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Messaggi del 02/09/2010

Del Piero saluta Camoranesi...

Post n°2395 pubblicato il 02 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il capitano bianconero, da grande leader qual'è, dopo aver speso parole di ringraziamento per David Trezeguet, tramite il suo sito, saluta con altrettanta nostalgia e stima Mauro German Camoranesi:

"Di David Trezeguet ho avuto modo di parlare nei giorni scorsi, tra gli altri oggi in particolare ci tengo a salutare Mauro German Camoranesi, che ha lasciato la Juventus per trasferirsi allo Stoccarda dove troverà un altro ex bianconero, Cristian Molinaro. Con Mauro ho condiviso otto stagioni con la maglia della Juventus e tanti straordinari momenti non solo con la maglia bianconera ma anche con quella azzurra. Mi riferisco ovviamente all’indimenticabile Mondiale vinto in Germania nel 2006, in quegli stadi che ora vedranno Camo protagonista in Bundesliga, ne sono convinto! Alessandro"

 
 
 

Marotta: "Il riscatto per Quagliarella non č obbligatorio, Borriello preferiva la Roma? Non č vero"

Post n°2394 pubblicato il 02 Settembre 2010 da nadir63l
 

Il direttore generale parla a La Stampa togliendosi qualche sassolino dalla scarpa.
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Due giorni dopo la chiusura di uno dei mercati più discussi e controversi della storia juventina Giuseppe Marotta dice la sua in una lunga intervisa a La Stampa svelando alcuni retroscena e smentendo seccamente alcune voci che si erano diffuse nelle ultime ore. L'apertura è dedicata a Borriello e sul fatto, vero o no, che abbia preferito la Roma sin dall'inizio: "Il nostro obiettivo per l'attacco era Dzeko ma sapete tutti come è andata, Borriello era un'opportunità delle ultime ore che abbiamo valutato ma quando il giocatore ha detto che voleva una soluzione definitiva e non un prestito perchè stufo di esser sballottato qua e la allora abbiamo chiuso il discorso. Non è vero che lui preferiva la Roma a noi, sia Borriello che il suo agente han sempre detto che la soluzione migliore era la Juve, solo che l'avremmo preso in prestito così è finito in giallorosso". Sul fatto che tanti affari sono stati effettuati tramite la formula del prestito il direttore generale chiarisce: "I prestiti che abbiamo concluso non hanno l'obbligo di riscatto a differenza dei casi Borriello ed Ibrahimovic, noi abbiamo tre elementi in prestito oneroso ovvero Quagliarella, Pepe e Motta. Se il loro rendimento sarà buono li riscatteremo, altrimenti niente pur essendo sicuro che faranno bene d'altro canto sono dei nazionali". Sull'altro presunto rifiuto di Di Natale: "Diciamo che eravamo vicini al giocatore dell'Udinese ma non gli abbiamo messo pressione, possiamo dire che sapendo che eravamo vicini a Di Natale ha convinto De Laurentiis a cederci in prestito Quagliarella nel modo in cui non voleva". Chiusura infine su uno degli acquisti più criticati sia dal punto di vista economico che tattico, ovvero Jorge Martinez e considerazione generale sul mercato: "Vi dico solo che la Lazio voleva pagarlo quindici milioni, noi l'abbiamo preso per tre milioni di meno. Poi dovete considerare che abbiamo dovuto muoverci il più in fretta possibile per dare a Delneri una squadra quantomeno pronta per fine luglio per via dei preliminari di Europa League. Questo è stato un mercato difficilissimo con tanti giocatori da vendere con ingaggi altissimi, cosa che praticamente li metteva quasi fuori da ogni negoziazione. Alla fine però ce l'abbiamo fatta, so che i tifosi sono perplessi ma chiedo pazienza, la squadra crescerà col tempo".

 
 
 

Si parte!

Post n°2393 pubblicato il 02 Settembre 2010 da nadir63l
 

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Immagine IPB

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Finalmente possiamo chiudere la porta: ci siamo tutti!
Con gli arrivi di Traorè e Rinaudo, Marotta ha concluso la campagna acquisti estiva 2010/2011 e la rosa da mettere a disposizione di Delneri è finalmente definita.
Apro una parentesi.
Nella gran confusione delle ultime ore di mercato eravamo in molti a sperare in un ultimo colpo, un grande attaccante che potesse condurci all’ assalto del tricolore.
Io confidavo nell’ arrivo di Benzema (magari in prestito gratuito), oppure nell’acquisto di un giovane sconosciuto, un talento scovato da Marotta e Paratici e tenuto nascosto fino all’ ultimo momento.
Intanto alla juve venivano accostati nomi inquietanti, come quello di Borriello… roba da farsi venire l’ orticaria al solo pensiero.
Oltretutto l’ ex-Beleno accampava pretese esilaranti, tipo l’acquisto definitivo, il posto da titolare assicurato ed un ingaggio faraonico da 4 mln netti annui (ma se trova una società di disposta a stipendiarlo con 8 mln lordi annui, lui fa bene a chiederli!).
Per fortuna, o per mancanza di soldi, o per atto premeditato volto a far perdere tempo ai rossoneri, Marotta alla fine della trattativa non ha portato Beleno a Torino e in tanti abbiamo festeggiato lo scampato pericolo.
Per me il mancato acquisto di Borriello vale almeno quanto l’ arrivo di un Robinho.
Chiusa parentesi.
Dicevo che finalmente la rosa è completa e Delneri non dovrà più sgolarsi a ripetere le lezioni per nuovi arrivati: da oggi ogni volta che spiegherà qualcosa, ogni volta che proverà schemi e automatismi, saranno tutti presenti e non ci sarà necessità di ulteriori repliche.
Mi riservo di vedere all’ opera Traorè: guardandolo in campo ci renderemo conto del suo valore e da questo, che non è assolutamente un dettaglio di poco conto, dipenderanno tante cose.
Mi spiego meglio esponendo di seguito la mia personale valutazione della rosa.

1. Portiere: siamo ragionevolmente tranquilli, con Storari che sembra un elemento affidabile, con Manninger che non è il diavolo e con Buffon che entro gennaio dovrebbe tornare ad essere il superman titolare.

2. Difesa: 3 dei quattro centrali sono di livello molto buono e a mio parere Bonucci potrebbe diventare uno dei migliori centrali a livello internazionale, potendo contare su ottime qualità tecniche, fisiche e caratteriali. Credo di essere uno di quei pochi che non stravedono per il Chiello, il quale solo maturando tatticamente potrà diventare un grande centrale. Di Legrottaglie apprezzo la continuità e su di lui potremo sempre contare, sapendo che non è un fuoriclasse, ma un buon centrale sì. Rinaudo è il quarto centrale e probabilmente lo vedremo pochissimo in campo. A destra Motta sembra essere un buon acquisto, mentre il sostituto, Grygera, è meglio che si alzi poche volte dalla panca, per il nostro bene. A sinistra De Ceglie è in fase di crescita e maturazione, ma ancora non offre né continuità, né soprattutto garanzia di efficace copertura della fascia. Per questo motivo, se Traorè si rivelerà elemento di spessore, la nostra difesa potrà diventare un reparto affidabile, almeno schierata in formazione-tipo. Confido molto nella marcatura a zona sui calci piazzati; forse Del Neri ha trovato una soluzione per limitare gli svarioni tattici del Chiello!

3. Centrocampo: Eccellente! E’ il migliore della serie A. Nessuno può vantare quattro laterali e quattro centrali forti quanto i nostri. Questa valutazione non la esprimo per eccesso di ottimismo o per partigianeria; semplicemente ne sono convinto.

4. Attacco: ahi, ahi, ahi… Prima punta Amauri/Iaquinta: in entrambi i casi forte fisicamente, ma molto propensa all’ infortunio e moderatamente prolifica. Giocando con continuità, sia Ama che Vincenzone potrebbero sperare in un bottino annuo che difficilmente supererebbe i 15, massimo 20 gol e poiché presumibilmente giocherà solo uno di loro per volta, possiamo aspettarci Amauri+Iaquinta < 20 gol. Seconda punta Quagliarella/Del Piero: nel primo caso più fisicità e atleticità, nel secondo più genialità e classe, ma in entrambi i casi parliamo di seconda punta che, giocando sempre, può realizzare dai dieci ai quindici gol stagionali (attenzione: non 15+15, ma 15 in totale, perché anche di seconde punte, normalmente, ne giocherà solo una alla volta!).

Riepilogando: Delneri potrà ottimizzare il gioco, potrà migliorare il rendimento dei singoli e, visto che questa squadra è stata costruita su misura per lui, immagino che i risultati finali potranno essere anche molto buoni. Se alla Samp, pur tenendo conto che è stata una annata eccezionale, Delneri è arrivato quarto, con questa juve può scalare ulteriormente la classifica (fino a che punto non è dato sapere, almeno per ora).
Faremo pochi gol, perché abbiamo prime punte generose ma poco abili a finalizzare e col 4-4-2 di Delneri i centrocampisti statisticamente segnano poco.
Speriamo che la presenza di elementi come Pepe e Martinez (gente che sa concludere in rete) riesca a regalarci qualche gol in più rispetto a quelli che potremmo statisticamente aspettarci.

Ultima osservazione: pronti, via e abbiamo già tre infortunati!
Con Buffon fermo per l’ operazione alla schiena, con Iaquinta ancora non recuperato, ora ci sono pure Amauri (rotto prima di iniziare e fuori per un mese), Martinez (rotto alla prima di campionato e fuori anche lui per un mese) e Marchisio (infortunio alla prima di campionato e fuori una decina di giorni).
Non è stato sufficiente riparare il drenaggio degli impianti di Vinovo, abbassare sensibilmente l’età media della rosa e cambiare lo staff medico, affidandosi a ‘mister-zero-infortuni’.
Vogliamo approfittare della mini-pausa per farci un giro a Lourdes?

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1021

 
 
 

avanti il prossimo....

Post n°2392 pubblicato il 02 Settembre 2010 da nadir63l
 

Zebina: «Dalla Juve non mi aspettavo nulla»

 
Dopo Diego e Giovinco, tocca al difensore francese attaccare la sua ex squadra: «Dopo aver visto il trattamento che hanno riservato a Nedved, in molti non potevamo aspettarci nulla di particolare. Comunque a me interessa essere felice e a Brescia lo sono. I tifosi della Juve contro di me lo scorso anno? Non penso siano solo incomprensioni...»
TORINO, 2 settembre - Prima Diego, poi Giovinco. Ora tocca a Zebina. E' la giornata del tiro al bersaglio con la Juve. Protagonisti indiscussi gli ex indesiderati, i giocatori che la scoietà bianconera voleva piazzare lontani da Vinovo e che è riuscita a smistare in giro per l'Italia e oltre. Dopo gli attacchi a Marotta da parte di Diego («Con me non è stato sincero») e le 'sassate' di Giovinco contro il gruppo («A Parma ne ho trovato uno molto migliore»), ecco scendere nell'arena Jonathan Zebina, la gazzella bianconera rifugiatasi a Brescia per sfuggire ad un'annata da spettatore. Il difensore francese a Sky prima promette di non voler polemizzare («Non mi va di portare rancore nei confronti di nessuno»), poi però attacca, non si trattiene e sbotta: «Non ci aspettavamo riconoscenza quando abbiamo deciso di restare alla Juve anche in serie B, poi però abbiamo visto come hanno rimandato a casa uno come Pavel Nedved e da quel momento in tanti nel gruppo avevamo capito che dalla società non potevamo aspettarci niente di particolare». E così è stato, secondo Zebina. «Qualcosa nella Juve della passata stagione non è andato nel modo giusto, sicuramente i giocatori hanno avuto delle responsabilità ma non così tante come è venuto fuori nei media». 

«RINGRAZIO IL PRESIDENTE AGNELLI» - Il francese ringrazia comunque il presidente Andrea Agnelli («un uomo di parola al quale auguro tanti successi. E' stato di parola con me e per questo lo ringrazio») e saluta i suoi ex compagni («Sono degli amici e spero che possano vivere un'annata migliore di quella appena trascorsa»).

«BRESCIA, UN FEELING NATO IN 10 MINUTI» - Il suo addio alla Juve non lo ha reso felice, ma Zebina guarda già alla sua nuova esperienza con la maglia del Brescia: «Spero di poter tornare il giocatore che ero con Capello. Per me c'era la grande opportunità di andare a giocare in Francia o in Inghilterra ma poi è arrivata la proposta del Brescia che mi ha convinto di più da un punto di vista umano. Mi è piaciuta la proposta del presidente Corioni ed è bastata una chiacchierata di 10 minuti per conquistarci l'un l'altro. Speriamo che sul campo la buona intesa possa essere confermata».

«A ME INTERESSA SOLO ESSERE FELICE» - Zebina non entra nel merito della polemica scoppiata fra Diego e Giovinco e la Juve: «Siccome a me interessa solo la mia felicità, voglio guardare avanti e pensare a quello che di bello potrò ottenere da questa nuova esperienza a Brescia. Il resto è secondario. Perchè i tifosi lo scorso anno se la prendevano solo con i soliti giocatori? Io non lo so, non sono mai riuscito a capirlo. Non penso che siano state solo alcune incomprensioni. Forse c'era sotto dell'altro».
 
 
 

Attacca anche Giovinco: "Alla Juve non sono stato trattato come mi aspettavo"

Post n°2391 pubblicato il 02 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Francesco Cherchi

Dopo le critiche alla dirigenza bianconera provenienti dall'ex giocatore juventino Diego, un'altra carica sull'entourage torinese arriva dalle parole di Sebastian Giovinco. La formica atomica, intervistata da Sky Sport 24, si riallaccia alle parole del brasiliano per esprimere la sua delusione per il trattamento ricevuto dalla Vecchia Signora.  Ecco l'intervista integrale, trascritta da TuttoJuve.com:

Tu sei diventato grande?
"Ancora no. Cercherò di riuscirci il prima possibile. Sono a Parma e sono molto contento di essere qui. Abbiamo iniziato alla grande e speriamo di continuare su questa strada".

Qualcuno ha detto in questi giorni che avete iniziato alla grande, che contro il Brescia avete fatto una bella partita, ma non bisogna pensare di aver fatto già parte del lavoro, perchè sarebbe deleterio.
"Pienamente d'accordo con chi l'ha detto. Era comunque importante dare un segnale e lo abbiamo dato. Come ho detto prima, adesso dobbiamo raggiungere il prima possibile i 40 punti".

Qual'è la sensazione sul gruppo che hai trovato, sul lavoro che state facendo, anche non solo dal punto di vista tecnico, ma anche comportamentale...
"Mi avevano parlato benissimo del gruppo e posso confermare questa cosa qui. Questa è una famiglia, è un ambiente dove tutti si aiutano, si vogliono bene, quindi penso siano cose molto importanti. Poi al di là di quello che può succedere fuori dal campo, penso che in campo abbiamo dimostrato di essere una squadra unita e ci sono tutti i presupposti per far bene".

E' meglio l'Inter che non ha toccato niente rispetto agli anni passati, meglio il Milan di Ibrahimovic e Robinho, meglio la Juventus con Krasic, meglio la Roma con Borriello, o meglio il Parma con Gobbi e Giovinco?
"Io penso al Parma. E' una squadra molto competitiva. Possiamo fare bene, possiamo raggiungere la salvezza in modo tranquillo. Quindi sono molto contento dei nuovi arrivati, della squadra e speriamo di far bene e di raggiungere la salvezza".

Tu hai detto che il Parma è una famiglia, un bell'ambiente. E' molto diverso rispetto all'ambiente che hai lasciato alla Juventus?
"Rispetto a quello che ho trovato io, sì, soprattutto l'ultimo anno. Le cose non sono andate come ci si aspettava, è stato un periodo difficile, non solo per me, ma per tutta la squadra, per tutta la società. Forse è stato il periodo più brutto che la Juve abbia mai passato. Potete immaginare...".

Come ti sei lasciato con la Juventus?
"Io adesso penso al Parma. Di sicuro non sono stato trattato come mi sarei aspettato, però non ci penso più, penso a far bene qui e poi in futuro non si sa, vediamo..."

Non so sei hai sentito le parole di Diego. Lui ha rilasciato dichiarazioni abbastanza forti. Ha detto: "Forse la dirigenza doveva essere più chiara con me, di certo io ero un giocatore titolare e potevo dare qualcosa in più alla Juventus...". Sei d'accordo con lui?
"Che bisognasse essere più chiari, sì. Bisognava essere chiari sin dall'inizio, dal primo anno che sono arrivato. Non è stato così, però, va bene, la vita va avanti. Per quanto riguarda Diego, non so come si sia comportata la dirigenza con lui. Io penso a me. Quello che dovevo dire l'ho detto e spero con i fatti di far cambiare idea alla Juve e di dimostrare il mio valore".

Questa chiarezza la stai trovando a Parma? Lì c'è un allenatore come Marino che gioca quasi sempre con tre attaccanti...
"Sì, l'ho scelto apposta. Sono molto contento di questa situazione, spero di portarla avanti il più possibile".

 
 
 

"MAI CHIAMATO"

Post n°2390 pubblicato il 02 Settembre 2010 da nadir63l
 

Pazzini: «La Juve? A me non hanno fatto sapere nulla»

 
L'attaccante della Samp: «Nessuno mi ha detto nulla sul mercato. Mi hanno lasciato tranquillo e ho vissuto la cosa con serenità»
FIRENZE, 2 agosto - «La Juve? A me non hanno mai fatto sapere nulla». Pazzini, dal ritiro della nazionale, dribbla le domande sul mercato e in particolare quelle riguardanti un interessamento nei suoi confronti da parte della Vecchia Signora. «A me non ha mai detto niente nessuno - afferma l’attaccante della Sampdoria -. Se ne parlava, leggevo tante cose, ma io sono rimasto sempre tranquillo e ho vissuto la cosa con serenità. Io so poco o niente: mi hanno lasciato stare sereno».

LA COPPIA D’ORO - Dribblato l’argomento scomodo, Pazzini parla di nazionale, dove si riformerà la coppia con Cassano che tanto bene ha fatto in blucerchiato: «È la prima convocazione tutti e due insieme - afferma -. Siamo contenti, la nazionale è il massimo e farlo con Antonio che è un campione ancora di più. Ci siamo fatti i complimenti a vicenda e poi ci siamo messi a lavorare. Rispetto alla Samp cambia qualcosa? Dipende da come si affronta la partita. Se due si conoscono bene cambia poco. Se siamo stati chiamati in ritardo in azzurro? Aspettiamo a dirlo, non lo sappiamo ancora. Se andiamo bene sarà bello per noi e sarà bene per la squadra». Quando gli chiedono lumi sull’umore di Cassano, che Gigi Riva ha definito molto “arrabbiato” per i pettegolezzi sul suo infortunio, Pazzini risponde così: «Antonio arrabbiato? Al contrario, l'ho visto molto sereno e sorridente».

IL RAPPORTO CON PRANDELLI - Due anni fa Pazzini ha lasciato la Fiorentina per andare alla Samp quando sulla panchina viola c’era Prandelli. Molti all’epoca parlarono di problemi tra i due e alcuni ipotizzavano che il tecnico di Orzinuovi non avrebbe chiamato l’attaccante in nazionale. Pazzini smentisce tutto: «Con Prandelli non c’è nessun problema. Ci siamo visti, ci siamo salutati. All'epoca erano state fatte scelte differenti. La nazionale? Ci speravo, ma la sicurezza non ce l'ha mai nessuno. Io consapevole delle mie capacità e quindi sono sereno».

SERVE VINCERE - Domani primo impegno ufficiale per la nuova Italia di Prandelli. L’avversario è l’Estonia, nel primo match di qualificazione a Euro 2012. Dopo il disastro sudafricano, gli azzurri devono rialzare la testa. Pazzini ne è consapevole: «L’Italia deve tornare a vincere - dichiara -. Siamo abituati a vederla vincere. Il fatto che non si vinca da 9 mesi vuole dire poco, mentre il fatto che le partite senza successi siano sette di fila non è da Italia. Speriamo di riprendere il cammino con l’Estonia».

IL CAMPIONATO - Pazzini conclude con un giudizio sul mercato: «Molte squadre hanno fatto grandi acquisti, soprattutto il Milan. Magari il campionato sarà un po’ meno noioso. Arrivare in Champions sarà più difficile, perché gli altri si sono rafforzati, ma non abbiamo nulla da perdere. Ci proveremo anche quest’anno».

 
 
 
 
 

FILO DIRETTO TRA MOGGI E TIFOSI: ECCO LE PRIME RISPOSTE...

Post n°2389 pubblicato il 02 Settembre 2010 da nadir63l
 

ESCLUSIVA DI TUTTOJUVE.COM. APPUNTAMENTO SETTIMANALE. MANDATE LE VOSTRE DOMANDE AL DIRETTORE MOGGI.

- DONATO PALAZZO
Carissimo direttore,
per prima cosa le porgo i miei più cordiali saluti.
Inizio col dire che,come tutti ben sanno,il declino della nostra juventus è iniziato nel 2006,da quando si è deciso "da non si sà chi"..!!!...di eliminare la vostra immensa sapienza dal mondo del calcio con mezzi che hanno poco a che fare con lo sport.Siete stato e sarete per sempre,il nostro più illustre è vicente direttore,avete regalato a noi tifosi la gioia di vedere indossare la mitica maglia bianconera da giocatori come Zidane,Del Piero,Nedved,Ibra ecc....
La domanda che vi vorrei porre è secondo il vostro parere la Juventus per essere veramente competitiva in campionato e in coppa,in quali reparti dovrebbe rinforzare il suo organico...??....Da premettere che,credo e spero che il nostro nuovo DG Marotta sia una persona in gamba,ma comunque nessuno mai si potrebbe mettere a paragone con il nostro immenso Luciano Moggi, perchè direttori come lei ne nascono uno ogni 1000 anni....Spero di avere l'onore in una vostra risposta. Le faccio i migliori auguri,in merito alla vicenda
"Calciopoli",mi fa strano chiamarla così,di solito la chiamo con il nome più appropiato FARSOPOLI,sperando che almeno il giudice Casoria riesca a far emergere dopo 4 anni questa benedetta verità,dato che la "giustizia sportiva"non è stata,o per meglio dire non ha voluto che la verità emergesse,ma addirittura ha emesso una sentenza squallida e oltraggiosa nei confronti della sua persona e della Juventus.
Spero che un giorno il mio sogno diventi realtà,cioè quello di vederla di nuovo a far parte del mondo Juventus...

Iniziamo col dire che la Juve non sta progredendo. Se vuole raggiungere il primo posto deve cedere tutti i giocatori che ha in questo momento in rosa. Quella della Juve non è opera di ricostruzione, perché prendere una quantità notevole di giocatori non vuol dire ricostruire. I giocatori acquistati erano riserve di altre quadre, la Juve competitiva ora è una vera utopia.

- VITTORIO SANTORO
Caro Direttore (perchè Lei per me è e sarà sempre il Direttore con la D maiuscola),
seguo con interesse la rubrica dal Lei gestita su questo sito. Durante la scorsa stagione calcistica ho guardato la trasmissione che La annoverava tra gli ospiti domenicalmente, al termine delle partite di campionato.
Inutile dire che faccio il tifo per Lei per quanto riguarda l'ingiusto e ridicolo processo di Napoli. Mi auguro con tutto il cuore che non ci siano "sgambetti" e che Lei ne esca fuori come è giusto che sia.
Ho grande affetto (anche se non La conosco di persona) e stima illimitata. Sappia che non ho dubitato un solo momento, nemmeno quando gran parte dei miei compagni di tifo bianconero avevano rinnegato Lei a la triade. Ci ho sempre creduto, andando contro tutto e tutti. I fatti mi stanno dando ragione. Ho un sogno: rivederLa al SUO posto alla Juventus. Chissà che non si realizzi. Dopo che sarà finita la burla napoletana, con Andrea Agnelli alla Presidenza, spero che rientri a CASA con qualsiasi ruolo. Sono sicuro che la Sua sola presenza sarebbe la garanzia per il ritorno della Juventus agli splendori a cui Lei, con la Sua grande competenza calcistica, l'aveva portata. Beh...questa mail è già troppo "dolciastra" per i miei gusti.
E' solo che è la prima volta che mi capita di poter parlare con LEI direttamente (su facebook sono in contatto con Stefano Discreti). Mi auguro anche che, quanto prima, faccia una capatina dalle mie parti (sono di Barletta, nella vicina Trani c'è un ottimo Juventus club che ha ospitato qualche settimana fa, Massimo Zampini). Grazie per tutte le emozioni che mi ha regalato nei suoi anni juventini. Sperando che... Con affetto. Vittorio Santoro.

E’ un po’ il sogno di tutti, me compreso. Ma bisogna dirlo agli Agnelli in primis, poi alla federazione. Aspettiamo prima la fine della squalifica. Dipende anche dalla dirigenza della Juve. Apprezzo il discorso dei tifosi, sembra anche normale pensare ad un ritorno, nella vita può succedere di tutto, ma al momento c’è la squalifica di mezzo. La colpa è di chi in passato non ha difeso la Juve, coloro che non vogliono il mio ritorno.

- GIUSEPPE E.
Sig. Moggi, lei decanta il suo modello di Juve che prevedeva un'ossatura formata dai migliori talenti italiani da dare poi alla nazionale. Lei ha ragione però non si ricorda di menzionare il perchè l'Inter (a differenza di juve...e anche del suo ex alleato milan) ha dovuto virare negli anni sul mercato estero anzichè quello italiano. In Italia c'era un sistema (fatto di procuratori, di rapporti privilegiati con la FIGC/Lega e con le TV Mediaset e Sky) che durava da 15 anni e che impediva all'Inter di essere competitiva sul mercato italiano dei calciatori...lei e il suo ex alleato Galliani avevate costruito il tutto (uno aiutava l'altro con i mezzi a sua disposizione) per lasciare l'Inter ai margini. Ecco perchè Moratti non le vuole parlare ed ecco perchè l'Inter adesso è piena di stranieri...la colpa è della discutibile alleanza tecnico/mediatica/politica che lei fece con Galliani e che...mi permetta...alla fine ha visto vincitore solo il Milan perchè la sua Juve ha vinto qu
alche scudettino mentre loro alzavano le Champions...oltre al fatto che poi ha pagato solo lei per Calciopoli mentre Galliani è passato praticamente indenne. Non si è mai sentito "fregato" dal suo ex alleato? Saluti.

Mi sento molto fregato. Ci sono persone che si sono nascoste e hanno fatto più di quello che ha fatto il mio ex alleato Galliani, che ho attualmente ancora un buon rapporto.

- LUCIANO BENDINELLI
dagli sbagli altrui si possono creare dei grandi affari
premetto ho osservato da piccolino romeo anconetani, il grande foggia, l'operazione juve cessione zidane l'operativita' lazio, udinese,palermo brescia ed empoli la managerialita' milan e devo dire che il mercato e la compravendita di giocatori e' un periodo bello fantasioso dove si anima il gioco del calcio di idee .secondo lei con un po' piu' osservazione si potrebbero fare affari e rinforzare le squadre di calcio? immagini la juve, si potrebbe acquistare drenthe dal real madrid con 6/7 milioni di euro, i due diarra per 8 milioni per uno guti svincolato gago per 7/10 milioni van der vaar l'olandese per 10 milioni immaginate con marchisio sissoko e felipe melo che centrocampo sarebbe, con 40 milioni pagabili in 2 o 3 anni. in attacco terrei trezeguet e del piero darei via amauri al real madrid per benzema piu' soldi, darei iaquinta via per barrios della germania e prenderei robhinho in prestito con diritto di riscatto. con giocatori dati via e 15 miliardi+ robhino da spendere 25milioni prossimo anno, ali prenderei elia krasic 25 milioni, prenderei in difesa mantovani del chievo, marquez del barcellona, qui devo scappare dovrei analizzare meglio le cose sono di sfuggita avrei preso metzelder dal real madrid, mexes dalla roma, zapata dall'udinese. qui con 15/20 milioni compra buoni giocatori, pagabile in 2 3 anni si costruirebbe una squadra forte che ne dice luciano moggi posso valere piu' di tanti altri...direttori

Si potrebbe ma non con la politica della Juve. Acquistare una valanga di giocatori non serve, non si costruisce così una squadra competitiva. I tifosi della Juve inoltre non concepiscono il secondo posto. La Juve deve arrivare prima. Il fatto è che ad agosto non si è potuto comprare un vestito adeguato perché il sarto era già chiuso. La Juve ha preso una grande quantità di giocatori, ma nessuno di qualità. Non si costruisce una grande squadra con le riserve delle altre.

- VINCENZO RIZZITELLO
Leggo sempre con grande piacere i suoi editoriali, mai banali e densi di contenuti, cosa rara nel giornalismo Italiano, perchè scritti da Lei che è a mio avviso il massimo esperto di calcio in Italia. Da tifoso juventino non posso che rimpiangere i tempi nei quali vi era Lei al timone della nostra gloriosa squadra, oggi così malridotta e in mani insicure, non molli Direttore continui nella Sua battaglia al processo di Napoli per portare a galla quella verità che Noi veri tifosi bianconeri già conosciamo ma che deve essere ben nota anche ai più ed a tutti coloro che si sono permessi di infangare la Nostra storia. Saluti da Ancona. Vincenzo Rizzitello

Andiamo subito al punto, Marotta e Delneri sono bravi nel loro mestiere ma non sono adatti a guidare la Juventus. Basta leggere quello che ha dichiarato Diego contro la nuova dirigenza juventina per capire la considerazione che ha la gente. Anche se il centrocampista ragionava anche con il rancore di chi è stato scaricato.

- THOMAS GERLIN
Ciao, ti do del tu perchè da juventino mi sembra di conoscerti da una vita, non è mancanza di rispetto. Ti leggo sempre su tuttomercatoweb, volevo sapere se hai un tuo sito o blog di riferimento. Grazie, Thomas. PS: ci manchi, ti prego torna appena possibile alla juve e spacca la lobby nerazzurra che ha distrutto quel gioiello (tecnico ed economico) di squadra che avevi costruito.

Non è più il dominio dell’Inter. E’ il dominio delle milanesi. Anche il Milan si è rinforzato ed ora compete con i nerazzurri. Anzi, vedo il Milan al primo posto e l’Inter al secondo. La Roma invece fa come il palio di Siena, parte sempre con la rincorsa. Bisogna comunque dire che l’obiettivo dell’Inter è stato raggiunto, massacrare la Juve e Moggi, ed ora anche la Nazionale Perché prima 5-6 giocatori bianconeri appartenevano alla nazionale, ora giocano solo le riserve.

- MATTEO
Direttore perché la Federazione non indaga sugli altri?

La Federazione ha smesso di indagare. Abete non indaga su Moratti che ha rilasciato ultimamente delle pesanti dichiarazioni, ma anche sulle trattative tra Genoa e Inter. Le stesse trattative tra Genoa e Milan per il centrocampista Boateng, o l’affare Kaladze, bisognerebbe indagare, ma nessuno lo fa. La trave non viene guardata, ma solo il fuscello. Moratti che rilascia dichiarazioni pesanti ma non viene deferito, poi parla Totti dice una piccola verità e viene deferito. Quando parla Moratti nessuno dice niente.

 
 
 

     

 

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