LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 07/09/2010
E' nata l'Italia champagne di Cassano: Far Oer ko 5-0 E' stata una serata di festa, quella dell'Italia al Franchi di Firenze. La sfida di qualificazione ad Euro 2012 contro le Far Oer finisce 5-0 per gli azzurri, guidati da un Cassano incantevole. Gol di Gilardino, De Rossi, Cassano, Quagliarella e Pirlo FIRENZE, 7 settembre - Gol, spettacolo e applausi. In un Franchi in festa per il ritorno di Prandelli, la sfida con le piccole Far Oer si è trasformata in un show azzurro. Il 5-0 finale, costruito quasi tutto nella prima mezz'ora di gioco, porta le firme di Gilardino, De Rossi, Cassano, Quagliarella e Pirlo. Dopo aver preso per mano l'Italia in Estonia, il fantasista barese - che presto diventerà padre - ha illuminato anche la notte di Firenze con autorità e classe. Il ct può riternersi soddisfatto del gioco e della determinazione espressi dagli azzurri, ma bisogna comunque tener presente la pochezza tecnica degli avversari. Con sei punti in due partite, l'Italia aspetta ora il prossimo impegno: il 12 ottobre, contro la Serbia, sarà tutta un'altra storia |
Lo strano caso dell'intervista ad Andrea Agnelli e delle grigliate Lo scorso 28 agosto su Sky Sport 1 è andata in onda un'interessante intervista di Federico Ferri ad Andrea Agnelli, la prima a cuore aperto da quando il rampollo della famiglia torinese è stato nominato presidente della Juventus. Tanti i temi toccati, dal passato al futuro fino al nuovo ideale che del calcio si vuol porre la nuova società bianconera. Il tema più scottante cade ovviamente su calciopoli e sulla richiesta di revoca del titolo del 2006 assegnato dall'allora commissario della Figc Guido Rossi all'Inter dopo i processi sommari di calciopoli. Un tema toccato con grande coraggio ci verrebbe da dire dal bravo Ferri, dato che giornali e tv sembrano essersi dimenticati di questo fatto e della nuova posizione aggressiva che avrà la Juventus alla ripresa del processo a Napoli il prossimo 1° ottobre. E il risalto è stato dato non c'è che dire, Sky Sport 24 (in passato criticata per la posizione di alcuni conduttori del tg sportivo ma anche per quell'inopportuna ospitata del pm Narducci), Corriere dello Sport, Tuttosport, Rai, Mediaset e La7 tutti ne han parlato con più o meno spazio, ma l'importante è ovviamente parlarne. Dicevamo tutti ne han dato spazio, tranne un giornale che, purtroppo, ormai non fa quasi più notizia con i suoi assordanti silenzi in tema o mistificazioni. Basta sfogliare l'edizione del 29 agosto della Gazzetta dello Sport (pardon, Gazzetta Sportiva in quanto domenicale) per accorgersi che all'intervento del presidente bianconero è riservato un misero trafiletto di una decina di righe in cui non si fa minimo accenno ne al rapporto del presidente con l'ex amministratore delegato Giraudo ne alla posizione su calciopoli. Tema poco importante o insulso? Sembrerebbe di si per gli uomini di via Solferino, ma solo per loro. Così come solo loro lo scorso aprile dirottarono l'intercettazione definita dall'avvocato Trofino "la madre di tutte le intercettazioni" sulla questione di chi pronunciasse "Collina" tra Facchetti e Bergamo con un editoriale del giorno dopo del direttore Andrea Monti che di fatto smontò quella tesi. Sterile quanto sbagliata invece la tesi del Monti, con un grande lavoro del team di Ju29ro.com, dallo scoppio di calciopoli sempre alla ricerca di far luce sui troppi punti oscuri della vicenda, si evince che "la madre di tutte le intercettazioni" va collegata a una telefonata del giorno prima tra Facchetti e Mazzei in cui l'allora presidente interista forzò per far si che nell'urna del sorteggio arbitrale fosse estratto Collina e non solo dato che a Moggi fu imputato di conoscere il venerdì mattina gli arbitri e gli assistenti: Facchetti conosceva gli assistenti già il giovedì sera. Ovviamente la Gazzetta (su cui ci sarebbe tanto da dire come la posizione di Maurizio Galdi e non solo) non collegò per distrazione, vogliam credere, questi due elementi soffermandosi invece su un mistero di scarsa rilevanza come il chi pronuncia "Collina" o sul tenore delle telefonate (che ricordiamo nel 2006 non si potevano fare mentre ora pare di si) ma d'altro canto se uno commette una rapina in banca parlando in modo garbato e gentile puntando la pistola verso i banchieri pensate che avrà una pena minore di uno che commette la stessa azione in modo guascone? A voi le risposte. In via Solferino sappiamo già cosa pensano e il motivo lo conosciamo pure. |
Regolarmente con il gruppo anche Aquilani e Rinaudo. L’altro neo acquisto, Traoré, ha invece seguito un programma personalizzato TORINO, 7 settembre - Dopo due giorni di riposo, la Juve ha ripreso l’attività a Vinovo. Ancora senza i Nazionali, che rientreranno domani a disposizione, il tecnico Gigi Del Neri ha iniziato la preparazione della partita di domenica contro la Sampdoria, sua ex squadra. I RECUPERATI - Lavoro, rende noto il sito della Juve, soprattutto atletico per i bianconeri. Vincenzo Iaquinta ha svolto tutta la seduta con i compagni e, dopo il test di sabato contro il Fontanabuona, ha confermato di essere completamente recuperato. Regolarmente con il gruppo anche Aquilani e Rinaudo. L’altro neo acquisto, Traoré, ha invece seguito un programma personalizzato, condito da esercizi di tecnica con il pallone. |
Trattative portate avanti al fine di rinnovare la squadra, non rivoluzionarla: “La Juve è una grande società che adesso attraversa una fase di rinnovamento, che è un processo più lento rispetto a una rivoluzione. Abbiamo abbassato l'età media e, dal punto di vista economico, questo è stato fatto a un costo conenuto. Oltre al cambio di allenatore, sono arrivati dodici giocatori, che corrispondono quasi al 50% della rosa. Ci vorrà tempo per assimilare i concetti e la strategia tattica. Sappiamo che tifosi devono avere pazienza, ma la società è forte. Con Agnelli si è rafforzato il senso di appartenenza e continuità. E l'appartenenza appartiene anche ai giocatori. Il peso e l'orgoglio di indossare questa maglia saranno il motivo trainante della stagione. Siamo soddisfatti del mercato -ha sottolineato il Dg - e guardiamo avanti con serenità. Abbiamo fatto ottimi investimenti anche nel settore giovanile, e stiamo lavorando in quest'ottica”. Marotta ha infine guardato alla prossima sfida in campionato, che vedrà contrapposte la Juventus e la Sampdoria: “Lì ho vissuto otto anni indimenticabili, per un manager sono tanti. Quando sono arrivato la società era vicina alla Serie C, quando sono andato via aveva conquistato la qualificazione alla Champions. Questo gtrazie alla famiglia Garrone e alla grande professionalità del club. Sono emozionato, è una pagina ricca di ricordi e di emozioni. La vivrò con ill cuore che va a mille”. |
La consorte: «Non ho più bisogno di te». I suoceri: «Mai più in casa» LONDRA, 7 settembre - Divorzio in vista per Wayne Rooney: la moglie Coleen non sembra disposta a perdonare il tradimento del centravanti inglese che, mentre lei era in gravidanza, l'ha tradita con una prostituta. Queste le prime indiscrezioni raccolte dal tabloid Sun, secondo cui la giovane donna, braccata dai media inglesi, si è rifugiata nella casa dei suoi genitori a Liverpool. Dopo aver inutilmente cercato di bloccare lo scoop dei domenicali, sabato scorso Rooney ha informato con un sms la moglie delle imminenti rivelazioni. E solo l'indomani i due si sono sentiti per telefono. Ma di fronte alla proposta di Rooney, pronto a lasciare il ritiro della Nazionale - che stasera gioca a Basilea contro la Svizzera per le qualificazioni agli Europei 2012 - e a raggiungerla per scusarsi di persona, Coleen si è mostrata irremovibile: «Non ho più bisogno di te. Non ti voglio vedere mai più. Vattene e gioca a pallone». Ancora più arrabbiati con il centravanti dell'Inghilterra, i suoceri: «Non voglio che metta mai più piede in questa casa», le parole del padre di Coleen, Tony. Sposato due anni, con una sfarzosa cerimonia a Portofino, dopo sei anni di fidanzamento, Rooney ha ammesso alla moglie gli incontri con la prostituta Jenny Thompson, conosciuta in un casinò di Manchester e poi rivista in svariate occasioni. Non è la prima volta che Wazza è protagonista di scappatelle proibite: ad appena 17 anni, quando era da poco passato dall'Everton al Manchester United, una prostituta di 55 anni, Patricia Tierney, aveva rivelato di averlo avuto tra i suoi clienti. Anche se all'epoca erano già fidanzati, Coleen aveva perdonato la giovane stella del calcio inglese. Un epilogo che difficilmente si ripeterà stavolta: questa almeno la convinzione della maggioranza della stampa britannica. Non solo per la recidività del soggetto ma anche perchè oggi la signora Rooney è una donna di successo, un volto conosciuto della tv britannica, con un patrimonio personale di oltre 12 milioni di euro. E, come lei stessa ha ammesso, non ha più bisogno di Rooney, tanto meno dei suoi tradimenti. |
glmdj |
Oggi pomeriggio la Juventus ha presentato ufficialmente alla stampa gli ultimi due acquisti, Armand Traorè e Leandro Rinaudo. Che differenze ha notato tra Juventus e Arsenal? Volevo capire le sue condizioni fisiche, se sarebbe pronto eventualmente a giocare subito, nel caso fosse chiamato in causa da Delneri, visto che nei giorni scorsi si è allenato in maniera differenziata... Ha un terzino di riferimento, un modello al quale si ispira? Perchè hai scelto il numero 17? Era il numero di Trezeguet... Sulla maglia non c'è l'accento sulla "e"... |
Oggi pomeriggio la Juventus ha presentato ufficialmente alla stampa gli ultimi due acquisti, Armand Traorè (maglia numero 17) e Leandro Rinaudo (maglia numero 26). Ecco le dichiarazioni dell'ex difensore centrale del Napoli, trascritte integralmente da TuttoJuve.com Rinaudo, a questo della carriera si aspettava di raggiungere una squadra così importante? Non sarebbe stato forse meglio, prima di arrivare ad una grande squadra come la Juventus, affrontare una o due stagioni da titolare fisso da qualcun'altra parte? Davanti a te ci sono i centrali della Nazionale italiana. Vista anche la situazione dei centrali difensivi in Italia, che non è certo delle migliori, questa occasione la vivi comunque come una grande occasione professionale? Dato che hai giocato con Quagliarella al Napoli, come lo vedi all'interno del 4-4-2 di Delneri? Può dare il suo meglio? |
Sono passati 17 lunghissimi anni da quel Settembre 1993, quando un giovanissimo Alessandro Del Piero faceva il suo debutto con quella maglia bianconera che gli sarebbe rimasta per sempre tatuata sulla pelle. Per un curioso scherzo del destino, il capitano bianconero, iniziava la sua avventura proprio conto il Foggia di Zeman, colui che ha provato in tutti i modi a distruggerne la carriera. Del Piero, approdava in bianconero dal Padova, e grazie all'interessamento nientemeno che di Giampiero Boniperti, colonna storica della Juventus, che in curioso incrocio di destini proprio il "Pinturicchio" (questo il soprannome attribuito ad Alex dall'Avvocato Agnelli) sta per ritrovare. Con la casacca bianconera il Campione del Mondo ha realizzato 276 reti in 637 presenze, ma sopratutto 177 gol in Serie A, una sola marcatura meno proprio di Boniperti. Proprio una rete contro la Samp, potrebbe permettere a Del Piero, di superare un altro traguardo, entrando ancora una volta a far parte della storia juventina. Ancora una volta dunque il popolo bianconero si stringe attorno al suo capitano, in quella che sembra una storia infinita, fatta di gol, emozioni, spettacolo, critiche, ma sopratutto di amore nei confronti di un campione vero dentro e fuori dal campo. |
Sarà decisivo l’esito del campionato di Serie A per decretare la “convenienza” o meno di qeta speciale classifica, per poter valutare se le spese fatte sono state proporzionali ai successi raggiunti.L’arrivo di Ibra e Robinho e la partenza di Jose Mourinho, hanno provocato il cambio della guardia in testa alla speciale graduatoria del totale degli stipendi squadra per squadra pagati dalle società. In vetta c’è il Milan,con ben 130 milioni di euro che permettono ai rossoneri di staccare i cugini dell’Inter fermi a 120. Su terzo gradino ecco la nuova Juventus per un totale di 100 milioni. Attenzione però perchè questo podio è del tutto virtuale, infatti oltre agli ingaggi ufficiali, non bisogna dimenticare, la presenza di bonus, premi spalmature che inevitabilmente fanno aumentare il totale delle spese dei club rendendone difficile lil quantificarle |
E' appena terminato il mercato estivo, ma quello di gennaio sta già per scatenarsi. Negli ultimi anni, nel calcio, tutti i critici avevano sentenziato che, per allestire una grande squadra, è basilare una lunga e corretta programmazione, tanto che molti addetti ai lavori (dirigenti e tecnici), si erano immediatamente riempiti la bocca con la parola "progetto". Ebbene, l'ultimo calciomercato è stato l'antitesi di tutti questi proclami. Basta riflettere un attimo: l'Inter (la squadra più forte) non si è mossa di una virgola, pensando che nessuno avrebbe potuto disturbarla; la Roma ed il Milan hanno messo a segno i colpi migliori, in maniera estemporanea, solo nelle ultime ore di mercato; la Juventus, invece, ha cominciato subito il suo mercato con molti acquisti di contorno, per poi fermarsi un mese intero, e quindi svegliarsi in maniera saltellante ed incomprensibile, soltanto negli ultimi giorni della campagna trasferimenti. I dirigenti bianconeri hanno vanamente inseguito Dzeko per due mesi, negli ultimi giorni avevano poi chiuso per Di Natale ed invece è arrivato Quagliarella. In chiusura di mercato, volevano Borriello, Burdisso e Demichelis, ma, nelle ultime ore, è arrivato Rinaudo. Anche la Roma, aveva basato la sua programmazione sulla "scommessa" di Adriano, ma, in extremis, ha fatto il suo magnifico ravvidimento operoso ed ha messo a segno l'inaspettato quanto tempestivo ed intelligente colpo Borriello. |
Secondo ultime indiscrezioni qualcosa si sta muovendo in casa Juventus per i rinnovi dei giocatori principali. Chiellini, dopo le vere o presunte scaramucce di questi mesi è in procinto di rinnovo. Le condizioni sembrerebbero essere quelle giuste, vale a dire un contratto a salire di circa 4 milioni di euro a stagione. Un bel miglioramento rispetto all'attuale. Del resto Chiellini ha dimostrato in questi due anni di poter essere tra i migliori centrali europei e di essere il top italiano. Ci sembra corretta una gratificazione per il centrale, che del resto non ha mai negato di voler rimanere in bianconero, nonostante le offerte non siano mai mancate. Blindare Chiellini rappresenta una condizione sine qua non, pe poter ambire a qualcosa di importante. Diametralmente opposta, invece, la posizione di Claudio Marchisio. Il "principino" bianconero non sembrerebbe aver gradito "troppo" l'arrivo di Aquilani e soprattutto la sua valutazione e l'attuale ingaggio dell'ex romanista (circa 4 milioni). Delle settimane scorse, alcune sue frasi sibilline su facebook, molto equivoco. In effetti Marchisio ha uno stipendio di "solo" 1 milione di euro e ne pretende almen 3. Personalmente ritengo la richiesta un pò troppo esosa, soprattutto alla luce della stagione con luci e ombre passata, un mondiale non eccelso e dei pessimi risultati di squadra. La Juventus offre due milioni circa a salire. Possibile, quindi, trovare, un accordo, anche se la possibilità di rottura è sempre possibile, con Inter e Real Madrid molto attente e sempre alla finestra. Del resto, Marchisio se in forma è uno dei migliori centrali italiani e un "ritocco" all'ingaggio lo merita. Di quanto, solo il campo lo può stabilire, del resto anche Aquilani deve dimostrare di valere tutto quello "stipendione" che percepisce |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14