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Messaggi del 17/09/2010

Chiellini: Juve, con l'Udinese il risultato è fondamentale...

Post n°2556 pubblicato il 17 Settembre 2010 da nadir63l
 

  
 
Il difensore bianconero è ancora molto deluso per il pareggio in extremis del Lech Poznan: «La vittoria sarebbe stata molto importante sia per la classifica che per il morale. I miei gol finiscono in terzo piano…»
TORINO, 17 settembre - Giorgio Chiellini è deluso, arrabbiato, dispiaciuto. Non certo le sensazione che dovrebbe vivere chi segna due gol in una partita europea, soprattutto se il ruolo che si ricopre è quello di difensore. Il centrale bianconero analizza a freddo il pareggio per 3-3 contro il Lech Poznan: «Ieri sera contro il Lech Poznan eravamo riusciti a rimettere le cose a posto e a ribaltare il risultato, ma quel gol nel finale ci ha tolto una vittoria che era importante sia per la classifica che soprattutto per il morale. Purtroppo non riesco ad essere contento per la doppietta,peccato perché la reazione c'era stata...da stamani però eravamo al lavoro a Vinovo. La soddisfazione per i miei due gol passa in terzo piano, non in secondo...». Diciannove gol e tre doppiette: da ieri sera, dopo la partita contro il Lech Poznan, è questo il nuovo score realizzativo di Giorgio Chiellini in maglia bianconera, uno score che però non fa felice completamente il gioiello di Del Neri. Certo che Chiellini è davvero un difensore con i guizzi da attaccante, come dimostrato nella sfida con i polacchi. Due gol che potevano farlo diventare eroe di serata insieme a Del Piero, uno più abituato di lui a risolvere le gare a suon di prodezze.

LA GRINTA - Parole da juventino vero quelle pronunciate da Chiellini sul suo sito ufficiale, che lo mettono sempre più in cima nella lista dei preferiti dai tifosi. Poi il giocatore della Nazionale, questa volta dalla sua pagina di Twitter, rivolge la sua attenzione alla sfida di domenica prossima contro l'Udinese, una partita che la squadra di Del Neri dovrà cercare di vincere in tutti i modi per tornare in alto in classifica. Contro i bianconeri di Guidolin, fanalino di coda della Serie A, non sarà affatto facile:
«C'è da recuperare bene le energie e prepararsi ad una partita difficile ma dove è fondamentale fare risultato! Ciao a tutti,e avanti insieme. A presto!».

 
 
 

intervenga la figc.....

Post n°2555 pubblicato il 17 Settembre 2010 da nadir63l
 

Zamparini: "Scommettete sul 2-3 dell'Inter domenica"
Ironico commento del presidente del Palermo sulla prossima sfida di campionato.
© foto di Vincenzo Orlando/TuttoPalermo.net

Che Maurizio Zamparini digerisca a fatica le sconfitte è noto, questa volta però riesce a farlo con ironia ripensando al ko di ieri sera a Praga del suo Palermo, secondo 3-2 consecutivo subito e terzo stagionale dopo quello di Maribor. Tant'è che invita tutti a scomettere, ironicamente, sullo stesso risultato per domenica a favore dell'Inter, prossima avversaria di campionato. "Non ho dubbi su come finirà domenica - spiega a Sport Mediaset - anzi vi consiglio di giocare alla schedina e alle scommesse il 2-3 per l'Inter. Ormai siamo abituati a fare così.....". Infine messaggio a Delio Rossi: "La squadra ha dei problemi insoluti, il tecnico deve prenderne atto e cercare di risolverli perchè così non è possibile proseguire".

 
 
 

Difendiamo la nostra bandiera!

Post n°2554 pubblicato il 17 Settembre 2010 da nadir63l
 

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Immagine IPB

di marcolanc

Siamo sulle colline del Monferrato: vigne e prati incorniciano una villetta nella quale abitano Rita e Matteo, una coppia di giovani sposi. Entriamo in casa e, ahinoi, assistiamo ad una scena raccapricciante. Due energumeni la stanno depredando, mentre un terzo si diverte ad insozzare i muri con una bomboletta. I tre sono intenti nella loro opera, quando si accorgono di non essere soli in casa: dalla camera accanto si sentono le voci di due che litigano. La porta si apre ed entrano Rita e Matteo, che stanno discutendo. Lei rinfaccia al marito: “Insomma, anche ieri sei andato a giocare a calcio con i tuoi amici. Stasera resti a casa con me!” E lui, di rimando: “Ok, posso anche stare a casa, ma sabato non mi costringi ad inseguirti per negozi”. I ladri si fermano a guardare la scena, sorpresi che i due sposi continuino ad azzuffarsi, nonostante lo stato penoso in cui versa la loro abitazione e, soprattutto, nonostante la presenza di intrusi in casa. Poi, mentre lei lo accusa di avere buttato via i soldi per un telefonino e lui la rimprovera di avere speso una follia per una borsetta, i tre malviventi riprendono la loro opera, come niente fosse.

Una scena surreale? Non proprio. È esattamente ciò che accade a noi juventini, ogni giorno.

Capita quando entriamo in un bar e ci mettiamo a discutere se sia stato giusto o meno mandare Giovinco a Parma. Capita quando mangiamo una pizza e ce la prendiamo per l’acquisto di Quagliarella, oppure lo difendiamo, perché in fondo è un azzurro. Capita sul nostro forum, quando ci azzuffiamo perché Delneri, Marotta, Moggi, Chiellini, Platini, Buffon o il Mago Merlino hanno detto qualcosa che ci esalta o ci abbatte.
Immediatamente, ci dividiamo in fazioni: pro-Delneri o anti-Delneri, pro-Marotta o anti-Marotta, pro-Moggi o anti-Moggi. Nel frattempo, i nostri veri nemici – già, perché farsopoli ha dimostrato che non esistono avversari della Juve, ma solo nemici che la vorrebbero distruggere – continuano ad approfittarsi delle nostre divisioni.

Certo, è un discorso trito e ritrito: gli juventini non vanno mai d’accordo tra loro. Ma non possiamo farcene una ragione: è anche grazie alla nostra mancanza di compattezza che nel 2006 siamo stati colpiti. I romanisti, tanto per citare una tifoseria che non vorrei mai prendere ad esempio, non permetterebbero mai che qualcuno discutesse il loro capitano. Invece, per una buona metà degli juventini, Del Piero è quasi un raccomandato, nonostante abbia vinto come nessun altro con la maglia bianconera. E, se è comprensibile che molti di noi preferirebbero vedere in campo un ventenne fenomenale (ad esempio, il Del Piero ‘94/’95) in quel ruolo, è meno giustificabile il fatto che tanti juventini sparino a zero sulla loro squadra, anche di fronte ai tifosi milanesi e romani, che tanto hanno goduto e continuano a godere delle nostre disgrazie. Tornando ai romanisti, non riesco ad immaginarne uno che, immediatamente dopo una retrocessione ingiusta, vada in piazza o allo stadio ad acclamare i responsabili di quello scempio. E, ancora meno, riesco ad immaginarne uno che se la prenda con i dirigenti che hanno condotto la loro squadra a 12 anni di successo (anche perché i romanisti 12 anni di successi se li sognano!). Eppure, in casa Juve, questa è stata la prassi dal 2006 ad oggi.

La cosa più sconfortante è vedere tanti juventini, concordi sul 99% delle questioni “importanti”, litigare su argomenti del tutto secondari. Ma chi se ne frega se Motta non è un fenomeno? Ci hanno rubato, oltre a due scudetti e a chissà quante altre stagioni di successi, anche l’onore e la dignità. Siamo come il marito e la moglie che litigano per una borsetta, mentre gli devastano la casa.
Ragazzi, svegliamoci! E uniamoci sotto la nostra bandiera, per difenderla. Sempre, forza Juve!

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1049

 
 
 

CIRO FERRARA: "Pronto a tornare ad allenare"

Post n°2553 pubblicato il 17 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Filippo Gabutti

Ciro Ferrara vuole tornare ad allenare, dopo la sfortunata esperienza sulla panchina della Juventus. Lo confessa lui stesso, nel corso di un'intervista che andrà in onda domani in 'Studio Sport XXL - la top ten della settimana', su Italia 1: "Sono pronto a tornare a fare l'allenatore anche perche' credo sia giusto che mi venga offerta un'altra possibilità", spiega l'ex tecnico bianconero, a circa 10 mesi dal suo esonero. 
Ciro difende anche il suo "maestro" Marcello Lippi: "Devo tanto a Marcello Lippi ed e' vergognoso il trattamento al quale e' stato sottoposto. Questo atteggiamento dimostra come siamo in Italia: se vinci sei un fenomeno, se perdi sei un coglione".

 
 
 

Calciopoli, Paco D'Onofrio: "La storia della Juve esige pubbliche scuse"

Post n°2552 pubblicato il 17 Settembre 2010 da nadir63l
 

Calciopoli, Paco D'Onofrio: "La storia della Juve esige pubbliche scuse"
© foto di Micri Comunication

Paco D’Onofrio, legale di Luciano Moggi e grande esperto di diritto sportivo, ha fatto il punto sulla vicenda Calciopoli ai microfoni di Stile Juventus, il programma condotto da Nicola De Bonis su Nuova Spazio Radio di Roma. Ecco quanto evidenziato da vecchiasignora.com:

DUPLICE PIANO - "Nel futuro c’è un duplice piano, non solo c’è da dimostrare la non colpevolezza di Moggi, ma anche quella della Juventus".

PROVE VALUTATE PARZIALMENTE - "Le prove sono state valutate parzialmente perchè il processo di Napoli deve ancora concludersi, il processo sportivo, invece, si è concluso tempo fa con una minima parte delle prove: e allora mi chiedo come può essere questo un processo giusto? Consideriamo anche che possono uscire delle prove che porterebbero a delle conclusioni diametralmente opposte rispetto a quelle della giustizia sportiva".

I TEMPI DEL PROCESSO: «Sul processo penale la sentenza è prevista intorno a febbraio. Gli elementi stanno emergendo, in parte sono già emersi, e non ci dovrebbero essere particolari novità, quindi mi sento di essere ottimista; se invece parliamo di giustizia sportiva non si conoscono ancora i tempi per l’acquisizione e la valutazione delle prove. Centosettantamila telefonate non possono essere ignorate, il processo sportivo va riaperto e vanno accertate delle responsabilità che secondo me non ci sono, come nel caso di Moggi e della Juventus, ma va anche considerato se sia possibile che vi siano altre parti coinvolte, altre parti con delle responsabilità".

LA POSIZIONE DI ANDREA AGNELLI E DELLA NUOVA DIRIGENZA - "Come si pone la nuova dirigenza della Juventus, con Andrea Agnelli a capo, nei confronti di calciopoli? La nuova dirigenza della ha mandato subito segnali importanti, ma aspetto per esperienza le manifestazioni concrete di effettiva volontà di riapertura del processo sportivo".

SULLA FIGC - "La figc non è imputata in questo processo, io credo che il fatto che debbano ancora nominare i legali sia normale all’interno dei tempi processuali".

UN PENSIERO SU MOGGI - "Questa riapertura del processo è dovuta esclusivamente a Luciano Moggi, i tifosi gli devono molto perché ha dimostrato come fossero state scritte pagine di vergogna nei suoi confronti e nei confronti della Juventus".

MESSAGGIO AI TIFOSI BIANCONERI - "Cosa Mi sento di dire ai tifosi della Juventus? Ai tifosi dico di essere certo che la giustizia arriverà, purtroppo però la Giustizia vera non ci sarà mai, perchè anche se si arrivasse a riconoscere che le telefonate di Moggi non erano contro il regolamento, che la Juventus non ha responsabilità e che tutto è stato sbagliato, ormai la Juventus è stata decimata tecnicamente e finanziariamente, e i tifosi hanno già passato momenti sportivamente tristi. Per questo credo che la storia della Juventus esige pubbliche scuse da parte della federazione. E’ importante che venga ristabilita la verità, perché la dignità di 15 milioni di tifosi è un valore che nessuna autorità o federazione può permettersi di ignorare".

 
 
 

Calciopoli, la svolta di Agnelli: pronte 80 telefonate anti Inter...

Post n°2551 pubblicato il 17 Settembre 2010 da nadir63l
 




Cambio di rotta: la "nuova" Juventus, quella di Andrea Agnelli, è pronta a depositare in Federcalcio 80-85 intercettazioni contro l´Inter, chiedendo appunto la revoca dello scudetto 2006, ed è anche pronta a "schierare" a Napoli, sin dall´udienza del 1° ottobre, l´avvocato Luigi Chiappero, che difese Antonio Giraudo nel processo sportivo di Calciopoli. È una scelta radicale: la nuova Juve ha deciso di dare battaglia a tutto campo, quello che non fece quattro anni fa. Ma ora John Elkann ed Andrea Agnelli, non per niente cresciuto all´ombra di Giraudo, hanno stabilito una strategia più aggressiva, tanto che il presidente bianconero, di recente, ha ricordato ad Abete che aspetta fiducioso una risposta dalla Federcalcio, «entro breve tempo, molto breve», sulla revoca degli scudetti. In ballo soprattutto quello del 2006, tolto alla Juventus e assegnato all´Inter dai saggi (ora pentiti...) di Guido Rossi. Per accelerare i tempi dell´indagine Figc, la Juve è pronta a depositare in via Allegri le intercettazioni - file audio e trascrizione di periti giurati - che riguardano prevalentemente l´Inter (Moratti e Facchetti). Sono le stesse su cui ha lavorato per mesi il consulente di Luciano Moggi, Nicola Penta, e che sono state acquisite già nel processo penale: si parla di griglie, sorteggi, amicizie, raccomandazioni, telefonate (proibite) agli arbitri, regali da ritirare in sede, eccetera. Quanto basta, secondo la Juventus, per togliere quello scudetto all´Inter.

La mossa della Juve è prevista prima della ripresa delle udienze a Napoli, proprio per mettere pressione sulla Figc. Giancarlo Abete ha promesso un´inchiesta e la farà: i problemi, semmai, sono i tempi. La Figc ha acquisito dalla procura di Napoli tutti i file con le 180.000 intercettazioni di Calciopoli: costo di diritti di cancelleria, 67.228 euro. Ora vanno fatte sbobinare: costo, intorno ai 350.000 euro. E, soprattutto, tempi difficili da stabilire: secondo alcuni esperti, ci vogliono almeno due anni. Basti pensare che i periti ingaggiati da Moggi ne devono ancora sbobinare oltre 70.000, mentre il 1° ottobre, quando a Napoli andrà anche Collina a deporre, Nicola Penta ne consegnerà un altro centinaio (riguardano lo stesso Collina, Lanese, Rosetti, eccetera). È stato scoperto che Facchetti aveva due telefonini, uno intestato all´agenzia di assicurazioni e l´altro all´Inter. Sul secondo, che deve essere ancora "aperto", ci dovrebbero essere le chiamate con Pairetto, Bergamo e Ghirelli. Moggi ad ottobre chiamerà come testimoni anche Tronchetti Provera, Tavaroli, Cipriani e Moratti. Il presidente del collegio, Maria Teresa Casoria, vuole arrivare a sentenza a gennaio-febbraio 2011. A che punto sarà in quel periodo l´indagine del superprocuratore Figc, Stefano Palazzi?

La Juventus, comunque, manda in campo a Napoli anche l´avvocato Chiappero, ed è un segnale importante: non c´è più quel distacco con Moggi come in passato, ma la convinzione che d´ora in avanti si debba fare una difesa, se non comune, di sicuro meno "distaccata" dall´ex dg bianconero. Nel maggio 2006 John Elkann disse «sono state fatte cose riprovevoli», l´avvocato juventino Cesare Zaccone accettò la serie B (come male minore): ora la nuova Juve non accetta più nulla. E attacca.

Fulvio Bianchi - La Repubblica

 
 
 

Calciopoli: dove eravamo rimasti?

Post n°2550 pubblicato il 17 Settembre 2010 da nadir63l
 

glmdj


Immagine IPB

Ci siamo. Tra pochi giorni ricomincia un’altra partita, quella che si svolge nel rettangolo verde del tribunale di Napoli, arbitrata dal Giudice Casoria.
Abbiamo seguito udienza per udienza
trascrivendo ogni singola parola e cercando di approfondire ogni aspetto. Oggi, in attesa delle nuove testimonianze e delle novità annunciate dalle difese, vi proponiamo un semplice riepilogo.

CAVALCANDO IL SENTIMENTO POPOLARE. Nell’estate del 2006, la gazzetta dello sport anticipò le sentenze che da li a poco sarebbero state effettive e si fece portavoce dell’intero popolo forcaiolo antijuventino. Alla Juventus furono revocati due scudetti , uno dei quali, assegnato all’inter dall’allora presidente Guido Rossi che trainò la FIGC nel periodo della bufera di calciopoli. Quello che rimane evidente ancora oggi è la massiccia campagna mediatica antijuventina che ha sorretto letteralmente l’accusa e la mancanza di approfondimenti laddove vi erano i presupposti, evitati con attenzione, grazie ad un’attenta opera di filtro che ha impedito di avere un quadro completo della farsa. La domanda che ci poniamo è sempre la stessa: se le accuse erano così chiare, contro ogni ragionevole dubbio, per quale motivo è stato necessario adottare due pesi e due misure anche soltanto per la recensione di un articolo di cronaca?

DATI STATISTICI. Quando non strumentalizzati parlano già chiaramente: La Juventus, con gli arbitri considerati sodali alla cupola ha una media punti di 1.80 a partita, con gli altri la media di alza a 2.60; la Juventus risulta soltanto quarta (in compagnia della stessa inter), nella speciale classifica delle squadre che hanno tratto vantaggio dalle squalifiche preventive; nel campionato 2004/5 solo due volte la Juventus ha giocato in undici contro 10. Ammonizioni mirate, arbitri sodali sono capi d’accusa.

INTERCETTAZIONI TELEFONICHE. Piaccia o non piaccia,
tutti parlavano con i designatori e non solo. Abbiamo ascoltato, attraverso le nuove intercettazioni rese note durante lo svolgimento del processo penale di Napoli, dirigenti e presidenti di altre squadre, chiamare sia designatori, sia arbitri, sia alti dirigenti federali. Argomento questo che non ha avuto lo stesso risalto mediatico del 2006; silenzio che non può coprire in ogni modo una realtà molto chiara.

PROCESSO CALCIOPOLI. Qui si apre un lungo capitolo, che possiamo riepilogare con poche parole: accusa disintegrata! Le uniche certezze che ne abbiamo tratto, sono state: il copia-incolla dalla Gazzetta per ammissione in aula dello stesso Auricchio (unico riscontro fatto), il coinvolgimento di Galdi (giornalista della gazzetta) nelle indagini, e i presumibilmente di Di Laroni. Il resto delle accuse si è tramutato in un “si diceva che”, paradosso che per molti rappresenta una certezza (o meglio, tendono a far credere che sia una certezza), ma che all’interno di un processo penale, non hanno nessun valore. Si riparte il 1 ottobre.

RITO ABBREVIATO. Condanna in primo grado per l’ex AD Antonio Giraudo, in attesa di ricorso in appello. Chiunque abbia avuto la voglia e l’accortezza di leggere le
motivazioni della condanna del GUP De Gregorio, ha potuto rendersi conto di come siano fragili i motivi adottati per formulare la condanna.

LO SCUDETTO DELL'ONESTA'. La Juventus, con
Andrea Agnelli ha presentato un esposto alla figc per revocare lo scudetto all'inter. Credo che ci siano tutti i presupposti per il provvedimento senza ulteriori indugi.


Parallelamente al processo di Napoli (rito ordinario e abbreviato), la Juventus ed i suoi ex dirigenti, hanno dovuto difendersi da altre accuse. Riepilogo il loro stato:

PROCESSO GEA: Luciano Moggi è stato assolto dall’accusa di associazione a delinquere e condannato per violenza privata. Ricorso in appello.

PROCESSO PLUSVALENZE: Luciano Moggi,
Antonio Giraudo , Roberto Bettega sono stati assolti perché il fatto non sussiste.

LECCE–JUVENTUS:
Il tribunale di Lecce ha assolto Luciano Moggi. Il Giudice ha dichiarato infondata la domanda dei ricorrenti non essendo stata fornita alcuna valida prova a sostegno delle accuse rivolte.

CASO PAPARESTA: Archiviato perché il fatto non sussiste.

VIOLAZIONI FISCALI:
Archiviato il caso sulle provvigioni degli agenti. Il provvedimento di archiviazione riguarda: Giovanni Cobolli Gigli, Blanc, Giraudo, Luciano Moggi e Roberto Bettega.

Non ci resta che seguire, come sempre fatto, l’evolversi del processo con rito abbreviato per Antonio Giraudo e del processo con rito ordinario per Luciano Moggi.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1050

 
 
 

Attenta Juve, il Bayern piomba su Chiellini....

Post n°2549 pubblicato il 17 Settembre 2010 da nadir63l
 

 
Il rinnovo di contratto ancora non arriva e i top club stanno alla finestra
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

"Eh, se non ci fossero Chiellini e il Capitano"... Chissà quanti tifosi juventini ieri sera hanno commentato in questo modo il caldo dopo partita dell'Olimpico che ha visto la Juventus raggiunta al 93' dal Lech Poznan dopo essere stata sotto di due reti per tutto il primo tempo. La perla del Capitano era arrivata a sugellare una rimonta resa possibile dalla doppietta del Capitano del futuro in casa Juventus: Giorgio Chiellini. Il cui rinnovo tarda, tuttavia, ad arrivare e così i top club europei fanno a gara per cercare di strappare il difensore della Nazionale a Madama. In estate si è parlato di Real Madrid, con Mourinho che si diceva entusiasta di poter allenare il livornese. Ora, a quanto scrive il sito tedesco 4-4-2.com, è il turno del Bayern Monaco, che ieri sera ha spedito uno scout a visionare il 26enne contro il Lech Poznan. E chissà che effetto deve aver fatto, al talent scout, la prestazione del difensore. Dalla Germania raccontano di un Van Gaal che farebbe follie per avere Chiellini, giudicato come rinforzo ideale sia per struttura fisica che per tempra nella struttura di gioco del Bayern. Ovvio che la Juve non ci pensi neppure un attimo a vendere Chiellini. In corso Galileo Ferraris sanno fin troppo bene quanto valga "Giorgione", soprattutto in un momento così delicato a livello di meccanismi difensivi. In ogni modo, la base d'asta non può essere inferiore ai 25 milioni, ma è probabile che il Bayern faccia di tutto per inserire nella trattativa Gomez.

 
 
 

Quagliarella: "La Juve è il massimo per me. A Udine serviranno grinta e umiltà"

Post n°2548 pubblicato il 17 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

Nel primo pomeriggio Fabio Quagliarella è stato ospite a "Filo Diretto", il programma di Juventus Channel che permette ai tifosi di porre le proprie domande in diretta ai campioni bianconeri. L'attaccante di Castellammare di Stabia ha tracciato un bilancio delle sue prime settimane a Torino. Lo "scugnizzo" si è detto orgoglioso di essere arrivato in un club prestigioso come la Juve e quindi si è soffermato sulla prossima sfida di campionato contro l'Udinese, la sua ex squadra. Ecco le sue dichiarazioni:

LA NUOVA JUVE: "Un gruppo eccezionale, nuovi giocatori con voglia di mettersi in mostra e far bene, anche se tanti li conoscevo già. Il mister sa quello che vuole, dobbiamo essere bravi noi ad assimilare le sue idee prima possibile. Arrivare in un top club per qualsiasi giocatore è una soddisfazione immensa, essere seguiti da un club così importante è motivo di grande soddisfazione, e spero di regalare tante soddisfazioni anch'io a loro".

ESORDIO POSITIVO: "Personalmente è iniziata bene questa avventura, ci tenevo tanto, poi davanti ai nostri tifosi ci tenevo a inaugurare la stagione nel migliore dei modi. Dobbiamo, però, crescere in tutto, normale che se arriva qualche risultato positivo tutto cambia, basta una vittoria e si torna a vincere, quello che la Juve sa fare".

DOMENICA L'UDINESE: "È vero, a Udine sarà una gara speciale, ho vissuto due anni stupendi lì con la società l'ambiente e i tifosi, ho un ricordo piacevole. La soluzione per battere i friulani sarà quella di rivedere la Juve che ha giocato il secondo tempo con la Samp e il Lech Poznan. Anche se hanno zero punti non dobbiamo sottovalutarli, li conosco bene, si esaltano quando arrivano le grandi squadre, quindi serviranno grinta e umiltà per tornare a casa con dei punti".

 
 
 

ESCLUSIVA TJ - Molinaro: “Diamo tempo al progetto della società”

Post n°2547 pubblicato il 17 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Filippo Gabutti

Christian Molinaro, difensore dello Stoccarda, parla da ex juventino ai microfoni della redazione di TuttoJuve.com. Sulla crisi dei bianconeri dice: “E’ normale che tutti si aspettano che la Juve possa fare sempre meglio, però credo sia giusto dare tempo ad un progetto che è appena nato. Hanno cambiato tanto ma le aspettative restano alte”.

Anche i tifosi, si aspettano qualcosa in più…
“E’ normale, al di là di come è finita la scorsa stagione, la Juve è una squadra che ha lottato sempre per vincere, e anche quest’anno si aspettano risultati positivi. Allenatori e giocatori sperano di vincere qualcosa, però è vero che bisogna dare il tempo di rodare bene i meccanismi visto che in tanti sono alla Juve per la rima volta”.

Cosa manca alla Juve?
“La società ha lavorato con le indicazioni dell’allenatore per creare una squadra che poteva piacergli. Penso che alla fine l’obiettivo era quello di formare questo tipo di squadra, e per come vogliono giocare penso sia anche completa”.

Tu invece vai sempre meglio, qualche sassolino te lo stai togliendo?
“Ho sempre cercato di fare del mio meglio anche quando ero in bianconero, la mia avventura lì è finita e non mi sarei mai aspettato di raggiungere la Nazionale giocando all’estero. E’ normale che una piccola soddisfazione me la sono tolta, visto che ho raggiunto il sogno Nazionale”.
 

 
 
 

Artjoms Rudnevs. Avessimo detto Gerd Muller...

Post n°2546 pubblicato il 17 Settembre 2010 da nadir63l
 

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© foto di Marco Conterio

Fino alle ore 19 di ieri, Artjoms Rudnevs era sconosciuto al 99,9% dei calciofili italiani e non solo. All'incirca un paio d'ore dopo, questo ragazzone dell'est Europa era sulla bocca di mezza Italia per via di una clamorosa tripletta rifilata alla Juventus con la maglia del Lech Poznan. Nativo di Daugavpils, centro lettone di circa 100mila abitanti, il 22enne Artjoms ha superato con la tripletta di ieri quota 40 gol nella sua carriera da professionista. Attaccante di professione dal 2006, quando vestì la maglia della squadra della sua città, Rudnevs emigra dal suo paese natale nel 2008 arrivando in Ungheria e indossando la maglia del Zalaegerszegi (non è uno scherzo: è una squadra e non un codice fiscale). In Soproni Liga (denominazione del campionato ungherese) Rudnevs sigla 20 gol in campionato ma nel ritorno del primo turno preliminare di Europa League giocato contro gli albanesi del Tirana, Rudnevs gioca 90 minuti senza lasciare alcuna traccia (per la cronaca, l'avventura europea del Zalaegerszegi termina già a luglio proprio per mano degli albanesi del Tirana che avanzano al secondo turno preliminare). Qualche settimana dopo il buon Artjoms sale ancora un gradino e passa dalla Soproni Liga al campionato polacco essendo prelevato dal Lech Poznan. Qui sigla due gol in tre partite di campionato ed esordisce in Europa con la maglia dei biancoblu polacchi ieri contro la Juventus. Qui l'impennata e l'epilogo che tutti conosciamo: tripletta e Artjoms Rudnevs che di colpo passa da sconosciuto attaccante dell'est Europa a castigatore della Juventus in una serata di coppe europee. Con tutto il rispetto per il giovane lettone, per una piazza come quella juventina è decisamente inaccettabile. Elencando i numeri di Rudnevs non abbiamo fatto altro che rendere palese come la Juventus, o meglio, questa Juventus, sia in grado di far diventare una stella qualsiasi avversario affronti. Un avversario, ad esempio, in grado di siglare 3 gol in 90 minuti alla Vecchia signora quando circa un mese prima non era stato capace di farne nemmeno uno all'Fk Tirana (non il Brasile). Avessimo detto uno che segna 66 gol in poco più di 70 partite solo nelle competizioni europee, allora sarebbe stato comprensibile. Ma stiamo parlando di Rudnevs, non di Gerd Muller. Un po' di rispetto...

 
 
 

DE CEGLIE FUORI 15 GIORNI! SARA' GRYGERA A SOSTITUIRLO

Post n°2545 pubblicato il 17 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

Dopo aver perso per un mese Armand Traorè, la Juventus è costretta a rinunciare per circa due settimane all'altro terzino sinistro Paolo De Ceglie, infortunatosi ieri sera sul finire del primo tempo di Juventus-Lech Poznan. "Paolo De Ceglie è stato sottoposto questa mattina a esami strumentali - si legge nella nota diramata poco fa dalla società bianconera -. Gli accertamenti hanno evidenziato una distrazione del muscolo lungo adduttore della gamba destra. La prognosi è valutabile in circa 15 giorni". Un problema in più per Gigi Delneri, che ha comunque escluso un reintegro di Fabio Grosso nella rosa bianconera. A Udine e nelle successive partite, sarà Zdenek Grygera a giostrare sulla corsia di sinistra. 

 
 
 

ALEX DA IMPAZZIRE

Post n°2544 pubblicato il 17 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

In questi momenti non proprio facili per la Juventus, ci si accanisce molto su determinati fattori (e anche con abbastanza ragione) che hanno portato a quella che è la situazione attuale. Calciopoli (o meglio, "Farsopoli" -che, a proposito, è tutta da scoprire da ottobre in poi...-), Dechamps, Ranieri, Ferrara, Del Neri, le minusvalenze ordite e attuate da una passata gestione incapace, Cobolli, Secco, Blanc, la stessa proprietà e i primi dubbi sull'assett attuale, sorretto da Marotta...
Purtroppo, si tende a dare meno risalto ad altre questioni, una su tutte la meravigliosità del Capitano bianconero, quell'Alessandro Del Piero che da ben diciassette anni porta la Signora per mano, e che l'ha condotta, seguita, amata e rispettata in ogni stagione della sua carriera, anche nei tempi bui della Serie B, e da Campione del Mondo, senza fiatare in materia, ma limitandosi, com'è nel carattere della persona, a "tirare il carretto" con quell'umiltà che da sempre lo contraddistingue.
Non è più un ragazzino, questo Alessandro; non è più quello che domenica stenderà la Fiorentina con una tripletta, e l'ultimo gol da cuore in gola. Non è più il giovane che trafigge il Toro con un tacco volante da lacrime di gioia, e non è più l'uomo che serve, a San Siro, un pallone d'oro in rovesciata a Trezeguet, che segna.
Non è più, non è più, non è più... Quante volte abbiamo sentito questi discorsi, quante volte abbiamo visto Del Piero seduto in panchina in anni passati, con la gioventù e la rabbia ancora vive, schienato da qualche allenatore un po' troppo presuntuoso. E quante volte ha portato la Juventus alla vittoria entrando dalla panchina. La "mummia", come si legge tra gli utenti di qualche forum, che però arriva e segna, che ancora, nonostante la sua età, è in grado di fare la differenza, eccome.
Questo piccolo "pezzo" è tutto per lui, per Alex Del Piero, per quello che non è più, non è più, non è più.
Però resta quello che da quaranta metri si gira, sfodera un sinistro da cecchino e fa un gol da urlo. Per cui, alla domanda: "alla Juventus, serve ancora, Del Piero?", ci sentiamo di rispondere che non è che serva. E' che, a oggi, è insostituibile. Perché, nel calcio, chi segna ha ragione.

 
 
 

     

 

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