LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 06/09/2010
Il terzino francese, passato al Brescia, parla dei tanti anni trascorsi nella Juventus Intervistato da Tuttosport, Jonhatan Zebina (32), passato al Brescia, ricorda gli anni trascorsi in bianconero. Il gabbiano (come era soprannominato dai tifosi della Vecchia Signora) per tanti anni padrone della fascia destra bianconera insieme ad un altro partente doc del calciomercato estivo 2010, Mauro Camoranesi, analizza il momento bianconero prima della sconvolgente vicenda Calciopoli: "Parliamoci chiaro: eravamo un vetta al mondo, avevamo una squadra che poteva vincere tutto. Poi è successo quel che è successo. Poi c’è stata moggio poli e dopo il progetto c’era ancora ma i rischi per non arrivare agli obiettivi c’era. All’epoca siamo rimasti per una causa, per un progetto. Insomma…. Siamo rimasti. Tutti quelli che sono rimasti hanno dato tutto per avere risultati al top. I risultati sono stati buoni a sprazzi. Auguro il meglio alla mia ex società e ai miei ex compagni. Forse c’è stata poca riconoscenza per i vecchi? Ci sono stati nuovi dirigenti e nuovi progetti, Andrea Agnelli è arrivato con idee chiare e non ha mai provato a ingannarci: ha fatto le sue scelte, chiare, nette e anche se non le condividi, una stretta di mano e ognuno per la sua strada. Ha dato la parola e l’ha rispettata, il presidente Agnelli: nessun rancore, ho avuto sei anni nella Juve, potevo fare di più certo e tanti infortuni. Si potevano risolvere certi problemi in modo diverso, ma nessuno potrà rimproverarci niente. stato un fallimento collettivo: è uno sport, questo, per quanto i calciatori guadagnino tanto, entri in campo e non sai come andrà a finire. lo sport e certe cose capitano. Non posso essere soddisfatto della fine del mio periodo juventino, ma in sei anni c’è stato tanto altro. E per quel momento andava bene. Lo ripeto nessun rimpianto". Parole di "tregua" e auguri alla nuova Juventus che arrivano soltanto pochi giorni dopo il tiro al bersaglio a cui il francese ( mal digerito negli ultimi tempi dalla tifoseria organizzata bianconera) ha partecipato insieme a Diego e Giovinco, altri ex bianconeri, attaccando la Juventus. |
Iniziativa benefica del difensore juventino per la lotta contro la Sla. Appassionato di videogames e dal grande spirito sociale, Giorgio Chiellini continua con la sua iniziativa intitolata "Quanto vale il tuo idolo?", una campagna di raccolta fondi destinata all'AriSla (Agenzia di ricerca per la Sla) con una sorpresa speciale per tutti i suoi fan che potranno sfidarlo alla console al nuovo gioco della EaSports Fifa 2011 oltre che incontrare e scambiare due chiacchere con il campione juventino che metterà all'asta scarpini, completi e tanto altro che saranno a breve disponibili su eBay. Sulla stessa piattaforme per aste online ci sarà proprio la possibilità di sfidare Giorgio, chi farà la miglior offerta passerà un pomeriggio assieme al difensore tra divertimento e beneficenza. L'iniziativa, già attuata nello scorso anno, è curata dal gemello del giocatore della nazionale Claudio e dalla ResetGroup, il destinatario della raccolta è l'Anfass Livorno. |
Bonucci: "Io juventino nell'anima, questo club è il top" Intervista al nuovo difensore della Juventus che parla del suo passato, presente e futuro. Un percorso rapido, imprevisto ed eccezionale. In un anno dal fallimento del Pisa al mondiale in Sudafrica e al trasferimento alla Juventus per 15 milioni. Pochi ci avrebbero sperato, non Leonardo Bonucci che ha sempre creduto nei suoi mezzi anche quando le cose andavano male come a Treviso o quando, ancora ventenne, non riusciva a trovare ancora spazio nel calcio professionistico militando ancora nelle giovanili dell'Inter, club che l'ha lanciato ma per il quale, chiarisce, non ha mai tifato. Leonardo si apre a Sportweek raccontando tutto di se, partendo dal passato, da giovanissimo ai tempi in cui muoveva i primi passi a Viterbo che indussero gli osservatori milanesi a portarlo ad Appiano Gentile: "Tutti dicevano che il buono della famiglia era mio fratello, purtroppo un infortunio lo frenò. Ma pure quando arrivai all'Inter ero una specie dell'ultimo arrivato, di quello che era un po' li per caso insomma. I miei compagni avevano tutti presenze nelle selezioni nazionali, convocazioni in prima squadra, io niente. Ricordo pure il mio primo provino all'Inter, un mezzo disastro dato che fui colto da una grande emozione che mi bloccò". Si passa poi alle prime esperienze professionistiche, a Treviso e Pisa: "Dopo lo scudetto primavera del 2007 andai in prestito prima a Treviso per un anno e mezzo e poi nel 2009 a Pisa, la stagione 2008/09 la iniziai coi veneti e la finii in Toscana. Entrambe a fine stagione sono retrocesse e fallite, penso sia un record poco invidiabile dato che tra l'altro non ho preso lo stipendio per un anno. Dal punto di vista professionale però ho conosciuto due grandi allenatori come Pillon e Ventura e il mio motivatore personale Alberto. Ricordo che la prima volta che ci siamo incontrati lui mi disse che Lippi guardava anche i giocatori di B per la Nazionale e mi scrisse un biglietto con la frase "Voglio arrivare in Nazionale" che tutt'ora conservo nel mio portafoglio. Lui lavora per tirare fuori il meglio di me e sulla numerologia, per questo uso sempre la maglia numero 19, secondo lui mi da protezione e forza, cosa a cui all'inizio credevo poco ma che ora non posso fare a meno di seguire. Lo chiamo tutte le volte prima di scendere in campo, lui mi da una forza incredibile". Sull'esperienza mondiale: "Il 3 marzo, giorno del mio debutto con l'Italia, la mia vita è cambiata. Il pomeriggio ho scritto una lettera in cui mi son sfogato, e alla fine ho pensato che fossi li perchè me lo meritavo. Peccato per gli zero minuti al mondiale, pensavo di giocare contro la Slovacchia ma comunque con mister Lippi il rapporto è ottimo, come con il nuovo ct Prandelli che ha stili diversi. Peccato perchè non ci aspettavamo un'eliminazione così prematura". Si apre poi sul lato sentimentale: "Con la mia ragazza, Martina Maccari, abbiamo deciso di andare a convivere l'anno scorso. Lei prima faceva la modella di alta moda ma ha deciso di chiudere con quel lavoro. Per lei mi sono fatto tatuare a Treviso, nel mio momento peggiore, una frase che ripeteva suo nonno "Per aspera ad astra", ovvero "Attraverso le difficoltà si arriva alle stelle" ". Sguardo al Bonucci bambino e i suoi idoli: "A casa avevo un poster di Del Piero e una foto con il mio concittadino Peruzzi, io sono sempre stato juventino. Quando dissi che volevo tornare all'Inter era solo per gratitudine al club che mi ha lanciato ma ricordo che al gol di Mijatovic che ci fece perdere la Champions del 1998 piansi e per la mia Cresima mi son fatto regalare il completo della Juve blu con le stelle sulle maniche, lo conservo ancora se volete vedere per crederci...". Infine sul presente e futuro juventino ed azzurro: "Quando sono arrivato mi son sentito subito in famiglia, incontrare un Agnelli come il presidente è il massimo solo che con lui il rapporto sembra esserci da una vita. So che devo ancora migliorare, la coppia del Milan, dell'Inter e Chiellini mi sono ancora superiori, senza dimenticare il duo Burdisso-Juan. La Juve è il top, so che a gennaio mi ha cercato il Manchester City e recentemente lo United. Quando però è arrivata l'offerta dei bianconeri non ho avuto dubbi, qui crescerò ancora e nel 2012 mi vedo assieme a Chiellini, Ranocchia e Bocchetti a formare il pacchetto dei centrali ai prossimi Europei. Il mio desiderio ora è essere il miglior acquisto della Juve". |
Galli: «Bonucci ha le qualità per essere il nuovo Scirea» L'ex portiere del Milan e della nazionale promuove il nuovo difensore della Juventus: «Non è un istintivo come Chiellini. Ha personalità e freddezza e si vede anche in attacco. Per me può raccogliere l'eredità di Gaetano» TORINO, 6 settembre - «Bonucci? Può diventare il nuovo Scirea». Lo ha dichiarato Giovanni Galli a l’Università del Calcio (Radio Power Station, 100.5). «Per il calcio di oggi il carattere conta più degli aspetti tecnici: Chiellini è un ottimo difensore, ha un grande fisico, bravissimo sull'uomo, ma è un istintivo. E al Mondiale l'Italia ha pagato l'avere al centro della difesa due istintivi come lui e Cannavaro. Per Bonucci il discorso è diverso: lui ha la personalità e la freddezza per gestire le situazioni, e si vede anche nelle incursioni offensive. Gioca sempre la palla, difficilmente va in agitazione, quando va in area avversaria trova spesso il gol: per me ha le qualità per diventare il nuovo Scirea». |
L'indimenticato portiere e allenatore bianconero scommette sulla banda Del Neri: «Per il titolo ci sono Inter, Milan, Roma e Juve. Vista la rivoluzione, la squadra non sarà subito brillante. La gente deve capirlo» ROMA, 6 settembre - Non dimentica la Juventus, comunque, Dino Zoff. Interviene a Radio Radio sul campionato, sulla nazionale e fa i suoi pronostici. Non lo fa per rispetto alla sua epopea di calciatore indimenticabile e grande allenatore, ma anche da intenditore. «Per il titolo sono in quattro Inter, Milan, Roma e Juve: la Juve, vista la rivoluzione, non sarà subito brillante nel suo campionato, ha bisogno di rodaggio e la gente deve capirlo. Ma non mettiamola fuori, la Juve, assolutamente. Perché è così pesante essere Juve? Beh, i tempi sono tanto cambiati da quando io ero lì: all’ora la Juve era l’avanguardia assoluta come struttura societaria e tecnica. Oggi in tanti hanno fatto grandi passi avanti, ma la responsabilità quando sei bianconero è fortissima». Gli chiedono perché la sua carriera anche da allenatore o dirigente, vista la positiva doppia esperienza anche alla Lazio, si sia bloccata all’improvviso. Neanche una menzione nel rimescolamento di carte a livello federale che ha portato Baggio e Sacchi: «Io non faccio parte di scuderie…» E dietro le grandi in campionato: «Vedo bene la Lazio, che era forte anche un anno fa e se non si butta via in stupidaggini corre per la Champions. Come Napoli e Palermo» |
glmdj |
Gli ultras, i tifosi, gli internauti bianconeri si stanno mobilitando affinchè la società Juventus dia loro "la possibilità, la gioia di poter salutare David Trezeguet nel modo piu’ consono, come meriterebbe un grande amore.. durato 10 anni". E' questa la sostanza della lettera inviata al presidente Andrea Agnelli da Annamaria di Orgogliogobbo, ideatrice anche della manifestazione organizzata il 29 maggio scorso a Torino. La stessa tifoseria organizzata ha scritto una bella missiva al bomber franco-argentino, con la quale lo hanno invitato a tornare a Torino per ricevere il giusto tributo del popolo juventino: "Desideriamo donarti una targa e le Nostre sciarpe, simbolo del Nostro tifo, che ti possano ricordare sempre il coro che abbiamo cantato per Te in questi 10 anni. E che ha cantato anche Tua Mamma, che vorremmo rivedere con te, ancora per una volta, pronta a festeggiarti come ha fatto, per 10 anni in casa e in trasferta, come il migliore degli ultras…sempre li’ a tua difesa.. a tuo sostegno.. come noi.. e con noi.. Ti aspettiamo. Anzi Vi aspettiamo e presto. Cosi’ da poterti dire tutto questo di persona a nostro modo.. Noi che ti abbiamo sempre seguito in tutti gli stadi d’Italia, d’Europa.. e anche del mondo.. Noi che c’eravamo.. dovunque tu giocavi con la nostra maglia.. Anche per quelli che non potevano esserci. Merci David!". Egr. Presidente Dott. Andrea Agnelli,
Non ti dimenticheremo, David, sarai sempre lì, tra quella manciata di nomi, volti, cuori che hanno reso la Juventus non una semplice squadra, ma una leggenda del calcio. Ora ti aspetta una nuova avventura, ma vogliamo che il nostro GRAZIE sia con Te ogni giorno. Per questo, desideriamo donarti una targa e le Nostre sciarpe, simbolo del Nostro tifo, che ti possano ricordare sempre il coro che abbiamo cantato per Te in questi 10 anni. E che ha cantato anche Tua Mamma, che vorremmo rivedere con te, ancora per una volta, pronta a festeggiarti come ha fatto, per 10 anni in casa e in trasferta, come il migliore degli ultras…sempre li’ a tua difesa.. a tuo sostegno.. come noi.. e con noi.. |
L’Italia calcistica non ha potuto assistire in diretta al goal di Antonio Cassano, ma ha potuto ascoltare le parole pronunciate ieri pomeriggio dal fantasista barese nel corso della consueta conferenza stampa. Tra i tanti temi affrontati non poteva mancare un commento sul suo ruolo sul campo e pronostico sul campionato appena iniziato: “Sono una seconda punta. L’ho capito con Del Neri: ebbe il coraggio di mettermi fuori dalla Samp perchè non ero d’accordo. Ero furioso però, quando sono rientrato, da seconda punta ho segnato 6 gol in nove o dieci partite. Aveva ragione lui. Con me Del Neri si è comportato da uomo vero e attenti alla sua Juve. Il Milan è favorito per lo scudetto, visto chi ha comprato, ma la Juve non va snobbata come stanno facendo in troppi”. Parole d’elogio per il tecnico bianconero che può contare sulla stima del calciatore del momento: chissà se potrà riavere Cassano ai suoi ordini ma questa volta alla Juventus? Difficile ma non impossibile anche se oggi il Corriere dello Sport vede il fantasista all’Inter magari già da gennaio. |
Dare i soldi a chi realmente se lo merita. Dovrebbe essere una regola aurea in qualsiasi settore, ma spesso nel calcio questo non succede spesso. Forse però in casa Juventus finalmente questa semplice ed elementare legge verrà applicata nei confronti di uno dei nuovi leader bianconeri: secondo la Gazzetta dello Sport Giorgio Chiellini è pronto al rinnovo. Per lui un quinquennale da quattro milioni a stagione: l’ingaggio da big che Giorgio reclamava e che Agnelli e Marotta sono disposti a concedergli. |
Nè Aquilani, nè Marchisio, nè tantomeno Sissoko: il nuovo padrone del centrocampo della Juventus sarà Felipe Melo. Il brasiliano, dopo la scorsa disastrosa stagione, pare aver convinto a pieno il tecnico bianconero Delneri che, a sua volta, ha messo in chiaro le cose: il ruolo centrale della mediana della Vecchia signora sarà affidato all'ex giocatore della Fiorentina. Fin qui il giocatore verdeoro ha convinto l'ex tecnico della Sampdoria che, assieme a Marotta, ha in mente l'idea di rivitalizzare Felipe Melo così come fatto con Cassano nel momento del suo passaggio dal Real Madrid ai blucerchiati. A luglio, il tecnico di Aquileia ed il mediano brasiliano si sono parlati mettendo di fatto le cose in chiaro: fiducia incondizionata dell'allenatore a patto che il brasiliano diventi il faro che guidi i compagni in quanto a determinazione, costanza ed equilibrio. Fin qui Felipe Melo è stato pressochè perfetto, motivo per il quale i compagni del brasiliano pare siano pronti ad appoggiare il piano di Delneri lasciando al giocatore verdeoro un ruolo di primo piano nella Juve 2010-11 |
L'ex difensore della Vecchia Signora, Sergio Brio, intervenuto telefonicamente nel corso dell'edizione di Studio News, su Juventus Channel, ha parlato della rinnovata squadra bianconera e della prossima sfida di campionato che vedrà gli uomini di Delneri impegnati contro la Sampdoria all'Olimpico di Torino. TuttoJuve.com ha trascritto integralmente le sue dichiarazioni: LA NUOVA JUVE - "E' una squadra sicuramente migliorata rispetto alla scorsa stagione, anche se la prima gara non è andata bene. A Bari la Juve non ha espresso il miglior gioco, ma io sono molto fiducioso perchè Delneri è un allenatore esperto, vuole far bene, sa di essere in una grande società e sa che in una grande società bisogna solamente vincere. Questa squadra dovrà far meglio dell'anno scorso". JUVE-SAMP - "Contro la Samp la Juventus dovrà cercare di riscattare la sconfitta di Bari; un ulteriore passo falso contro i blucerchiati vorrebbe dire alimentare ancora polemiche e non lavorare bene. Delneri sa perfettamente che è obbligato a vincere questa partita per non incrementare le critiche. Credo tuttavia che questa squadra sia in grado di superare la Sampdoria con un po' di astuzia, con un po' di calma e serenità, anche se non sarà facile, perchè sappiamo perfettamente che la Sampdoria ha una squadra all'altezza; abbiamo visto come è stata eliminata dai Preliminari di Champions League, immeritatamente. Non sarà sicuramente una partita semplice". |
Il calciomercato ufficiale si è chiuso da meno di una settimana, ma come si sa, quello non ufficiale non si ferma mai. Tutti i tifosi bianconeri aspettavano una punta da venti gol per Settembre. Purtroppo nessuno è arrivato, quindi potrebbe arrivare qualcuno a Gennaio e ci sono già almeno tre possibili indiziati. |
Hanno sperato fino all'ultimo di piazzare il colpo, Juventus e Fiorentina, poi si sono ritrovate con Rinaudo, a Torino, e Cerci a Firenze. Hanno aspettato con pazienza ma alla fine ce l'hanno fatta: Milan e Roma, ad allestire un attacco stellare, per ridurre il gap dall'Inter sorniona e silenziosa. Oggi a mercato chiuso escono i primi retroscena ed emergono i rimpianti, per quel che poteva essere ma evidentemente non è stato. Le porte a vetri dell'Ata Executive, di Milano, si sono chiuse alle 19.00 in punto di un lunedì afoso. |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14