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Messaggi del 07/09/2010

italia 5 carpentieri 0...

Post n°2440 pubblicato il 07 Settembre 2010 da nadir63l
 

E' nata l'Italia champagne di Cassano: Far Oer ko 5-0

 
 
E' stata una serata di festa, quella dell'Italia al Franchi di Firenze. La sfida di qualificazione ad Euro 2012 contro le Far Oer finisce 5-0 per gli azzurri, guidati da un Cassano incantevole. Gol di Gilardino, De Rossi, Cassano, Quagliarella e Pirlo
FIRENZE, 7 settembre - Gol, spettacolo e applausi. In un Franchi in festa per il ritorno di Prandelli, la sfida con le piccole Far Oer si è trasformata in un show azzurro. Il 5-0 finale, costruito quasi tutto nella prima mezz'ora di gioco, porta le firme di Gilardino, De Rossi, Cassano, Quagliarella e Pirlo. Dopo aver preso per mano l'Italia in Estonia, il fantasista barese - che presto diventerà padre - ha illuminato anche la notte di Firenze con autorità e classe. Il ct può riternersi soddisfatto del gioco e della determinazione espressi dagli azzurri, ma bisogna comunque tener presente la pochezza tecnica degli avversari. Con sei punti in due partite, l'Italia aspetta ora il prossimo impegno: il 12 ottobre, contro la Serbia, sarà tutta un'altra storia

 
 
 

La Gazzetta e quelle distrazioni che fan pensare.....

Post n°2439 pubblicato il 07 Settembre 2010 da nadir63l
 

Lo strano caso dell'intervista ad Andrea Agnelli e delle grigliate
© foto di ALBERTO LINGRIA

Lo scorso 28 agosto su Sky Sport 1 è andata in onda un'interessante intervista di Federico Ferri ad Andrea Agnelli, la prima a cuore aperto da quando il rampollo della famiglia torinese è stato nominato presidente della Juventus. Tanti i temi toccati, dal passato al futuro fino al nuovo ideale che del calcio si vuol porre la nuova società bianconera. Il tema più scottante cade ovviamente su calciopoli e sulla richiesta di revoca del titolo del 2006 assegnato dall'allora commissario della Figc Guido Rossi all'Inter dopo i processi sommari di calciopoli. Un tema toccato con grande coraggio ci verrebbe da dire dal bravo Ferri, dato che giornali e tv sembrano essersi dimenticati di questo fatto e della nuova posizione aggressiva che avrà la Juventus alla ripresa del processo a Napoli il prossimo 1° ottobre. E il risalto è stato dato non c'è che dire, Sky Sport 24 (in passato criticata per la posizione di alcuni conduttori del tg sportivo ma anche per quell'inopportuna ospitata del pm Narducci), Corriere dello Sport, Tuttosport, Rai, Mediaset e La7 tutti ne han parlato con più o meno spazio, ma l'importante è ovviamente parlarne. Dicevamo tutti ne han dato spazio, tranne un giornale che, purtroppo, ormai non fa quasi più notizia con i suoi assordanti silenzi in tema o mistificazioni. Basta sfogliare l'edizione del 29 agosto della Gazzetta dello Sport (pardon, Gazzetta Sportiva in quanto domenicale) per accorgersi che all'intervento del presidente bianconero è riservato un misero trafiletto di una decina di righe in cui non si fa minimo accenno ne al rapporto del presidente con l'ex amministratore delegato Giraudo ne alla posizione su calciopoli. Tema poco importante o insulso? Sembrerebbe di si per gli uomini di via Solferino, ma solo per loro. Così come solo loro lo scorso aprile dirottarono l'intercettazione definita dall'avvocato Trofino "la madre di tutte le intercettazioni" sulla questione di chi pronunciasse "Collina" tra Facchetti e Bergamo con un editoriale del giorno dopo del direttore Andrea Monti che di fatto smontò quella tesi. Sterile quanto sbagliata invece la tesi del Monti, con un grande lavoro del team di Ju29ro.com, dallo scoppio di calciopoli sempre alla ricerca di far luce sui troppi punti oscuri della vicenda, si evince che "la madre di tutte le intercettazioni" va collegata a una telefonata del giorno prima tra Facchetti e Mazzei in cui l'allora presidente interista forzò per far si che nell'urna del sorteggio arbitrale fosse estratto Collina e non solo dato che a Moggi fu imputato di conoscere il venerdì mattina gli arbitri e gli assistenti: Facchetti conosceva gli assistenti già il giovedì sera. Ovviamente la Gazzetta (su cui ci sarebbe tanto da dire come la posizione di Maurizio Galdi e non solo) non collegò per distrazione, vogliam credere, questi due elementi soffermandosi invece su un mistero di scarsa rilevanza come il chi pronuncia "Collina" o sul tenore delle telefonate (che ricordiamo nel 2006 non si potevano fare mentre ora pare di si) ma d'altro canto se uno commette una rapina in banca parlando in modo garbato e gentile puntando la pistola verso i banchieri pensate che avrà una pena minore di uno che commette la stessa azione in modo guascone? A voi le risposte. In via Solferino sappiamo già cosa pensano e il motivo lo conosciamo pure.

 
 
 

Juve, Iaquinta completamente recuperato...

Post n°2438 pubblicato il 07 Settembre 2010 da nadir63l
 

 
Regolarmente con il gruppo anche Aquilani e Rinaudo. L’altro neo acquisto, Traoré, ha invece seguito un programma personalizzato
TORINO, 7 settembre - Dopo due giorni di riposo, la Juve ha ripreso l’attività a Vinovo. Ancora senza i Nazionali, che rientreranno domani a disposizione, il tecnico Gigi Del Neri ha iniziato la preparazione della partita di domenica contro la Sampdoria, sua ex squadra.
 
I RECUPERATI - Lavoro, rende noto il sito della Juve, soprattutto atletico per i bianconeri. Vincenzo Iaquinta ha svolto tutta la seduta con i compagni e, dopo il test di sabato contro il Fontanabuona, ha confermato di essere completamente recuperato. Regolarmente con il gruppo anche Aquilani e Rinaudo. L’altro neo acquisto, Traoré, ha invece seguito un programma personalizzato, condito da esercizi di tecnica con il pallone.

 
 
 

Marotta: "Soddisfatto per gli acquisti effettuati"

Post n°2437 pubblicato il 07 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport


Soddisfatto per gli acquisti effettuati fino a questo momento. Il Dg della Juventus Beppe Marotta, nel corso della presentazione di Traorè e Rinaudo, ha tracciato un primo bilancio sulle operazioni di mercato portate avanti dalla società bianconera nella sessione estiva del calciomercato: “Noi abbiamo realizzato le linee guida che ci aveva trasmesso la società – ha spiegato Marotta - e dovevamo rispettare dei numeri, ma anche allestire una squadra competitiva. Quindi la formula del prestito è stata utilizzata moltissimo, anche dagli altri club, perché il denaro circolante era pochissimo. Tanti movimenti si sono poututi attuare, anche con esiti positivi, per le tante società che hanno adottato questa formula. Per quanto ci riguarda – ha aggiunto - abbiamo realizzato tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Trattative 'stane'? No, sono state riportate delle inesattezze, ma non si poteva rispondere a tutte e abbiamo deciso di lasciar perdere”.

Trattative portate avanti al fine di rinnovare la squadra, non rivoluzionarla: “La Juve è una grande società che adesso attraversa una fase di rinnovamento, che è un processo più lento rispetto a una rivoluzione. Abbiamo abbassato l'età media e, dal punto di vista economico, questo è stato fatto a un costo conenuto. Oltre al cambio di allenatore, sono arrivati dodici giocatori, che corrispondono quasi al 50% della rosa. Ci vorrà tempo per assimilare i concetti e la strategia tattica. Sappiamo che tifosi devono avere pazienza, ma la società è forte. Con Agnelli si è rafforzato il senso di appartenenza e continuità. E l'appartenenza appartiene anche ai giocatori. Il peso e l'orgoglio di indossare questa maglia saranno il motivo trainante della stagione. Siamo soddisfatti del mercato -ha sottolineato il Dg - e guardiamo avanti con serenità. Abbiamo fatto ottimi investimenti anche nel settore giovanile, e stiamo lavorando in quest'ottica”.

Marotta ha infine guardato alla prossima sfida in campionato, che vedrà contrapposte la Juventus e la Sampdoria: “Lì ho vissuto otto anni indimenticabili, per un manager sono tanti. Quando sono arrivato la società era vicina alla Serie C, quando sono andato via aveva conquistato la qualificazione alla Champions. Questo gtrazie alla famiglia Garrone e alla grande professionalità del club. Sono emozionato, è una pagina ricca di ricordi e di emozioni. La vivrò con ill cuore che va a mille”.

 
 
 

Divorzio in vista per Rooney: la moglie lo ha scaricato...

Post n°2436 pubblicato il 07 Settembre 2010 da nadir63l
 

 
 
La consorte: «Non ho più bisogno di te». I suoceri: «Mai più in casa»
LONDRA, 7 settembre - Divorzio in vista per Wayne Rooney: la moglie Coleen non sembra disposta a perdonare il tradimento del centravanti inglese che, mentre lei era in gravidanza, l'ha tradita con una prostituta. Queste le prime indiscrezioni raccolte dal tabloid Sun, secondo cui la giovane donna, braccata dai media inglesi, si è rifugiata nella casa dei suoi genitori a Liverpool. Dopo aver inutilmente cercato di bloccare lo scoop dei domenicali, sabato scorso Rooney ha informato con un sms la moglie delle imminenti rivelazioni. E solo l'indomani i due si sono sentiti per telefono. Ma di fronte alla proposta di Rooney, pronto a lasciare il ritiro della Nazionale - che stasera gioca a Basilea contro la Svizzera per le qualificazioni agli Europei 2012 - e a raggiungerla per scusarsi di persona, Coleen si è mostrata irremovibile: «Non ho più bisogno di te. Non ti voglio vedere mai più. Vattene e gioca a pallone». Ancora più arrabbiati con il centravanti dell'Inghilterra, i suoceri: «Non voglio che metta mai più piede in questa casa», le parole del padre di Coleen, Tony.

Sposato due anni, con una sfarzosa cerimonia a Portofino, dopo sei anni di fidanzamento, Rooney ha ammesso alla moglie gli incontri con la prostituta Jenny Thompson, conosciuta in un casinò di Manchester e poi rivista in svariate occasioni. Non è la prima volta che Wazza è protagonista di scappatelle proibite: ad appena 17 anni, quando era da poco passato dall'Everton al Manchester United, una prostituta di 55 anni, Patricia Tierney, aveva rivelato di averlo avuto tra i suoi clienti. Anche se all'epoca erano già fidanzati, Coleen aveva perdonato la giovane stella del calcio inglese. Un epilogo che difficilmente si ripeterà stavolta: questa almeno la convinzione della maggioranza della stampa britannica. Non solo per la recidività del soggetto ma anche perchè oggi la signora Rooney è una donna di successo, un volto conosciuto della tv britannica, con un patrimonio personale di oltre 12 milioni di euro. E, come lei stessa ha ammesso, non ha più bisogno di Rooney, tanto meno dei suoi tradimenti.

 
 
 

Il fumo si è diradato...

Post n°2435 pubblicato il 07 Settembre 2010 da nadir63l
 

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Immagine IPB

di Roccone

Ricordo che più o meno 4 anni fa, eravamo in pochissimi a urlare “ingiustizia e tradimento” nel post Farsopoli .
Tanti (stranamente troppi), la stragrande maggioranza dei tifosi Juventini preferivano “guardare avanti”.
Come da istruzioni ricevute.
“Guardare avanti” col cadavere della Juventus ancora caldo e i carnefici che sghignazzavano accanto non aveva alcun senso, dicevamo Noi. Specie con un presidente che vaneggiava di “bellissime giornate di serie B”, con un a.d. che delirava di un nauseabondo “projectò”, con un azionista di riferimento dall’andazzo riprovevole.
Personaggi raccapriccianti, almeno su questo, oggi, siamo quasi tutti d’accordo.
Personaggi che hanno portato la Juventus anche sull’orlo del disastro tecnico, finanziario e sportivo ma che soprattutto ne hanno venduto l’onore e la Storia, calpestando la nostra dignità di tifosi.
Attenzione perché il peccato assolutamente imperdonabile, è il secondo, non vorrei si tornasse a fare confusione.

Andrea Agnelli, oggi, è intenzionato a partire da lì, dalla revisione di Farsopoli. Noi con fiducia lo aiuteremo e allo stesso tempo lo incalzeremo nella strada che conduce al ripristino della legalità. Senza sconti ma senza isterismi.
Allora, nei vari forum cosiddetti Juventini, eravamo indesiderati, tacitati, ghettizzati.
Ghettizzati, non esagero. Negli stessi forum dove oggi, in home page, troneggia il faccione di Moggi.
Mi piace evidenziare che nel nostro, oggi come allora, illumina la scena lo stemma della Juventus, con l’ammonimento che ci contraddistingue: Giù le mani!
Probabilmente perché la Nostra battaglia è per quello stemma, per quei colori, a difesa della Storia bianconera? Si, risposta esatta, perché è la nostra passione sportiva. Lei e solo Lei la bussola che indica il cammino.

Ricordo che per i giornali e le Tv, allora, semplicemente non esistevamo.
Non potevamo e non dovevamo esistere. Poi non potendo più sottacerci passarono a metterci all’indice: gli squadristi, i vecchi rancorosi, i tifosi di serie C e così via. Quindi cercarono di sminuirci per poi essere costretti ad ammettere che qualcosa poteva essere sfuggito, anche qualche intercettazione ma che erano per difendersi. Poi che bisognava vederne i contenuti. Poi siccome i contenuti erano imbarazzanti venne la volta dei toni, e così via in una escalation di menzogne mescolate a silenzi ed omissioni rivoltante.
Noi li abbiamo sempre incalzati, emendati, smascherati, facendo bene attenzione nel tenerli a debita distanza: trovarsi senza spina dorsale era una eventualità non allettante.
Il metodo dell’epurazione della voce libera è una costante nel tempo (vedi il Moncalvo di ieri e il Beha di oggi) ma alcuni di essi sono in forte difficoltà, vacillano, ondeggiano si contraddicono un giorno sì e l’altro anche. Meravigliosi.
Dalla parte del tifo a memoria rimembro che non più tardi di un anno fa, allo stadio, vennero esposti pubblici ringraziamenti per i personaggi raccapriccianti di cui sopra. Oppure potrei riportarvi nomi e cognomi di eccezionali campioni della coerenza che, non più di 8 o 9 mesi fa (anche perché capisco che essere fermi per oltre 4 anni non è da tutti,) volevano farmi la morale su “smettiamola di sparare a zero sulla dirigenza e sulla proprietà, così distruggiamo tutto ………” , gli stessi che in questi giorni hanno già condannato Marotta, Delneri e Andrea Agnelli.


Tranquilli non è per rinfacciare ma non mi convincevate allora e non mi convincete certo oggi.
Io vedo finalmente un progetto tecnico, avviato, sicuramente ancora incompleto ma coerente.
Dove si è detto di limitare gli ingaggi, si sono limitati.
Dove si era detto di ringiovanire, si è ringiovanito.
Dove si era detto di voler rilanciare il settore giovanile, si sono è fatti numerosi acquisti.
Si poteva fare di più e di meglio? Sissignore, come in tutto quello che si fa, aspettiamo però di vedere come si evolve la stagione prima di tranciare giudizi.
Sicuramente non siamo sotto il livello della passata stagione.
Fino all’anno scorso non era possibile fare di peggio, anche impegnandosi, però a luglio agosto e settembre guai a criticare gli acquisti, lo scorso anno si parlava di scudetto, o sbaglio?

Equivoci di incultura Juventina e sportiva: le persone raccapriccianti
hanno bruciato tutto quello che c’era da bruciare facendo in modo da provocare molto fumo, ma quando il fumo si è diradato sono rimaste evidenti solo le macerie. Qualcuno vorrebbe farci credere che sono simpatici cimeli affumicati, qualcun altro che con la bacchetta magica si potrebbero trasformare in fondamenta di chissachè. Noi siamo con Andrea e Marotta che le hanno rase al suolo.


http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1028

 
 
 

TRAORE': "Avevo altre proposte ma ho scelto la Juve. Sto bene e sono pronto per giocare"

Post n°2434 pubblicato il 07 Settembre 2010 da nadir63l
 

Oggi pomeriggio la Juventus ha presentato ufficialmente alla stampa gli ultimi due acquisti, Armand Traorè e Leandro Rinaudo.
Ecco le dichiarazioni del terzino sinistro francese, trascritte integralmente da TuttoJuve.com

Che differenze ha notato tra Juventus e Arsenal?
"In effetti non ci sono grandi differenze tra le due squadre. La Juventus possiamo dire che ha acquisito più titoli rispetto all'Arsenal, ma entrambe le squadre sono molto importanti. La Juventus è una squadra molto, molto, molto importante. La prima volta che mi hanno parlato e che mi hanno detto che sarei potuto venire qui in Italia, alla Juventus, beh, io stesso volevo venire alla Juventus, anche se avevo ricevuto altre proposte"

Volevo capire le sue condizioni fisiche, se sarebbe pronto eventualmente a giocare subito, nel caso fosse chiamato in causa da Delneri, visto che nei giorni scorsi si è allenato in maniera differenziata...
"In effetti ieri ho avuto un test fisico con i preparatori ed ho passato questo test. Sono pronto a giocare, a partire da oggi, a far l'allenamento con la prima squadra e spero che vada tutto bene. Sono proprio operativo per cominciare a giocare con la prima squadra.

Ha un terzino di riferimento, un modello al quale si ispira?
"Per quanto riguarda i modelli di riferimento, guardo i migliori terzini di tutto il mondo. Sono sì giovane, ma cerco di accumulare sempre più esperienza. Dal punto di vista personale, non ho veramente un giocatore di riferimento che voglio menzionare ora. Sicuramente tutti i terzini che giocano a sinistra o a destra".

Perchè hai scelto il numero 17? Era il numero di Trezeguet...
"Non c'è un'affinità con il 17 e con Trezeguet. Questo numero mi era già stato affidato prima di venire alla Juventus. Poi il giorno dopo aver ricevuto il numero 17, mio fratello minore mi ha detto che era proprio il numero di Trezeguet. In realtà non avevo fatto dei calcoli, mi hanno dato dei numeri e ne ho scelto uno; è stato un caso".

Sulla maglia non c'è l'accento sulla "e"...
"Non importa, anche in Inghilterra non mettono l'accento, quindi sono abituato".

 
 
 

RINAUDO si presenta: "Il mister mi conosce, darò il massimo"

Post n°2433 pubblicato il 07 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Vincenzo Balzano

Oggi pomeriggio la Juventus ha presentato ufficialmente alla stampa gli ultimi due acquisti, Armand Traorè (maglia numero 17) e Leandro Rinaudo (maglia numero 26). Ecco le dichiarazioni dell'ex difensore centrale del Napoli, trascritte integralmente da TuttoJuve.com

Rinaudo, a questo della carriera si aspettava di raggiungere una squadra così importante? Non sarebbe stato forse meglio, prima di arrivare ad una grande squadra come la Juventus, affrontare una o due stagioni da titolare fisso da qualcun'altra parte?
"Buongiorno a tutti. Penso che le ambizioni per un calciatore debbano essere sempre alte. Alla fine ho 27 anni, è arrivata questa chiamata, penso sia una chiamata importantissima e cercherò di onorarla nel miglior modo possibile. Per quanto mi riguarda, poi ho avuto qualche esperienza da titolare, però dicevo comunque che questa chiamata qui è una chiamata gratificante, che mi metterà alla prova; quindi con il mio lavoro, con la mia dedizione e la mia umiltà cercherò di togliermi qualche soddisfazione e mi metterò a disposizione del mister e del gruppo".

Davanti a te ci sono i centrali della Nazionale italiana. Vista anche la situazione dei centrali difensivi in Italia, che non è certo delle migliori, questa occasione la vivi comunque come una grande occasione professionale?
"La vivo con grande serenità. Il mister mi ha avuto e mi conosce da questo punto di vista. Io la vivo serenamente, cercando di dare il massimo, giorno dopo giorno e di non farla finire mai. Anche se sono in prestito con diritto di riscatto, vivo alla giornata, dando il massimo, facendo dei sacrifici ogni giorno e mettendomi a disposizione del mister e del gruppo, come ho detto prima".

Dato che hai giocato con Quagliarella al Napoli, come lo vedi all'interno del 4-4-2 di Delneri? Può dare il suo meglio?
"Conoscendo bene Fabio, penso sia un attaccante moderno, che si può adattare a tutte le situazioni. Poi la cosa che lo contraddistingue è che si sacrifica tanto, lavora tanto per la squadra, quindi penso possa fare bene, anzi benissimo col mister".

 
 
 

Alex Del Piero: un gol per eguagliare il suo scopritore

Post n°2432 pubblicato il 07 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sono passati 17 lunghissimi anni da quel Settembre 1993, quando un giovanissimo Alessandro Del Piero faceva il suo debutto con quella maglia bianconera che gli sarebbe rimasta per sempre tatuata sulla pelle. Per un curioso scherzo del destino, il capitano bianconero, iniziava la sua avventura proprio conto il Foggia di Zeman, colui che ha provato in tutti i modi a distruggerne la carriera. Del Piero, approdava in bianconero dal Padova, e grazie all'interessamento nientemeno che di Giampiero Boniperti, colonna storica della Juventus, che in curioso incrocio di destini proprio il "Pinturicchio" (questo il soprannome attribuito ad Alex dall'Avvocato Agnelli) sta per ritrovare. Con la casacca bianconera il Campione del Mondo ha realizzato 276 reti in 637 presenze, ma sopratutto 177 gol in Serie A, una sola marcatura meno proprio di Boniperti. Proprio una rete contro la Samp, potrebbe permettere a Del Piero, di superare un altro traguardo, entrando ancora una volta a far parte della storia juventina. Ancora una volta dunque il popolo bianconero si stringe attorno al suo capitano, in quella che sembra una storia infinita, fatta di gol, emozioni, spettacolo, critiche, ma sopratutto di amore nei confronti di un campione vero dentro e fuori dal campo.

 
 
 

Juventus terza, nella classifica degli ingaggi apparenti

Post n°2431 pubblicato il 07 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro

Sarà decisivo l’esito del campionato di Serie A per decretare la “convenienza” o meno di qeta speciale classifica, per poter valutare se le spese fatte sono state proporzionali ai successi raggiunti.L’arrivo di Ibra e Robinho e la partenza di Jose Mourinho, hanno provocato il cambio della guardia in testa alla speciale graduatoria del totale degli stipendi squadra per squadra pagati dalle società. In vetta c’è il Milan,con ben 130 milioni di euro che permettono ai rossoneri di staccare i cugini dell’Inter fermi a 120. Su terzo gradino ecco la nuova Juventus per un totale di 100 milioni. Attenzione però perchè questo podio è del tutto virtuale, infatti oltre agli ingaggi ufficiali, non bisogna dimenticare, la presenza di bonus, premi spalmature che inevitabilmente fanno aumentare il totale delle spese dei club rendendone difficile lil quantificarle

 
 
 

MARINO: "Juve, due mesi per arrivare a Pazzini o Cassano

Post n°2430 pubblicato il 07 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Image Photo Agency

E' appena terminato il mercato estivo, ma quello di gennaio sta già per scatenarsi. Negli ultimi anni, nel calcio, tutti i critici avevano sentenziato che, per allestire una grande squadra, è basilare una lunga e corretta programmazione, tanto che molti addetti ai lavori (dirigenti e tecnici), si erano immediatamente riempiti la bocca con la parola "progetto". Ebbene, l'ultimo calciomercato è stato l'antitesi di tutti questi proclami. Basta riflettere un attimo: l'Inter (la squadra più forte) non si è mossa di una virgola, pensando che nessuno avrebbe potuto disturbarla; la Roma ed il Milan hanno messo a segno i colpi migliori, in maniera estemporanea, solo nelle ultime ore di mercato; la Juventus, invece, ha cominciato subito il suo mercato con molti acquisti di contorno, per poi fermarsi un mese intero, e quindi svegliarsi in maniera saltellante ed incomprensibile, soltanto negli ultimi giorni della campagna trasferimenti. I dirigenti bianconeri hanno vanamente inseguito Dzeko per due mesi, negli ultimi giorni avevano poi chiuso per Di Natale ed invece è arrivato Quagliarella. In chiusura di mercato, volevano Borriello, Burdisso e Demichelis, ma, nelle ultime ore, è arrivato Rinaudo. Anche la Roma, aveva basato la sua programmazione sulla "scommessa" di Adriano, ma, in extremis, ha fatto il suo magnifico ravvidimento operoso ed ha messo a segno l'inaspettato quanto tempestivo ed intelligente colpo Borriello.
Se il calciomercato estivo è stato, quindi, il manifesto dell'estemporaneità, quello del prossimo gennaio, grazie al "pentimento" di tanti dirigenti, sembra voler ritornare ad essere l'emblema della programmazione e, naturalmente, c'è da augurarselo caldamente.
Allora, proviamo ad intuire, con un po' di empatia e di esperienza, quali sono le trattative che sono già in cantiere per Natale e Capodanno e che rendono già bollenti le linee di molti cellulari.
L'Inter, dopo l'immobilismo estivo, punito impietosamente dalla imponente operatività del Milan nella coda del mercato, non potrà non essere protagonista a gennaio. Moratti, forte del tesoretto ricavato dalla cessione di Balotelli, farà di tutto per inserire la "tessera" che manca nel puzzle nerazzurro di centrocampo. Inler e Palombo sembrano essere gli obiettivi principali. Tuttavia, il presidente nerazzurro, se l'andamento della stagione sportiva lo richiederà, interverrà anche sull'attacco e questa volta Kuyt, pupillo di Benitez, potrebbe non essere piu' una chimera.
Anche il Milan, sull'onda dei colpi Ibrahimovic e Robinho, stavolta cercherà di mettere mano al potenziamento della difesa. Il nuovo asse, creatosi con la Roma, dopo l'operazione Borriello, potrebbe dirottare verso il club di Berlusconi Mexes, in scadenza contrattuale e, questa volta, pronto ad essere il biglietto di ringraziamento della Sensi per i rossoneri.
La Roma, a sua volta, non dovrebbe avere problemi a completare l'acquisto di Behrami, per cui ha lavorato già tanto e bene ad agosto.
La Juventus, invece, agirà soprattutto sul reparto offensivo. I prossimi due mesi, saranno utili a Marotta, per tentare di ricucire i rapporti con la Samp, al fine di arrivare a Pazzini o Cassano.
La Fiorentina, infine, dovrà lavorare molto, a gennaio, per riscattare l'immobilismo estivo. Le festività natalizie potrebbero riportare i Viola su Di Natale, soprattutto se Mutu non dovesse essere recuperato sotto il profilo tecnico e morale.
In conclusione, anche questa settimana, debbo ringraziare ciascuno dei lettori di questa rubrica per l'ennesimo record battuto, a soli sette giorni dall'ultimo. Questa volta siete stati addirittura 137.000, a leggere il mio editoriale, a dimostrazione di un affetto e di una stima che io ricambio con la stessa intensità.

 
 
 

BIANCO E NERO SUI CONTRATTI

Post n°2429 pubblicato il 07 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Secondo ultime indiscrezioni qualcosa si sta muovendo in casa Juventus per i rinnovi dei giocatori principali. Chiellini, dopo le vere o presunte scaramucce di questi mesi è in procinto di rinnovo. Le condizioni sembrerebbero essere quelle giuste, vale a dire un contratto a salire di circa 4 milioni di euro a stagione. Un bel miglioramento rispetto all'attuale. Del resto Chiellini ha dimostrato in questi due anni di poter essere tra i migliori centrali europei e di essere il top italiano. Ci sembra corretta una gratificazione per il centrale, che del resto non ha mai negato di voler rimanere in bianconero, nonostante le offerte non siano mai mancate. Blindare Chiellini rappresenta una condizione sine qua non, pe poter ambire a qualcosa di importante. Diametralmente opposta, invece, la posizione di Claudio Marchisio. Il "principino" bianconero non sembrerebbe aver gradito "troppo" l'arrivo di Aquilani e soprattutto la sua valutazione e l'attuale ingaggio dell'ex romanista (circa 4 milioni). Delle settimane scorse, alcune sue frasi sibilline su facebook, molto equivoco.  In effetti Marchisio ha uno stipendio di "solo" 1 milione di euro e ne pretende almen 3. Personalmente ritengo la richiesta un pò troppo esosa, soprattutto alla luce della stagione con luci e ombre passata, un mondiale non eccelso e dei pessimi risultati di squadra. La Juventus offre due milioni circa a salire. Possibile, quindi, trovare, un accordo, anche se la possibilità di rottura è sempre possibile, con Inter e Real Madrid molto attente e sempre alla finestra. Del resto, Marchisio se in forma è uno dei migliori centrali italiani e un "ritocco" all'ingaggio lo merita. Di quanto, solo il campo lo può stabilire, del resto anche Aquilani deve dimostrare di valere tutto quello "stipendione" che percepisce

 
 
 

     

 

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