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Messaggi del 12/09/2010

“Ale&Ricky Sempre nel Cuore”: appuntamento all’anno prossimo ...

Post n°2491 pubblicato il 12 Settembre 2010 da nadir63l
 

 
Fonte: Juventus.com

Dopo due giornate e 14 partite, anche la 4ª edizione di “Ale&Ricky Sempre nel Cuore” va in archivio. Lo fa con la vittoria finale della Fiorentina, ma soprattutto con un altro successo di pubblico. Tantissimi gli spettatori che hanno gremito la tribuna dello Juventus Center. Tra questi, alcuni volti noti quali Giuseppe Marotta, Andrea Agnelli, Jean-Claude Blanc e Amauri.

All’amministratore delegato e all’attaccante, oltre a Giovanni Rossi e Gianluca Pessotto, l’onore di presiedere alla cerimonia di premiazione tenutasi al termine dell’ultima gara: la finale vinta dalla Fiorentina sul Cuneo. I viola succedono alla Juventus, trionfatrice nelle prime tre edizioni.

Al terzo posto il Torino che ha battuto il Castelfiorentino. A un rappresentante di Juventus e Atalanta i riconoscimenti singoli. Entonio Elezaj, portiere della squadra di Claudio Gabetta, ha vinto il premio intitolato a Riccardo Neri. Andrea Pasini dell’Atalanta ha vinto il premio Alessio Ferramosca quale miglior giocatore del torneo.

Ecco tutti i risultati dei due giorni di gara

Sabato 11 settembre

Ore 9.00 Castelfiorentino – Lascaris 1-1
Ore 10.00 Torino – Fiorentina 0-1
Ore 11.00 Atletico Mirafiori – Cuneo 0-2
Ore 12.00 Juventus – Atalanta 0-1

Ore 15.00 Castelfiorentino – Cuneo 1-3
Ore 16.00 Juventus - Fiorentina 1-2
Ore 17.00 Lascaris - Atletico Mirafiori 0-1
Ore 18.00 Torino - Atalanta 2-1

Domenica 12 settembre

Ore 9.00 Castelfiorentino - Atletico Mirafiori 1-0
Ore 10.00 Juventus – Torino 0-1
Ore 11.00 Lascaris – Cuneo 0-0
Ore 12.00 Fiorentina – Atalanta 2-1

Ore 16.00 Finale per il 3° e 4° posto: Torino-Casterlfiorentino 3-0
Ore 17.30 Finale per il 1° e il 2° posto: Fiorentina-Cuneo 4-0

 
 
 

Quagliarella, napoletani infuriati: danni alla sua barca....

Post n°2490 pubblicato il 12 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

Danni alla barca di Quagliarella ormeggiata nel porto di Marina di Stabia, a Castellammare. Secondo quanto riportato da Il Mattino, ignoti hanno sciolto le cime del Primatist G41 Aerotop di proprietà dell'attaccante juventino. La barca era stata anche al centro di un contenzioso con il Napoli, qualche tempo fa: Quagliarella avrebbe voluto presentare il suo yacht prima di partire per il ritiro della Nazionale, ma il club si oppose, perchè l'iniziativa non era stata concordata con la società, che controlla i diritti d'immagine dei propri calciatori.

 
 
 

pagelle di glmdj..

Post n°2489 pubblicato il 12 Settembre 2010 da nadir63l
 

Le pagelle di Morrison:

Immagine IPB


3-3 interno all'Olimpico di Torino per i Delneri Boys al cospetto di una Sampdoria che, duole dirlo, mette ancora una volta a nudo le lacune di questa squadra. Cerchiamo di essere obiettivi, s'e' chiesta pazienza e fiducia e allora pazienza e fiducia siano, ma mi pare doveroso sottolineare che così NON VA! Delneri recupera all’ultimo Marchisio, per il resto l'11 è quello di Bari. L'inizio, anzi, la prima frazione è lenta, macchinosa e ciò che maggiormente traspare è PAURA. Paura nella gestione palla, paura dell'errore, paura della giocata di personalità, questa lacuna non è colmabile se non con il lavoro, i risultati e magari la crescita di giocatori che possono portare mentalità positiva (vedi Aquilani e Krasic). La samp passa meritatamente in vantaggio grazie a Pozzi che sfrutta un velo su assist di Cassano, libero di agire sull’out sinistro. Di Motta non si hanno notizie come peraltro dei centrali difensivi. Poco prima del riposo un assist di Krasic regala il pari a Marchisio nel suo unico acuto di giornata. Ripresa e la foga agonistica della Juve è maggiore e sembrerebbe ben incanalata. Infatti su iniziativa di Krasic, Quagliarella da 1 metro colpisce il palo ma Pepe ribadisce in rete. Da li' in poi per 10 minuti c’è finalmente una Juve autoritaria che spreca il 3-1 ancora con un sontuoso Krasic. Purtroppo un errore di Motta a metà campo favorisce una ripartenza dei liguri che trovano il pari con Cassano su assist di Palombo, Motta ancora assente. Krasic però ne ha ancora e trova un altro guizzo per Pepe che colpisce il palo, pronto Quagliarella al tap-in da 1 metro. Finita? Macche'. Marilungo scherza Deceglie e crossa, Chiellini non si sa dove sia, Bonucci marca Pozzi a 4 metri e Motta è in enorme ritardo sulla diagonale...3-3. Finisce praticamente qui, con gli ingressi tardivi di Iaquinta e Aquilani, con il morale ai minimi storici e con 1000 interrogativi in più. Lunga è la strada della rinascita.

PAGELLE
STORARI 6 sul gol di Cassano forse poteva essere più reattivo nel distendersi, nel 1° tempo sventa miracolosamente su Pozzi.
MOTTA 4 Letteralmente asfaltato da Cassano, 2 gol vengono dalla sua parte e ne risente tantissimo. Non che Grygera sia un'ancora di salvezza ma doveva uscire prima.
GRYGERA S.V. Pronti via e appena entrato rischia il rigore su Cassano...
BONUCCI 4,5 Pozzi la prende sempre anche in mezzo a lui e Chiellini. Mi spiegasse poi cosa ci fa attaccato all’uomo nella metà campo doriana quando la Samp riparte.
CHIELLINI 5 Come il suo compagno di reparto, personalmente conto i gol che il suo uomo segna in area su cross in beata solitudine. Dallo scorso anno cominciano a diventare un po' troppi.
DECEGLIE 5 Benino fino all'ingresso di Marilungo, dopodiche' e' bambola totale. Siamo alle solite, se puntato va in sofferenza, apporto offensivo tecnicamente scadente e sempre la sensazione di insicurezza.
KRASIC 7,5 Benvenuto Milos! 2 assist, quasi 3. 3-4 percussioni centrali pericolose, una fuga solitaria di 40 metri che doveva tramutarsi in gol. Esce, forse stremato, ma non doveva uscire...
MELO 5,5 Alterno, buoni e numerosi recuperi, 3-4 "melate", poca protezione alla difesa, poco movimento "d'assieme" con Marchisio, nervi che saltano nel finale.
MARCHISIO 6 Striminzito, quasi unicamente per il gol...recuperato all'ultimo. Ma Aquilani non era pronto?
PEPE 6 Unicamente per la fase offensiva, 1 gol (facile) e il palo del vantaggio di Quagliarella. Da lui ci si aspetta anche e soprattutto Km percorsi e protezione all'esterno basso. Motta e Deceglie abbandonati a se stessi
AQUILANI S.V. Auguriamoci che la sua qualità arrivi, presto e duratura.
QUAGLIARELLA 5 Il gol lo faccio anch'io, I 2 palloni atterrati all’Olimpico li calcio anch’io, per il resto Lucchini lo cancella letteralmente...
DELPIERO 5,5 Egoista all’inizio quando può mettere Quagliarella in porta, calcio un paio di punizioni velenose, cala vistosamente alla distanza. Siamo alle solite...ha fatto 90 minuti. Unico guizzo un assist superbo che Quagliarella liscia a 1 metro dalla porta.
IAQUINTA S.V.
DELNERI 4,5 Sceglie di non giocarsi la carta Aquilani dall'inizio, ritarda il cambio di Motta oltre chè quello del romano e di Iaquinta. La sua lettura tattica della partita non può limitarsi ogni tanto a invertire gli esterni alti.

Conclusioni:
Siamo ancora in alto mare, cominciano a vedersi decenti trame offensive e Krasic conferma la bontà del suo acquisto. Auguriamoci valga anche per Aquilani, dietro c'e' da lavorare in maniera enorme. Ribadisco il concetto, la pazienza c'e', la convinzione che in questo gruppo ci sia una buona qualità anche. Le stranezze di un campionato che vede il Milan "elettorale" asfaltato a Cesena e la Unicredit piallata a Cagliari insieme al Re del mercato che prende una scoppola a domicilio dai mussi, fanno capire che in questo momento certi valori sono ancora rovesciati. Non accorgersi che comunque bisogna invertire rotta sarebbe grave errore.

UOMO PARTITA: Milos Krasic, autore di una partita maiuscola!

 
 
 

JUVENTUS - SAMPDORIA, ANALISI E IMPRESSIONI....

Post n°2488 pubblicato il 12 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

La Juventus gioca, finalmente, un bel calcio; corre, si batte, agisce e reagisce, fino a dare l'impressione di poter vincere; il colpo non riesce solo "grazie" alla disastrosa collaborazione Motta-Bonucci che aiutano, con le loro assenze dal gioco, la Sampdoria a confezionare i suoi tre gol. Con questo nulla togliamo ai blucerchiati, che si sono presentati a Torino in grande spolvero e con la voglia di portare a Genova qualcosa in più di un pareggio, per fortuna della Juventus senza riuscirci. Juventus che, dal canto suo, presenta un Del Piero non al massimo ma sempre elegante e pericoloso, un Quagliarella troppo egoista che ancora non sembra dare l'impressione di giocare per la squadra prediligendo troppo le iniziative personali a quella che potrebbe essere la ricerca di una finalizzazione vincente, un Pepe scatenato e in netta crescita, un Marchisio padrone del suo ruolo (nonostante a Bergomi non sia piaciuto...) e autore di un gol da urlo, un Melo ordinato ma che, purtroppo, combina la solita "melata" verso la fine del secondo tempo, prendendosi un giallo che poteva evitarsi (tacciamo sulla scivolata nel primo tempo, nella quale perde il pallone da ultimo uomo, e se Storari non fosse stato super...), un De Ceglie sempre attivo e decisamente "mordace". un Chiellini che carca, in affanno, di doprire i buchi lasciati dal reparto di cui sopra.
Un capitolo tutto per loro lo meritano Milos Krasic e Del Neri. Il casco biondo comincia in sordina, chiamando palla (che non riceve) sulla fascia destra, cercando lui stesso di andarsi a prendere il pallone, per poi venire spostato a destra. E' a questo momento che comincia il "Krasic Day". Come in un crescendo di strumenti nel Bolero di Ravel, comincia a macinare passaggi su passaggi, chilometri su chilometri, assist su assist, e messo lì, in quella posizione, viene quasi da "strusciarsi gli occhi"... No, non è Nedved, le telecamere hanno inquadrato Pavel poco prima dell'inizio della partita, in borghese, con il figlio. Del Neri, dopo il primo assist vincente per Marchisio, lo riposiziona a destra. I compagni cominciano a cercarlo con insistenza, e lui ti trova il secondo assist, dato che tale si può definire: è Pepe-Gol, dopo una suicida deviazione di Gastaldello sul proprio portiere e un balletto con il palo.
A Krasic non basta. L'Olimpico comincia a chiamarlo, e lui vuole rispondere. Corre, salta gli uomini avversari come birilli, verticalizza, è imprevedibile. Si muove come il ceko, a tal punto che confessiamo un piccolo nodo di emozione in gola alla sua terza folata offensiva, nel secondo tempo.
E' al 77° che accade l'incredibile, quello che non dovrebbe accadere. Del Neri fa uscire Krasic, Pepe e Motta (unico cambio, a nostro parere, azzeccato, ma purtroppo in ritardo), spezzando così le ali alla Juventus. Entrano Iaquinta (che sfiora il gol nell'unica azione degna di tal nome degli ultimi 13 minuti più recupero), Aquilani (visto poco) e Grygera (che almeno ci mette un po' di rabbia, anche se una certa paura ce la fa anche lui...) e la partita della Juventus è pressoché finita.
Da sottolineare la bravura di Del Neri nel costruire una squadra che, oggi, sembra finalmente giocare a pallone, così come da sottolineare l'errore tattico di togliere i giocatori in quel momento più efficaci. Errore rimarcato anche dai crampi di Marchisio (semmai, doveva lasciar posto lui ad Aquilani, dato che aveva dato tutto).
Vista la partita, apprezzata la Juventus (ma non la difesa), ci permettiamo un complimento per il gioco e un piccolo suggerimento al mister: se schieriamo un 4-4-2 e fondiamo la partita sulle ali, non si possono levare sul pareggio a 13 minuti dalla fine della partita, specie quando queste ali hanno dominato fino a quel momento, così come non si possono inventare tre punte se gli allenamenti non vertono principalmente su quella disposizione in campo.
Forse si sarebbe potuto vincere, ma "registrando" sotto pressione Motta e Bonucci questa Juventus ha ampie possibilità di miglioramento. In caso contrario, dovremo "rimandarla"...alla sezione di calciomercato di gennaio.

 
 
 

DEL PIERO: "Buona gara, ma non è bastato. Stiamo lavorando sodo per migliorare"

Post n°2487 pubblicato il 12 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

Alessandro Del Piero ha analizzato la prova della sua squadra ai microfoni di Juventus Channel. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com:

Alex, auguri per i tuoi 17 anni in bianconero. Purtroppo non possiamo festeggiare con una vittoria o con un tuo gol...
"Questo è l'unico rammarico della giornata per me e per noi come squadra. Abbiamo fatto dei miglioramenti rispetto a Bari, abbiamo fatto una buona gara, però non è bastato, anche perchè abbiamo incontrato una buonissima squadra e perchè noi dobbiamo sicuramente migliorare ancora".

A proposito di miglioramenti, come hai visto i nuovi acquisti? In particolare Krasic, che nel secondo tempo si è distinto...
"Sì, sì, ha fatto una buonissima gara. Adesso ci auguriamo che lui continui a fare sempre bene e che tutti quanti cresciamo in maniera continua per trovare la vittoria in campionato, trovare continuità, spunti e risultati".

Vogliamo lanciare magari un saluto ai tifosi e magari rinnovare la pazienza...
"Li saluto molto volentieri, anche perchè sono venuti numerosi alla partita e hanno applaudito la squadra prima e dopo. Stiamo lavorando veramente sodo per poter migliorare, dopo tutto quello che abbiamo cambiato quest'anno.  Non è facile molte volte - e anche l'andamento delle altre squadre lo testimonia - trovare subito tutto e bene. Non è una scusa, siamo dispiaciuti di questo e speriamo presto, sin da domenica prossima, anzi da giovedì, di venire qui a commentare una nostra vittoria".

DEL PIERO A SKY: "NON HO MAI FATTO CACCIARE NESSUNO - Del Piero ha rilasciato anche alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport: "Oggi è stata una giornata meravigliosa, anche se dovevamo vincere. Per questo c'è un filo di rammarico. Per il resto è stata una giornata meravigliosa. È un giorno speciale, ho voluto fare un ricordo diverso. Ma non ci sono solo 17 motivi per quello che è successo in questi anni, sono felice per tante altre cose. Perché ho voluto mettere il 5 maggio tra i motivi? Non fatemi fare polemica. È una data speciale che ricorda una gioia speciale. Non ce ne vogliano i tifosi dell'Inter, ma dopo due campionati persi all'ultima giornata per noi ha avuto un sapore speciale. E poi l'Inter è la nostra grande avversaria. I 29 scudetti? Ognuno può pensarla come vuole, io la vedo così".
Alex conferma quindi quanto anticipato nel proprio sito ufficiale, ovvero che la moglie Sonia è nuovamente in dolce attesa: "È vero, Sonia è in dolce attesa e questo è un altro motivo di gioia nella mia vita".
Il capitano torna poi sulla gara odierna: "L’unico motivo di rammarico sono questi 15 giorni. Oggi abbiamo giocato nel complesso una partita migliore ma dobbiamo migliorare ed essere più concreti in avanti perché abbiamo creato tanto. Dobbiamo essere più incisivi davanti e più attenti dietro. Ma dobbiamo sbrigarci". 
Quindi un commento sullo sciopero dei calciatori: "Io mi sono perfettamente allineato al pensiero dell'Aic. Spero che le cose vadano per il meglio. Ho la massima fiducia nelle persone, sia nei nostri rappresentanti sia in quelli di Lega e Figc. Spero non si arrivi allo sciopero ma che si trovi un accordo sapendo che il calcio è cambiato. È un discorso che riguarda non solo i giocatori ma tutto l'ambiente intorno. Diritti umani violati? Parole forti, fin troppo, dobbiamo comparare la nostra situazione con quello che succede in Italia. Con tutti i soldi che guadagniamo sembra strano, ma bisogna calarsi nel nostro mondo per capire. I giocatori non chiedono cose strane. Io ho la fortuna di appartenere a una società dove ci sono persone serie, magari da altre parti non accade lo stesso. Per la riunione di domani ripongo grande fiducia nella capacità delle persone di trovare la soluzione giusta".
In coda all'intervista, Mario Sconcerti riesce nell'impresa di far arrabbiare Del Piero; secondo il giornalista, Alex dovrebbe farsi un po' di panchina, vista l'eà avanzata. "Credo che queste siano considerazioni molto forti ma non totalmente vere - replica il numero 10 bianconero -. Non si pone il problema se io vado in panchina, l’ho sempre accettato. E non è vero che ho cacciato Tizio, Caio e Sempronio. I fatti dimostrano il contrario. Ci si è schierati contro di me. È una cosa che si scrive spesso. Non capisco cosa significa accettare la panchina, ci sono momenti in cui non ho meritato di giocare e altri in cui l’ho meritato. Pensiamo adesso al mio diciottesimo anno e a farlo nel migliore dei modi - conclude Del Piero 
-. Abbiamo cinque punti in meno dell’anno scorso, è sacrosanto, ma spero sia sacrosanto anche il finale e che accada il contrario dell’anno scorso. Il nostro obiettivo? Non lo so, sinceramente non lo so".

 
 
 

Marotta e Delneri dopo Juve-Samp (video)

Post n°2486 pubblicato il 12 Settembre 2010 da nadir63l
 

 
 
 

DELNERI: "Non siamo da scudetto"

Post n°2485 pubblicato il 12 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

L'allenatore della Juventus, Luigi Delneri, commenta in questo modo lo spettacolare pareggio casalingo contro la Sampdoria: "La squadra ha dimostrato che le difficoltà di Bari sono state superate – ha dichiarato il tecnico a Sky - ora dobbiamo superare anche le amnesie difensive. La Sampdoria in fase offensiva ha giocatori molto interessanti, ma noi dobbiamo diventare più cattivi, dobbiamo accorciare meglio tra i reparti. Mi interessa che la squadra sia stata molto più concreta in tutte le due fasi di gioco, ma rispetto alla settimana scorsa ci siamo espressi meglio". Generalizzando il discorso all'intero campionato, Delneri parla delle ambizioni del club bianconero:"Non siamo da scudetto. Non ci poniamo limiti, ma dobbiamo crescere".

 
 
 

Spettacolo all'Olimpico: Krasic e Cassano illuminano, difese totalmente nell'ombra...

Post n°2484 pubblicato il 12 Settembre 2010 da nadir63l
 

Buona prova di entrambe le formazioni in questa seconda giornata, ma gli schemi difensivi vanno rivisti. Finisce 3-3, con una grandi prestazioni del serbo e del barese
© foto di ALBERTO LINGRIA

Il pubblico non si è di certo annoiato: Juventus-Sampdoria ha offerto spettacolo e parentesi di buon calcio, anche se è mancato il colpo di genio dei singoli, unico modo per sbloccare partite come queste. Una Juve carica e vogliosa affronta una Samp spavalda e spietata in attacco. Ottima prova di Milos Krasic che, dopo un primo tempo tra luci e ombre, nella ripresa fa sognare il popolo bianconero. Buona anche la prova di Simone Pepe, strepitoso Antonio Cassano per i doriani. Entrambe le formazioni sono state ciniche in attacco, ma troppo sbadate in difesa. Sia Luigi Delneri che Domenico Di Carlo dovranno rivedere gli schemi difensivi delle loro squadre.

Primo tempo in cui se la Sampdoria avesse vinto 4-0 nessuno si sarebbe lamentato. La squadra di Di Carlo gioca in maniera sproporzionatamente offensiva, con Franco Semioli, Koman e Cassano dietro a Pozzi. La Juventus prova a cogliere di sorpresa i doriani in contropiede, ma la manovra di gioco è troppo lenta e macchinosa, prevedibile per gli uomini di Di Carlo. Il match si gioca sulle fasce, dove i bianconeri Krasic e Pepe appaiono spaesati e non ancora il meglio, in particolare il serbo che deve ancora adattarsi al ritmo di gioco italiano. Sia l'ex Udinese che l'ex CSKA si riscatteranno nel finale. Prima del gol di Pozzi al 36' (difesa completamente scoperta e Marco Storari beffato dalla traiettoria della palla), la Juve dei primi 45 minuti è tutta nei tiri di di Alessandro Del Piero (ha provato prima il classico gol "alla Del Piero", ma ha aspettato troppo, poi con una punizione che accarezza l'incrocio dei pali) e Fabio Quagliarella. Dopo il vantaggio della Samp, la Vecchia Signora ci mette cuore e grinta (anche un pizzico di frenesia) e il premio per lo sforzo dei bianconeri arriva al 43': Pepe mette in mezzo, trova la testa di Krasic che serve in mezzo all'area di rigore Claudio Marchisio che insacca di esterno destro mettendoci tutta la rabbia i corpo.

La ripresa inizia esattamente come i primi 45 minuti erano terminati: Krasic è irresistibile sulla corsia di destra, mette in mezzo e Pepe insacca a due passi dalla porta al 49'. E' ancora il romano che prova la doppietta personale con un bolide dal limite che però non sfonda la porta, bensì lo stomaco dello sfortunato Lucchini. Nel frattempo Krasic veste i panni di trascinatore e manda in tilt la difesa doriana, Il pubblico dell'Olimpico quasi si commuove, rivedendo in quella chioma bionda giunta dalla Russia (per vincere, non solo con amore) la sagoma di Pavel Nedved. La Juve è cinica, ma Cassano è un mago e trasforma in un gol fantastico al 64' al volo. Gli uomini di Delneri non ci stanno e reagiscono subito: ancora uno straordinario Pepe che tira in mezzo alle gambe di Lucchini, Curci respinge ma Quagliarella tutto solo la butta dentro al 67'. La partita si apre: le squadre si affrontano a viso aperto e senza timore, è Pozzi a riportare in parità il risultato al 73'. Tuttavia, nessuna delle due formazione riesce a domare l'altra, la partita si affloscia e la Juve potrebbe chiudere i discorsi con un cross basso di Del Piero, ma Quagliarella arriva in ritardo.

La retroguardia sembra un colabrodo: da dimenticare le prestazioni dei vari Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci e Marco Motta. Paolo De Ceglie è riuscito a sopraffare Semioli, ma con l'ingresso in campo di Marilungo ha avuto non poche difficoltà. Da rivedere gli schemi difensivi e i movimenti di tutto il reparto. Il centrocampo deve proporsi di più nella fase offensiva, senza far mancare il supporto difensivo. Krasic ha preso coraggio nel secondo tempo e senza dubbio è stato uno dei migliori (se non il migliore) in campo, buono anche Pepe molto attivo sulla fascia. Del Piero ha fatto quello che ha potuto, Quagliarella ha offerto buoni spunti. Nell'attesa di ritrovare i vari Vincenzo Iaquinta e Amauri e il metronomo Alberto Aquilani, bisogna assolutamente lavorare sulla difesa.

Piccola nota a margine: il 12 Settembre 1993 esordiva Alessandro Del Piero con la maglia della Juventus, 1-1 a Foggia. Oggi ha festeggiato i suoi 17 anni in bianconero

 
 
 

LIVE - JUVE-SAMP 3-3...

Post n°2483 pubblicato il 12 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

49' - Finisce 3-3 tra Juventus e Sampdoria.
48' -
Cross di Grygera dalla destra e colpo di testa di Melo alto.
46' - Tiro di Dessena da fuori e palla a lato.
44' - Quattro minuti di recupero.
42' -
...Palombo cerca addirittura la porta, ma calcia altissimo.
42' - Ammonito Melo per gioco scorretto. Punizione per la Samp nella trequarti bianconera....
38' - Corner Juve: Melo colpisce di testa in mezzo all'area, sfiorando il palo alla sinistra di Curci.
38' - Assist di Aquilani per Iaquinta che calcia a botta sicura nel cuore dell'area di rigore, chiamando alla grande parata Curci.  
37' - Del Piero mette in mezzo un pallone insidiosissimo sul quale non arriva di un soffio Quagliarella.
35' - Delneri ha ridisegnato la Juve. Melo davanti alla difesa, spalleggiato da Aquilani e Marchisio. Davanti il tridente con Del Piero alle spalle di Iaquinta e Quagliarella. I bianconeri a caccia del gol-vittoria.
33' - Ultimo cambio doriano: dentro Volta, fuori Lucchini.
32' - Doppio cambio per la Juve: entrano Aquilani e Iaquinta, escono Pepe e Krasic.
30' - Delneri cambia: esce Motta, entra Grygera
.
29' - Marilungo semina il panico in area bianconera e mette in mezzo un pallone pericoloso, bloccato fortunatamente da Storari.
27' - Pareggia ancora la Samp: cross di Marilungo e colpo di testa vincente di Pozzi, lasciato clamorosamente solo dai difensori juventini: 3-3.
26' -
Incontenibile Krasic: progressione centrale del serbo che calcia da fuori area e impegna Curci.
25' - Punizione di Palombo, alta.
23' - Secondo cambio per Samp: dentro Marilungo, fuori Semioli.
21' - QUAGLIARELLA GOL!!!!!!  Pepe colpisce il palo, la palla rimbalza sui piedi di Quagliarella che insacca a porta vuota. Juventus-Sampdoria 3-2.
18' - Pareggio della Samp: Palombo serve sul filo del fuorigioco Cassano che calcia di prima intenzione, battendo Storari. Juventus-Sampdoria 2-2.
17' -
Punizione di Del Piero di un soffio a lato.
16' - Colpo di testa di Pepe, parato centralmente dal portiere doriano.
14' - Impressionante progressione di Krasic che salta l'ultimo difensore doriano, si presenta da solo in area e calcia addosso a Curci. Sulla ribattuta del portiere, Quagliarella spedisce alto.
13' - Cambio Samp: entra Obiang, esce Koman.
10' -
Bello spunto di Krasic a centrocampo, palla in verticale a Del Piero che salta due difensori e calcia verso la porta, sfiorando il palo alla sinistra di Curci.
9' - Quagliarella prova uno dei suoi tiri impossibili dalla trequarti, ma Curci non si fa sorprendere.
4' - GOOOOOLLLLLL  PE-PE-PE-PE-PE-PE-PE!!!  Cross tagliato di Krasic dalla destra e tocco vincente sotto porta di Simone Pepe, che risolve una mischia furibonda.
1'
- Al via la ripresa. Nell'intervallo i due tecnici non hanno operato sostituzioni.

2° TEMPO

 
 
 

Rivera: «Nedved sarà uno scopritore di grandi talenti»

Post n°2482 pubblicato il 12 Settembre 2010 da nadir63l
 

 
Pronto un ruolo di alto profilo nella società per l'ex giocatore della Juve
TORINO, 12 settembre - Il conto alla rove­scia è già iniziato. I tifosi non vedono l’ora di scorgere la zazzera bionda di Pavel Ned­ved accanto a quella del pre­sidente Andrea Agnelli. Per il ceco è pronto un ruolo di al­to profilo in società. Il mondo del calcio si appresta a riac­coglierlo. Dubbi sul suo con­to ce ne sono davvero pochi. «In campo era un esempio e di calcio ha sempre capito parecchio. Non faticherà a cambiare ruolo», ripetono in coro dirigenti e ex compagni d’avventura.

VALORE AGGIUNTO - «È una persona intelligente e molto preparata. Pavel a li­vello tecnico potrebbe occu­pare qualsiasi ruolo». L’inco­ronazione è di Luciano Mog­gi, suo direttore generale nei primi anni di Juventus. In­sieme hanno vinto tanto, tra i due c’era grande feeling. «Da giocatore - racconta l’ex dg - Nedved si confrontava spesso con l’allenatore sulla partita e sugli avversari. Ec­co, potrebbe utilizzare questa sua qualità anche in un ruo­lo dirigenziale». Moggi ha le idee piuttosto chiare: «Come lo impiegherei io? Come uo­mo che va a seguire certi gio­catori e fa da collante tra spo­gliatoio e società. È sempre stato un leader e il carisma è una qualità che non si perde. Pavel è un bravo ragazzo, nel calcio può stare ovunque».

PALLONE D’ORO - Gianni Rivera come Pavel Nedved ha vinto il pallone d’Oro. Pri­ma del campione juventino ha intrapreso la doppia car­riera. Stella del Milan, poi dietro la scrivania dal ’79 all’86. E dal 4 agosto è diven­tato Presidente del Settore Giovanile e Scolastico della Figc: «Nedved dirigente alla Juventus? In quanto ex cam­pione di calcio capisce senz’altro. È sempre stato un professionista e questa è una qualità che uno si porta dietro in qualsiasi attività». La mia esperienza?: «Mi ac­corsi subito che erano due ruoli completamente diversi, però non ebbi difficoltà ad adattarmi. Auguro a Nedved di ripetere anche da dirigen­te i successi ottenuti da cal­ciatore». Percorso simile an­che quello di Sandro Mazzo­la, attaccante dell’Inter negli anni ’60 e ’70. Da dirigente ha lavorato per i nerazzurri, ma pure per il Genoa e il To­rino: «L’esperienza di gioca­tore, se l’hai fatta ragionan­doci, può essere importante. Sarà così anche per Nedved, che è stato un calciatore esemplare». Consigli?: «Beh, io i primi anni ho cercato di imparare. Col tempo ho por­tato qualche novità. Pavel è uno che ha girato il mondo e può arricchire il club. Alme­no inizialmente lo vedrei a seguire i campionati stranie­ri, poi dipenderà dalle sue idee». Mazzola è fiducioso, «di scontato però non c’è nulla. In tanti non sono riusciti a confermarsi dietro la scriva­nia. Nedved era umile e si al­lenava molto. Sono tutte qualità che gli ritorneranno utili».

 
 
 

LIVE - JUVE-SAMP 1-1: FINE 1° TEMPO, MARCHISIO CI TIENE A GALLA.....

Post n°2481 pubblicato il 12 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

45' - Finisce il primo tempo: Juventus-Sampdoria 1-1.
44' - Un minuto di recupero.
42' - MARCHISIOOOOO GOOOLLLLLL!!!! Cross di Del Piero sul secondo palo, Krasic appoggia di testa per l'accorrente Marchisio che fulmina Curci con una potentissima conclusione di destro. Juventus-Sampdoria 1-1.  
41' -
Conclusione di Marchisio da fuori, ribattuta dalla difesa blucerchiata.
39' - Punizione da trenta metri di Del Piero che fa la barba al palo.
36' - Samp in vantaggio: Cassano mette in mezzo un pallone rasoterra dalla sinistra, velo di Koman e piattone di Nicola Pozzi che batte Storari. Blucerchiati avanti 1-0 all'Olimpico di Torino.
35' -
Samp ancora pericolosa in contropiede: Cassano si presenta a tu per tu con Storari ma calcia debolmente tra le braccia del portiere bianconero.
34' - Cassano lancia in profondità Pozzi, anticipato dall'uscita di Storari.
29' - Krasic recupera una bella palla sulla trequarti avversaria e cerca di servire subito Quagliarella, ma la sfera viene intercettata di testa da un difensore blucerchiato.
28' - Conclusione al volo di Quagliarella che termina altissima.   
27' - Cross di Quagliarella, Krasic cerca di mettere giù il pallone di petto in area di rigore, ma la difesa blucerchiata lo chiude tempestivamente e gli soffia la palla.
25' - Dopo un buon inizio, ora la Juve fatica ad affacciarsi nell'area di rigore doriana.
21' - Miracolo di Storari! Melo scivola e perde palla in mezzo al campo: rapida verticalizzazione di Palombo per Nicola Pozzi che s'invola verso la porta bianconera e calcia a botta sicura, trovando però la pronta risposta del portiere juventino, bravissimo a deviare in angolo.  
18'- Cross di Semioli dalla destra, ma Chiellini è ben appostato e libera l'area di testa.  
15' - Cassano pesca in area Pozzi che di testa spedisce a lato di qualche metro. 
13' - Quagliarella cerca il tiro dalla distanza, deviato in angolo da un difensore doriano.
12' - Juve ancora pericolosa: Del Piero alza un bel pallone sul secondo palo, Krasic colpisce di testa e la palla sfila pericolosamente davanti alla porta di Curci.
8' - Grande giocata di Del Piero che si libera di mezza difesa doriana al limite del'area e prova il tiro a giro che viene deviato sopra la traversa da un difensore. Angolo per i bianconeri.
6' - Il gioco riprende. Bonucci rientra in campo. Sembra in grado di proseguire la gara.
5' - Bonucci a terra. Problemi alla caviglia sinistra. Si scalda Legrottaglie. Gioco fermo.
4' - Occasionissima per la Samp: cross di Semioli sul secondo palo, Dessena rimette in mezzo e Cassano a pochi metri dalla linea di porta non trova la palla.
3' - Cross di Marchisio per Pepe che riesce solo a sfiorare di testa. Sfera recuperata dalla difesa doriana.
2' - Cross di De Ceglie, Dessena allontana.
1' - Gara iniziata. La Juve gioca il primo pallone. Forza ragazzi!

1° TEMPO

 
 
 

SI RIPARTE DA ZERO. CON DEL PIERO...

Post n°2480 pubblicato il 12 Settembre 2010 da nadir63l
 

Dopo la sconfitta di Bari, oggi la Juventus giocherà all'Olimpico di Torino contro la Sampdoria. La guiderà, ancora una volta, Del Piero. Diciassette anni dopo il suo esordio
di Thomas Bertacchini
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il Milan aveva a disposizione 942 goals per vincere a Cesena. Tanti sono quelli segnati in carriera dai suoi cinque attaccanti in rosa: Ronaldinho, Robinho, Filippo Inzaghi, Pato e Ibrahimovic. Alla fine non ne è arrivato neanche uno, lasciando - in compenso - spazio (e spazi) al "vecchio" Bogdani e al "nuovo" Giaccherini. Il Cesena, con questo successo, si posiziona temporaneamente in cima alla classifica: un bel biglietto da visita dopo 19 anni di lontananza dalla serie A.
E’ stata la vittoria del gioco sui giocatori, della sostanza sull’immagine, dell’equilibrio (in campo) sull’allegria (tattica). Senza Nesta i rossoneri faticano troppo, con Ibrahimovic e la squadra allungata in campo corrono il rischio di appropriarsi dello schema prediletto della prima Inter di Mourinho: "palla a Ibra e pedalare".

Eto’o gioca ancora lontano dalla porta avversaria, ma alla fine diventa più incisivo di Milito. Un successo di "rigore", quello dell’Inter sull’Udinese, anche se il goal decisivo arriva proprio da una respinta di Handanovic su un tiro dagli undici metri del camerunense, da lui poi corretto in rete. Inizia il tormentone del cambio di modulo, per evitare allo steso attaccante di rincorrere gli avversari e permettergli di essere inseguito. Si parla del rombo a centrocampo: alla Juve ne sanno qualcosa. Assente Thiago Motta, dentro Mariga e Biabiany, fuori Pandev, la musica cambia. E l’assenza di Maicon si fa sentire…

La Roma voleva Burdisso a tutti i costi? Eccolo: poco più di venti minuti di gioco, espulsione (follìa pura) e giallorossi in dieci uomini per quasi tutta la partita. Claudio Ranieri lo aveva detto: "Lotteremo per la Champions, non per il titolo". Un modo per mettere le mani avanti e togliere un po’ di responsabilità alla squadra (e a se stesso). Cinque goals i giallorossi li avevano già subiti poco meno di un mese fa, in quell’amichevole contro l’Olimpiakos scelta come preparazione in vista dell’imminente finale di Supercoppa Italiana contro l’Inter. Dopo la disfatta di ieri sera a Cagliari, alla Roma rimane un punto in due giornate (il pareggio interno contro il Cesena): meglio dell’anno scorso (due sconfitte e dimissioni presentate da Luciano Spalletti), ma poco in relazione ai reali obiettivi della società.

Inizia così il "tour de force" delle squadre italiane impegnate sia in campionato che nelle coppe europee. Che poi, a seguito della clamorosa protesta dei giocatori in merito agli ormai famosi "otto punti della discordia" con la Lega di Serie A, rischia di diventare meno pesante del previsto. E’ già stato proclamato uno sciopero per la quinta giornata, quella che si dividerà tra il 25 e il 26 settembre, prima ancora che le rispettive parti si possano sedere al tavolo della trattative (salvo imprevisti, accadrà domani). Un nuovo modo di impostare le trattative sindacali: comunque vada, noi non giocheremo. A nessuno piace essere trattato come un "oggetto".
Neanche ai tifosi, a onore del vero. Che più passano gli anni e più vengono considerati come dei "polli" da spennare. O, più semplicemente, dei "polli". Quando saranno loro a protestare, ai calciatori rimarrà ben poco da dire (e da fare).

Gli alti e i bassi delle milanesi e della Roma potrebbero aiutare la Juventus ad inserirsi nel gruppone delle contendenti. Si parte dalla sconfitta di Bari, e da quello "zero" in classifica da rimuovere al più presto.
Il calciomercato estivo è finito, le basi sulle quali Del Neri e la società dovranno lavorare da ora in avanti sono state gettate. Pazzini oggi (forse), Di Natale domenica prossima: i bianconeri, privi - almeno all’inizio - delle due punte di peso (Iaquinta partirà dalla panchina, Amauri è ancora indisponibile), affronteranno nell’arco di una settimana due degli obiettivi (reali o meno) mancati per rinforzare il proprio reparto offensivo.

E mentre si parla con sempre più insistenza di un ritorno di Pavel Nedved alla Juventus con incarichi dirigenziali (ti aspettiamo), Del Piero - in campo - festeggia il 17° anniversario del suo esordio in serie A.
Attraverso le pagine del suo sito personale lo stesso attaccante ha elencato i diciassette motivi per celebrare questo "compleanno": uno più bello dell’altro, tutti in grado di regalare emozioni ai tifosi.
Il numero "7" (per i ventinove scudetti) ricorda "l’altro" campionato, quello che ripartirà il 1° di ottobre a Napoli con la riapertura delle udienze del processo penale. Dove riprenderà la rincorsa a riappropriarsi dei due titoli tolti.
Grazie, Capitano.

 
 
 

Juventus, tutti d'accordo su Nedved...

Post n°2479 pubblicato il 12 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

E' iniziato il conto alla rovescia per l'ingresso di Pavel Nedved nei vertici societari della Juventus. E l'edizione odierna di Tuttosport ha raccolto il parere di alcuni importanti esponenti del mondo del calcio: "E' una persona intelligente e molto preparata. Pavel a li­vello tecnico potrebbe occu­pare qualsiasi ruolo" dichiara Luciano Moggi; "Nedved dirigente alla Juventus? In quanto ex cam­pione di calcio capisce senz'altro. E' sempre stato un professionista e questa è una qualità che uno si porta dietro in qualsiasi attività" è il parere di Gianni Rivera; "L'esperienza di gioca­tore, se l'hai fatta ragionan­doci, può essere importante. Sarà così anche per Nedved, che è stato un calciatore esemplare" aggiunge Sandro Mazzola.

 
 
 

     

 

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