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Messaggi del 11/09/2010

I convocati di Delneri: c'è Iaquinta. Prima chiamata per Aquilani, Traorè e Rinaudo...

Post n°2478 pubblicato il 11 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Al termine della seduta di rifinitura, l'allenatore della Juventus, Luigi Del Neri, ha diramato la lista dei convocati per la gara casalinga di domani pomeriggio contro la Sampdoria. Abile e arruolato Vincenzo Iaquinta, pronto a disputare almeno uno spezzone di partita. All'appello mancano anche gli infortunati Buffon, Amauri e Martinez, oltre a Grosso e Salihamidzic che, pur essendo tornati ad allenarsi con il gruppo per volere della società, continuano a non essere considerati dal tecnico di Aquileia. Prima convocazione assoluta, invece, per gli ultimi arrivati, Alberto Aquilani, Armand Traorè e Leandro Rinaudo.

I CONVOCATI:

PORTIERI
13 Manninger, 30 Storari, 31 Costantino.

DIFENSORI
2 Motta, 3 Chiellini, 17 Traoré, 19 Bonucci, 21 Grygera, 26 Rinaudo, 29 De Ceglie, 33 Legrottaglie.

CENTROCAMPISTI
4 Felipe Melo, 5 Sissoko, 8 Marchisio, 9 Iaquinta, 14 Aquilani, 20 Lanzafame, 23 Pepe, 27 Krasic.

ATTACCANTI
9 Iaquinta, 10 Del Piero, 18 Quagliarella.

 
 
 

Juve, per Nedved nuovo futuro in bianconero...

Post n°2477 pubblicato il 11 Settembre 2010 da nadir63l
 

 
Contatto con Agnelli: tra un mese entrerà in società. «C’è un’offerta per occuparmi della gestione del club. Il presidente e altri sono amici, mi trovo bene. La Juve era, è e sempre sarà la mia storia d’amore»

La Juve era, è e sempre sarà la mia storia d’amore infinita».

TORINO, 11 settembre - La storia d'amore tra Pavel Nedved e la Juventus non è mai finita e ora potrebbe arricchirsi di un nuovo capitolo. Il ceco non completerà il reparto degli esterni al servizio di Del Neri, ma per lui è pronto un nuovo ruolo in società. Diverse le possibilità per la 'Furia Ceca' dopo il colloquio con Andrea Agnelli. Pavel potrebbe essere un super-consigliere proprio del presidente bianconero, o avere la funzione di team manager speciale. Di sicuro per lui è previsto un ruolo di alto profilo che sarà ufficializzato a breve. Nel giro di un mese, dunque, la Juve potrebbe riabbracciare Nedved.

L'ENTUSIASMO - Da parte sua, il ceco è felice di poter proseguire la sua avventura juventina. «Sono stato in contatto con il presidente Andrea Agnelli, abbiamo fissato un appuntamento in settimana», ha spiegato. «Ho aspettato che la situazione societaria si stabilizzasse, che chiudesse anche il mercato. Dopo il fallimento della scorsa stagione, ci sono stati mesi frenetici alla Juve, con grandi cambiamenti. Ora è il momento di stabilire come essere utile. La Juve era, è e sempre sarà la mia storia d’amore infinita».

 
 
 

Tutto il contrario di tutto...

Post n°2476 pubblicato il 11 Settembre 2010 da nadir63l
 

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Immagine IPB

Rileggendo alcune notizie della settimana ho pensato che è curioso come il paradosso, a volte, venga fatto passare per cavalleria. Proviamo a leggere insieme.

Apro con Platinì e con il suo fair play. Nei mesi scorsi abbiamo visto come la sua entrata in vigore (se mai ci si arriverà), è stata posticipata al 2015 (inizialmente prevista per il 2012), nonostante se ne faccia comunque un gran parlare. Mi sorprende che il presidente della Uefa, il fautore di questo progetto, in clima di austerity, glissi in modo poco diplomatico, sullo stipendio di alcuni neo-giocatori del Milan che vanno in senso opposto allo stesso principio del fair play, e lo fa con queste parole: «Il Milan? Non bisogna focalizzare troppo sugli stipendi dei singoli giocatori, ma sulla gestione in generale. Berlusconi è un grande imprenditore, se ha fatto queste operazioni vuol dire che sa cosa fare». D’altra parte loda – e non la prima volta - gli onesti rappresentati di Milano : «L’Inter. Moratti ha capito lo spirito ed è un esempio di cambiamento di gestione». La cosa fa sorridere perché, proprio questa settimana, la gazzetta dello sport ha pubblicato le tabelle del monte salari delle principali squadre italiane e proprio inter e milan occupano rispettivamente la prima e la seconda posizione. Ma fa ancor più sorridere perché Platinì, dopo la difesa d’ufficio delle due squadre, da la sua visione generale augurandosi che la situazione si regolarizzi presto: «Il problema è che in Italia si spende troppo per gli ingaggi, in Germania solo il 50% dei ricavi, infatti chiudono sempre i bilanci in pareggio». Qualcosa non torna, direbbe Beha!

Anche Pierluigi Casiraghi, il ct degli azzurrini, ha voluto togliersi un sassolino dalla scarpa dopo aver attenuto la qualificazione ai playoff dell'Europeo 2011: «Dopo 4 anni anche io ci capisco...» . Ancora dobbiamo capire con quale criterio e per quali meriti sia stato scelto proprio Casiraghi come allenatore della nazionale under 21, ma se ricordiamo che la nomina è datata luglio 2006, scelto dai commissari della FIGC Guido Rossi e Albertini per sostituire Claudio Gentile, sembra tutto più chiaro. Ma guardiamo il suo palmares: sotto la sua direzione l'Under-21 si qualifica all' Europeo 2007, dove viene eliminata nel girone, ma riesce ad ottenere comunque la qualificazione al torneo olimpico del 2008, superando il Portogallo in uno spareggio conclusosi ai calci di rigore. In preparazione di quest'ultimo coglie la vittoria nel Torneo di Tolone disputato nell'estate del 2008. Alla guida della Nazionale Olimpica a Pechino 2008 Casiraghi raggiunge i quarti di finale, quando la sua squadra viene eliminata dal Belgio. Partecipa all' Europeo 2009 in Svezia, dove supera la prima fase conquistando il primo posto nel girone. In semifinale gli "azzurrini" vengono eliminati perdendo per 1-0 con la Germania. Considerando che ha ereditato una squadra vincente e promettente (ricordiamo che lo scorso anno poteva contare anche sul fenomeno Balotelli), secondo voi ci capisce?

E’ il turno di Secco e Castagnini che rivendicano, dalle pagine di alcuni quotidiani, la paternità di operazioni che avrebbero sicuramente fatto fare il salto di qualità alla Juventus (campioni e futuri campioni), valorizzando il loro lavoro e dimostrando la loro competenza. Insomma, di sicuro oggi c’è il fallimento concreto della gestione della Juventus post-calciopoli nel loro raggio d’azione, e le parole spese oggi, rimangono ipotesi che come tali non possono avere nessun riscontro. Non sarebbe meglio un bel silenzio?

Il 09 settembre, sono stati presentati dal Milan i neo acquisti Ibrahimovic e Robinho che un primo risultato lo hanno ottenuto: abbonamenti in crescita così come l’entusiasmo. In realtà la sorpresa è proprio che non c’è sorpresa; la presentazione di Ibra ricalca le precedenti anche se fatte con maglie diverse, il Milan ha una squadra di giocatori che stanno inesorabilmente andando verso la fine della carriera. Non si guarda al futuro ma solo all’immediato e sappiamo anche il perché.

Chiudiamo con l’italiano che più italiano non c’è, il fenomeno Balotelli, che da questa stagione è un giocatore del Manchester City di Mancini. Lo hanno sponsorizzato in ogni modo ed in ogni dove, viene proposto come unico talento emergente, l’inter lo ha blindato con la clausola “anti-Milan” o “anti tutti”, ma lui, il fenomeno, continua a cantare l’inno del Milan. E’ una situazione paradossale!

Anche di questo vive il calcio italiano!

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1035

 
 
 

Torna Iaquinta, Del Piero out..

Post n°2475 pubblicato il 11 Settembre 2010 da nadir63l
 

Il capitano bianconero potrebbe far posto all'ex Udinese
© foto di Filippo Gabutti

A poco più di 24 ore dalla sfida-riscatto contro la Samp, in casa Juve c’è ancora qualche piccolo nodo da sciogliere. In difesa e a centrocampo non sembrano esserci dubbi mentre in attacco, chi potrebbe sedere in panchina è Alessandro Del Piero. Al suo posto dovrebbe calcare il manto erboso dell’Olimpico Vincenzo Iaquinta. L’ex attaccante dell’Udinese, fermo ai box dal lontano 24 giugno dopo la disastrosa partita persa con la Slovacchia nel mondiale in Sudafrica, è pronto a ritagliarsi uno spazio importante nello scacchiere bianconero. Quale migliore opportunità per il numero 9 che potrebbe sfruttare l’assenza di Amauri e la condizione non certo ottimale del capitano per riprendersi la maglia da titolare. In porta agirà Storari. Linea difensiva a quattro con Motta a destra e De Ceglie dalla parte opposta. Al centro la solita coppia Bonucci-Chiellini. Linea mediana con Krasic e Pepe sulle corsie. Nella zona nevralgica del campo Felipe Melo farà coppia, per la prima volta, con Alberto Aquilani. In attacco, come detto, Iaquinta sembra favorito su Del Piero. Il numero nove bianconero si piazzerà al fianco di Quagliarella. Sarà un match particolare per Gigi Del Neri che affronterà, per la prima volta, la sua ex squadra. Emozioni e ricordi anche per Marotta e Paratici che dopo aver rilanciato la società blucerchiata hanno deciso di fare le valigie per approdare alla Juventus.

 
 
 

Vigilia di Juventus-Sampdoria: il programma delle due squadre

Post n°2474 pubblicato il 11 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Francesco De Cicco/TuttoLegaPro.com

Prima della sfida casalinga di domani pomeriggio contro la Samporia, la Juventus sosterrà un solo allenamento. La seduta inizierà alle 15.30, preceduta dalla conferenza stampa di mister Del Neri che inizierà alle 14.30. Diretta tv su Juventus Channel.
Per i blucerchiati, invece, rifinitura mattutina a porte chiuse. Al "Mugnaini" salirà anche il presidente Riccardo Garrone

 
 
 

La Stampa - Risultati e tariffe low cost: la Juve cerca l'amor perduto

Post n°2473 pubblicato il 11 Settembre 2010 da nadir63l
 

"
© foto di Francesco De Cicco/TuttoLegaPro.com

Trafitti molti cuori bianconeri con il tradimento sportivo della scorsa stagione, e sperperati dunque diversi abbonamenti, la Juve cerca di riconquistare gli uni e gli altri. Nonostante un pessimo spot a Bari, la prima corte casalinga, per la sfida di domani pomeriggio con la Sampdoria, non è andata malaccio, anzi bene: a ieri sera erano stati venduti sugli 8.000 biglietti, cioè circa il 70% dei tagliandi a disposizione, che sommati ai circa 14.000 abbonamenti dovrebbero riempire quasi per intero l'Olimpico. Compresi i circa 1.000-1.500 tifosi attesi da Genova. Poi, chiaro, toccherà alla squadra riaccendere l'affetto e la passione.

Se questa è la buona notizia, per anime e tasche juventine, quella cattiva resta il calo delle tessere annuali, attestatosi attorno al 21%: dato al netto degli abbonamenti “istituzionali” e per sponsor. Il decremento segue la media nazionale, il che consola solo in parte la dirigenza bianconera, perché dall'analisi di casa Juve a Torino il calo deriva da diversi motivi: primo tra tutti la delusione per il disastro dell'anno scorso. Nel resto d'Italia, invece, sembra che sulla flessione degli abbonamenti abbia inciso maggiormente la crisi economica, poiché il dato negativo è stato rilevato soprattutto nelle curve, cosa che non è successa per l'Olimpico torinese. Così come sembra non abbia inciso più di tanto la tessera del tifoso, almeno nel senso avvertito in altre realtà: secondo la valutazione del club bianconero, infatti, più che la protesta ultrà, sulla tessera del tifoso ha pesato una diffusa «diffidenza burocratica».

Tra l'altro, domenica, molti tifosi non avranno ancora la tessera, poiché l'iter amministrativo che porta all'ok della Questura può rubare fino a un mese: così, insieme al tagliando, ai cancelli dell'Olimpico bisognerà portarsi dietro «Il mio posto allo stadio», l'atto che è stato consegnato al momento della sottoscrizione dell'abbonamento. Oltre, come sempre, a un documento di identità. Del resto la stessa normativa prevede che in attesa della tessera, ai tifosi sia rilasciata un'autorizzazione provvisoria.

Per compensare l'emorragia di abbonamenti, la Juve ha studiato diverse promozioni sulla vendita dei biglietti, che potranno variare di volta in volta: dipenderà dalla partita e dal giorno e dall'ora della sfida. La domenica pomeriggio, per esempio, vengono privilegiati i giovani (under 16) e le famiglie, mentre per gli incontri notturni e infrasettimanali si sono studiate offerte destinati agli studenti universitari. Così come s'è deciso di sperimentare il prezzo variabile dei tagliandi, sul modello dei biglietti aerei delle linee low-cost: prima acquisti, meno spendi. Nei primi giorni di prevendita, insomma, si spenderà meno. Il miglior additivo, in ogni caso, restano i risultati, gli unici capaci di trascinare i fedeli e fare nuovo proselitismo. Anche se ci vorrà pazienza, da parte dei tifosi, come ripetono da settimane perfino i giocatori, perché la squadra è tutta nuova e un po' di rodaggio andrà concesso. Attaccare subito bene, in casa, aiuterebbe però.

 
 
 

Storari:La juve vi stupirà, può riprendere il cammino delle squadre del passato"

Post n°2472 pubblicato il 11 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Giacomo Morini

Marco Storari è pronto a sfidare il suo passato. Domani pomeriggio, allo Stadio Olimpico di Torino, il portiere juventino scenderà in campo contro la sua ex squadra, quella Sampdoria che nella passata stagione ha trascinato in Champions League con prodigiose parate. "La Samp nella mia vita professionale ha fatto irruzione quasi per caso - spiega l'estremo difensore bianconero, in una lunga intervista al Corriere dello Sport -. Perchè? Perché dovetti convincere Galliani a mandarmi a Genova. Lui a Milano voleva tre portieri di un certo livello. Ma c'era questa possibilità, non potevo lasciarmela sfuggire. E così mi sono ritrovato in un ambiente in cui tutto ha funzionato alla perfezione. E' stata l'esperienza più bella della mia vita: non la dimenticherò mai".
A Genova Storari ha conosciuto anche Gigi Delneri, il tecnico che poi l'ha portato alla Juventus: "Con gli allenatori non ho mai avuto grossi problemi. E' evidente che i risultati hanno facilitato il rapporto. Ma Del Neri è stato bravo a mettere tutti a proprio agio, mi sentivo bene con lui e alla Samp dello scorso anno stavano bene tutti, anche chi non andava in campo. Prima di arrivare a Genova, non è che avessi avuto con lui rapporti particolari. Quando decisi di lasciare il Milan per andare alla Samp, gli telefonai e gli dissi: Mister, ho voglia di giocare. Lui mi rispose: e io sono contento. Forse il rapporto tra di noi è nato in quella telefonata".
Gli chiedono perchè la grande occasione sia arrivata solo in "tarda età": "Mi hanno condizionato gli infortuni: da giovane ne ho avuto tanti - prosegue Storari -. E così quando sem bravo in rampa di lancio, dovevo fermarmi. Alla fine ho fatto tanta gavetta perché la scala del calcio italiano dal basso verso l'alto l'ho percorsa tutta. Ma non mi lamento, sono contento così".
Anche Storari ha ceduto al fascino della Signora: "Una proposta a cui non si poteva proprio rispondere negativamente".

Marco ha capito in questi pochi mesi cosa rappresenta la Juve nel calcio italiano... "Non ci vuole molto a capirlo. Quando ap prodai al Milan toccai il cielo con un dito: per me era una cosa eccezionale. Ma in questi mesi ho potuto personalmente verificare il grande entusiasmo che crea, in ogni posto di questo paese, anche il più lontano, anche il più dimenticato, l'arrivo della Juve. Quanto pesa questa maglia? Le sembrerà strano, ma non mi pare che pesi. C’è una responsabilità verso un popolo abituato a vincere? È vero ma il tratto caratterizzante della Juventus è l’umiltà. In questa squadra sono passati tanti campioni ma nel suo dna c’è un segno incancellabile: la voglia di lottare. Giocatori normali approdano nella Juve e danno qualcosa in più proprio perché l’umiltà diventa il loro segno caratteristico. Ed è questo che rende questa maglia particolarmente bella. Bella, non pesante".
Ai tifosi bianconeri non è piaciuto il mercato condotto da Beppe Marotta, caratterizzato da tanti acquisti di basso profilo. Marco Storari, tuttavia, crede fortemente in questa Juve: "La Juve vi stupirà. Le scelte della società sono state criticate ma io sono sicuro che questa squadra può riprendere il cammino delle squadre del passato".

 
 
 

     

 

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