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Marco Motta, dopo la sua prima volta a Villar Perosa, pensa già all'imminente impegno di Europa League di giovedì. "Sono contento di come sono andate le cose finora - ha spiegato a Juventus.com - mi sono inserito bene, ma tutto è stato facilitato dal fatto che ci sono talmente tanti campioni che era impossibile che avvenisse il contrario. Il mister ci sta dando tanta fiducia e consigli. Ora però la mente va a giovedì, contro lo Sturm Graz non possiamo sbagliare e mantenere la concentrazione al massimo per chiudere il discorso. Per il resto della stagione dobbiamo guardare a noi stessi senza fare voli pindarici ne svilirci dopo magari qualche momento di difficoltà".

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Nella serata in cui l'Udinese 2010/11 si presenta alla città il patron delle zebrette Giampaolo Pozzo, dopo le parole di Di Natale poco prima, chiude le porte alla Juventus svelando i retroscena della trattativa che ha infiammato la giornata odierna. "Secondo voi se ci fosse stato qualcosa di concreto organizzavamo una festa come questa? - ha spiegato Pozzo nell'intervento ripreso da Repubblica.it - Ha già parlato prima Di Natale, posso rivelarvi che già l'anno scorso Totò rifiutò un club estero, la Fiorentina, il Napoli e la stessa Juventus di cui si è parlato tanto nelle ultime ore. E come allora oggi ha ridetto no ai bianconeri e io son ben felice di rimandare al mittente le richieste". Capitolo chiuso?

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Non si è fatta attendere la risposta del presidente della Juventus Andrea Agnelli alle parole di Massimo Moratti, che ieri aveva dichiarato al Tg1: “E' meglio essere una multinazionale che rubare”.
“Un commento alle parole di Moratti? Dovrebbe cominciare ad imparare a gioire delle sue vittorie – ha detto Agnelli - e penso che le sue parole siano totalmente inutili”.
La frase rilasciata da Moratti aveva scatenato anche l'ira di John Elkann: “Secondo me loro non hanno mai saputo perdere e non hanno ancora imparato a vincere”.

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John Elkann duro sul presidente dell'Inter Massimo Moratti. L'imprenditore a Villar Perosa tuona: “Non hanno mai saputo perdere, non hanno ancora imparato a vincere”. Elkann ha replicato alle parole di Moratti, che aveva affermato: "è meglio essere una multinazionale che rubare".
Il nipote dell'Avvocato Agnelli ha parlato anche della sua Juventus, reduce dalla vittoria al Trofeo Berlusconi: "Sono molto contento di questa Juve, sono molto contento di essere qui a Villar Perosa con Andrea prima dell'inizio della stagione - ha dichiarato Elkann -. Ad oggi la Juve ha già vinto una coppa. Sicuramente questo è un fatto positivo. In ogni partita la squadra lotta fino alla fine e spesso segna, come accaduto nelle ultime partite. Indubbiamente è una squadra che s’è rafforzata, anche oggi avere Krasic qui, visto che è voluto venire a tutti i costi, è un bel segnale, abbiamo un angelo biondo con noi dopo Pavel Nedved. Mi piace, poi che ci siano tanti nazionali azzurri: sono giovani come Motta, Bonucci, Pepe e se anche Aquilani sarà dei nostri avremo quattro moschettieri azzurri: abbiamo certamente una bella Juve".

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Secondo le informazioni raccolte in esclusiva dalla nostra redazione, la Juventus ha piazzato l'ennesimo colpo di mercato. La società bianconera ha preso l'attaccante Antonio Di Natale. Il giocatore dell'Udinese sarà pagato 7 milioni di euro.

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Sembrare: un verbo che in questa estate juventina i giornalisti dovrebbero levare dalla lista da utilizzare in riferimento al mercato. Perché se Trezeguet, quasi blindato a luglio, ora è di nuovo tornato tra i partenti, Diego è tornato a essere vicinissimo a una cessione. Secondo Sky Sport 24, la trattativa con il Wolfsburg si è riaperta poiché il dg Hoeness è sceso a più miti consigli e ha alzato l'offerta per il fantasista brasiliano mettendo sul piatto soltanto liquidi. La domanda di Marotta era di 18 milioni, evidentemente i 14 offerti dai tedeschi non potevano accontentare la dirigenza. Verosimilmente, la nuova offerta è salita a quota 17 milioni, a solo uno di distanza dal yes, we can. Diego, quindi, è tornato a essere a un passo dal ritorno in Germania. Nelle prossime ore seguiranno ulteriori approfondimenti in merito.

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L’appuntamento con il tradizionale vernissage di Villar Perosa si avvicina. Oggi, martedì 24 agosto, tutta la Juventus si trasferirà in Val Chisone, nel paese d’origine degli Agnelli, per la sfida in famiglia. Una partita ricca di storia e tradizione. La prima per Gigi Delneri, che non nasconde l'emozione ai microfoni di Juventus Channel: "Emozione perché ho sempre sentito parlare di questa partita, di questa 'conoscenza' con il nuovo che arriva e con la famiglia prestigiosa che abbiamo l’onore di avere come presidenza - spiega il tecnico bianconero -.  C’è grande curiosità ed emozione. Comunque si va nelle storia, perché, comunque sia, tutti noi per la prima volta ci apprestiamo a vivere un evento che non abbiamo mai vissuto. Ed ho visto che ha parecchia importanza, per così dire, la conoscenza fra le due componenti, società/famiglia e giocatori nuovi che arrivano,(perché i vecchi conosco già). Quindi, c’è un po’ di emozione, ma penso e spero che passerà subito, anche perché conoscendo Andrea Agnelli, penso che la struttura di famiglia come la sua, vuole dire che è gente molto a modo, che è affabile e ci metterà in condizione di non emozionarci troppo, insomma".

Nell'intervista concessa ai microfoni di Juventus Channel, il mister commenta la vittoria del trofeo 'Berlusconi' e guarda al futuro: "Dopo parecchio tempo siamo riusciti a rivincere questo torneo che, comunque sia, bisogna farlo, ed è meglio andare per vincere, con la mentalità di vincere, piuttosto che fare una partita tanto per. Domani (oggi, ndc) c’è la partita a Villar Perosa, poi abbiamo questo impegno in Europa League, per noi di fondamentale importanza per il futuro".

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L'altra faccia del possibile ritorno di Ibrahimovic è la partenza dall'Italia di David Trezeguet: il destino dei due attaccanti che facevano coppia fissa nella Juve di Capello e che portarono Del Piero ad un passo dalla fuga prende strade opposte. Dalla Spagna sono arrivate finalmente due proposte concrete per il centravanti franco-argentino. Non è più il Barcellona come ai bei tempi, Trezeguet ormai deve scegliere tra due club di seconda fascia, il Saragozza e il neo promosso Hercules di Alicante, forte dei soldi di Valentin Botella Ros, tra i principali costruttori del sud della Spagna.

L'Hercules si era già fatto avanti un mese fa per Camoranesi e non se ne fece nulla. Per Trezeguet c'è qualche chance in più. «Sono ore di riflessione, domani (oggi, n.d.r.) ci sarà più chiarezza» ha detto il procuratore dell'attaccante, Caliendo, che ha inoltrato ai club spagnoli le richieste del suo assistito. Secondo Caliendo si sarebbe mosso anche il Liverpool. Difficile credergli dal momento che a luglio Hodgson fece sapere che Trezeguet non rientrava nei suoi piani nè ha accennato a un ripensamento in questi giorni di intensi contatti con la Juve per concludere il prestito di Aquilani. Dunque rimane la Spagna. Come per Grosso e Camoranesi che Marotta ha provato a piazzare in mezza Liga, senza effetti apprezzabili: gli ultimi giorni del mercato però sono quelli in cui si realizzano i colpi che sembravano impossibili.

Trezeguet guadagna 4 milioni e mezzo ed è uno dei contratti più onerosi: questa è la ragione principale per cui Marotta ha lavorato nei mesi scorsi per trovare un acquirente. Anche se i bianconeri si accollerebbero una parte dell'ingaggio, il risparmio sarebbe notevole. C'è tuttavia un altro aspetto da valutare: Del Neri può permettersi di reggere tutta la stagione con Amauri come unica prima punta? Del Piero, Diego e Martinez non sono attaccanti d'area, lo stesso Iaquinta, che oggi torna disponibile nell'amichevole di Villar Perosa, sarebbe un adattamento a quel ruolo come si è visto in Nazionale. Dunque la Juve dovrebbe cercare un centravanti giovane, possibilmente senza ripetere l'operazione disastrosa dello scorso gennaio quando arrivò Paolucci, naufragato insieme alla squadra. Adebayor (che il Manchester City cederebbe in prestito) ha comunque un contratto da 6 milioni a stagione. Qualcuno torna a parlare di Pazzini, se la Samp questa sera uscirà dalla Champions League. Non è un obiettivo facile sia per il costo sia perché Marotta e Del Neri preferiscono evitare trattative con la loro ex squadra. Potrebbe aprirsi invece uno spiraglio per Acquafresca tornato a Cagliari in prestito dal Genoa.

Oggi ci sarà anche un incontro con i procuratori di Marchisio per arrivare a un contratto che adegui l'ingaggio del centrocampista a quello dei suoi compagni nel giro della Nazionale. Non è il primo colloquio e non sarà l'ultimo: la materia si presenta complessa e con numerose clausole. La Juve in teoria può prendersi tutto il tempo necessario: Marchisio è blindato fino al 2014 dunque non si profila una sua partenza in tempi brevi. Tuttavia si è creata una situazione che non favorisce la serenità del centrocampista, minata dall'arrivo di Aquilani, un concorrente temibile per un posto a centrocampo. Dopo i colloqui con l'Inter, si è diffusa la voce che i rappresentanti di Marchisio fossero a Manchester per valutare l'interessamento del City. Voce smentita e alla quale non crede neppure la Juve però questa storia rischia di diventare un dannoso tormentone.

© foto di Federico De Luca

C'è chi dice no diceva una canzone di Vasco Rossi e oggi come oggi sono in tantissimi i tifosi bianconeri che vorrebbero gridare questo no a Massimo Moratti dopo le sue parole al TG1, parole che considero sconcertanti e che testimoniano un non voler voltare pagina che spinge anche i tifosi bianconeri a fare altrettanto e che dovrebbe far capire una volta per tutte alla società Juventus con chi hanno a che fare. Durante un'intervista al Tg1il presidente dell'Inter alla domanda dell'intervistatore sul tema dei pochi italiani in squadra ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Si è vero che abbiamo pochi italiani, ma preferisco vincere con una formazione di tutti stranieri che rubando come succedeva prima". Un No secco a queste parole di Moratti, un no primo perche' si confondono cose certe con teorie. Fino a prova contraria l'Inter ha vinto quasi senza italiani mentre la Juventus ha vinto in passato senza comprare alcuna partita, invitiamo in caso contrario a indicare date e partite con precisione. Tutti i lettori conoscono, forse, il mio pensiero su Calciopoli vale a dire un Processo sommario troppo veloce per essere credibile. Ecco a quattro anni di distanza ci tocca ancora sentire delle lezioni di onesta'. Chissà dove stava quell'onesta', quando a Recoba serviva il passaporto. E' troppo facile ricordare sempre e solo quello che si vuole. Noi diciamo no a quei "pecoroni" che pontificano queste dichiarazioni e che ormai da quattro anni seguono pedissequamente le parole di una sola parte come quelle del Messia. Noi diciamo No ai Media Italiani che "distruggono" la Juventus e SI ai media spagnoli che non fanno lo stesso con l'Hercules di Alicante. Qualcuno impari che prima di gettare il mostro in prima pagina bisogna avere prove certe e non teorie. Purtroppo siamo sempre in pochi a dire le cose come stanno mentre alcuni credono ancora alla favola delle partite comprate (nessuna) e delle Cupole, ci piacerebbe che un giorno ci dicessero quali sono e portassero le prove, per ora l'unica prova ci porta a dire che grazie a una certa cosa chi non  vinceva mai ora vince sempre e sempre solo lui... Ma probabilmente gli unici fessi siamo noi...anche se diciamo No.

© foto di Alberto Fornasari

Dopo Fabio, anche il fratello del più celebre Cannavaro, Paolo, potrebbe finire alla Juventus. La notizia arriva da un esperto di mercato un po' insolito: ospite negli studi di SkySport24, a lanciare la notizia che avrebbe del clamoroso è Cristian Zaccardo, difensore del Parma che, sollecitato sul futuro del suo ex compagno Barzagli risponde così: "Vi lancio una bomba di mercato: se Paolo Cannavaro non rinnova, va alla Juventus e Barzagli va al Napoli".