diventare tutt'uno. Il viterbese sembra essere un acquisto azzeccato, il numero 3 bianconero è una sicurezza là dietro. Sulle corsie esterne il solo Paolo De Ceglie non basta: l'addio imminente di Fabio Grosso (destinazione Roma o Turchia) libererà il posto ad un nuovo terzino sinistro. I "no" per Michel Bastos, Dennis Aogo e Gael Clichy (bisognerebbe sacrificare Felipe Melo), costringono Marotta a cercare altrove. Il sogno si chiama Gareth Bale, ma è impossibile arrivare al difensore del Tottenham. Benoit Tremoulinas è più di una semplice idea, non tramonta l'ipotesi Royston Drenthe, ma la sorpresa potrebbe essere Luca Antonelli. Il futuro incerto di Jonathan Zebina e Zdenek Grygera potrebbe costringere la dirigenza torinese a tornare sul mercato per eventuali rimpiazzi. Arrivare a Gregory van der Wiel è complicato, c'è troppa concorrenza. Probabile il ripiego su Mattia Cassani.

Il centrocampo è l'unico reparto in cui non verranno fatte nuove manovre di mercato, con l'arrivo di Milos Krasic e Alberto Aquilani la zona centrale del campo è apposto così. Delneri vuole che il suo centrocampo sia in grado di offrire buona copertura e grande spinta in fase di attacco. I centrali devono creare un muro davanti alla difesa, gli esterni devono chiudere sul nascere le occasioni avversarie. Quando si attacca, tutti i 4 centrocampisti devono contribuire. Marchisio ha gran voglia di riscatto e di dimostrare di avere le potenzialità giuste per diventare un leader, in attesa che Mohamed Sissoko riacquisti la condizione. Felipe Melo dovrà ritrovare se stesso, ad Aquilani verranno assegnate le chiavi del gioco bianconero e il giovane Luca Marrone (20) sarà pronto per ogni evenienza. Krasic sarà libero di scorrazzare sulla fascia sinistra, di tirare uno dei suoi bolidi dalla distanza quando ne avrà il tempo, di ubriacare gli avversari a suon di dribbling e di servire i compagni con tanti cross. Simone Pepe prenderà il largo a destra: l'ex Udinese ha già dimostrato di non arrendersi mai e di non tirare mai fiato nell'arco dei 90 minuti, deve però migliorare l'intesa con Marco Motta sulla corsia di destra. Jorge Martinez e Davide Lanzafame partiranno dalla panchina, ma avranno l'obbligo di farsi trovare sempre pronti e di dare il massimo quando ce ne sarà bisogno.

Bisogna vedere i bicchiere mezzo vuoto per l'attacco. Lo stesso discorso fatto per Melo vale anche per Diego: il brasiliano sembra un faro che si spegne e si accende con la stessa facilità di un accendino. Offre ottimi spunti per i compagni e quando è in forma non ce n'è per nessuno, ma ogni tanto si perde. Quello che manca è la continuità e la sicurezza nei propri mezzi. Amauri sembra ritrovato, Alessandro Del Piero c'è sempre quando serve e David Trezeguet avrà senza dubbio occasione per far male agli avversari. L'incognita è rappresentata da Vincenzo Iaquinta: lo scorso anno ha saltato praticamente tutta la stagione e il suo mancato contributo ha messo in difficoltà la Juventus. Il nuovo corso non è iniziato nel migliore dei modi (infortunio durante i primi giorni di ritiro) e in corso Galileo Ferraris stanno seriamente pensando ad una sua cessione (cinque attaccanti per due posti sono troppi). Le pretendenti non mancano: dallo Schalke 04 al Tottenham, ma anche Valencia e Liverpool (se dovesse partire Kuyt) sono interessate. Di sicuro si tenterà di fare un ultimo tentativo per Giampaolo Pazzini: se la Samp non dovesse partecipare alla fase a Gironi della Champions League, pronta l'offerta per il "Pazzo". Il bomber blucerchiato corrisponde perfettamente all'identikit dell'attaccante cercato da Marotta e chiesto da Delneri: giovane, italiano e con fiuto del gol. I doriani però non lo svenderanno di certo e il tempo stringe.

Aspettando nuovi rinforzi, questa la probabile formazione della Juventus per la stagione 2010/2011:

Storari - Motta, Bonucci, Chiellini, De Ceglie - Pepe, Marchisio, Aquilani, Krasic - Diego - Amauri.

 
 
 

La leva ...glmdj..

Post n°2285 pubblicato il 20 Agosto 2010 da nadir63l
 

 
di Gala

Immagine IPB


Confesso che, quando apro la cassetta della posta, provo quasi sempre fastidio qualora il destinatario sia solo il mio nome e cognome: multe e bolli non pagati oppure, alla meglio, quell'istituto di credito che ti nomina come cliente ottimale solo perche anni prima hai comprato l'auto usufrendo della loro "impareggiabile offerta".

Nessun panico, nessun fastidio per una volta: aprendo la cassetta riconosco "le mani nere" sulla busta: il contenuto non era una tessera, un portachiavi, una lettera; erano simboli di appartenenza, di giustizia, erano una rinnovata e indomabile chiamata alle armi, erano un urlo , nel silenzio, di chi mai si piegherà e che, prima o poi, canterà vittoria.

Non sto a riassumere il contenuto della lettera nel ricordare tutte le iniziative che questa nostra associazione ha messo e metterà in atto; inutile ripetere anche, con quanto orgoglio, e con quanta riconoscenza, avverta lo spirito d'appartenenza a GLMDJ; l'ho gia scritto anche in passato: è l'amore per la nostra Juve che anima la nostra passione e la nostra sete di giustizia; è il rispetto e la restituzione dell'onore della nostra storia che ci identifica.
Senza alcun protagonismo, senza primedonne, senza obiettivi personali. PUNTO.

Quello che, personalmente, continua a lasciarmi perplesso, se non ferito e frustrato è l'analisi dei numeri, 5000 associati su 14 milioni di tifosi: come se, tra gli abitanti di Delhi o Mumbai, solo cinquemila fossero indiani.
Un po' poco, non vi pare, cari tifosi della squadra più amata ( e odiata) d'Italia? Molto meglio lamentarsi delle difficoltà del mercato che una Juventus, ancor piu mortificata dall'allegra operazione simpatia post farsa, si trova ad affrontare per risalire senza errori (e orrori) piuttosto che chiedersi perché si è arrivati a questo punto; molto piu' facile chiedere Dzeko, non cedere Diego, acquistare Krasic, Elia, lamentarsi di "Marotta che è come Secco" piuttosto che voltarsi indietro e domandarsi "perché"?

Pensare che Andrea Agnelli abbia una bacchetta magica, capace in un attimo, con il solo nome, di risollevare le sorti sportive e restituire onore e gloria alla Juve, sarebbe un errore quasi pari alla rassegnata ignavia dimostrata durante e post farsa: imperdonabile errore perché ripetuto.

"La Juve siete Voi" disse Andrea, ai tifosi che lo acclamavano, ad inizio ritiro precampionato; ricordo anche un editoriale, letto in qualche altro sito o blog, nel quale l'autore (del quale, scusandomi, non ricordo il nome), con logiche argomentazioni, ribaltava quel concetto invitando il neo presidente, ad una pronta e rapida reazione sul fronte farsopoli e a prendersi le responsabilità doverose in virtu del cognome che porta e della sua "elezione" a presidente della Juventus.

Avrei voluto rispondere a quell'editoriale ma non lho fatto e né approfitto, brevemente ora in conclusione di queste mie quattro righe: "la Juve siamo noi", è vero e
senza esercito nessun generale è mai passato alla storia.

Vale il principio della leva di Archimede:"datemi un punto d'appoggio e vi solleverò il mondo".

Archimede/Andrea ha bisogno della leva: più forza ha la leva più si solleva il mondo.
Sia esso un trofeo da conquistare o da riportare in bacheca :
«Lo schifo è stato non difenderla: da chi con ipocrisia ha pagato lautamente per farlo, e da chi fregandosene ha imparato il copione». cit Fabio Z. Cirdan. giulemanista.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...glio.asp?id=998

 
 
 

Krasic, visite mediche a Torino: domani firma sul contratto ...

Post n°2284 pubblicato il 20 Agosto 2010 da nadir63l
 

 
Ad accogliere il giocatore ed i suoi agenti c'era Marotta. Gli esami termineranno domani, poi la firma sul contratto
TORINO, 20 agosto - Comincia oggi l'avventura di Milos Krasic alla Juventus. Il giocatore serbo è arrivato a metà mattinata a Torino, accompagnato dai suoi agenti e accolto dal dg bianconero Beppe Marotta. L'esterno tanto voluto da Del Neri ha preso possesso della stanza di un albergo nel centro della città e alle 14 si è spostato alla clinica Fornaca di Torino per svolgere le visite mediche di rito.

IL COMUNICATO JUVE - Ecco il comunicato sul sito della Juve: "Il giocatore serbo nel primo pomeriggio si è sottoposto a una serie di esami presso la clinica Fornaca di Sessant. Le visite mediche si concluderanno nella giornata di domani, quando è previsto anche un incontro con la dirigenza bianconera per discutere gli aspetti contrattuali".

 
 
 

FATTA PER AQUILANI: ACCORDO RAGGIUNTO COL LIVERPOOL...

Post n°2283 pubblicato il 20 Agosto 2010 da nadir63l
 

Prestito con diritto di riscatto per il centrocampista ex Roma, già in serata potrebbe arrivare l'ufficialità.
© foto di Federico De Luca

Rapida e a buon fine. Juventus e Liverpool avrebbero già trovato l'accordo per il prestito con diritto di riscatto a favore dei bianconeri per Alberto Aquilani, nelle prossime ore il manager Franco Zavaglia raggiungerà l'Italia e l'ufficialità dell'affare potrebbe già esser definito in serata. Nel frattempo sul sito dei "Reds" c'è stato l'annuncio del prestito del centrocampista romano verso l'Italia, il nome del club non ancora specificato. Ma questo ormai è il segreto di Pulcinella, salvo cataclismi Aquilani sarà il tassello di qualità che mancava alla mediana di Gigi Delneri già suo allenatore nella sfortunata parentesi romana del tecnico di Aquileia.

 
 
 

LIVE DA LIVERPOOL - Aquilani alla Juve: manca solo la firma

Post n°2282 pubblicato il 20 Agosto 2010 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Arrivano in esclusiva per TuttoJuve.com i dettagli dell’operazione che la Juventus sta concludendo con il Liverpool per portare Alberto Aquilani in bianconero. L’agente, Franco Zavaglia, arriverà domani in Italia, ma sul volo non ci sarà il centrocampista, che giungerà invece la settimana prossima. La Juve e il Liverpool si sono accordati per il prestito secco del giocatore, con l’ingaggio che sarà completamente pagato dai bianconeri. L’intera operazione costerà alla Juve circa 4 milioni di euro.

 
 
 

Zebina lascia la Juve, andrà all'Arles-Avignon...

Post n°2281 pubblicato il 20 Agosto 2010 da nadir63l
 

 
Il difensore pronto a chiudere la sua carriera in patria
TORINO, 20 agosto - Jonathan Zebina lascia la Juve. Attraverso il quotidiano francese L'Equipe il difensore ha fatto sapere di aver gradito l'offerta dell'Arles-Avignon, club neopromosso in Ligue 1. Il giocatore gradirebbe molto chiudere la sua carriera in patria e ha confermato che lascerà la Juve, nonostante il contratto fino al giugno 2011. Pur di cambiare aria, il 32enne terzino sarebbe disposto ad abbassarsi l'ingaggio.

 
 
 

Juve-Aquilani, Zavaglia è a Liverpool: ecco le cifre....

Post n°2280 pubblicato il 20 Agosto 2010 da nadir63l
 

© foto di Pietro Bertea

Clamoroso colpo di scena per la Juve, che vuole mettere a segno il colpo per il centrocampo. Viste le difficoltà per arrivare a Ledesma, il dg Marotta vira sull’ex centrocampista della Roma Alberto Aquilani, arrivato a Liverpool da un anno. Il suo agente Franco Zavaglia è volato in giornata per discutere dell’offerta bianconera con i Reds. Lo scorso anno costò poco più di 20 milioni di euro più bonus, la Juve invece non vorrebbe andare oltre i 17-18 milioni di euro. Secondo quanto appreso dal direttore di TMW Michele Criscitiello, Zavaglia è volato a Liverpool per chiudere in poche ore la trattativa Aquilani. Nel corso della giornata daremo tutti gli aggiornamenti sulla vicenda.
 

 
 
 

SAMP-GODO !

Post n°2279 pubblicato il 20 Agosto 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

E si, godo. Non so voi. Io godo. La praticamente certa eliminazione della Samp dalla CL è per me fonte di goduria. Sarà una cosa poco patriottica, miserabile, magari un po’ spregevole. Ma io godo. E si, perché se il nuovo calcio italiano affonda c’è solo da goderne. Non più tardi di un mese fa noi del vecchio corso, lippitardomoggiani impenitenti, quelli che comunque voi viviate non v’hanno tolto nulla perché non si son pentiti mai, nostalgici di quelli che, quando ed è stato tanto, hanno vinto a colpi di realtà e non di cronaca, quelli che il calcio italiano è questo, poco forse niente ma questo ed amen, quello che si vede e la retorica (forse la risata) non lo seppellirà, ci han cacciati. Chiamati vecchi, sorpassati. Dedicato suonerie beote. Fatto la rivoluzione con le intenzioni per abbellire questo niente. Anziché alle intenzioni specie quelle grosse fare come sempre il processo. Processato l’arroganza dei grossi nomi in nome di Albertini. Propinato elisir di eterna gioventù chiamandoli Cassano, quello che ha preso tre pappine, Balotelli, quello così indispensabile da sbolognarlo con calma e ponderazione al Manchester sbagliato. Questo calcio italiano oramai in mano ai santi e non ai naviganti, ammalato di consigli scemi, esempi virtuosi ed oleosi, scudetti del bilancio, facce serie ma senza troppa faccia, giustizia da guida ai ristoranti, giornalismo più ignorante d’Europa, come ti giri sindromi e maestrini, ricette imbecilli, editoriali da sagra di paese, da scoperta di targhe e d’acqua calda con la banda e la fanfara, da tessera del giornalista e del tifoso, che fa spazio alle squadrette ed esilio alle squadracce, largo ai campanili e stop alle carampane, calendari comprensivi, spezzatini etici, largo ai campanili ma non alle loro squadre perché ci avanzano le seconde squadre con gli avanzi, Sacchi e Baggio insieme, il talento senza fisico e il teorico della fisicizzazione, il talento senza contenimento e il teorico del cross etico, il piccoletto e il suo sterminatore, i piedi buoni per eccellenza e quello che dopo aver vinto coi piedi buoni fatti e scovati dagli altri per piedi buoni intende proprio buoni d’animo e obbedienti, tutto e il suo contrario a lavorar per noi, questa sottospecie di condominio degli onesti purché modesti, questo sottoscala frocio e santo di quello che fu un calcio di soli uomini, questo sottoscala affollato ed approvato di quello che fu un calcio per uomini soli, questo basso impero di quello che fu un calcio arcigno, pratico ma almeno vita vera e non un esempio da seguire, questo calcio nuovo che magari fosse uno sport per signorine anziché per signorini, che vorrebbe andare ancora a scuola per imparare chissà cosa, quali valori, che vorrebbe andare a vivere in provincia, innamorato di una provincia ma non delle sue squadre, di una provincia luogo dell’anima, innamorato di una provincia per il resto del paese una cosa spesso efferata turpe ed omicida e che solo un penitente cronico come il calcio italiano alienatosi nei sogni può considerare sana. Un’estate passata a sentirne di tutti i colori, di ogni dove, a farsi giudice di gente che ha vinto non perché abbia (solo) perso ma perché non ha convinto, di un calcio italiano che non fa Raiola presidente, l’unico che quest’estate ci abbia fatto divertire, ma in mano invece ai cross belli, ai Prandelli, ai Zanetti, Fantozzi, Filini, i Pazzini. Un pranzo di lusso come il calcio italiano ridotto a una pappa. Senza sugo. Ed alla pappetta, tiè. Tre pappine. Perché il sugo c’era. Una favola grande non ha morale.

 
 
 

Juve, dopo Krasic è assalto a Ledesma..

Post n°2278 pubblicato il 20 Agosto 2010 da nadir63l
 

 
Oltre al regista, mancano un centrale e un terzino. Marotta assicura: «Altri rinforzi arriveranno»
TORINO, 20 agosto - Con l’arrivo del quarto esterno, ora la priorità della campagna acquisti bianconera è il regista. E tutti gli indizi portano a Cristian Ledesma, centrocampista della Lazio, che Claudio Lotito intende cedere a 9 milioni. Una cifra che la Juventus giudica fuori mercato, tanto più che il giocatore va in scadenza nel 2011 e a gennaio potrebbe già accordarsi con una nuova squadra. Il presidente biancoceleste non può permettersi di perderlo a parametro zero quindi, prima del 31 agosto, potrebbero esserci sviluppi su questo fronte. Nel frattempo Beppe Marotta e Fabio Paratici stanno lavorando anche per il centrale di difesa e per il terzino: «Altri rinforzi arriveranno» ha assicurato il dg da Graz prima della partita.

BUNDESLIGA - Juventus e Roma stanno parlando di Fabio Grosso: il difensore potrebbe diventare il vice Riise, ma a frenare la trattativa è l’alto ingaggio del bianconero, 1,5 milioni di euro. I bianconeri sono disposti a incentivare l’esodo con una buonuscita. E’ invece l’età a sollevare dubbi per il passaggio di Vincenzo Iaquinta allo Schalke 04: il club tedesco ha mostrato interesse per l’attaccante, in recupero da un infortunio, ma il tecnico Felix Magath teme che il bomber, 31 anni a novembre, sia troppo vecchio. Sempre la Bundesliga può essere la destinazione di Hasan Salihamidzic: per il bosniaco si sarebbe mosso l’Eintracht Francoforte. La Juventus è disposta a concedere il trasferimento gratuito pur di liberarsi di un ingaggio, vicino ai 2 milioni. Il Brescia invece ha chiesto in prestito Camoranesi.

BABY - Altri 2 ragazzi alla Juve: dal Frosinone arriva in prestito il difensore centrale Francesco Tufi, classe 1995, dall’AlbinoLeffe il portiere Yuri Morandi, classe ‘92.


 
 
 

AG.TREZEGUET: "Inter? Perchè no?"

Post n°2277 pubblicato il 20 Agosto 2010 da nadir63l
 

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Che l'Inter sia alla ricerca di un attaccante è noto. Che questo attaccante possa essere David Trezeguet (32) è decisamente una sorpresa. Così pare non pensarla Antonio Caliendo, procuratore dell'attaccante francese della Juventus, che, raggiunto dai microfoni di fcinter1908.it, ha così commentato l'eventuale approdo del bomber bianconero a Milano: "Lo scorso anno Trezeguet poteva finire al Milan, perchè non potrebbe andare all'Inter in questa stagione? Ad oggi non ho sentito nessuno, però non ci sarebbe alcuna preclusione da parte del giocatore verso l'Inter".

 
 
 

Krasic non vede l'ora: «Juve, sarò il tuo nuovo Nedved»

Post n°2276 pubblicato il 20 Agosto 2010 da nadir63l
 

 
Il serbo, che ha detto no all’ingaggio più alto del City, è entusiasta: «Orgoglioso del paragone con Pavel: avrò la sua grinta»

 

GRAZ, 20 agosto - «Sono l’uomo più felice del mondo». La pazienza qualche volta viene premiata e quella di Milos Krasic è stata davvero tanta. Era il 7 giugno quando la Juventus organizzò il primo vero assalto al giocatore, con il quale aveva già trova to un accordo di massima. Sono seguiti due mesi e mezzo di passione e tormento per il giocatore serbo, un’interminabile attesa, durante la quale - tuttavia - la sua fede non ha mai ceduto e non è stata neppure scalfita dai lunghi silenzi bianconeri o dalle notizie che davano Marotta attivissimo su altri obiettivi. «Io ho sempre creduto alla Juventus, anche quando tutto sembrava difficile ero sicuro che alla fine tutto si sarebbe risolto. Avevo ragione». Una tale incrollabile fiducia, dice chi lo conosce bene, è tipica del modo di pensare di Krasic, uno che quando dà la sua parola non se la rimangia per nessuna ragione al mondo e altrettanto si aspetta dai suoi interlocutori. E lui aveva dato la sua parola a Marotta quando il dg gli aveva spiegato come sarebbe stata la nuova Juventus. «Mi ha convinto subito il progetto, mi piace moltissimo l’i­dea di essere uno dei giocatori che hanno la responsabilità di far nascere un ciclo e un gruppo vincente».

L’IDEALE - Carattere tosto, idee chiarissime, Krasic ha tenuto duro anche quando si è presentato il Manchester City di Mancini che gli ha messo sotto il naso un contratto più allettante di quello propostogli da Marotta. Più dei soldi potè l’idea (se non addirittura l’ideale) che il serbo si è fatto della sua nuova avventura alla Juventus. «Questo club ha una storia. Mi piace entrare a farne parte». Tecnicamente questo avverrà nel presto pomeriggio, quando Krasic, accompagnato dal suo agente Dejan Joksimovic e dall’intermediario che ha tessuto l’operazione, Marco Naletilic, varcherà la soglia della stanze delle Coppe per sottoscrivere il suo contratto con la Juventus. E, a detta del suo entourage, difficilmente avrà smaltito l’euforia e l’emozione che l’hanno travolto nel la notte fra mercoledì e giovedì, quando ha ricevuto la fatidica telefonata che gli annunciava che, finalmente, tutto era fatto.

L’ETICHETTA - Ad accoglierlo, oggi, troverà il presidente Andrea Agnelli e un’etichetta scomoda e pesante da portarsi dietro: Krasic, il nuovo Nedved. Gli si è appiccicata addosso da subito, anche se una parte dei tifosi sostiene che di Pavel ha giusto il caschetto di capelli biondi. Lui non sembra sentirne più di tanto il peso: «Nevded è una grande persona e una leggenda del calcio mondiale, non solo della storia della Juventus. Insomma, anche solo il fatto di essere paragonato a lui mi riempe d’orgoglio. Non se è solo per una certa somiglianza fisica o c’è anche qualcosa di tecnico, comunque mi piace l’accosta mente. Certo, io non sono ancora all’altezza di Nedved, ma lavorerò ancora più duramente per riuscire a percorrere le sue stesse tappe».

 
 
 

MOGGI: "Krasic? Juve, sei lontana dalla Juve"

Post n°2275 pubblicato il 20 Agosto 2010 da nadir63l
 

Fonte: di Luciano Moggi per Tmw

Il giorno dei grandi "botti" è stato ieri. Meglio così, oggi ci limitiamo ai commenti: da Ibra a Krasic, se vi ricordate, sta andando come su TMW vi avevo preannunciato qualche settimana fa. Il mercato entra nella fase più viva ed interessante. Nei prossimi giorni si concluderanno le grandi trattative, con i colpi last-minute sempre pronti dietro l'angolo. Uno di questi potrebbe essere Ibrahimovic al Milan, che sta prendendo sempre più quotazioni. Un colpo che avrebbe anche un effetto particolare per gli interisti, che nel giro di un anno subirebbero il doppio tradimento dell'attaccante di Malmoe. Ibra è un giocatore tuttofare, che tiene gli avversari inchiodati su di lui, creando spazi per i compagni di reparto. Un giocatore che allunga le squadre avversarie, ottimo per gli inserimenti dei centrocampisti. Al Barcellona non si è sposato con il sistema di gioco di Pep Guardiola, e per questo l'hanno messo sul mercato, eppure ha fatto il suo. Lo svedese può essere anche una torre importante per Pato, che andrebbe a nozze davanti alla porta. Il vero problema del Milan è Ronaldinho, finchè resta lui i rossoneri non possono fare grandi operazioni in attacco; cederlo sarebbe un'operazione intelligente. Non solo per il costo che il giocatore ha per la società, ma anche per un discorso tattico. Infatti con Ibra il Milan dovrebbe giocare con un semplice 4-4-2, insieme a Pato, mentre Ronaldinho non avrebbe spazio. Restando in tema Milan, l'arrivo di Boateng è stato positivo. Un giocatore discreto che va a rafforzare il centrocampo rossonero, l'innesto giusto desiderato da Allegri. Il ghanese è utile sia nella fase offensiva che difensiva, dando una mano a Nesta e compagni, che spesso vanno in difficoltà quando il centrocampo e l'attacco sono statici. Infatti, uno dei motivi che spinge il Milan a valutare le offerte per Ronaldinho, che arrivano dal Brasile, ma anche dagli Usa, è proprio il fatto che non copre quasi mai la difesa, rinunciando a fare il tornante. Il Milan, insieme alla Roma, può dare fastidio all'Inter, ancora l'assoluta protagonista del campionato italiano. I rossoneri se prendono Ibra possono anche vincere lo scudetto, e di conseguenza diventano di diritto la vera anti-Inter. Se l'operazione va in porto, gran merito sarà di Mino Raiola. Per me non è un procuratore, è un genio, uno scopritore di talenti, il numero uno nel suo settore. Dire che è un procuratore è riduttivo. Sono sicuro che insieme a lui avrei costruito la squadra più forte al mondo, che avrebbe vinto tutto. Per quanto riguarda la Juve, Krasic è sicuramente un giocatore che rinforza la rosa, un esterno giovane e discreto, ma nulla a che vedere con Nedved, tra i due non ci sono paragoni. Potrà comunque fare bene, migliorando la qualità di gioco della squadra, che pecca sugli esterni. Nonostante questo, la Juventus non è in lizza per la vittoria dello scudetto, lontanissima da Inter e Milan; purtroppo ancora anni luce.

 
 
 

     

 

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