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Messaggi del 25/08/2010

LA JUVENTUS A VILLAR PEROSA: QUEST'ANNO E' STATO DIVERSO...

Post n°2342 pubblicato il 25 Agosto 2010 da nadir63l
 

Il consueto appuntamento estivo a Villar Perosa, quest'anno, ha regalato molte sorprese (alcune non gradite dai tifosi) e spunti di riflessione. Come non accadeva da anni...
di Thomas Bertacchini
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Una volta l'appuntamento estivo a Villar Perosa era particolarmente gradito ai tifosi juventini: in molti accorrevano nella località piemontese per assistere alla passerella dei giocatori bianconeri nel campo di casa Agnelli, sotto gli occhi di Gianni e Umberto. Venivano studiati i "nuovi" acquisti e salutati i "vecchi". Una frase dell'Avvocato, in quell'occasione, si sapeva già che sarebbe entrata nella storia giornalistica di questo sport prima ancora che iniziasse a pronunciarla.

Col tempo ha finito col perdere un pò del suo fascino, incastrato tra una miriade di amichevoli di lusso e triangolari di prestigio (con relativi "ritorni" economici): il calcio estivo, poco alla volta, invase le televisioni quanto (e forse più) di quello "invernale". Si discusse anche della convenienza di continuare questa tradizione.

Negli ultimi anni, senza gli Agnelli e caduta (fatta cadere) la Triade, è venuta a mancare anche "la" Juventus. Dovevano bastarne cinque, a partire dal 2006, per farla rinascere e tornare ad essere competitiva ad altissimi livelli. Ne sono stati sufficienti quattro per affondarla.
La serie A, nel frattempo, ha perso il suo fascino; il calcio sotto l’ombrellone - tranne qualche eccezione - è diventato un piacere per pochi: per un "Trofeo Luigi Berlusconi" che da criptato torna in chiaro, ci sono moltissime altre amichevoli che ora si possono vedere solo a pagamento.

La prima partitella estiva in famiglia della Vecchia Signora del nuovo corso di un Agnelli, Andrea, non poteva passare inosservata. Krasic che si paga un aereo privato pur di non mancare all'appuntamento con l’esordio (in allenamento) con la maglia bianconera; lo stesso Presidente e John Elkann che rispondono per le rime alle (allucinanti) esternazioni di Massimo Moratti; da un momento all'altro si materializza il figlio di Antonio Giraudo, Michele, immortalato mentre abbraccia Andrea e stringe la mano al cugino; Diego viene acclamato dai tifosi bianconeri negli stessi momenti in cui circola sempre più insistente la voce della sua cessione al Wolfsburg, così come Trezeguet che viene dato - all’improvviso - per sicuro partente; dal nulla spunta fuori una trattativa in via di definizione con Di Natale che nessuno si aspettava.

Quante altre volte è capitato che nel giorno della classica "sgambata" di Villar Perosa accadessero così tanti fatti di una certa rilevanza in contemporanea?
Nel prossimo futuro, almeno, non si potrà dirà che anche quest’anno si è trattato della solita giornata all’insegna dei ricordi. Ma per iniziare a scrivere nuove pagine di una storia ferma dal 2006, questo può essere considerato soltanto un piccolo passo. Se in avanti, poi, lo si potrà vedere soltanto in un secondo momento.

Domani ci sarà il ritorno dello spareggio per accedere all’Europa League contro lo Sturm Graz. Non ne parla quasi nessuno: il goal decisivo di Amauri nel corso della gara di andata è riuscito ad evitare un pericoloso carico di tensioni in vista del ritorno a Torino. Ci sono già troppi fantasmi da scacciare: vincere aiuta a vincere (Del Piero dixit). E questa squadra, per ritrovare se stessa, ha necessità di riprendere a farlo il più presto possibile. Oltre ad una buona dose di giocatori di qualità da inserire nella rosa: con Krasic e Aquilani ci si è mossi in questa direzione. Ma si può - e si deve - fare di più.

Da "Twitter" a "Facebook": alcuni giocatori manifestano i loro stati d'animo al mondo intero utilizzando gli strumenti che la questa epoca mette a loro disposizione. Proprio come fossero ragazzi qualsiasi. A volte, andando un pò al di sopra delle righe, tirando in ballo argomenti che - data la loro delicatezza, visto che si parla anche della loro professione - meriterebbero una maggiore riservatezza.
Campioni si nasce o si diventa? La maggior parte di loro (mediamente) ha una quindicina di anni per dimostrarlo sui campi di gioco, in Italia e all'estero.
Per comportarsi da persone serie, invece, non è necessario aspettare tutto questo tempo.

 
 
 

Clamoroso Franco Rossi: "Penoso Moratti che accusa la Juve. Dicono sia stata l'Inter a pagare un arbitro.."

Post n°2341 pubblicato il 25 Agosto 2010 da nadir63l
 

L'esperto giornalista attraverso il suo sito accusa l'attuale presidente dell'Inter di un episodio risalente al 1997.

Le parole di Massimo Moratti hanno fatto rumore, nonostante le rettifiche arrivate nella serata di ieri del petroliere le frasi infelici uscite lunedì al Tg1 non sono ancora state cancellate. Il giornalista Franco Rossi, volto noto di Telenova con esperienze d'alto livello al Giorno, Corriere dello Sport e Tuttosport, lancia accuse pesantissime nei confronti del proprietario dell'Inter svelando un retroscena di qualche anno fa. "PENOSO MORATTI CHE ACCUSA E NON FA NOMI. SI RIFERIVA ALLA JUVE O A UNA PARTITA DI LIONE?", il titolo delll'articolo che ha pubblicato sul proprio sito, francorossi.com. "Premesso che la Juve taroccava i campionati - esordisce Rossi - Moratti ha tirato il sasso e nascosto la mano. Tirare fuori adesso nel momento delle vittorie calcipoli è una cosa di una volgarità unica.Come volgare è stata la risposta ad Elkann". Rossi poi entra nei dettagli parlando di episodi passati poco chiari che riguardano la società nerazzurra: "Qualche anno fa Moratti voleva querelare il giornalista inglese Brian Glanville per via di un articolo scritto sul Times riguardante ad arbitri che furono corrotti dal padre e da Italo Allodi negli anni sessanta. Bene il presidente non querelò il giornalista ma bensì chiese a gli ex giocatori di far partire la querela, risultato nessuno lo fece". Chiusura infine su un episodio più recente datato 1997: "Nella Coppa Uefa di quell'anno si giocò un Lione-Inter dove i nerazzurri dovevano ribaltare la sconfitta interna per 2-1, alla fine ci riuscirono vincendo 3-1 e al termine dell'anno vinsero la competizione. Fin qui niente di strano ma due anni dopo saltò fuori l'indiscrezione che l'arbitro di quella partita era stato profumatamente pagato, la notizia rimase nascosta e Moratti s'informò bene se per caso al Milan fossero a conoscenza di questa faccenda col timore che la rendessero pubblica. A differenza di Moratti che cita fatti senza precisare io l'ho fatto".

 
 
 

Accordo raggiunto tra Juventus e Inter per Burdisso...

Post n°2340 pubblicato il 25 Agosto 2010 da nadir63l
 

La società nerazzurra ha accettato l'offerta di 8 milioni formulata dai bianconeri.
© foto di Alberto Fornasari

Torna il sereno tra Juventus ed Inter. Dopo la burrasca degli ultimi due giorni una delle telenovelas del mercato giunge ad uno dei capitoli più importanti, forse decisivo: i nerazzurri hanno accettato l'offerta di 8 milioni dei bianconeri per assicurarsi Nicolas Burdisso. L'offerta, come riportato da Sky Sport 24, prevede il pagamento in due rate. Anche la Roma era arrivata ad offrire la stessa cifra pagata però in soluzione unica ma l'Inter avrebbe rifiutato. Ora resta da valutare la volontà del giocatore, col quale al momento sarà difficile raggiungere un accordo in tempi brevi dato che continua a dare la precedenza alla pista giallorossa.

 
 
 

L'evoluzione.....

Post n°2339 pubblicato il 25 Agosto 2010 da nadir63l
 

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Immagine IPB

di Cirdan

Sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire la ragguardevole e promettente evoluzione del successore al trono della famiglia più importante d'Italia: prima avevamo un uomo silente al canglore delle sciabolate, pronto ad affiancare con i sorrisi la nascita di una nuova era calcistica e disgustato per come una banda di truffatori aveva dominato e vinto, con i colori della "sua" Juventus, per dodici lunghi anni, ora un uomo vulcanico, che non porge più l'altra guancia, e che, consapevolmente o inconsapevolmente, ammette che quelle vittorie sono state il frutto di un grande lavoro, di una grande dirigenza, opposta a chi non sapeva perdere.

Al debutto la radice antica, inseparabile da ogni popolo bue: il gran spettacolo dell’accusa. Con una "difesa" che spalleggiò la sola squadra, con i giornali padronali a far da gran cassa alle accuse rivolte contro quella "banda di truffatori", divenendo gazzette porta voce degli accusatori e forconi incitanti al linciaggio.
La tecnologia digitale consentì un ulteriore passo in avanti, facendoci divenire tutti guardoni e spioni, pronti a istruire le carte dell’accusa assieme al pubblico ministero, sicché giornali e televisioni trasmisero direttamente le telefonate dell’appestato di turno (sempre lo stesso) e ciascuno espresse a piacimento la propria convinzione.
A fine turnè il colpo di scena, mangime per chi è stato istruito a guardare avanti: la difesa della storia.

Dobbiamo cotale sollazzo alla straordinaria inchiesta denominata Calciopoli. Non entro nel merito, perché lo feci quando gli altri erano indotti o giacenti nel silenzio. Anzi, preferisco continuare a scandalizzare i pochi lettori disposti a seguirmi, i quali non capiscono come si possa fare i garantisti anche verso colui che pagò per sostenere congrua la retrocessione in serie B. Risposta: perché a volte la verità è nascosta dentro le parole.

Questi gli elementi, fra il ridicolo e l’impressionante: 1. Nell'aprile del 2006 vengono pubblicate alcune telefonate riguardanti il mondo del calcio e interessate alla dirigenza juventina; 2. Il 7 maggio del 2006 John Elkann dichiara: "Ho visto lo striscione dei tifosi e infatti noi siamo qui allo stadio perché siamo vicini alla squadra e all'allenatore..."; 3. Il 20 maggio lo stesso rampollo di casa Agnelli dichiara che "siamo in A e speriamo di restarci ma nel caso di B ripartiremmo dai giovani. Le intercettazioni su Moggi e Giraudo sono pesanti"; 4. Il 5 luglio durante il dibattimento del processo di primo grado L'avvocato Zaccone dichiara: "La pena accettabile sarebbe quella richiesta per gli altri club, ovvero la serie B con forte penalizzazione." 5. Il 14 luglio arriva la sentenza di condanna: la Juventus, maggiore imputata nella vicenda, viene retrocessa in Serie B con 30 punti di penalizzazione, 80.000 euro di ammenda, revoca dello scudetto 2004/2005 e non assegnazione dello scudetto 2005/2006; 6. Il 17 luglio, l'avvocato della Juve, Zaccone, dichiara: "I tifosi possono dire e pensare ciò che vogliono, io rispondo solo ai miei clienti, che sono pienamente soddisfatti del mio lavoro."; 7. In data 26 luglio 2006 viene assegnato, dal Commissario straordinario della Figc Guido Rossi, lo scudetto stagione 2005/06 all'Inter; 8. Il 21 agosto 2006, dopo tre ore di discussione, il Cda della Juventus ha deciso: la Juve ricorrerà al Tar del Lazio. Una decisione che era stata preannunciata a più riprese dai vertici societari e che era nell'aria anche negli ultimi giorni. Una scelta, quella del club di corso Galileo Ferraris, presa perché "le sanzioni previste per la Juventus risultano ancor più sproporzionate se si tiene conto che le corti sportive hanno costruito un illecito sportivo come somma di comportamenti contrari a lealtà e correttezza."; 9. Il 31 agosto il CdA della Juventus ha deliberato all'unanimità di ritirare il ricorso presentato nei giorni scorsi al Tar del Lazio.
Il consiglio, si legge in una nota diffusa dal club bianconero per gli obblighi di borsa che specifica le ragioni della decisione, "ha preso atto dei significativi segnali di disponibilità che le istituzioni sportive hanno palesato nelle ultime ore per risolvere con equità la vertenza in corso ed ha constatato che tale apertura costituisce un netto cambiamento rispetto a quanto registrato al termine della fase di conciliazione". Secondo il cda "con questa decisione in linea con i principi di lealtà e con i valori sportivi che sono alla base della sua attività e della sua tradizione", la Juventus ancora una volta "afferma la propria volontà di apertura nei confronti delle istituzioni sportive". La Juventus resta in serie B; 10. In un'intervista al TG1 del 23 agosto 2010, Massimo Moratti dichiara: "Meglio multietnici che comprare le partite"; 11. Il giorno seguente, presenziando la consueta sfida in famiglia a Villar Perosa, John Elkann replica: "L'Inter non ha mai saputo perdere e non ha ancora imparato a vincere".

Ora, ditemi voi: possiamo chiedere, a John Elkann, il Nobel per la fantasia difensiva? O, almeno, l’oscar per l’avanspettacolo?
Sapete qual è la cosa davvero divertente? E’ che dopo quattro anni c'è chi è ancora convinto che per difendere la storia della Juventus si sono adoperati in tanti. Però a fasi alterne, a seconda del grado di interesse. Ma non è colpa loro, è l’intero sistema che tra un sorriso e l'altro continua ad essere storpio.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1005

 
 
 

Si rivede Giraudo... ma è il figlio! Per lui ruolo in società?

Post n°2338 pubblicato il 25 Agosto 2010 da nadir63l
 

Visita di Michele Giraudo, figlio dell'ex amministratore delegato juventino, ieri a Villar Perosa.
© foto di Federico De Luca

Un piccolo ritorno nel passato si è avuto ieri a Villar Perosa quando Michele Giraudo, figlio dell'ex amministratore delegato della Juventus dal 1994 al 2006 Antonio Giraudo, ha fatto visita al campo per la tradizionale amichevole estiva tra Juve A e Juve B. Il giovane figlio d'arte ha assistito al match e si è a lungo intrattenuto con l'amico di vecchia data Andrea Agnelli mentre con John Elkann si è registrata solo una stretta di mano e poco più. Secondo il quotidiano torinese Tuttosport l'incontro di ieri sarebbe stato il debutto ufficiale in società di Giraudo jr con ruolo ancora da definire.

 
 
 

Sky - Juve vicina a Burdisso..

Post n°2337 pubblicato il 25 Agosto 2010 da nadir63l
 

Il gelo tra Juve e Inter sta per sciogliersi: i rispettivi direttori sportivi, secondo Tuttosport, starebbero trattando proprio in queste ore il passaggio dell'argentino alla Juve
© foto di Alberto Fornasari

Da una parte c'è chi tira il sasso e poi nasconde la mano, da l'altra c'è chi gli risponde per le rime e che ha 4 anni di parole "bollenti" arretrate. Tra Massimo Moratti e Andrea Agnelli, senza dimenticare anche John Elkann, non regna certo il più pacifico dei rapporti. Prima il presidente dei nerazzurri che attacca indirettamente i bianconeri, poi i due cugini Agnelli che partono alla ribalta. Alcuni potrebbero pensare che questi "batti e ribatti" possano generare un distacco netto e indeterminato tra la Juventus e l'Inter. Chi pensa questo può mettersi l'anima in pace: non esiste un inizio di campionato, senza una polemica sull'asse Torino-Milano e Milano-Torino.

Mentre i presidente si divertono con insulti gratuiti, secondo Tuttosport, Giuseppe Marotta e Marco Branca stanno discutendo in queste ore il destino di Nicolas Burdisso. La Roma non va oltre i 5,5 milioni, l'Inter ne vuole 8 e la Juve potrebbe chiudere a 7,5. L'argentino non accetta il ritorno all'Inter: o la Roma o la Juve. I giallorossi sembrano essersi allontanati definitivamente, restano solo i bianconeri. Anche se Burdisso vuole la Roma, il difensore avverte i capitolini: "Non aspetterò molto ancora, vi darò tempo fino a Domenica, poi cercherò alternative". La Juve è pronta a chiudere, anche perchè l'Inter è alla ricerca di fondi per arrivare a Dirk Kuyt.

Lo ha confermato poco fa anche SkySport: Burdisso sarebbe vicinissimo dal club bianconero. La formula del trasferimento da Milano a Torino sarebbe quella del prestito oneroso con diritto di riscatto. La prima scelta dell'argentino resta, però, la Roma che nelle prossime ore potrebbe aumentare l'offerta

 
 
 

DELNERI conferma: "Diego e Trezeguet non convocati. Devono essere sereni per decidere..."

Post n°2336 pubblicato il 25 Agosto 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nel corso della conferenza stampa di presentazione di Juventus-Sturm Graz, retour match degli Spareggi di Europa League, il tecnico bianconero Gigi Delneri ha confermato che "Diego e Trezeguet non sono stati convocati. Perchè è logico che le voci di mercato disturbino abbastanza ed è chiaro che loro, in questo momento, è giusto che siano sereni e tranquilli per le decisioni che devono prendere", le parole dell'allenatore juventino. Ecco la conferenza stampa integrale, trascritta da TuttoJuve.com:

Mister, tante voci di mercato prima di questa sfida...
"Le voci di mercato fanno parte del mercato. Penso che fino al 31, quando finirà, ci saranno sempre voci che vanno e voci che vengono. Nel frattempo, dopo la partita di Europa League in Austria, abbiamo fatto il Trofeo Berlusconi, abbiamo fatto una partita amichevole ieri. Ci siamo preparati preparati come ci si prepara di solito, insomma. Direi che siamo pronti per questa sfida importante che non è molto semplice. Lo Sturm Graz ha rinviato anche la partita di campionato per venire qui a giocare. Quindi direi che troveremo una squadra molto motivata, a posto fisicamente, quindi sarà una partita, come tutte le partite, che se non presa con le molle giuste può diventare complicata. Siamo forti, però, del 2-1 dell'andata, quindi da quel punto di vista, non dico che abbiamo la consapevolezza...però la mente è portata a fare una buona partita".

Diego e Trezeguet domani ci saranno?
"No, non sono stati convocati. Perchè è logico che le voci di mercato disturbino abbastanza ed è chiaro che loro, in questo momento, è giusto che siano sereni e tranquilli per le decisioni che devono prendere. Così intanto vi ho tolto un problema. Si è chiarito che domani gioca Del Piero e su questo siamo tutti concordi. Poi vediamo. Durante la partita abbiamo Martinez che fatto l'attaccante nel Catania e Lanzafame ha fatto il trequartista l'anno scorso a Parma. Quindi abbiamo soluzioni in quel ruolo, anche se temporaneamente, ma le abbiamo".

Lei aveva detto nei giorni scorsi che Diego si era perfettamente adattato alla Juve. Adesso il suo addio la disturba un po'?
"Nelle intenzioni era questo. E' chiaro che aveva fatto una buona gara col Milan. Poi il mercato si evolve, le visioni tecniche sono sempre....c'è sempre un dialogo con la società. E' chiaro che l'allenatore pone le sue idee e la società ...c'è un dialogo continuo fra la tecnica e l'economia. Dunque si è evoluto questo discorso e lo si è preso in considerazione. Aspettiamo adesso fino al 31 e vediamo come va. Io non ho mai detto che sono scontento di Diego. E' un ottimo professionista, è un ottimo giocatore. Con me fino ad ora si è comportato molto bene ed ha fatto il suo dovere. Ma certe volte non è per quello che le situazioni si evolvono. Si evolvono in altra maniera, perchè si innescano delle situazioni diverse, per cui si valutano tutte le situazioni".  

E' stata una sorpresa questa trattativa con l'Udinese per Di Natale?
"Noi cercavamo....adesso questa trattativa non so come viaggia, perchè io sono un allenatore, non sono un direttore sportivo, non sono economicamente preposto a fare questi discorsi".

Di Natale ha dichiarato di voler restare a Udine...
"Sì, ma è anche giusto. I giocatori devono fare i giocatori, dove si trovan bene. Anche Diego si è trovato bene a Torino. Quindi io dico che la società però ha il dovere di vedere un po' se l'evoluzione tecnico-tattica può migliorarsi con dei giocatori con delle caratteristiche differenti. Tutto lì. Di Natale è uno di quei giocatori che hanno caratteristiche importanti e che possono dare una mano alla nostra tipologia di interpretare il calcio"

Di Natale è un'esigenza recente o ci pensavate da tempo?
"Noi sviluppiamo sempre. Non siamo mai fermi, neanche adesso. Il pensiero non costa niente. Il pensare cosa costa? Uno pensa, guarda, poi valuta. Quando le cose non costano si possono portare avanti anni luce. Quando costano poi è diffile produrle. Però il pensiero, almeno quello...".

Dovessero partire Diego e Trezeguet, può bastare un altro attaccante in entrata o ci sarebbe bisogno di un'altra prima punta, di un attaccante più alto?
"Se dobbiamo parlare di altezza, Di Natale è basso, ma abbiamo anche Iaquinta, non è che sia messo in disparte. E' un giocatore che potrebbe esserci utile. Come dicevo prima il pensiero del miglioramento c'è sempre. Ci devono essere le situazioni per creare, altrimenti rimaniamo così. Penso che Amauri, Del Piero, Iaquinta e la quarta punta, possono sopperire bene. In mancanza di questo abbiamo anche delle alternative all'interno della squadra che possono....spero di no comunque, perchè vorrebbe dire che si fanno male tutti. E noi tocchiamo ferro. Ma quattro giocatori penso che siano sufficienti".  

Quindi cercate solo la quarta punta...
"Certo, adesso ci stiamo pensando. Il pensiero non costa e per adesso ci pensiamo. Manca ancora un po' al 31 e il 31 vediamo. Per completare comunque, si parla sempre di completamento di un reparto".

Pazzini lo ha chiamato?
"Gli ho fatto una telefonata ieri per dargli forza per la coppa. Ci sentiamo spesso. Infatti gli ho detto, ' se giochi come l'andata puoi risolvere parecchi problemi'. Poi lui ha fatto il suo dovere, poi la Samp è stata sfortunata e mi dispiace per i ragazzi perchè so che ci tenevamo molto e meritavano sicuramente il passaggio che mi auguravo, per l'affetto che mi lega ancora alla Sampdoria".

 Sissoko come sta?
"Fisicamente sta bene adesso. Lui sta dando il suo apporto, sta cambiando tipologia di atteggiamento. Giocare a tre mi sembra sia un discorso rispetto ad ora che si gioca a quattro. Piano piano devono imparare anche gli altri ad adattarsi. Io penso che fino a questo momento Momo abbia fatto un buon lavoro, nel senso che si è sacrificato per delle cose e piano piano credo che riuscirà anche lui a trovare una collocazione giusta tatticamente, quando sarà il momento di farlo giocare, come tutti gli altri".

Ieri a Villar Perosa Andrea Agnelli e John Elkann hanno risposto all'Inter. Si alza la tensione?
"Ma io non è che discuto molto la politica giornalistica. Il mio compito è allenare, non è sicuramente discutere su un botta e risposta. Ma direi che no. Il clima di campionato per la Juventus dev'essere di grande serenità e consapevolezza. Consapevolezzza nei propri mezzi. La squadra deve saper sopportare anche periodi non buoni. Se riusciamo a fare questo avremo fatto già un bel passo avanti".

E' scoppiato anche il caso Marchisio...
"La società vuole ragionare sul contratto e lui vuole restare, cercheranno sicuramente di risolvere qualsiasi problema. Non è che Marchisio vada via, tanto per chiudere il cerchio".

Marchisio può giocare con Aquilani?
"Certo, anche abbastanza facilmente. Io ho quattro centrocampisti, non ho fatto l'accoppiamento di base. Ma il centrocampo di oggi dev'essere tattico, non fisico o tecnico. Quindi due tecnici o due non tecnici possono lavorare assieme. E poi, ad esempio, Felipe Melo non è un giocatore che ruba solo palla: abbiamo giocatori abbastanza duttili, se andiamo avanti nelle Coppe, avremo due partite a settimana, sette al mese, fino a giugno. E siccome non possiamo rilassarci mai abbiamo bisogno di tutti".

Dopo la gara con lo Sturm Graz c'è subito quella al San Nicola di Bari...
"Sono delicate entrambe, domani dobbiamo passare il turno e domenica giocheremo contro una squadra che lo scorso anno ha disputato un grande campionato e che contro la Juve darà tutto, come sempre accade. Non posso fare calcoli, giocheremo al massimo domani e vedremo domenica, quali giocatori saranno a disposizione".

Krasic e Aquilani quando saranno disponibili?
"Spero che sia Krasic che Aquilani possano essere a disposizione per il campionato. Siccome per l'Europa League riposiamo subito, senza viaggi, il recupero fisico sarà equilibrato per domenica e quindi non credo che serva un turn over. Sono entrambe partite molto importanti".

 
 
 

LA JUVE RISPONDE A MARCHISIO

Post n°2335 pubblicato il 25 Agosto 2010 da nadir63l
 

 

La Juventus risponde a Claudio Marchisio attraverso una nota dal proprio sito web. "In merito alle dichiarazioni di Claudio Marchisio pubblicate nella propria pagina Facebook e attraverso le quali il calciatore esprime pessimismo sulla propria situazione contrattuale, la Juventus precisa che il contratto di prestazioni sportive di Claudio Marchisio scadrà nel giugno 2014 - recita il comunicato della società bianconera, pubblicato su Juventus.com -. La società è in costante contatto con il procuratore del calciatore, il dottor Carlo Pallavicino, con il quale in queste ultime settimane si sono svolti alcuni incontri. Claudio Marchisio è un patrimonio sportivo della Juventus che ha pertanto tutto l’interesse a trovare un accordo congruo che rispetti sia le richieste del calciatore sia le esigenze della Juventus".

 
 
 

CLAMOROSO: ecco perchè Marchisio può davvero partire!

Post n°2334 pubblicato il 25 Agosto 2010 da nadir63l
 

E' ufficialmente scoppiato il "caso Marchisio".
© foto di Federico De Luca

Secondo indiscrezioni raccolte, la nuova Juventus targata Marotta, Paratici e Delneri non ritiene Marchisio un giocatore fondamentale su cui puntare e da cui ripartire.

Da qui nasce l'insofferenza espressa anche dal giocatore attraverso Facebook
Nonostante l'immediata risposta della Juventus, il giocatore  a fronte di un'offerta congrua potrebbe esser ceduto anche nei prossimi giorni, visto che non viene ritenuto assolutamente incedibile.

Dopo Diego, il prossimo sacrificio bianconero per finanziare il mercato potrebbe esser proprio quello del giovane talento cresciuto in casa...

 
 
 

Zeman: "Del Piero non più indispensabile. Del Neri? Fa cose non nel mio spirito

Post n°2333 pubblicato il 25 Agosto 2010 da nadir63l
 

Il solito Zeman. Il tecnico boemo, tornato ad allenare il Foggia dopo un periodo di inattività, in un'intervista concessa al mensile Max attacca tutti, e lo fa con dichiarazioni al vetriolo

Il primo della lista è un vecchio "pallino" di Zeman, capitan Alessandro Del Piero. “Totti è eclettico e può giocare ovunque - ha spiegato – ed è da 15 anni che si tira la Roma sulle spalle. Al contrario di Del Piero che non è più indispensabile. Cassano? è un talento, ma non è mai stato decisivo””. 

Dichiarazioni poco affettuose anche nei confronti di Lippi: "Non lo valuto per un Mondiale fatto bene o male ma per la sua storia. Non mi sono piaciuti i suoi anni alla Juve dove penso abbia partecipato attivamente a Calciopoli”.
Critiche anche all'Inter di Mourinho. “Ha vinto la Champions giocando l'anticalcio, non da squadra che passa per la migliore d'Europa. Su Delneri non mi pronuncio visto che fa cose che non sono nel mio spirito”. 
Chiusura sul calcio attuale: “E' tutto business e gioco individuale dentro e fuori dal campo. Gli allenatori non contano più nulla fanno tutto i procuratori. La tessera del tifoso poi è una confessione di impotenza, per pochi delinquenti pagano in migliaia”.
 

 
 
 

25 agosto, quanti bei ricordi

Post n°2332 pubblicato il 25 Agosto 2010 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Nella pagina del 25 agosto, il libro di storia bianconera lascia tanti bellissimi ricordi. Soprattutto recenti. Nell’ultimo decennio, la Juventus ha giocato tre gare ufficiali in questo giorno ottenendo grandi e significative vittorie.

Ma andiamo per ordine. Si parte dal 2002. Con il ricordo ancora fresco del trionfo del 5 maggio, la squadra di Lippi prova a mettere in bacheca anche la Supercoppa Italiana. Sulla sua strada trova il Parma, vincitore della Coppa Italia proprio a spese dei bianconeri. La sfida si gioca a Tripoli, in Libia, e Del Piero e compagni fanno loro il trofeo. Merito del capitano che firma la doppietta che vale il 2-1 finale e il quarto successo nella manifestazione.

Due anni dopo si sale molto a Nord. Dalla Libia alla Svezia per affrontare il Djurgarden nel ritorno del Preliminare di Champions League. I timori derivati dal 2-2 di Torino vengono presto spazzati via. Ancora Del Piero, Nedved e Trezeguet (autore di una doppietta) firmano un 4-1 che vale il biglietto per l’Europa che conta per la formazione di Capello.

Ancora tre anni e altra goleada. Questa volta dal sapore ancora più dolce. Nel 2007, la Juventus torna in Serie A con tanta voglia di riscatto e a farne le spese è il Livorno. All’Olimpico, la squadra guidata da Ranieri non fa sconti e vince con un netto 5-1. Trezeguet inizia subito con una tripletta il suo campionato (lotterà fino all’ultima giornata con Del Piero per il titolo di capocannoniere), Iaquinta battezza al meglio il suo esordio ufficiale con la nuova squadra segnando una doppietta

 
 
 

Vialli: "Aquilani ha dna bianconero. Krasic? Può riverlarsi un grandissimo colpo"

Post n°2331 pubblicato il 25 Agosto 2010 da nadir63l
 

© foto di Marco Nofri

In un'intervista rilasciata a, La Stampa, Gianluca Vialli fa il punto della situazione in casa Juve, a pochi giorni dall'inizio del campionato. L'ex attaccante indica in Alberto Aquilani e Milos Krasic i veri colpi di mercato della nuova Juve: "Se mi piace la nuova Juve? Mi piace e mi incuriosisce perché alcune operazioni sono state geniali. Si vede la mano di chi, come Marotta e Del Neri, sa fare bene il suo mestiere ovunque è chiamato a lavorare. Quale può essere il punto di forza dei bianconeri? Per i nuovi arrivati la Juve è una conquista, un club dove faranno di tutto per legarsi a vita: si sta creando un senso di appartenenza che ricorda esperienze passate, variabile determinante per arrivare lontano. Su chi scommetterei? Aquilani. Il centrocampista romano ha il dna da juventino. Krasic? Se ripeterà le cose fatte fino ad ora, per la Juve si rivelerà un grandissimo colpo".
L'ex bomber bianconero punta anche su Del Piero e Amauri: "Alex sarà decisivo come al solito, sia che giochi dall'inizio, sia che parta in panchina. E, questo, il tecnico lo sa bene. Amauri? Prima non gli arrivavano i cross, adesso è diverso: Del Neri dà molta importanza agli esterni e, gli esterni, devono metterla là in mezzo. Sì, credo che per Amauri sarà il campionato del riscatto, l'ho capito anche da come si muove senza palla: nel calcio bisogna anche correre, ma non a vuoto".
Per Vialli la Juve può puntare al titolo: "Inter sempre distante? Non più come prima. E se a Torino si crea un clima di entusiasmo attorno e dentro la squadra, penso che già da questo campionato la Juve possa puntare a vincere lo scudetto".
 

 
 
 

Mercato Juve: ecco chi entra e chi esce

Post n°2330 pubblicato il 25 Agosto 2010 da nadir63l
 

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Juventus assoluta protagonista del mercato nell’ultima settimana. Marotta si è svegliato dal letargo e dopo l’operazione Poulsen ha dato vita ad una serie concatenata di colpi di prima classe. In due giorni ha chiuso il centrocampista Krasic, per 15 milioni di euro. Il centrocampista serbo, inseguito per tutta l’estate, sembrava definitivamente sfumato fino a quando la dirigenza juventina non ha deciso di accelerare le operazioni. Stesso discorso per Aquilani, nome che non circolava nemmeno sui quotidiani. Un colpo a sorpresa, che ha spiazzato tutti. Il romano torna in Italia in prestito con diritto di ricatto per riconquistare un posto in Nazionale e mettersi in luce con la casacca juventina. Aquilani darà man forte al centrocampo bianconero, che si rinforza con un altro italiano. In attacco sta per arrivare Antonio Di Natale. I bianconeri verseranno nelle casse dei friulani ben 7 milioni di euro. Con una manovra fulminea i dirigenti juventini hanno sbaragliato la concorrenza della Fiorentina. Il passaggio alla Juve sarà perfezionato nelle prossime ore, l’agente Carpeggiani sta discutendo con Marotta degli ultimi dettagli. Tre colpi nel giro di una settimana. La Juve potrebbe ancora piazzarne un altro. Questa volta il reparto ad essere rinforzato è quello difensivo. Tra i nomi più recenti, oltre a quello del greco del Liverpool, Sotirios Kyrgiakos (31), c’è anche Martin Demichelis. L'argentino ha recentemente dichiarato di voler lasciare il Bayner Monaco, confermata poi anche dall'allenatore Louis Van Gaal. Entrambi sono rientrati nella lista dei papabili stilata dalla dirigenza juventina, fino al 31 agosto si deciderà l'uomo giusto. In uscita invece ci sono Diego e Trezeguet. Il brasiliano è vicinissimo alla cessione. Il Wolfsburg è toranto a farsi vivo con il dg Hoeness. I tedeschi hanno alzato l'offerta per il fantasista brasiliano mettendo sul piatto soltanto liquidi. La domanda di Marotta era di 18 milioni, evidentemente i 14 offerti dai tedeschi non potevano accontentare la dirigenza. Verosimilmente, la nuova offerta è salita a quota 17-18 milioni. Trezeguet invece sta per lasciare la Juventus dopo 10 anni di militanza. Il francese ha molte offerte dall'estero, anche da club prestigiosi come Liverpool e Aston Villa. Al momento l'offerta dell'Hercules Alicante è quella più allettante. Caliendo ha spiegato che “non ci sono più le condizioni per restare in bianconero”. Trezeguet a breve sceglierà la destinazione più gradita e dirà addio alla Vecchia Signora.
 

 
 
 

L'affare Burdisso per riportare il sereno fra Juve e Inter

Post n°2329 pubblicato il 25 Agosto 2010 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Dopo la querelle sorta fra Moratti ed Elkann, il disgelo fra Juventus ed Inter potrebbe arrivare grazie a Nicolas Burdisso: come risaputo, il difensore argentino è cedibile dai nerazzurri anche se il giocatore sudamericano preferirebbe la Roma. Come riporta Tuttosport, l'accordo fra la società meneghina e quella bianconera pare esserci per una cifra vicina ai 7 milioni di euro, circa 1,5 in più rispetto all'offerta dei giallorossi che, però, hanno il gradimento del giocatore dell'Albiceleste. Un gradimento a tempo però, visto che Burdisso pare aver dato alla società capitolina una sorta di ultimatum fissato al prossimo fine settimana. Dopo di che, l'esperto difensore argentino si guarderebbe intorno alla ricerca di una nuova sistemazione visto che non vuole rimanere a Milano. Se la Roma, quindi, non dovesse trovare con l'Inter l'accordo entro domenica, la Juventus diventerebbe la prima opzione per Burdisso.

 
 
 

Di Natale-Juve, in mattinata l'incontro tra le parti

Post n°2328 pubblicato il 25 Agosto 2010 da nadir63l
 

Tmw - Di Natale-Juve, in mattinata l'incontro tra le parti
© foto di Federico De Luca

L'affare che dovrebbe portare Antonio Di Natale alla Juventus sta entrando nella sua fase bollente. Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Tuttomercatoweb, l'incontro tra le due parti dovrebbe svolgersi a Torino intorno alle undici e mezza, anche se un base è già stata gettata nei contatti telefonici succedutisi nella frenetica giornata di ieri. Di Natale, qualora la trattativa dovesse effettivamente andare in porto, finirebbe per guadagnare qualcosa in più rispetto al suo attuale contratto con l'Udinese, anche se non raddoppierebbe il suo ingaggio come sembrava essere trapelato.
Poche ore, e la verità verrà comunque a galla.

 
 
 

     

 

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