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Messaggi del 03/09/2010

rimonta italia...

Post n°2403 pubblicato il 03 Settembre 2010 da nadir63l
 

Cassano e Bonucci salvano l'Italia

 
Finisce 2-1 con l'Estonia a Tallin. La prima gara di qualificazioni agli Europei 2012 però inizia in salita per Prandelli. Zerinov porta in vantaggio l'Estonia al 30'. Ci pensa il talento barese al 60' ad addrizzare la partita con un gol di testa. Dopo pochi minuti raddoppia il centrale della Juve che sfrutta un grade assist di tacco del fantasista della Samp. Quagliarella entra al 13' del st per Pepe. Primi tre punti conquistati dal ct azzurro, ma c'è ancora da lavorare.
 
 
 

A giorni la Juve depositerà le telefonate incriminate alla Figc, Penta intanto promette novità....

Post n°2402 pubblicato il 03 Settembre 2010 da nadir63l
 

I vertici bianconeri mettono fretta ad Abete e Palazzi su calciopoli bis, a fine mese intanto in arrivo nuove intercettazioni scottanti.
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Siamo quasi alla resa dei conti per Palazzi e Abete, tra poche settimane anzi giorni sapremo quale sarà il loro atteggiamento nei confronti delle telefonate trovate dal perito Nicola Penta in cui varie figure impunite dal primo filone di calciopoli sono state intercettate. I vertici della Juventus, con Andrea Agnelli in primis, stan mettendo fretta alla Federazione dopo le dichiarazioni abbastanza imbarazzanti del presidente federale prima sulla presunta imparzialità del procuratore Palazzi (quello che lascia passare ogni frase di Moratti ma che deferisce a tempo di record Francesco Totti reo di aver fatto una battuta sugli scudetti "rubati" dall'Inter alla Roma) e poi, ciliegina sulla torta, sulle telefonate che a metà luglio dovevano essere giudicate ma che ai primi di settembre, dice Abete, non sono ancora arrivate in Figc (gli crediamo?). Tra poco però le scuse o presunte tali saranno a zero, infatti sarà la stessa Juventus a depositare un centinaio di intercettazioni a Roma in Via Allegri, come riporta oggi Fulvio Bianchi di Repubblica nella sua rubrica Spy Calcio. Telefonate mai prese in esame dai vertici federali che vedrebbero il coinvolgimento di Inter e Cagliari. In ballo c'è l'esposto della società bianconera sulla revoca dello scudetto assegnato a tavolino all'Inter sui principi dell'onestà come riportò l'allora commissario federale Guido Rossi, principi che cadrebbero a questo punto a meno. Ma non solo questo attende il settembre sul fronte calciopoli, infatti Nicola Penta, sempre su indiscrezioni di Fulvio Bianchi, poco prima del primo ottobre, giorno in cui si riapriranno le udienze del processo a Napoli, depositerà un altro centinaio di telefonate bollenti che vedono coinvolti Collina, Rosetti, l'ex designatore dei campionati Interregionali e il già coinvolto Tullio Lanese. E ne mancano altre 70000 circa a cui i periti non han potuto, finora, accedere.

 
 
 

Lupoli: "Juve ti presento Traorè"

Post n°2401 pubblicato il 03 Settembre 2010 da nadir63l
 

Il giocatore dell'Ascoli, compagno del francese ai tempi dell'Arsenal, spiega pregi e difetti del neo-acquisto juventino.
© foto di Federico De Luca

Compagni per un anno nella squadra riserve dei Gunners, Arturo Lupoli presenta ai tifosi juventini Armand Traorè, ultimo arrivato nel mercato bianconero. L'attaccante ex-Arsenal e ora all'Ascoli in un'intervista a Tuttosport conferma la bontà dell'acquisto da parte di Marotta, pur soffermandosi su alcuni difetti del giovane Armand. "Lui è ancora molto giovane e deve crescere ma sono convinto che i bianconeri alla lunga si accorgeranno di aver fatto un gran colpo - spiega Lupoli - è un terzino di grandissima spinta e fisico, difficile da arginare quando parte e con una grande tecnica, in più sa giocare pure a desta nel caso di emergenza. Difetti? Armand è un ragazzo un po' chiuso caratterialmente, al suo arrivo a Londra i primi tempi legò solo con i suoi connazionali anche per via di difficoltà linguistiche, sul campo invece quando viene affrontato dall'avversario e saltato perde la testa a volte diventando irruento nelle entrate, ricordo gli urlacci di Wenger nei suoi confronti per alcuni interventi in allenamento non proprio ideali".

 
 
 

Qualcuno è convinto che fosse tanto facile?

Post n°2400 pubblicato il 03 Settembre 2010 da nadir63l
 

glmdj
Immagine IPB

In queste ore un po' tutti dicono la loro sul calciomercato della Juve. Io purtroppo da 4 anni a questa parte seguo pochissime partite in tv, per cui molti nomi che ho sentito fare, dai più famosi a quelli meno noti, erano e restano per me delle incognite.

Partiamo con una sincera considerazione: è normale che per uno come me, innamorato della Juve ante-farsopoli, vedere approdare al Milan quell'Ibrahimovic che, insieme a tanti altri fenomeni, formava una squadra di livello assoluto, mentre a Torino sbarca Quagliarella, non può accendere un entusiasmo sfrenato.
E non posso neppure nascondere che fino all'ultimo secondo ho sperato in una sorpresa che ridestasse la mia fantasia. Ma il brutto è che, se dovessi fare un nome in cui speravo, davvero non saprei neanche quale dire. Ora, a mente fredda, mi chiedo: sarei stato contento se fosse arrivato Borriello? E Di Natale? E Pazzini? Personalmente, no. Perché io ero abituato a Vialli, Trezeguet, Ibrahimovic. Giocatori che ritengo di un altro pianeta.
Ma quella Juve non esiste più: è stata devastata nel 2006. E io, anche se tutti mi chiedono di guardare avanti, continuo a ripensare a quel momento e a valutare tutto ciò che è accaduto successivamente, basandomi su quel momento.

Ma perché dovrei prendermela con Marotta se non aveva soldi sufficienti per comprare Dzeko? Tra l'altro, vi confesso che io di Dzeko ho sentito parlare benissimo, ma l'ho visto giocare sì e no mezzora. E mi chiedo quanti altri di noi, delusi per il mancato acquisto del bosniaco, lo conoscano molto più a fondo di me.
Perché dovrei prendermela con Marotta se non ha costruito una squadra pronta a vincere lo scudetto? Spesso, leggo il paragone tra questa stagione e la prima della Triade. Ma chi lo fa probabilmente nel 1994 non seguiva il calcio, oppure ha memoria corta. I dirigenti juventini trovarono una squadra che poteva già contare su Peruzzi, Carrera (che si oppose strenuamente alla cessione voluta da Moggi, il quale aveva individuato nel neoacquisto Fusi il centrale titolare!), Fortunato, Torricelli, Kohler, Porrini, Marocchi, Conte, Di Livio, R. Baggio, Del Piero, Ravanelli e Vialli. A parte il Divin Codino, erano tutti giocatori ingaggiati da Boniperti, di cui tutto si può dire ma non che avesse poca capacità di osservazione, calcisticamente parlando. A quella squadra mancava pochissimo per tornare a dominare. Di fatto, la bravura della Triade fu quella di istillare lo spirito vincente, che si era perso negli ultimi 9 anni: uno spirito che arrivò anche grazie ad un allenatore dal carattere forte, ma che fino all'approdo in bianconero non aveva vinto nulla. E il merito di Moggi e Giraudo fu anche quello di inserire qualche pedina (in particolare, Ferrara e Paulo Sousa), capace di fare compiere il salto necessario a passare dalla seconda posizione (raggiunta nella stagione 1993/94) alla prima (1994/95). Un salto che non è per nulla semplice, ma che certo è meno difficile di un eventuale balzo dalla settima alla prima posizione!

In Inghilterra, qualche anno fa, Abramovic comprò il Chelsea. La squadra era arrivata quarta, la stagione precedente. E il russo spese l'inverosimile, pur di vincere subito. Eppure non ci riuscì al primo colpo. E cosa dire del Manchester City, che dispone di capitali ingenti, eppure non riesce a primeggiare? Questo per dire che, anche quando ci sono tanti soldi, non è detto che si riesca ad invertire una tendenza negativa. Nel caso della Juve di Marotta, non c'erano neppure i soldi. Qualcuno è convinto che fosse tanto facile creare una squadra immediatamente competitiva per il primo posto?

Resta il fatto che siamo la Juve e ogni bianconero che si rispetti pretende di vincere. Ma talvolta vincere non significa arrivare primi in classifica, ma creare i presupposti per farlo in tempi brevi e per restarci a lungo.
Io, pur non essendo in grado di giudicare il mercato juventino, credo che la linea adottata sia questa. E allora non me la prendo per una sconfitta a Bari e non me la prenderò neppure per le prossime sconfitte che, "piaccia o non piaccia", presto o tardi arriveranno.
Io so solo che la missione a cui è chiamata questa dirigenza è complicata come mai era stata nella storia della Juve, anche perché non c'è solo l'aspetto tecnico da considerare. E allora l'unica cosa che posso fare è darle il mio appoggio, che ovviamente non è incondizionato ed eterno. Ma, da tifoso della Juve, voglio credere nell'onestà intellettuale di Andrea Agnelli e voglio sperare nella capacità manageriale dei dirigenti che ha scelto.

Sempre Forza Juve!

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1024

 
 
 

Vicenda Cannavaro: medici Juve vincono ricorso al Tas. La soddisfazione della società...

Post n°2399 pubblicato il 03 Settembre 2010 da nadir63l
 

COMUNICATO JUVENTUS
Fonte: Juventus.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) si è pronunciato oggi in merito all’appello proposto dai dottori Bartolomeo Goitre (responsabile del Settore medico della Juventus nella stagione 2009/2010) e Luca Stefanini (a tutt’oggi medico sociale della Juventus) contro la decisione del Tribunale Nazionale Antidoping relativa alla vicenda che ha coinvolto l’ex giocatore bianconero Fabio Cannavaro. Il TAS ha dato ragione ai medici assolvendoli da ogni imputazione. La vittoria si affianca all'archiviazione già ottenuta dal calciatore e sancisce cosi definitivamente a ogni livello la correttezza dell'operato della società e dei suoi tesserati.

Il 29 agosto 2009, sottoposto ai controlli antidoping al termine della gara di campionato Roma-Juventus, Fabio Cannavaro era risultato positivo a una sostanza assunta per trattare una puntura di insetto. Il 12 ottobre 2009 il Tribunale Nazionale Antidoping aveva accolto la richiesta di archiviazione formulata nei confronti del giocatore da parte dell Coni, che aveva invece deferito i due medici con la richiesta di tre mesi di squalifica. Il Tribunale Nazionale Antidoping in data 21 gennaio 2010 aveva parzialmente accolto quest’ultima richiesta del Coni, squalificando Goitre e Stefanini per due mesi.

A seguito della condanna, i due medici della Juventus, assistiti nel procedimento dall’avvocato Michele Briamonte con la collaborazione dell’avvocato Luigi Chiappero, avevano fatto ricorso al TAS di Losanna che oggi si è pronunciato positivamente stabilendo che il ricorso è stato accolto, che la decisione del Tribunale Nazionale Antidoping è stata annullata e che i due medici vengono assolti da ogni imputazione. Contestualmente il TAS ha stabilito che le spese del procedimento arbitrale sono a carico del Coni, che dovrà anche versare ai due medici la somma di CHF 2.000 (franchi svizzeri) a titolo di rimborso delle spese di assistenza legale sostenute dagli stessi.

 
 
 

Scirea, il ricordo di GLMDJ

Post n°2398 pubblicato il 03 Settembre 2010 da nadir63l
 



Non voglio ricordare il calciatore, anche se è stato un monumentale interprete nel ruolo di libero, pur se in generale lo si debba considerare, di diritto, un fuoriclasse assoluto del calcio.
Troppo semplice e semplicistico considerarlo una ( la) bandiera della Juventus, troppo riduttivo attribuirgli il ruolo di un grande del calcio italiano e mondiale.

Mi piace pensare, e sono anche profondamente convinto di quanto scrivo , che Gaetano Scirea sarebbe stato un esempio anche se il destino (quello stesso destino crudele e beffardo che lo ha portato via 21 anni fa) gli avesse riservato un percorso diverso rispetto al mondo del calcio: immaginatevelo medico, politico, dirigente pubblico, assessore o ministro, immaginate la sua struttura morale, la sua educazione, il rispetto per l'avversario, la serietà.
E' scontato darmi ragione, banalmente scontato.

Chi ha la mia età ed è cresciuto nel suo amore per la Juventus grazie anche al nostro Capitano, probabilmente si porrà le mie stesse domande: chissà cosa penserebbe Gaetano del calcio di oggi.

Chissà quale reazione avrebbe avuto nel vedere stracciata quella maglia che ha amato, quale profondo disagio avrebbe avvertito nel vedere o sentire le imbarazzanti esternazioni di un "capitan futuro" che reclama onori non appena ha imparato a camminare.

Chissà quale amaro stupore nell'osservare che gli esempi di oggi annegano il loro talento nella provocazione, nella tracotanza , nella maleducazione, sino a ridursi a scappare all'estero o nella periferia del calcio che conta.

Chissà quale sofferenza nell'ascoltare quei cori, gli insulti, nel vedere calpestato quel gioco che amava e che già lo trad nella notte dell'heysel.
E la vergogna, si la vergogna , se ascoltasse un solo becero gesto di una curva che porta il suo nome.

No, non avrebbe alcuna reazione se sapesse che il premio fairplay , a lui dedicato, lo innalza chi , quella parola, non sa neppure che esista; gli uscirebbe solo un timido, nascosto sorriso se sapesse che un campionato giovanile non porta il suo nome perché esiste solo una bandiera.
Avrebbe spento per sempre la Tv, osservando, smarrito, lo squallido teatrino che ci viene proposto.

Perla rara sei stato, Capitano Gaetano: L'Uomo ancor più del calciatore

 
 
 

Buffon: "Tornerò solo quando sarò al 100%"

Post n°2397 pubblicato il 03 Settembre 2010 da nadir63l
 

 

© foto di Castellani / De Luca

Per rivedere in campo Gianluigi Buffon la Juventus e i propri tifosi dovranno probabilmente attendere l'anno nuovo: il numero uno bianconero, come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, non vuole forzare i tempi e si prenderà la giusta pausa per tornare fra i pali al meglio della condizione: "Questa volta vo­glio prendermi il tempo necessario per risolvere defi­nitivamente tutti i miei problemi - dice il portierone della nazionale -. Tor­nerò quando sarò al cento per cento. Nel 2011? Probabilmente sì".

 
 
 

MOGGI: "Non avrei fatto nulla di ciò che ha fatto Marotta. Alla Juve voto 5: ecco perchè"

Post n°2396 pubblicato il 03 Settembre 2010 da nadir63l
 


La Juventus ha fatto tutto quello che non doveva fare per tornare ad essere competitiva. Mi chiedono, a mercato finito, cosa avrei fatto di quanto portato a termine da Beppe Marotta. La verità? Nulla! La dirigenza ha acquistato le riserve di altre squadre, l'esempio Rinaudo ne è la dimostrazione della fragilità di un mercato svolto come fosse una provinciale di lusso; non dimentichiamoci che Rinaudo aveva già trovatto l'accordo con il Bari e non con il Bayern Monaco; mi sembra scontato che la Juve non avesse concorrenza. Anche per Pepe vale lo stesso discorso, tatticamente la Juve non sa dove collocarlo. Domenica scorsa ho visto che Delneri lo ha fatto giocare quasi come esterno basso, ma Pepe è sicuramente un esterno alto. In quel ruolo, così basso, non può dare alcun contributo alla squadra. Tatticamente può essere un giocatore valido per l'Udinese, ma non per la Juventus. L'Udinese se vince raggiunge il suo traguardo, la Juve per soddisfare i tifosi deve vincere ma anche dare bel gioco, essere spettacolare. Negli ultimi anni la compagine bianconera ha perso appeal, i giocatori non si fidano della dirigenza e rifiutano di andarci. L'ultimo caso Di Natale è emblematico, ma di esempi ce ne sono molti, come Burdisso e Borriello, che hanno rifiutato la destinazione juventina. Anche se un conto è il rifiuto di Di Natale, consapevole di andare a Torino, molto probabilmente per fare tribuna, un conto è il rifiuto di Borriello, ancora nel pieno dei suoi anni. L'ex milanista ha preferito la Roma perché ha capito che è più forte e ha più possibilità di mettersi in evidenza, anche con la Champions Legue. La Juventus non ha capacità attrattiva come una volta. Inoltre è una società che non riesce a proteggere i propri atleti, che sono troppo stesso sotto i riflettori. Poi ci vuole anche la qualità, non ha senso comprare una valanga di giocatori che non sono utili al progetto della squadra. Il mio voto alla campagna acquisti della Juve è 5. Poi c'è la politica di mezzo, perchè è scontato che Galliani voleva spedire Borrielle all'amica Juve ma Berlusconi ha preferito avvantaggiare la Roma e siccome in via Turati comanda Berlusconi...
A proposito di Milan, merita un bel 9 per questo mercato. Sapevo che Ibra sarebbe tornato in Italia, lui è un giocatore universale, un fantastico centravanti di razza. Riesce da solo ad impensierire tutta la difesa avversaria, agevolando il gioco degli altri attaccanti. Anche se Ronaldinho è lento, avrà più spazio per entrare in area, così come Pato, che gioverà della vicinanza dello svedese. Robinho è un buon acquisto, ma lo considero una riserva. In questa squadra avrei preso più un centrocampista di contenimento, un muratore alla Gattuso, che un altro fantasista. Serviva un Mascherano, per dirla tutta. Fino a quando Ambrosini e Gattuso avevano la forza di pressare, il Milan poteva giocare anche con 4 punte. Mentre non trovo giusta la cessione di Marco Borriello ad una rivale come la Roma. La scorsa settimana mi sono occupato volentieri della polemica tra il Presidente dell'Inter, Massimo Moratti, e la Juventus. Oggi dico che in molti si aspettavano un intervento disciplinare quando ha parlato con la Sensi. Secondo la "legge" di Palazzi, un presidente squalificato non può parlare con un altro presidente e fare affari. E se questo avviene scatta il deferimento per entrambi. Ma non è accaduto niente quando la Sensi ha parlato con Moratti per l'affare Burdisso, come riportato puntualmente dal Corriere dello Sport. Lo stesso è accaduto con il presidente del Genoa Preziosi; se venisse applicata la legge, dovrebbe essere squalificata mezza Italia. Tutto sommato il mercato dell'Inter è stata poca cosa. Moratti si accorgerà cosa vuol dire avere Ibrahimovic contro e non in squadra. Un giocatore che regge tutto il gruppo, al contrario di Eto'o che fa già i capricci e dichiara di non voler sacrificarsi come la passata stagione. Il Milan diventerà una vera squadra perché Ibra colmerà i vuoti. L'Inter risente della mancanza di Mourinho, colui che dettava le sue regole. Moratti l'anno scorso taceva perché parlava Mourinho, e stessa cosa avveniva per i giocatori, un calciatore non può permettersi di dire di non voler giocare in un determinato modo o ruolo: almeno io così la penso. Mi sapete spiegare perchè quando Francesco Totti ha fatto riferimento ai favori arbitrali verso l'Inter, dopo 15 minuti dalla Federazione il capitano della Roma era già stato deferito, mentre Moratti non ha ricevuto alcuna chiamata da via Allegri? Il Presidente ha fatto prima riferimento ad una squadra che comprava le partite e poi ha spiegato che non parlava della Juventus. Mia curiosità: allora chi è questa squadra che vinceva rubando? Dovrebbe dare una spiegazione al Presidente Abete, evidentemente impegnato in altre faccende molto più gravi. Nessuno si è chiesto come mai in Nazionale sia finito proprio Cesare Prandelli, ex allenatore della Fiorentina. Qualche anno dopo le intercettazioni telefoniche che riguardavano Abete e Della Valle. Signori, sveglia!
Infine volevo ricordare qualcosa al nostro Commissario Tecnico. Prandelli dice di aver rifiutato tre volte le offerte della Gea, ma per proporsi alla Juve fu sponsorizzato proprio da qualcuno che faceva parte di quel gruppo. Volle parlare con me e venne a Torino ma lui non era da Juve. Molti allenatori ormai si fanno assistere da procuratori. Mario Beretta da Federico Pastorello, Tullio Tinti è vicino a Pasquale Marino e Antonio Conte. Il nuovo mercato è quello degli agenti degli allenatori. Ma non era una figura vietata?

 
 
 

     

 

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