LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 08/09/2010
Tiene ancora banco a Napoli la vicenda Quagliarella. I tifosi partenopei non comprendendo, a fondo, il trasferimento dalla Società partenopea alla Juve dell’attaccante della Nazionale, non riescono, ancora oggi a dimenticare, un “tradimento” così definito da parte della tifoseria napoletana, di un calciatore che, a più riprese, aveva manifestato amore verso la sua città ed i colori azzurri. Le spiegazioni fornite da De Laurentiis e Mazzarri vengono giudicate poco esaustive per comprendere una simile decisione di Fabio e/o della Società partenopea. Anche alcuni ex calciatori del Napoli hanno espresso pareri contrastanti nel definire la vicenda. E’ il caso di Bruno Giordano e Gianni Improta che, in momenti diversi ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, hanno reso pubblico il loro pensiero. Giordano, ha trattato l’argomento portando a riferimento il suo passato nel Napoli allorquando rifiutò la Juve per poter giocare accanto a Diego Armando Maradona. “Il mio periodo a Napoli? Beh, sono stati anni incredibili, non ci ho pensato su due volte prima di accettare Napoli e quindi rifiutare la Juventus – afferma l’ex attaccante del Napoli - La città partenopea ti dà emozioni indescrivibili, è una piazza simile a quella di Roma. Poi all'epoca c'era il grande Italo Allodi che fece vivere emozioni di assoluto valore al popolo partenopeo.”
Alcuni si domandano: “Se la Juventus non provvederà, al termine del campionato, al riscatto del calciatore, cosa accadrà?” A questa domanda è difficile dare una risposta in quanto, prima bisognerà verificare l’apporto che Fabio offrirà alla causa bianconera nel corso del torneo e poi attendere la decisione dei dirigenti di Corso Galileo Ferraris. E’ auspicabile, in futuro, quantomeno, che simili decisioni riguardanti un “idolo” di una tifoseria vengano accompagnate con maggior trasparenza da parte dei club disposti a privarsi del giocatore. |
Dall'uragano di fischi a Quagliarella a macabre manifestazioni di parte del pubblico viola nella storia. Che Fabio Quagliarella non abbia un gran rapporto con il pubblico di Firenze lo si capì già in un pomeriggio d'autunno di tre anni fa, durante un Fiorentina-Udinese terminato 2-1 per i friulani. Subissato di fischi per via di un breve e difficile esperienza in C2 ai tempi della Florentia Viola, conclusa con un divorzio non proprio idilliaco, l'attaccante stabiese segnò e reagì alle contestazioni esultando vivacemente sotto la Fiesole. Memoria d'elefante, tant'è che neppure se il "Quaglia" veste d'azzurro e segna per la tua nazionale la può passar liscia e giù fischi, anzi di più dato che ora è pure un "gobbo", colpa estrema se passi nel capoluogo toscano. Una colpa talmente grave che tutto passa in secondo ordine ed ogni offesa o epiteto che scagli verso quei colori è giustificato dato che lo scudetto del 1982 doveva essere tuo e non hai ancora digerito, nonostante siano passati quasi trent'anni da quel fatto. Così succede che Aldo Agroppi si lasci andare dopo una vittoria sui bianconeri in un esultanza ai limiti dell'indecenza (6 aprile 1986) o che, molto peggio ancora, una parte del pubblico più corretto d'Italia (definizione che spesso eccheggia per il Franchi) si vada sul macabro. Da venticinque anni ormai c'è qualche buontempone che fa partire il coretto "da 1 a 39", c'è chi esibisce magliette rosse con un -39 (facilmente trovabile su internet un tifoso in Fiesole durante una gara di Champions), c'è chi canta "Amo Liverpool" e c'è chi ha la "fantastica idea" di un gemellaggio a doppio fine coi Reds, fatto rilevato lo scorso dicembre dal "Daily Telegraph" con rifiuto dei tifosi inglesi a tale proposta. Ma non solo Heysel purtroppo, anche i poveri Gaetano Scirea e Andrea Fortunato da queste parti sono stati vigliaccamente ingiuriati (irripetibile quanto di estrema gravità uno striscione del gennaio 1990 apparso al Franchi durante un Fiorentina-Juventus) fino ai volgari cori sulla famiglia Agnelli. Da un fatto fastidioso fino alla vera e propria inciviltà, ma se sei "gobbo" a Firenze devi subire, nessuno ne parla ne tantomeno la Figc interviene (vedi fatti dello scorso 6 marzo prima di Fiorentina-Juventus ma d'altro canto non erano cori su Balotelli quindi il resto è permesso). Per chiudere sia ben chiaro, si parla di una ristretta frangia del tifo non della totalità del pubblico fiorentino che dovrebbe isolare questi elementi che fanno solo fare brutta figura a una città e ad una tifoseria intera. |
E' la clamorosa indiscrezione lanciata da Sportmediaset: il maliano potrebbe trasferirsi al Wolfsburg, già nel mercato di riparazione invernale, come secondo acconto per arrivare alla punta bosniaca Qualcuno si prenda la briga di portare almeno un caffè a Giuseppe Marotta, perchè il mercato della Juve non si ferma mai. Anche se il tempo degli acquisti è scaduto, in corso Galileo Ferraris si continuano ancora a studiare strategie per rinforzare la squadra sia nel mercato di Gennaio che in quello estivo di Giugno 2011. Il tassello che manca è noto a tutti: il bomber in attacco, una punta che dia sicurezza là davanti e che trasformi in gol ogni azione bianconera. Il nome che corrisponde a questo identikit è quello di Edin Dzeko, un discorso che torna a riaprirsi, o meglio, a spalancarsi. Mohamed Sissoko, a Gennaio potrebbe fare compagnia al suo ex compagno di squadra Diego Ribas da Cunha e fare le valigie verso Wolfsburg. Dieter Hoeness e Beppe Marotta, come rivela Sportmediaset.it, avrebbero avuto modo di parlare del passaggio del maliano nel club della Volkswagen durante una cena organizzata dai due dg. I tedeschi offrono 9 milioni, la Juve ne chiede almeno 12. Un gap non incolmabile, anzi: la Juventus ha ceduto al Wolfsburg prima Diego e poi Sissoko, due "acconti" per arrivare a Dzeko, obiettivo sfumato per l'attacco ma non svanito del tutto. Il bosniaco ha rifiutato non solo il Manchester City, ma anche la possibilità di trasferirsi al Bayern Monaco il prossimo anno, pur di approdare a Torino. Hoeness sembra finalmente deciso a soddisfare la richiesta dell'attaccante che nelle ultime due stagioni, praticamente da solo, ha fatto vincere un campionato e ha fatto raggiungere un buon piazzamento in Bundesliga al Wolfsburg. Dzeko potrebbe arrivare alla corte di Luigi Delneri già a Gennaio in cambio di Sissoko e una cospicua somma di denaro in favore dei teutonici. In alternativa il bosniaco potrebbe arrivare a Giugno. "Il mercato non è mai chiuso...." aveva detto ieri proprio Marotta, in occasione della presentazione dei neo acquisti Armand Traorè e Leandro Rinaudo. |
Maddaloni: "La nuova Juve? Giusto cambiare, ma avrei tenuto Diego. Con Ciro eravamo secondi, poi..."L'ex allenatore in seconda della Juventus, Massimiliano Maddaloni, è tornato a parlare dopo un lungo silenzio intervenendo in diretta nel corso del programma Stile Juventus, sulle frequenze di Nuova Spazio Radio di Roma. Ai microfoni del conduttore Nicola De Bonis, ha parlato della sua sfortunata parentesi sulla panchina della prima squadra bianconera accanto a Ciro Ferrara e ha espresso le sue sensazioni sulla nuova Juve allestita da Beppe Marotta. Ecco le sue dichiarazioni: LA NUOVA JUVE - “Penso che quest’anno sia stato giusto cambiare e dare un volto nuovo. Il ciclo di qualche campione era terminato". L'ADDIO ALLA SIGNORA - "Dispiace a livello personale, dopo aver dato tanto al settore giovanile e aver accettato la proposta juventina di entrare nello staff di Ciro Ferrara, essere stato allontanato da quell’ambiente ma sono fiducioso per il futuro". I MOTIVI DEL FALLIMENTO - "La scorsa stagione abbiamo girato al 2° posto il girone d’andata, c’era troppa fiducia, anche a seguito di un gran precampionato. Poi le prime sconfitte hanno creato quel malumore che non siamo riusciti ad arginare. Secondo me l’aspettativa esterna forse ha rotto piu’ gli equilibri di quanto lo possano aver fatto problemi interni allo spogliatoio. Avevamo avuto sì un mercato importante ma ci voleva tempo sopratutto perchè era la prima volta da 10 anni a questa parte che la Juve giocava con quel modulo, con il trequartista puro. E' un po’ come capita ora a Delneri, ma per lui si è detto più volte che ci vorrà tempo per amalgamare la squadra". "DIEGO? LO AVREI TENUTO" - "Diego? a 24 anni era un capitale importante per la Juve, io lo avrei tenuto, poi però bisogna fare valutazioni di tipo tecnico e per il 4-4-2 cederlo è stata la scelta giusta. Lui ha bisogno di due punte che corrano. Quando arrivammo con Ferrara sia Diego che Cannavaro erano già stati presi. Come staff tecnico negli acquisti abbiamo inciso poco". MELO - "Melo? Ha pagato anche lui un'annata un po’ particolare. Lui nel momento in cui sente fiducia può dare tanto. E’ un caratteriale, ci mette sempre amore e si vede quando incita il pubblico. Quando invece non sente passione intorno a lui si innervosisce e puo’ cadere in provocazioni”. |
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A quattro giorni dalla difficile sfida casalinga contro la Sampdoria, il gruppo bianconero si è ricompattato. Oggi pomeriggio mister Delneri ha nuovamente avuto a disposizione i cinque reduci dalle Nazionali: Bonucci, Chiellini, Pepe, Quagliarella e Krasic sono tornati a Vinovo anche se non hanno lavorato con i compagni, ma svolto una seduta personalizzata. Per il resto, buone indicazioni per il tecnico. Marchisio e Traoré hanno sostenuto l’intero programma con i compagni, prendendo parte anche alla partitella a campo ridotto. Lavoro a parte per Amauri che continua nella fase di riatletizzazione. |
Quando si è ancora innamorati si può perdonare anche un bacio. Tanti tifosi bianconeri avevano osservato con stupore le immagini della presentazione di David Trezeguet: non bastava lo strano effetto di vederlo indossare una maglia che non sia quella della Juventus, ci voleva anche il bacio allo stemma dell’Hercules. David però ha scritto la storia della società torinese ed è ancora legatissimo a questi colori: lo si capisce dall’intervista rilasciata oggi alla Gazzetta. Mentre tanti ex si sono lasciati scappare parole di disprezzo e forte critica nei confronti della società di Marotta, David si è detto sempre innamorato pazzo della Juventus: “Cara Juve ti amo, e aspetto il prossimo scudetto. Ci vorrà tempo per ritornare a essere la squadra di riferimento, ma sarebbe già bellissimo vincere l’Europa League e rientrare in Champions. In questa Juve rivedo quella magia che ci ha permesso di trionfare. Non dimentico i titoli tolti: è stata una clamorosa ingiustizia. L’unico trucco era che eravamo i più forti”. |
Oggi pomeriggio la Juventus ha ripreso la preparazione a Vinovo, dopo i due giorni di riposo concessi da mister Delneri. All'appello mancavano ancora i Nazionali, che si aggregheranno al gruppo domani. I bianconeri hanno iniziato a preparare la sfida casalinga di domenica prossima contro la Sampdoria. Lavoro soprattutto atletico per i bianconeri. Vincenzo Iaquinta ha svolto tutta la seduta con i compagni e, dopo il test di sabato contro il Fontanabuona, ha confermato di essere completamente recuperato. Regolarmente con il gruppo anche Aquilani e Rinaudo. L’altro neo acquisto, Traoré, ha invece seguito un programma personalizzato, condito da esercizi di tecnica con il pallone. |
Tra i vari giocatori che la Juventus sta seguendo per il mercato di gennaio non può mancare Eljero Elia, ala dell'Amburgo, già entrato nelle mire della società bianconera come prima alternativa a Milos Krasic. Adesso però l'affare per il centrocampista del club teutonico si potrebbe complicare per l'inserimento nella trattativa del Liverpool. Il club di Roy Hodgson, infatti, sta cercando un sostituto del partente Babel ed uno dei possibili candidati è proprio Elia. Il club inglese, secondo indiscrezioni d'Oltremanica, potrebbe offrire i 18 milioni di euro necessari per acquistare il centrocampista, sfruttando gli introiti arrivati dalla cessione di Mascherano al Liverpool. |
Giorgio Chiellini, naturalmente, esprime un giudizio positivo sulla prova della sua Nazionale contro le Isole Far Oer. Il difensore della Juventus risponde anche a chi mette in dubbio il suo ruolo di leader nella squadra che sta plasmando Cesare Prandelli. Ecco l'intervista che il gladiatore bianconero ha rilasciato al termine della gara ai microfoni della Rai: Chiellini, hai pagato il biglietto o era tutto gratis stasera? Non c'è stato tanto lavoro per voi difensori... Raccontaci l'incontro di oggi con Roberto Baggio. E' venuto a Coverciano. Quale è stato l'episodio più simpatico? Leader del centrocampo è Pirlo, dell'attacco ormai è Cassano...qualche maligno sostiene che tu dovresti comandare di più la difesa, dovresti essere tu il leader della difesa... L'altro giorno lo ha sottolineato anche Cassano: "I leader sono Chiellini e De Rossi". |
Juv-Udinese, Juve-Doria: le definizioni affibiate alla Juve da molti critici non sono prioprio piaciute al direttore generale bianconero Beppe Marotta il quale, a margine della presentazione degli ultimi due acquisti Traorè e Rinaudo, ha voluto chiudere ogni discorso con una battuta: ho letto tante inesattezze in questi giorni, ma abbiamo realizzato tutti i nostri obiettivi. |
In edicola appare oggi su Tuttosport una lunga e interessante ad Alberto Aquilani, il centrocampista di qualità che tifosi ed esperti volevano per la Juventus: "L'impatto con Torino? Bello. Pure il clima mi piace, anche perché rispetto a Liverpool... Poi è una bellissima città, non me l'aspettavo così, mi sta sorprendendo in positivo. Quello con la Juve? Be’, non è stata una sorpresa. La città non la conoscevo, ma la Juve è la Juve, proprio come te la immagini da fuori, uno dei club più importanti del mondo. Come è andato il trasferimento? E' stata una cosa veloce, un blitz... Un giorno parlo con Hodgson e discutiamo della stagione al Liverpool e tre giorni dopo mi sono ritrovato a fare le visite a Torino. Il Liverpool puntava su di me e io, in fondo, sarei anche rimasto, perché alla fi¬ne della scorsa stagione avevo finalmente ingranato anche fisicamente, avevo giocato le ultime otto partite della stagione e anche i tifosi iniziavano ad affezionarsi, poi è arrivata quest'occasione e io non ci ho pensato un minuto: voglio dire, la Ju ventus... Il Liverpool mi voleva dare solo in prestito, Marotta ha insistito per avere il diritto di riscatto. Se mi immagino con la maglia della Juve anche tra qualche anno? Mi piacerebbe. Però tutto dipende da quest'anno, sono in prestito, vediamo... Me lo auguro, perché sono venuto qui con l'intenzione di farmi riscattare, ma sono sincero: io sto pensando a domenica e alla Samp, non a dove sarò fra tre anni. Del Neri? Me lo ricordavo ai tempi della Roma: ora è decisamente più sicuro di se stesso e assomiglia come carattere a Fabio Capello”. |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14